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  • Originariamente inviato da Mr.Hyde Visualizza il messaggio
    ...come faro' a mantenere mio figlio? riusciro' a dargli da mangiare ? tra 6 mesi avro' ancora il lavoro oppure i servizi sociali mi toglieranno i figli ? ...e tante altre domande
    In effetti queste sono le domande reali a cui rispondere. Per chi si illude che questa situazione derivi da una malignità delle aziende i cui manager, secondo alcuni specie magistrati, sembrano passare il tempo ad inventarsi nuovi e più crudeli modi per licenziare il discorso di MrHyde è illuminante. Le aziende assumono perchè HANNO BISOGNO di dipendenti. Formati, capaci e produttivi, tutte cose che un precario garantisce poco!
    Se però le aziende teoricamente dovrebbero preferire dipendenti stabili e capaci e poi in pratica sfruttano al massimo (salvo pochi casi di ottima professionalità) le soluzioni precarie... un motivo ci sarà pure no? O solo le aziende che cita MrHyde sono quelle sane in un mare di squali che investono in un'azienda al solo scopo di poter licenziare?
    I motivi si sanno benissimo. 20 anni fa, in un mondo dove mercati e produzioni stavano diventando estremamente elastici, e il ciclo di vita aziendale si riduceva a volte a pochi anni, gran parte del mondo occidentale si orientava verso una "flex-security" del lavoro, scambiando la ormai persa sicurezza del posto con una elasticità spinta ma PROTETTA da efficaci meccanismi di sussidio e formazione continua per i periodi di inoccupazione.
    In Italia, unico caso insieme con la Francia (dove però la protezione sociale è molto più capillare ed equa), si procedeva invece nella utopica illusione di poter "dividere" il lavoro restante mantenendo le protezioni comode e semmai riducendo le ore lavorate a parità di stipendio. La famosa illusione del "lavorare meno, lavorare tutti".
    Milioni di persone c'hanno creduto. Ma il risultato è stato, com'era ovvio, solo la crescita esponenziale dei costi aziendali.
    Il conflitto fra superprotezione legislativa dello status quo e necessità delle aziende si è tradotto poi in un ennesimo compromesso all'italiota, in cui si è scelto di non disturbare chi era già inserito, ma adottare elasticità esasperata per chi era ancora agli inizi. Nel campo pensionistico la cosa è plateale con la VERGOGNOSA decisione di sottoporre al metodo contributivo solo le pensioni future dei giovani (che come si sa a vent'anni a tutto pensano fuorchè alla pensione e quindi non protestano!) per non diminuire i privilegi dei padri.
    Ma lo stesso si è verificato con i contratti precari e di fantasia di fatto non solo permessi, ma addirittura SFRUTTATI anche dallo stesso stato con la precarizzazione a fini elettorali di una massa enorme di poveri illusi, specie nell'istruzione, in attesa perenne e ormai disperata della mitizzata "sanatoria".
    Altri stati hanno fatto diversamente. L'Olanda che citavo ha adottato forme di flessibilità quando ancora qui parlarne era peggio che bestemmiare in san Pietro.
    E i risultati si vedono.
    Ora non è certo facile porre rimedio allo sfacelo. E certo i problemi dei giovani precarizzati e senza prospettive sono difficili da affrontare.
    L'unica cosa certa è che non c'è alcuna speranza di poterli risolvere restaurando qualcosa del passato. Quello che è passato non tornerà. Chi ancora ne riesce a godere se lo tiene ben stretto (finchè riuscirà), ma spazio per manovre in retromarcia non ne esiste.
    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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    • X BE.

      Belle parole , tanti bla bla , per girare sempre sullo stesso argomento.

      Ma comunque io sono di brevi parole, ti dico solo una cosa , segnati questa data , tra un anno ne riparliamo, l'uscita dall'euro è inevitabile e sicura.

      Ma l'uscita dall'euro non vuol dire uscire dall' europa , come vuoi paventare tu o spaventare, ma solo dalla moneta unica.
      Ti faccio notare senza tanti arcigogoli o girotondi,come fai tu, che una pizza margherita costava 3 mila lire , ora costa 3-4 euro.

      A risentirci tra un anno, ti darò la risposta...

      Saluti.
      Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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      • Gli arzigogoli e i girotondi servono a cercare di far capire la realtà. Sono sicurissimo che se leggi le decine di blog antieuro di arzigogoli ne leggerai pochi e le cose ti sembreranno estremamente semplici. Ma come recita la firma di uno dei più tenaci utenti di questo blog "ogni problema ha una soluzione semplice. Peccato che sia sbagliata!"
        Te l'ho già scritto che anche se usciamo dall'euro questo non significa che usciamo dall'Europa, io lo so benissimo. E, per chiarire un altro concetto forse non semplice, questo sta a significare soprattutto che non basterà uscire dall'euro per riprendere allegramente a fare debito! Non ce lo permetteranno. Punto.
        Segnati pure la data che vuoi, tanto troverai sempre qualche bloggaro pronto a spiegarti perchè è andata come io prevedo e quale nuova cupola di poteri forti ha agito per bloccare il "cambiamento"!
        Quando la pizza costava 3 mila lire io pagavo per il mio dipendente 24 milioni/anno. Oggi pago 30.000€. Quando dico "pago" intendo TUTTO il costo che sta intorno al lavoro, non il netto in busta come, forse, saprai.
        Il piazzaiolo deve fare lo stesso, quindi se ti fa pagare la pizza 3 euro è già molto onesto (infatti qui in Liguria per 3 € forse ti fanno leggere il menù in pizzeria...)
        Salutoni comunque!
        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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        • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
          ...............
          Quando la pizza costava 3 mila lire io pagavo per il mio dipendente 24 milioni/anno. Oggi pago 30.000€. Quando dico "pago" intendo TUTTO il costo che sta intorno al lavoro, non il netto in busta come, forse, saprai. ......
          Io sono un dipendente statale e tutti questi aumenti di stipendio non li ho visti dal 2000 in poi.
          Vi sono stati solo due aumenti contrattuali dal 2000 al 2008 , di pochi centinaia di euro lordi .
          Dal 2008 in poi i contratti sono stati bloccati e sono 5 anni che non vi è un aumento di stipendio, anzi una diminuizione visto che i progetti obbiettivi o incentivazione sono stati azzerati. Dobbiamo fare lo stesso lavoro che facevamo prima , anzi di più ,visto che molti colleghi (50%) sono andati in pensione e non rimpiazzati.
          Se poi tu mi parli del settore privato io non ti so dire, se hai aumentato lo stipendio ad un tuo dipendente ci saranno stati dei motivi validi , come anzianità di servizio o di esperienza ecc...
          Naturalmente ognuno parla per la propria esperienza personale.
          Forse sei poco informato del settore pubblico.
          Ti informo che uno degli obbiettivi per il 2013 (del manager aziendale), è stato la riduzione della spesa. Come ?
          Riducendo o non pagando straordinari e non eseguendo certi tipi di analisi e ricoveri.

