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Dove sta andando il mercato?

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  • [QUOTE=alvisal61;119256385]
    Tuttavia l'esperienza mostra che senza impianti oltre qualche centinaio di kilowatt la produzione è poca. Quindi credo non ci muoveremo molto dagli 11.000 MW attuali. Sinceramente non so se questo sia del tutto un male (bisogna inserire diverse variabili nel ragionamento)


    Senz'altro volevi dire che senza gli iscritti al registro non ci muoveremmo molto dagli 11.000 MW.
    Lo penso anch'io, anzi con gli esempi che ho portato, tutti superiori ai 100 kWp, ma che non entrano nel registro, intendevo sottolineare che oltre agli impianti in registro "rischiamo" di avere altri 2 MW.
    Diciamo che è facile che ci presenteremo alla fine di Maggio 2012 con 16.000 MW di fotovoltaico installato.
    Con una media mensile, di produzione estiva di 150 kWh/kWp nella mia zona (Brescia), e 200 kWh/kWp, quale sarà l'impatto sul fabbisogno per la prossima estate?

    Nel mese di Luglio quest'anno per 10 gg (5 sabati e 5 domeniche) su 31, il fabbisogno non ha mai superato i 30.000 MWh.

    Ho un amico che stà valutando la convenienza di far partire un impianto a biogas da 100 kWp. Spero che intanto escano le normative per immettere direttamente in rete il gas, forse saranno più convenienti e meno rischiose che puntare sulla corrente.

    D'accordo con te e Marco che sulla rete non ci piove!!!

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    • Originariamente inviato da car.boni Visualizza il messaggio
      Ciao Nico,
      perche' sostieni che le operazioni speculative sono finite? Se parliamo di impianti a terra, mi trovi d'accordo, ma esistono milioni di mq di coperture su cui realizzare impianti speculativi.
      Intendiamoci prima sul termine "speculativo": per me speculazione è comprare/realizzare un prodotto con il solo fine di rivenderlo nel momento in cui mi da massimo profitto. La delibera AEEG 103/11 già ha ridimensionato e bloccato i prezzi minimi garantiti di vendita dell'energia in RID , le varie linee guida regionali hanno bloccato i grandi impianti a terra, infine lo spauracchio di qualcuno che la mattina si svegli e decida di stravolgere le regole del gioco con il N° CE ravviva il terrore di tagli retroattivi adottati in nazioni a noi troppo simili.
      Il mio pensiero è che il fv è quasi maturo per stare in piedi con le proprie gambe senza incentivi e solo per chi lo fa per i propri fabbisogni energetici.

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      • Quindi la tua definizione di "speculazione" coincide interamente con quella di commercio.
        Eliminare tutte le forme di speculazione ci fa "retrocedere" (diciamo "ricollocare") al livello di cultura dei "cacciatori-raccoglitori" come idealizzati in alcune letture antropologiche frettolose (o ideologiche). Infatti anche le culture dedite a caccia e raccolta attivavavo scambi a volte anche per lunghe distanze e produzioni dedite allo scambio (es. ghiande e pesce in nordamerica).

        Nico, lo scopo degli incentivi non è fare "extraprofitti" (cioè profitti non giustificati dalla necessità di pareggiare i conti con la generazione da fonte fossile) ma non è neppure l'autarchia energetica. Trovami un punto nelle direttive europee dove dice che questo è l'obiettivo a livello di singolo utente (lo è a livello europeo, e già questo si potrebbe discutere). Lo scopo è quadruplice: contenere le emissioni di gas "climalteranti", ridurre la dipendenza della nostra bilancia commerciale (della UE, non della famiglia) dalle importazioni di prodotti energetici extraeuropei, assicurarci contro il rischio "caropetrolio" (o, se vuoi, dal rischio "picco" e declino della produzione), ridurre l'inquinamento. Tutto ciò al minor costo possibile.

        E' il mio "amico" (una volta gli ho prestato l'ufficio) Pecoraro che voleva un pannello su ogni tetto. Ma questa è demagogia politica, non politica energetica.

