Grazie ragazzi per i tanti contributi!
Inizio con le risposte poi col resoconto
@marcober
I tuoi calcoli e le tue analisi sono sempre precise e puntuali e fanno sempre molto piacere
Dunque intanto ti domando, il radiante a passo doppio in che modo sarebbe posato? cioè due coppie di tubi che girano paralleli?
La questione termoarredi comunque nel mio caso (come anche nel tuo da ciò che dici) è solo per asciugatura delle salviette perchè c'è chi in casa è abituato ad avere gli asciugamani caldi prima di farsi il bagno o prima di lavarsi i capelli, e c'è appunto chi vuole maggior caldo quando va in bagno.
Per questo valutavo una integrazione con resistenza al discorso termoarredi normali.
In ogni caso dopo spiegherò la posizione del termotecnico su questo frangente.
Proseguendo nella analisi, se ci fosse sergio non so se converrebbe sulla questione che le "alte temp pregiudicano il lavoro della condensazione" parlando del metano. Questo in ragione del fatto che lui analizza i DT e non le temperature di mandate. Mi spiego, lui può lavorare anche con 45 / 50 gradi di mandata al pavimento, ciò che conta è quanto è la differenza al ritorno e quanto appunto la caldaia debba integrare e non quanto è la mandata "iniziale".
Avrà modo lui di spiegare la sua posizione in merito!
Mi sfugge cosa intendi con : ssp ha un piccolo costo?
Poi venendo all'analisi economica: "Mi pare che in altre discussioni a cui partecipava Sergio, si concludeva che 1 mq di solare rendeva (da lui senza nebbie) 200 kwh per inverno, pari a 20 euro...e rotex lo fa pagare 300 euro al metro.,,con stessi soldi compri 1 pannello FV aggiuntivo da 280W che ti produce in 1 anno 350 kwh..che se li immetti in rete valgono gia 22 euro..ma se li scambi spendendo 0,1 euro (35 euro in totale), la tua PDC te li rende poi in 1000 kwh termici, che valgono 100 euro, cioè risparmi 65 euro.
Quindi è vero che il solare termico col CE costa zero (se hai gia bollitore e non metti rotex), ma è anche vero che se investi stessa cifra in FV, ti costa zero in 5 anni (2,5 anni se detrai 50% ) e poi inizi a risparmiare..la forbice si apre di 65-20=45 euro anno per ogni 300 euro investiti."
Ok il paragone costi pannello rotex con pannello FV.
Ok la produzione del pannello fv (sei stato sopra ai 1200 kw/h anno, ottimista per la pianura padana )
Non capisco perchè invece dici che se li "scambi" spendi 0.1 euro. Se li scambio mi rimborsano 0.1 euro (35) e ne spenderò altrettanti per arrivare ai 0.20 della tariffa media pagata a Enel/Hera, intendevi questo?
La tua pdc te li rende a 1000kwh termici, qui che calcolo hai fatto? 350 kwh moltiplicati per un cop medio? Qui mi sono perso. Così di conseguenza anche sui 100 euro e sul risparmio di 65
Infine dovrei capire perchè il fv mi costerebbe zero in 2,5 anni se detraggo al 50%, che calcolo hai eseguito?
@Tonino
Ora ti spiego subito, la tua linea comunque è quella giusta e che anche io volevo mantenere.
Resoconto: l'incontro col tecnico è andato molto meglio rispetto al precedente. La persona è più giovane, più aperta e più competente del precedente, anche se, come tutti, ha i propri punti fissi dove non li smuovi. Vediamo però di analizzare la faccenda
Ho presentato al tecnico i 3 stati energetici ossia: Attuale, Attuale + ampliamento includendo la veranda non riscaldata + ampliamento isolando il tutto.
Ho spiegato dove aggiungerò gli isolamenti sia a soffitto, sia nella grande parete verso NORD che ora è aperta, sia in un'altra stanza che è una camera e ha le 2 pareti esterne in angolo con la casa.
Appurato questo ho spiegato cosa mi sarebbe piaciuto fare in linea di massima, e che da li ci si può giostrare.
