Riscaldamento a Pavimento (pavimento radiante): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Riscaldamento a Pavimento (pavimento radiante): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI

Comprimi
Questa è una discussione evidenziata.
X
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Originariamente inviato da Ricuzzu Visualizza il messaggio
    Ciao Valerio, io ho il tuo stesso problema.

    ... Tu intendi per funzionamento continuo il circolo continuo dell'acqua ma riscaldandola, oppure non ho capito? Mi spieghi meglio, per favore?
    Inoltre, forse tu puoi fare quel ragionamento perchè hai un sistema centralizzato, dunque puoi permetterti di prelevare anche solo 1 kWh, ma io, con sistema autonomo, non posso non avendo una caldaia che modula fino a 1 kW...
    Ciao Ricuzzu, provo a spiegarmi (anche se temo di non aver capito bene la tua richiesta): per far rendere al meglio il pavimento radiante è opportuno che l'acqua sia tenuta in temperatura e non si fermi mai, altrimenti, insieme all'acqua, si raffredda anche il massetto e il pavimento non svolge più la funzione di volano termico.
    In sostanza, per riscaldare nuovamente un pavimento freddo, si consuma più energia (bisogna scaldare più acqua ad una T più elevata) che tenere l'acqua sempre in circolo e ad una temperatura costantemente più bassa.
    Detto questo, per circolazione intendo proprio che l'acqua non si fermi MAI: perchè dici che così si raffredderebbe?
    Devi immaginare che il circuito è chiuso: c'è sempre la stessa quantità di acqua (poniamo "100") che deve, all'occorrenza, essere riscaldata.
    - Se l'acqua è tenuta 24h su 24 costantemente in temperatura (poniamo 26°), sarà sufficiente una piccolissima integrazione per portarla a 27°: diciamo che la caldaia dovrà riscaldare solo "10" (dei "100" totali) per arrivare ai 27° richiesti dalla sonda esterna in quel momento.
    - Se, invece, (funzionamento on/off tramite termostato) l'acqua si ferma e si raffredda (poniamo che scenda a 20°), a parte il comfort diminuito, si hanno anche consumi più elevati perchè la caldaia dovrà riscaldare, p.es., "50" (sempre dei "100" totali) per arrivare da 20° a 27°, e la riscalderà ad una T più elevata!

    Oltre a questo concetto di base, devi tenere anche presente che tutta la richiesta di energia per riscaldare casa è determinata dalla bontà dell'involucro (isolamento e infissi). In sostanza, bisogna guardare la cosa da un punto di vista preciso: il riscaldamento serve unicamente ad integrare le dispersioni dell'involucro.
    Una casa ben isolata avrà bisogno di pochissima energia per stare a 20°, perchè il calore non si disperde velocemente. Al contrario, una casa "colabrodo", cioè piena di dispersioni, si raffredderà più in fretta e bisognerà integrare il calore disperso spendendo più energia.
    Esempio: l'acqua "parte" dal collettore a 25° e torna (dopo aver completato "il giro") a 22°. La casa, in quel momento, disperde "tanto" da far cedere all'acqua 3°: bisognerà pertanto riscaldare parte dell'acqua per integrare SOLO quei 3 gradi "persi" per strada e permettere di ricominciare il giro a 25°. Qui interviene la valvola miscelatrice che fa "uscire" dal circuito una certa quantità di acqua "fredda", e contemporaneamente ne fa entrare la stessa quantità calda. L'acqua fredda che esce viene così riscaldata per essere immessa "al prossimo giro"... E così via...

    Questo è il funzionamento "giusto" che dovrebbe avere un impianto radiante con circolatore acceso 24h su 24: solo l'integrazione della dispersione!

    Questi sono i concetti che mi hanno "aperto gli occhi" sul reale funzionamento del riscaldamento a pavimento.

    Venendo alla tua caldaia che non modula tanto in basso, questo fatto determinerà un continuo on/off della stessa. On/off che, secondo alcuni (ma non è univoco), è considerato dannoso per la caldaia stessa e, in ogni caso, ne determina un rendimento non ottimale.
    Ciononostante, il circolatore della stessa resterà sempre in funzione: quando sarà necessario integrare, la caldaia partirà e riscalderà l'acqua che ritorna raffreddata, cioè che ha disperso il suo calore.
    Altro esempio, sempre "per capirci", cioè non rappresentante dati reali: se la richiesta della centralina climatica è di scaldare "un filo d'acqua" per mantenere la Tmandata "giusta" in una casa ben isolata, la caldaia da 1Kw resterà in funzione 10 minuti rendendo ottimamente, mentre una caldaia da 10kW minimi, sarà costretta a fermare la fiamma dopo appena 1 minuto.
    Ripeto che non ne so niente e sto sparando numeri a casaccio, ma l'idea credo sia corretta!
    Cioè: se per mantenere la Tmandata a 26°, ho bisogno (tenendo sempre conto della dispersione) di riscaldarne una piccola parte a 28°, una caldaia in grado di "modulare" in basso potrà restare costantemente accesa e "restituire" acqua a 28°, mentre una caldaia troppo potente sarà "cotretta" (perchè di meno non può) a riscaldare molta meno acqua a 45°.
    In definitiva, il problema (sempre se è un problema) credo sia solo relativo ai cicli ravvicinati di on/off cui sarà costretta la tua caldaia (cioè non avrà il rendimento migliore), ma il pavimento - data la sua elevata inerzia - renderà bene lo stesso, una volta regolata a tuo piacimento la curva climatica.