        Poi nessun problema, benissimo, ad avere quanti più tetti fotovoltaici possibili (grande effetto educativo). Ma non bisogna scambiare gli obiettivi. E, credo, bisogna fare attenzione alle idee che si utilizzano. Così rischi di farmi passare per un difensore d'ufficio del liberalismo (altri sono più qualificati di me), il punto è che bisogna proporre corsi d'azione

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        • Alessandro il mio non era un giudizio (non mi ritengo all'altezza di esprimerlo su un tema così troppo globale, sfaccettato e spesso verniciato di verde...), quanto piuttosto una fotografia di quello che mi pare stia accadendo.
          Poi il commercio ha anche delle regole etiche, non si può sempre applicare la logica del profitto ad ogni costo, ma questo della sostenibilità è un tema altrettanto abusato e complicato.

          mi limito solo a dire che il sistema basato su questi incentivi vacilla mentre io ci sono seduto sopra....e la cosa non mi piace affatto.

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          • Giustappunto ora mi arriva questo comunicato da Photon:

            La Merkel apre il dibattito sugli incentivi all’energia solare in Germania
            05.10.2011: La cancelliera tedesca Angela Merkel ha definito sproporzionata l’incentivazione per le installazioni fotovoltaiche in Germania, mostrandosi tuttavia a favore del progetto Helios, che intende importare energia solare dalla Grecia. In occasione di un congresso regionale del suo partito, la CDU, la Merkel ha dichiarato che gli incentivi al fotovoltaico non sono ragionevoli in rapporto ai risultati raggiunti e che sono possibili nuovi tagli alle tariffe, come riportato dall’agenzia Reuters. L’intervento ha attirato le critiche di aziende e associazioni del settore, nonché di diversi rappresentanti politici. Il portavoce del partito tedesco dei Verdi, Hans-Josef Fell, ha accusato la cancelliera di destabilizzare il settore fotovoltaico, anziché dotarlo di una strategia a lungo termine. L’amministratore delegato di IBC Solar AG, Udo Möhrstedt, ha messo in guardia contro possibili tagli di entità superiore al previsto. L’associazione tedesca del fotovoltaico Bundesverband Solarwirtschaft e.V. (BSW) ha risposto alle dichiarazioni della Merkel con un comunicato stampa nel quale si annuncia che «l’energia solare diventerà a medio termine una delle forme energetiche più economiche». Fonte: Reuters, IBC Solar AG, Hans-Josef Fell, BSW; traduzione e sintesi: PHOTON

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            • si, l'ho letto. lo scontro continua.
              questa posizione fa sponda con un'altra notizia che ho letto ieri. Il 24 luglio in germania EON e RWE hanno dovuto pagare gli utenti perchè ritirassero l'energia (quotazione negativa) in quanto la produzione da fonte rinnovabile (che ha priorità) era talmente tanta da generare un forte surplus rispetto alla domanda (una parte dell'energia in germania non è staccabile, almeno quella nucleare).
              Ciò è successo per 31 ore nell'anno in corso.

              In ogni caso, sul piano generale, è ovvio che le distorsioni (es. provocate dallo sfruttamento di asimmetrie informative) vanno combattute. Quindi il "profitto ad ogni costo". Il profitto legittimo (ed anche utile) è quello che si dà nel quadro delle norme esistenti e delle priorità stabilite. Naturalmente abbiamo bisogno di più norme e più sensibili.
              Ma distorsioni di questa natura si possono dare a tutte le scale.

              Poi che il sistema vacilli piace molto poco anche a me. E a chi lavora con me.

