fabio, esatto, chi mi dice che non sia una 33 kw spinta ai 46 kw?
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Caldaie a legna e biomasse Tatano
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Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggiochi mi dice che non sia una 33 kw spinta ai 46 kw?
poi come hai specificato altrove la 2204 è 53KW al focolare e la 2203 33kw...
poi mi chiedo come mai che questo utente di nome FUSO al quale TU hai venduto la 2203 afferma ciò...
questa sotto è l'ennesima prova (sempre se ancora ce ne fosse bisogno...) che qualcuno qui non la dice tutta...
x fabio: io porto sempre prove a quello che dico, ancora non ne hai abbastanza?!?!? o speri che ti arriva una caldaia omaggio?!?!?
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Originariamente inviato da lupakkiotto Visualizza il messaggio
poi mi chiedo come mai che questo utente di nome FUSO al quale TU hai venduto la 2203 afferma ciò...
il ritaglio da lui postato è solamente un pezzo di un vecchio listino o catalogo, non ricordo... di molti anni fà.
Il tempo và avanti e le cose cambiano, i listini si aggiornano, le schede tecniche aggiornate, le certificazioni, ecc ecc.
Quello che ho postato sopra è l'ultimo aggiornato.Ultima modifica di Dott Nord Est; 24-01-2012, 20:37.
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FUSO ha scritto chiaramente di quanti kw è la sua k2203.....
Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggioe le cose cambiano, i listini si aggiornano, le schede tecniche aggiornate, le certificazioni, ecc ecc.
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Vedo che la discussione continua!! Così provo ad introdurre altre variabili.
Prendiamo la solita caldaia eruttiva, semplice ma economica, ed invece che dell' ottimo pellet ci buttiamo dentro del buon cippato!! Incredibilmente il grosso braciere eruttivo che prima funzionava alla min potenza e stentatamente, diventa un perfetto "inferno di fuoco", fiamma bianco-arancio, veloce, abbastanza alta ma non lunga con lingue sottili, ma mai blu!!!!!
Immediatamente la caldaia funziona continuamente a max potenza, in piu' sono arrivati i giorni della merla, quelli veri, con vento e 10 gradi sotto lo zero............. Un' ottimo impianto ed una super caldaia!!!!
Credo e mi spiace ripeterlo che ancora stiamo discutendo inutilmente della solita lana!!!
Esistono dei principi o meglio delle regole da seguire per l' ottimizzazione di un 'impianto di riscaldamento, e le variabili sono pressochè infinite. Come al solito conviene sempre affidarsi a dei buoni termotecnici per i calcoli, ed dei bravi idraulici per i collegamenti, ed a degli onesti venditori per i prezzi.
Personalmete il mio impianto l'ho fatto tutto da me (e il mio fratellone piccolo!!), con la mia testa e l' aiuto di questo forum, e tutto va che è una meraviglia!!!!
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esatto scresan !!!!!!!!!!!
si continua a parlare del nulla...... perchè alla fine non sono ancora riuscito a capire dove stia il problema....
"dei buoni termotecnici per i calcoli, ed dei bravi idraulici per i collegamenti, ed a degli onesti venditori per i prezzi". sagge e sante parole !!!Ultima modifica di Dott Nord Est; 24-01-2012, 22:34.
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Originariamente inviato da lupakkiotto Visualizza il messaggiox fabio: io porto sempre prove a quello che dico, ancora non ne hai abbastanza?!?!? o speri che ti arriva una caldaia omaggio?!?!?
Il parere di un utente non ha nessun valore, perchè come giustamente fa notare Scresan le variabili in gioco in un impianto sono tante e non si può a priori valutare il peso e l'influenza di ognuna di queste.
E quindi un utente contento/scontento di una X caldaia non sansisce la buona/cattiva qualita della stessa!!
Comunque se hai motivazioni tecniche io sono qui felice di leggerle e pronto a ricredermi....
Saluti Fabio INSALACO
PS: per la caldaia forse dovevo pensarci prima, comunque non sarebbe stata una cattiva idea ...... ma tu sei riuscito ad ottenerla dalla d'alessandro??? .... scusami .... ogni volta ci casco e mi lascio trascinare.... tutto questo non ha nessuna valenza tecnica e quindi evito di continuare anche se cose da scrivere ce ne sono e sono sotto gli occhi di tutti.... ma non è il mio campo!!!Ultima modifica di ifabio76; 24-01-2012, 23:00.
