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  • buon giorno

    Da abbonato di altroconsumo , ricevo tutti i mesi le loro inchieste

    nel numero di febbraio segue una interessante inchiesta .. dal titolo :" Fai la spesa giusta"
    " eseguita con la collaborazione di Consumers international ed altre associazioni consumatori , l'inchiesta è stata finanziata dalla Commissione europea"

    questa tende a dimostrare quale potrebbe essere una politica commerciale e socio economica giusta per le grandi distribuzioni,per i consumatori per i lavoratori etc.. e a sottolineare il "dietro le quinte" delle promozioni/offerte .. purtroppo o fortunatamente questa politica possiamo indirizzarla noi consumatori anche se ne siamo in molti casi inconsapevoli.

    il "dietro le quinte" è fatto da una lunga catena di persone..... , come sono trattate?, come sono pagate? .. quali sono i costi ambientali e sociali dei beni che mettiamo nel carrello?

    bene in teoria dovremmo premiare le insegne che mostrano una maggior responsabilita' sociale ,che pagano i fornitori il giusto prezzo del bene , capace di garantire un salario dignitoso ai loro dipendenti ed altresi' si impegnano per contenere l'impatto ambientale

    i supermarket giocano la carta del risparmio ,attirando a se' i clienti ,cercando di far piazza pulita dei loro concorrenti ..abbassando i prezzi..

    questo tipo di politica commerciale socioeconomica fa' ricadere i costi sui fornitori che ne pagano i costi( non hanno potere contrattuale), non potendo chiedere al supermarket di condividerli .

    il cane che si morde la coda

    nel senso che i fornitori per stare nei prezzi di mercato imposti come prima cosa riducono i salari dei lavoratori e guardano meno alla qualita' del prodotto stesso, puntando su prodotti piu' economici e con maggior impatto ambientale e sociale .

    nel tempo questa politica si ripercuote sui consumatori stessi che avranno prodotti di inferior qualita' e di impatto ambientale maggiore ..
    questo perche' i fornitori riducono l'offerta per sostenere i prezzi imposti di conseguenza non investono piu' sull'innovazione ,sulle condizioni di lavoro(sempre peggiori) con salari + bassi.

    Altroconsumo quindi consiglia non di abolire le promozioni , ma di concordarle e condividerle con il fornitore.
    questo si puo' ottenere partendo da un prezzo iniziale + equo e non tenuto alto per far sembrare maggiore la riduzione .

    inoltre l'inchiesta (svolta su 6 grandi distribuzioni) fornisce dei pareri su chi sia meglio come grande distribuzione e quali gruppi adottano delle politiche maggiormente sostenibili ..

    qui fa' i nomi ...io sinceramente non me la sento di farli (non vorrei rischiare possibili azioni legali da tali aziende )

    cordialita'

    Francy
    Ultima modifica di Mr.Hyde; 14-03-2014, 14:16.

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    • Non ho dettagli della copertura, ma parte si effettua con il +6% sulle rendite. Non è poco.
      Io sono abbastanza soddisfatto della strada intrapresa (- tasse dirette, + tasse su potenziale speculazione), perplesso sulle modalità e misure...!

      Sul consumo consapevole... sfondate una porta aperta. Bisogna riequlibrare i consumi, reintroducendo il territorio come misura (energetica, sociale, sanitaria, consumo risorse e smaltimento rifiuti, etc).

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      • questo è un'esempio del discorso fatto sopra ..

