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utilizzo caldaia a legna

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  • utilizzo caldaia a legna

    Ciao, mi sono appena iscritta al forum ed avrei da chiedervi un consiglio.
    Abbiamo fatto installare a casa caldaia a legna, marca austriaca 30sh e puffer di 1500 litri. La casa è in pietra, in piena campagna, misura circa 300 mq, i soffitti di altezza normale, infissi non proprio fantastici.
    In seconda battuta faremo installare anche dei pannelli solari per l'acqua calda sanitaria, ma ora la caldaia a legna lavora da sola e non ho voluto inserire il supporto del metano. Siamo in 4 a casa.
    Sino ad oggi si è fatta una mezza carica di legna più o meno ogni tre giorni,mantenendo la carica del puffer a non meno di 40°.
    Ora si inizia ad accendere un po' il riscaldamento e vorrei sapere, secondo voi, quale può essere la migliore regolazione dei tempi di accensione del riscaldamento e delle cariche del legno.
    Spero di essere stata chiara nella mia esposizione, non sono assolutamente "tecnologica" da questo punto di vista , ma mi piacerebbe davvero ottimizzare ove possibile la resa e il funzionamento di questo impianto e tutti i consigli davvero sono ben accetti.

  • #2
    per capire, dovresti fare uno schemino.
    Infatti, se tieni a 40° il puffer, e fai ritornare quella T° in caldaia senza accorgimenti, avrà vita corta.......
    riscaldamento a biomassa e PDC
    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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    • #3
      il vantaggio di avere un puffer è propio quello di non dovere pensare a quanto caricare la caldaia, ma riempirla sepre al massimo e magari a giorni alterni......propio per dedicargli meno tempo possibile.... io personalmente adesso accendo la caldaia a giorni alterni ma le riempio al massimo, e lascio che si spenga per mancanza di combustibile..... la caldaia lavora meglio, nel senso che ha la resa ottimale e non occorre la mia supervisione ogno giorno per una mezza carica .......per le temperature poi io arrivo tranquillamnente a 80 gradi dentro al puffer (temperatura superiore) propio per avere + autonomia possibile... se tu "riempi" il puffer solo a 40 gradi ti dimezzi l'autonomia rispetto a riempirlo a 80....
      Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
      cosa ne pensate?...http://www.energeticambiente.it/agri...ansgenico.html

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      • #4
        Acquazul,il puffer produce acqua sanitaria? è un combi ? il sistema che usa lei è sbagliato,il puffer lo deve tenere ad una temperatura più alta,penso che la sua caldaia, abbia un sistema per il rialzo della temperatura sul ritorno in caldaia.Inoltre lei ha parlato di supporto tramite metano,le chiedo..esiste una caldaia a gas collegata con l'impianto ?Riguardo gli orari di accensione del riscaldamento quello dipende da lei, è soggettivo,tenga presente che il puffer lo deve tenere sempre in temperatura 24 ore su 24,quindi si deve regolare in merito

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        • #5
          Ciao Aquazul, ritieniti fortunata ad avere in sala termica quella caldaia!

          Non credo che ci sia nessuno in grado di insegnarti ad usarla, in quanto "LEI fa tutto da sola!". Tu battaci dentro la legna e basta! Dato che avrai gia' speso una cifra, per quella caldaia, ti consiglio di aggiungere anche la gestione climatica delle zone della tua casa, lasciando fare tutto alla centrallina della caldaia. Idem, se lo aggiungi, per il solare e l' impianto o accumulo dell' acs (acqua calda sanitaria) e la caldaia a gpl o metano.

          Prova pure a riempirla di legna, vedrai, che sen non serve, la caldaia rimane in mantenimento, anche un giorno per l' altro. L'unico problema vero per questa funzione è la legna troppo umida. Quindi ti consiglio sempre legna ben secca!

          Ciao e buon divertimento! Se abitassi vicino, ti farei le cariche della legna a gratis, solo per vedere funzionare la tua "Caldaia Austriaca!!"