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Sto scrivendo vedendo Ballarò, ed una risata me la son fatta sulle barche di 13,5 metri che volendo si possono avere "omologate" sul libretto a 11,99 metri perchè dai 12 si paga il lusso!
ma torniamo alle pentole:
ogni pentolame a fuoco diretto deve avere a bordo la targa del costruttore come previsto dalla legislazione, e deve riportare ALMENO le seguenti indicazioni:
nome oppure marchio del costruttore;
numero di fabbrica o sigla di identificazione;
potenza nominale utile, in kW;
potenza nominale del focolare, in kW;
pressione massima di esercizio, in bar;
la vecchia EN 303-5 è del lontano 1999 ed è stata "recepita" dal bel paese, come sempre in ritardo, solo nel 2004
questa indica anche come deve essere dimensionata e costruita una pentola, poi ogni costruttore si farà il suo modello coi suoi calcoli teorici per arrivare alla potenza desiderata e la presenterà al banco prova che gli "certificherà" potenza e rendimenti oltre che le emissioni
la potenza nominale al focolare è quindi quella voluta e dichiarata dal costruttore derivante dai suoi calcoli che poi in sede di omologazione riceve l'imprimatur a banco prova
si fa passare nella pentola il massimo di kg di ottimo pellet di cui obbligatoriamente si indicano le caratteristiche e che il bracere può "fisicamente" accettare e comburre in un'ora, e questa sarà la potenza nominale del focolare che nell'esempio di prova al banco è risultata essere di 47,72 kW a fronte di un dichiarato "tecnicamente" di 44,70 kW , e questa risulta essere il netto togliendo le perdite al camino (enormi) ed al mantello come isolazione (minime), e rappresenta il rendimento di combustione
che quindi è dato dalla potenza nominale utile OUT diviso potenza nominale del focolare IN, nel caso OUT 44,70 kW : IN 47,72 = 0,93 cioè 93%: questa è la % di quanto il pentolone riesca a far bruciare il combustibile nel tempo di un'ora e nulla più, che questa potenza la ceda all'acqua o alle cornacchie al momento poco importa!
il rendimento vero, o efficienza, quello cioè ceduto all'acqua o "utile", viene invece conteggiato con la pentola a piena potenza nominale collegata ad un contenitore certo di acqua di cui viene misurato l'innalzamento della T°, e questo sempre nell'ipotetica ora di funzionamento a palla
quindi il conto dell'utile è quanto %mente venga sfruttato e ceduto all'acqua di quel primo rendimento di combustione dato semplicemente da quanto entra di combustibile e quanto di questo venga bruciato, ma non ancora sfruttato!
nell'esempio: OUT ceduto all'acqua come calorie 36,99 kW : IN immesso come combustibile 47,72 kW = 0,7751, quindi 77,51% di efficienza che rappresenta quanto di quel calore viene effettivamente ceduto all'acqua, che è l'unico parametro che interessi!
ecco il motivo per cui la T° fumi come spreco ha una valenza importantissima, che "potendo" abbassare questi aumenterebbe %mente il rendimento di combustione e quindi a seguire quello utille reso all'acqua
per rientrare poi in Classe 3 della norma Uni-En 303-5 si prende il dato della potenza nominale del focolare, indicato in targa e desunto dalle prove al banco su quanto bruci all'ora, e si calcola il rendimento utile minimo che deve essere questo: ? = 67 + 6 log10 Pn, dove Pn è la potenza nominale del focolare, in questo caso 47,72 kW
quindi 67 + 10,0325 = 77,0325 = 77%, cioè la pentola in questione "rende" all'acqua il 77,51% ed è leggermente sopra il livello minimo richiesto dalla norma
naturalmente si tratta di "performance" massime ottenute con pentole nuove di pacca senza un mezzo millimetro di incrostazioni bruciando SOLO ottimo pellet e con tiraggio ottimale
dal momento che siamo in discussione TATANO ho preso come esempio la K2004 da 47,7 kW nominali al focolare (potenza che dovrebbe essere indicata in targa) perchè di questa abbiamo la "vera" omologazione e certificazione al banco; inutile aggiungere che lo stesso identico ragionamento di rendimento è valevole per qualsiasi altra pentola di cui si abbiano i dati dell'omologazione, poi per quanto riguarda le emissioni è ancora un'altra cosa
comunque è IMPOSSIBILE certificare a banco una potenza minore e poi artificiosamente farla aumentare, che siccome la prova è obbligatoriamente al massimo non si può modificare all'insù senza "fisicamente" cambiare anche il bracere in cui in un'ora dovrebbe passarci più combustibile.