Ho quindi espresso interesse per una PDC abbinata ad un FV da 6 kw abbinata ad un BT da 6 kwp abbinata ad un pavimento radiante.
Dopodichè ho espresso interesse ad una soluzione PDC + METANO nel caso la pdc non riesca a sopperire alle esigenze in maniera compiuta.
Da qui si è aperto tutto il discorso, sulle marche, sui prezzi, sulle tipologie etc. Confronto proficuo e che mi ha fatto molto piacere.
1: PDC, me ne sono uscito citando mitsu zubadan immaginando già che mi dicesse "no rotex è la via da seguire" e invece ho avuto il parere opposto. "Per fortuna non vuoi rotex; le altherma erano stupende, ma da quando è stata acquisita da Rotex che doveva smerciare il suo scatolotto, ecco che hanno storpiato la macchina ed ora non è più valida come prima. Senza contare l'iniezione di vapore che le manca e che è un plus da considerare assolutamente"
Ha progettato già varie Zubadan e sono stato stupito quando gli ho citato l'esigenza della centralina FTC2 (come da sempre consigliato da Jekterm) e lui mi ha mostrato un impianto appena progettato con una FTC2 appunto.
2: Gestione delle mandate e termoarredi. Lui esclude l'idea di uscire con mandate doppie e miscelate, come esclude pure l'idea di termo misti elettrici, solo se proprio non posso evitarlo, ma del resto per lui si può far senza.
Infatti sostiene che facendoli andare insieme al pav. radiante, è necessario farli lavorare in sinergia, per avere nel bagno quel caldo in più che è necessario quando si gira "nudi" in una stanza come quella. Inoltre con 40° lui ritiene che siano già sufficientemente caldi e le salviette anche se impiegano 1 ora in più ad asciugare non fa nulla. La sua teoria è appunto che non si debba arrivare in bagno e "dare su". In bagno ci deve già essere la giusta temperatura perchè si è ben dimensionato l'impianto e quindi di conseguenza quando si entra deve tutto già essere ok.
L'unico momento in cui lo scaldasalviette sarà più freddo, è quando vi sono le mezze stagioni tipo oggi qui da noi (18 gradi al sole), dove la mandata sarà magari di 27 per dire, e quindi il termoarredo avrà di conseguenza un tepore non accentuatissimo.
3: Come produrre ACS (mi ha domandato se avevo delle idee). Allora ho tirato fuori sia lo schema di Fcattaneo (simile a quello di Jekterm) ed anche quello di Jekterm con il doppio accumulo.
Si è fermato a commentare quello di Jek. Trova inutile un primo accumulo preriscaldato dal solare poichè lui vede nel puffer da 500 rotex, le stesse identiche capacità di lavoro di quello piccolino da 300.
Quindi lui si domanda: non è una cosa doppia? Ok il rientro della mandata del pavimento mi entra nel piccolo, me la innalza e poi passa al secondo, ma non potrebbe direttamente già passarmi al secondo?
Al chè mi è stato chiarito il perchè poi fosse molto contrario agli "Scatolottoni" Rotex che secondo lui hanno rovinato il sistema Altherma.
Il tecnico non ritene plausibile una integrazione al riscaldamento fatta col solare, a meno che non si montino 20 mq di pannelli.
Nello specifico lui sostiene che operando con regimi di 2000 l/h (maggiore del precedente tecnico che indicata 1700) per ottenere dei DT 5° e non superiori, i 500 litri di accumulo di acqua tecnica, gli fanno un baffo a questo tipo di circolazione.
Lui trova gli accumuli utili per l'acs ma poco interessanti per il riscaldamento, anche perchè sostiene che a volte il rischio è che il ritorno del riscaldamento CEDA calore all'accumulo e non l'inverso.
OPPURE vi è l'idea degli accumuli alla "tedesca" per il riscaldamento ossia uno schema che preveda una centralina o sensore (non ho ben capito cosa fosse) che monitori la temperatura di ritorno del riscaldamento e in base allo stato del puffer la faccia passare o meno da esso. Nel caso il puffer sia > come temperatura rispetto al ritorno, ecco che mi entra, nel caso non lo sia il puffer viene bypassato.
