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  • egimark
    ha risposto
    Originariamente inviato da Bluesummer Visualizza il messaggio
    I.......... bollette alla mano, io quest'anno lo chiuderò con un bilancio di spesa attorno ai 150 euro, ovvero non riuscirò a coprire solo i costi fissi della bolletta...
    Qui hai postato che solo ad agosto hai prelevato 64,68 kWh.
    Sistemi di accumulo per Fotovoltaico
    Agosto non è il mese migliore ma sicuramente a dicembre le cose sono molto peggio.
    Ma anche prendendo 64,68x12mesi=776 kWh e sono 96,24 € in maggior tutela coi prezzi di oggi (0,124 €/kWh, Ivato e senza accise).
    I fissi per un 3 kW residente sono (nel 2019) 145,38 €,
    differenza con 150 € sono 5 € quando dovrebbero essere almeno 90 €.

    Se le hai "alla mano" (le bollette) perchè non ne posti una invernale.

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  • Bluesummer
    ha risposto
    Il ragionamento fila, ma solo in via teorica.
    Io ho un impianto EnelX da 2,8kwh con 4,8Kwh di accumulo, come te di giorno sono pochissimo a casa, e ti posso dire a distanza di quasi un anno che :

    • nei migliori giorni di produzione arriverai ai 19Kwh, in rare occasioni 19,5Kwh (dipende da come sono orientati i pannelli, i miei sono est-sudest, quindi ottima esposizione fino al tardo pomeriggio). Non arriverai se non in qualche rara occasione al picco di produzione, questo perché quando c'è troppo caldo i pannelli si surriscaldano e perdono di efficienza;
    • la media invernale nei mesi peggiori è stata, nel mio caso, di 3,5Kwh in dicembre (picco di 7Kwh) e 4,9Kwh a gennaio (picco di 9kwh);
    • con le sopracitate medie non arrivi a caricare quasi mai la batteria;
    • se le batterie non sono in un ambiente a temperatura accettabile, sempre in inverno, si caricano più lentamente per un discorso di protezione;
    • per iniziare ad avere un ciclo completo di carica/scarica io, che ripeto ho 4,8Kwh, devo attendere Febbraio, dove la media giornaliera è di 8Kwh e, a meno di brutto tempo, la produzione è quasi sempre superiore ai 6Kwh/giorno.
    • Da marzo a settembre (sempre meteo permettendo) non dovresti avere alcun problema, forse anche ottobre.


    Discorso autonomia delle batterie: dipende da come le scarichi.
    Prendiamo un secchio con 5 litri di acqua dentro:
    • puoi svuotarlo a 1L/ora e ci mettera 5 ore
    • puoi svuotarlo a 2L/ora e ci metterai 2,5 ore
    • puoi svuotarlo a 5L/ora e ci metterai 1 ora

    Ma indipendentemente dala velocità con cui lo svuoti, sempre 5L avrai versato.

    Con la batteria non è così. Più le chiedi e meno ti dà.
    Non ti sono spiegare il processo chimico che sta dietro, ho letto qualcosa a riguardo ma non mi ricordo bene quindi evito di scrivere castroneria, sappi comunque che più energia chiedi alla batteria meno energia immagazzinata avrai a disposizione. Quindi a seconda di come usi l'energia di sera potresti averne a sufficienza per fare tutta la notte oppure arrivare ad esaurimento nel giro di poche ore.

    Discorso costi.
    Supponiamo in via teorica che il tuo sistema di accumulo ti dia 5Kwh ogni giorno per 365 giorni (non sarà mai così, ti darà molto meno).
    1Kwh costa, finito di tasse e tutto, sui 20 cent?
    Vuol dire che il tuo risparmio teorico è di 0,2x5x365 = 365 euro/anno.
    Tu dici, 2.500 euro / 10 = 250 euro anno, vuol dire che rispetto all'acquisto risparmi ben 165 euro/anno.
    Esiste però lo scambio sul posto, significa che in assenza di accumulo, se quell'energia fosse stata scambiata ti ritornerebbero circa 0,145 euro/Kwh
    0,145x5x365= 265 euro circa.
    Quindi,scambiando anziché accumulare spenderesti 100 euro in più all'anno, ma non avresti da ammortizzare i 250 euro/anno dell'accumulo, il che crea un bilancio di 150 euro/anno a favore dello scambio sul posto rispetto all'accumulo.