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          • #6
            Grazie per tutte queste risposte :-). Mi sono espressa male ovviamente :-) il puffer non lo carico per mantenerlo a 40°, era per dire che non lo faccio scendere mai sotto i 40° gradi.
            Mi hanno detto di regolarmi nella carica per non farla andare in sovralimentazione.... per questo ci sto attenta. Sbaglio?
            Facciamo un esempio pratico... Preciso che Lei (l'austriaca bionda :-) per intenderci) mi produce l'acqua calda sanitaria.
            Riscaldamento acceso dalle 14.00 alle 23.00. Curva settata a 45 per la mandata, altrimenti qui casa mi diventa Africa, visto che non fa ancora tanto freddo.
            Stiamo facendo una carica intera alle 13, il puffer alle 13 è sui 50°. Se io per esempio caricassi la caldaia al mattino, lei con un'intera carica, non accendendo il riscaldamento o meglio accendendolo come dicevo a partire dalle 14, mi potrebbe andare in sovralimentazione no?
            Lei, la bionda, è governata da un cronotermostato posizionato in un corridoio al piano di sopra (poi approfitterò per chiedervi un mistero che lo ha avvolto) dal quale io ho settato i tempi di accensione del riscaldamento.
            Ecco... spero di essere stata più chiara ora.
            O devo tenere sempre il riscaldamento acceso, magari a mandata più bassa?
            Scusatemi.... sembrerò stupida a fare queste domande, ma non essendo pratica della cosa, devo entrare nel "mood" giusto e soprattutto nello schema logico del funzionamento.
            X Scresan... se ti trovi di passaggio hai voglia che puoi venire a trovarci, no problema e non ti facciamo fare le cariche di legna, ma magari ti offriamo un buon bicchiere di vino !

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            • #7
              ciao Aquazul ,

              premesso che vendo Froling , per rispondere correttamente alle tue domande bisognerebbe avere alcuni ragguagli tecnici .
              mi pare di capire che la caldaia ha una miscelatrice con curva climatica : la pompa impianto, partenza e stop da chi è comandata ?

              centralina caldaia o termostato ambiente ?

              se comandata da termostato ambiente ha un termostato blocco di minima ?

              come è settata la temperatura per la ricarica di legna ad accumulo freddo : a quanti gradi , cioè , puoi ricaricare la caldaia ?

              hai lasciato la predisposizione per collegare 1 secondo accumulo per aumentare il tempo tra 1 ricarica e l'altra?

              cordialmente

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              • #8
                oh mamma, LuGa.. che domande... io non sono capace di risponderti...
                partenza e stop dal cronotermostato, che però a quanto mi è parso di capire non governa la temperatura.
                che significa termostato blocco minima? io ho una temperatura per il funzionamento di 22 gradi e una per la "notte" di 15 sul cronotermostato.
                non so dirti davvero come si fa a vedere la temperatura per ricarica ad accumulo freddo.... mi hanno detto di non far scendere mai il puffer sotto i 40 e regolarmi.
                Non so se ci sia la predisposizione per un secondo accumulo... io ho un bollitore di 300 lt e un puffer di 1500, un secondo accumulo non l'ho valutato nè mi è stato proposto.

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                • #9
                  strana la storia del puffer dei 40 gradi..
                  La bionda ha già di serie un'anticondensa o te l'ha messa chi l'ha installata?
                  D'Alessandro CS 25
                  Zona climatica E

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                  • #10
                    Ciao Aquazul ,

                    se la centralina della tua caldaia , gestisce oltre alla miscelatrice anche la pompa impianto , in centralina sono impostati i valori di minima per far partire e fermare la pompa nel caso di accumulo caldo e freddo : la pompa impianto , con richiesta da parte dell'impianto , parte quando una sonda rileva che l'accumulo è almeno a X° e ferma la stessa pompa quando , in mancanza di legna , l'accumulo si raffredda a X° .
                    se invece , come penso , la tua pompa è gestita dal termostato ambiente tuo tradizionale , spero che abbiano collegato la pompa ad un termostato di minima per farla lavorare come spiegato prima . La predisposizione per altro accumulo può tornare utile , nel caso si voglia aggiungere un altro accumulo , per non svuotare l'impianto .

                    ti consiglio , comunque , dopo un mesetto di rodaggio , di riverificare con il tuo rivenditore o installatore se è corretto l'utliizzo che stai facendo della tua caldaia .

                    saluti.

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                    • #11
                      Ciao Aquazul grazie dell' invito!!! Arrivo!!!

                      Spero che chi ti ha fatto l'impianto abbia utilizzato la centrallina della caldaia per gestire tutto! Altrimenti tutto diventa un po' piu' complicato, e meno funzionale.

                      La caldaia non ha bisogno di sistemi anticondensa! Spero che il termostato serva solo a dire alla caldaia quando vuoi attivare il riscaldamento in quella zona, per praticità per non andare in sala termica a modificare il tutto sulla centrrallina della caldaia.

                      Credo pero' che per avere il max, dovrebbe esserci una sonda termica che collegata alla caldaia rileva direttamente la temperatura ambiente (o forse un cronotermostato collegato via bus alla caldaia... non saprei).