3bis: Nello schema per la produzione ACS mi ha proposto 3 tipologie, due delle quali prevedono una sorta di centralina scambiatore aggiuntivo, mentre l'altro è molto più grezzo e semplice. Il problema è che non ho ben capito le differenze e quindi qui riesco a spiegarvi male.
In ogni caso il suo principio è un bollitore da 500 Litri, nella parte bassa lavora il SOLARE mentre nella parte alta lavora la PDC.
Si imposta un sensore dove ad esempio nel caso il solare non ce la faccia più e chieda "aiuto" la pdc interviene e mantiene più alta la temperatura del puffer, ad esempio si setta una temp non inferiore a 45 gradi nella parte alta, e in questo modo la pdc la va solo ad aumentare.
4: Raffrescamento (gia lo immaginavo perchè ricordo vecchi discorsi).
E' assolutamente contrario al radiante come raffrescamento.
Primo perchè lui non è dell'idea che sia aprioristicamente giusto tenere una temperatura più bassa in tutta la casa.
Questo lo sostiene per il fatto che una volta avviato non lo si può dicerto fermare e riattaccare dato che poi per ri abbassare la temp impiegherebbe tantissimo, per questo parte dal presupposto che già il fatto che sia sempre acceso non è indice di bassisimi consumi rispetto a degli split (poi spiegherò quali).
Secondariamente ritiene indispensabile una circolazione forzata di deumidificazione. Gli ho spiegato che conosco alcuni che lo utilizzano senza deumidificatore.
La risposta è stata che anche lui ne conosce, ed è gente che tiene in casa 28,29 gradi con una umidità comunque altissima e che chiama poca gente a casa, perchè in quel caso lui trova impossibile che non si crei condensa.
Quale è quindi la sua proposat? Degli split ad aria a soffito (ne ha uno anche in studio) che lavorino con la mandata di acqua della pdc.
Mi pare anche di aver capito che in questo modo non vi sono cicli di inversione perchè in estate all'acs ci pensa l'accumulo mentre al fresco la pdc
5: Di conseguenza lui consiglia non più di 4/5 mq di pannelli solari con relativo puffer da 500 lt. Marca pannelli e puffer mi ha consigliato Sonnercraft.
Gli ho parlato dei pannelli a svuotamento Rotex che mi interessano molto.
Sostiene che nel mio caso sia molto difficile montarli poichè il circuito di scarico deve avere una pendenza costante dal momento in cui esce fino al suo punto di arrivo (credo il puffer). Nel mio caso poichè avrei i pannelli a Sud e la sala macchine a nord dalla parte opposta della casa, lui trova sarebbe un casino.
Al chè ho sollevato la questione del fatto che poi in estate gli altri pannelli vanno in sovra temp e quindi scaricano.
Secondo lui se un sistema è ben dimensionato questo non accade.
Questo perchè se anche sto in vacanza 2 mesi, la temp salirà dopodichè i pannelli non scaldano più di quel tanto e se ho ben capito si crea solo un problema di vapore. Vapore che se ha sufficiente spazio per comprimersi nel puffer non genera problemi di scaricamenti dell'impianto o altro. Lui dice che non gli è mai capitato.
Ricordo a tal proposito una spiegazione di fcattaneo (o era un altro?) nelle prime pagine, dove appunto non supporta la tesi dell'ottimo dimensionamento teso a ingigantire gli accumuli in modo che compensino le alte TEMP con le dispersioni.
Questo in linea di massima il macro discorso fatto.
Il tecnico mi manderà il preventivo e se ok procederà allo studio di fattibilità della PDC.
Nel caso positivo si proseguirà così, in caso negativo invece passeremo allo schema di sergio e li si aprirà tutto un nuovo discorso.
Penso che la questione su cui ci sarà più da dibattere sarà la gestione del solare per il riscaldamento e (forse) quella del raffrescamento.
Attendo i vostri preziosi pareri ragazzi.
Il tecnico mi pare anche abbastanza incline al confronto quindi non va malissimo..
