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utilizzo caldaia a legna

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  • #61
    Gun,per me è sbagliato tutto il sistema,come dici tu se io la mattina ho il puffer a 55 non sono padrone di far partire le pompa del riscaldamento,anche per 10 minuti? in questo modo a cosa mi serve il puffer.Per quanto mi riguarda la pompa del riscaldamento deve lavorare per conto suo,collegato ad un crono la pompa del boiler anche quella deve lavorare per conto suo sotto termostato.La prima cosa che devi fare è capire il perchè questa caldaia scalda "niente" ovvero se la caldaia è in garanzia chiamare il loro tecnico,una caldaia a legna non può lavorare a 63/65°.Detto questo,risolvi prima questo problema poi farai delle modifiche al sistema,come ti ho detto per me questo sistema non funzionerà mai bene.

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    • #62
      La caldaia a legna in questione è da 18 KW di potenza nominale, a pieno regime non riesce a scaldare H2O sopra i 65 °C quando le 2 pompe dei riscaldamenti del 1° e 2° piano sono in funzione, al massimo è riuscita a raggiungere i 70 °C quando 1 sola pompa era in funzione.
      Considerando che la casa in questione è circa 100 m2 a piano, con solai alti 3 metri ed ampia scala interna è possibile che sia insufficiente la potenza della caldaia !!
      Dovrebbe a pieno regime lavorare come da manuale dai 75 agli 85 gradi, oltre al fatto che i collegamenti e quindi il puffer gestito nella modalità attuale non serve a nulla.
      Oltre a chiamare il tecnico, accetto consigli.
      Saluti.

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      • #63
        gun, hai tutte le impostazione dei termostati sbagliati.
        fai un disegnino con le varie posizioni e le varie tarature.
        riscaldamento a biomassa e PDC
        Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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        • #64
          Partiamo dal fatto che:

          1- Le regolazioni possibili alla caldaia sono 2:

          - Temperatura di lavoro, attualmente 85 °C.
          - "DT" attualmente impostato a 15 °C, in pratica sono i gradi di differenza rispetto alla temperatura di esercizio sotto il quale la caldaia dovrebbe richiedere nuovamente legna ( quindi 70 °C ).

          2- I 2 termostati presenti all'interno della casa ( 1 e 2 piano ) non sono programmbili in fasce orarie.
          Indicano la temperatura presente, io posso agire solamente impostando la temperatura desiderata.
          In questo modo se in casa ci sono 19 gradi io ad esempio imposto 22°, quando l'impianto è pronto parte perchè la temperatura impostata è superiore a quella presente, nel momento che viene raggiunta le pompe vengono disabilitate.

          3- Nel vano caldaia sono presente i 2 puffer, accumulo H2O per circuito di riscaldamento da 750 litri e boliler da 300 litri per ACS collegato ai panelli solari ( 5Mq ).

          All'interno del puffer ( 750 litri ) nella parte alta e del boiler ACS sempre nella parte alta ci sono 2 sonde per rilevare la temperatura, impostate a ( 60 °C puffer e 50 °C ACS ) ed il tutto funziona in questo modo:
          Nel momento che accendo la caldaia, questa porta H2O in temperatura raggiunti i 60 °C parte la pompa interna alla caldaia che inizia a scaldare il puffer. Quando questo è pronto, raggiunta la temperatura impostata nel termostato nel mio caso 60 °C , si controlla la temperatura ACS se anche questa si trova a 50 °C allora vengono abilitate le pompe a partire.

          Adesso i problemi sono 2:
          1 - Il primo è il fatto che la caldaia al max della combustione non riesce a superare i 65 °C quando dovrebbe arrivare fino a 85, il mio timore che sia stata dimensionata male alle esigenze abitative.
          2- Il fatto di non sfruttare il puffer sia come tempertura di esercizio che funzionalità di volano termico, per il fatto che abbassandosi di un solo grado la temperatura al suo interno che tutto si ferma perchè le pompe dei riscaldamenti non sono più abilitate a partire.