          Salutoni comunque.
          Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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          • BE sta tentando di spiegarti che per quanto la situazione dei dipendenti statali non sia più florida come
            qualche tempo fa,è migliore che nel settore privato,e per quanto riguarda il popolo delle partite iva
            i cosidetti evasori,a parole tutti a dire peste e corna della categoria su presunti privilegi nel poter eludere
            le tasse,nei fatti trovare qualcuno che voglia scambiare partita iva e clienti
            con un lavoro a tempo indeterminato statale possibilmente
            l'altro giorno parlavo con l'insegnante di sostegno di mio figlio si lamentava del fatto che facendo 40 ore
            settimanali,fino a 4 anni fà prendeva 1300 € al mese e ora era passata a 800 perchè il comune aveva passato
            ai privati ed ha 17 anni di servizio,a mè fa sorridere la storia del reddito di cittadinanza,perchè uno dovrebbe
            andare a lavorare per prendere paghe da fame quando potrebbe stare senza fare niente o lavoricchiare in nero
            e prendere più soldi,in germania si stanno rendendo conto che c'è chi ci marcia
            più che l'uscita dal € fra un anno penso che potremo contare le sommosse
            se anche il nuovo governo non riuscirà a tagliare spese improduttive,invece rimodulerà le tasse farà altri grossi
            danni al paese,e la rabbia popolare prima o poi esploderà

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            • Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
              .......... una pizza margherita costava 3 mila lire , ora costa 3-4 euro.

              A risentirci tra un anno, ti darò la risposta...
              Ad onor del vero nel 2000 feci fare dei lavori di muratura in casa e pagai un mio amico 100 mila lire al giorno , con sua grande soddisfazione .
              Nello stesso periodo ho dovuto fare delle visite specialistiche non convenzionate con un grande professore universitario e pagai 150 mila lire a visita (nero).
              Ho rifatto alcuni lavori di muratura un 6 mesi fa ed ho dovuto pagare l'operaio 150 euro pro die .
              Rifatte in privato altre visite mediche 150-160 euro.
              In pratica il privato sia operaio sia professionista hanno aumentato ingiustificatamente ed a propria discrezione i prezzi senza nessun controllo .
              Chi si è arricchito con questo euro non sono altro che i privati e gli industriali , non certo chi lavora nel pubblico impiego.
              Per non parlare di come sono aumentate le energia gas , luce , acqua, spazzatura, alimentari, auto, assicurazioni, ristoranti , alberghi ecc...
              Se non è svalutazione questa ditemi cosa è.
              Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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              • Originariamente inviato da tonino50 Visualizza il messaggio
                Ad onor del vero nel 2000 feci fare dei lavori di muratura in casa e pagai...Se non è svalutazione questa ditemi cosa è
                Se vuoi posso provare a dirti "cos'è". Ma prima una domanda. Hai citato la visita dal professore a 150€ in nero. E le altre spese da te citate sono con fattura? Compresa IVA quindi?
                “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                • Il reddito familiare medio nel 1998 era
                  di 48.000.000 di lire.
                  (https://www.bancaditalia.it/statisti...98 n.22_00.pdf)
                  Oggi è di
                  32.714€(http://www.bancaditalia.it/statistic...l_06_12new.pdf)
                  Ovviamente, si parla del reddito REALE, cioè quella categoria economica che, in Italia ed ovviamente solo in Italia, viene considerata dai dipendenti quasi una mera formalità burocratica o una curiosità statiscitca che riguarda commercialisti
                  e aziende e che prende il nome un pò dispregiativo di LORDO.
                  Ogni dipendente in realtà si era illuso che l'unico suo interesse fosse rappresentato dal NETTO. Cioè quello che resta davvero in tasca dopo i prelievi irpef e contributivi.

                  Grosso errore!

                  Il netto è solo ciò che resta dopo che lo stato ha deciso cosa imporre di tassazione e contribuzione.
                  Non è una scelta dell'azienda né questa lo utilizza in alcun modo per fare i propri calcoli di convenienza.
                  In realtà è verissimo che il potere d'acquisto, cioè in pratica il netto, è sceso e non di poco. Ma a parte che è sceso per TUTTI i lavoratori, autonomi compresi (anzi qui la caduta è ancora più sensibile), e che proprio il settore pubblico è stato il meno toccato, il motivo della discesa è chiarissimo e non è per nulla la cosiddetta “inflazione”, unico fattore su cui potrebbe avere influenza il perfido euro, ma semmai la veloce salita della pressione fiscale, contributiva e burocratica che
                  ha rastrellato gran parte della ricchezza prodotta e che normalmente si sarebbe distribuita sui redditi con la contrattazione.
                  D'altronde anche in paesi che hanno avuto un'inflazione, cioè una svalutazione, ben maggiore il potere d'acquisto è rimasto invariato o addirittura aumentato come dimostrano tutti i paesi dell'europa dell'est in forte crescita.

                  Per rispondere poi alle solite fantasie sul cupolone dei commercianti che si sarebbero arricchiti
                  raddoppiando i prezzi con la complicità delll'Istat, dello stato e di buona parte delle organizzazioni economiche internazionali basta prendere qualche prezzo reale.
                  Ad esempio la tazzina di caffè. Che immagino valga come la pizza e di cui ci sono cifre certe.
                  Nel 1992 costava a Milano 1200 lire. (http://archiviostorico.corriere.it/1...21915544.shtml)
                  Oggi 80 centesimi.
                  Rapportato al reddito lordo medio famigliare di cui sopra significa una leggera diminuzione. Cioè con
                  lo stipendio medio in lire ci si compravano MENO caffè. (!)
                  Che la bubbola dei commercianti che si son fatti la villa falsando i prezzi in euro sia appunto una bubbola lo dimostra il fatto, incontestabile, che il commercio al dettaglio è in gravissima crisi. E che certo nessuno si sogna di scambiare un
                  contratto da pubblico dipendente a tempo indeterminato con la licenza di un bar. Scommetttiamo?

                  Che poi l'euro sia stato un grave ostacolo alla produzione industriale italiana è pacifico. Per diversi errori e previsioni sbagliate (soprattutto dei politici italiani però). E certo non è escluso che si debba presto intervenire per restituire un po' di flessibilità alle aziende, magari svalutando l'euro o addirittura inserendo una doppia valuta (ne abbiamo già parlato).
                  Qui nessuno vuole difendere l'euro come simbolo etico. Solo che a me restano fortissimi dubbi che l'idea di farne a meno di botto non si traduca in una nuova, ma stavolta VERA, caduta del potere d'acquisto di pensioni e stipendi. Comunque non essendo io a stipendio... mi adeguerò e faccio i miei più cari auguro agli econo-ottimisti.