Ah dimencavo, come passo di posa impianto lui starebbe sui 10 cm, immagino perchè non prevede appunto il raffrescamento
Inizio con le risposte poi col resoconto
@marcober
I tuoi calcoli e le tue analisi sono sempre precise e puntuali e fanno sempre molto piacere
Dunque intanto ti domando, il radiante a passo doppio in che modo sarebbe posato? cioè due coppie di tubi che girano paralleli?
La questione termoarredi comunque nel mio caso (come anche nel tuo da ciò che dici) è solo per asciugatura delle salviette perchè c'è chi in casa è abituato ad avere gli asciugamani caldi prima di farsi il bagno o prima di lavarsi i capelli, e c'è appunto chi vuole maggior caldo quando va in bagno.
Per questo valutavo una integrazione con resistenza al discorso termoarredi normali.
In ogni caso dopo spiegherò la posizione del termotecnico su questo frangente.
Proseguendo nella analisi, se ci fosse sergio non so se converrebbe sulla questione che le "alte temp pregiudicano il lavoro della condensazione" parlando del metano. Questo in ragione del fatto che lui analizza i DT e non le temperature di mandate. Mi spiego, lui può lavorare anche con 45 / 50 gradi di mandata al pavimento, ciò che conta è quanto è la differenza al ritorno e quanto appunto la caldaia debba integrare e non quanto è la mandata "iniziale".
Avrà modo lui di spiegare la sua posizione in merito!
Mi sfugge cosa intendi con : ssp ha un piccolo costo?
Poi venendo all'analisi economica: "Mi pare che in altre discussioni a cui partecipava Sergio, si concludeva che 1 mq di solare rendeva (da lui senza nebbie) 200 kwh per inverno, pari a 20 euro...e rotex lo fa pagare 300 euro al metro.,,con stessi soldi compri 1 pannello FV aggiuntivo da 280W che ti produce in 1 anno 350 kwh..che se li immetti in rete valgono gia 22 euro..ma se li scambi spendendo 0,1 euro (35 euro in totale), la tua PDC te li rende poi in 1000 kwh termici, che valgono 100 euro, cioè risparmi 65 euro.
Quindi è vero che il solare termico col CE costa zero (se hai gia bollitore e non metti rotex), ma è anche vero che se investi stessa cifra in FV, ti costa zero in 5 anni (2,5 anni se detrai 50% ) e poi inizi a risparmiare..la forbice si apre di 65-20=45 euro anno per ogni 300 euro investiti."
Ok il paragone costi pannello rotex con pannello FV.
Ok la produzione del pannello fv (sei stato sopra ai 1200 kw/h anno, ottimista per la pianura padana )
Non capisco perchè invece dici che se li "scambi" spendi 0.1 euro. Se li scambio mi rimborsano 0.1 euro (35) e ne spenderò altrettanti per arrivare ai 0.20 della tariffa media pagata a Enel/Hera, intendevi questo?
La tua pdc te li rende a 1000kwh termici, qui che calcolo hai fatto? 350 kwh moltiplicati per un cop medio? Qui mi sono perso. Così di conseguenza anche sui 100 euro e sul risparmio di 65
Infine dovrei capire perchè il fv mi costerebbe zero in 2,5 anni se detraggo al 50%, che calcolo hai eseguito?
@Tonino
Ora ti spiego subito, la tua linea comunque è quella giusta e che anche io volevo mantenere.
Resoconto: l'incontro col tecnico è andato molto meglio rispetto al precedente. La persona è più giovane, più aperta e più competente del precedente, anche se, come tutti, ha i propri punti fissi dove non li smuovi. Vediamo però di analizzare la faccenda
Ho presentato al tecnico i 3 stati energetici ossia: Attuale, Attuale + ampliamento includendo la veranda non riscaldata + ampliamento isolando il tutto.
Ho spiegato dove aggiungerò gli isolamenti sia a soffitto, sia nella grande parete verso NORD che ora è aperta, sia in un'altra stanza che è una camera e ha le 2 pareti esterne in angolo con la casa.
Appurato questo ho spiegato cosa mi sarebbe piaciuto fare in linea di massima, e che da li ci si può giostrare.