    Poi tutto dipende da quanto consumi e come consumi... bollette alla mano, io quest'anno lo chiuderò con un bilancio di spesa attorno ai 150 euro, ovvero non riuscirò a coprire solo i costi fissi della bolletta...

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  • egimark
    ha risposto
    No, è solo una supposizione basata su 10 anni di SSP e centinaia di post che trovi su questo forum.

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  • scarmar
    ha risposto
    Originariamente inviato da egimark Visualizza il messaggio
    Fino che ci sarà lo Scambio Sul Posto non c'è motivo (nè economico nè ecologico) per mettere l'accumulo.

    lo scambio sul posto viene pagato una miseria mentre l'energia che poi consumo di sera mi costa di più...

    avresti dei dati?

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  • egimark
    ha risposto
    Fino che ci sarà lo Scambio Sul Posto non c'è motivo (nè economico nè ecologico) per mettere l'accumulo.

    Lascia un commento:


  • scarmar
    ha risposto
    Originariamente inviato da Lore_ Visualizza il messaggio
    Ciao brigidino,

    ma ti danno un fv da 2,8 kW (10 canadian solar da 280 Wp) + un accumulo da 4,8 kWh a 8.900 euro.
    Ma cosa te ne fai di 4,8 kWh di accumulo con solo 2,8 kW di FV ?
    In inverno quanto potresti sfruttare di più l'accumulo credo avrai i tuoi bei problemi a ricaricare le batterie, d'estate con le giornate lunghe sfrutti già al massimo il FV e avrai probabilmente il problema che avrai sempre le batterie cariche.

    avrò anche io un impianto (putroppo da 2.8 KWp), però noi di giorno ci siamo poco a casa e stavo pensando di installare una batteria da 7KW che se consideriamo il picco verrebbe ricaricata da 0 in due ore e mezza, ok magari non rende sempre al picco soprattutto d'inverno, diciamo che rende la metà e da due ore e mezza passa a 5?

    per me va bene lo stesso...

    Correggimi se il mio ragionamento non fila...

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  • guyfuck
    ha risposto
    Un cliente chiama in Aton e chiede "....come mai non comunicate l'energia caricata e scaricata dalla batteria nelle 24 ore...." e dall'altra parte riceve una risposta del tipo ".....è molto complicato....ma si può calcolare per via indiretta"........ma danno risposte del genere per davvero?

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  • comastri
    ha risposto
    Resta il fatto che un'azienda che ha 15 ingegneri a libro paga e che vanta una pluriennale esperienza nel mondo delle batterie (non lo dico io, lo dicono loro), non può raccontare la frottola che "Capire quanto entra è molto complicato, mentre capire quanto esce lo puoi fare per via indiretta" quando gli si chiede quanta energia viene caricata e scaricata dalla batteria.
    O gli ingegneri Sonnen sono dei fenomeni (Sonnen non ha remore nel visualizzare giornalmente l'energia caricata e scaricata dalla batteria), oppure la laurea in ingegneria in Aton la conferisce direttamente il datore di lavoro al dipendente alla firma del contratto di assunzione.

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  • guyfuck
    ha risposto
    Originariamente inviato da DavideD79 Visualizza il messaggio
    Poi va beh...do' per scontato che il Dod non rientri in questo tuo conto..
    La misura viene svolta al netto del Dod ovviamente.
    Io ti dico che spesso le percentuali di perdita sono aggiustate (molti costruttori cinesi non dichiarano mai dati reali nei data sheet) e non sono quelle reali (25 o anche 30%).

