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trasmissione di energia

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  • #91
    Vi linko il video che ha fatto un mio conoscente. In pratica ha fatto la stessa cosa di cui parla questo topic... Non ci vuole una laurea in ingegneria... Il tipo in questione ha 15 anni...

    http://it.youtube.com/watch?v=n9EcPW7oQ6s

    Quello che vedete è un oscillatore ROYER ZVS che pilota una bobina ad alta frequenza (ultrasonica): accoppiando una lampadina ad un'altra bobina, per induzione elettromagnetica la lampada si accende.
    Non ci sono quindi connessioni dirette fra la lampadina e l'alimentatore che pilota il royer.

    Tuttavia si può notare che incrementando la distanza fra le due bobine la potenza della lampadina cala notevolmente...

    Di fatto questo è un sistema assurdo per trasmettere l'energia. In quanto per riuscire ad illuminare una lampadina del genere ad una distanza di 10 metri serve una quantità notevole di energia....

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    • #92
      CITAZIONE (Schrödinger @ 17/11/2007, 20:10)
      Vi linko il video che ha fatto un mio conoscente. In pratica ha fatto la stessa cosa di cui parla questo topic... Non ci vuole una laurea in ingegneria... Il tipo in questione ha 15 anni...

      http://it.youtube.com/watch?v=n9EcPW7oQ6s

      Quello che vedete è un oscillatore ROYER ZVS che pilota una bobina ad alta frequenza (ultrasonica): accoppiando una lampadina ad un'altra bobina, per induzione elettromagnetica la lampada si accende.
      Non ci sono quindi connessioni dirette fra la lampadina e l'alimentatore che pilota il royer.

      Tuttavia si può notare che incrementando la distanza fra le due bobine la potenza della lampadina cala notevolmente...

      Di fatto questo è un sistema assurdo per trasmettere l'energia. In quanto per riuscire ad illuminare una lampadina del genere ad una distanza di 10 metri serve una quantità notevole di energia....

      Ciao, quello del tizio non è un Royer , è qualcosa di diverso , molto simile ad un trasmettitore radio ( funzionerebbero sui 4 > 10 MHz ) ed a un ricevitore radio sintonizzati sulla stessa frequenza . E' chiaro che a piccola distanza ci sono poche perdite e allontanando i due apparecchi aumentano le perdite . L'unica cosa che mi lascia perplesso è dato dal fatto che il ricevitore funziona anche se inserito in una gabbia di Faraday , bisognerebbe eseguire le prove in una camera anecoica in ambiente controllato e vedere che cosa accade . Potrebbe essere solamente una burla/truffa , ma potrebbe essere anche qualcosa di interessante .
      Comunque per quanto ne sò io , le famose onde scalari potrebbero essere dannose per gli esseri umani più delle onde radio classiche .

      Allego un review dell'esperimento , con serie considerazioni .
      Ciao

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      Waser___Electric_Scalar_Waves___Review_to_Meyl__s_ Experiment__2000_.pdf ( Number of downloads: 11 )

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      • #93
        CITAZIONE (kalos66 @ 17/11/2007, 20:51)
        CITAZIONE (Schrödinger @ 17/11/2007, 20:10)
        Vi linko il video che ha fatto un mio conoscente. In pratica ha fatto la stessa cosa di cui parla questo topic... Non ci vuole una laurea in ingegneria... Il tipo in questione ha 15 anni...

        http://it.youtube.com/watch?v=n9EcPW7oQ6s

        Quello che vedete è un oscillatore ROYER ZVS che pilota una bobina ad alta frequenza (ultrasonica): accoppiando una lampadina ad un'altra bobina, per induzione elettromagnetica la lampada si accende.
        Non ci sono quindi connessioni dirette fra la lampadina e l'alimentatore che pilota il royer.

        Tuttavia si può notare che incrementando la distanza fra le due bobine la potenza della lampadina cala notevolmente...

        Di fatto questo è un sistema assurdo per trasmettere l'energia. In quanto per riuscire ad illuminare una lampadina del genere ad una distanza di 10 metri serve una quantità notevole di energia....

        Ciao, quello del tizio non è un Royer , è qualcosa di diverso , molto simile ad un trasmettitore radio ( funzionerebbero sui 4 > 10 MHz ) ed a un ricevitore radio sintonizzati sulla stessa frequenza . E' chiaro che a piccola distanza ci sono poche perdite e allontanando i due apparecchi aumentano le perdite . L'unica cosa che mi lascia perplesso è dato dal fatto che il ricevitore funziona anche se inserito in una gabbia di Faraday , bisognerebbe eseguire le prove in una camera anecoica in ambiente controllato e vedere che cosa accade . Potrebbe essere solamente una burla/truffa , ma potrebbe essere anche qualcosa di interessante .
        Comunque per quanto ne sò io , le famose onde scalari potrebbero essere dannose per gli esseri umani più delle onde radio classiche .

        Allego un review dell'esperimento , con serie considerazioni .
        Ciao

        Mi dispiace contraddirti, quel circuito lo conosco bene e l'ho realizzato anch'io.
        Se vuoi posso anche linkare lo schema. Si tratta come già detto di un oscillatore a media frequenza ROYER zero voltage switching: genera un onda sinusoidiale di una certa frequenza (di cui non conosco perché non ho voglia di fare il calcolo ma a occhio è compresa tra i 30 e i 500 kHz) che in questo caso viene abbinata ad una bobina, la quale induce in un altra bobina una certa quantità di corrente per induzione EM. Il circuito non è niente di che.. si tratta del fenomeno dell'induzione, e le bobine non sono accordate in frequenza. Su qualsiasi bobina può essere indotta della corrente, basta che sia immersa in un campo elettromagnetico di una certa intensità.