                  In ultimo un accenno alla solita solfa dei poveri dipendenti pubblici alla fame. Ricordo che lo stipendio, lordo ovvio, medio del pubblico impiego è circa doppio del reddito medio da lavoro dipednente in Italia (30.000€ contro 16.559 secondo il documento della Banca d'Italia sopra linkato). E in questo conto NON sono compresi i circa 7000€ che lo stato REGALA ad ogni dipendente come “contributi previdenziali a carico del datore di lavoro” nati come carico sociale a carico delle aziende e furbescamente e del tutto incostituzionalmente estesi ai lavoratori pubblici con la complicità della solita cricca togata.
                  Questo senza contare il conosciutissimo e sempre tollerato (in primisi dagli stessi dipendenti, o sbaglio?) malcostume italico della moltiplicazione a scopi elettorali dei posti pubblici.
                  Tutti lo sanno, moltissimi ormai lo ammettono, ma si salvano "gattopardescamente" gridando che se ci sono sprechi occorre tagliare quelli e non chi davvero lavora!
                  Giusstissimo, se si facesse davvero, Ma tutti sanno che è una formuletta bella per non fare nulla e guadagnare tempo, sperando nella pensione. Dopo di me il diluvio, insomma va sempre di moda.
                  Per questo sarebbe corretto fare come dice la Costituzione e fornire alle amminisrtazioni pubbliche il budget che deriva dalla tassazione. Nulla di più e nulla di meno.
                  Che siano poi gli interessati a controllare se la busta paga è più leggera per la crisi o perchè il capo reparto ha deciso di appaltare al bilancio la vasca da idromassaggio dell'amante....
                  Scommettiamo che la spending review diventerebbe molto più efficace e capillare??
                  Ultima modifica di BrightingEyes; 09-03-2014, 20:51.
                  “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                  • BE.
                    Fortunato il tuo dipendente che prima percepiva 24 milioni ed oggi percepisce 30 mila euro lordi.
                    Quindi più del doppio cioè più del 100 % dello stipendio iniziale, direi che ha compensato bene la svalutazione.

                    Io questi aumenti li ho visti solo sulla carta geografica non in busta paga . Diciamo che forse con i due contratti sulla sanità sal 2000 al 2008 forse c'è stato un 10 % di aumento , subito corroso dalla diminuizione di incentivi.
                    Inoltre per quanto riguarda i laboratori analisi non vi è la famosa intramoenia che hanno i medici che consente di arrotondare lo stipendio.
                    Metti poi la legge Brunetta e la legge Fornero e siamo posto. Come saprai anche nel pubblico impiego si può licenziare , non è vero che è questa panacea che tu vanti.
                    Ma parlando di pizze pizzerie proprio questa sera mi sono incavolato con la pizzaiola. Vado a comprare due pizze marcherita + pistacchio prezzo 11 euro .
                    Cosa ? Ma mi scusi quanto costa una margherità ?
                    3.50 ero +2 di pistacchio 5.50 euro .
                    Cosa? Ma qui c'è scritto 1 euro ogni supplemento .
                    Si ma il pistacchio costa molto , quindi 2 euro .
                    Si ma una capricciosa costa 5 euro , come mai mai questa costa 5.5 euro ?
                    Va bene facciamo 5 euro , 10 euro in tutto .

                    Filosofia della favola, siamo alla merce di gente che fa i prezzi che vuole, pronta a rubare se trovano il fesso.
                    Morale la colpa è dello stato che doveva vigilare sui prezzi all'inizio e stangare che sgarrava. Oramai la situazione è irrecuperabile.

                    Per quanto riguarda la tazzina di caffè , di cui oramai io ho rinunciato, ti faccio notare che dalle mie parti minimo costa 1 euro o 1.2 . Forse al sud la vita è più costosa che al nord ?

                    Può darsi , in effetti qui compriamo un po tutto più caro specialmente per quanto riguarda calzature e vestiti .
                    Mi ricordo che nel 1988 che ho vissuto a Milano per un anno, i prodotti non di marca costavano meno che a Catania.
                    Ultima modifica di experimentator; 09-03-2014, 21:54.
                    Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                    • Ciao ragazzi ... la mia storia forse va' controcorrente visti i dati da voi citati

                      Io nel 1996 avevo uno stipendio netto di unmilioneseicentomilalire (1.600.000 lire) con livello F1
                      oggi ho uno stipendio netto di 1.800 /1900 € con 17/18 giorni lavorativi mensili, sommando la 13 esima ,la 14 esima e il premio produzione/partecipazione la media si avvicina ai 2200/2300 € netti con livello D3

                      cordialmente

                      Francy

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                      • Hyde
                        Parli di netto o lordo ? Suppongo netto in busta .

                        Come vedi , evidentemente nel settore privato si sono avuti degli aumenti adeguati alla svalutazione oltre al fatto che sei aumentato di livello .
                        Purtroppo, o fortunatamente, io già dieci anni fa avevo più di venti anni sevizio ed avevo il massimo consentito.
                        Nel pubblico impiego non si fa carriera facilmente se non seguendo qualche politico.
                        Non ci sono stati gli aumenti adeguati alla svalutazione dell'euro.

                        Se potessi tornare indietro opterei per il settore privato ,se non altro anche per segure le mie aspirazioni e la mia inventiva , mentre nel settore pubblico è tutto routinario, ma oramai è troppo tardi sono prossimo alla pensione.

                        Saluti.
                        Ultima modifica di experimentator; 09-03-2014, 22:58.
                        Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

                        Commenta


                        • si Vincenzo , parlo di netto , beato te che tra poco vai in pensione .. io per ora ho solo 19 anni di servizio .. per non sbagliarmi ho fatto una pensione integrativa con il fonchim( io verso una quota e l'azienda versa il restante 70% della mia quota) , poi ho aderito al faschim per ridurre le spese mediche (convenzionata con tutti gli istituti statali ,ma anche ad istituti privati con un risarcimento dell'80% delle spese sostenute )

                          inoltre ho fatto una assicurazione bancaria per infortunio ,ad esempio er la rottura del dito del piede mi hanno versato sul conto 3.000€

                          insomma dobbiamo tutelarci con i mezzi che abbiamo a disposizione per garantirci un futuro sereno.

                          chiaramente queste sono solo mie idee da ignorante in materia ... nell'ignoranza piu' totale meglio tutelarsi .

