Leggendo la discussione riguardo i consumi eccessivi del riscaldamento a pavimento, ho notato ciò che veniva detto e mi si sono drizzate le orecchie. Io, come indicato nel mio primo post, uso il riscaldamento come il metodo tradizionale, con termostati che aprono e chiudono le testine e che fanno fermare la pdc. Magari (come ho già detto al termotecnico) devo modificare le impostazioni del mio impianto.
Faccio un copia e incolla così magari qualcuno mi può aiutare
Nell'istante in cui tu fermi l'acqua modifichi il principio fisico con il quale questa ti scalda, passa da induzione a conduzione (spero di non aver detto fesserie)
Praticamente l'acqua circolando scalda irradiando il suo calore ma non scambiandolo con le superfici con le quali è a contatto o cmq in minima parte, quindi è più veloce a scaldare, non ti fa diventare il pavimento un calorifero e ha bisogno di una temperatura inferiore.
La temperatura esterna in questo tipo di impianto, proprio perchè è sempre in movimento è un fattore determinante, l'impianto solitamente viene progettato per la situazione peggiore, ad es. il mio è progettato per -15° esterno, con una temperatura di mandata del pavimento a 41° per avere 20° in casa.
Quando la temperatura esterna sale, la temperatura del pavimento di conseguenza scende, altrimenti salirebbe la temperatura in casa.
In questi giorni con quando ci sono 10° all'esterno bastano 22° nel pavimento, mentre di notte quando scende, per mantenere 18° deve salire a circa 26°.
Tutte queste regolazioni devono essere fatte in modo automatico da una centralina climatica, spesso con una caldaia a condensazione, se non si ha un puffer di accumulo questa operazione è fatta dalla caldaia con sonda esterna, ma il principio di funzionamento corretto è: non fermare mai l'acqua!!
...e ancora...
Beh... io ho "visto" diversi tipi di impianti.. da quando ho cercato di ottimizzare il mio... e ho visto che tutti quelli che hanno problemi di consumi (e a volte quelli che non scaldano in modo corretto) sono dati dal fatto che la l'acqua nel circuito si ferma.
Sto guardando le foto.. ahhhhh le testine, le ho strappate via tutte
Ho notato una cosa nei flussostati.. ma ti hanno messo l'antialga?
Vedo una sonda vicino alla pompa, magari la miscelatri c'è ma non la riconosco...
Il mio impianto, e altri funzionano in questo modo:
Acqua sempre in movimento, temperatura di mandata regolata da caldaia con sonda esterna se collegata diretta all'impianto.. praticamente i termostati servono per dire alla caldaia quanti gradi ci sono in casa, ma non a spegnere o accendere le pompe (o chiudere le zone).
Se c'è un accumulo per modulare la temperatura serve una miscelatrice che mescola l'acqua di ritorno dal pavimento con l'acqua prelevata dall'accumulo, regolata da una centralina che usa principalmente 3 parametri: temperatura esterna, temperatura interna e temperatura mandata pavimento.. ne ho viste alcune che usano anche il ritorno del pavimento. Modulando la temperatura del pavimento, in base a quella esterna, riescono a darti la temperatura desiderata in casa.
Tutto questo avviene perchè l'acqua in circolo è veramente molta e ha un'inerzia esagerata, così come il massetto.
Calcola che l'altro giorno era nuvolo, quindi ho ipotizzato pannelli produzione zero, avevo il mio impianto in manutenzione (devo darmi una mossa a finire il software) e la miscelatrice l'ho messa fissa..
Beh.. è uscito il sole qualche ora, mi ha portato l'accumulo ad una temperatura superiore di 10° rispetto alla caldaia (che da quasi un mese era già impostata su estate, scaldavo solo con i pannelli) e il pavimento è salito a quasi 30° di mandata (temperatura solitamente invernale con molto freddo). Beh... sono 3 giorni che in casa ho 22° e non accenna a scendere la temperatura... ci vorrà ancora un po per raffreddare il massetto.
Cmq.. sempre per esperienza ho visto che TANTI dicono che il loro riscaldamento a pavimento funziona... perchè "scalda".. quindi basta non aver freddo in casa..