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          • #65
            ciao a tutti
            la scorsa settimana ho acceso la caldaia eta sh20, devo riscaldare una casa singola tutto su un piano di circa 150 mq costruzione del 1996 doppi vetri 4/5silver serramenti taglio termico muri 23poroton, puliuretano 3+3 +13poroton.
            il primo impatto sui fumi positivo esce un fumetto simile al metano.
            il mio dubbio è sull'autonomia vorrei caricarla solo 2 volte al giorno e mi sembra che non basti.
            alla caldaia ho abbinato un puffer fiorini da 1500litri con produzione di acqua calda.
            io ho capito che il funzionamento è il seguente: devo mettere legna secondo il fabbisogno del puffer.
            alla sera puffer carico al 85% temperatura alta 85 media 78 bassa 65, al mattino con temperature esterna +10 per passare in casa da 18° a 20° il puffer scende a 75% alta 83 media 60 bassa 50.
            esco di casa al mattino alle 7.30 e metto legna, rientro alla 19.30/20.00 quando la temperatura esterna è 0° oppure - 5° non penso di trovarmi la casa fredda.
            se metto più legna non serve perchè anche con il puffer freddo e legna in avanzo il caldaia questa senza aprire e chiudere la porta non parte, quando la temperatura media del puffer è a 50° non scalda quasi.
            forse era meglio acquistare una caldaia di fascia bassa che usa la legna contenuta in caldaia come magazzino?
            accetto consigli
            saluti

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            • #66
              ho sbagliato
              penso di trovare la casa fredda alla sera in inverno.

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              • #67
                Ciao,

                devi provare a vedere come programmare le pompe di circolazione nei termosifoni durante il giorno, in modo che quando a casa non c'è nessuno il riscaldamento sia spento, per ripartire diciamo un'ora prima che si torni in casa, così risparmi calore del puffer.

                Così quando torni casa non sarà fredda, e potrai rimpinzare bene la cadaia quando torni e una carica serale prima di dormire.

                Io ho un impianto similare con caldaia a legna e carico a mattina, mezzogiorno e sera (3 volte) ma ho la fortuna di tornare a csasa a mezzigiorno.

                Saluti
                Alex

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                • #68
                  Ciao, c'è qualche cosa che non torna in questo periodo io scaldo 160+40 mq con una carica 3/4 di legna scarsa ogni 24 ore con puffer 1500 lt.
                  A -10 carico 2 volte al giorno una piena e una 1/2 con l'aiuto di 5 pannelli solari e sono in zona E.
                  Al massimo farai 2 cariche piene non avendo i pannelli, ma non di +.
                  Il puffer lo devi caricare quando è al 30% in 3 ore lo porta a massima potenza caldaia al 100% e sei a posto per 24 ore o meno in base alle richieste impianto.
                  A 75% non la devi caricare altrimenti la mandi subito in modulazione.
                  Devi soltanto imparare a condurla, sei ancora confuso, la seconda parte del post a riguardo della porta che non parte non l'ho capita prova a spiegarti meglio.

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                  • #69
                    leone, a quanti kg corrisponde una carica ?

                    da queste osservazioni si comprende l'utilità del puffer, è probabile che con un 2000 litri caricheresti una sola volta al giorno.

                    ma in inverno a -10 quanto rendono 5 pannelli piani ? ho letto qui nel forum che dovrebbero rendere 6 kwh in una giornata di sole a dicembre.

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                    • #70
                      Non ho idea dei kg in quanto in questa 1/2 stagione brucio legna scarsa, tanti todini di 3-4 cm di vari rami di legni con poca resa calorica, in basso alcuni pezzi spaccati di legna buona rovere o faggio e poi rametti e pezzi di scatro corti e fatti a cuneo, la legna calorica la tengo per il pieno inverno, quindi mi risulta difficile fare dei calcoli, faccio dei calcoli a fine stagione al metro stero di legna secca facendo però una media del peso dato che brucio diverse essenze.
                      Come scritto sopra ora faccio una carica al giorno e stop, i pannelli allungano l'autonomia ma bisogna essere bravi a condurre per sfruttarli, ad esempio regolare le cariche di legna da arrivare nelle ore calde di massimo irraggiamento con il puffer "freddo" naturalmento previsioni alla mano, se dà brutto mi regolo diversamente.
                      Ci vogliono alcuni mesi di pratica, se non hai il solare è + semplice ancora, io di vantaggio ho che se sbaglio in difetto ho il pellet che mi parte in automatico in pratica all'interno della casa il clima è costante in base alle regolazioni dei termostati.
                      I pannelli li ho inclinati a 45° per sfruttare il sole in inverno e non avere surriscaldamenti in estate.