    Spero, come sempre, di non aver detto troppe cavolate!

    Ciao!
    Taverna 50mq, p. terra 60mq (soggiorno, cucina e 1 bagno), p. primo 60mq (3 camere e 1 bagno). Zona climatica: E, GG 2373, T progetto -5, EPH,nd 52,22
    PDC Aquarea 9kW + Rotex Hybridcube 500 litri
    Riscaldamento a pavimento, raffrescamento tramite fancoil
    FV 4.4kW, inverter Fronius Primo 4.6-1

    Commenta


    • Valerio74, sei stato gentilissimo! Veramente molto gentile!

      Ho capito perfettamente, avevo capito male io...
      Per il mio impianto, penso che il prossimo passo da fare è l'installazione della sonda climatica. Non so come si setta, immagino che ci perderò parecchio tempo anche perchè adesso l'inverno va a finire... L'unica cosa che non capisco, magari a causa del fatto che non ho la sonda climatica ma semplicemente il termostato con 0.1°C di sensibilità, è come fare per far funzionare continuamente l'impianto. Mi spiego: se posiziono su 20°C il termostato, questo raggiunta la temperatura fa staccare l'impianto e la caldaia. Cosa dovrei fare, considerato che la mia caldaia arriva al minimo a 35°C di mandata? (ho un collettore con miscelatrice a punto fisso che al momento tengo aperta al max per far andare "in diretta" la caldaia con l'impianto)
      Grazie mille!
      Impianto FV: 2,94 kWp (semi-integrato) Moduli: Centrosolar 245P
      Inverter: SMA Sonny Boy 3000TL
      Inclinazione / Esposizione: 30° / 18° Sud
      Caldaia a Condensazione:
      25 kW Beretta
      Riscaldamento: pannelli radianti 65 m2 + 2 Scalda-salviette

      Commenta


      • Ciao Ricuzzu, credo che la sonda climatica (e relative curve e impostazioni) si facciano direttamente dalla caldaia... Basta leggere il manuale e dovresti trovare tutto!
        Quanto al termostato, credo che, con l'intervento della gestione climatica, questo venga escluso. Altrimenti, devi "sradicarlo" tu!
        Attualmente il tuo termostato "comanda" le accensioni della caldaia secondo il principio che conosci:
        - sotto la T impostata -> "apre" (caldaia si accende)
        - sopra la T impostata -> "chiude" (caldaia si spegne).
        Questo è il "dannoso" (per comfort e consumi) funzionamento "ON/OFF" di quegli impianti radianti gestiti come se fossero dei termosifoni (se n'é parlato già tante volte).
        Con la regolazione climatica, il termostato NON SERVE PIU'!
        Pensa a tutto la caldaia in base alla curva climatica (quindi alla T esterna) e la regolazione "di fino" delle temperatura in ogni stanza si effettua regolando i flussimetri (detentori) installati generalmente sulla mandata del collettore: parzializzando questi detentori, circolerà meno acqua in quel determinato circuito (stanza), trasportando - di conseguenza - meno calore: il che determinerà una T ambiente più bassa.

        Pertanto, una volta installata la sonda climatica, non considererai più il termostato! Farà tutto la caldaia!

        In effetti, la miscelatrice sul collettore non serve a niente, salvo che non si voglia usare la regolazione fissa perchè a "monte" c'è una caldaia tradizionale che non è capace di scendere sotto i 50°...
        Non so se può creare problemi, ma non dovrebbe: in ogni caso, la termostatica tutta (o quasi) aperta, ti funziona come termostato di sicurezza... Dovesse, per assurdo, "impazzire" la caldaia (mandata superiore a 60°), stai tranquillo che al pavimento non arriveranno mai più di tot gradi (quanti impostati dalla termostatica).

        Ciao!
        Taverna 50mq, p. terra 60mq (soggiorno, cucina e 1 bagno), p. primo 60mq (3 camere e 1 bagno). Zona climatica: E, GG 2373, T progetto -5, EPH,nd 52,22
        PDC Aquarea 9kW + Rotex Hybridcube 500 litri
        Riscaldamento a pavimento, raffrescamento tramite fancoil
        FV 4.4kW, inverter Fronius Primo 4.6-1

        Commenta


        • Originariamente inviato da buran001 Visualizza il messaggio
          ****
          Ciao e grazie per l'aiuto.
          Forse mi sono spiegato male. Non è che il pavimento della sala è troppo caldo nelle zone dove passano i tubi che vanno nel bagno. E' che è freddo in tutte le altre zone, quindi dico a mia figlia di giocare solo dove è caldo; il resto della sala è freddo perchè il termostato non fa mai la chiamata alla testina che regola le serpentine della sala, quindi è come non avere il riscaldamento a pavimento.
          Ma sul fatto che possano essere i tubi dell'acqua sanitaria...beh...forse hai ragione. Ho regolato massimo 46° per l'acqua sanitaria, ma sono comunque di più rispetto ai gradi dell'acqua del riscaldamento. Ma se anche fosse, come risolvere?