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  • DavideD79
    ha risposto
    Poi va beh...do' per scontato che il Dod non rientri in questo tuo conto..

    Lascia un commento:


  • DavideD79
    ha risposto
    Originariamente inviato da guyfuck Visualizza il messaggio
    se si possiede una batteria che lavora dal lato ac dell’impianto è necessario integrare sulla linea elettrica che la collega all’impianto, un misuratore di energia ( non uno di bassa qualità tipo Orieme, bensì un Electrex o similare). In questo modo, facendo una carica e scarica completa, si vede quanta energia si perde sulla carica/scarica del sistema di accumulo. Una macchina nuova perde tra il 25 e il 30 % dell’energia.
    Lo hai fatto tu?foto?dati?

    Tutte le batterie lato Ac hanno efficienze Round Trip del 10/15%..ora va bene tutto ma dire che tutte le schede sono in difetto di circa il 50%....mi sembra francamente esagerato...

    Lascia un commento:


  • guyfuck
    ha risposto
    Originariamente inviato da DavideD79 Visualizza il messaggio
    Potrei essere d accordo su tutto..tranne che sul punto 2...quel 30 % proprio nn capisco da dove te lo sei tirato fuori.. se parlate di numeri, che siano almeno giustificabili ;-)
    se si possiede una batteria che lavora dal lato ac dell’impianto è necessario integrare sulla linea elettrica che la collega all’impianto, un misuratore di energia ( non uno di bassa qualità tipo Orieme, bensì un Electrex o similare). In questo modo, facendo una carica e scarica completa, si vede quanta energia si perde sulla carica/scarica del sistema di accumulo. Una macchina nuova perde tra il 25 e il 30 % dell’energia.

    Lascia un commento:


  • DavideD79
    ha risposto
    Originariamente inviato da guyfuck Visualizza il messaggio
    EDIT: vorrei fosse chiara una cosa. Io non sono qua a convincere nessuno sulla pietà dei sistemi di accumulo, vi sto solo portando la mia esperienza diretta, e per "esperienza" intendo dire che sono un "esperto".

    1. NON SAPETE QUANTA ENERGIA VIENE CARICATA E SCARICATA DALLA BATTERIA PERCHE', SE LO SAPESTE, VEDRESTE IL PROGRESSIVO DEGRADARSI NEL TEMPO DELLA STESSA (SI MANGIA L'ENERGIA)
    2. NON VENGONO COMUNICATE LE PERDITE REALI, CHE ALLA BOCCA DELL'INVERTER SONO (CON BATTERIA NUOVA) DEL 30%
    3. ALCUNI RIVEDITORI DI SISTEMI DI ACCUMULO VI RACCONTANO CHE IL SSTEMA E' MADE IN ITALY, MA IN REALTA' E' IN OGNI SUA PARTE MADE IN CHINA (CON TUTTI I PROBLEMI CUI SONO AFFETTI I PRODOTI CINESI)
    4. VI RECLAMIZZATO UN COSTO DEMOCRATICO DEL SISTEMA DI ACCUMULO, QUANDO IN REALTA' COSTA MENO DEI CONCORRENTI PERCHE' E' DEL PIU' INFIMO LIVELLO DI QUALITA' DISPONIBILE SUL MERCATO MONDIALE.

    POI SE UNA PERSONA VUOLE CACCIARE NEL RUSCO ANCHE TUTTO IL CONTO IN BANCA, PER ME NON C'E' PROBLEMA. MA LO DEVE FARE COMPRENDENDO CHIARAMENTE COSA STA FACENDO.
    Potrei essere d accordo su tutto..tranne che sul punto 2...quel 30 % proprio nn capisco da dove te lo sei tirato fuori.. se parlate di numeri, che siano almeno giustificabili ;-)

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  • guyfuck
    ha risposto
    EDIT: vorrei fosse chiara una cosa. Io non sono qua a convincere nessuno sulla pietà dei sistemi di accumulo, vi sto solo portando la mia esperienza diretta, e per "esperienza" intendo dire che sono un "esperto".