                      Comunque non farti problemi. Aumenta o diminuisci il carico di legna in base ai consumi, meglio in base a quanto freddo fa!! Voglio dire che solo con il tempo imparerai a caricare la giusta quantità di legna, per il resto lascia fare tutto alla "bella austriaca".

                      P.S.: sono friulano! e non tentarmi, non dico mai di no ad un buon bicchiere di vino!!

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                      • #12
                        Ciao :-) allora se dovessi trovarti per caso in Toscana, sai dove venire a bere un po' di vino :-).
                        Il mio termostato serve per far partire la caldaia, le altre cose sono gestite direttamente dalla caldaia stessa.
                        In effetti leggevo in giro di questa sonda termica, che anche a parer mio, o meglio nel mio ignorante parere, poteva essere una corretta integrazione. A questo punto la valuto con molta più attenzione.
                        Il mio impianto non è fatto a zone, ma è unico, quindi quando parte, parte tutto.
                        Faccio un'altra domanda a proposito degli orari.
                        Ora il mio termostato è settato che il riscaldamento parte dalle 15 sino alle 23. La caldaia la sto caricando intorno alle 13.00 intera. Ogni giorno così. Ho notato (forse ho scoperto l'acqua calda :-) ) che in partenza di riscaldamento, il puffer riduce almeno di un 30-40% di sua carica, quindi pensavo... forse è meglio mantenere sempre il riscaldamento acceso? E la notte? Di base la notte preferirei averlo non acceso. O conviene settare una temperatura notte non bassissima tanto non da provocare lo spegnimento dell'impianto di riscaldamento?
                        Spero di essere stata spiegata :-)

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                        • #13
                          Ciao,
                          Complimenti per l'acquisto in primis.
                          Io ho un caldaia probabilmente uguale alla tua accesa novembre 2009, con esbe anticondensa e valvola motorizzata per la regolazione climantica,per le cariche di legno devi accendere quando il puffer raggiunge la temperatura minima che serve al tuo impianto(nel mio coso accendo quando la percentuale di media puffer sul display segna circa 30%dato che devo salvaguardare l'acs interna al puffer tramite serpentino)
                          Ti devi regolare a caricare legna per portare il puffer alla massima temperatura possibilmente senza eccedere e mandare in modulazione la caldaia.
                          I primi tempi è difficile regolarsi, le variabili sono tante, ma vedrai che con il tempo riesci a centrare le quantità di legna senza eccedere.
                          Il mio impianto è + complesso dato che ho acs e solare nel puffer e ho anche il bruciatore a pellet.
                          Io devo tenere conto nelle cariche di legna anche l'apporto di calore generato dai 5 pannelli solari, quindi nelle giornate di sole nelle ore calde vedo nel limite del possibile di arrivare con il puffer "freddo" il giusto per approfittare del calore gratis del sole.
                          Sono a disposizione chiedimi pure se hai dei dubbi.

                          Per Scresan la caldaia non ha l'anticondensa interno e assolutamente non è da caricare a manetta come dici, se riempi il vano carico di faggio sviluppi tanti di quei kw che 1500 lt di accumulo in questa stagione non sono sufficienti ad accumularli, bisogna i primi tempi procedere con delle piccole cariche, meglio che siano insufficenti che abbondati.

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                          • #14
                            Grazie Leone,
                            io non ho menzionato il brand della caldaia per correttezza nel forum, sono appena arrivata e quindi ho preferito evitare. Mi dite se posso dirlo così molto probabilmente intendersi è più facile visto che siete tutti esperti in materia.
                            Mi fa piacere leggere della Tua esperienza diretta, alla fine lo so che ci si deve fare le "ossa" o meglio "la legna" :-) provando, sbagliando, riprovando e cercando di limare gli errori. Sono le cose che si imparano meglio. Notavo del tuo riferimento alla legna di faggio. Io prendo la legna di quercia, quest'anno non l'ho trovata al punto ottimale secondo me, ma non è malvagia. Il prossimo rifornimento devo farlo doc. E forse devo "prenotare" adesso quello che mi servirà l'anno prossimo perchè tanta legna qui non posso tenerla. Faccio sempre quercia o mi oriento su qualcosa di diverso?

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                            • #15
                              Lo dico io!! Credo si tratti di questa!

                              http://www.eta-italia.it/pdf/deplian...epliant-SH.pdf

                              Leone, ha ragione !! Non ha un sistema integrato anticondensa, tantè che lo inseriscono nei loro schemi di collegamento!

                              Credo anche che con la gestione elettronica delle pompe, per la regolazione continua della potenza, la valvola anticondensa non sia proprio necessaria, ma loro, comunque, la mettono.

