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Info e prenotazione KIT motore ad acqua

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  • CITAZIONE (Docrates @ 24/4/2006, 20:45)
    CITAZIONE (Spuzzete @ 24/4/2006, 00:48)
    ..il mio problema è un'altro..concentrandomi solo sulla cella e lasciando perdere la motoristica non riesco ad ottenere risultati come :

    -stabilizzare la temperatura a meno di 70°C

    Resto dell'ide, se non altro per motivi di sicurezza, che va regolata la corrente in funziona della temperatura tramite un sistema retroazionato.
    Sappiamo che la tensione di cella (quella a cui avviene la reazione) diminuisce all'aumentare della temperatura e che quindi anche la corrente assorbita aumenta. Dunque occorre ridurre la corrente man mano che la temperatura sale fin che non si raggiunge la temperatura di lavoro prefissata.

    Certo doc...ho già al volo un circuito (solo schema) da portare domani alla giornata h2o...solo che non mi torna il generatore di luczan che resta sui 50 gradi..senza circuito..mumble..

    Bah!

    Ciao!
    Bici elettrica MKIII : qui.

    E-bike / li-ion batteries / electronics / etc. : jacopo.tk

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    • Spuzzete, leggo i tuoi quesiti e cerco di risponderti.

      Allora la temperatura ideale dovrebbe essere nel range 50-75 °C (produzione di gas di idrogeno e produzione di vapore acqueo ridotta al minimo).

      Il mio sistema è attualmente ancora non elettronicamente controllato: l'idea del controllo elettronico della temperatura è valida, ma ho notato che la temperatura della soluzione non è uniforme e varia anche di 20-30 °C da zona a zona (verificato con sonda pirometrica rapida tipo k). Quindi il sensore di temperatura và posizionato e tarato accuratamente.
      L'alternativa è utilizzare un circuito PWM con un sensore hall (tipo pinza amperometrica) che tiene sotto controllo l'assorbimento di ampere mediante un potenziometro regolabile: in questo caso c'è chi tara su solo 2 - 2,5 ampere ( per una produzione di circa 9 lt./h. di gas idrogeno) e c'è chi arriva a 10-15 ampere, come nel mio caso con produzione di circa 40 lt. di gas idrogeno.
      Naturalmente al crescere della temperatura della soluzione aumenta la conduttività e quindi l'assorbimento di corrente, quindi un effetto positivo indotto dalla presenza dell'elettrolizzatore nel vano motore è il suo riscaldamento esogeno da parte dello stesso motore e quindi a parità di gas prodotto avremo meno assorbimento di corrente, in quanto parte dell'energia necessaria all'elettrolizzazione arriva se non proprio "gratuitamente" dal calore del motore in funzionamento.
      Questa, normalmente, è energia che viene gettata, smaltita dall'impianto di raffreddamento senza essere utilizzata.
      Quindi un circuito elettronico che pone un limite all'assorbimento di corrente, tiene sotto controllo anche la temperatura della soluzione.

      Riguardo alle basse temperature del mio impianto privo di controllo elettronico sono partito dalle seguenti considerazioni:
      - ho verificato che se l'acqua è priva di catalizzatore non si ha alcun assorbimento di corrente;
      - quindi se una soluzione assorbiva troppi ampere, la diluivo togliendone ad es. la metà e sostituendo questa quantità con acqua pura demineralizzata.
      Se ancora troppo prelevo dalla nuova soluzione un'altra metà di soluzione, sostituendola con acqua pura.
      In tal modo al secondo tentativo ho ridotto il catalizzatore ad un quarto rispetto alla soluzione originale.
      E così via, finchè non raggiungo l'assorbimento voluto.
      Con questo sistema si riesce a "tarare" il sistema al massimo dell'assorbimento voluto (e quindi a tenere sotto controllo la temperatura).
      Questa taratura è difficilissima e molto instabile con elettrolizzatori a cella singola.

      Non è però la soluzione idonea ad un uso normale per un autoveicolo, in quanto:
      - la taratura avviene con il "pieno" dell'elettrolizzatore che con l'uso riduce la quantità d'acqua e quindi aumenta la concentrazione dell'elettrolita - riaumentando l'assorbimento di corrente e quindi riportando le temperature di nuovo fuori controllo.
      - i tempi di entrata in temperatura di regime diventano "lunghi" e quindi la produzione di gas ottimale non si ha subito quando serve ma è sempre "ritardata".

      Quindi nell'uso automobilistico un controllo elettronico della produzione di idrogeno e della temperatura è indispensabile.

      Edited by LucZan - 25/4/2006, 17:11

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      • Ciao a tutti,

        come promesso metto qui i risultati con TUTTI i test che ho eseguito sui miei elettrolizzatori.

        Clicca qui per scaricare il foglio excel

        Sono anche in procinto di realizzare un circuito per il controllo della corrente, mancano solo alcuni transistor da aggiungere allo schema del circuito. Appena pronto testo tutto e metto qui schemi etc.