                          cordialita'

                          Francy

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                          • Zagami il dipendente non "percepiva" per nulla quelle cifre. Quello, lo ripeto per l'ennesima volta, è il LORDO! Se parlate di reddito dovete parlare di lordo! Come diavolo è possibile paragonare il reddito dichiarato da un autonomo a questo numero magico che vi affascina tanto? Come è possibile parlare di un netto mensile quando ogni mese è diverso e quando fra due lavoratori di pari livello intervengono magari differenze per gli assegni famigliari o altre situazioni??
                            Se si vuole discutere di redditi si deve fare la fatica di guardare il reddito annuo LORDO che il nostro datore di lavoro segna sulla dichiarazione!! Tutto il resto è solo fuffa che serve a fare propaganda e disinformazione. Anche se capisco benissimo che poi i soldi in tasca sono quelli del netto! Ma quel netto è il risultato di un'operazione sottrattiva che qualcuno ha disposto e altri hanno approvato! Non si può sul serio pensare che sia un problema delle aziende e stop! Essù!
                            La tassazione eccessiva allarga la differenza fra il netto e il lordo. E' il famoso cuneo fiscale insomma che pian piano allontana i due livelli!
                            Il mio dipendente, come te e milioni di altri ha in realtà sperimentato un calo del potere di acquisto, lo so benissimo, mica lo nego! Ma la ragione sta tutta in questa graduale separazione, sempre più profonda, fra reddito reale e reddito che resta in tasca! L'euro non c'entra nulla (se non indirettamente come penalizzazione alla produzione e alla competitività che poi ovviamente si ripercuote sulle condizioni contrattuali).
                            Se poi questa situazione si applica a ogni comparto è OVVIO che i prezzi aumentano! Se un panettiere ha un dipendente che gli costa 2000€ e gli produce 1000 pizze avrà un costo per pizza di 2€. Se il netto del dipendente resta uguale ma i costi lievitano fino a 2400€... ogni pizza gli costerà 2,4€. E la differenza ovviamente la scaricherà sui prezzi!
                            Il risultato sarà che lo stipendio lordo nominale sarà cresciuto, ma la capacità di acquisto sarà diminuita! Non è molto difficile da capire no?
                            Le cifre che cita mrHyde sono quelle reali. Nel 1996 aveva un reddito reale (lordo cioè) di circa 28 milioni. Oggi lo ha di 32-33.000€. (molto a spanne). E questa dinamica è comune a tutti i settori compreso il pubblico. Anzi per il pubblico la dinamica è stata sicuramente più vantaggiosa per il lavoratore :
                            http://www.repubblica.it/economia/20..._24_-17535083/
                            Anzi è evidente come proprio negli anni dopo l'introduzione dell'euro gli stipendi che meno hanno risentito dell'inflazione sono proprio quelli pubblici (http://www.astrid-online.it/Lavoro-p...A_29_08_07.pdf)

                            Ma quello del lordo comunque è solo un aspetto del costo del lavoro. In realtà a quelle cifre l'azienda deve sommare i contributi a carico dell'azienda (aumentati nel frattempo), i costi per le norme sulla sicurezza (esplosi) e i costi burocratici. Il totale fa il cosidetto "costo del lavoro" che in molti settori ormai è più che doppio rispetto al netto in busta al lavoratore!
                            Il costo della vita comunque è risaputo essere molto minore al sud. Qui in Liguria una pizza margherita a 3€ in pizzeria te la puoi scordare. Sei sui 5-6€ minimo.
                            Ultima modifica di BrightingEyes; 10-03-2014, 02:11.
                            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                            • si è vero io parlavo di netto , ma ho anche il lordo come cifra si avvicina ai 3000 €. senza assegni famigliari

                              ovviamente l'azienda paga molto di piu' del mio contributo e del mio lordo (presumo un'altro 50 o 60% in piu')

                              domanda : "la cifra che paga in piu' l'azienda è una cifra che si avvicina al reale ..o sto' farneticando ? "

                              grazie per le risposte

                              Francy

                              p.s. anche da noi la margherita arriva sui 4,5 - 5 € ...(da asporto)
                              Ultima modifica di Mr.Hyde; 10-03-2014, 02:21.

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                              • Ho trovato un esempio (http://www.tuttoprofessioni.it/Esemp...sto Lavoro.pdf) che chiarisce qualcosa, mrHyde
                                Come vedi il netto in busta è di 12.576€. il lordo di 16.203 e il costo del lavoro di 23.732. In realtà il calcolo non tiene conto di diversi altri fattori che ho citato (costo burocratico, costo per la sicurezza ecc.) e che le aziende ovviamente calcolano anche se ai fini statistici sono "dimenticati".

                                Comunque vorrei chiarire che il discorso non è la solita critica ai costi del lavoro. Semplicemente ho citato le dinamiche di lordo e netto di varie tipologie di reddito per dmostrare che non è affatto vero che l'euro abbia determinato un impoverimento solo dei dipednenti a favore degli autonomi. Anzi, i redditi di questi ultimi sono peggiorati in misura ancora maggiore e questo in presenza di una riduzione dell'evasione fiscale dimostrata.
                                La verità è che l'entrata nell'euro ha chiuso le possibilità di "furbata" dei nostri governi passati. Cioè in primis la svalutazione competitiva e l'addossamento ad un debito fuori controllo di ogni spesa elettoralmente fruttuosa. Si è pensato di risolvere aumentando il carico su aziende e dipendenti, cioè sul lavoro, ma questo ha prodotto un calo notevole di competitività, produttività e la fuga delle aziende.
                                Non dico che l'euro sia innocente in questo, anzi ho già detto che ci sono delle criticità evidenti. Dico solo che se è la perdita del potere di acquisto dei redditi fissi la preoccupazione uscire dall'euro non mi pare sta gran furbata.
                                Comunque vedremo...
                                Ultima modifica di BrightingEyes; 10-03-2014, 09:33.
                                “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                • Ho trovato un esempio (http://www.tuttoprofessioni.it/Esemp...sto Lavoro.pdf) che chiarisce qualcosa, mrHyde
                                  Come vedi il netto in busta è di 12.576€. il lordo di 16.203 e il costo del lavoro di 23.732. In realtà il calcolo non tiene conto di diversi altri fattori che ho citato (costo burocratico, costo per la sicurezza ecc.) e che le aziende ovviamente calcolano anche se ai fini statistici sono "dimenticati".
                                  azz ... sisi è chiarissimo

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                                  • Ecco, tengo a pèrecisare che non ho "fonti coperte" al Sole24Ore o all'istat, ma questo articolo (Fisco, Golini (Istat): quasi il 50% del costo del lavoro è imputabile al cuneo fiscale - Il Sole 24 ORE) credo riassuma bene quello che sto cercando di far capire, seppure con gli "arzigogoli" di cui si lamenta zagami e con un pò di prolissità (ammettiamolo...).

                                    Riassumendo i punti salienti: i contributi sociali rappresentano il costo più pesante. Addirittura io ero ottimista e ricordavo una divisione del 24% circa alle aziedne e 8% al dipendente. Invece è PEGGIO e la quota è 28% contro 6,7%. Cioè più del 75%/25% che ipotizzavo!! Ricordo che il rapporto in moltissimi altri paesi, specie quelli portati sempre "ad esempio" è del 50%/50%. E lo stesso discorso, grazie alle sentenze compiacenti, è stato esteso alla PA.
                                    Quindi, zagami, io posso capire le lamentele, ma il preteso "accanimento" contro una categoria che gode da sempre di pensioni relativamente elevate e che ne appalta oltre i 3/4 dei contributi agli altri cittadini davvero non esiste... E mi pare si possa anche accettare che le cose possano subire un lieve peggioramento in futuro a tutto beneficio dei contribuenti e lavoratori privati. Sbaglio? Se pensi diversamente, ok, ma servono DATI, non le impressioni settembrine in pizzeria. Scusa la franchezza eh!