                              Onestamente mi ero confuso con un' altra famosa "bionda austriaca!" che non necessita di questo accessorio!

                              Si sa, che l' emozione gioca brutti scherzi, se poi ci aggiungi anche un po' di vino.......

                              Commenta


                              • #16
                                E' lei la bionda :-) Ma qual è l'altra bionda austriaca? Vino a parte... Credevo fossero solo loro a farle gialle, no?

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                                • #17
                                  Ok, allora la caldaia è la Eta sh30, io ho la combinata Eta Twin, nella parte a legna identica alla tua, quindi qualsiasi dubbio hai chiedi pure.
                                  Per quanto riguarda la legna ho menzionato il faggio perchè è un riferimento come potere calorico, ma il bello delle caldaie che hanno la lambda è proprio quello di potere bruciare tutti i tipi di legno anche mescolati, nella mia metto quercia, faggio, robinia, sambuco, bagolaro, castagno, ailanto, ecc. tutto quello che ho a disposizione, magari nelle mezze stagioni legna + scarsa e poi nel pieno inverno gli altri con potere calorico + alto.
                                  Guardi il camino e non vedi fumo ti rendi subito conto che la combustione è ottimale con qualsiasi legno.
                                  L'importante e che la legna la fai stagionare almeno un anno, l'ottimo e comprarne il doppio la prima volta e dopo rimpiazzi l'anno successivo e così via, se non hai lo spazio vedi di fare un cubo anche allìesterno basta che lo copri bene verso l'alto e lasci liberi i quattro lati per l'essicazione, poi lo ritiri quando hai lo spazio.
                                  Per scresan l'anticondensa è necessaria io ho sotto gli occhi tutti i parametri sul pannello caldaia; quando parte la caldaia si riscalda la sua acqua e poi quando supera i 60 apre verso il puffer e di conseguenza non entra mai acqua fredda in caldaia, la pompa verso il puffer anche se ferma non garantisce che l'acqua non circoli naturalmente, e il ventilatore a velocità variabile non può fare nulla, in accensione deve girare al max.
                                  Se non fai come ti dicono loro (giustamente) non ti garantiscono la caldaia, e la prima accensione vengono ad effettuartela direttamente, sono molto competenti e rigorosi.

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                                  • #18
                                    Ciao Leone,
                                    anche io ero intenzionato ad acquistare la stessa caldaia...
                                    sapresti darmi un giudizio complessivo?
                                    (quante canne fumarie hai con due bruciatori?)
                                    Grazie

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                                    • #19
                                      Il mio giudizio è + che positivo per ora, non posso pronunciarmi per l'affidabilità nel tempo perchè è accesa da novembre 2009, ad ora 0 inconvenienti, mi sembra fin troppo perfetto.
                                      La canna fumaria è una soltanto, il bruciatore a pellet cede i fumi nella camera di combustione di quella a legna, lo scambio termico con turbolatori autopulenti come sulla maggioranza delle caldaie Austriache avviene nella parte posteriore della caldaia.
                                      Io la uso a legna in prevalenza integro con 1 bancale di pellet a stagione quando non sono in casa oppure quando non ho voglia di caricarla a legna, ora ho installato anche un pannello di comando can bus in cucina, così ho tutto sotto controllo senza andare nel locale caldaia, è una soddisfazione.

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                                      • #20
                                        Si si, forse era una "rossa". Ora onestamente non ricordo bene. Nel 2006 assieme ad un mio amico, tramite un' associazione del veneto, abbiamo fatto un tour in austria, ed abbiamo visitato 4 fabbriche di caldaie, piu' o meno grandi (anche di tipo industriale!). E' stata un 'esperienza fantastica ! Tutti ci hanno spiegato per bene come funzionano i loro prodotti, quali sono le tecnologie che avevano introdotto. Per me sono dei maniaci! (nel senso buono!) delle biomasse. Comunque c'è solo da stare zitti e imparare.

                                        In qull' occasione "ce le siamo fatte tutte, rosse, bionde e grigie" ed è stata una bellissima esperienza!!!!!!!!!

                                        Un saluto a tutti e due che "possedete" la "bionda austriaca"!!!!!!!!!!!!

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                                        • #21
                                          ahhaha allora se era rossa era diversa, mannaggia sarà il vino del Collio a mescolare i colori nei ricordi :-)
                                          Sulla base di quello che mi avete spiegato un po' tutti (grazie ancora) adesso faccio un po' di prove di funzionamento e vedo come funge nella mia situazione.
                                          Ora c'è un po' d'aria nell'impianto, domani viene l'idraulico a fare un controllino, perchè io l'ho tolta, ma si è riformata per cui con gli ultimi movimenti magari c'è da fare una controllata seria e non fatta da me.
                                          Buona serata a tutti !