        Buone elettrolizzazioni! Marco, abbassa la corrente a 10-15A e prova a lasciare staccata la batteria tutta una notte e vediamo che succede.

        Ciao!
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        • se al posto del controllo della corrente (oppure insieme)avessimo un rabbocco comandato da un galleggiante, che mantiene il livello dell'acqua il più costante possibile, la temp rimarrebbe in valori accettabili? <_<
          Questo per pensare ad un sistema che possa autoricaricarsi e rimanere acceso per lunghi viaggi(come ad esempio 4 ore).

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          • L'ideale sarebbe replicare perfettamente il generatore di Andrea, per ora prcediamo un passo alla volta e vediamo come va con il circuito di controllo corrente.

            Intanto ho provato a realizzare lo stesso elettrolizzatore che avete visto ieri ma con 6 piastre di spessore 5 mm (ci sta a malapena nel monofiltro..ho pure dovuto tagliare ai lati gli elettrodi esterni..una faticaccia fare i fori..e avevo pure il trapano a colonna!) e sembra non cambiare nulla come produzione anche se a occhio pare migliore e piu consistente la "nebbiolina"... ma scalda comunque troppo

            Poi bisogna capire quanto idrogeno deve essere prodotto...io non ho ancora capito...comunque sulla macchina di marco non funzionano piu gli elettrolizzatori..bho!!

            Quando avrò realizzato un prototipo stabile farò sperimentazioni sulla mia auto.

            ciao!

            Edited by Spuzzete - 26/4/2006, 20:39
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            • :B): Quello di Andrea giuro che lo rifaccio, per nemox, dopo lo monti tu.
              Per il controllo del livello:
              Basta una vaschetta lavavetro con pompetta incorporata dal ferrovecchio, e un galeggiante per carburanti dal costo di circa 30€, e fatto come un cilindro, con un piccolo salvagente intorno che scivola, il salvagente non e altro che un magnetino che correndo su e giu trascina il contatto all'interno, completamente sigillato percio sicuro per noi.
              Comunque intanto risolviamo gli eletrodi che si guastano, poi le finezze <img src=">
              saluti zulu64 :woot:

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              • Ciao Zulu64,

                potresti rispiegare come hai fatto il generatore di andrea? So che le pieghe sono in senso orario, che gli elettrodi sono lunghi tutto il contenitore e che li hai tenuti fermi con un pannello fatto di poliureatano o simile...e che l'elettrolizzatore fa un "effetto condensatore".Ho detto tutto giusto?

                appena trovo chi vende l'acciaio in zona compro dei fogli e provo a replicarlo.

                ciao!
                Bici elettrica MKIII : qui.

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                • :P Mi sono divertito molto a costruirlo, si fa per dire.
                  Preso due lastre di inox, le ho avvolte una alla volta, attorno a un tondino di ferro, fi qui semplice, il difficile e stato allargarle il giusto perche si infilassero una dentro l'altra senza cortocicuiti.
                  Tieni presente anche, che sono partito a 180 gradi una rispetto l'altra, e anche li bella risata, ho inpiegato un paio di giorni di p.... e e......., ma alla fine andavano bene.
                  Suppongo che dopo averlo smontato e rimontato da Andrea non lo ho fissato bene, e le lamine sono andate in corto, pazienza tanto cera il fusibile.
                  Comunque siamo qui per sperimentare, e vuol dire sbagliare, lo ricustroiro in maggio(lo stipendio aspetto), poi lo monto da qualcuno, prima lo provo a casa ovviamente.
                  saluti zulu64 :woot:

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                  • Ho modificato il mio generatore, che adesso ha 6 celle isolate (salvo un piccolo foro come equalizzatore di livello). Per l' "isolamento" mi sono attenuto alle specifiche indicate in :
                    http://www.stanleymeyer.com/Low%20Voltage.html

                    dove in particolare c'è questa figura che rappresenta la logica di un elettrolizzatore seriale:
                    image

                    Oggi ho rimontato il sistema e grazie ad un minor riempimento e appunto la maggior isolazione fra le celle ho ottenuto questi risultati con produzione di gas idrogeno a partire da 35-40 °C della soluzione:

                    image

                    Assorbimento 15-16A e temperatura 35-40 °C , successivamente sono arrivato con 20-22A ad una temperatura di circa 50-55 °C. Il tutto con soluzione stabile e con la "nebbiolina" ottenuta a queste temperatura così basse mi fanno pensare che non possano essere vapore ma vero gas di idrogeno (non ne ho ancora misurato la quantità prodotta, in relazione agli ampere e celsius della soluzione).
                    Non noto però al momento una diminuzione dei consumi o un aumento delle prestazioni.