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              • Buonasera a tutti,
                comprare "future", con leve esagerate, senza sapere cio' che si sta comprando e, soprattutto, senza toccare la merce, qualunque essa sia e' questa la "vera" speculazione, tutto il resto, anche se con margini elevati, si chiama utile d'impresa.
                Senza questo si chiude, nn ci sono santi.
                Il sistema vacilla per i contratti di domani ma per i contratti gia' firmati con lo Stato nn dovrebbero esserci problemi. E' chiaro che se si mette in discussione la solvibilita' dell'Italia......... beh, possiamo smettere di lavorare fin da subito.
                ciao car.boni
                Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                • il problema non sono neppure "i future" in quanto tale (antico istituto finanziario, inventato nel tardo medioevo per assicurare contro il rischio i raccolti agricoli) ma la leva finanziaria eccessiva generata da strutture matematiche oscure e esoteriche. Cioè dalle tecniche di gestione del rischio che una casta "sacerdotale" di analisti economici e professori universitari con tanto di nobel (tra cui, per contrappasso, alcuni superconsulenti di uno dei primi grandi fondi falliti) avevano considerato inattaccabili.
                  Certo è speculazione. Ma è servita a tanti per comprare la casa. Il mondo è molto complesso ed interconnesso.

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                  • Originariamente inviato da alvisal61 Visualizza il messaggio
                    Il mondo è molto complesso ed interconnesso.
                    Mi piacerebbe rispondere con una bella frase ad effetto e populista del tipo "mondo di mxxca" ma il livello degli interlocutori e della discussione stessa non mi consente derive di questo tipo....... mannaggia....

                    scherzi a parte la politica dovrebbe pensare 3-4 volte prima di fare dichiarazioni di questo tipo.
                    Ormai i clienti mi chiedono "ma c'è da fidarsi?" ed io faccio spallucce ed abbozzo come posso.
                    Il fatto che abbiano effettuato tagli retroattivi in altri stati mi fa una paura folle!...... ma veramente tanto!
                    'Non abbiamo più bisogno di 1 centrale che produca 1.000.000 di kWh, ma di 1.000.000 di persone che producano 1 kWh a testa.'
                    'Il kWh più ecologico rimane sempre quello che non si consuma.'

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                    • Originariamente inviato da Gate Array Visualizza il messaggio
                      Il fatto che abbiano effettuato tagli retroattivi in altri stati mi fa una paura folle!...... ma veramente tanto!
                      In particolare a cosa ti riferisci?
                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                      • Spagna, tanto per fare un esempio concreto.

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                        • Ma come? Siamo in presenza di uno dei sistemi di incentivazione più intelligenti ed efficienti che sia mai stato realizzato e si continua a parlare di speculazione?
                          Vogliamo tornare ai vecchi sistemi nei quali si assegna un contributo a fondo perduto sulla base di un progetto cartaceo e si aspetta che l’investimento venga realizzato? Quanti imbrogli si sono perpetrati con questo meccanismo perverso? Quanta gente è sparita con il malloppo? Quanti incentivi hanno coperto costi che in nessun modo hanno contribuito allo sviluppo che si era prefisso?
                          L’incentivazione statale serve per sostenere un settore nel quale non è possibile conseguire una convenienza economica e si prefigge di “accompagnare” per mano gli investimenti fino a che non si raggiunge “autonomia economica”.
                          Ebbene, il Conto Energia è riuscito in 3-4 anni a ridurre il costo di produzione del kWh da 40-50 €cent a circa 20 e di questo passo si prevede il raggiungimento della parità (circa 10 €cent) nel giro di 2-3 anni: fatemi voi un esempio di un tale successo in altri settori!!!
                          La tariffa di fine 2010 era effettivamente alta e così erano le tariffe previste dal III CE, ma è stato sufficiente correggere in corsa queste “storture” per consentire al settore di proseguire nel suo cammino virtuoso. E’ possibile che si debba sempre urlare allo scandalo, alla speculazione, all’imbroglio, alle lobby?
                          Anche la storia dei “salva Alcoa” (3,7 GW di potenza installata e non allacciata) è stato disegnato come il solito scandalo all’italiana e invece si è rivelato assolutamente realistico e virtuoso: al 30 giugno gran parte di questi impianti erano effettivamente allacciati.
                          Anche il tentativo (per ora riuscito) di bloccare gli impianti a terra (decreto Romani) lo trovo assolutamente strumentale: prendiamo come riferimento l’obiettivo nazionale dei 23 GW di potenza installata: se realizzati tutti su terreno agricolo, essi occuperebbero 46.000 ettari, ossia 460 kmq. Tanti? Considerando che l’Italia ha un territorio di 300.000 kmq, questo rappresenta 0,15% del territorio; se prendiamo soltanto il territorio agricolo, stimato in circa un terzo del territorio italiano pari a 100.000 ettari, questa occupazione rappresenta meno dello 0,5%: mi spiegate dov’è il rischio per le coltivazioni agricole? Se veramente avessero voluto limitare l’occupazione dei terreni coltivati, sarebbe bastato assegnare dei limiti regionali (ad es. l’1-2% del territorio) e lasciare a ciascuna regione il compito di gestire e ripartire questo territorio sulle province e comuni.
                          Mi fermo qui per non tediarvi, ma ameno noi che “viviamo” di fotovoltaico evitiamo di farci attrarre nella trappola della polemica a tutti i costi.