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        • #94
          CITAZIONE (Schrödinger @ 17/11/2007, 21:14)
          Mi dispiace contraddirti, quel circuito lo conosco bene e l'ho realizzato anch'io.
          Se vuoi posso anche linkare lo schema. Si tratta come già detto di un oscillatore a media frequenza ROYER zero voltage switching: genera un onda sinusoidiale di una certa frequenza (di cui non conosco perché non ho voglia di fare il calcolo ma a occhio è compresa tra i 30 e i 500 kHz) che in questo caso viene abbinata ad una bobina, la quale induce in un altra bobina una certa quantità di corrente per induzione EM. Il circuito non è niente di che.. si tratta del fenomeno dell'induzione, e le bobine non sono accordate in frequenza. Su qualsiasi bobina può essere indotta della corrente, basta che sia immersa in un campo elettromagnetico di una certa intensità.

          Ciao, io ho la brutta abitudine di scrivere e parlare se ho solamente le carte in mano ( mi piace il poker Texano <img src="> ) , ti allego un paper di Meyl o come diavolo si chiama . Non posso allegare il manuale dei sue scatole di montaggio perchè è di 1,5 Mbytes e non è possibile in questo forum .
          Afferma che opera a circa 7Mhz ed è una sorta di Tesla coil ( la bobina bifilare piatta "panchake" è una caratteristica ) .
          Se poi fà quello che dice ( trasferimento con guadagno , questo è un'altra cosa ) , ma il sistema funziona in onde corte o HF , da vecchio radioamatore degli anni 80' <img src="> <img src=">

          Ciao

          Download attachment
          Scalar_Waves_Theory_and_Experiments__de_Meyl__teor _a_y_set_electr_nico_para_demostrar_ondas___escala res_____MUST_.pdf ( Number of downloads: 24 )

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          • #95
            Ho realizzato un royer pure io, come gia detto, anche se però non ho mai fatto esperimenti di energia a distanza. Ti posso assicurare che però il royer non arriva facilmente ai mhz, poichè sarebbero necessari costosi mosfet (come se quelli normalmente usati non lo fossero). Il tipo che ha fatto quel circuito ha usato mosfet 75545p.
            NON lavora quindi ad elevatissime frequenze come hai detto tu.
            prova a fare ricerche su google, troverai molte info a riguardo

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            • #96
              Ciao,
              ditemi... Come fate a dare credibilità a Meyl il quale afferma che
              CITAZIONE (Meyl @ , )
              By using the Laplace operator, the well-known wave equation, according to the rules of vector analysis, can be taken apart in two parts: in the vectorial part (rot rot E; Figure 1) and in a scalar part (grad div E; Figure 2), according to which the divergence of a field pointer is a scalar.

              Nessuno ha replicato alle mie 3 precedenti osservazioni. Ma il punto che mi lascia esterrefatto è che un Prof. Dott. Ing. sostiene che grad(div(E)) è un campo scalare!!! Ohi, sveglia: è un campo vettoriale!!! Vi ripeto la storiella:
              E è un campo vettoriale. Quando applichiamo l'operatore divergenza su un campo vettoriale esso restituisce un campo scalare, quindi div(E) è un campo scalare. Però quando noi prendiamo il gradiente di un campo scalare alla fine di tale operazione ci ritroviamo con un campo vettoriale, ovvero grad(div(E)) è un campo vettoriale. Possibile che io sia l'unico a dire 'sta cosa???
              Ah, e poi mi sono accorto di un'altra incongruenza...
              4) Non ho mai visto l'eq. d'onda in un plasma tale e quale quella di Meyl... Se fosse così semplice, be'... Comunque, secondo me, non ha fonadmento perché parte da una premessa sbagliata: E NON È solo = - grad(V) (o phi, come usa lui) nel caso dinamico! Quest'eq. qui vale solo nel caso statico! Ditemi cosa c'entra col regime radiativo dove, per definizione, i campi non sono statici.
              Non lasciatevi abbindolare da tizi che giustificano le loro mirabolanti scoperte basandosi su una manciata di eq. "appariscenti" ma incoerenti.
              Spero per lui che non sia Dott. Prof. Ing. in Elettronica.

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              • #97
                beh,non c'entra niente con la discussione precedente....
                ma la trovo interessante.....

                NANOTECNOLOGIA
                La radio più piccola del mondo
                di PRACHI PATEL-PREDD





                UN TEAM di ricercatori ha costruito la radio più piccola del mondo a partire da un nanotubo di carbonio. Il nanotubo, situato tra due elettrodi, svolge le funzioni di tutte le principali componenti elettriche di una radio, comprese quelle di sintonizzatore e amplificatore. Agisce sulla sintonia attraverso un segnale radio e produce audio tramite una cassa esterna. Non è ancora chiara l’applicazione pratica di questa radio, ma è certo che il dispositivo potrà essere impiegato nella realizzazione di sensori biologici e ambientali. I ricercatori sono attualmente impegnati nello sviluppo di sensori microelettromeccanici (Mems) volti a misurare il livello dello zucchero nel sangue o i marker oncologici nell’organismo.

                Invece di utilizzare un tag di identificazione a radiofrequenza delle dimensioni di un francobollo, gli esperti intendono inserire nel sensore Mems un nanotubo radio per poi iniettarlo direttamente nel sangue, spiega Alex Zettl, fisico sperimentale della University of California di Berkeley, responsabile del progetto di sviluppo del nanotubo radio. Una volta iniettato nel corpo, il dispositivo garantirebbe la comunicazione wireless tra i minuscoli sensori biologici e il monitor esterno. Per far ciò, però, il nanotubo radio dovrebbe agire anche da trasmittente. Al momento è configurato solo come ricevente ma, precisa Zettl, “la stessa struttura fisica può funzionare anche come trasmettitore”.