                    E' a buon punto anche la scheda di taratura assorbimento corrente con cui posso regolare mediante potenziometro l'assorbimento desiderato:
                    image

                    Zulu64, volevo chiederti quale temperatura raggiunge la soluzione del tuo elettrolizzatore in relazione alla corrente assorbita.

                    Edited by LucZan - 27/4/2006, 21:53

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                    • QUOTE (zulu64 @ 26/4/2006, 21:45)
                      :B): Quello di Andrea giuro che lo rifaccio, per nemox, dopo lo monti tu.
                      Per il controllo del livello:
                      Basta una vaschetta lavavetro con pompetta incorporata dal ferrovecchio, e un galeggiante per carburanti dal costo di circa 30€, e fatto come un cilindro, con un piccolo salvagente intorno che scivola, il salvagente non e altro che un magnetino che correndo su e giu trascina il contatto all'interno, completamente sigillato percio sicuro per noi.
                      Comunque intanto risolviamo gli eletrodi che si guastano, poi le finezze <img src=">
                      saluti zulu64 :woot:

                      Per il controllo del livello della soluzione ho adottato questa soluzione.
                      Come nell'esempio della foto ho saldato due gomiti metallici. usati per l'aria compressa (non in verticale come nella foto, ma obliquamente) e collegati con un tubetto trasparente.
                      Ho quindi segnato con nastro isolante il livello massimo di riempimento (in modo che la soluzione sia più bassa almeno 3-4 cm. rispetto al livello delle piastre.

                      Questa soluzione è comoda sia per il controllo del livello sia per il rabbocco di acqua, usando un contenitore metallico in precedenza non vedevo il livello reale della soluzione e quindi lo riempivo troppo.

                      Foto pubblicitaria:
                      image

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                      • Ciao luczan, potresti mandarmi lo schema del circuito di controllo corrente che hai realizzato?
                        Io ho uno schema ma è tarato per lavorare a 10A max.

                        Ciao e grazie!
                        Bici elettrica MKIII : qui.

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                        • Spuzzete, il circuito lo sta realizzando un ingegnere elettronico, mio conoscente anche lui interessato alla materia.
                          Specificamente lavora per una ditta che fa centraline per camper ed ha quindi tutte le basi per fare questo dispositivo.

                          Posso dire che nella schedina di prova ha messo quattro transistor in parallelo e per provarlo saldava al volo delle resistenze per aumentare, diminuire il range degli ampere, registrabili dal potenziometro.

                          Non appena ho uno schema preciso te lo comunico.


                          Riguardo ai parametri "standard" di un elettrolizzatore da autovettura riassumo qui i dati dei sistemi c.d. "professionali" che hovisto fin qui in rete:

                          - temperatura soluzione 45-55 °C (temperature più alte provocano vapore che trasporta con sè anche il catalizzatore stesso dannoso per il motore, in genere Idrossido di sodio o di potassio, oltreche sprecare energia per produrre vapore, questo è chiaramente spiegato anche nel link http://www.stanleymeyer.com/Low%20Voltage.html);
                          - assorbimento corrente ampere 10-15 per una produzione oraria variabile di almeno 30-50 lt./ora di gas idrogeno - (il sistema della eagle research produce solo 9 lt./h. a fronte di un assorbimento di 2-2,5A);
                          - in genere costruzione di elettrolizzatore seriale da 6 celle isolate (quindi con una "resistenza" strutturale all'assorbimento di corrente, rispetto agli elettrolizzatori monocella);
                          - concentrazione elettrolita: un sistema non ancora commercializzato 2%, tutti gli altri calcolano un valore di circa 25%-30%;
                          - resa ottimale da 3 a 4,3 watt/ora per litro di gas idrogeno prodotto.

                          Edited by LucZan - 28/4/2006, 01:18

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                          • Per Marco e LucZan

                            Mi lascia quasi stupefatto che in entrambi i vostri casi non si noti ne aumento dei potenza ne diminuzioni di consumi. Casi questi che anche in presenza di "disturbo" della sonda lambda dovrebbero in teoria verificarsi anche se non contemporaneamente.

                            Mi frulla però questa idea: credo che sia il caso di provare anche a consentire il passaggio di un flusso di aria atmosferica all'interno dell'elettrolizzatore che per così dire "trascini" con se il gas prodotto con maggiore rapidità rispetto al caso del piccolo tubicino che collega elettrolizzatore a impianto di iniezione senza alcun contatto/sfogo con l'aria esterna. Ricordiamo infatti l'esperienza di Andrea che con una pompa a monte dell'elettrolizzatore migliorava i consumi a basso regime.

                            Ciao, Nemox!

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                            • Ciao nemox!

                              Se si rilegge quanto scritto da Armando de para qui http://www.forumcommunity.net/?t=1368243 si evince che il generatore idrogeno è collegato al tubo pvc (dovrebbe essere ricircolo dei gas di scarico) e non direttamente all'aspirazione..non so se è proprio la stessa cosa.