                                    Altro aspetto. La pressione fiscale è aumentata di 3 punti mentre negli altri paesi (anch'essi eurodotati) è scesa del 0,5%.
                                    Poi. Il potere di acquisto delle famiglie è sceso del 4,5% determinando il crollo della fiducia e dei consumi interni che sta minando l'economia. Cito "«L'aumento del prelievo fiscale - ha aggiunto - ha notevolmente contribuito alla forte contrazione del reddito»". Chi l'ha deciso questo aumento di pressione fiscale per non "disturbare" i percettori di spesa pubblica votanti?? La BCE? L'euro? Chi è che continua a sostenere l'assurdo che le tasse alte servono per garantire la spesa pubblica così la gente può spendere? Olli Rehn o la Camusso e soci??
                                    Ultimo aspetto. L'aliquota marginale sul reddito più elevata è fra le più alte d'Europa, mentre aggiungo io quella sul reddito prodotto dalla ricchezza detenuta (e quindi NON la patrimoniale! Ma il semplcie reddito prodotto dal patrimonio stesso!!) resta fra le più basse! Chi è che continua a sostenere che aumentando la tassazione delle rendite per diminuire la pressione sui redditi si colpirebbero le vecchiette coi 100k€ in BTP? Vogliamo provare a indovinare?
                                    Chi è qui il gattopardo che a parole vuol cambiare tutto, ma nei fatti cerca sempre di screditare chi davvero vuol cambiare, magari facendosi scudo di "motivi elevati" come la parità uomo/donna?? Renzi o la Bindi?

                                    Serve ancora una spiegazione per far capire quale direzione si deve prendere e come fa BENISSIMO Renzi a informare Squinzi&Camusso che dei loro lamenti CE NE FAREMO UNA SANTA RAGIONE??
                                    Ultima modifica di BrightingEyes; 12-03-2014, 11:41.
                                    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                    • BE io non sono un commercialista o un economista e di conti complicati non ne so fare in questo campo.

                                      Io di economia ne so solo perchè cerco di fare economia e di fare bastare lo stipendio a fine mese .
                                      Io parlo solo di quello che vedo e che faccio. Io so solo che un lavoratore dipendente statale oramai è solo un criminale e uno che mangia il pane a sbafo e a tradimento .
                                      Io so solo che per guadagnarsi una minima pensione bisogna lavorare 42 e sei mesi di contributi versati al 100 % senza possibilita di evasione fiscale . Io so solo che uno se vuole fare un secondo lavoro, come dipendente statale non lo puoi fare, perchè se lo fai sei un criminale e rischi il licenziamento.
                                      Io so solo che devo andare in pensione a 70 anni ( se ci campo ) e dopo aver versato per 42 anni e 6 mesi i contributi, forse mi godrò la pensione sino all'età di 75 anni ( età media di morte ).
                                      Quindi dopo aver versato 42 anni di soldi miei , forse nemmeno me li godrò.

                                      Va bene che i soldi che ci danno , che ci da lo stato, sono sempre soldi rubati e quindi anche quelli versati sono rubati, ma allora se io rubo i soldi allo stato, perchè debbo fare dei turni massacranti ,notturni festivi, feriali, domeniche pasqua, natale, capodanno senza avere la libertà di scegliere quando lavorare e quando no ?

                                      Siamo degli schiavi pagati ad ore , non è cambiato niente dai tempi della schiavitù.

                                      Perchè allora lo stato non consente di poter versare i contributi che uno preferisce o ritorna indietro quello versato e chi si è visto si visto?
                                      Guarda che c'e gente che ha versato una vita di contributi ed alla fine è morta prima di andare in pensione , regalando quindi allo stato tutti i contributi versati.
                                      Io tutta questa goduria da parte dei lavoratori non la vedo , io vedo invece persone che prendono la pensione senza averla pagata ed altri invece che pagano di più di quello che percepiranno.
                                      Allora cosa facciamo togliamo le pensioni sociali o dei diversamente abili ?

                                      Quel tipo di pensioni debbono fare parte della fiscalità globale dello stato , non appoggiarsi alla pensione ed ai contributi che io lavoratore ho versato per me e per la mia vecchia .
                                      Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                      • Non vorrei che ora la discussione degenerasse su una polemica pro o contro il lavoro statale.
                                        Il tema è scaturito dall'ipotesi (che mi pare zagami faccia sua) che ogni problema si risolverà con l'abbandono dell'euro. E poi con la pretesa che chi vende prodotti e servizi dall'euro abbia guadagnato aumentando i prezzi a suo piacere.
                                        La seconda ipotesi è una bufala fasullissima, che so però estremamente diffusa. Il fatto che sia diffusa non mi esime dall'indicarne i punti deboli. Tra cui l'evidenza che il commercio ha sofferto enormemente e che ormai i prezzi sono talmente all'osso per molti che stiamo rischiando la deflazione. E questa cosa te la possono dire moltissimi commercianti (o ex!), anch'essi che sanno solo che non riescono più a fare quadrare i conti con gli incassi e sono costretti a licenziare o chiudere.
                                        La crisi è comune e tutti soffriamo. Io sarei d'accordissimo ad appaltare ad ogni lavoratore ogni responsabilità nel versare o meno dove vuole i propri contributi Per fortuna di zagami e di tutti gli altri lavoratori pubblici però non si può fare. Sei sicuro, zagami, che sarebbe così "vantaggioso"? Guarda che OVVIAMENTE dovresti versare i contributi che vuoi prendendoli dal tuo reddito lordo e basta! La parte che riguarda il famoso 28% di cui sopra NON SAREBBE nella disponibilità del lavoratore eh! Quindi il lavoratore potrebbe solo decidere se continuare a versare il 6,7% che versa ora (rinunciando in pratica ai 3/4 della futura pensione) o aumentarlo fino al 20% circa che versa ogni autonomo, rinunciando alla differenza fra il 20% e il 6,7% che ora intasca!
                                        Se il pubblico impiego accetta questa visione... sarò il primo a supportarla!
                                        La restituzione del versato è la solita bufala. Mi spiace, ma se vuoi indietro i contributi versati li devi andare a chiedere al pensionato al prossimo raduno dei camperisti! Auguroni nel caso! In Italia, come ho già detto, non esiste la capitalizzazione dei contributi, ma la ripartizione! Quello che hai versato se lo sono goduto i baby, i pre, ecc.
                                        Era da pensarci prima sai?
                                        Sulle pensioni non coperte da contributi, ma da versare comunque con copertura da parte della fiscalità siamo d'accordo, ovvio. Ma sono una parte minima del problema e non cambiano i conti.
                                        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                        • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                          ... il commercio ha sofferto enormemente e che ormai i prezzi sono talmente all'osso per molti che stiamo rischiando la deflazione. E questa cosa te la possono dire moltissimi commercianti (o ex!), anch'essi che sanno solo che non riescono più a fare quadrare i conti con gli incassi e sono costretti a licenziare o chiudere.
                                          I commercianti non chiudono per la deflazione (abbassamento dei prezzi) ma perchè vendono molto meno, e i ricavi non coprono i costi.
                                          Se ci fosse deflazione, tutti ne gioverebbero, potendo produrre e comprare a prezzo inferiore, diminuendo i costi aumenterebbe il guadagno.