                Il nanotubo radio funziona in modo diverso rispetto a una radio tradizionale. Le radio tradizionali si compongono di quattro parti funzionali fondamentali: un’antenna, un sintonizzatore, un amplificatore e un demodulatore. Le onde radio che si riversano su un’antenna generano corrente elettrica a varie frequenze. Quando si seleziona una stazione, il sintonizzatore filtra tutte le frequenze tranne una. I transistor amplificano il segnale, mentre il demodulatore, generalmente un rettificatore o un diodo, separa i dati – musica o altro tipo di audio – che sono stati codificati su un “trasmettitore” a onda elettromagnetica.

                Il team di Zettl ha usato un singolo nanotubo di carbonio per svolgere tutte queste funzioni. In virtù delle loro proprietà elettriche uniche, i nanotubi al carbonio sono stati utilizzati in passato per realizzare componenti elettroniche come diodi, transistor e rettificatori. “Scoprire che tutto poteva essere incorporato nello stesso nanotubo è stata una rivelazione”, commenta Zettl.

                Il nanotubo viene ottenuto a partire da una superficie di tungsteno, che funge da elettrodo negativo. L’estremità del nanotubo al carbonio è caricata negativamente. Tra il nanotubo e l’elettrodo positivo di rame c’è un vuoto. I ricercatori usano una batteria esterna per applicare un voltaggio tra i due elettrodi. Gli elettroni saltano dall’estremità negativa del nanotubo all’elettrodo positivo, creando una cosiddetta corrente a emissione di campo.

                Zettl spiega che “il nanotubo non si comporta da antenna nel senso convenzionale del termine”. Ciò vuol dire che, invece di catturare le onde elettromagnetiche elettricamente, le raccoglie in maniera meccanica. Ciò dipende dalla frequenza di risonanza naturale del nanotubo. Appena incontra delle onde radio che corrispondono a tale frequenza, il nanotubo inizia a vibrare all’unisono con le onde, sintonizzandosi su quel segnale radio. Le vibrazioni del nanotubo alterano la corrente a emissione di campo, e le vibrazioni meccaniche vengono convertite in un segnale elettrico. Una batteria esterna alimenta la corrente a emissione di campo e amplifica il segnale radio. L’emissione di campo è per sua natura asimmetrica, e permette alla corrente di fluire in una sola direzione, allo stesso modo dei diodi e rettificatori impiegati nei demodulatori. Quindi il nanotubo funge anche da demodulatore e registra la musica codificata sull’onda trasmittente.

                Per sintonizzare una stazione diversa, i ricercatori cambiano la frequenza di risonanza del nanotubo, variando il voltaggio applicato tra gli elettrodi. “È come accordare una chitarra”, spiega Zettl. “Il campo elettrico tende il nanotubo”. Con un singolo nanotubo, gli esperti riescono a coprire l’intera banda radio Fm.
                Cees Dekker, nanotecnologo della Delft University of Technologym in Olanda, definisce la nuova radio “una dimostrazione affascinante del fatto che dispositivi elementari possono essere impiegati nei nostri strumenti quotidiani. Resta ancora da vedere se l’invenzione potrà essere sfruttata o meno nei sensori”, aggiunge, “ma per ora anche la sola dimostrazione è un ottimo punto di partenza”.

                © Technology Review

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                • #98
                  CITAZIONE (Schrödinger @ 17/11/2007, 20:10)
                  ....Di fatto questo è un sistema assurdo per trasmettere l'energia. In quanto per riuscire ad illuminare una lampadina del genere ad una distanza di 10 metri serve una quantità notevole di energia....

                  Di fatto stai sostenendo che questi 6 scienziati del MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston (USA) e dell’Istituto per le Nanotecnologie Militari (USA)

                  http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/s...a-wireless.html


                  http://www.boston.com/business/technology/..._without_wires/

                  ... sono degli stupidi che corrono dietro a situazioni ultraconosciute (ossia avrebbero scoperto l'acqua calda ) ecc. ecc. ? :huh:

                  Edited by atimameg - 18/11/2007, 17:26

                  Commenta


                  • #99
                    CITAZIONE (atimameg @ 18/11/2007, 17:16)
                    CITAZIONE (Schrödinger @ 17/11/2007, 20:10)
                    ....Di fatto questo è un sistema assurdo per trasmettere l'energia. In quanto per riuscire ad illuminare una lampadina del genere ad una distanza di 10 metri serve una quantità notevole di energia....

                    Di fatto stai sostenendo che questi 6 scienziati del MIT di Boston...

                    http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/s...a-wireless.html

                    ... sono degli stupidi che corrono dietro a situazioni ultraconosciute (ossia avrebbero scoperto l'acqua calda ) ecc. ecc. ? :huh:

                    se ti fossi sforzato di informarti anzichè leggere roba scritta da chi onestamente non ne capisce niente, forse avresti scoperto che non hanno inventato niente, hanno solo, e sottolineo il SOLO, costruito 2 bobine che risuonano in bassa frequenza, una connessa alla rete ed una al carico.
                    trattasi dello stesso principio della radio.
                    nessuno ha dato degli stupidi ai signori del MIT, tutt'altro.
                    sarebbe opportuno che tu trovi quanti watt hanno dovuto immettere nel trasmettitore per far accendere una lampadina... scoprirai che operando in campo vicino o in campo lontano non si scappa dall'attenuazione di spazio libero.