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                      • #71
                        Ciao Leone Sandri,
                        ecco cosa ci vuole e mi sembra di capire che sei sulla strada giusta: un piccolo manuale "come condurre una caldaia a legna", "come condurre un impianto misto caldaia/solare". Di quanto ne leggo mi sembra tutto molto competente - perchè non concentri il tutto in due documenti?
                        Ciao e grazie, Igor

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                        • #72
                          x margiop il vano carico lo danno per 150lt, è circa 70cmx55cmx38cm pieno di faggio direi che ci stà 60-65 kg di legna calcolando un coefficente di riempimento di 0,58 e un peso del legno di 700-750kg al metro cubo di legno secco umidità intorno al 20-25%.
                          In questo momento carico della "legnetta" per avere 24 ore di autonomia a spanne metterò 25-35 kg di legna riempendo a 3/4 volume del vano, naturalmente questa legna ha un peso decisamente + basso del faggio intorno ai 400-500 kg al metro cubo di media.
                          x panmeri, non sono così competente in generale da mettere giù un manuale sono solo un utilizzatore del mio impianto nello specifico ed inoltre le variabili sono così tante e soggettive che a mio avviso è impossibile buttare giù delle linee guida generalizzate .
                          L'importante per chi vuole un impianto a legna è di informarsi prima sui prodotti che offre il mercato e farsi una 1/2 idea, poi confrontarsi con un termotecnico oppure un idraulico competente e mettere bene in chiaro da subito cosa uno vuole ottenere dall'impianto e per contro quali saranno i compiti di conduzione dell'utilizzatore.
                          In molti post sembra che scaldarsi con la legna sia una rottura immane che non si ha autonomia ragionevole, che bisogna caricare ed aggiungere molte volte legna in caldaia, non è esatto in assoluto.
                          Oggi ci sono dei prodotti che permettono abbinati a puffer di una certa misura autonomie rilevanti con pulizie quasi nulle, di contro per il momento sono prodotti di un certo costo destinati a chi si appassiona a condurli in un certo modo e con accortezza per dare il meglio.
                          Io prima di scegliere la caldaia e l'impianto mi sono fatto accompagnare dall'idraulico a vedere alcune caldaie installate e toccando con mano ho capito le differenze.

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                          • #73
                            Originariamente inviato da leone sandri Visualizza il messaggio


                            Io prima di scegliere la caldaia e l'impianto mi sono fatto accompagnare dall'idraulico a vedere alcune caldaie installate e toccando con mano ho capito le differenze.
                            è QUELLO CHE BISOGNEREBBE SEMPRE FARE!!!!!
                            troppi si fidano solo di un idraulico, e poi "bestemmiano"......io personalmente prima di prendere le mie ho girato per 6/9 mesi (quando avevo tempo) ed ho visto almeno 10 impianti/caldaie.......
                            Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
                            cosa ne pensate?...http://www.energeticambiente.it/agri...ansgenico.html

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                            • #74
                              Mi associo e sottoscrivo quanto detto da leone e giuggiolo!!!!

                              Le parole che piu' mi piacciono: Toccare con mano!!!, non fidarsi, non per sentito dire. Inoltre ogni termotecnico ed installatore hanno un loro "stile" di lavoro, che si ripete nel complesso su ogni impianto. Percio' la cosa piu' semplice è farsi portare a vedere gli impianti gia' realizzati, parlare con i proprietari e non vergognarsi a chiedere, anche le cose piu' semplici. Farsi mostrare come si accende una caldaia, come si regola .....Facilmente tutte le persone ti raccontano la loro esperienza, i piccoli intoppi iniziali.....

                              In questo modo difficilmente si rimarra' delusi del proprio impianto a biomassa!!!!

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                              • #75
                                Un saluto a tutti.
                                In attesa del tecnico volevo chiedervi:
                                1- la valvola miscelatrice che dovrebbe esserci tra puffer ( parte alta ) e pompe di riscaldamento per mantenere una temperatura di mandata costante ai radiatori ( es. regolato a 60 °C ) con quale h2o ( fredda ) andrebbe miscelata la calda. Il circuto di riscaldamento non è un circuito chiuso ?
                                2- La modulazione di lavoro della caldaia a legna andrebbe regolata sulla base della temperatura della parte bassa del puffer dove avviene il ritorno del h2o del riscaldemanto per fare in modo che questo si scaldi tutto completamente e non in base all'h2o contenuta nella caldaia ( 100 litri ).