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                          • Sono reduce dal SAIE di Bologna, quest'anno in tono minore, e sul FV ho trovato pochi "irriducibili".... ho respirato un'aria poco rassicurante, la crisi di una fiera è il termometro sulle prospettive future.
                            In realtà a Milano c'è una fiera analoga, il MADE, e non so come stia andando, in ogni caso penso che la sovrapposizione delle date sia stata una grossa idiozia.
                            Si preannunciano i "chiari di luna" dettati dalle tariffe 2012, ma di fatto i prezzi dei moduli fotovoltaici si sono avvicinati al "costo industriale", e tutto sommato ci sono ancora margini per il business, soprattutto per i "piccoli impianti" su tetto fino ad 1MW.

                            Un breve cenno alla questione auto elettriche: è chiaro che la "torta" cercano di riprendersela i gestori elettrici, l'attacco allo SSP non è certo una novità, già 3 anni fa a quelli che avevano un vecchio impianto in scambio è stato imposto dall'AEEG di fare la convenzione col GSE, con nuove regole molto più svantaggiose, soprattutto per i privati.

                            Lo status quo legislativo non è certo immutabile, i metodi di ricarica e la tecnologia attuale anche: chi mi vieta di caricare di giorno una batteria esterna? In ogni caso le colonnine di ricarica saranno per le strade, nei condomini, le aziende potranno farlo anche per le auto dei dipendenti, una delibera dell'anno scorso introduceva lo "scambio altrove", meccanismo per il quale è possibile produrre in un luogo e prelevare in un altro... per ora attuato solo per forze armate e credo i comuni (scusate ma sono un po arrugginito, questi 10 mesi post Salva Alcoa mi hanno distratto...).

                            La rete dovrà diventare "intelligente", e in questo caso è giusto pagare un servizio.

                            Se contimuiamo ad assecondare i legislatori, a lasciargli carta bianca, ad adeguarci "proni" ad ogni nuova iniziativa che va contro gli interessi collettivi, ci vorrà ben di più del 2016!

                            zamora64: condivido il tuo spirito ma il Salva Alcoa ha bruciato il settore, e il rimedio di Romani è stato il colpo di grazia!
                            E' nata ATER Associazione Tecnici Energie Rinnovabili
                            ne abbiamo parlato in questo forum al link: [U][URL="http://www.energeticambiente.it/legislazione-normative-e-comunicati-ufficiali/14742578-associazione-tecnici-rinnovabili.html"][COLOR=#008ed2]http://www.facebook.com/groups/assoc...ierinnovabili/
                            -> E' attivo il sito http://www.assotecnicirinnovabili.it visitatelo e scrivete le vostre impressioni

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                            • scusa Max, ma perché il salva Alcoa ha "bruciato" (altro termine che non mi piace) il mercato?