    1. NON SAPETE QUANTA ENERGIA VIENE CARICATA E SCARICATA DALLA BATTERIA PERCHE', SE LO SAPESTE, VEDRESTE IL PROGRESSIVO DEGRADARSI NEL TEMPO DELLA STESSA (SI MANGIA L'ENERGIA)
    2. NON VENGONO COMUNICATE LE PERDITE REALI, CHE ALLA BOCCA DELL'INVERTER SONO (CON BATTERIA NUOVA) DEL 30%
    3. ALCUNI RIVEDITORI DI SISTEMI DI ACCUMULO VI RACCONTANO CHE IL SSTEMA E' MADE IN ITALY, MA IN REALTA' E' IN OGNI SUA PARTE MADE IN CHINA (CON TUTTI I PROBLEMI CUI SONO AFFETTI I PRODOTI CINESI)
    4. VI RECLAMIZZATO UN COSTO DEMOCRATICO DEL SISTEMA DI ACCUMULO, QUANDO IN REALTA' COSTA MENO DEI CONCORRENTI PERCHE' E' DEL PIU' INFIMO LIVELLO DI QUALITA' DISPONIBILE SUL MERCATO MONDIALE.

    POI SE UNA PERSONA VUOLE CACCIARE NEL RUSCO ANCHE TUTTO IL CONTO IN BANCA, PER ME NON C'E' PROBLEMA. MA LO DEVE FARE COMPRENDENDO CHIARAMENTE COSA STA FACENDO.

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  • Bluesummer
    ha risposto
    A parte il fatto che caricare da rete non ha senso, al limite lo avrebbe se avessi una tariffa col costo energia a zero di notte e lo facesse -appunto- la notte per poi usarla di giorno quando costa di più, devi considerare una cosa: io l'accumulo l'ho fatto perché di giorno, tranne una lavatrice ed una lavastoviglie, non riesco a consumare nulla. Tutto va a spostato verso tardo pomeriggio/sera, quindi quasi tutto quello che produco nelle prime ore va a finire in batteria. Basta anche solo mezza giornata di luce adeguata per caricare l'accumulo. In generale ho visto che con almeno 6kwh di produzione la batteria è carica (vedi che l'energia prodotta viene rediretta in rete, sintomo che la batteria non riceve più).
    Inoltre, ho già una bolletta enel dove posso confrontare i kwh prelevati da rete rispetto a quelli segnalati da app, quindi sono certo che la batteria non viene caricata da rete.

    Tornando ai 41 giorni piovosi:
    Marzo, su 31 giorni :
    • 24 giorni con produzione sopra i 10kwh
    • 5 giorni con produzione sopra i 6Kwh
    • 2 giorni con produzione sopra i 3Kwh


    Aprile, su 30 giorni
    • 19 giorni con produzione sopra i 10Kwh
    • 5 giorni con produzione sopra i 6kwh
    • 5 giorni con produzione sopra i 3Kwh
    • 1 giorno con produzione di 1,78Kwh


    Maggio, su 31 giorni
    • 18 giorni con produzione sopra i 10kwh (ho contato anche oggi, visto che non è prevista pioggia)
    • 8 giorni con produzione sopra i 6kwh
    • 5 giorni con produzione sopra i 3Kwh


    Quindi, ai fini pratici, su 92 giorni quelli in cui la produzione è stata troppo scarsa per caricare completamente l'accumulo sono stati 2+6+5 = 13 , a fronte di 41 giorni "piovosi".

    EDIT: vorrei fosse chiara una cosa. Io non sono qua a convincere nessuno sulla bontà dei sistemi di accumulo, vi sto solo portando la mia esperienza diretta, e per "esperienza" non intendo dire che sono un "esperto" ma mi riferisco ai dati che raccolgo.

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  • comastri
    ha risposto
    Nei 3 mesi da te indicati (marzo, aprile, maggio) a Verona risultano 41 giorni piovosi su 90.
    Il tuo sistema di accumulo ha fatto un ciclo di ricarica al giorno?
    Forse lo carichi da rete. Di certo non dal fotovoltaico.