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                                • #76
                                  Gun,la miscelazione avviene con il ritorno,va fatto un bypass tra mandata e ritorno e la pompa va installata dopo, tra termo e valvola miscelatrice.Certo,se con la legna ,la parte bassa del puffer

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                                  • #77
                                    Ok, Tom Tom.
                                    Mettiamo che la caldaia in temperatura di lavoro(es: 80 °C) inizia a scaldare il puffer dall'alto verso il basso.
                                    Imposto la temperatura h2o della mandata dei termosifoni a 60 °C ( nella valvola miscelatrice ), raggiunta tale temperatura ed i termostati vanno in chiamata partono le pompe, nel frattempo la caldaia continua a caricare il puffer in maniera autonoma. Raggiunta la temperatura ambiente desiderata, le pompe si fermano e la caldaia continua a caricare il puffer fino quando la temperatura nella parte bassa del puffer non ha raggiunto la temperatura da me impostata [ (es: 80 °C ) stessa temperatura di lavoro della caldaia ].......a questo punto il by-pass diventa inutile.
                                    Mi spiego, il by-pass funziona fin quando la temperatura nella parte bassa del puffer dove avviene il ritorno dell'impianto di riscaldamento è uguale oppure inferiore a 60 °C appena questa inizia a salire, anche la Temperatura della mandata ai termosifoni iniza a salire, vero......
                                    Tom Tom, potresti darmi delle dritte sulle temperature da impostare dopo tale modifica:
                                    1 - T nominale di lavoro caldaia ( considerando il range 75 - 85 )
                                    2 - T ritorno caldaia ( sistema anticondensa )
                                    3 - T di regolazione h2o termosifoni
                                    4 - T di riempimento del puffer [( parte bassa ) che regola poi il funzionamento della caldaia, quindi non potrebbe comunque essere superiore alla temperatura nominale di lavoro della caldaia ]
                                    Ringraziando anticipatamente tutti, si accettano consigli.

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                                    • #78
                                      Gun,scusami perchè metti una valvola miscelatrice ?per non mandare ai termo acqua a 80°quindi il bypass funziona sempre,anche se hai acqua a 100 nel puffer,la miscelatrice funziona insieme al bypass altrimenti come farebbe a funzionare,in parole povere se hai il puffer a 80 la pompa non fa altro che far girare l'acqua tra termo e circolatore prelevando dal puffer quella quantità che serve per mandare l'acqua ai radiatori a 60,supponiamo che tu hai un ritorno di 50 ,dal puffer sarà prelevata quella quantità che serve per riportare l'acqua da 50 a 60.
                                      Detto questo ,spero stiamo parlando la stessa lingua,cioè stiamo parlando di valvola miscelatrice quella che va messa sulla mandata non di valvola che va messa sul ritorno con funzioni di anticondensa

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                                      • #79
                                        Ciao Tom Tom.
                                        Stiamo parlando della stessa cosa, cioè della valvola miscelatrice e non del sistema anticondesa della caldaia, fino a questo punto riesco a seguirti.
                                        Non seguo il ragionamento, non sono idrualico-termotecnico, cerco solo di capire e non metto in discussione il funzionamento. Una volta raggiunto l'equilibrio ( condizione possibile ? ) cioè tutto il puffer si trova ( es: 80 °C ) e voglio una mandata di 60 °C ai termo, l'h2o fredda di per abbasare la T di mandata ai termo e portarla a 60 °C dove la prende ?
                                        Ipotizzo che le pompe del riscaldamento si fermano e si continua a caricare il puffer fino a raggiunge l'equlibrio termico di 80 °C, quando riparte la richiesta delle pompe, l'h2o fredda per abbassare la temperatura di mandata e portarla a 60 °C dove la prende l'impianto, il ritorno scarica nella parte basse del puffer che si trova ad 80 °C.
                                        Saluti.

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                                        • #80
                                          gun,come ti ripeto è la stessa acqua del riscaldamento,dell'impianto,ti faccio un esempio:quando parte la pompa dell'impianto questa si "succhia " il 70 % dal ritorno dell'impianto tramite il tubo di bypass e il rimanente 30% dal puffer (sono percentuali a caso per farti capire)Quindi tu non hai una mandata al 100 per 100 a 80° ma solo al 30 %.Vedo se ti posso fare uno schemino

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                                          • #81
                                            Originariamente inviato da Gun79 Visualizza il messaggio
                                            Ciao.......chiesta delle pompe, l'h2o fredda per abbassare la temperatura di mandata e portarla a 60 °C dove la prende l'impianto, il ritorno scarica nella parte basse del puffer che si trova ad 80 °C.
                                            Saluti.
                                            scusate se mi intrometto, l'acqua diciamo fredda per portare da 80° a 60° la prende dal ritorno dei termosifoni prima che entra nel puffer........