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                    • CITAZIONE (atimameg @ 18/11/2007, 17:16)
                      CITAZIONE (Schrödinger @ 17/11/2007, 20:10)
                      ....Di fatto questo è un sistema assurdo per trasmettere l'energia. In quanto per riuscire ad illuminare una lampadina del genere ad una distanza di 10 metri serve una quantità notevole di energia....

                      Di fatto stai sostenendo che questi 6 scienziati del MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston (USA) e dell’Istituto per le Nanotecnologie Militari (USA)

                      http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/s...a-wireless.html


                      http://www.boston.com/business/technology/..._without_wires/

                      ... sono degli stupidi che corrono dietro a situazioni ultraconosciute (ossia avrebbero scoperto l'acqua calda ) ecc. ecc. ? :huh:

                      Guarda che succede ormai troppo spesso che vengano condotte ricerche veramente inutili... anche se mi stupisco che accada al MIT.
                      Quoto quello che ha detto elFranZ. Non hanno scoperto nulla di nuovo. Si tratta di semplice induzione elettromagnetica... E finché qualcuno non confuta le leggi fisiche che regolano il fenomeno, la trasmissione di energia per induzione EM sarà SEMPRE limitata.

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                      • CITAZIONE (Schrödinger @ 17/11/2007, 22:07)
                        Ho realizzato un royer pure io, come gia detto, anche se però non ho mai fatto esperimenti di energia a distanza. Ti posso assicurare che però il royer non arriva facilmente ai mhz, poichè sarebbero necessari costosi mosfet (come se quelli normalmente usati non lo fossero). Il tipo che ha fatto quel circuito ha usato mosfet 75545p.
                        NON lavora quindi ad elevatissime frequenze come hai detto tu.
                        prova a fare ricerche su google, troverai molte info a riguardo

                        Ciao, ecco la parte descrittiva dell'apparato dove si parla delle frequenze ( è sono quella da me indicate ) , fermo restando che il sistema fino a prova contraria "sembrerebbe" solamente un trasmettitore radio e un ricevitore radio, pur rispecchiando un vecchissimo brevetto di Tesla . Quel mattacchione di Naudin <img src="> ha replicato lo stesso brevetto di Tesla http://jnaudin.free.fr/html/afep012.htm anche se si tratta solamente di una fesseria ... il principio è quello del piccolo tubo neon posto nell'antenna di trasmissione ad alta frequenza/tensione , si usava negli anni 70' per 'accordare' le antenne di trasmissione CB .
                        Questo invece che ha replicato Naudin è più interessante:
                        http://jnaudin.free.fr/html/fep01.htm infatti è stato costruito assieme ad Stefan Hartmann .


                        image

                        Ciao

                        Commenta


                        • I due circuiti di Naudin, secondo me, funzionano prevalentemente grazie alla corrente di spostamento elettrica. Dico prevalentemente perché poi bisognerebbe verificare all'atto pratico se invece prevalgono altri fenomeni radiativi. Intanto non è vero che la linea di TX abbia un solo conduttore: io vedo il filo e il pavimento (o il muro, o il soffitto, o il tavolo, o l'operatore stesso, dipende da un sacco di fattori dove e come scorrerà la corrente di ritorno...). Quindi io di conduttori ne vedo due. Inoltre tengo a precisare che empiricamente più una linea di TX è aperta (ovvero man mano che la distanza tra i conduttori aumenta e/o i conduttori divergono anziché essere paralleli e/o non termino la linea) più tenderà a comportarsi come un'antenna. Questo, ribadisco, molto intuitivamente. Comunque, a chi fa misure su apparati diglitali in altissime frequenze è noto il problema che alcune correnti "sfuggano" nonostante magari tutto l'apparato di misura sia ungrounded. Questo perché si è abituati a pensare in termini di "teoria dei circuiti", dimenticandosi quando questa teoria non vale più e dimenticandosi che tale teoria è una derivazione approssimata delle leggi di Maxwell.
                          Inoltre non penso proprio che né l'antenna né la sfera catturino elettroni in gran quantità dall'ambiente, bensì ritengo che captino semplicemente i campi em. indotti.
                          Ciao. <img src=">

                          Commenta


                          • CITAZIONE (Wechselstrom @ 19/11/2007, 13:06)
                            Comunque, a chi fa misure su apparati diglitali in altissime frequenze è noto il problema che alcune correnti "sfuggano" nonostante magari tutto l'apparato di misura sia ungrounded. Questo perché si è abituati a pensare in termini di "teoria dei circuiti", dimenticandosi quando questa teoria non vale più e dimenticandosi che tale teoria è una derivazione approssimata delle leggi di Maxwell.
                            Ciao. <img src=">

                            Quoto in pieno !!!

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                            • vabbè, ormai dovrebbe essere arcinoto che a naudin le misure vengono sempre troppo belle... praticamente ogni cosa che testa sembra funzionare salvo poi cadere misteriosamente nel dimenticatorio.
                              per carità, solo per il fatto di interessarsi praticamente a certe tematiche merita tutto il mio rispetto, ma sui metodi ci sarebbe molto da discutere.
                              Wechselstrom, anch'io sono perfettamente d'accordo con te.

                              E vorrei sottolineare che dopo aver visionato un qualcosa che sembra miracoloso, dovrebbe seguire una attenta analisi. Fighissimo accendere una lampadina senza fili, ma se devo impiegare 200 watt per ottenerne 60 a pochi metri di distanza, io in tutta franchezza ti dico: che boiata.
                              E ripeto, impiegando come mezzo trasmissivo un'onda em (polarizzata o modulata come volete, ma sempre un'onda em è...) non si scappa dalle attenuazioni di spazio libero.