          Note di Moderazione:

          Ultima modifica di gymania; 13-03-2012, 16:09.

          Commenta


          • informazioni sulla messa in opera già effettuata

            salve e grazie a tutti per le varie informazioni che si possono attingere dalle discussioni. mi sto interessando all'acquisto di una casa nuova che ha già il riscaldamento a pavimento. mi sorgonoperò dei dubbi: la caldaia non è stata ancora installata quindi presumo che l'impianto non è stato ne testato ne messo sotto pressione nella gettata. in più come faccio a sapere il passo e diamentro che è stato usato: l'installatore rilascerà un certificato di ciò che ha fatto? grazie in anticipo

            Commenta


            • [QUOTE=Valerio74;119305566]...Pertanto, una volta installata la sonda climatica, non considererai più il termostato! Farà tutto la caldaia!
              ...QUOTE]

              Grazie Valerio!
              Penso che il mio impianto non si presti alle tue indicazioni, poichè ho le valvole nel collettore per ogni porzione di pavimento e la pompa sempre nel collettore. Queste si avviano solo se hanno il consenso dal termostato interno a casa. Dunque, come potrei fare? Se elimino il termostato interno e faccio fare tutto alla caldaia e sonda esterna, dovrei dare il consenso alla pompa del collettore dalla caldaia e non più dal termostato interno. Giusto? Altrimenti la caldaia parte, ma l'impianto rimane fermo e l'acqua calda non fa altro che circolare in caldaia... O sbaglio? Forse per questo motivo Fringui ha la pompa che circola in continuazione...
              Impianto FV: 2,94 kWp (semi-integrato) Moduli: Centrosolar 245P
              Inverter: SMA Sonny Boy 3000TL
              Inclinazione / Esposizione: 30° / 18° Sud
              Caldaia a Condensazione:
              25 kW Beretta
              Riscaldamento: pannelli radianti 65 m2 + 2 Scalda-salviette

              Commenta


              • Ciao Ricuzzu! Per "valvole nel collettore" intendi le famigerate testine elettriche che aprono o chiudono ciascun circuito? Quanti termostati hai? Uno per ogni tubo, quindi uno per ogni stanza?
                Beh, se è così, il consiglio migliore che tu possa ricevere (ed è esattamente cò che ha fatto Fringui nel suo impianto) è quello di rimuovere fisicamente ogni testina (basta svitarle) in modo da escludere del tutto i termostati.
                Il circolatore nel collettore è un supplemento (spesso inutile) al circolatore/pompa della caldaia (che spesso è più che sufficiente a garantire adeguata circolazione, ma dipende dalle dimensioni della casa, da quanti piani è composta, perdite di carico, ecc.). In ogni caso, non sarà difficile collegarlo elettricamente direttamente alla caldaia...
                Se non vuoi fare un cambiamento definitivo, potresti tenere i termostati impostati sempre a 30° (come ho fatto io), in modo da lasciare sempre tutto attivo (circolatore collettore e tubazioni aperte). Ti renderai subito conto se i consumi sono migliori (come credo) o peggiori rispetto all'attuale uso ON/OFF del tuo impianto. Nella insperata ipotesi che siano peggiori, potrai tornare ad usare i tuoi termostati (ma non credo)!

                Cmq se, con un po' di pazienza, ti rileggi per bene questa discussione e anche quella dedicata ai CONSUMI ECCESSIVI del riscaldamento a pavimento, troverai conferma di quanto ti dico!

                Ciao!
                Taverna 50mq, p. terra 60mq (soggiorno, cucina e 1 bagno), p. primo 60mq (3 camere e 1 bagno). Zona climatica: E, GG 2373, T progetto -5, EPH,nd 52,22
                PDC Aquarea 9kW + Rotex Hybridcube 500 litri
                Riscaldamento a pavimento, raffrescamento tramite fancoil
                FV 4.4kW, inverter Fronius Primo 4.6-1

                Commenta


                • Sì Valerio, sono proprio quelle famigerate testine elettriche di cui parli tu.
                  Sto leggendo il manuale della nuova caldaia... Non è molto chiaro come si setta la caldaia con la sonda climatica esterna, sembra un po' complicato... Spero che i tecnici che verranno saranno preparati...