        Ananas, esotico ma poco etico. Guarda il video - Altroconsumo

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        • Io sono molto soddisfatto delle decisioni prese. Paradossalmente (ma nemmeno troppo) rinuncerei più alla riduzione del 10% dell'IRAP (che cambia di pochissimo i conti aziendali e se,bra più un "contentino" che una vera misura rivoluzionaria) e punterei di più non solo sul taglio all'Irpef, ma anche su una vera flessibilità del lavoro, sia in entrata che in uscita, con aumento di protezione del reddito per chi il lavoro lo perde. Ma capisco che il discorso sia ancora troppo "hard" ed infatti sento che la CGIL già sta esternando le scontatissime critiche.
          Ce ne faremo una ragione.
          Sul consumo etico siamo sempre tutti d'accordo. Purtroppo la realtà dice che proprio la crisi ha orientato ancora di più i consumi della gente secondo il solo concetto del minor prezzo. D'altronde era prevedbile.
          A mio parere il cinsumo etico rienrta in una visione più generale che dovrebbe fare della "produzione etica di ricchezza" una variabile fondamentale. Anche con norme di legge ad hoc.
          Ad esempio ho ascoltato con orrore la folle notizia che il 20% (VENTIPERCENTO!!!) delle abitazioni di nuova costruzione in Italia sono in classe energetica G!!!
          Magari era un abbaglio del commentatore (radio24) o un errore, ma se le cose stessero davvero così c'è da chiedersi chi ca...ppero ha legiferato e normato in questi anni! Da non credere!
          Altro campo è il solito, forse stantio, campo della produzione energetica. Ora Vado Ligure è stata bloccata in parte dalla magistratura. Forse era necessario (in effetti di danni alla salute ne ha prodotti molti seppure il quadro da tregenda che viene presentato a me pare molto esagerato), ma certo io non credo che la soluzione stia in azioni di questo genere, O almeno, azioni del genere possono essere tollerate come "stimolo pesante" alla proprietà che da troppi anni ignora richieste del tutto moderate e normali come quella di sostituire i vecchi gruppi a basso rendimento con nuovi ad alto rendimento e proteggere meglio dalle emissioni. Ma chiudere d'imperio una realtà produttiva che dà lavoro io lo vedo come sicuro viatico per creare un fortissimo scetticismo e quindi una forte resistenza da parte della popolazione ad ogni ipotesi alternativa. Cosa che qui intorno alla centrale ho sperimentato di persona già da anni.
          In pratica, temendo appunto un'azione pericolosa per i propri redditi, sono tantissimi quelli che si pongono su una sponda del tutto antagonista, alla Battaglia per chi lo conosce, contro QUALSIASI ipotesi di svilluppo delle FER. Lo si è visto per i parchi eolici e per il FV.
          E la cosa è perfettamente bipartisan. La paura per il posto di lavoro cancella qualsiasi aderenza ideologica alla radice.
          Resto convinto che una seria produzione diffusa, con accumulo locale, e con tariffazione adeguata sarebbe una toccasana per l'economia. Molto più che produrre energia a basso costo (teorico) con ricadute pesanti su ambiente e ben pochi vantaggi per le aziende, che infatti fuggono.
          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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          • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
            Sono ovviamente calcolati al netto. D'altronde come dicevo in Italia quando si parla di reddito per il dipendente si cita solo quello. E Renzi non è da meno degli altri.
            spero davvero che sia così senza "ovviamente"

            Originariamente inviato da Smilzo Visualizza il messaggio
            Una cosa è stanziare i fondi a bilancio, altra è erogare l'importo cash...
            Cambiano le aliquote? Prevedono un'esenzione parziale? Un contributo annuo o mensile? Boh...
            eh...quando arriva il momento del trar fuori il "cash" contemporaneamente vengono fuori anche le regole che prima stavano dentro il cassetto! e poi in giro leggiamo solo il segno - meno - meno -meno - meno

            ve le ricordate quelle tesserine da 1000 euro di un paio di anni fa? quelle che dovevano dare a tutti i pensionati che non superavano un certo budget!
            Ultima modifica di snake150582; 14-03-2014, 18:23.
            Sii acqua.