                              tanto per dirne un'altra, tempo fa nella discussione sulla free energy di peter lindemann avevo postato delle osservazioni sui video degli esperimenti di quest'ultimo con i suoi soci, che a mio avviso meriterebbero davvero un'analisi approfondita, dato che in quel video vedo una lampadina funzionare davvero con un solo filo. nessuno, e dico nessuno, ha risposto alle mie perplessità, segno forse che o non c'è la voglia o non c'è la preparazione per discutere di certe cose.
                              non bastano i fatti detti da altri a cambiare il mondo...

                              Commenta


                              • CITAZIONE (elFranZ @ 19/11/2007, 13:52)
                                tanto per dirne un'altra, tempo fa nella discussione sulla free energy di peter lindemann avevo postato delle osservazioni sui video degli esperimenti di quest'ultimo con i suoi soci, che a mio avviso meriterebbero davvero un'analisi approfondita, dato che in quel video vedo una lampadina funzionare davvero con un solo filo. nessuno, e dico nessuno, ha risposto alle mie perplessità, segno forse che o non c'è la voglia o non c'è la preparazione per discutere di certe cose.
                                non bastano i fatti detti da altri a cambiare il mondo...

                                Ciao , effettivamente Lindemann e Bedini sono un'altro mondo . Stò studiando dei video demo delle loro macchine e brevetti , onestamente sono molto interessanti e "particolari" . Mi piacerebbe assistere ad un loro seminario , oltre ad essere dei grandi divulgatori scientifici , sanno di cosa stanno parlando .
                                Naudin purtroppo si perde sempre nei particolari , cosa che lo rende poco affidabile e credibile . Alcune cosette che ha fatto sono interessanti <img src=">
                                Ciao

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                                • Dunque...
                                  Questa discussione è stata aperta con il titolo "trasmissione di energia".

                                  Sinceramente io non ho nessuna esperienza sull'argomento e in passato non ho mai letto nessun articolo al riguardo.

                                  Da profano faccio appello a tutte le mie conoscenze di fisica e partorisco l'idea che è possibile trasmettere grosse quantità di energia usando come supporto neutroni veloci con densità di 3,6x1012 neutroni al secondo al centimetro2.
                                  La macchina che produce il flusso è la stessa per rimuovere i tumori profondi del cervello.
                                  I neutroni possiedono una energia di 700 kev, da questo dato è possibile risalire alla velocità effettiva della trasmissione, di sicuro la trasmissione non sarà 300 mila km/sec ma sarà di meno.

                                  mano alla calcolatrice...

                                  Energia(j) = 1/2 massa x velocità(2)

                                  inversamente....

                                  1/2 massa x velocità(2)= Energia(j)

                                  velocità =RadiceQuadrata(2 x energia / massa)

                                  1 ev=1,6x10-19 joule
                                  1 joule=6,24x1018 elettronvolt

                                  velocità = RadiceQuadrata(2 x 700 x 103 x 1,6 x 10-19 / 1,6 x 10-27)

                                  velocità = RadiceQuadrata(2 x 700 x 1011)
                                  velocità = RadiceQuadrata(1400 x 1011)
                                  velocità = RadiceQuadrata(1,4 x 1014)
                                  velocità = 11832000 metri/sec
                                  velocità = 11832 km/sec

                                  Dunque l'energia viene trasmessa con una velocità di 11832 km/sec che è il 3,9% della velocità della luce, niente affatto male come velocità.

                                  I neutroni sono molto penetranti e attraversano l'aria come fosse il vuoto, per raccogliere questa energia necessita uno schermo di boro.

                                  Anche la macchina che produce i neutroni deve essere circondata da boro tranne un buco nella quale noi vogliamo che i neutroni escano.

                                  Lo schermo dei neutroni è il boro e questo boro va messo nella macchina trasmittente per proteggere il personale, e messo nella stazione ricevente per convertire l'energia dei neutroni in energia gamma e calore.

                                  Purtroppo i neutroni vengono inizialmente irradianti in tutte le direzioni e si deve convogliarli in un unica direzione, quindi la trasmittente deve essere fornita di un buon apparato di refrigerazione, il boro di protezione sarà mancante proprio li dove vogliamo che i neutroni escano.

                                  La refrigerazione alimenterà una turbina e in parte l'energia sarà recuperata.

                                  ehem nota dolente: il boro costa caro, se non sbaglio costa 5 euro al grammo e poi sarebbe meglio che durante la trasmissione non ci siano elicotteri o aerei lungo la direttrice immaginaria della trasmissione.

                                  (Nella stazione ricevente fare attenzione di non sostituire per errore lo schermo di boro con uno schermo di torio, potrebbe attivarsi spontaneamente una reazione a catena incontrollata e danneggiare irrimediabilmente la stazione ricevente).



                                  .

                                  Edited by stranger - 19/11/2007, 14:50

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                                  • Ma ripensandoci bene...
                                    Se i dispositivi di sicurezza sono adeguati (termostati indipendenti fra di loro eccetera) è anche possibile mettere uno schermo di torio.

                                    In questo ultimo caso l'energia che ricevono viene amplificata di migliaia di volte, diventa possibile trasferire potenze enormi anche nell'ordine GIGAWATT.
                                    Secondo me: il vero trasmettitore di energia è proprio questo.

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                                    • CITAZIONE (stranger @ 19/11/2007, 14:18)
                                      Sinceramente io non ho nessuna esperienza sull'argomento e in passato non ho mai letto nessun articolo al riguardo.