                              Comunque potrebbe essere una causa del mancato funzionamento degli elettrolizzatori di luczan e marco (anche se marco ha avuto effetti benefici all'inizio..bho..)

                              Domanifarò una prova sulla mia auto (speriamo bene..)
                              Bici elettrica MKIII : qui.

                              E-bike / li-ion batteries / electronics / etc. : jacopo.tk

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                              • L'accorgimento della pompetta è utilizzato anche dai sistemi professionali.
                                Ho ordinato un'ossigenatore d'acquario su ebay non a pistoncino ma a membrana. Le caratteristiche tecniche sono:
                                alimentazione 12 V DC
                                180 lt./h, quindi 3 lt. al minuto;
                                380 mA di consumo.

                                Speriamo porti benefici.

                                Riguardo al collegamento elettrolizzatore al motore sono possibili tre alternative:
                                - nel collettore di aspirazione dopo la valvola a farfalla dove i pistoni creano una forte aspirazione a farfalla chiusa o quasi chiusa (cioè al minimo ed ai bassi regimi), depressione che diminuisce all'aumentare del carico motore (si apre completamente la farfalla). Non lo trovo tanto valido come collegamento in quanto, paradossalmente, si aspira più idrogeno al minimo che non ai carichi elevati, quando, al contrario, ne servirebbe in proporzione di più rispetto ai bassi regimi.
                                Per questo collegamento si utilizza di solito un T di collegamento al tubo che aspira i fumi olio della testata motore posizionato sopra l'albero a camme oppure si utilizza il tubo del vuoto che collega il condotto di aspirazione al servofreno.

                                - collegamento prima del filtro aria, in modo che l'idrogeno sia filtrato prima di raggiungere il collettore di aspirazione, nel mio caso non funzionava bene;

                                - collegamento nel tratto tra il filtro dell'aria e la valvola a farfalla, qui non c'è depressione.
                                E' la soluzione intermedia che ho adottato io, mettendo in linea un filtro benzina, in questo caso gioverebbe anche una pompetta aria collegata all'elettrolizzatore.

                                Nei motori turbodiesel, non è possibile collegarsi dopo il turbo (se non con speciali iniettori con almeno 3 bar di pressione) in quanto in questo tratto la pressione è quasi sempre superiore a quella atmosferica, bisogna collegarsi o tra filtro e turbo (dove c'è una discreta aspirazione)o ancora prima del filtro aria.

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                                • Riflettendo un po' su quanto dice il saggio Zulu64 ho provato a disegnare quello che dovrebbe essere l'elettrolizzatore di Andrea visto dall'alto.

                                  Ecco qui:

                                  image

                                  Zulu64 dimmi tu se son sulla strada justa..che se è così provo pure io la replica.

                                  ciao!
                                  Bici elettrica MKIII : qui.

                                  E-bike / li-ion batteries / electronics / etc. : jacopo.tk

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                                  • Ciao a tutti.

                                    Spuzzete e Nemox: ho diluito la soluzione a 10 Am. La produzione è diminuita, l'elettrodo positivo si scalda ancora ma senza fumare.

                                    Ho trovato, con un buon colpo di culo, la soluzione per l'immissione dell'aria nel generatore.
                                    Nella Saab turbo c'è un piccolo tubicino appena sotto la valvola a farfalla che emette aria pulita solo in fase di accelerazione oppure in fase di mantenimento ma solo a giri piuttosto alti.
                                    Deduco che è tarato da una piccola valvola a pressione o membrana che lascia passare l'aria solo quando la turbina è in pressione.
                                    Ebbene collegando quel tubicino in testa al generatore di Nemox (ed immergendolo nella soluzione liquida) ottengo un'emissione di flusso (aria e idrogeno) on demand, cioè esattamente quando il motore la richiede.
                                    Per quanto riguarda poi il punto dove iniettare nel motore sono dell'idea che va bene tra filtro aria e turbina perchè c'è una depressione crescente all'aumentare della potenza.

                                    Cito da LucZan del 27/04: "Assorbimento 15-16A e temperatura 35-40 °C , successivamente sono arrivato con 20-22A ad una temperatura di circa 50-55 °C. Il tutto con soluzione stabile e con la "nebbiolina" ottenuta a queste temperatura così basse mi fanno pensare che non possano essere vapore ma vero gas di idrogeno"

                                    LucZan, sappi che all'H2O day abbiamo avvicinato un accendino alle bollicine emesse dal generatore che risalivano l'acqua in un contenitore esterno.
                                    Ebbene SCOPPIAVANO!!
                                    Quindi non abbiamo più dubbi che ciò che si ottiene con una semplice elettrolisi sia H2 :woot:

                                    Per Nemox: Ho distanziato alcuni punti dei tuoi elettrodi " a girella" per evitare corto circuiti o plasma. Però un elettrodo scalda sempre! Mi deciderò ad applicargliene un altro così da far entrare energia da più punti.
                                    Ps: ricordati il tel di Max.