poi se si mette nitroglicerina questa è un'altra storiaOSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa
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Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggiocomunque è IMPOSSIBILE certificare a banco una potenza minore e poi artificiosamente farla aumentare, che siccome la prova è obbligatoriamente al massimo non si può modificare all'insù senza "fisicamente" cambiare anche il bracere in cui in un'ora dovrebbe passarci più combustibile.
perchè se si, allora devi spiegarmi tutte le ditte italiane e teutoniche che con lo stesso corpo caldaia e lo stesso bracere hanno potenze diverse.
o sono tutte fuori norma o sono in regola.
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Grazie ... molto preciso su molte cose ed un pò vago su altre. Comunque ho imparato cose che non sapevo... ad esempio non conoscevo la formula per calcolare il rendimento minimo per rientrare nella norma.
Piccola dimenticanza .... nella prova certificano anche il funzionamento al minimo che corrisponde al 30% della potenza massima!!! e la 2xx4 ha ottenuto un rendimento maggiore alla minima potenza!!!!! pur continuando a scaldare le cornacchie!!
Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggio
comunque è IMPOSSIBILE certificare a banco una potenza minore e poi artificiosamente farla aumentare, che siccome la prova è obbligatoriamente al massimo non si può modificare all'insù senza "fisicamente" cambiare anche il bracere
Ad esempio 5 livelli memorizzati in centralina / oppure la meccanica ha un fondo corsa alla vite... il massimo a cosa corrisponde????
Dimenticavo... ci hai raccontato come avviene l'omologazione.... ma non hai risposto alla mia domanda!!Ultima modifica di ifabio76; 25-01-2012, 00:10.
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Scusate, visto che sono stato tirato in ballo intervengo per un piccolo chiarimento.
Dal mio punto di vista, che è quello di un utente medio e non esperto, francamente non vedo nessun illecito ne tantomeno scorrettezza.
Dato che siamo persone adulte con un proprio cervello, un volta che siamo all'interno delle nromative e della legge, e chi ti vende un prodotto è chiaro e trasparente, non vedo proprio il problema dove sia.
Penso che questa discussione sia diventata alquanto noiosa e non porti veramente a nulla.
Piuttosto se vogliamo essere di reale aiuto e fare informazione costruttiva, vorrei sapere, visto che stò pensando di mettere dei turbolatori per migliorare l'efficenza della caldaia, se avete esperienze dirette, lavorando con e senza questi accessori.
Ovvero:minori consumi, se si in che %
Puluzia: maggiore, uguale ?
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Originariamente inviato da FUSO Visualizza il messaggiovorrei sapere, visto che stò pensando di mettere dei turbolatori
Avevo provato anche a costruirli ma non ero soddisfatto.
Li pulisco ogni 2-3 giorni, li sfilo e reinfilo mettendoci sotto un pezzo di grondaia per raccogliere la cenere.
Una volta alla settimana passo lo scovolo, ma ammetto che ne potrei fare a meno.
Alla fine devi pulire piu frequentemente, ma fai + fretta .
Il risparmio da me stimato è circa 1/5: (lo scorso anno son passato da 5 a 4 sacchi al giorno), quest'anno non ho provato senza.
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Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggiosi fa passare nella pentola il massimo di kg di ottimo pellet di cui obbligatoriamente si indicano le caratteristiche
Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggioche il bracere può "fisicamente" accettare e comburre in un'ora, e questa sarà la potenza nominale del focolare che nell'esempio di prova al banco è risultata essere di 47,72 kW a fronte di un dichiarato "tecnicamente" di 44,70 kW
Non il pellet che può fisicamente accettare, ma in accordo con le istruzioni del prodotto, si posiziona la caldaia alla massima potenza e si misura la quantità di pellet immessa in un’ora. Da qui la potenza nominale al focolare, nel caso specifico 9,72 (consumo orario) x 4,91 (potere calorico del pellet) = 47,72 Kw .. solo il pellet certificato ci permette di calcolare questo valore!!
Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggioe questa risulta essere il netto togliendo le perdite al camino (enormi) ed al mantello come isolazione (minime), e rappresenta il rendimento di combustione che quindi è dato dalla potenza nominale utile OUT diviso potenza nominale del focolare IN, nel caso OUT 44,70 kW : IN 47,72 = 0,93 cioè 93%: questa è la % di quanto il pentolone riesca a far bruciare il combustibile nel tempo di un'ora e nulla più, che questa potenza la ceda all'acqua o alle cornacchie al momento poco importa!