                                      Da profano faccio appello a tutte le mie conoscenze di fisica e partorisco l'idea che è possibile trasmettere grosse quantità di energia usando come supporto neutroni veloci con densità di 3,6x1012 neutroni al secondo al centimetro2.

                                      qui si parla di trasmissione di energia.
                                      non hai mai letto un articolo, dichiari di essere un profano. allora evita, no?
                                      bella pensata i neutroni, peccato che non portino carica con loro.

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                                      • CITAZIONE (elFranZ @ 19/11/2007, 15:15)
                                        bella pensata i neutroni, peccato che non portino carica con loro.

                                        Secondo me si tratta di una risposta troppo evasiva che non affronta il nocciolo della questione.

                                        e allora se non portano carica cosa succede ?

                                        Avevo scritto che con il boro è possibile raccogliere questi neutroni.

                                        La mancanza di carica permette di trasferire energia in modo, sicuro senza che qualche disturbo magnetico o elettrico possa deviarla.

                                        I neutroni vanno LONTANO proprio perchè sono neutri, o dobbiamo trasferire energia al vicino di casa ?
                                        Con i neutroni è possibile trasferire energia anche sulla Luna oppure Saturno.
                                        Mi sono spiegato?

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                                        • la mia non è una risposta, e non è neanche evasiva. faccio presente che in mancanza di carica, non puoi sperare in alcun modo di tirare fuori "corrente" dai neutroni. una volta raccolti, che ci fai?
                                          ci sarebbe anche da parlare di salute, ma vabbè, visto che fantastichiamo, continuiamo pure...

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                                          • CITAZIONE
                                            neutroni vanno LONTANO proprio perchè sono neutri, o dobbiamo trasferire energia al vicino di casa ?
                                            Con i neutroni è possibile trasferire energia anche sulla Luna oppure Saturno.
                                            Mi sono spiegato?

                                            Non so se sei ha corrente che i neutroni hanno una vita media di poco meno di 13 minuti
                                            dopo di che si trasforma in 1 protone + un elettrone + 1 neutrino.
                                            e mi astengo a menzionare cosa succede quando dei neutroni impattano sulla maggior
                                            parte degli elementi presenti in questo universo (BOOOMMMM di molti megatoni) :woot: :woot: :woot:
                                            ciao a tutti
                                            leo 48
                                            -Ogni problema ha sempre almeno due soluzioni basta trovarle
                                            -La forza dei forti è saper traversar le traversìe con occhio sereno

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                                            • Per elFranZ
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                                              Al passaggio dei neutroni, i neutroni interagiscono con il boro10 con probabilità piuttosto alta.

                                              Nel ricevitore quando un neutrone interagisce con il boro10 si realizza la seguente reazione:
                                              Alfa + Litio7 + gamma = neutrone + Boro10




                                              Alfaè il nucleo di elio caricato positivamente ma questo nucleo non va lontano perchè interagisce subito con la materia producendo calore
                                              litio7è utile per produrre neutroni che serve al trasmettitore ma questo è un'altro discorso che adesso però non c'entra niente.
                                              raggi gammainteragiscono con il piombo e lo scaldano, quindi otteniamo energia sotto forma di calore


                                              Come già avviene in una banale centrale nucleare, il calore deve scaldare una caldaia che produrrà vapore, il vapore farà girare le turbine, le trubine produrranno elettricità.

                                              Anche in una normale centrale nucleare vengono prodotti neutroni privi di carica, ma questo non significa che si possa ottenere energia elettrica da una banale centrale nucleare tipo francese.


                                              Link... 10B(n,alfa)7Li


                                              Il boro10 è l'elemento con la maggiore sezione d'urto, infatti tramite una siringa con ago molto lungo viene iniettato in profondità dove c'è il tumore al cervello e i neutroni si fermeranno proprio dove c'è il tumore perchè lì c'è il boro, e il tumore sarà rimosso.


                                              ----------------------------------------------------------------------------------------------------
                                              Per leo48
                                              Tu sai quanti chilometri si possono fare in 13 minuti alla velocità di 11832 km/sec ?
                                              CITAZIONE
                                              (BOOOMMMM di molti megatoni)

                                              Ma se la preoccupazione di sempre era proprio quella di trovare un mezzo di trasmissione capace di trasmettere tanta più energia possibile... ben venga il BOOOMMMM di molti megatoni; certamente la cosa deve essere controllata e non fare le cose a casaccio, (nulla va lasciato al caso).


                                              .

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                                              • ------------
                                                CITAZIONE
                                                Tu sai quanti chilometri si possono fare in 13 minuti alla velocità di 11832 km/sec ?

                                                8877960 cioè meno di decimo della distanza fra la Terra e Marte quando sono vicini
                                                -----------
                                                CITAZIONE
                                                il BOOOMMMM di molti megatoni; certamente la cosa deve essere controllata e non fare le cose a casaccio, (nulla va lasciato al caso).

                                                ciao stranger
                                                lascio a te questo onere e ti chiedo di fare eventuali esperimenti più lontano possibile dall' Italia
                                                ciao a tutti
                                                leo48
                                                -Ogni problema ha sempre almeno due soluzioni basta trovarle
                                                -La forza dei forti è saper traversar le traversìe con occhio sereno

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                                                • beh,
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                                                  sulla trasmissione di energia...

                                                  http://arxiv.org/ftp/physics/papers/0611/0611063.pdf

                                                  qui si possono trovare le formule e le teorie dell'esperimento....
                                                  così si può dibattere su quello che realmente stanno cercando...
                                                  prima di disprezzare il lavoro dei ricercatori...
                                                  almeno bisogna conoscerlo.....