                                    Nel week end sono via. Sperimenterò la prosima settimana.
                                    ciao

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                                    • CITAZIONE (marco_ali_ @ 29/4/2006, 07:00)
                                      Per Nemox: Ho distanziato alcuni punti dei tuoi elettrodi " a girella" per evitare corto circuiti o plasma. Però un elettrodo scalda sempre! Mi deciderò ad applicargliene un altro così da far entrare energia da più punti.
                                      Ps: ricordati il tel di Max.

                                      Nel week end sono via. Sperimenterò la prosima settimana.
                                      ciao

                                      In effetti devi considerare che la superficie del mio prototipo è circa la metà di quello di Zulu. Infatti avevo inizialmente previsto di collegare 2 elettrodi a spirale come quello che ti ho dato ma erano troppo grandi per essere contenuti dal contenitore.

                                      Comunque Zulu ha fatto funzionare per diverso tempo il suo elettrolizzatore a banco con un alimentatore che erogava al massimo 18A(ma con una superficie appunto doppia alla mia),
                                      con i collegamenti all'elettrodo non immersi e con una distanza media tra le spirali direi quadrupla a quella del mio prototipo. Quindi le differenze non sono di poco conto...

                                      Comunque prova con l'immissione di aria a monte dell'elettrolizzatore a naso sarà determinante.

                                      Ciao, Nemox!

                                      CITAZIONE (LucZan @ 28/4/2006, 21:00)
                                      L'accorgimento della pompetta è utilizzato anche dai sistemi professionali.

                                      Sistemi professionali? Potresti fare qualche esempio o ancora meglio dare qualche link? Grazie!

                                      Nemox

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                                      • QUOTE (nemox @ 29/4/2006, 09:59)
                                        QUOTE (LucZan @ 28/4/2006, 21:00)
                                        L'accorgimento della pompetta è utilizzato anche dai sistemi professionali.

                                        Sistemi professionali? Potresti fare qualche esempio o ancora meglio dare qualche link? Grazie!

                                        Nemox

                                        http://perso.wanadoo.fr/gildas.boisrobert/...s/hydrogene.pdf

                                        Vai a pagina 9, sulla prima immagine la centralina 6 ha una pomposamente definita "pompa di nebulizzazione ad aria" con un tubo che attraverso "entree air" và nel generatore di idrogeno.
                                        (a pag. 5 vedete un elettrolizzatore piuttosto complesso, penso a 9 celle, con una pompa aria)

                                        Riguardo i dati di produzione e consumo ho trovato ulteriori dati tecnici in
                                        http://ihsresearch.com/docs/h2n-gen.pdf
                                        Questo generatore consuma 9A per una produzione di 0,8 lt./min. di idrogeno/ossigeno (48 lt./h.), con una concentrazione minima di catalizzatore del 30%.
                                        Il che grosso modo corrisponde ai dati che cerco di replicare con il mio.

                                        Ciao, Luca.

                                        Edited by LucZan - 29/4/2006, 20:33

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                                        • QUOTE (Spuzzete @ 29/4/2006, 00:49)
                                          Riflettendo un po' su quanto dice il saggio Zulu64 ho provato a disegnare quello che dovrebbe essere l'elettrolizzatore di Andrea visto dall'alto.

                                          Ecco qui:

                                          (IMG:http://utenti.lycos.it/spuzzete/arm.jpg)

                                          Zulu64 dimmi tu se son sulla strada justa..che se è così provo pure io la replica.

                                          ciao!

                                          Spuzzete certo questo disegno di elettrolizzatore aumenta notevolmente la superficie di scambio ma ci troviamo sempre di fronte ad un sistema monocella in cui tra polo positivo e negativo abbiamo solo la soluzione e nessuna cella intermedia aggiuntiva.
                                          Mi sembra equivalente a due piastre lineari di medesima superficie e contrapposte, una positiva ed una negativa.
                                          La diversità starebbe solo nella costruzione di un contenitore circolare invece che rettangolare.
                                          Forse la costruzione con così ampia superficie di scambio "scalda" meno rispetto ad un elettrolizzatore del tipo a due elettrodi positivo-negativo, costituiti da due barre filettate da 8-10 mm. di diametro.
                                          Questa soluzione di piastra a grande superficie riscalderebbe più uniformemente anche la soluzione.
                                          Un'altra considerazione che mi viene in mente è la distanza non uniforme che potrebbe esistere tra le due spirali, forse creando punti di maggior passaggio di corrente rispetto ad altri.
                                          L'ideale sarebbe piegarla in doppia altezza, segarla a metà e invertendole infilarle, in modo da averle il più possibile uniformi ed identiche (penso ad una piegatrice da carpenteria).

                                          Ma quanti ampere assorbe il generatore di Andrea e che grado di concentrazione ha l'elettrolita impiegato?