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            • Il problema dell'ingresso nella moneta unica europea è stato per l'italia lo scambio svantagioso tra lira ed euro.
              Valutare un euro 2000 mila lire è stato deleterio . Il bello è che allora Prodi si vantava di questa cosa in quanto questo consentiva un vantaggio pe l'esportazione .
              Ma questo ha comportato invece un aumento dei prezzi generalizzato , questo aumenti dei prezzi generale ha comportato una riduzione dei consumi per le famiglie di chi era a reddito fisso , pensionati e dipendenti .
              Mentre commercianti ed artigiani e liberi professionisti hanno aumentato i prezzi adeguandoli al costo della vita , questo non lo hanno potuto fare chi era a reddito fisso , comportando un impoverimento della classe media.
              Naturalmente che chi consuma beni e servizi ha dovuto contrarre le proprie spese e quindi ci sono meno soldi da spendere e meno cose da acquistare . Risultato la gente preferisce comprare roba cinese che costa poco e rinviare a data da destinarsi lavori nella propria casa o l'acquisto di un auto nuova.
              In questa situazione attuale qualsiasi intervento il governo vorrà fare è inutile , l'economia rimarrà stagnante.
              Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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              • Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                Mentre commercianti ed artigiani e liberi professionisti hanno aumentato i prezzi adeguandoli al costo della vita , questo non lo hanno potuto fare chi era a reddito fisso , comportando un impoverimento della classe media.
                Vedo che sei molto convinto di questa fesseria.
                Purtroppo resta una bufala. Semmai quella sarebbe proprio l'evoluzione CERTA di un eventuale svalutazione a seguito di uscita traumatica dall'euro!
                La classe media è composta anche dagli autonomi che hanno subito un calo della redditività e della sicurezza molto più accentuato del pubblico impiego e dei pensionati, del tutto pari a quello subito dal lavoro dipendente privato che ovviamente risente subito delle difficoltà delle imprese in quanto primo e principale "nodo di spesa" che si va a tagliare quando le cose vanno male.
                Il calo della produttività del 25% che c'è stato ovviamente determina un calo proporzionale dei ricavi. Le aziende cercano di compensare tagliando i costi e il prezzo lo pagano i dipendenti. Privati!
                Ma la cosa non finisce lì perchè il calo degli utili determina un calo di entrate che si può tamponare, solo in parte, spostando la tassazione dal versante della produzione (lavoro) alle rendite.
                Cosa che si sta facendo, certo. Ma che comporterà da una parte l'ovvio calo, appena agli inizi, del livello di benessere di chi vive di rendita. Quindi anche i pensionati, specie le fascie medio-alte e non coperti da contributi sufficienti (per cui le brutte notizie sono appena iniziate, checchè ne dica Renzi...).
                Comunque la necessità di ridare fiato alle imprese non potrà che portare al futuro, sicuro, calo ulteriore delle entrate fiscali da produzione, sul breve termine. Compensato e superato, si spera, dal recupero di produttività che è ormai necessario.
                Nel campo del pubblico impiego la produttività italiana, specie nelle regioni del sud, ha delle immense praterie da recuperare. Triste notizia, lo capisco, ma era pericoloso illudersi che una siringa potesse continuare ad essere pagata decine di volte in più a Reggio Calabria che a Milano giustificando la cosa con i soliti discorsetti sulle condizioni ambientali e i ricordi della prima ferrovia borbonica! E non venitemi a dire che la cosa non era considerata come normale ed accettabile dal 99% di quelli che ora se la prendono con l'euro perchè non serve essere leghisti per ritenerlo del tutto falso!
                Come scrivevo sopra, la perversa (o secondo i punti di vista provvidenziale) alleanza fra la necessità assoluta e imprescindibile di tagliare la tassazione sulla produzione e i vincoli ferrei impostici dall'Europa sul pareggio di bilancio non potranno che determinare una caduta verticale delle risorse a disposizione della spesa pubblica.
                E la spesa pubblica italiana è sottodimensionata (quindi con scarse possibilità di tagli ulteriori) rispetto agli altri paesi in molti campi tranne due: Il costo della previdenza e quello del pubblico impiego. Vogliamo scommettere sulle prossime linee su cui si baserà la spending review futura?
                Tra l'altro fra le tante proposte di riforma dell'euro c'era anche quella di inserire un euro a due velocità. Con un euro di serie A per le economie forti e uno di serie B per le zone più deboli. Ma si parla appunto di ZONE! E una delle proposte era quella di mantenere un euro di serie A per la parte d'Italia che ha produttività ed efficienza di livello europeo primario.
                Se l'obiettivo è di arrivare alla "neo-lira sudista" avrete il mio voto. Su questo puoi stare sicuro! L'importante è che non vi aspettiate che le siringhe ce le paghiate in neo-lire!

                Per chiarire con qualche dato (ovviamente falsissimo e comandato dal "cuppolone" mediatico alla Banca d'Italia e all'ISTAT, notori covi di disinformatori prezzolati facilmente smentiti dal primo bloggaro esperto di googgle e astrologia... ma vabbè...) :

                "Tra il 2010 e il 2012 il deterioramento delle condizioni economiche, in termini di reddito equivalente fatta cento la media generale, è stato più accentuato per i lavoratori indipendenti (il
                cui indice passa da 144 a 138 per cento della media) rispetto a quello dei dipendenti e delle
                persone in condizione non professionale (entrambi stabili intorno rispettivamente a circa 109 e
                91). Solo l’indice relativo ai pensionati sale da circa 108 a 114. La flessione ha riguardato tutte
                le classi di età ad eccezione degli anziani, per i quali l’indice passa da 106 a 114. "

                (fonte: https://www.bancaditalia.it/statisti...uppl_05_14.pdf)
                Nel caso dei dipendenti credo che il dato andrebbe ulteriormente suddiviso fra dipendenti pubblici e privati, visto che credo che molti di quest'ultimi abbiano avuto un crollo consistente e la media viene un pò alterata dal dato del pubblico impiego.

                Sulle impressioni settembrine possiamo accettare ogni sfumatura personale, sia chiaro, ma i DATI (ufficiali e sottolineati) servono appunto per distinguere le fesserie dalla realtà!
                Ultima modifica di BrightingEyes; 16-03-2014, 09:57.
                “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                • è innutile continuare a pensare che i nostri mali derivino dal €,il paese è zavorrato dall'apparato
                  burocratico,con il crollo del muro di berlino sono mutate le condizioni di mercato globale e i nostri
                  politici invece di modernizzare il paese per la nuova sfida globale,hanno pensato solo a curare il propio
                  orticello,forse senza € stavamo pure messi peggio.
                  continuo a pensare che lo scopo di chi ci ha fatto entrare nel € era per agganciare il paese a un europa
                  più moderna,ma alla fine abbiamo fatto la figura dei dilettanti allo sbarraglio

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                  • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                    Vedo che sei molto convinto di questa fesseria.
                    Purtroppo resta una bufala. Semmai quella sarebbe proprio l'evoluzione CERTA di un eventuale svalutazione a seguito di uscita traumatica dall'euro!
                    AAAAH. Meno male che sono io che dico fesserie. Meno male che era una bufala.

                    Meno male che lo dicono oramai tutti gli economisti che il cambio euro/lira 1 a 2000 è stato deleterio per l'economia italiana .