                  Grazie ancora per tutto il tuo tempo che hai dedicato alle risposte che mi hai dato!
                  Ultima modifica di Ricuzzu; 13-03-2012, 21:08.
                  Impianto FV: 2,94 kWp (semi-integrato) Moduli: Centrosolar 245P
                  Inverter: SMA Sonny Boy 3000TL
                  Inclinazione / Esposizione: 30° / 18° Sud
                  Caldaia a Condensazione:
                  25 kW Beretta
                  Riscaldamento: pannelli radianti 65 m2 + 2 Scalda-salviette

                  Commenta


                  • Originariamente inviato da supremo71 Visualizza il messaggio
                    ...come faccio a sapere il passo e diamentro che è stato usato: l'installatore rilascerà un certificato di ciò che ha fatto? grazie in anticipo
                    qualcuno sa darmi qualche info
                    Ultima modifica di richiurci; 14-03-2012, 13:14. Motivo: citazione integrale-violazione regola 3

                    Commenta


                    • Ciao Supremo, l'istallatore è tenuto a seguire il progetto (suo o di altro professionista).
                      Hai provato semplicemente a chiedergli informazioni?
                      I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                      https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

                      Commenta


                      • Originariamente inviato da Valerio74 Visualizza il messaggio
                        ...Con la regolazione climatica, il termostato NON SERVE PIU'!
                        Pensa a tutto la caldaia in base alla curva climatica (quindi alla T esterna)...
                        Ho letto con attenzione le istruzioni di installazione e di settaggio della mia nuova caldaia a condensazione con inserimento della sonda climatica esterna. Per determinare la corretta curva climatica, bisogna risolvere una semplice equazione, dove però è fissata la T interna pari a 20°C. A parte che noi stiamo benissimo anche con 19°C 19.5°C, il problema è la notte. Perchè mantenere la casa a 20°C anche di notte? Noi vorremmo avere una attenuazione notturna, con una riaccensione del risc al valore giorno verso le 5 così che per le 7 la casa non si sia troppo raffreddata. Questo è permesso solo se mantengo il termostato temporizzato interno, almeno dalle istruzioni di installazione. Allora come fare? Tu e Fringui mi dite che dovrei staccare completamente il termostato interno per avere circolazione continua nell'impianto, ma così facendo avete il riscaldamento che va sempre anche quando non sarebbe così necessario (qualche ora di notte).
                        Un'ultima cosa Valerio: dici che il tuo impianto ha la circolazione sempre accesa. Se per esempio, c'è una giornata bella e il Sole entrando dalle finestre ti alza la temperatura interna, la caldaia dovrebbe spegnersi, non dovendo fornire calore perchè ci sarebbe un'altra fonte al suo posto. A questo punto, che senso ha mantenere in circolo l'acqua nei tubi?

                        Ti ringrazio anticipatamente per la pazienza!
                        Impianto FV: 2,94 kWp (semi-integrato) Moduli: Centrosolar 245P
                        Inverter: SMA Sonny Boy 3000TL
                        Inclinazione / Esposizione: 30° / 18° Sud
                        Caldaia a Condensazione:
                        25 kW Beretta
                        Riscaldamento: pannelli radianti 65 m2 + 2 Scalda-salviette

                        Commenta


                        • Originariamente inviato da Ricuzzu Visualizza il messaggio
                          ... il problema è la notte. Perchè mantenere la casa a 20°C anche di notte?...
                          Questo è permesso solo se mantengo il termostato temporizzato interno, almeno dalle istruzioni di installazione. Allora come fare?
                          ...
                          Il riscaldamento a pavimento ha un'inerzia tale che risulta difficile, se non impossibile, prevedere accensioni e spegnimenti temporizzati per avere insieme comfort e risparmio.
                          Oltretutto, è dimostrato da più parti, che far raffreddare troppo l'acqua - fermandola anche per poche ore - fa aumentare i consumi.
                          In ogni caso, sarai tu a testare e verificare come risponde il tuo impianto e, soprattutto, l'isolamento della tua casa. Le indicazioni che diamo io e Fringui (e altri) sono sempre relative: noi le abbiamo testate nei nostri impianti e riportiamo la nostra esperienza.
                          L'attenuazione notturna si ottiene in realtà bilanciando l'impianto attraverso la regolazione dei flussometri sulla mandata. Questo bilanciamento è una cosa lenta (ci vogliono giorni e giorni di prove e regolazioni), ma si fa una volta sola e non ci si pensa più.
                          Una "regola" da seguire per il bilanciamento (la fonte è sempre Fringui) è quella di individuare la stanza più fredda e regolare la curva in funzione della temperatura voluta in quella stanza. Successivamente, si andranno a chiudere i flussometri di tutte le stanze in cui c'è troppo caldo, per esempio nella zona notte.
                          Il risultato ottimale è quello di avere i 20° in zona giorno e 19° in zona notte.
                          Una regolazione siffatta, garantisce il massimo rendimento dell'impianto perchè la temperatura sarà pressoché costante nelle 24 ore e la richiesta di acqua calda, con impianto a regime, sarà minima: come ti ho scritto, bisognerà solo integrare le dispersioni dell'involucro.
                          Ti descrivo brevemente il mio caso: non avendo ancora una centralina climatica, ho semplicemente messo il termostato a 25° in modo da lasciare il circolatore sempre in funzione e "chiuso" la termostatica per avere una mandata fissa, credo, sui 26/27°: come dato certo, posso leggere (dal contacalorie) solo la T ritorno che è sui 25°. Per il bilanciamento, ho dovuto regolare i flussometri "tutti aperti" per la zona notte (dove c'è più dispersione a causa di terrazze sopra e sotto e il parquet, che di per sè è isolante) e parzializzato la zona giorno con le piastrelle (meno isolante): in questo modo, ho una T in zona giorno sui 21° e in zona notte sui 20° nelle 24h: e consumando la metà di quando usavo il termostato impostato a 20.5 e una mandata fissa prossima ai 40°.
                          Nei giorni di gran sole, le temperature si alzano di circa 1° nel pomeriggio e ciò non comporta, ovviamente, alcun disturbo. Col termostato, ottenevo il risultato di far raffreddare ancora più a lungo l'acqua e il massetto, e il comfort era mediocre: finchè il temometro non leggeva i 20.3° non ripartiva il riscaldamento. Ciò significava che fino alle 2/3 di notte era tutto fermo e da quel momento iniziava a "pompare" i 40° facendo scaldare davvero il pavimento e facendomi arrivare (nel pomeriggio di sole seguente) a temperature superiori ai 23°...
                          Riassumo le mie T in zona giorno (per la zona notte occorre levare 1°) prima e dopo la "cura":
                          - on/off con termostato: T ambiente da 20.3 a 23° (anche con temperature esterne sotto zero!)
                          - 24h su 24: T ambiente da 21° a 22° (anche in questi giorni di primavera anticipata!).
                          Come vedi il comfort è molto migliore... Se ci aggiungi che consumo la metà, direi che non posso che essere soddisfatto di tale regolazione! E tieni presente che sto cmq usando "male" il mio impianto, in assenza di una regolazione climatica!
                          Il gran merito, devo dire che è dell'isolamento che, nel mio caso, è favorito dal cappotto!