                                          Mi azzardo a dire che la bontà di costruzione di un elettrolizzatore, indipendentemente dalla foggia e dalla forma, andrebbe valutata considerando questi parametri:

                                          - ampere assorbiti (ca. 10-15A)
                                          - relativo grado di concentrazione dell'elettrolita (ca. 30%)
                                          - temperatura della soluzione (max 50-60 °C)
                                          - reali litri di gas idrogeno prodotti (ca. 40-50 lt. /h.)

                                          Ciao. Luca.

                                          Edited by LucZan - 29/4/2006, 20:34

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                                          • Ciao a tutti, ieri ho provato a mettere l'elettrolizzatore in auto, stavolta ho usato 6 piastre di inox 304 di misura 22*4.5cm e 2mm di spessore distanziate 7 mm tra loro.
                                            Ho collegato l'elettrolizzatore al tubo ricircolo vapori olio, perchè era il modo piu semplice per non bucare tubi, ho solo aggiunto un raccordo con un tubetto e ho fatto una specie di T, bucando il raccordo e infilandoci il tubetto dell'idrogeno.

                                            Non ho potuto quantificare i benefici ma posso dirvi che il sistema assorbe tra i 15 e i 22-25A (purtroppo ho uno strumento analogico). Inoltre ho notato che quando ero quasi fermo (ero in città quindi continuo stop-go) ho sentito un lieve botto, come se avessi preso una buca..che sarà stato?

                                            Ora ho il sistema smontato perchè mi si è staccato il nastro isolante su un filo interno al reattore ed è andato in corto. Cmq ora lo riparo bene e ritento.

                                            Naturalmente quando accendo il reattore a freddo, e con motore al minimo, si nota che 15A incidono abbbastanza sull'impianto elettrico (calo di tensione -->> le luci illuminano meno) e il minimo non sembra avere particolari variazioni..devo fare ulteriori test,magari in autostrada, per sapere come va la vettura.

                                            Ciao!
                                            Bici elettrica MKIII : qui.

                                            E-bike / li-ion batteries / electronics / etc. : jacopo.tk

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                                            • Ciao a tutti,

                                              ho risolto il problema dei cavi e ho fatto il primo vero giretto di 50 minuti circa con l'auto..stavolta niente "botti"

                                              Dati:

                                              Assorbimento iniziale 10-12A
                                              Assorbimento dopo 15-20minuti: 25A fino ad un picco di 28-29A
                                              Assorbimento alla fine del test: 22A

                                              Il tutto è stato misurato con amperometro analogico da pannello. Mi sembra buono il fatto che l'assorbimento scende fino ad assestarsi a 22A, anche se non so a cosa sia dovuto (magari alla produzione di vapore anzichè di H2+O2...bho!). Non ho riscontrato particolari problemi sull'auto, nonostante l'assorbimento di 25A circa sia pesante per una utilitaria come la mia che ha 50cv o forse meno, e 1000cc di cilidrata. Nonostante questo il minimo rimane stabile e non noto cali di potenza (cosa che invece avviene normalmente quando inserisco il condizionatore, ma non so quale sia il suo assorbimento). Quello che è piu evidente è l'acqua che esce dallo scarico, si vede sia quando si è al minimo appena si accende il motore, sia alla fine del test, mettendo una mano sui fumi di scarico si sente la mano umida.

                                              Aspetto i vostri commenti!

                                              Ciao!
                                              Bici elettrica MKIII : qui.

                                              E-bike / li-ion batteries / electronics / etc. : jacopo.tk

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                                              • Con orgoglio sono il primo a farti i complimenti......
                                                BRAVISSIMO

                                                Commenta


                                                • Mmm... in effetti il fenomeno dell'acqua allo scarico si è verificato anche nell'auto di Marco equipaggiata con il mio elettrolizzatore. Purtroppo di aumento di prestazioni e calo dei consumi manco l'ombra...
                                                  E mi pare che di capire che nemmeno nel tuo caso vi siano questi effetti evidenti vero?

                                                  Scusa se intestardisco sul solito punto: hai fatto una prova con un foro dell'elettrolizatore aperto magari verificando se si sente un certo "risucchio" che dovrebbe essere determinato dalla depressione creata dell'aspirazione sul condotto di recupero dell'olio? Il tutto sempre nell'ottica di permettere un flusso veloce tra elettrolizzatore e motore.

                                                  Ciao!

                                                  Commenta


                                                  • Hi !...

                                                    andando a vedere chi è la Eko Advanced Technologies Italia,
                                                    si scopre che...non è NESSUNO !!!!!!