                                                  per genco-strano,
                                                  beh, originale l'idea dei neutroni...
                                                  ma ...ecco...i neutroni sono difficili da focalizzare,molto difficili,
                                                  propio perchè non hanno carica elettrica, o meglio forse hanno un debolissimo momento magnetico...

                                                  forse una debolissima carica elettrica negativa c'è l'hanno...ma appunto debolissima...
                                                  e non si riesce a fargli fare quello che riusciamo sui protoni,ed elettroni.....
                                                  e quindi tendono a "sparpagliarsi" mooolto velocemente....
                                                  quindi niente fasci.....poi ,se vogliamo aumentargli la vita media...
                                                  dobbiamo accellerarli a velocità relativistiche, molto vicine a C...
                                                  e ancora non si sa come accellerare particelle neutre.....
                                                  poi non credo che i neutroni superino facilmente i mille Kmt/sec..anche se veloci....
                                                  certo dipende dalla reazione....
                                                  ma trovare reazioni che emettono naturalmente neutroni a circa un Tev,
                                                  o 100 Tev, circa che ipotizzi....boh...adesso non le ricordo...
                                                  mi sembra non esistano neppure nello scoppio di una bomba h a 100 megatoni...
                                                  beh...adesso questa dovrei controllarla....ma così mi pare....
                                                  e poi ci sono qualche altro migliaio di problemi....

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                                                  • interessante,non vi pare?
                                                    Metamateriali
                                                    Cunicoli nelle equazioni di Maxwell

                                                    Le possibile applicazioni potrebbero andare dalla simulazione dei monopoli magnetici alla chirurgia assistita da risonanza magnetica E' possibile realizzare apparecchiature in grado di creare al proprio interno cavità pressoché insondabili da parte delle radiazioni elettromagnetiche: è questo il risultato a cui è giunto un gruppo di matematici e fisici che spiega come sia possibile in un articolo pubblicato sulle Physical Review Letters.
                                                    Gli scienziati - afferenti alle Università di Rochester, di Washington, del Politecnico di Helsinki e dell'University College di Londra - dicono che con una opportuna progettazione dei valori di due parametri che descrivono i materiali elettromagnetici - la permittività elettrica e la permeabilità magnetica - sarebbe possibile costruire una nuova apparecchiatura ottica invisibile.

                                                    "I valori di permittività e permeabilità scelti permetterebbero al rivestimento dell'apparecchiatura di manipolare le onde elettromagnetiche in un modo mai visto in natura", spiega Allan Greenleaf, primo firmatario dell'articolo. La permittività è una misura della capacità di un materiale di diventare polarizzato elettricamente in risposta a un campo elettrico applicato, mentre la permeabilità descrive come un materiale si magnetizza applicando un campo magnetico.

                                                    Qualsiasi oggetto all'interno di questo tunnel sarebbe invisibile alle onde elettromagnetiche che entrano da una sola delle sue estremità, e anche le onde elettromagnetiche emesse da un oggetto collocato all'interno del tunnel potrebbero uscire solo da quella estremità.

                                                    Greenleaf e colleghi chiamano queste cavità invisibili cunicoli, per affinità matematica, nell'ambito delle equazioni di Maxwell, con i cunicoli spazio-temporali di Einstein-Rosen della relatività generale, ma sottolineano che in questo caso la forma dello spazio non cambia realmente.

                                                    Questo effetto potrebbe essere sfruttato per interessanti applicazioni, osservano i ricercatori. Nel campo della ricerca fisica potrebbero essere utilizzati per simulare monopoli magnetici, particelle teoriche dotate di un solo polo magnetico, finora mai scoperti. Ma ve ne potrebbero essere anche di molto più pratiche. Un apparecchio di questo tipo potrebbe, per esempio, consentire di operare un paziente mentre è sottoposto a risonanza magnetica, dato che gli strumenti metallici inseriti nell'area del tunnel non disturberebbero il funzionamento dell'apparato diagnostico.

                                                    Infine, potrebbero essere utili per evitare interferenze e malfunzionameti in computer ottici e per la creazioni di nuovi metamateriali per l'invisibilità. (gg)

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                                                    • La macchina che produce i neutroni emette neutroni da 700 kev, 700 kev significa 11 mila km/sec.

                                                      Riporto il link la cui fonte è...
                                                      Budker Institute of nuclear Phisic numero 11 di via Lavrentiev ave, 630090 Novosibirsk (Russia).


                                                      link
                                                      link 2


                                                      Mi riferisco ovviamente al litio che viene bersagliato con ioni di idrogeno da 2,5 Mev, dico questo perchè l'articolo parla purtroppo anche di altri target meno importanti che confondono un po' le idee.


                                                      psss: per favore, non continuare a ripetere che necessita una esplosione nucleare per fare i neutroni, perchè va a finire che poi qualcuno ci crede veramente.



                                                      .

                                                      Commenta


                                                      • boh, mi sembra tanto una forzatura per farci parlare di fusione fredda anche qui...

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                                                        • beh,caro strano-genco,
                                                          se hai una scatola , piena zeppa di neutroni,ipotizzando che l'interno della scatola non assorba neutroni, e che i neutroni abbiano 700Kev di energia, mediamente, circa 10.000Kmt/sec in velocità,
                                                          beh ,se ci fai un buco, all'esterno i neutroni in brevissimo spazio tenderanno a diffondersi in tutte le direzioni...
                                                          non si parla minimamente di un fascio.....