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                                            • #82
                                              Gun, non preoccuparti.... funziona funziona!! Il ramo della valvola collegato all' acqua fredda si dirama a sua volta sul fondo del puffer e sul ritorno del riscaldamento. Quindi l' acqua fredda la prende in primis da ritorno del riscaldamento, appunto perchè i radiatori raffreddano l' acqua......

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                                              • #83
                                                eccoti lo schemino...........................
                                                File allegati

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                                                • #84
                                                  Un grazie a tutti.
                                                  In questo modo risulta tutto più chiaro.
                                                  I collegamneti attuali sono sbagliati, come tutto da rivedere anche la gestione dell'impianto.
                                                  In modo che all'arrivo del tecnico vediamo di sistemare il tutto, spero che venga prima del freddo.
                                                  Un consiglio sulle impostazioni delle temperature di lavoro.

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                                                  • #85
                                                    ciao a tutti,
                                                    per leone e altri utenti con caldaia eta, scusate in questi giorni ho poco tempo per scrivere.
                                                    sicuramente devo allenarmi però quello che mi fa nascere i dubbi è visto la temperatura esterna +9 appena parte al mattino per passare da 18° a 20° in casa, il puffer passa dall'85% al 75%. Mi preoccupo di quei giorni quando fuori è vicino allo 0 o anche -5 (10gg all'anno) di arrivare alla sera e trovarmi al freddo, fino adesso avevo una unical gasogen 40 e mi gestivo tutto da solo e riuscivo anche nei giorni freddi a tenere calda la casa tutto il giorno senza chiedere l'aggiunta di legna a chi sta in casa ( anziani o piccoli che creano solo guai).
                                                    Per leone sulla seconda parte intendevo questo: certe caldaie considerate di livello più basso, metti legna scaldano il puffer, a puffer caldo vanno in stand by, se rimane legna in eccesso nella caldaia e il puffer va sotto di temperatura ripartono e bruciano quello che è rimasto, mi sembra che la eta questo non lo fa. A voi rimane della brace accesa? a me no ogni volta per ripartire devo accendere. Ieri sera ho anche capito quanto gira la ventola senza combustione e fumi freddi, si è fermata dopo 50 minuti mi sembrano eccesivi. E' normale che la sonda lambda quando accendi entri in funzione dopo alcuni minuti e non subito? faccio tutte queste domande perchè sul manuale "istruzioni per l'uso" non ho trovate spiegazioni. Probabilmente sono troppo preciso.
                                                    Saluti a tutti

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                                                    • #86
                                                      ok, provo a risponderti dall'inizio.
                                                      Che ti scende il puffer da 85% a 75% non mi sembra così strano dipende dalle richieste dell' impianto a volte il mio puffer in una notte scende anche di un 30-40% quando fà freddo.
                                                      Devi riuscire ad avere parecchio volano termico, riuscire a portare il puffer al 100% e poi sfruttarlo fino al 30% e poi ricaricare facendolo coincidere con i momenti che sei a casa es. sera o mattino anche con il freddo almeno 12 ore te le fà.
                                                      Io ad esempio con -10° carico alle 20,00 circa pieno in modo che la caldaia scalda nel momento che l'impianto richiede ancora calore fino alle 24,00 poi i termostati chiudono e la caldaia carica il puffer al 100% così arrivi a mattina, da questo capisci che la caldaia ha la possibilità con una carica piena di caricare un puffer di + di 1500 lt se carichi alle 24,00 quando i termostati chiudono, carica il puffer la 100% e poi verso mattina appena il puffer scende riparte con la legna rimasta e riparte la gassificazione.
                                                      La nostra caldaia se la carichi troppo va in spegnimento come altre toglie l'aria e ferma la ventola soffocando la gassificazione ne và della resa,durata e emissioni.
                                                      C'è la possibilita di atttivare il mantenimento brace dal pannello di comando, comunque ora che fai una accensione ogni 24 ore non trovi la brace accesa trovi dei cubetti neri carbonizzati che se con l'apposita paletta ne fai cadere un pò di sotto nella camera di combustione e poi accendi un pezzo di giornale vedrai che parte velocemente, nei periodi + freddi quando carichi ogni 12 ore la brace accesa rimane e la caldaia parte quasi da sola.
                                                      Segui bene le istruzioni di accensione un pezzo di cartone 2 fogli di giornale tunnel nella catasta della legna occhio che i tre fori grandi siano liberi da cenere o carbone e vedrai che da accendere è facilissimo.
                                                      La ventola se apri la porta parte in automatico se la vuoi proprio spegnere devi agire sui tasti neri del pannello di controllo poi ricordati di riportarli sull'automatico.(cosa ti serve aprire il portello se poi non la carichi???)
                                                      Cosa vuole dire: la sonda lambda quando accendi non lavora da subito, non capisco.
                                                      Ciao