                                          Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                          Mi spiace, ma se vuoi indietro i contributi versati li devi andare a chiedere al pensionato al prossimo raduno dei camperisti! Auguroni nel caso! In Italia, come ho già detto, non esiste la capitalizzazione dei contributi, ma la ripartizione!
                                          Capitalizzione e riparto sono modelli matematici che soddisfano un'equazione, i valori delle variabili che la soddisfano sono di equilibrio attuariale (aliquote contributive e prestazioni). Può esserci equilibrio con la ripartizione, e disequilibrio con la capitalizzazione (come succederà).

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                                          • Ma la deflazione non è un qualcosa che ci viene paracadutato dall'alto, Smilzo. E' proprio l'effetto risultante del calo delle vendite che citi. Per mantenere una quota di mercato il venditore abbassa i prezzi, ma contemporaneamente l'acquirente non acquista perchè fa conto su un ulteriore diminuzione dei prezzi a breve. Il venditore diminuisce ancora e si crea un circolo vizioso che è molto più deleterio per l'economia dell'inflazione.
                                            Poi ci sono altri effetti sui debiti, gli stipendi ed i risparmi, nessuno dei quali particolarmente positivo. Il relativo vantaggio della discesa dei prezzi sarebbe velocemente assorbito dagli svantaggi conseguenti. (Che cos'è la deflazione? - Il Post http://www.capiredavverolacrisi.com/...na-deflazione/)
                                            E' per questo motivo che approvo totalmente la linea dell'abbassare la tassazione sui redditi, seppure solo sui dipendenti di fascia bassa (quindi contro il mio teorico interesse), al momento.
                                            Certo non ci si potrà fermare lì e occorrerà anche recuperare l'appetibilità degli investimenti nelle aziende. Ma l'emergenza è quella di far ripartire il consumo interno SENZA ricorrere al suicida aumento della spesa pubblica!
                                            Per le pensioni concordo (abbastanza....). Resta il fatto che qualcuno si fa pagare da altri i 3/4 dei contributi e che nel sistema attuale, equilibrio o meno, nessuno è più in grado di restituire una sola liretta dei contributi versati in passato!
                                            Ultima modifica di BrightingEyes; 12-03-2014, 16:58.
                                            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                            • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                              dovresti versare i contributi che vuoi prendendoli dal tuo reddito lordo e basta!
                                              ........
                                              La parte che riguarda il famoso 28% di cui sopra NON SAREBBE nella disponibilità del lavoratore eh! Quindi il lavoratore potrebbe solo decidere se continuare a versare il 6,7% che versa ora (rinunciando in pratica ai 3/4 della futura pensione) o aumentarlo fino al 20% circa che versa ogni autonomo, rinunciando alla differenza fra il 20% e il 6,7% che ora intasca!
                                              IO i conti li so fare solo con le mie tasche. Non guardo le percentuali che dici tu.

                                              Io so solo che a fine mese il mio stipendio netto è la metà del mio stipendio lordo e quindi ho versato il 50% della mia retribuzione in tasse e contributi allo stato. Versare il 50% allo stato per 42 anni e passa non è sufficiente per pagare la mia pensione futura , se ci campo altri 10 anni ?
                                              Tu che sei un bravo commercialista dimmi perchè no ?
                                              Criminalizzare l'impiegato pubblico ?
                                              Non sono certo io , ma qualcun altro che ce l'ha con il pubblico.
                                              Certo c'è anche l'assenteista pubblico, come il anche il commerciante ladro, sia pubblici che privati in tutti i settori. ma di contro ci sono stati pubblici ufficiali che hanno perso la vita nell'adempimento del proprio lavoro.
                                              Le forze dell'ordine , polizia. carabinieri ,.... ma anche infermieri, medici, ecc ... vittime di gravi malattie contagiose, contratte durante il lavoro.
                                              Come dovrebbero essere risarcite queste persone ? Ci sono soldi bastevoli a risarcire o basta una miserabile pensione?
                                              Se gli impiegati pubblici costano assai , diminuiamoli ma allora poi non parliamo di malasanità o altro, se non vi sono i mezzi ed il personale per garantire un servizio h 24 .
                                              Cosa vogliamo fare facciamo pagare la sanità o la sicurezza a chi può pagare ? Chi non può pagare ai forni crematoi ?
                                              Dove vogliamo andare ? Ritorniamo indietro di 70 anni e più ?
                                              Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                              • zagami, non è molto importante che TU non guardi le percentuali. Sono loro che si occupano di te! Tu non hai versato proprio per un tubo il 50%. Se non ti interessano le percentuali vedi però di non cercare di stravolgerle a tuo vantaggio! Tu hai versato in TASSE circa il 16% (se hai uno stipendio medio-basso) e in contributi il 7% scarso. Quel 50% a cui fai riferimento sono tutti costi che hai (tu o chi ci ha governato con la vostra approvazione e sostegno per decenni) appaltato a chi il lavoro te lo ha dato. Sia esso privato che stato.
                                                Ripeto per l'ennesima volta che quello che pagherà la tua pensione futura è un contributo che proviene per il 75% abbondante da ALTRI! Per i privati è un costo pseudo-fiscale addossato alle imprese, che tanto son ricche echeccefrega. E' una specie di contribuzione sociale che si pensava (ci si illudeva...) sarebbe stato sempre sopportabile dalle aziende. E che ora pesa come un macigno sull'occupazione e sulle nuove generazioni.
                                                Per il pubblico impiego, grazie alle sentenze compiacenti dei vari magistrati che vedono l'uguaglianza solo in un senso, quel contributo è stato "parificato" al privato (prima era meno della metà). Quindi di fatto, puoi raccontarmi tutte le storielle che ti vuoi credere, darmi del commercialista o arzigogolatore professionista, ma resta il fatto, innegabile che se un autonomo e un dipednente pubblico hanno un reddito LORDO di 30.000€ l'anno, all'autonomo tocca versare il 20% di quel reddito in contributi per ottenere una pensione di sussistenza, al dipendente pubblico viene detratto il 7% scarso di quel reddito come contributo! Inoltre all'autonomo viene sottratta una parte delle tasse che versa (e che dovrebbero. quelle si, andare a pagare carabinieri, infermieri, e servizi vari...) per REGALARE al dipendente pubblico un ulteriore 28% calcolato sul reddito lordo del dipendente (ma NON versato da lui.. ribadisco!) che poi potrà godere di una pensione sicuramente più elevata (d'altronde "versa" il 34% contro un misero 20% dell'autonomo!!!)
                                                E' chiaro il discorso? Se non è chiaro fattelo spiegare da un commercialista. Ma che ti sia chiaro o no la sostanza non cambia!
                                                E la sostanza dice che OGGI dobbiamo tagliare servizi pubblici per pagare contributi TRUFFALDINI ai dipendenti pubblici! Il fatto che tu pensi di esserteli meritati è del tutto prevedibile e parimenti senza importanza. Posso portarti milioni di casi di evasori che sentono di meritarsi totalmente cosa evadono!
                                                Lo so che sono cose "inaudite". Ma non le udite perchè l'informazione le tace. A nessuno conviene inimicarsi la massa dei dipendenti pubblici. Nemmeno ai giornali.
                                                Se fossi nominato presidente del consiglio la prima cosa che farei sarebbe parificare la contribuzione di ogni dipendente all'autonomo, lasciando alla contrattazione sindacale lo spazio per strappare alle aziende PRIVATE parte della contribuzione, come si fa negli USA ad es.
                                                Ma SOLO per i lavoratori privati! Nel pubblico la "parificazione" sarebbe totale con gli autonomi. Lo stato semplicemente non deve versare NULLA come contributo! Perchè lo stato NON è un'azienda e se regala soldi a qualcuno lo deve fare a TUTTI in pari misura!!
                                                Tu guadagni 30.000€ (sempre lordo eh! Il reddito VERO!), bene te ne versi il 20% e se vuoi ti fai una pensione contributiva ulteriore!
                                                Se si pensa che un autonomo può sopravvivere così perchè mai dovrebbe essere un problema per un dipendente? (che ha ulteriori protezioni come malattia, ferie, non licenziabilità che l'autonomo NON ha?)
                                                A queste domande ci sono risposte serie o è il solito coro del "guarda io non ne capisco molto, ma mi va bene così echemmefrega degli autonomi che tanto evadono".
                                                Perchè poi non ci si dovrebbe "indignare" per l'evasione allora eh!
                                                Ultima modifica di BrightingEyes; 13-03-2014, 09:28.
                                                “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                                • Vabbene BE , cosa vuoi che ti dica hai ragione tu ?
                                                  I calcoli li sai fare meglio di un commercialista, a parte il fatto che essere commercialista non è un offesa, ne un demerito, tutt'altro.