                    Già qualcuno lo disse nel 2001 che questo cambio non era favorevole per l'italia , ma non fu ascoltato.
                    Meno male che già la lega oggi afferma che bisogna uscire dalla sudditanza dell'euro e prendere ordini dalla Merkel.
                    Meno male che questo lo afferma anche Berlusca ed anche Grillo.
                    Insomma sia a destra che a sinistra il coro è unico . Chi interessa ancora restare nell'euro sono solo le banche .
                    Meno male che io ho sempre torto e tu hai ragione , mentre alle alle prossime elezioni già imminenti vedrai che molti lo diranno.
                    Ma questo è un auspicio , più che una profezia e vedrai che fra qualche anno avrò ragione io , nonostante quello che tu ne dica.
                    Ma tu pensi che con le tua parole puoi convincere chi oramai non ce la fa arrivare alla fine del mese ?
                    Guarda il minore dei mali è proprio uscire dall'euro , forse quello che non lo ha capito sei proprio tu . Forse una domani mi ringrazierai quando usciremmo dall'euro e l'economia italiana comincerà a crescere e sarà un bene per tutti , impiegati, aziende commercianti .
                    Dobbiamo riprenderci la nostra libertà di decidere di cosa fare con i nostri soldi , non debbono essere gli altri a decidere per noi .
                    Ne va del futuro dei nostri figli , con l'euro non c'è speranza per nessuno . Di questo passo il debito pubblico è impossibile sanarlo ne tra 10-20-30 anni , mai .
                    Saremo sempre con questa pietra al collo come i condannati a morte nella carceri di Alcatraz.
                    Liberiamoci finalmente da questo cancro che ci corrode e ricominciamo tutto daccapo .
                    Già lo dissi tempo fa e lo vidi già poco tempo dopo l'ingresso nell'euro , dovevo comprarmi una casa che costava 200 milioni di lire , dopo un anno aumentarono il prezzo a 200 mila euro. Cosi non si fa il bene dell'economia . C'è una domanda ed un'offerta , ma quando l'offerta diventa troppo per le tasche di chi prima poteva comprarla , l'economia si ferma.
                    Tutte le tue considerazioni sulle percentuali sono tutte inutili , per chi deve farsi i conti in tasca alla fine del mese.
                    Non è che sono convinto io è oramai una triste realtà di tutti i giorni.
                    Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                    • Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                      AAAAH. Meno male che sono io che dico fesserie. Meno male che era una bufala.
                      Meno male che lo dicono oramai tutti gli economisti che il cambio euro/lira 1 a 2000 è stato deleterio per l'economia italiana .
                      La fesseria è la litania che ripeti a vanvera del fatto che qualcuno, guarda caso sempre gli "altri" avrebbe approfittato dell'euro per arricchirsi. E hai anche indicato le categorie (commercianti, artigiani, liberi professionisti).
                      Queste è una FESSERIA. Se vuoi te lo ripeto in maiuscolo ad ogni post, perchè è vero!
                      Il cambio lira/euro potrà senz'altro essere stato sbagliato, ma con quello che affermi semplicemente non c'entra nulla! E le "percentuali" che cito non sono affatto inutili. Sono DATI seri, provenienti da istituti seri, che confermano cosa dico.
                      Leggiti o fattelo leggere da chi lo capisce il brano che ho citato dal rapporto della Banca d'Italia. E' semplice in fondo.
                      Dice quello che sanno tutti (tutti quelli che capiscono una percentuale, ovvio) e cioè che il lavoro indipendente è il settore che più ha sofferto della crisi insieme al lavoro dipendente privato. Pubblico impiego e soprattutto i pensionati non ne sono ovviamente indenni, ma per ora hanno sofferto molto meno.
                      Per ora!
                      Sia che si esca dall'euro sia che ci si resti è ovvio a chiunque che la comoda abitudine di appaltare al debito pubblico le spese è MORTA!
                      E dal debito comunque non si esce uscendo dall'euro, come mi pare di capire tu ti sia convinto.
                      E perchè mai di grazia? Pensi che definendo una nuova valuta tutti quelli che posseggono titoli di stato italiani diranno "Ah vabbè, allora li gettiamo via?". No, caro. Sarà già miracoloso che accettino l'inevitabile svalutazione (se la neo lira svaluterà del 30% chi ha 1 milione di € in titoli perderà di botto 300.000€ eh! Lui s'incacchierà come una biscia, ma noi dovremo comunque restituirgli un valore che dal nostro punto di vista sarà sempre di un milione eh! E pure pagargli interessi ben più elevati di quelli attuali per giunta.
                      Per risolvere il problema del debito e "ripartire" l'unica è fare default e dire a chi ci ha prestato i soldi "sai che c'è?? Non c'ho più un euro e nemmeno una neolira e il tuo gruzzolo non te lo rendo! Tiè...".
                      Cioè più o meno quello che diremmo noi cittadini con possibilità di entrate non legate direttamente alla spesa pubblica alla richiesta di onorare i debiti previdenziali e salariali dei molti che ci confidano quando le casse dello stato dovessero svuotarsi!
                      L'economia ripartirebbe con la neolira, lo sappiamo tutti. Ma lo farebbe anche perchè la quota che attualmente viene assorbita da questi debiti sarebbe la prima ad essere "compressa".
                      Quando vi presentano l'esempio dell'Argentina che dopo il default ha cominciato a crescere a doppia cifra TUTTI si scordano di segnalarvi il tracollo di potere d'acquisto di pensioni e stipendi pubblici!
                      Lo so che l'economia ripartirebbe. Ma prima che la cosa si rifletta su assunzioni e crescita salariale ne passerà del tempo eh!