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                                                      • #87
                                                        ciao leone,
                                                        grazie, il mio dubbio sulla tenuta del caldo è durante il giorno con persone a casa, sulla notte non ci sono problemi.
                                                        Ho capito che va in modulazione e spegnimento per carico eccessivo, mi chiedo se con puffer freddo riparte per bruciare l'eventuale legna rimasta.Accenderla è facilissimo e mi trovo + che bene.
                                                        Sono all'inizio e quando vado a vedere alcune volte mi è venuto spontaneo aprire il portello. La sonda lambda non lavora subito quando accendo, (metto cartone+giornale acceso), hai provato con i cubetti di diavolina?, la sonda inizia a segnare dopo alcuni minuti, questa sera guardo quanti.
                                                        saluti

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                                                        • #88
                                                          la sonda lambda lavora sopra i 90° però se non erro ha una resistenza che la porta a quella temperatura

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                                                          • #89
                                                            Alla mattina con il puffer attorno al 30% carichi a palla il vano con legna buona e vedrai che arrivi a sera l'mpianto richiede quindi la caldaia lavora al 100% e ti carica il puffer al 100%, nel mio caso invece capita anche che dovo fare solo 1/2 carico dato che dalle 11.00 il sole(quando c'è) integra con i 5 pannelli e arrivo a sera, alle 20,00 carico pieno e vai fino a mattina, questa naturalmente nei periodi sotto zero.
                                                            Quando il puffer si fredda, richiede e la caldaia riprende e ti brucia la legna che rimane.
                                                            Avevo comprato dei cubetti di quelli detti ecologici.... ma non li uso parte troppo bene con il giornale serve una bella vampata iniziale per accendere i carboni ed i cubetti fanno una fiammellina misera.
                                                            Per la sonda non capisco cosa guardi, io quando accendo vado sul menù caldaia a legna dove trovo i segueti parametri
                                                            -temp acqua caldaia
                                                            -temp fumi
                                                            -percentuale ossigeno rimanente
                                                            -velocità ventilatore
                                                            -percentuale aria primaria
                                                            -percentuale aria secondaria
                                                            -temp acqua ritorno in caldaia
                                                            Oppure puoi stare su visualizzazione temperature che per l'accensione serve solamente controllare i fumi.
                                                            Dopo l'accensione quando i fumi salgono a + 100 chiudo la portina di accensione e dopo alcuni minuti vedi che i motori aria primaria e secondaria cambiano le %, è normale che in accensione per alcuni minuti un parametro e a 99% e l'altro all'1% circa.
                                                            Magari hai scovato qualche parametro che non ho visto, il menù è vasto sulla mia c'è anche tutto il controllo del bruciatore a pellet.

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                                                            • #90
                                                              Originariamente inviato da tom-tom Visualizza il messaggio
                                                              eccoti lo schemino...........................
                                                              Permettimi una domanda, Tom-Tom, sulla valvola miscelatrice:
                                                              E' corretto mettere una valvola miscelatrice che limiti la temperatura in uscita (come si usa per la acs per evitare ustioni) a p.es. 32-35 gradi (impianto di riscaldamento a pavimento)?
                                                              O con altre parole: se il puffer non limita la temperatura in uscita lo deve fare una valvola miscelatrice, giusto?
                                                              Grazie e saluti, Igor

                                                              Aggiungo: si chiama valvola miscelatrice termostatica, giusto?
                                                              Ultima modifica di panmeri; 05-11-2010, 11:23.

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