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  • Bluesummer
    ha risposto
    Diciamo che da quello che ho visto, da Marzo in avanti c'è un ciclo completo di carica e scarica per ogni giorno. Quindi si possono ipotizzare, a mio avviso, al più 365 cicli/anno.
    Le batterie che ho io sono "garantite" 4000 cicli, quindi dovrebbero avere una vita di almeno 10 anni, con quale decadimento non so.

    Lascia un commento:


  • comastri
    ha risposto
    Mi sfugge come il povero acquirente, non vedendo dati relativi alla energia caricata, energia scaricata, numero di cicli, possa comprendere (ammesso che i dati comunicati non vengano truccati, cosa impossibile):
    se la batteria sta lavorando correttamente
    l'ammontare reale delle perdite.
    Oltretutto la garanzia non è assolutamente chiara: vengono garantiti 7000 cicli, ma il numero di cicli non vengono comunicati.
    E' una truffa.

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  • Bluesummer
    ha risposto
    Originariamente inviato da egimark Visualizza il messaggio
    Cioè sei passato da un tasso del X% ad un tasso del Y% ?
    Esattamente.

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  • egimark
    ha risposto
    Originariamente inviato da Bluesummer Visualizza il messaggio
    ....Questo implicava degli interessi molto alti.......
    Cioè sei passato da un tasso del X% ad un tasso del Y% ?

    Lascia un commento:


  • Bluesummer
    ha risposto
    Originariamente inviato da egimark Visualizza il messaggio
    Buon per lui che ha avuto la surroga del mutuo per cui paga 2160 € all'anno in meno di interessi sul mutuo........
    Mi chiedo come sia possibile una variazione così sensibile conseguente ad un investimento su un immobile inferiore ai 10'000 €,
    ma è effettivamente un caso eccezionale.
    A questa parte ti posso rispondere subito.
    Il mio mutuo era superiore al 90% del valore della casa. Questo implicava degli interessi molto alti.
    L'impianto, assieme ad altri interventi minori che ho fatto negli ultimi due anni, mi ha permesso una rivalutazione tale da portare il residuo sotto l'80% abbattendo notevolmente quindi la rata.

    Lascia un commento:


  • comastri
    ha risposto
    Originariamente inviato da Vincenzof Visualizza il messaggio
    Salve,

    se non si conosce l'energia caricata e l'energia scaricata sulla batteria non è possibile capire il degrado nel tempo della stessa (bisogna fidarsi, ma chi si è fidato storicamente ha sempre fatto la stessa fine di chi è stato tranquillo).

    Il sistema di Enel X somiglia incredibilmente e tanto al sistema GoodWe SBP.
    Nella certificazione CEI021 del loro prodotto SBP , GoodWe riporta le batterie US2000B Pylontech (le stesse che utilizza Enel X/Aton sui loro sistemi)....controllate voi....


    Documentazione GoodWe
    GOODWE SBP - X-WIN SRL DISTRIBUTORE UFFICIALE GOODWE


    Documentazione Enel X
    https://www.atonstorage.com/manuali/...0-21_Italy.PDF
    https://www.atonstorage.com/manuali/...018-12-20).pdf


    Più che roba loro, a me sembra roba di GoodWe....

    Buondì,

    dai dati elettrici a fine manuale pare che anche il modello Zon.E di Aton assomigli molto al sistema GOODWE SBP.

    https://www.atonstorage.com/manuali/...018-05-31).pdf

    Si fanno una grande pubblicità sul sito web aziendale autocertificando i prodotti come "Prodotto Italiano", ma in realtà è un "Prodotto Cinese".

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  • Vincenzof
    ha risposto
    Con tempi di rientro reali nell'ordine dei 15 anni o più (quindi ben oltre la vita e la garanzia dell'oggetto), la batteria semplicemente non conviene.

