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costruito pannello solare aria

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  • Ciao Filippo, c'è vita sul pianeta Marte! Scherzo, ma è che da quando ho postato sopra di Te, nessuno ha mai scritto niente....

    Allora tornando a quello che chiedevi, io ho studiato approfonditamente tutte le metodologie costruttive [tutta la letteratura in lingua inglese in proposito], che, naturalmente, hanno tutte pro e contro.

    Tra l'altro, per fortuna, ci sono stati "volontari" che, sui siti in lingua inglese, si sono messi a fare controlli di efficienza in condizioni standard-controllate, ovvero stesse dimensioni e materiali del cassone esterno e degli isolanti, stessa esposizione [pannelli l'uno accanto all'altro, per cui in identiche condizioni atmosferiche e stessa ora del giorno], stesse ventole.

    A quel punto, è bastato misurare temperatura e quantità del flusso dell'aria in uscita [non solo la temperatura, perché se l'assorbitore all'interno fa fare molta resistenza all'aria, uscirà meno aria, anche se probabilmente più calda; a noi interessa invece la quantità di calore immessa nell'abitazione, che è frutto di entrambe le variabili, quantità d'aria e sua temperatura], per avere un corretto confronto dei rendimenti.

    Debbo dire che alla fine sono arrivati a quello che anch'io stavo ipotizzando [ma saperlo per verifica è tutt'altra cosa] , ovvero massima semplicità... è veramente anche il pannello più semplice da costruire.
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    [suspance]
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    signore e signori the winner is..... zanzariera metallica [possibilmente in allumino] nera!

    Ovvero, un cassone in cui sono disposti diversi strati obliqui di zanzariera metallica nera, ognuno montato sulla sua brava intelaiatura; la zanzariera assorbe l'energia termica/luminosa [è più nera del nero, perché parte dei fotoni non assorbiti o riflessi passano nei vuoti e sono "captati" dagli strati sottostanti], l'aria è costretta a passare attraverso la rete [grande superficie di scambio termica], che produce una resistenza più che accettabile, ovvero non ostacola molto il passaggio dell'aria stessa [uno dei contendenti era la lana di acciaio inossidabile resa nera con i fumi di canfora, ottimo assorbimento, ma il passaggio dell'aria attraverso è eccessivamente rallentato].

    Più nello specifico, due layer [strati] di zanzariera nera con fondo del cassone pure nero, oppure, con un rendimento ancora leggermente migliore [ma di poco] tre strati di zanzariera nera e fondo riflettente - l'isolante con superficie in alluminio che si mette dietro ai termosifoni, in pratica.

    Con il fondo isolante-riflettente concentri tutti i fotoni direttamente sull'assorbitore [la zanzariera], in modo da aumentare al massimo la temperatura di quest'ultima, che poi cederà velocemente il calore immagazzinato all'aria che passa attraverso.

    Per gli isolanti del cassone puoi scegliere quello che vuoi, io preferisco i pannelli di sughero usati in bioedilizia, perché siamo sicuri di non avere emissioni nocive nell'aria [che poi uno dei problemi degli assorbitori fatti con lattine è che queste vanno annerite con vernice e collegate tra loro con silicone, due sostanze le cui emissioni proprio bene non fanno...].

    Poi naturalmente devi scegliere se vuoi usare un sistema a ricircolo [prendi l'aria dall'abitazione, la riscaldi e la reimmetti nell'abitazione stessa] - con massimo rendimento in termini di riscaldamento e nullo vantaggio di areazione - oppure il sistema a presa d'aria esterna, che diminuisce la quantità di calore assorbita, ma ha un sacco di vantaggi sulla salubrità dell'ambiente [ossigeno, umidità, diminuzione della concentrazione di radon ed altri inquinanti legati a mobili e vernici e simili].

    Nel caso Tu scelga il ricircolo, il pannello trasparente anteriore migliore è in metacrilato [il noto plexiglass commerciale] alveolare, per trasparenza [migliore di quella del vetro], leggerezza e inattaccabilità agli ultravioletti [li fa passare completamente, per cui anch'essi si trasformano in energia termica]; la sua resistenza agli urti è 12 volte quella del vetro, per cui, per un pannello verticale è più che sufficiente, a meno di avere squadre di bambini patiti del pallone nelle vicinanze...

    Leggermente inferiore come rendimenti [un 5% in meno], ma sempre ottimo, il policarbonato alveolare, assicurandosi che sia protetto contro gli ultravioletti [altrimenti ingiallisce e si fessura nel tempo], leggermente meno trasparente, ferma gli ultravioletti che quindi non contribuiscono all'assorbimento energetico coplessivo; ha il vantaggio di essere resistentissimo, anche alle pallonate più forti!