                      Occhio che ormai non ci sono più margini per scherzare e se qualcosa va male saranno proprio coloro che non hanno altre entrate che i trasferimenti statali a scoprirne gli aspetti più "irritanti".
                      Fare il gesto dell'ombrello al creditore è sempre entusiasmante, ammetto, ma fino a che non ci si trova nei panni del creditore eh!
                      A me va bene tutto, purchè poi non ci si lamenti!
                      Quello che ti sta dicendo chi vuole abbandonare l'euro è che senza più il controllo dell'Europa si potrà finalmente (!) ricominciare a PRODURRE ALTRO DEBITO! Debito che è già insanabile ora comunque e lo sanno tutti (infatti ci chiedono di ridurlo un pelo, non i azzerarlo!). La pietra al collo ce la siamo messa da soli dagli anni 70. Che ora sia sta cosa così furba aggiungere altre pietre al cappio potrà sembrare un'ideona a chi ama le fesserie, non certo a me.

                      Comunque ribadisco che ognuno è e sarà responsabile delle proprie scelte. Auguroni.
                      Ultima modifica di BrightingEyes; 16-03-2014, 18:46.
                      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                      • A parziale correzione di quanto ho scritto prima e per dare ulteriore informazione "divulgativa", preciso che non si tratta di ridurre un pelo il debito.
                        L'Italia (prima Visco, poi Tremonti, poi Monti) ha firmato tutti i vari trattati che hanno portato al fiscal compact che è ormai attivo.
                        Il "fiscal compact" prevede l'OBBLIGO per l'Italia e tutti i paesi sopra il 60% di RIDURRE il debito fino a giungere al 60% in vent'anni!
                        Malcontati sono circa 50 miliardi (CINQUANTA!!) all'anno!
                        Se non lo rispettiamo nessuno ci invade o ci bastona. Semplicemente l'Europa non copre più con il sistema di sicurezza comune i titoli di stato. Insomma non ci prestano più una lira.
                        E questo indipednentemente dal fatto che si resti o si esca dall'euro!
                        Ovvio che a quel punto ogni asta di BTP sarà sul mercato senza rete.
                        Può essere che gli investitori esteri abbiano fiducia nelle potenzialità italiane e ci prestino comunque i soldi, permettendo al debito di aumentare (esattamente quello che succede a Giappone e USA sempre portati ad esempio da chi pensa che non ci siano rischi nel ricorso al debito ulteriore, ma non capisce la differenza di fiducia che l'Italia potrebbe ispirare a chi dovrebbe prestarci i soldi).
                        Ma può essere che le cose non vadano così. A quel punto all'Italia non resterà che aumentare i tassi di interesse o contrarre se non rinunciare alle aste dei titoli.
                        cioè rinunciare a 200 miliardi circa all'anno.
                        Gli scenari successivi li lasciamo all'immaginazione.
                        Ultima modifica di BrightingEyes; 21-03-2014, 11:24.
                        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                        • Intanto mi preoccuperei di capire dove trovano altri 50 miliardi di euro quest'anno e, soprattutto, chi li paga.
                          :rain:L'uomo ha scoperto la bomba atomica, però nessun topo costruirebbe una trappola per topi.
                          (Albert Einstein):preoccupato:

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                          • Infatti ce ne stiamo preoccupando!
                            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                            • Manager pubblici e pensionati apicali hanno fatto spallucce... non guardate noi... che paghino altri...

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                              • In realtà DICONO di fare spallucce, Ora. Fino a qualche mese fa avrebbero mantenuto un dignitoso silenzio fatto di sussiegosi "no comment" con semmai grande dispiego di ipocrita partecipazione verbale ai "problemi della gente" se proprio costretti a dare un parere.
                                Questo perchè, fino a qualche mese fa, sapevano perfettamente di avere in mano un potere occulto, gattopardesco, estremamente difficile da scardinare.
                                Ora, lo stesso fatto che si sentano in dovere di intervenire e polemizzare (seppur con il solito distaccato sussiego) fa capire che sotto sotto anche questi grand commis stanno sentendo salire l'odore di bruciato. Per così dire.