    Lascia un commento:


  • zizi
    ha risposto
    Bisogna prestare molta attenzione alla garanzia dell'oggetto in quanto composto da componenti soggetti ad usura nel tempo (mi riferisco alle batterie, non tanto alla parte elettronica del sistema di accumulo).

    Spesso non viene infatti garantito un livello prestazionale minimo, un livello minimo di rendimento del sistema (es.: io venditore ti garantisco che per 10 anni carichi sulla batteria 4 kWh e scarichi 3.95 kWh).

    Viene semplicemente garantito il funzionamento elettrico nel complesso (la batteria si carica e si scarica; l'inverter funziona).

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  • paolofreccero
    ha risposto
    Come dice comastri, al fine di monitorare il corretto funzionamento e il degrado nel tempo della batteria, è essenziale che vengano forniti i dati relativi all'energia caricata e scaricata dalla batteria.

    I tempi di rientro minimi (reali e comunque molto, molto ottimistici) sono quelli indicati dal post #44 da egimark.

    Lascia un commento:


  • egimark
    ha risposto
    Ci sono pochi dati "sul campo" (uno dovrebbe chiedersi anche il perchè.....).
    Quei pochi disponibili dicono anche perdite del 30%.
    Il grosso delle perdite credo dipenda dalla conversione AC/DC e viceversa. Le sole batterie, dalle schede "su banco", dovrebbero avere perdite di pochi punti percentuali.

    Dai contatori di scambio e produzione si possono almeno avere valori "ufficiali".
    Prelievo, quello che lui chiama acquisto (preleivo da contatore di scambio)
    Immissioni in rete, quello che lui chiama vendita (immissioni da contatore di scambio)
    Produzione, immissioni del contatore di produzione.

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  • comastri
    ha risposto
    Originariamente inviato da egimark Visualizza il messaggio
    Purtroppo i dati disponibili non consentono un calcolo preciso in quanto ottenuti dal sistema di monitoraggio e non dai contatori di scambio e produzione.
    Inoltre non sono quantificate le perdite di carica/scarica dell'accumulo.
    Si può comunque fare un calcolo approssimato.
    Dai dati del post #22, trascurando le perdite e quindi facendo un calcolo MOLTO "favorevole" all'accumulo, si può ricavare un consumo per i primi 4 mesi rispettivamente di
    278, 245, 266 e 207 kWh (per Aprile ho estrapolato i 28 giorni a 30).
    Estrapolando all'anno siamo sui 3000 kWh all'anno che, con i prezzi in vigore in questo trimestre nella Maggior Tutela, corrispondono ad una bolletta di 602,42 €.
    Supponendo un autoconsumo del 70% il prelievo si riduce a 900 kWh a cui corrisponde una bolletta di 253,64 €.
    Il risparmio immediato in bolletta è quindi di 348,78 € all'anno.
    Per i 900 kWh la parte variabile della bolletta è di 108,25 € e se sono anche scambiati il GSE risborsa circa il 75%, cioè 81,18 €.
    Per l'autoconsumo il risparmio totale annuo è di 429,96 € che rapportati al mese sono meno di 36 €.

    Per i primi 7 anni:
    (-125+37+36-2=-51 €) x 12 x 7 = -4536 €
    (37 € di rimborso IRPEF e -2 € di servizio di misura distributore)

    Dall'8° al 10° anno
    (+37+36-2=71 €) x12 x 3 = +2556 €

    Differenza -1980 € da far rientrare a
    (+36-2= 34 €) al mese
    quindi bisogna arrivare al 15° anno....ma siamo sicuri che allora le batterie saranno ancora efficienti?

    Se consideriamo anche le perdite avremo tempi di rientro biblici.

    Buon per lui che ha avuto la surroga del mutuo per cui paga 2160 € all'anno in meno di interessi sul mutuo........
    Mi chiedo come sia possibile una variazione così sensibile conseguente ad un investimento su un immobile inferiore ai 10'000 €,
    ma è effettivamente un caso eccezionale.
    Se il display sul sistema di accumulo e/o l'applicazione legata al sistema di accumulo non mi rendono disponibile l'energia caricata e l'energia scaricata dalla batteria, come fa l'utente finale a capire se la sua batteria lavora bene ed è veramente efficiente? (sempre ammesso che siano dati reali o dati truccati poco).