    Nel caso Tu scelga la presa dell'aria dall'esterno, i materiali sono gli stessi; una soluzione che ha mostrato un eccellente rendimento, ma che non è fattibile da noi bricoleur, è che l'aria esterna venga presa attraverso la lastra trasparente stessa, praticando su di essa un numero elevatissimo di minuscoli forellini: in questo modo si impedisce al calore, nel modo migliore, di disperdersi verso l'esterno, perché il calore assorbito dalla lastra trasparente viene usato immediatamente per preriscaldare l'aria stessa prima del contatto con la superficie assorbente.

    Ovviamente se ci provassimo noi a bucherellare la lastra, questa si disintegrerebbe, quindi la cosa non è fattibile e non rimane altro che diminuire la dispersione di calore verso l'esterno con il metacrilato alveolare o il policarbonato alveolare.... o quasi.

    Dico quasi, perché mi è frullata un'idea nella zucca, che proverò a realizzare nel prossimo mese, ossia usare due lastre di metacrilato o policarbonato normali [non alveolari, con uno spessore di 3-5 mm], obbligando l'aria in ingresso a passare tra la prima e la seconda, prima di raggiungere l'assorbitore.

    In questo modo il flusso di aria in ingresso raffredderebbe le due lastre, passando nella loro intercapedine, portando tutto il calore raccolto verso l'interno; s'intende che il sistema non l'ho mai trovato utilizzato prima, per cui è tutto da sperimentare...

    Infine, last but not least [anzi!], il dimensionamento della ventola, ovvero quanti metri cubi/ora di aria riesce ad aspirare.

    Io sto costruendo tre moduli, ognuno da due metri quadri [due metri di altezza per uno di larghezza], interconnessi tra loro; mi sto orientando su una ventola da circa 500 metricubi/ora.

    Infatti, uno dei problemi riscontrati più di frequente è che la temperatura nei moduli si alzi troppo [90 c° e più], questo rende massima la dispersione di calore verso l'esterno ed implica invece che troppo poco calore stia arrivando in casa, da evitare assolutamente, con una portata d'aria che sia proporzionata alla superficie assorbente dei moduli.

    Dimenticavo, naturalmente attenzione alla rumorosità della ventola, che deve essere la più bassa possibile ed attenzione nell'uso di condotti fonoassorbenti per il passaggio dell'aria fino alla casa; in effetti gran parte del rumore non è prodotto dalle ventole, ma dal passaggio dell'aria attraverso i tubi, l'uso di tubi fonoassorbenti è ideale, sia perché riduce in maniera fortissima il rumore e sia perché l'isolante acustico funge anche da isolante termico, riducendo le perdite di calore "per strada".

    Spero di essere stato di una qualche utilità e di non averti annoiato troppo...

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    • Iin risposta alla zanzariera

      Nessuna noia, figurati che anch'io mi sto leggendo un sacco di roba su internet.
      La soluzione con le zanzariere l'avevo già vista in questo sito:
      Types of DIY/homemade solar air heater
      è potrebbe essere effettivamente una buona soluzione, se non altro perché aumenterebbe la superficie di scambio con l'aria, e poi costerebbe poco e sarebbe molto facile da montare su un telaio. Non pensavo, però, che fosse una soluzione migliore di quella delle lattine. Mi ricorda un po' il forellino del corpo cavo che simula un corpo nero; bisognerebbe vedere, però, come dimensionare al meglio il pannello.
      Le osservazioni che mi vengono alla mente sono:
      • utilizzare più strati di rete disposti obliquamente;
      • posizionare la rete obliquamente in modo che risulti quanto più perpendicolare possibile al sole;
      • mettere sul fondo uno strato di alluminio riflettente in modo che l'angolo di riflessione formi un raggio che sia, stavolta, quando più parallelo possibile alla rete, in modo che non possa vedere più i forellini.
      In questo modo i raggi verrebbero veramente catturati fra le maglie della rete, proprio come la cavità del corpo nero.
      Nel sito, la posizione obliqua della rete non ho capito se viene realizzata per una migliore circolazione dell'aria oppure per lo stesso motivo di come l'ho pensata io.
      Per far si che che il pannello riflettente sottostante sia della inclinazione giusta, si potrebbe realizzarlo a forma di più scalini, in modo che si creino diversi starti riflettenti della giusta inclinazione, e non soltanto uno con un'inclinazione inadeguata.
      Per quando riguarda il rumore si dovrebbero prendere tutte le precauzioni possibili per ridurlo, io avevo pensato, comunque, di posizionare la ventola all'ingresso del pannello, e non all'uscita.


      Adesso due domande:
      Quando dovrebbe essere la distanza trala rete (dalla parte superiore, si intende) ed il policarbonato?
      Non si potrebbero sfruttare l'insieme degli spazi obliqui per canalizzare meglio l'aria?
      Nel prossimo post cercherò di realizzare un disegno per farmi capire meglio.
      Ciao
      Sono un'anima bannata!

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      • Salve a tutti,
        dopo avervi letto a lungo dalle siderali distanze marziane, ho deciso di tornare:su marte a 25° costanti ci sono troppe zanzare e cosi' ho deciso di riutilizzare le zanzariere ormai inutili per un pannello ad aria calda

        vi faccio i complimenti per come si è sviluppato questo (come tanti altri) progetto con tanti dettagli e spunti.

