Fate impazzire vinesa con continui stravolgimenti del sistema!!
Il problema di vinesa è portare quasi 30 kw dall' altra parte della casa avendo a disposizione tubi da 22mm in rame (20 mm interni).
Unica soluzione per poter diminuire la portata (non vorrei che l' acqua nei tubi fischiasse come una sirena! ) è aumentare il dt fra andata e ritorno, ovvero a parità di portata raddoppiare la potenza trasportabile.
Un modo semplice è quello di mettere lo scambiatore vicino al puffer, evitare un sistema anticondensa (non funzionano bene se c'è troppa prevalenza lato impianto e tendono a bypassare troppa acqua.....) circolatore con buona prevalenza (direi minimo 6,5 mt) che si accenderà quando la T rilevata nel termocamino sarà sopra i 50 gradi, mentre il secondario (altro lato dello scambiatore) avrà un classico circolatore con tubazioni di diametro adeguato (1") e potrà essere comandato o da un termostato di minima sul ritorno del primario in caldaia che interrompe il flusso se va sotto i 60 gradi.
Dato che vinesa è un "elettrico" potrebbe implementare facilmente un sistema simile a quello che avevo realizzato a suo tempo (anticondensa elettronico) solo che funziona con i vecchi circolatori non con quelli elettronici (per quelli serve una centralina con uscita 0-10 volt, o pwm sempre a basso voltaggio e circolatore elettronico con entrate 0-10 volt o pwm... ma di solito si va a finire sui 300 euro!!!....).
La isteresi del termocamino con il suo contenuto di acqua, per me, è piu' che sufficiente per evitare continui on-off del circolatore sul secondario, comunque non lo vedo come un grosso problema!!!!
Il problema di vinesa è portare quasi 30 kw dall' altra parte della casa avendo a disposizione tubi da 22mm in rame (20 mm interni).
Unica soluzione per poter diminuire la portata (non vorrei che l' acqua nei tubi fischiasse come una sirena! ) è aumentare il dt fra andata e ritorno, ovvero a parità di portata raddoppiare la potenza trasportabile.
Un modo semplice è quello di mettere lo scambiatore vicino al puffer, evitare un sistema anticondensa (non funzionano bene se c'è troppa prevalenza lato impianto e tendono a bypassare troppa acqua.....) circolatore con buona prevalenza (direi minimo 6,5 mt) che si accenderà quando la T rilevata nel termocamino sarà sopra i 50 gradi, mentre il secondario (altro lato dello scambiatore) avrà un classico circolatore con tubazioni di diametro adeguato (1") e potrà essere comandato o da un termostato di minima sul ritorno del primario in caldaia che interrompe il flusso se va sotto i 60 gradi.
Dato che vinesa è un "elettrico" potrebbe implementare facilmente un sistema simile a quello che avevo realizzato a suo tempo (anticondensa elettronico) solo che funziona con i vecchi circolatori non con quelli elettronici (per quelli serve una centralina con uscita 0-10 volt, o pwm sempre a basso voltaggio e circolatore elettronico con entrate 0-10 volt o pwm... ma di solito si va a finire sui 300 euro!!!....).
La isteresi del termocamino con il suo contenuto di acqua, per me, è piu' che sufficiente per evitare continui on-off del circolatore sul secondario, comunque non lo vedo come un grosso problema!!!!
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