Ho quindi espresso interesse per una PDC abbinata ad un FV da 6 kw abbinata ad un BT da 6 kwp abbinata ad un pavimento radiante.
Dopodichè ho espresso interesse ad una soluzione PDC + METANO nel caso la pdc non riesca a sopperire alle esigenze in maniera compiuta.
Da qui si è aperto tutto il discorso, sulle marche, sui prezzi, sulle tipologie etc. Confronto proficuo e che mi ha fatto molto piacere.
1: PDC, me ne sono uscito citando mitsu zubadan immaginando già che mi dicesse "no rotex è la via da seguire" e invece ho avuto il parere opposto. "Per fortuna non vuoi rotex; le altherma erano stupende, ma da quando è stata acquisita da Rotex che doveva smerciare il suo scatolotto, ecco che hanno storpiato la macchina ed ora non è più valida come prima. Senza contare l'iniezione di vapore che le manca e che è un plus da considerare assolutamente"
Ha progettato già varie Zubadan e sono stato stupito quando gli ho citato l'esigenza della centralina FTC2 (come da sempre consigliato da Jekterm) e lui mi ha mostrato un impianto appena progettato con una FTC2 appunto.
2: Gestione delle mandate e termoarredi. Lui esclude l'idea di uscire con mandate doppie e miscelate, come esclude pure l'idea di termo misti elettrici, solo se proprio non posso evitarlo, ma del resto per lui si può far senza.
Infatti sostiene che facendoli andare insieme al pav. radiante, è necessario farli lavorare in sinergia, per avere nel bagno quel caldo in più che è necessario quando si gira "nudi" in una stanza come quella. Inoltre con 40° lui ritiene che siano già sufficientemente caldi e le salviette anche se impiegano 1 ora in più ad asciugare non fa nulla. La sua teoria è appunto che non si debba arrivare in bagno e "dare su". In bagno ci deve già essere la giusta temperatura perchè si è ben dimensionato l'impianto e quindi di conseguenza quando si entra deve tutto già essere ok.
L'unico momento in cui lo scaldasalviette sarà più freddo, è quando vi sono le mezze stagioni tipo oggi qui da noi (18 gradi al sole), dove la mandata sarà magari di 27 per dire, e quindi il termoarredo avrà di conseguenza un tepore non accentuatissimo.
3: Come produrre ACS (mi ha domandato se avevo delle idee). Allora ho tirato fuori sia lo schema di Fcattaneo (simile a quello di Jekterm) ed anche quello di Jekterm con il doppio accumulo.
Si è fermato a commentare quello di Jek. Trova inutile un primo accumulo preriscaldato dal solare poichè lui vede nel puffer da 500 rotex, le stesse identiche capacità di lavoro di quello piccolino da 300.
Quindi lui si domanda: non è una cosa doppia? Ok il rientro della mandata del pavimento mi entra nel piccolo, me la innalza e poi passa al secondo, ma non potrebbe direttamente già passarmi al secondo?
Al chè mi è stato chiarito il perchè poi fosse molto contrario agli "Scatolottoni" Rotex che secondo lui hanno rovinato il sistema Altherma.
Il tecnico non ritene plausibile una integrazione al riscaldamento fatta col solare, a meno che non si montino 20 mq di pannelli.
Nello specifico lui sostiene che operando con regimi di 2000 l/h (maggiore del precedente tecnico che indicata 1700) per ottenere dei DT 5° e non superiori, i 500 litri di accumulo di acqua tecnica, gli fanno un baffo a questo tipo di circolazione.
Lui trova gli accumuli utili per l'acs ma poco interessanti per il riscaldamento, anche perchè sostiene che a volte il rischio è che il ritorno del riscaldamento CEDA calore all'accumulo e non l'inverso.
OPPURE vi è l'idea degli accumuli alla "tedesca" per il riscaldamento ossia uno schema che preveda una centralina o sensore (non ho ben capito cosa fosse) che monitori la temperatura di ritorno del riscaldamento e in base allo stato del puffer la faccia passare o meno da esso. Nel caso il puffer sia > come temperatura rispetto al ritorno, ecco che mi entra, nel caso non lo sia il puffer viene bypassato.