                                                          forse l'unica maniera per avere un fascio minimamente coerente,per una discreta lunghezza...mettiamo un 10Kmt,forse già troppi....

                                                          l'unica modo(forse) è di accellerarli enormemente, a velocità relativistiche,molto vicine a c...
                                                          perchè aumentano notevolmente la propia massa, e per semplice inerzia ,dovrebbero tendere a mantenere una traiettoria rettilinea....
                                                          se li accelleriamo a100Tev,,circa, avremo velocità vicine al 99,9% della luce, un aumento di massa di un centinaio di volte,
                                                          e fra l'altro, un aumento di un fattore 100 circa dell'emivita.....(ora non c'ho voglia di fare i conti esatti)

                                                          e anche in questo caso, dovremmo avere una specie di lente che in qualche modo focalizza il fascio.....

                                                          scordati il boro,
                                                          e non potendo disporre delle "lenti magnetiche simili a quelle per protoni...ad es....
                                                          non so bene di che materiale dovrebbero essere fatte,,,
                                                          e non si sa neppure come accellerare stì neutroni....

                                                          spero di esserestato più chiaro....

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                                                          • Non mi piace che nel tuo discorso tu parli di accelerare neutroni.


                                                            Io non ho MAI pensato, (in tutta quanta la mia breve esistenza), di accelerare neutroni... neanche per un solo istante.

                                                            So' benissimo che non si può fare e mai si potrà.


                                                            Il neutrone nasce dalla collisione protone+litio7.

                                                            Il neutrone non si può accelerare ma il protone SI, questo non puoi negare.

                                                            L'energia INIZIALE del neutrone dipende dalla collisione che lo ha creato.
                                                            Se il protone aveva (verbo passato) 2,5 Mev il neutrone uscente avrà 700 Kev, (si è visto sperimentalmente).

                                                            Dove vanno a finire i (2,5-0,7) non lo so e in questo momento non mi interessa saperlo.

                                                            E' ovvio che se io lancio i protoni a 25 Mev anzichè 2,5 Mev i neutroni uscenti avranno maggiore energia e quindi maggiore velocità.
                                                            ---------------------------------------------------
                                                            Il discorso che il fascio dei neutroni è composto da neutroni che si muovono non perfettamente in parallelo, questo si può discutere...

                                                            Quindi il fascio tenderebbe a disperdersi sulle lunghe distanze, questo effettivamente è possibile e rappresenta il punto debole di questo progetto.

                                                            Ma non scrivere di accelerare i neutroni perchè questo è un po' demenziale ed è lesivo per l'immagine di entrambi.

                                                            E' possibile produrre neutroni con velocità della luce meno un centesimo, dipende da come era accelerato il flusso protonico che originariamente lo aveva generato. Do you understand ?


                                                            (Comunque anche la tecnologia wireless è leggermente dispersiva sulle distanze di migliaia di km.)

                                                            Edited by stranger - 21/11/2007, 10:06

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                                                            • caro genco,
                                                              sei tu che parli di fasci di neutroni che dovrebbero colpire un bersaglio a distanza....
                                                              cosa impossibile, i neutroni non possono essere collimati...o almeno non conosciamo sistemi per farlo...
                                                              tanto per continuare il discorso...ho detto che occorrono forse neutroni ad altissima energia,
                                                              aumentando la massa, per inerzia, e trattandoli come palline,forse si riesce a collimarli meglio....
                                                              ma non si conosce neppure il sistema per produrli....
                                                              sei tu che parlavi di un buco in una scatola...molto divertente...ma collimazione uguale a zero...
                                                              do you understand?

                                                              ...per il resto, peccato che quando protoni ad atissima velocità collidono ,
                                                              beh, non si formino quasi mai neutroni...
                                                              di sicuro questo evento ha probabilità enormemente basse,
                                                              e (mi pare di ricordare, dovrei controllare)hanno sempre velocità molto inferiori (relativamente parlando),
                                                              o meglio energie mooolto inferiori ai protoni collidenti,
                                                              quando sono abbondanti,sono emessi da reazioni secondarie tra i frammenti prodotti dall'impatto principale. di protoni con target compositi, ..(spallazione)....non è così ovvio come sembra parerti..e sempre comunque molto più "lenti......
                                                              forse ,qualche rarissimo neutrone si è visto nella collisione tra protoni ed elettroni...sempre a probabilità moolto bassa...
                                                              ma anche qui sospetto reazioni"secondarie " nei getti di mesoni, jets, e gluoni, e pioni,ecc ...che si hanno normalmente..
                                                              e con energie in uscita moolto lontane ........

                                                              negli scontri a più alta energia che possiamo misurare,
                                                              cioè l'impatto di raggi cosmici ad altissima energia con l'atmosfera,
                                                              abbiamo produzione di neutroni, ma sempre a relativa bassa energia,e velocità,
                                                              di sicuro moolto inferiore all'energia incidente,
                                                              e sono comunque prodotti da reazioni di macerie secondarie....

                                                              do you understand?

                                                              comunque, certo che anche la wireless ha dispersioni....ma ti assicuro sono mooolto inferiori comunque,a getti di neutroni....

                                                              aspettando cle l'elfranz trovi qualche miracoloso brevetto di tesla......


                                                              ps...
                                                              dimenticavo...
                                                              il sistema di accellerare neutroni...esiste...
                                                              ed è questo...
                                                              si accellerano nuclei composti da neutroni e protoni, normalmente nuclei di oro, a velocità relativistiche enormi,
                                                              e poi si fanno scontrare tra loro...ma anche qui...
                                                              singoli neutroni uscenti ad enormi velocità...nisba....

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