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                              • Isteria collettiva, impianti buttati su a membro di segugio con quello che capita, prezzi alle stelle, inverter spariti dalla circolazione, tutti a fare l'impianto FV "last minute", mi raccomando... che non perdiamo l'incentivo di quest'anno!!!!! Grande sbornia collettiva, intanto i fatidici 7GW sono arrivati (se n'è accorto perfino il GSE) e il 3° conto energia, che doveva dare stabilità al mercato per altri 2 anni, è durato 2 mesi!

                                Se le cose avessero procedeuto normalmente, il mercato sarebbe stato regolato dal 3° conto energia, forse avremmo pannelli un po' più cari, ma avremmo tutti lavorato più tranquillamente.
                                I distributori e le industrie avrebbero potuto programmare produzione, acquisti, contratti.... e a seguire tutti gli altri.

                                Se non ti piace la parola trova tu quella giusta, le mie sono tutte più volgari
                                E' nata ATER Associazione Tecnici Energie Rinnovabili
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                                • Originariamente inviato da max62 Visualizza il messaggio
                                  .......... impianti buttati su a membro di segugio con quello che capita..........


                                  Buongiorno Massimo,
                                  Ti devo riconoscere una "delicatezza" di linguaggio eccellente che nel qual tempo rende perfettamente l'idea di cio' che e' stato.
                                  Gia', e' stato.
                                  Quello e' il passato, ora bisogna pensare al futuro "del Paese" (parole tanto "care" ai nostri governanti).
                                  Il futuro e' per tutti, per Te come progettista, per gl'installatori, per i produttori di pannelli e per gl'investitori come me.
                                  Siamo tutti in "cordata" e solo il legislatore puo' mantenerla unita.
                                  Se succedera' questo si continuera' altrimenti se "cade" l'ultimo della cordata (che poi e' il primo) si ferma tutto definitivamente.
                                  ciao car.boni
                                  Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                  • vero carlo,
                                    sono stato la settimana scorsa a Roma da unicredito (hanno fatto una cosa per le FER). Di passaggio abbiamo parlato di finanziabilità dei progetti (nel caso di amministrazioni pubbliche). il dirigente ha detto che non ci credono in quanto ormai chiedono il 35% di equity (anche al di là del momento complicato che si spera passeggero) e nessuna amministrazione se lo può permettere.
                                    Io ho l'impressione che se lo possono permettere in pochi.

                                    Ma il tema è, secondo me, a monte. Richieste come queste sono immagine del rischio che il sistema paese e il settore manifesta (anche per un istituto esperto e sicuramente "del sistema").
                                    dato che sono per natura ottimista continuo a provare, ma per ora il raccolto è scarsino.

                                    Commenta


                                    • Insomma, "speculatori" sono sempre gli altri! Tornando al tema, visto che i BTP a 10 anni rendono quasi il 6%, e suppongo siano comunque più sicuri di un FV (se salta il banco, immagino salti anche per il FV, in più bisogna aggiungere tutte le incertezze proprie di questo settore, legate principlamente alla componente politica, cioè agli incentivi), quanto dovrebbe rendere il FV? Io personalemnte ho un progetto approvato di 1 MW, da ridurre a circa 0.6-0.7MW per mancanza di terreno confinante disponibile (per assolvere al requisito del 10% di copertura). Ma con tutte i rischi connaturati al FV incentivato, non so se avrò cuore di investire ancora nel settore.

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                                      • in effetti.
                                        se la domanda è partita prima della pubblicazione del D. Lgs. io aspetterei.
                                        1- un TAR potrebbe annullare l'effetto retroattivo sui procedimenti avviati dell'art. 10;
                                        2- dato che comunque non hai il vincolo di marzo 2012 (perchè non è un impianto multimegawatt) non rischi di buttare il progetto, con il terreno (se il TAR non lo annulla) lo puoi fare sempre;
                                        3- l'accesso al registro nel 2013 è più semplice;
                                        4- nel frattempo ne capiremo di più (spero) dell'andamento della crisi e potrebbe esserci qualche mutamento di politiche (comunque un chiarimento, forse);
                                        5- dato che il calo del prezzo dei materiali è spinto da una colossale sovraproduzione mondiale, e la crisi (che certo non passa) deprimerà le istallazioni nel mondo (e non conterei moltissimo sulla Cina, se l'acquirente rallenta gli acquisti il venditore normalmente se la passa male) dovrebbe continuare ancora un bel po;

                                        Nel tuo caso ad aspettare vedo solo vantaggi (purtroppo).