                          Non conosco (nè so come come funziona) la tua caldaia e non so che regolazioni saranno possibili, ma sicuramente troverai il modo (perdendoci un po' di tempo) per trovare la regolazione migliore per le tue esigenze.
                          Devi svincolarti dalla concezione del riscaldamento tradizionale (a termosifoni). Con l'impianto a pavimento non c'è un "vero" riscaldamento (cioè convezione). Il pavimento non diventerà mai caldo! E questo è uno dei benefici maggiori degli impianti radianti (comfort eccellente).

                          Originariamente inviato da Ricuzzu Visualizza il messaggio
                          Un'ultima cosa Valerio: dici che il tuo impianto ha la circolazione sempre accesa. Se per esempio, c'è una giornata bella e il Sole entrando dalle finestre ti alza la temperatura interna, la caldaia dovrebbe spegnersi, non dovendo fornire calore perchè ci sarebbe un'altra fonte al suo posto. A questo punto, che senso ha mantenere in circolo l'acqua nei tubi?

                          Ti ringrazio anticipatamente per la pazienza!
                          Il senso è quello di mantenere il più possibile una T costante dell'acqua e del massetto! Come ti ho scritto sopra, il sole - sembra assurdo, ma non lo è - influisce molto meno con l'acqua sempre in circolo (ma ad una temperatura bassissima) che con l'uso del termostato (e mandata, necessariamente, più alta)!!!
                          E cmq vedrai che nei giorni di sole consumerai senz'altro di meno: la caldaia legge la T esterna e quella di ritorno e, di conseguenza, funzionerà di meno! Ma è determinante che l'acqua sia sempre in circolo...
                          Insisto: svincolati dal concetto di riscaldamento per convezione!

                          Cmq sia, ripeto, montata la sonda avrai occasione di "giocare" e trovare la "tua" regolazione ottimale che ti garantirà comfort e consumi!
                          Il tutto, ovviamente, tenendo sempre conto di quanto disperde la tua casa! Non si può mai generalizzare e non si può sapere a priori come reagirà il tuo impianto!
                          Avrai la possibilità di provare con o senza il termostato e trarrai le tue conseguenze!
                          Poi, a beneficio di tutti, riferirai i risultati!

                          Ciao!

                          P.S: mi scuso in anticipo col moderatore per il quote successivo allo stesso messaggio, ma serve a distinguere meglio la risposta...
                          Taverna 50mq, p. terra 60mq (soggiorno, cucina e 1 bagno), p. primo 60mq (3 camere e 1 bagno). Zona climatica: E, GG 2373, T progetto -5, EPH,nd 52,22
                          PDC Aquarea 9kW + Rotex Hybridcube 500 litri
                          Riscaldamento a pavimento, raffrescamento tramite fancoil
                          FV 4.4kW, inverter Fronius Primo 4.6-1

                          Commenta


                          • Che dire di questa persona, Valerio74? Se non fosse che abitiamo così lontano l'uno dall'altro, mi piacerebbe molto conoscerti di persona. Dedicare tutto questo tempo per fornire chiarimenti e risposte, molto puntuali e senza peccare di superiorità, ma anzi con molta umiltà e generosità, a perfetti sconosciuti è davvero ammirevole. Grazie di tutto!
                            Impianto FV: 2,94 kWp (semi-integrato) Moduli: Centrosolar 245P
                            Inverter: SMA Sonny Boy 3000TL
                            Inclinazione / Esposizione: 30° / 18° Sud
                            Caldaia a Condensazione:
                            25 kW Beretta
                            Riscaldamento: pannelli radianti 65 m2 + 2 Scalda-salviette

                            Commenta


                            • Esagerato! Quando il tempo lo consente, si fa volentieri...