    E' essenziale e fondamentale che un sistema di accumulo comunichi all'utente finale i dati relativi all'energia caricata e scaricata dalla batteria.

    Aton non lo comunica.

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  • guyfuck
    ha risposto
    Nella voce "perdite" sarebbe bene considerare anche quelle generate da un "fermo impianto" a causa del guasto di un componente dell'impianto fotovoltaico o di un componente del sistema di accumulo.
    La realtà è quella che mostra egimark nel post recedente.

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  • egimark
    ha risposto
    Purtroppo i dati disponibili non consentono un calcolo preciso in quanto ottenuti dal sistema di monitoraggio e non dai contatori di scambio e produzione.
    Inoltre non sono quantificate le perdite di carica/scarica dell'accumulo.
    Si può comunque fare un calcolo approssimato.
    Dai dati del post #22, trascurando le perdite e quindi facendo un calcolo MOLTO "favorevole" all'accumulo, si può ricavare un consumo per i primi 4 mesi rispettivamente di
    278, 245, 266 e 207 kWh (per Aprile ho estrapolato i 28 giorni a 30).
    Estrapolando all'anno siamo sui 3000 kWh all'anno che, con i prezzi in vigore in questo trimestre nella Maggior Tutela, corrispondono ad una bolletta di 602,42 €.
    Supponendo un autoconsumo del 70% il prelievo si riduce a 900 kWh a cui corrisponde una bolletta di 253,64 €.
    Il risparmio immediato in bolletta è quindi di 348,78 € all'anno.
    Per i 900 kWh la parte variabile della bolletta è di 108,25 € e se sono anche scambiati il GSE risborsa circa il 75%, cioè 81,18 €.
    Per l'autoconsumo il risparmio totale annuo è di 429,96 € che rapportati al mese sono meno di 36 €.

    Per i primi 7 anni:
    (-125+37+36-2=-51 €) x 12 x 7 = -4536 €
    (37 € di rimborso IRPEF e -2 € di servizio di misura distributore)

    Dall'8° al 10° anno
    (+37+36-2=71 €) x12 x 3 = +2556 €

    Differenza -1980 € da far rientrare a
    (+36-2= 34 €) al mese
    quindi bisogna arrivare al 15° anno....ma siamo sicuri che allora le batterie saranno ancora efficienti?

    Se consideriamo anche le perdite avremo tempi di rientro biblici.

    Buon per lui che ha avuto la surroga del mutuo per cui paga 2160 € all'anno in meno di interessi sul mutuo........
    Mi chiedo come sia possibile una variazione così sensibile conseguente ad un investimento su un immobile inferiore ai 10'000 €,
    ma è effettivamente un caso eccezionale.

    Lascia un commento:


  • guyfuck
    ha risposto
    Il tuo caso mi sento di dire che rappresenta un'eccezione.

    I costi legati al sistema di accumulo si ammortizzano col risparmio sull'energia acquistata dalla rete, migliorando l'autosufficienza elettrica dell'utenza.

    (Tipicamente, per sistemi di accumulo installati nel centro-nord italia, si arriva ad un valore pari al 70% di autosufficienza energetica media annuale)

    Questo è il metodo corretto per calcolare in quanti anni si ammortizza il costo della batteria.

    E' importante che l'investimento rientri entro i termini di garanzia del sistema di accumulo in tutti i suoi componenti.

    Bisogna considerare che, a meno che non venga garantita sul contratto un assistenza entro 48 ore dalla segnalazione del guasto, tutte le volte che c'è un problema sul sistema di accumulo, fino a quando non viene risolto l'energia da batteria viene a mancare (e il livello di autosufficienza si abbassa; e il "pay back period" ne soffre).

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