                                                    Non esiste nessuna azienda con quel nome regolarmente registrata.
                                                    Come mai non si trova da NESSUNA parte informazioni, e che sopratutto , il sito della "EKO AT Italia" risiede su pagine free di tiscali .
                                                    Quale è il sito della casa "madre" , quali sono gli estremi esatti della societa "madre" , e sopratutto , dove si trova la società "madre".
                                                    Se non vi è risposta a queste domande , è chiaro che si tratta di una bella e buona burla , però a danno dei creduloni Italiani , fiduciosi in nuove tecnologie .
                                                    L'ennesima invenzione di qualche furbone nazionale , pronto a "fregare" come al solito i suoi connazionali.....( ah , ricerche avanzate dei siti nominati hanno dato risultati interessanti , cosi come , per chi non lo sapesse , che esiste la possibilità di "tornare indietro nel tempo" fino a 10 anni , con internet , con la possibilità di vedere quando è stato creato un sito e cosa conteneva all'epoca.Interessante No ?????)

                                                    Ps i numeri di telefono 178 sono "speciali" , arrivando a pagare fino a 72 cent da cellulare tim ( da rete fissa sono 33 cent al minuto più 10 cent circa alla risp.)
                                                    Un chiaro segno di voler "lucrare" fin dove è possibile !!!!
                                                    Per quanto riguarda la "Fondazione San Matteo Accademia di Tecnologia" , anche quella risulta inesistente , o quantomeno vaporosa.Cioè non sono reperibili da nessuna parte informazioni valide e coerenti.
                                                    Molto , ma davvero molto strano.

                                                    Se qualcuno ha informazioni maggiori atte a delucidare questo fitto mistero che aleggia attorno alla EKO e questa quantomeno fantomatica fondazione , benvengano !!!!

                                                    Quanto prima si fà chiarezza su questa faccenda , quanto meglio è per tutti , in primis a chi crede davvero a queste cose , e non merita proprio di essere preso per il c..o !!!

                                                    Ah , dulcis in fundo , il sito fast-ohg esiste dal mese di giugno 2005 , fa capo la Juppiter Consulting Network *** tel. 02 5275500, fax 02 99984882 .
                                                    Per ora mi fermo qui , e lascio parola alla "controparte" !!!!

                                                    Ah , ovviamente , lo scopo di questo msg non è quello di creare inutili polemiche o casini vari , ma quello di offrire la MASSIMA chiarezza su quello che si sta discutendo , nel pieno rispetto della libertà di pensiero e dello scambio educato di opinioni.
                                                    Il fatto di essere dubbioso su tali società non implica in NESSUN caso il fatto di essere dubbioso su tali tecnologie , ma è chiaro che la TOTALE assenza di informazioni fà suonare un campanello di allarme , anche previa situazioni simili precedenti .....

                                                    La MASSIMA chiarezza e la MASSIMA TRASPARENZA sono segno di onestà e di professionalità.....
                                                    Spero che non vengano meno !!!

                                                    The.Truthbuster

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                                                    • Si Truth, sappiamo già la verità sulla società in questione: sappiamo già che questi signori vendevano un bossolotto di plastica con due barre filettate dentro e una pompetta da acquario... che in parte funzionava pure.

                                                      Se c'è stato un beneficio per noi è stato quello di ricevere il "la" per le nostre sperimentazioni e ricerche.

                                                      Ciao, Nemox

                                                      Commenta


                                                      • X Docrates: Grazie per i complimenti! <img src="><img src=">

                                                        X Nemox: ho verificato che dal tubo ricircolo gas "evaporano" in maniera visibile i vapori dell'olio già con l'auto al minimo, anche se non si crea una forte depressione perchè il tubo è abbastanza grosso (è come quello della canna dell'acqua per intenderci..non mi ricordo il diametro preciso..), ma questo dovrebbe bastare a far "tirare" nell'aspirazione la miscela di idrogeno e ossigeno. Casomai ho già in mente una modifica per deviare i vapori olio in una vaschetta di recupero e immettere solo idrogeno nel tubo. Ciò dovrebbe giovare al motore in quanto nel lungo periodo evita l'incrostazione/imbrattamento dei collettori di aspirazione da parte dell'olio, informazioni tratte da un forum sui motori.

                                                        Per quanto riguarda i benefici: niente di rilevante ma sono contento che la macchina vada bene, probabilmente i consumi resteranno invariati. Spero di migliorare qualcosa quando avrò pronta la scheda per il controllo della corrente. In quel momento vedrò se con l'elettrolita a concentrazione del 30% si avrano dei cambiamenti agendo sulla corrente assorbita.
                                                        Mi servrebbe anche un termometro con sonda esterna da infilare nella cella in modo da sapere quando si hanno temperature troppo elevate, ne ho visto uno in svizzera a pochi euro ma non so fino a che temperatura arriva. Quello che uso ora non va bene..


                                                        Ho trovato un pezzo di acciaio e domani ci tento la replica dell'elettrolizzatore di Armando...vedremo anche li se sarò in grado di produrre qualcosa di utile.. <img src=">



                                                        A presto! :lol:
                                                        Bici elettrica MKIII : qui.