                                                  Ma lasciamo perdere , questa è una guerra tra poveri.
                                                  Ma l'evasione fiscale è una piaga per il nostro paese.
                                                  E' vero che le tasse sono alte , ma sono alte per tutti , sia per i privati che per i dipendenti pubblici. Solo che i dipendenti pubblici rubano lo stipendio ed il tempo...
                                                  Solo che chi evade le tasse è ladro tre volte , come dice qualcuno, più preparato di me.
                                                  Se le tasse le pagassimo tutti forse diminuirebbero , o no?
                                                  Perchè per esempio non si consente anche al privato cittadino poter scaricare le fatture , come fanno le aziende ?
                                                  Io per esempio ho cambiato la caldaia questo inverno , ho riparato l'auto , costo totale 1220+ 3500 .
                                                  Sei d'accordo o no ?

                                                  P.S.
                                                  Ultime notizie da Renzi , 1000 euro di più in busta paga (anno) a chi ne guadagna 1500.
                                                  E' questo che salverà l'economia ?
                                                  Ma per favore .........
                                                  Ultima modifica di experimentator; 13-03-2014, 10:10.
                                                  Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                                  • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                                    REGALARE al dipendente pubblico un ulteriore 28% calcolato sul reddito lordo del dipendente (ma NON versato da lui.. ribadisco!) che poi potrà godere di una pensione sicuramente più elevata (d'altronde "versa" il 34% contro un misero 20% dell'autonomo!!!)...........Lo stato semplicemente non deve versare NULLA come contributo! Perchè lo stato NON è un'azienda e se regala soldi a qualcuno lo deve fare a TUTTI in pari misura!!
                                                    Pare superfluo EVIDENZIARE come la legge "NON E' UGUALE PER TUTTI" ma tant'è!!!!!
                                                    Con, in aggiunta, il fatto che mentre il dipendente è libero di fare ciò che vuole col proprio denaro, libero e spensierato, il privato vive sempre con l'angoscia di non essere mai in regola, nonostante si adegui a studi di settore e quant'altro di più demenziale e anticostituzionale si sia inventato.

                                                    Se si pensa che un autonomo può sopravvivere così perchè mai dovrebbe essere un problema per un dipendente?
                                                    Già perché ???

                                                    (che ha ulteriori protezioni come malattia, ferie, non licenziabilità che l'autonomo NON ha?)
                                                    E aggiungiamoci anche l'indennità di disoccupazione, una tutela che l'autonomo può solo sognarsi!!!

                                                    Qualcosa però pare si sta muovendo almeno sul fronte fiscale........(Occorrerà vedere poi in Italia come e quando!!!)
                                                    Proprio ieri ero ad un corso tecnico sui Misuratori Fiscali (Registratori di Cassa) e pare che l'Agenzia delle Entrate si stia muovendo nella direzione della "tracciabilità totale".
                                                    L'idea pare sia quella di far inviare (in tempo reale) al registratore di cassa ogni transazione ai server dell'amministrazione finanziaria, recante: prodotto, importo e C.F. dell'acquirente. Questi dati dovranno essere incrociati con quanto portato poi in detrazione sulla dichiarazione dei redditi di ciascun contribuente.
                                                    Lo scopo finale dovrebbe essere quello di consentire al contribuente la detraibilità di buona parte di quanto speso per vivere e al tempo stesso di eliminare il sommerso.
                                                    Il sistema è già in funzione in alcuni paesi stranieri come la Tanzania dove i Misuratori fiscali sono addirittura dotati di modem GSM che utilizzano la rete cellulare per l'invio telematico all'amministrazione finanziaria.
                                                    Probabilmente all'inizio sarà più un palliativo/deterrente, che costringerà il fornitore di merci o servizi all'emissione dello scontrino/fattura poiché il cliente avrà interesse a detrarre la cifra spesa o almeno una buona parte di essa.
                                                    Vedremo.......

                                                    Saluti
                                                    Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                                                    • Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                                                      Vabbene

                                                      Ma lasciamo perdere , questa è una guerra tra poveri.

                                                      Ultime notizie da Renzi , 1000 euro di più in busta paga (anno) a chi ne guadagna 1500.
                                                      E' questo che salverà l'economia ?
                                                      Ma per favore .........
                                                      è una guerra tra poveri si,hai letto o sentito se questi 1500 euro debbono essere lordi o netti?
                                                      se son lordi siamo fritti prima di partire! "che sia la solita e perpetua fiaba" del tolgo di qua e metto di la?
                                                      Sii acqua.