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                                        • Buongiorno a tutti,
                                          premetto, prima di scrivere, che queste considerazioni sono personali.
                                          Detto questo, se si vuole calpestare il palcoscienico di questo mercato, senza rischiare di cadere e farsi male, bisogna sapersi adattare alle nuove regole del gioco.
                                          Le regole essenziali da seguire sono poche e precise e sono riferite ad un ordine temporale, per vedere allacciato l'impianto, del I sem 2012 (max II sem) :

                                          - impianti su copertura entro il MW ma nn meno di 600/700 kWp, (per me nn e' una nuova regola)
                                          - EPC "solido", (merce rara, sono sempre meno ...... ma qualcuno c'e' ancora)
                                          - pagamento ad allaccio eseguito (90%) con pesanti penali in caso di slittamento (condizione indispensabile per far correre l'EPC ed avere risposte certe e positive dalle banche).

                                          Difficile ?. Certo nn facile e nn realizzabile da una newco che parte da 0 ma questa, a mio modo di vedere, e' l'unica strada da intraprendere da chi intende realizzare impianti da qui al prossimo anno.
                                          ciao car.boni
                                          Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                          • Regole personalmente condivisibili in generale. Mi lascia un po' perplesso l'EPC che accetta di essere pagato al 90% solo ad allaccio eseguito a meno di una fideiussione depositata in suo favore, giusto?...

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                                            • molti buoni EPC sono abituati a lavorare al 90% all'allaccio,considerata la fantastica rapidità delle banche nel finanziamento... Se il cliente è conosciuto,non viene richiesta fidejussione,ma se non paga c'è il passaggio di proprietà della newco.Oppure,se parte senza certezza della tariffa,si da al cliente l'opzione di acquisto a messa in esercizio. Però(x luciof) partire ora mi sembra una mezza follia,attenderei anche io l'omnicomprensiva;i prezzi mi pare che siano sempre in adeguamento alla tariffa,se continua così è il modo di rischiare meno..

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                                              • Originariamente inviato da Nico Visualizza il messaggio
                                                ........... a meno di una fideiussione depositata in suo favore, giusto? .............
                                                Originariamente inviato da Raffaele Borgini Visualizza il messaggio
                                                .... Se il cliente è conosciuto,non viene richiesta fidejussione,...

                                                Un saluto ad entrambi,
                                                domanda e risposta senza bisogno del mio intervento
                                                Il mio ragionamento parte da una base molto forte e solida che puo' quindi permettersi, commercialmente parlando, di "prendere per il collo" l'EPC.
                                                La Banca, in un caso del genere, eroga il finanziamento senza problemi in quanto il rischio (elevato) derivante dall'esecuzione dei lavori e dall'allacciamento alla rete nn ci sono piu' ed i tempi sono rapidissimi.
                                                Ripeto, nn e' una situazione che si puo' estendere a chiunque.
                                                ciao car.boni
                                                Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                                • Originariamente inviato da alvisal61 Visualizza il messaggio
                                                  in effetti.
                                                  se la domanda è partita prima della pubblicazione del D. Lgs. io aspetterei.
                                                  1- un TAR potrebbe annullare l'effetto retroattivo sui procedimenti avviati dell'art. 10;
                                                  2- dato che comunque non hai il vincolo di marzo 2012 (perchè non è un impianto multimegawatt) non rischi di buttare il progetto, con il terreno (se il TAR non lo annulla) lo puoi fare sempre;
                                                  3- l'accesso al registro nel 2013 è più semplice;
                                                  4- nel frattempo ne capiremo di più (spero) dell'andamento della crisi e potrebbe esserci qualche mutamento di politiche (comunque un chiarimento, forse);
                                                  (purtroppo).
                                                  Hai ragione. Ma:
                                                  entro febbraio 2012 devo iniziare i lavori, se no mi decade il preventivo Enel
                                                  Quindi adesso devo decidere se ridurre i kW, per rispettare il rapporto di copertura del 10%, sempre che poi l'Enel non faccia storie, avendo io "prenotato" 1MW e realizzando solo 0.7MW, oppure no.
                                                  Pertanto, o il Tar annulla rapidamente gli effetti retroattivi del DLgs Romani, oppure mi vedrò costretto comunque a ridurre il progetto, dare l'avvio lavori, a Enel e Provincia, e poi tiarare l'esecuzione dei lavori per le lunghe, insomma di rimanere alla finestra per vedere che succede nel 2013. A proposito: nel 2013 in teoria non dovrebbe proprio esserci il registro grandi impianti, non è vero?