                                Fantastico il commento di quello che ha detto che, dato che loro pagano tutte le tasse, danno un contributo maggiore alla causa dello stato e quindi sarebbe un "affare" pagarli molto!
                                Che scemi a non averci pensato noi! Triplichiamo lo stipendio ai dirigenti pubblici e con le maggiori tasse ci finanziamo il calo di trattenute fiscali in busta paga!!! Ma ci voleva tanto??

                                Per certe facce il bronzo non basta...
                                “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                • BE mi trovi totalmente d'accordo .
                                  Io ho detto e ripetuto più volte in precedenza che i soldi dati a questi manager sono troppi per un impiegato dello stato .

                                  Anche il caso di Mastrapasqua è stato paradossale come si può dare un incarico ad una persona che ha già altri 25 incarichi , cumulando ricchezze su ricchezze e stipendi su stipendi , mentre al semplice impiegato pubblico da 1000 euro viene impedito di compiere qualsiasi altro lavoro pena il licenziamento. Poi vorrei proprio capire quale è tutto questo grande lavoro di superintelletto di marziano o di extraterrestre che compiano questi super manager , che sono semplicemente dei burocrati .
                                  Non voglio sparamela grossa ma credo anche tu ed io saremo in grado di fare quello che fanno sti manager , visto anche i risultati deludenti che hanno raggiunto.
                                  Una azienda privata paga il manager per gli obbiettivi raggiunti ed in particolare per i vantaggi economici e di mercato che riesce a procurare (che debbono essere migliaia di volte il proprio stipendio), ma questi signori superpagati quali vantaggi hanno portato, se non addirittura buchi di bilancio ?
                                  Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                  • A mio parere non si tratta di inventarci noi come manager.
                                    L'Italia è uno stato in difficoltà. Bene. Da domani si decide di offrire uno stipendio non superiore a quello del presidente della Repubblica a ogni manager. Chi vuole restare ed accetta è gradito. Chi decide di andarsene se ne va nel privato e quel posto verrà offerto ad altri, anche dall'estero semmai.
                                    Tu credi che siano molti quelli che rinuncerebbero perchè dovrebbero fare i manager per "soli" 300.000€ all'anno? Ti garantisco che prima di essere costretti ad offrire il posto a me o a te ne passerebbe del tempo...
                                    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                    • Scusa BE, ma i risultati, i meriti, li vogliamo introdurre? Se sei AD di ferrovie e per 5 anni di seguito fai rosso, non posso continuare a pagarti 1 milione l'anno e darti una buonuscita di 3!!! Ecche*****, avrebbe detto un mio amico! Se vai in rosso ti dò lo stipendio pari alla soglia di povertà. Se l'azienda ha un milione di utile non posso dare 3 a te! Sei un peso per l'azienda, non un manager!

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                                      • Proprio ieri commentavo amaramente l'esito nullo di una mia proposta, vale a dire l'iniziativa di anche un solo manager/funzionario/politico che dichiari di rinunciare alla parte del suo stipendio eccedente una cifra congrua (diciamo 12 k€/mese), a causa dello stato pietoso delle finanze pubbliche. Questo indipendentemente dal fatto che il soggetto sappia fare bene il proprio lavoro. Se ci fosse anche uno solo che da' l'esempio, creo che la vergogna spingerebbe altri ad imitarlo. Una goccia nel mare, ma dal significato inequivocabile: il bene della collettività prima dei propri interessi. Ma forse sono un povero illuso, perché neppure i padri della patria (Napolitano, Ciampi, Amato, ecc.) si sono fatti avanti...
                                        Ai Moretti d'Italia la risposta giusta è quella di Lupi: a chi vuole andarsene, ponti d'oro
                                        Ci sarebbe la fila di manager preparati che farebbero meglio il loro lavoro alla metà di quello che costano lor signori e soprattutto senza i pesanti condizionamenti dei burattinai.
                                        miradoc

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                                        • ciao a tutti ,un esempio di risparmio per cassa comune

                                          noi in famiglia (siamo in 3) ,abbiamo optato per un deposito comune (una cassettina di legno).

                                          regola : non si gioca piu' al lotto o schedine varie e non si prendono piu' i gratta e vinci. punto

                                          ogni giorno i 3 componenti inseriscono nella cassetta minimo un euro massimo 2 euro(per i piu' ricchi )
                                          poi a seconda dello stipendio si possono inserire anche 10 euro ogni tanto ...

                                          l'obbiettivo è avere qualche soldo in piu' alla fine dell'anno (la cassetta viene aperta dopo 1 anno)

                                          risultati:

                                          l'anno scorso( a dicembre) abbiamo aperto la cassa comune e ci siamo ritrovati con 2100 € in piu' , questi soldi sono stati utilizzati per pagare alcune bollette di gas ,luce, acqua

                                          come dire ....l'unione fa la forza e praticamente nessuno ha risentito mensilmente di questo modesto deposito

                                          ovviamente nessuno deve guadagnarci e nessuno deve tassare il deposito ,in quanto l'interesse è comune .