Con i tuoi calcoli, se la ditta dichiarava “tecnicamente” un 45,00 kw … avevamo un rendimento di combustione pari a OUT 45 Kw : IN 44,72 Kw = 100,62 % … impossibile!!!
Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggioil rendimento vero, o efficienza, quello cioè ceduto all'acqua o "utile", viene invece conteggiato con la pentola a piena potenza nominale collegata ad un contenitore certo di acqua di cui viene misurato l'innalzamento della T°, e questo sempre nell'ipotetica ora di funzionamento a palla quindi il conto dell'utile è quanto %mente venga sfruttato e ceduto all'acqua di quel primo rendimento di combustione dato semplicemente da quanto entra di combustibile e quanto di questo venga bruciato, ma non ancora sfruttato!
nell'esempio: OUT ceduto all'acqua come calorie 36,99 kW : IN immesso come combustibile 47,72 kW = 0,7751, quindi 77,51% di efficienza che rappresenta quanto di quel calore viene effettivamente ceduto all'acqua, che è l'unico parametro che interessi!
Volevo solo fare un ulteriore precisazione sul caso specifico. La caldaia riesce ad ottenere dal pellet immesso una potenza pari 39,47 KW e di questa una parte viene persa 2,48KW (cornacchie ed altro 6,29 %) ed una parte viene ceduta allacqua 36,99 Kw (93,73%).... con sommo dispiacere per le cornacchie nello scambio fiamma/acqua viene perso solo il 6,29% della potenza di OUTPUT (camino … isolamento … vibrazioni … dissipazione nei metalli a causa dell’aumento della temperatura …. e tant’altro). Quindi a mio avviso ha un’ottima superficie di scambio … ed in quella prova la pecca è data da una combustione non efficiente da cui ne deriva un "rendimento alla combustione" di solo l’82,71% ... chissa se era possibile carburare meglio quella combustione??? Potrei dire che magari con abbassa 1 ed alza 2 di DR forse si poteva.... ma non lo dico perchè non sono sicuro che si possa fare ed inoltre la caldaia l'ho già acquistata (ultimo pezzo sapete a chi è rivolto).
Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggioecco il motivo per cui la T° fumi come spreco ha una valenza importantissima, che "potendo" abbassare questi aumenterebbe %mente il rendimento di combustione e quindi a seguire quello utille reso all'acqua
Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggioper rientrare poi in Classe 3 della norma Uni-En 303-5 si prende il dato della potenza nominale del focolare, indicato in targa e desunto dalle prove al banco su quanto bruci all'ora, e si calcola il rendimento utile minimo che deve essere questo: ? = 67 + 6 log10 Pn, dove Pn è la potenza nominale del focolare, in questo caso 47,72 kW
quindi 67 + 10,0325 = 77,0325 = 77%, cioè la pentola in questione "rende" all'acqua il 77,51% ed è leggermente sopra il livello minimo richiesto dalla norma
Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggionaturalmente si tratta di "performance" massime ottenute con pentole nuove di pacca senza un mezzo millimetro di incrostazioni bruciando SOLO ottimo pellet e con tiraggio ottimale dal momento che siamo in discussione TATANO ho preso come esempio la K2004 da 47,7 kW
Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggioperchè di questa abbiamo la "vera" omologazione e certificazione al banco; inutile aggiungere che lo stesso identico ragionamento di rendimento è valevole per qualsiasi altra pentola di cui si abbiano i dati dell'omologazione, poi per quanto riguarda le emissioni è ancora un'altra cosa
Una cosa però non capisco. Hai postato due pdf che riportano dati diversi di rendimento… quelli riportati in questo post sono quelli meno performanti per la tatano. In un altro pdf c’è un rendimento di combustione del 92,3% ed un rendimento all’acqua dell' 87,00% …. Non ha neanche senso precisare che quest’ultimi sono notevolmente più performanti per la tatano ma i miei ragionamenti si sono basati sugli altri, perché in quelli ho trovato più “dettagliati” e quindi verosimilmente mi appaiono più veritieri (alla faccia della mia difesa di ufficio) . .. ma poi non sono nelle condizioni di affermare quali dei due sono veri!!!
Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggiocomunque è IMPOSSIBILE certificare a banco una potenza minore e poi artificiosamente farla aumentare, che siccome la prova è obbligatoriamente al massimo non si può modificare all'insù senza "fisicamente" cambiare anche il bracere in cui in un'ora dovrebbe passarci più combustibile.
poi se si mette nitroglicerina questa è un'altra storia
Scusatemi se mi sono dilungato.
Saluti Fabio INSALACO.
OT .. spero, come biomassoso, di ricevere un mi piace al post da lupakkiotto!!Ultima modifica di ifabio76; 25-01-2012, 13:02.
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Originariamente inviato da FUSO Visualizza il messaggio
Piuttosto se vogliamo essere di reale aiuto e fare informazione costruttiva, vorrei sapere, visto che stò pensando di mettere dei turbolatori per migliorare l'efficenza della caldaia, se avete esperienze dirette, lavorando con e senza questi accessori.
tempo fa non li ho mai presi in considerazione, ma dopo varie prove e vari clienti, devo dire che sono utili.....
attento però a non usare legna umida.... altrimenti si incatramano tutti !!!
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funzionamento da automatico a manuale
Ciao a tutti,
sono nuovo nel forum e vi propongo subito questo quesito.
ho una caldaia Tatano elettronica che mi fa questo scherzo: la programmo in automatico per spegnersi alle 23,00 e ogni notte mi sveglio alle 2 perché è ancora in funzione. Quando controllo come mai è in funzione il riscladamento noto che è passata al funzionamento manuale, ma nessuno glielo ha chiesto!!! Allora preferisco spegnerla completamente rinunciando alle due ore di accensione programmate dalle 6,00 alle 8,00 di mattina.
Come mai decide di passare dalla funzione automatica alla manuale da sola?
Oppure (opzione più probsbile) sono io che sbaglio qualcosa?
Grazie
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Se sul display appare la scitta "MAN" è in mantenimento, quindi ogni tot carica un po' di pellet. manuale deve essere acceso il led man. Ci ero cascato anche io .
Per spegerla col crono o col termostato c'è un parametro da variare che ora non mi vene in mente.
ps. sei sicuro che valga la pena spegnere? se fai una breve descrizione del tuo impianto, com'è e come lo vorresti usare, probabilemete riceverai parecchie opinioni da chi conosce bene queste caldaie e su come potresti fare.Ultima modifica di gberges; 26-01-2012, 08:43.
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Man sta per mantenimento
Si certo, grazie, avete ragione: Man nel display vuol dire mantenimento e cioè che la caldaia è in automatico, il riscaldamento è spento e la caldaia rimane accesa lo stesso. Ma non sarebbe più conveniente se la caldaia si spegne veramente quando non è richiesto riscaldamento? Non potevano inventare un sistema elettronico che dà il comando di accensione a richiesta senza dover stare accesa tutto il giorno?
Per risolvere questo problema mi è venuta un'idea: alla presa di alimentazione posso mettere un timer che stacca la corrente alla caldaia e così non può continuare a stare accesa? Oppure alla ripresa non si accende da sola? O forse non si accende perché la temperatura che raggiunge è troppo alta?
E' possibile che siamo arrivati sulla luna e non riusciamo ad accendere e spegnere una caldaia quando vogliamo noi?
Grazie
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Originariamente inviato da mesozoico Visualizza il messaggioE' possibile che siamo arrivati sulla luna e non riusciamo ad accendere e spegnere una caldaia quando vogliamo noi?OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa
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Originariamente inviato da mesozoico Visualizza il messaggioSNon potevano inventare un sistema elettronico che dà il comando di accensione a richiesta senza dover stare accesa tutto il giorno?
Se ho inteso che cosa vuoi fare (supponendo che, visto che scrivi qui, tu abbia una caldaia tatano con la centralina sy325) potresti mettere il timer sul crono. Okkio però prima di far modifiche: cerca di capire bene come come sta funzionando ora il tuo impianto (cosa succede quando c'è richiesta di calore e quando la casa non ne richiede) e come funzionerà dopo.
Togliere l'alimentazione alla caldaia io non lo farei, la centralina elettronica ha anche delle rudimentali sicurezze.
Comunque per spegnerla la sera alle 10 ed accenderla alle 6 ho i miei dubbi valga la pena fare uno spegnimento, risparmieresti un po' di combustibile durante la notte, ma consumeresti più energia elettrica all'accensione, avresti la caldaia fredda (con condense e accidenti vari), e consumeresti di più la mattina per riportare l'acqua in temperatura.