                              Grazie!

                              Ciao!
                              Taverna 50mq, p. terra 60mq (soggiorno, cucina e 1 bagno), p. primo 60mq (3 camere e 1 bagno). Zona climatica: E, GG 2373, T progetto -5, EPH,nd 52,22
                              PDC Aquarea 9kW + Rotex Hybridcube 500 litri
                              Riscaldamento a pavimento, raffrescamento tramite fancoil
                              FV 4.4kW, inverter Fronius Primo 4.6-1

                              Commenta


                              • Originariamente inviato da zalx Visualizza il messaggio
                                Mi spiegheresti meglio questa soluzione per favore?Grazie...
                                Praticamente ha l'impianto di ricircolo.. che non per forza di cose prevede un accumulo.. e nel caso, si usa l'accumulo... dopo la valvola miscelatrice (quella imposta per legge.. con lo schema normale che si utilizzerebbe anche senza radiatori) si arriva al ricircolo, e nell'impianto, in serie, ci sono anche gli scaldasalviette in acciaio alimentare.. ovviamente avrai una perdita di calore per l'acs, ma sarà ceduta all'ambiete, la praticità è la semplicità dell'impianto.. non devi avere 2 temperature (pavimento e radiatori) ma alla fine le ottieni sfruttando l'acs.
                                Pannelli 56 tubi U-pipe Apertura 8,84 m2 Orient./Inclin.:SUD-SUD/EST /60°
                                Caldaia Condensazione 24 kW Termostufa Legna: 13,8 kW (3 kW ambiente 10,8 kW Acqua)
                                Puffer 750 L 3 serpentine
                                Riscaldamento: pannelli radianti 130 m2 + Scalda-salviette
                                Località: Cannobio - Prov. VB - Gradi Giorno 2.583 - Zona Climatica E

                                Commenta


                                • Riscaldamento a Pavimento

                                  Salve a tutti, oggi ho posato in mansarda l'impianto di riscaldamento a pavimento (giacomini) devo dire che è venuto un bel lavoeo , anche perchè il progetto è stato pensato, progettato e realizzato da me ah aha ah!!!

                                  Il mio dubbio è ora il collaudo dell'impianto prima di far venire i muratori a realizzare il massetto.
                                  Come faccio a riempire l'impianto? essendo un impianto condominiale, non voglio aprire la mandata , perchè ho paura di abbassare la pressione dell'impianto e fare casini (secondo i calcoli ho bisogno di circa 75 litri di acqua), ho pensato quindi di riempire dalle apposite valvole di carico e scarico presenti sui collettori, la domanda è come?
                                  Per il collaudo da fare a 6bar ho pensato di costruirmi una pompa che posso usare anche per il riempimento, ma ho visto in rete che per il collaudo è possibile usare anche una pompa prova impianti manuale , secondo voi potrei riempire l'impianto usando l'acqua sanitaria con un tubo (sarà un paio di bar) e poi faccio il collaudo con una pompa manuale? oppure devo costruirmi una pompa prova e carica impianti come quelle che si usano per riempire i panneli solari?
                                  Grazie


                                  Note di Moderazione:

                                  Ultima modifica di gymania; 19-03-2012, 13:44.

                                  Commenta


                                  • anche se l'impianto è condominiale sicuramente ha il riempimento automatico sotto una certa pressione..quindi non ci sono problemi se apri direttamente la mandata!magari però fai uscire più aria che puoi dal ritorno...

                                    Commenta


                                    • io sui collettori ho le valvole di sfiato automatiche, quindi l'aria dovrebbe uscire senza problebi, la mia paura e che abbasso troppo la pressione dell'impianto condominiale , ho calcolato che dovrei riempire cirva 75 litri di acqua.
                                      Pensavo di caricare l'impianto con l'acqua sanitaria attraverso gli appositi attacchi di carico e scarico sul collettore in modo che l'impianto condominiale non si accorga di niente.
                                      Poi procedo con il collaudo tramite pompa manuale e quando è tutto ok , apro mandata e ritorno a monte collettori e collego quindi il mio impianto già pieno di acqua e collaudato con il resto dell'impianto condominiale.

                                      Corretto?