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                                          • #22
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                                            Originariamente inviato da leone sandri Visualizza il messaggio
                                            Ok, allora la caldaia è la Eta sh30, io ho la combinata Eta Twin, nella parte a legna identica alla tua, quindi qualsiasi dubbio hai chiedi pure.
                                            Per quanto riguarda la legna ho menzionato il faggio perchè è un riferimento come potere calorico, ma il bello delle caldaie che hanno la lambda è proprio quello di potere bruciare tutti i tipi di legno anche mescolati, nella mia metto quercia, faggio, robinia, sambuco, bagolaro, castagno, ailanto, ecc. tutto quello che ho a disposizione, magari nelle mezze stagioni legna + scarsa e poi nel pieno inverno gli altri con potere calorico + alto.
                                            Guardi il camino e non vedi fumo ti rendi subito conto che la combustione è ottimale con qualsiasi legno.
                                            L'importante e che la legna la fai stagionare almeno un anno, l'ottimo e comprarne il doppio la prima volta e dopo rimpiazzi l'anno successivo e così via, se non hai lo spazio vedi di fare un cubo anche allìesterno basta che lo copri bene verso l'alto e lasci liberi i quattro lati per l'essicazione, poi lo ritiri quando hai lo spazio.
                                            Per scresan l'anticondensa è necessaria io ho sotto gli occhi tutti i parametri sul pannello caldaia; quando parte la caldaia si riscalda la sua acqua e poi quando supera i 60 apre verso il puffer e di conseguenza non entra mai acqua fredda in caldaia, la pompa verso il puffer anche se ferma non garantisce che l'acqua non circoli naturalmente, e il ventilatore a velocità variabile non può fare nulla, in accensione deve girare al max.
                                            Se non fai come ti dicono loro (giustamente) non ti garantiscono la caldaia, e la prima accensione vengono ad effettuartela direttamente, sono molto competenti e rigorosi.

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                                            • #23
                                              Il mio puffo è di 1500 lt Fiorini con serpentino superiore dedicato all' acs e serpentino in basso per i pannelli solari.
                                              Per salvaguardare la temperatura dell'acs ho la possibilità di regolare la temperatura minima di partenza pompa impianto sulla temperatura in alto del puffer, di solito è regolata su 45/50° di conseguenza ricarico la legna quando la percentuale tra le 3 temperature è 30% e la temperatura superiore del puffer è attorno ai 40/45° di conseguenza per stratificazione sotto avrò dei valori di 35/40°.

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                                              • #24
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                                                in questo modo la mandata al riscaldamento non si ferma mai, e la T° ambiente rimane molto più costante. Evito stacca/attacca delle pompa.
                                                ecco lo schemino per capire (semplicissimo)
                                                riscaldamento a biomassa e PDC
                                                Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                                • #25
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                                                  Ultima modifica di tom-tom; 19-10-2010, 13:20.

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                                                  • #26
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                                                    • #27
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                                                      • #28
                                                        Originariamente inviato da tom-tom Visualizza il messaggio
                                                        Dimenticavo,bisogna vedere come hanno fatto l'impianto ,perchè gli austriaci mandano direttamente la caldaia all'impianto
                                                        Vero, dalla mia caldaia la mandata all'impianto è a metà tra caldaia e puffer, con un T sul tubo grosso.

                                                        sulla discussione "il mio impianto" che potrete recuperare con la funzione cerca, c'è anche uno schema.

                                                        in ogni caso la T minima puffer e la temperatura minima puffer per consenso pompe si imposta in centralina.

                                                        Ciao
                                                        Alex

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                                                        • #29
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                                                          Per salvaguardare la temperatura acs basta inibire la pompa al di sotto di una certa soglia, meglio ancora con possibilità di regolazione come la mia.

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                                                          • #30
                                                            Originariamente inviato da alexraffa Visualizza il messaggio
                                                            Vero, dalla mia caldaia la mandata all'impianto è a metà tra caldaia e puffer, con un T sul tubo grosso.

                                                            sulla discussione "il mio impianto" che potrete recuperare con la funzione cerca, c'è anche uno schema.

                                                            in ogni caso la T minima puffer e la temperatura minima puffer per consenso pompe si imposta in centralina.

                                                            Ciao
                                                            Alex
                                                            Vero si,alex,quante volte ho postato lo schema della froling,stessa cosa mandano direttamente dalla caldaia all'impianto quindi viene miscelata e una parte va verso il puffer,così si fanno gli impianti .Quì in italia fanno il contrario.

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