                                                        E-bike / li-ion batteries / electronics / etc. : jacopo.tk

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                                                        • QUOTE (Spuzzete @ 1/5/2006, 01:47)
                                                          X Nemox: ho verificato che dal tubo ricircolo gas "evaporano" in maniera visibile i vapori dell'olio già con l'auto al minimo, anche se non si crea una forte depressione perchè il tubo è abbastanza grosso (è come quello della canna dell'acqua per intenderci..non mi ricordo il diametro preciso..), ma questo dovrebbe bastare a far "tirare" nell'aspirazione la miscela di idrogeno e ossigeno. Casomai ho già in mente una modifica per deviare i vapori olio in una vaschetta di recupero e immettere solo idrogeno nel tubo. Ciò dovrebbe giovare al motore in quanto nel lungo periodo evita l'incrostazione/imbrattamento dei collettori di aspirazione da parte dell'olio, informazioni tratte da un forum sui motori.

                                                          Spuzzete, per le versioni a benzina aspirate, per pochi dollari su ebay (in USA sono diffusissimi) vendono kit praticamente universali che servono a decantare i vapori di olio motore.
                                                          Sono comodissimi, in quanto diminuiscono l'imbrattamento del condotto di aspirazione e migliorano un pochino consumi e risposta all'acceleratore.
                                                          Aumentano la pulizia interna del motore e la durata dello stesso.
                                                          La ragione principale per cui i vapori di olio vengono deviati verso il condotto di aspirazione e quindi riaspirati in combustione è per diminuire l'emissione di inquinanti nell'ambiente.

                                                          Una volta ho provato a staccare questo tubo e tapparlo dalla parte del condotto di aspirazione: la vettura è immediatamente divenuta più pronta ed elastica.
                                                          Infatti il motore aspirava esclusivamente l'aria pulita proveniente dal filtro dell'aria e non questi vapori di olio che imbrattano e in camera di scoppio bruciano con molta difficoltà.

                                                          Un esempio di ricerca su ebay di "catch tank":
                                                          http://motors.search.ebay.com/catch-tank_e...gZ1QQsofocusZbs

                                                          Un sito commerciale USA di condensatore più professionale, con separatore ai silicati:
                                                          http://www.condensatorsales.com/
                                                          Esempio installazione:
                                                          image

                                                          Non capisco perchè questo semplice dispositivo che, costa quattro soldi, non sia installato di serie sulle autovetture.
                                                          Tanto che mi è venuto il dubbio, un pò maligno, che, nell'ottica dei produttori di automobili tutta tesa a dare una durata e morte programmata ai motori, forse questi durerebbero troppo.........

                                                          Ciao, Luca.

                                                          Edited by LucZan - 1/5/2006, 11:10

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                                                          • Il sito del dispositivo professionale suggerito da lucZan recita:

                                                            "Procédé parfaitement légal , n’entraînant aucune modification
                                                            moteur notable ( Idéal car pouvant aisément
                                                            être démonté en cas de revente du véhicule . Il ne
                                                            nécessite aucun réglage à la mise en route . Il ne modifie
                                                            en aucune manière le fonctionnement originel du véhicule
                                                            et il peut être mis sur arrêt à tout moment ."

                                                            Curioso, no!?

                                                            A domani

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                                                            • Caro Nemox, ho installato sul tuo generatore il tubicino in entrata dell'aria derivante da una uscita posta al di sopra della farfalla.
                                                              Quindi all'aumentare dell'acceleratore aumenta la pressione della turbina e quindi l'immissione dell'aria nel generatore.
                                                              In qualche modo, anche se c'è una "diluizione, è una fornitura on demand.

                                                              Per ora l'ho provata a macchina in folle.
                                                              Anche perchè ho osservato che a seconda della temperatura la tua "girella" crea "contatti" tra le superfici di segno opposto.
                                                              Ecco perchè si scaldava l'elettrodo.
                                                              Ora sto provando a forzare la distanza inserendo lungo tutto il bordo superiore ed inferiore dei distanziatori.
                                                              Ho notato che non scalda ed allora ho aumentato la qtà di elettrolita.
                                                              Ora produce un litro ogni 2,5 minuti :woot:
                                                              Pensa che per salire da 14 a 18 Ampere ho inserito quattro piccole scagliette!!
                                                              Con il tuo generatore uso 3 volte di meno di idrossido di potassio.

                                                              Penso che la soluzione per "vedere" gli effetti sia produrre molto più idrogeno. Almeno per la mia macchina che è una 2.300 turbo.

                                                              Un'altra impressione: l'immissione forzata di aria è abbondante e fa bollire tutto il generatore in modo molto evidente.
                                                              Ancora prima di distanziare la girella ho notato che quando questo accadeva non si scaldavano nè l'elettrodo nè l'elettrolita...
                                                              Vuoi vedere che l'immissione di bolle fredde funziona da radiatore!!?? :woot:

                                                              Domani posto le foto.
                                                              Ciao

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