3bis: Nello schema per la produzione ACS mi ha proposto 3 tipologie, due delle quali prevedono una sorta di centralina scambiatore aggiuntivo, mentre l'altro è molto più grezzo e semplice. Il problema è che non ho ben capito le differenze e quindi qui riesco a spiegarvi male.
In ogni caso il suo principio è un bollitore da 500 Litri, nella parte bassa lavora il SOLARE mentre nella parte alta lavora la PDC.
Si imposta un sensore dove ad esempio nel caso il solare non ce la faccia più e chieda "aiuto" la pdc interviene e mantiene più alta la temperatura del puffer, ad esempio si setta una temp non inferiore a 45 gradi nella parte alta, e in questo modo la pdc la va solo ad aumentare.
4: Raffrescamento (gia lo immaginavo perchè ricordo vecchi discorsi).
E' assolutamente contrario al radiante come raffrescamento.
Primo perchè lui non è dell'idea che sia aprioristicamente giusto tenere una temperatura più bassa in tutta la casa.
Questo lo sostiene per il fatto che una volta avviato non lo si può dicerto fermare e riattaccare dato che poi per ri abbassare la temp impiegherebbe tantissimo, per questo parte dal presupposto che già il fatto che sia sempre acceso non è indice di bassisimi consumi rispetto a degli split (poi spiegherò quali).
Secondariamente ritiene indispensabile una circolazione forzata di deumidificazione. Gli ho spiegato che conosco alcuni che lo utilizzano senza deumidificatore.
La risposta è stata che anche lui ne conosce, ed è gente che tiene in casa 28,29 gradi con una umidità comunque altissima e che chiama poca gente a casa, perchè in quel caso lui trova impossibile che non si crei condensa.
Quale è quindi la sua proposat? Degli split ad aria a soffito (ne ha uno anche in studio) che lavorino con la mandata di acqua della pdc.
Mi pare anche di aver capito che in questo modo non vi sono cicli di inversione perchè in estate all'acs ci pensa l'accumulo mentre al fresco la pdc
5: Di conseguenza lui consiglia non più di 4/5 mq di pannelli solari con relativo puffer da 500 lt. Marca pannelli e puffer mi ha consigliato Sonnercraft.
Gli ho parlato dei pannelli a svuotamento Rotex che mi interessano molto.
Sostiene che nel mio caso sia molto difficile montarli poichè il circuito di scarico deve avere una pendenza costante dal momento in cui esce fino al suo punto di arrivo (credo il puffer). Nel mio caso poichè avrei i pannelli a Sud e la sala macchine a nord dalla parte opposta della casa, lui trova sarebbe un casino.
Al chè ho sollevato la questione del fatto che poi in estate gli altri pannelli vanno in sovra temp e quindi scaricano.
Secondo lui se un sistema è ben dimensionato questo non accade.
Questo perchè se anche sto in vacanza 2 mesi, la temp salirà dopodichè i pannelli non scaldano più di quel tanto e se ho ben capito si crea solo un problema di vapore. Vapore che se ha sufficiente spazio per comprimersi nel puffer non genera problemi di scaricamenti dell'impianto o altro. Lui dice che non gli è mai capitato.
Ricordo a tal proposito una spiegazione di fcattaneo (o era un altro?) nelle prime pagine, dove appunto non supporta la tesi dell'ottimo dimensionamento teso a ingigantire gli accumuli in modo che compensino le alte TEMP con le dispersioni.
Questo in linea di massima il macro discorso fatto.
Il tecnico mi manderà il preventivo e se ok procederà allo studio di fattibilità della PDC.
Nel caso positivo si proseguirà così, in caso negativo invece passeremo allo schema di sergio e li si aprirà tutto un nuovo discorso.
Penso che la questione su cui ci sarà più da dibattere sarà la gestione del solare per il riscaldamento e (forse) quella del raffrescamento.
Attendo i vostri preziosi pareri ragazzi.
Il tecnico mi pare anche abbastanza incline al confronto quindi non va malissimo..
Ah dimencavo, come passo di posa impianto lui starebbe sui 10 cm, immagino perchè non prevede appunto il raffrescamento
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