                                          visto il risultato ,quest'anno i 3 membri verseranno maggiori danari nella cassa comune



                                          Francy
                                          Ultima modifica di Mr.Hyde; 24-03-2014, 12:36.

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                                          • Originariamente inviato da Smilzo Visualizza il messaggio
                                            Scusa BE, ma i risultati, i meriti, li vogliamo introdurre?
                                            Si, certo. La mia proposta era di corrispondere il compenso pattuito per legge in quei limiti. Ma a condizione che abbia un ottimo rendimento e raggiunga gli obiettivi che ho accettato di raggiungere!
                                            Ovvio che se il manager si dimostra inetto a mio parere dovrebbe essere trattato come qualsiasi cliente tratta il fornitore che non rispetta il contratto!
                                            La buonuscita poi è un concetto che non voglio nemmeno prendere in considerazione per un manager o dirigente. Ha un senso per le qualifiche medio-basse, non per questi livelli!
                                            Purtroppo è un esempo di cosa dicevo tempo fa. Certa gente si fa forte di "diritti acquisiti" che nascono mirati a condizioni ben diverse e poi li fa valere a colpi di sentenze compiacenti, scoprendosi "paladino dei diritti dei lavoratori" per proteggere interessi anche milionari di quattro furboni.
                                            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                            • io di incarichi ne ho 3, il 3 però è pura passione musicale e dunque per ovvie ragioni visto che non è sempre che lo faccio questo incarico assume un colore scuro. gli altri due invece hanno un colore chiaro e limpido..però non ricevo un bel niente di in più! anzi..tutto il contrario,nel mio secondo incarico per esempio, i contributi non mi vengono riconosciuti perchè ci sono già quelli del primo incarico. qualcuno dirà : bè con due stipendi che vuoi di più!!? ma quale due stipendi..a malapena arrivo a 1300 euro e in più mi togli anche il diritto ad arrivare prima alla pensione! che fine fanno i contributi,tutti quei bei soldozzi a gratis che io ho lavorato e sudato buttati non so dove? ho già perso 2 anni di contributi con questa corbelleria di legge! 14 ore al giorno
                                              Sii acqua.

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                                              • Originariamente inviato da snake150582 Visualizza il messaggio
                                                ...,tutti quei bei soldozzi a gratis che io ho lavorato e sudato buttati non so dove?
                                                Scusa, quali sarebbero qeusti "soldozzi"? Se eviti di informarci su quanto ti resta in tasca a febbraio e ci informi su qual'è il tuo vero reddito dato dai due stipendi, cioè il REDDITO LORDO ANNUO ti si può anche chiarire qualche punto oscuro.
                                                Ad es. sul secondo stipendio non ti vengono accreditati i contributi, ma immagino che nemmeno ti venga trattenuto il 6% di ritenuta contributiva no? Con quel 6% puoi investire in una pensione integrativa, nel caso.
                                                Se invece i "soldozzi" che ti ingolosiscono fossero, per caso, il circa 24% (calcolato sul reddito lordo! Sempre lui...) che il tuo datore di lavoro è obbligato a versare (infatti si chiamano "contribuzione a carico del datore di lavoro") non conosco la norma precisa, ma non ci vedrei assolutamente nulla di così devastante nel fatto che lo stato li incameri per distribuirli a chi ha i i diritti pensionistici acquisiti o ai giovani che di incarichi non ne collezionano nemmeno uno, nemmeno "di colore abbronzato".
                                                “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                                • Originariamente inviato da tonino50 Visualizza il messaggio
                                                  Una azienda privata paga il manager per gli obbiettivi raggiunti ed in particolare per i vantaggi economici e di mercato che riesce a procurare (che debbono essere migliaia di volte il proprio stipendio), ma questi signori superpagati quali vantaggi hanno portato, se non addirittura buchi di bilancio ?
                                                  Ora non esageriamo che manager di SpA(o SpD)che hanno fatto dei bei "bucozzi"pazzeschi nel "libero mercato"ce ne sono,e non pochi.
                                                  ..

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                                                  • purtroppo è vero ci sono molti manager che hanno distrutto valore delle aziende anche oltre il 90%,e hanno preso
                                                    liquidazioni di decine di milioni di €,
                                                    vedo che il nervosismo aumenta è l'effetto della crisi,che sta colpendo tutti

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                                                    • Un'azienda che garantisce dei servizi prima di fare utili deve garantire i servizi altrimenti che senso ha che sia statale? L'azienda deve essere efficiente ma i servizi sono pagati dalle tasse e quindi un'azienda come FFSS che fa utili togliendo i servizi, chiudendo le linee non economicamente produttive o aumentando i prezzi semplicemente ha fallito. Il fine dell'amministrazione dell'azienda è raggiungere lo scopo sociale, altrimenti lo farebbero i privati. E' come se Enel non servisse più i borghi o le frazioni perché ci sono pochi clienti o Telecom non porta la telefonia alle utenze disagiate. La conseguenza di questa logica è un'urbanizzazione folle con l'abbandono del territorio. Non possiamo poi lamentarci se anche le montagne seguiranno la popolazione che si trasferisce a valle.
                                                      :rain:L'uomo ha scoperto la bomba atomica, però nessun topo costruirebbe una trappola per topi.
                                                      (Albert Einstein):preoccupato:

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                                                      • Devo dare ragione a Snapdozier per una volta.
                                                        Lo scopo primario di un'azienda pubblica è dare servizi, non fare utile.
                                                        Questo però NON significa che il capitolo "spese da coprire" sia un sinecura "pagato dalle tasse" di cui non ci si debba preoccupare.
                                                        Il manager efficiente non è quindi nè quello che taglia i servizi per risparmiare o privilegiare l'utile nè quello che pensa che fornire il servizio migliore sia l'unico aspetto di cui curarsi.
                                                        Il manager pubblico efficiente è colui che valuta il budget disponibile, elabora un piano di servizi da fornire e gestisce la cosa in modo da fornire i servizi al massimo dell'efficienza possibile con la spesa disponibile. E se sfora va a casa.
                                                        I manager che tagliano i servizi sono ora necessari, Snap, proprio perchè per qualche lustro abbiamo tollerato (anzi a volte anche glorificato) manager che con la scusa dei servizi sempre da migliorare hanno calpestato qualsiasi ragionevole cura nella gestione dei budget. Anzi a dire il vero si sono comportati sempre come se il budget fosse una cosa teorica e le spese decise fossero semplicemente una nota spese da presentare alla ragioneria di stato perchè saldasse i conti. In questo sicuramente agevolati anche da una magistratura che sa sempre è attentissima nell'imporre obiettivi da raggiungere all'amministrazione pubblica, ma altrettanto pronta nel declamare che non tocca al giudice la responsabilità di trovare le risorse.
                                                        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                                        • BE il primo stipendio è mio ( lavoratore autonomo).il secondo a carico di un azienda.i contributi del secondo dove sono? Io non sono un golosone di soldozzi..però non mi piace che oltre al fatto di un basso stipendio non mi vengano riconosciuti i contributi che l azienda secondaria comunque versa.perché io e chiunque stia nella mia situazione quei contributi ce le lavoriamo.quello che più mi piace è che i contributi del lavoratore autonomo devo anche pagarli anticipatamente di tutto l anno..wow come se loro sapessero che io il lavoro lo ho tutto l anno! Cos hanno la sfera di cristallo? E a me non la prestano? Cosi vedo se nei prossimi mesi riesco a tirar su qualche casa e sto più tranquillo.lordo netto,percepisco sempre 15000 euro netti circa all anno.e quando è successo che nel 2008 ho superato quella soglia hanno iniziato a chiedermi lo scontrino ( ma non vedi i tabulati del mio conto in banca? Te li sto mostrando! Entrate e uscite)...Debitore diventai ..ma per piacere.è inutile cercare il soldozzo in più, tanto te lo portano via,qualche regola nascosta viene fuori,e tu hai sempre torto.a me fa piacere se questi contributi "soldozzi" vanno a tappare il buco per le pensioni attuali (dopotutto mio padre se l è guadagnata, come tutti gli altri).non accetto il fatto che i soldozzi che mi mancano ( di papà e tutti gli altri) se li sono pappati quei cialtroni in ristoranti e balletti in discoteca.l Italia è un gruviera.noi contributori siamo sempre sotto, qualsiasi cosa venga fuori.riforme e così via..ci vuole un reset. maledetto il giorno che ho aperto una partita iva!chiudiamo il discorso..ammettiamo che io domani chiudo baracca e burattini, motivo fallimento simulato. Vado all ufficio di collocamento per farmi dare quel foglietto famoso per poter richiedere la disoccupazione! Tu che dici? Me la danno la disoccupazione? No no e no. Perché? Perche non risulta che io ho lavorato per due anni come dipendente ma come autonomo.perché non il contrario!?oltre al danno anche la beffa.



                                                          Dimenticavo.... Il secondo incarico è stagionale ( 5 mesi all' anno), cosi è più chiara la cosa.lo stipendio è tale e quale a tutti gli altri 800 dipendenti! Con le stesse trattenute e bla bla bla.
                                                          Ultima modifica di snake150582; 25-03-2014, 12:22.
                                                          Sii acqua.

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                                                            Capite... questo non parla di pendolari, di servizi, di ritardi, di costi di spedizione dei materiali e prodotti... il suo obbiettivo è incrementare il valore delle azioni per far contenti gli azionisti. E' slegato dal lavoro, che è quello del trasporto. Giustifica la paga con il termine "AD", ma l'occupazione principale sarebbe "intrallazzi con i soldi degli altri".

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                                                            • il compito del super manager è quello tagliare licenziare in italia si dice prepensionamento mica tutti
                                                              sono capaci,ci vuole il pelo sullo stomaco,impoverire i dipendenti per guadagnare di più

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