                                      Commenta


                                      • si, puoi fare anche così!
                                        buon lavoro

                                        Commenta


                                        • Ciao, sono nuovo del forum.
                                          ho trovato molto interessanti le discussioni in questo forum, vorrei sottoporvi i miei dubbi sperando di arrivare a risolvere i miei interrogativi.
                                          Vivo in casa di 120 mq su unico piano. Ho una caldaia a condensazione con sonda climatica esterna lato nord e due collettori (zona giorno e zona notte) da cui partono i vari circuiti alla varie stanze. Una sola pompa di circolazione (quella della caldaia).
                                          Mi hanno montato due cronotermostati (uno per zona giorno e uno per zona notte impostati su temp costanti 24h) e due termostati nei due bagni collegati ai rispettivi circuiti e ai rispettivi scaldasalviette così da poter prevedere una temperatura maggiore nei bagni (per volere di mia moglie).
                                          Su ogni circuito nel collettore (compreso gli scaldasalviette) mi hanno montato delle testine elettrotermiche, ma mi servono? mi sembrano inutili visto che non ho un termostato per ogni ambiente.
                                          Inoltre ho questo problema: quando l'unico circuito in funzione è il bagno o i bagni la temperatura di ritorno (normalmente quando tutto l'impianto è in funzione è inferiore di ca 7°) in breve tempo diventa uguale a quello della mandata (ovvero 42°) e comincia a sentirsi un rumore di fondo/fischio suppongo perché il giro dell'acqua è breve e di conseguenza cede poco calore: è corretto?
                                          Come posso ovviare al problema?
                                          Inoltre gli scaldasalviette sono anche elettrici e quando li accendo finiscono per scaldare ulteriormente l'acqua nel ritorno.
                                          Leggendo il forum penso che la soluzione migliore, per un rispamio energetico, sarebbe togliere i crono e i termo e lasciare l'impianto sempre in funzione, ma con quale temp di mandata? e se un giorno volessi 1° o 2° in più come potrei intervenire?
                                          perdonate la lungaggine e spero di essere stato chiaro.
                                          riccardo

                                          Commenta


                                          • ciao!
                                            andiamo con ordine..
                                            testine elettrotermiche => si ti servono in quanto i cronotermostati quando raggiungono la temperatura chiudono quel circuito!
                                            rumore/fischio => che pompa hai in caldaia??spero sia a velocità variabile...altrimenti il problema è quello..
                                            scaldasalviette => se la temperatura di mandata è 42° staccherei la corrente elettrica in quanto i gradi sono sufficienti per riscaldare!

                                            comunque a mio parere la mandata a 42° è troppo alta..con queste temperature andrà si e no un paio d'ore al giorno!
                                            ma sei sicuro che la caldaia vada in modulazione??quella mandata dovrebbe dartela con -15° esterni!!
                                            poi secondo me visto che hai i cronotermostati ti conviene sfruttarli..ovvero fare abbassamento temperatura quando non utilizzi i locali..mentre la rialzi 3 o 4 ore prima dell'utilizzo!

                                            Commenta


                                            • grazie della risposta.
                                              la pompa è una grundfos.. mi sembra sia stata impostata su velocità fissa max perché all'inizio avevo sempre una stanza fredda, allora i tecnici pensavano fosse un problema di spinta oltre che di aria nell'impianto che ora dovrebbe essere risolto.
                                              Come faccio a verificare la velocità della pompa? Ho una solarbox beretta con caldaia meteo green he 25.
                                              Quando l'impianto è in funzione la temperatura sul collettore di mandata è ca 42°. Posso modificarla io?
                                              In caldaia posso variare la curva climatica, ora è sullo zero (va da -5 a +5).

                                              Commenta


                                              • la grundfos sono sicuro che faccia pompe a velocità variabile..però mi dovresti dire il modello! (oppure controllare sul loro ottimo sito!)
                                                se è fissata in velocità massima allora il problema è quello..
                                                per la caldaia purtroppo non posso esserti di grande aiuto..dovresti guardare sul libretto delle istruzioni!di solito ci sono segnate sia la curva di riscaldamento che eventualmente anche lo scostamento dalla curva!
                                                sennò prova a fare dei tentativi...fatto sta che io sopra i 40 non andrei mai!!
                                                piuttosto fai andare il riscaldamento 24h24 ma a temperature più basse!

                                                Commenta


                                                • Ieri appena rientrato a casa ho verificato, t mandata 36° e uguale il ritorno (solo bagno in funzione).
                                                  Stanotte, sempre solo il bagno in funzione, t mandata 42° e uguale il ritorno con fischio proveniente dal collettore.
                                                  domanda: la t di mandata varia a seconda della t esterna ed anche in funzione della temperatura ambiente impostata? ovvero: se la t ambiente effettiva è di 18° e la t impostata sul termo è di 21° la t mandata aumenterà per raggiungere più in fretta la t impostata rispetto a t ambiente 18° e t impostata 19°?
                                                  Se così fosse non capisco come possa regolarsi la caldaia per procurarmi t diverse in bagno e resto della casa.
                                                  N.B.: è evidente che ho delle lacune sul tema, ma sono un nuovo utilizzatore e mi occupo di altro nella vita.. scusate..