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                                                  • no, c'è ed ha un target semestrale come nel 2012, ma l'eventuale superamento del target non comporta il rinvio del diritto ad accedere agli incentivi ma solo la riduzione delle tariffe del semestre successivo (meccanismo "tedesco" all'italiana, solo a scendere).
                                                    il target del primo semestre è 240 ml. (1.115 MW), quello del secondo 240 ml (1.225 MW) etc...
                                                    Per il singolo impianto, nel periodo di riferimento, è come se non ci fosse. Accede comunque e prende la tariffa del periodo.

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                                                    • 2- dato che comunque non hai il vincolo di marzo 2012 (perchè non è un impianto multimegawatt) non rischi di buttare il progetto, con il terreno (se il TAR non lo annulla) lo puoi fare sempre;

                                                      Alvi, mi spieghi meglio questa? Il vincolo del 10% del terreno vale per impianti superiori ai 200 kW, no?

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                                                      • Intende dire che, essendo inferiore ad 1 MW, l'impianto si potrà fare nel rispetto del rapporto di copertura del 10%, mentre da marzo 2012 gli impianti >1MW non si potranno più fare, ancorchè con autorizzazione vecchia

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                                                        • Film sottile

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                                                          Darwin

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                                                          • Originariamente inviato da luciof Visualizza il messaggio
                                                            Intende dire che, essendo inferiore ad 1 MW, l'impianto si potrà fare nel rispetto del rapporto di copertura del 10%, mentre da marzo 2012 gli impianti >1MW non si potranno più fare, ancorchè con autorizzazione vecchia
                                                            Io invece avevo inteso che (si vedano le FAQ pubbicate qualche giorno fa dal GSE):
                                                            "tali limiti non si applicano a
                                                            - ai terreni abbandonati da almeno 5 anni;
                                                            - agli impianti che hanno conseguito il titolo abilitativo entro il 29 marzo 2011, o per i quali sia stata presentata richiesta per il conseguimento del titolo entro il primo gennaio 2011 a condizione che in ogni caso l'impianto entri in esercizio entro il 29 marzo 2012"

                                                            Io la vedo così:
                                                            - impianto sotto 1 MW con autorizzazione entro il 31/12/2010: si può fare purchè entri in esercizio entro il 29 marzo 2012;
                                                            - impianto sopra 1 MW con autorizzazione entro il 31/12/2010: si può fare purchè entri in esercizio entro il 29 marzo 2012;
                                                            - impianto sotto 1 MW con autorizzazione dopo il 31/12/2010: si può occupare solo il 10% del terreno;
                                                            - impianto sopra 1 MW con autorizzazione dopo il 31/12/2010: non si può più fare;

                                                            P.S: nelle FAQ del GSE è scritto in realtà "entri in esercizio entro il 29 marzo 2011". Ho già inviato una email comunicando al GSE l'errore commesso.

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