Quasi lo stesso numero.. poi mi dice che spende però un botto
Quando cerco di capire come sono messi magari per capire se ci sono problemi simili a quelli che ho avuto io... dicono che non importa.. tanto funziona ... contenti loro
Faccio un copia e incolla così magari qualcuno mi può aiutare
Nell'istante in cui tu fermi l'acqua modifichi il principio fisico con il quale questa ti scalda, passa da induzione a conduzione (spero di non aver detto fesserie)
Praticamente l'acqua circolando scalda irradiando il suo calore ma non scambiandolo con le superfici con le quali è a contatto o cmq in minima parte, quindi è più veloce a scaldare, non ti fa diventare il pavimento un calorifero e ha bisogno di una temperatura inferiore.
La temperatura esterna in questo tipo di impianto, proprio perchè è sempre in movimento è un fattore determinante, l'impianto solitamente viene progettato per la situazione peggiore, ad es. il mio è progettato per -15° esterno, con una temperatura di mandata del pavimento a 41° per avere 20° in casa.
Quando la temperatura esterna sale, la temperatura del pavimento di conseguenza scende, altrimenti salirebbe la temperatura in casa.
In questi giorni con quando ci sono 10° all'esterno bastano 22° nel pavimento, mentre di notte quando scende, per mantenere 18° deve salire a circa 26°.
Tutte queste regolazioni devono essere fatte in modo automatico da una centralina climatica, spesso con una caldaia a condensazione, se non si ha un puffer di accumulo questa operazione è fatta dalla caldaia con sonda esterna, ma il principio di funzionamento corretto è: non fermare mai l'acqua!!
...e ancora...
Beh... io ho "visto" diversi tipi di impianti.. da quando ho cercato di ottimizzare il mio... e ho visto che tutti quelli che hanno problemi di consumi (e a volte quelli che non scaldano in modo corretto) sono dati dal fatto che la l'acqua nel circuito si ferma.
Sto guardando le foto.. ahhhhh le testine, le ho strappate via tutte
Ho notato una cosa nei flussostati.. ma ti hanno messo l'antialga?
Vedo una sonda vicino alla pompa, magari la miscelatri c'è ma non la riconosco...
Il mio impianto, e altri funzionano in questo modo:
Acqua sempre in movimento, temperatura di mandata regolata da caldaia con sonda esterna se collegata diretta all'impianto.. praticamente i termostati servono per dire alla caldaia quanti gradi ci sono in casa, ma non a spegnere o accendere le pompe (o chiudere le zone).
Se c'è un accumulo per modulare la temperatura serve una miscelatrice che mescola l'acqua di ritorno dal pavimento con l'acqua prelevata dall'accumulo, regolata da una centralina che usa principalmente 3 parametri: temperatura esterna, temperatura interna e temperatura mandata pavimento.. ne ho viste alcune che usano anche il ritorno del pavimento. Modulando la temperatura del pavimento, in base a quella esterna, riescono a darti la temperatura desiderata in casa.
Tutto questo avviene perchè l'acqua in circolo è veramente molta e ha un'inerzia esagerata, così come il massetto.
Calcola che l'altro giorno era nuvolo, quindi ho ipotizzato pannelli produzione zero, avevo il mio impianto in manutenzione (devo darmi una mossa a finire il software) e la miscelatrice l'ho messa fissa..
Beh.. è uscito il sole qualche ora, mi ha portato l'accumulo ad una temperatura superiore di 10° rispetto alla caldaia (che da quasi un mese era già impostata su estate, scaldavo solo con i pannelli) e il pavimento è salito a quasi 30° di mandata (temperatura solitamente invernale con molto freddo). Beh... sono 3 giorni che in casa ho 22° e non accenna a scendere la temperatura... ci vorrà ancora un po per raffreddare il massetto.
Cmq.. sempre per esperienza ho visto che TANTI dicono che il loro riscaldamento a pavimento funziona... perchè "scalda".. quindi basta non aver freddo in casa..
Quasi lo stesso numero.. poi mi dice che spende però un botto
Quando cerco di capire come sono messi magari per capire se ci sono problemi simili a quelli che ho avuto io... dicono che non importa.. tanto funziona ... contenti loro
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