                                                  Commenta


                                                  • di solito no..la temperatura varia tramite la sonda esterna della caldaia, la quale riscalda più o meno l'acqua dell'impianto in base alla curva e scostamento!
                                                    ti dico di solito perchè volendo si potrebbe fare, con la domotica e con valvole a 3 vie..ma non mi pare il tuo caso altrimenti l'avresti scritto nella descrizione dell'impianto!
                                                    per come è fatto il tuo impianto (o quanto ho capito io) la temperatura è una unica, sia per il riscaldamento a pavimento di tutta la casa che per i termobagni..il tutto regolato appunto dalla sonda esterna della caldaia.
                                                    bisognerebbe capire quindi i parametri impostati sulla caldaia, i quali determinano differenti temperature di mandata a seconda della temperatura esterna rilevata!

                                                    con la pompa hai risolto??

                                                    Commenta


                                                    • sì il mio impianto è regolato dalla sonda esterna e la t è unica per tutta la casa compresi i termoarredi.

                                                      leggendo il forum sembra che ci siano due correnti di pensiero: impianto sempre in funzione senza termostati con regolazione dei flussometri sul collettore ed impianto regolato da cronotermostati, testine ecc.. (se ho capito bene).

                                                      quale soluzione è da preferire?

                                                      mi pare di capire che, specie in questa stagione, l'impianto on/off rimane fermo per diverse ore con conseguente raffreddamento del pavimento e nel momento in cui riparte consumerebbe di più per ripristinare la t impostata oltre che impiegarci magari due ore.
                                                      Ancora, se l'impianto on/off rimane in funzione solo due/tre ore non fa in tempo a scaldare la stanza più lontana che si avverte effettivamente più fredda.

                                                      questo può essere ovviato facendo girare sempre l'impianto? ma se così fosse, se impostassi un t ambiente di 25°, in modo da avere l'impianto sempre in funzione, non incorro ad un consumo maggiore per via della t mandata che aumenterebbe per raggiungere tale temperatura?

                                                      Commenta


                                                      • Sempre per il mio collaudo....

                                                        Mi hanno suggerito (gente del mestiere) di fare il collaudo con l'aria compressa, in questo caso basterebbe un compressore (che ho) è un adattatore con rubinetto è manometro che sto costruendo, per poter collaudare l'impianto.
                                                        Mi è stato detto che loro la maggior parte delle volte fanno così che è un sistema più pulito e veloce e che comunque non è strettamente necessario, visto che i tubi vengono pre testati (confermo, perchè nel tubo che jo steso ho trovato un pò d0'acqua , segno che il tubo è stato collaudato).
                                                        L'idea mi sembra buona, ma poi mi è venuto il dubbio, che buttando l'aria compressa dentro i collettori le valvole di sfiato automatico si aprano e che quindi questa prova non si possa fare, almeno di rimuovere le valvole è metterci un tappo.

                                                        Che ne pensate?

                                                        Per il caricamento, mi hanno confermo che non dovrebbero esserci problemi, che la caldaia ri dovrebbe autoripristinare in automatico e che quindi possi aprire la mandata e riempire così.

                                                        Aspetto vs info.

                                                        Commenta


                                                        • riguardo al primo post secondo me è da preferire il 24h24 quando ho bisogno veramente di scaldare (inverno)...quando come adesso magari serve solo un pò di apporto la sera farei on/off...
                                                          i consumi maggiori sarebbero riferiti solo alla pompa..per il resto riscaldare l'impianto (e mantenerlo) a 25° costa sicuramente meno che 10h a 45°!
                                                          e sicuramente il comfort è diverso..

                                                          per il secondo post avrei qualcosa da ridire sul fatto che non sia strettamente necessario..i tubi si sono già testati, ma le giunzioni no!e se la giunzione perde quando hai gettato il massetto che fai??lasci piovere al piano di sotto o ti metti a disfare il pavimento??

                                                          Commenta


                                                          • non so camullo, ma tu veramente vorresti rischiare problemi al riscaldamento radiante e a tutto quello che ci sta sopra (massetto, pavimento, mobili) per risparmiare quanto? scusa se mi permetto ma è abbastanza evidente che che non sei un idraulico (come non lo sono io), quindi non capisco come mai vuoi assumerti un tale rischio un elemento essenziale del tuo impianto, per di più il meno accessibile.
                                                            ricordo che se gonfi troppo la tubazione, dopo la gettata del massetto, rischi che il tubo abbia dell'aria intorno e quindi non scambi bene; se gonfi troppo poco rischi che il tubo spinga troppo sul massetto.
                                                            a casa mia hanno usato acqua alla pressione d'esercizio, tanto poi ci pensa il vaso di espansione a gestire le dilatazioni.
                                                            Ultima modifica di modenet; 23-03-2012, 12:36.

                                                            Commenta


                                                            • Allora, intanto non ci sono giunzioni, la perdita si può avere solamente all'attacco dei connettori, almeno che il tubo non sia bucato.
                                                              Cmq ho deciso ti testarlo con l'aria compressa a 6 bar come mi è stato suggerito da persone che li installano di mestiere.
                                                              Ho già costruito l'adattatore per il compressore, vi tengo aggiornati.
                                                              Grazie 1000 per il momento.

                                                              Commenta

                                                              Attendi un attimo...
                                                              X