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                                                      • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                                        E la sostanza dice che OGGI dobbiamo tagliare servizi pubblici per pagare contributi TRUFFALDINI ai dipendenti pubblici! Il fatto che tu pensi di esserteli meritati è del tutto prevedibile e parimenti senza importanza. Posso portarti milioni di casi di evasori che sentono di meritarsi totalmente cosa evadono!
                                                        Ma cosa centra questo discorso ? Allora i dipendenti pubblici sarebbero dei truffatori ? Bravo bella pensata ... i miei complimenti ad un uomo pacifico capace di risollevare le sorti dell'Italia . Se cominciamo cosi ... poi si continua con la rivoluzione .
                                                        Ci vorrebbe veramente una rivoluzione perché i ricchi sono sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri , compreso il ceto medio che stà diventando povero .
                                                        Allora si ci vorrebbe una rivoluzione per livellare le ricchezze e ridistribuire il reddito tra i cittadini .
                                                        Perché chi si è arricchito con l'euro il dipendente pubblico o privato o i commercianti ed industriali ?
                                                        L'evasione fiscale ? La vuole lo stato e la vogliono i commercianti , chi vende beni e servizi.
                                                        A me risulta che vado al ristorante o al bar e non mi rilasciano fattura . Cosa dichiarano ? Forse la metà o un terzo di quello che incassano.
                                                        Pagano le tasse ? Si , ma solo sul 25 % del totale . Risultato ? Un orefice dichiara 12000 euro anno , meno del suo commesso, persò usuffruisce della sanità gratis , polizia , carabinieri, gratis. Però lo Yact e la Ferrari sono parcheggiati fuori e la casa a mare aspetta il fine settimana .
                                                        Hai visto un dipendente pubblico diventare ricco ? Io no , ma ho visto commercianti con la ferrari e la moglie con capi firmati .
                                                        Ma di cosa stiamo parlando ? Per favore per il misero stipendio di sopravvivenza del dipendente pubblico o privato ?
                                                        Ma quella sono miserie , ci sono commercianti che i soldi non li portano nemmeno in banca ..........
                                                        Si io il muratore ed il medico specialista li ho pagati in nero perché se dovessi pagare l'IVA mi costerebbe di più ,certo che c'è evasione se alla fine io non posso scaricare quello che spendo al ristorante o dall'orefice o dall'artigiano...
                                                        Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                                        • Seee vabbè. Siamo di nuovo al CommercianteConLaFerrari che ha comprato arrotondando i prezzi con l'euro...
                                                          Ma per favore non scadiamo di livello sù!
                                                          Qui nessuno vuole difendere l'evasione o accusare di truffa i dip pub! Il termine "truffaldino" va tutto a beneficio di chi quella norma se l'è inventata o l'ha fatta applicare!
                                                          Se è una cosa giusta mi aspetto che mi sai spiegato PERCHE' qualcuno dovrebbe avere diritto a vedersi regalati i 3/4 dei contrbuti dagli altri citadini e qualcun altro invece si deve pagare tutto! Il benaltrismo sull'evasione appena si toccano questi temi e si pongono certe domande è un classico metodo di difesa di alcune categorie che si consoce da decenni.
                                                          Se vai al ristorante e non ti fanno la fattura evade il commerciante come EVADI TU! A mio parere dovrebbe esserci più spesso la finanza fuori dal ristorante a multare chi esce senza ricevuta. Poi vedi come la richiederai!
                                                          Anche sta storiella che quando qualcuno non fa la fattura evade solo lui e il "poveretto" che paga sta solo facendo un giusto e comprensibile risparmio è una favoletta che andrebbe prima o poi eliminata. in una transazione senza fattura ENTRAMBI sono evasori! ENTRAMBI rubano! Non spo se 2 o 3 o 4 volte, ma ENTRAMBI lo fanno!
                                                          Tutti d'accordo sullo scaricare (ma ricordiamoci che le spese mediche già si scaricano e non è che questo ostacoli poi molto l'evasione eh!), ma chi evade anche se come pagatore deve essere sanzionato se preso! Anche tu che cerchi di "risparmiare" l'IVA. Se ti beccano dovresti pagare 3 volte l'evaso (si può calcolare eh!) e se sei recidivo aumentare la sanzione.
                                                          Poi una notiziona. Se ti fai fare la fattura dal medico non spendi l'IVA eprchè E' ESENTE! Risparmi qualcosa, ma quel risparmio è pura evasione.
                                                          Tua non del medico!!!
                                                          Originariamente inviato da snake150582 Visualizza il messaggio
                                                          hai letto o sentito se questi 1500 euro debbono essere lordi o netti?
                                                          Sono ovviamente calcolati al netto. D'altronde come dicevo in Italia quando si parla di reddito per il dipendente si cita solo quello. E Renzi non è da meno degli altri.
                                                          Ultima modifica di BrightingEyes; 13-03-2014, 19:35.
                                                          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                                          • Da quanto trapela, i 1500 sono netti... ovvero sono il risultato di 25.000 annui lordi. Non ho ancora visto come intendono attuare la manovra. Una cosa è stanziare i fondi a bilancio, altra è erogare l'importo cash...
                                                            Cambiano le aliquote? Prevedono un'esenzione parziale? Un contributo annuo o mensile? Boh...

                                                            Vi prego di non generalizzare i comportamenti (il privato ruba, il pubblico non lavora, etc). Una cosa è valutare i flussi monetari ed economici (necessita generalizzare), altra è scendere nel caso individuale dove occorre specificare il comportamenteo, es idraulici con il chaienne o il funzionario pubblico in pensione a 30 anni... ma per ognuni di loro ce ne sono altri silenziosi e lavoratori.

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                                                            • Infatti, vediamo di non generalizzare e soprattutto di non affibbiare comportamenti censurabili a intere categorie. La leggenda del lavoratore pubblico nullafacente vale come la solfa dell'evasione e dell'euro. Basta saper legger attentamente i dati VERI e si capisce che tutti questi comportamenti sono sistematici solo per una piccola minoranza in tutti i campi.
                                                              Il taglio al cuneo credo sia una detrazione ulteriore sulla busta paga che si tradurrà in una minor quota di imposte che il datore versa per il dipendente. Il lordo non cambia e non arriveranno particolari importi dallo stato, ma solo una diminuzione di entrate.
                                                              Entrate che saranno compensate ovvviamente da minori spese. Tutti si chiedono "dove prenderanno i soldi", ma nessuno ha capito il vero trucco sotto. L'Italia ha già in Costituzione il pareggio di bilancio, quindi togliere tasse significa lasciare meno disponibilità per le spese. Non potendo più andare in "rosso" è ovvio che, spending review o meno, chi taglierà le tasse taglierà automaticamente anche le spese.
                                                              La UE lo sa benissimo ed infatti non dice "sbagliato tagliare le tasse" come avrebbe detto qualche anno fa, ma dice "ottima mossa, ma ricordatevi i patti!"
                                                              Chi vuole capire può capire.
                                                              Ultima modifica di BrightingEyes; 14-03-2014, 15:38.
                                                              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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