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Originariamente inviato da mesozoico Visualizza il messaggioMa non sarebbe più conveniente se la caldaia si spegne veramente quando non è richiesto riscaldamento? Non potevano inventare un sistema elettronico che dà il comando di accensione a richiesta senza dover stare accesa tutto il giorno?
In MAN, consumando pochissimo, ti mantiene la T° stabile in caldaia, pronta per quando serve.
Inoltre, se la mandi in OFF, al T° interna cala e quandola riaccendi, riprende sempre la fase di ACC e alla fine, oltre a fare alti/bassi di T°, ti consuma uguale se non di più.
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Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggioquindi se si è scelta, a ragion veduta, una potenza appropriata in quel sistema per il proprio fabbisogno energetico il MANtenimento sarà minimo nel tempo, altrimenti.....benvenuto nel museo degli orrori ed ERRORI!
ilproblema che tutti noi preferirebbero usare caldaie più automatizzate e performanti, ma dopo, fuorviati dal la differenza di prezzo optiamo per la vetusta marina.
ottima per usi intensivi ma pessima per gestione, rendimento, praticita ed uso domestico, d'altronde se si chiamano marine ci sarà un motivo
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quale tipo scegliere???
gentilissimi utenti, chiedo scusa in anticipo se la richiesta è mal posta o poco chiara, ma per un profano come me, capire qualcosa diventa davvero difficile. vivo in sardegna, nell'oristanese e vivo in campagna in una casa ci circa 300mq totali, per due appartamenti,(in un appartamento vivo io con mia moglie e i miei 3 figli piccoli e nell'altro vivono i miei anziani genitori). alimentati da una caldaia a gasolio che fornisce acqua calda estate-inverno e circa 15 pannelli in alluminio(in tutto).la casa è ben coibentata e ho i doppi vetri.
per scaldare la casa spendiamo davvero tanto, considerando che viviamo dal mio stipendio e i miei dalla loro unica pensione, per accendere il riscaldamento circa 4 ore i costi iniziano davvero a lievitare. allora ho cercato di documentarmi un pochino sulle nuove tipologie di riscaldamento ma inizio davvero ad avere un pò di confusione e soprattutto non ho idea di quanto potrei risparmiare per scaldare la casa e per quante ore. vi chiedo cortesemente di darmi qualche dritta, biomassa o pellets.....aiuto, grazie in anticipo
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grazie dott. sei stato molto gentile, in effetti avevo visto il confronto tra i vari prezzi, il gasolio qui in sardegna lo pago1.22 al litro, la sansa in zona cira 14euro quintale, non credo di reperire con facilita' il mais, mentre il pellets circa 4euro al sacchetto(credo da 15kg). se dovessi acquistare una biomassa, credimi x me è davvero un enorme sacrificio, vorrei capire se davvero riusirei a scaldare bene la casa e non solo x 4 ore al giorno, ed orientativamente capire i costi....grazie ancora
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Originariamente inviato da capitano76 Visualizza il messaggiovivo in sardegna, nell'oristanese e vivo in campagna in una casa ci circa 300mq totali
Giorgio un tempo scriveva anche su questa sezione del forum, al link puoi vedere le sue realizzazioni, tra cui la pentola a biomassaOSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa
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Originariamente inviato da capitano76 Visualizza il messaggiovorrei capire se davvero riusirei a scaldare bene la casa e non solo x 4 ore al giorno, ed orientativamente capire i costi....
perchè sia conveniente il tutto, secondo me, devi rientrare dei costi in max 5/6 anni, non di più.Ultima modifica di Dott Nord Est; 26-01-2012, 22:30.
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Grazie dei consigli. Comincio a capire che ero io a non capire bene come funziona la mia kalorina 2003 E
Mi ostinavo a voler spegnere la caldaia durante la notte ma mi avete convinto a lasciarla acccesa. Ho solamente modificato qualche parametro: per esempio con il pulsante numero 2 (quello della durata dell'azione della coclea) ho ridotto il tempo da 7 secondi a 4,5 così ho pensato di risparmiare quasi il 50% della sansa.
Un altro parametro che ho modificato è quello del pulsante numero 6 (tempo tra due movimenti di coclea durante la fase di mantenimento) che da 60 secondi ho portato a 180 secondi. In questo modo dovrei consumare un terzo della sansa.
Ho ancora tante cose da imparare ma farò una modifica alla volta per vedere gli effetti. Questa notte lascio le cose così e poi domani, se vi interessa, vi racconto come è andata.
Dopotutto, penso di aver fatto molto bene a comprare questa caldaia.
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