        Ho installato recentemente un pannello ad aria calda preso usato: è circa 160*70. è piccolo ma per fare qualche prova penso sia sufficiente.
        E' montato su una parete quasi perfettamente a sud ma subisce l'ombra di un tettuccio la mattina presto e della casa dei vicini nel pomeriggio; monat due ventole una in ingresso ed una in uscita alimentate da un pannellino solare
        attualmente non c'è alcun controllo della temperatura: se c'è abbastanza luce parte ; quando è poca si ferma. e quindi qui dovro' far qualcosa (ma dovro' studiarci su e rileggermi un bel po di pagine del thread.

        poi ho anche fatto un errore clamoroso: le lattine presentavano una verniciatura non omogenea ed un po' troppo opaca per i miei gusti cosi' le ho riverniciate usando un prodotto non adeguato a reggere temperature elevate: cattivo odore nell'aria pompata in casa (sta diminuendo ma ancora si sente) e la vernice si sta staccando. insomma ho peggiorato la situazione!

        avevo deciso di sostituire le lattine e riverniciare con vernice nera termica; poi pero' ho letto pochi post qui sopra la possibilità di utilizzare le zanzariere in alluminio quindi mi sto muovendo in tal senso
        va fatto un telaio di sostegno? si possono fissare alla buona? vanno installate parallele al fondo o perpendicolari?

        saluti
        stefano

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        • Ciao blackivory,
          Finalmente siamo riusciti a ridar vita a questo thread. Se non Su marte, che almeno ci sia vita qui.
          Dunque, io ero partito con l'idea delle lattine, ma poi johnmuir mi ha illuminato con l'idea delle zanzariere e adesso sto cercando di muovermi verso questo tipo di soluzione.
          Prima di partire in quarta, ritengo ci si debba realmente render conto di quello che si va a realizzare, per cui qualche esperimento va condotto. Ho reperito un pezzo di retina di alluminio grigiastra, ma chi me l'ha fornita mi ha detto che si tratta del tipo nero e più fitta che si trova in commercio, con il quale sto cercando di fare delle prove; la prima devo dire che non è riuscita: avevo già realizzato e testato un tubo nero di 6 lattine sotto il sole, senza effetto serra, e si era riscaldato notevolmente; ieri, invece, ho provato a ripiegare su se stessa due vole la retina, quattro strati, poggiandola su di un foglio di alluminio e ponendola sotto un vetro al sole, ma niente da fare, non si è voluta affatto riscaldare, forse avrei dovuto chiuderne anche i bordi, cercherò di fare un nuovo esperimento. Può darsi che debba cercare un tipo di zanzariera diversa, ancora più fine e più nera; bisognerebbe, in proposito, reperire delle info più precise.
          Se la zanzariera dovesse andare a male, dovrei buttarmi di nuovo sulle lattine, ma, come ho detto nel mio primo post, non mi è facile reperirne così tante, avrei allora pensato di utilizzare il classico foglio di alluminio da cucina arrotolato attorno ad una retina tubolare, questa volta con maglie più larghe possibili, verniciando poi di nero la parte esterna (reputo che la verniciatura debba essere fatta con uno strato sottilissimo, senza insistere troppo). Ovviamente anche questa soluzione andrebbe prima testata con un esperimento, ma credo che non ci saranno differenze rispetto alle lattine.
          Su come installare le zanzariere, credo che dovresti vedere qui: Types of DIY/homemade solar air heater
          Comunque, aspettiamo che johnmuir si faccia risentire con qualche altra notizia utile.
          Ciao
          Sono un'anima bannata!

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          • ciao,
            tutto sommato, per ora, sulla Terra si sta meglio che sul pianeta rosso
            ho guardato, dopo aver postato, il link che mi suggerisci ed ho visto che suggeriscono né parallelo né perpendicolare ma dallo schema la zanzariera verrebbe messa in obliquo
            attualmente con il piccolo pannello ho la necessità o di sverniciare le lattine o di sostituirle e riverniciarle: ho lanciato un appello agli amici amanti della birra ma con poco successo per ora.
            La soluzione della zanzariera, funzionasse, sarebbe perfetta: niente vernice e niente silicone.
            tempo (meteo e non) permettendo anch'io provero' a fare un pannello in miniatura per vedere cosa ne vien fuori
            ciao

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            • Tra il post precedente e quest'ultimo, sono andato in un negozio di materiale edile per comprare un po' di cemento, e ne ho approfittato per chiedere informazioni sui tubi estensibili di allumino, quelli che si mettono per i tiraggi delle cappe. Ce ne sono di diversi diametri, in particolare ne esiste uno di 60 mm che si estenderebbe fino a tre metri e il cui costo è di 3 euro circa. Qualcuno, in un precedente post, ne ha già parlato come possibile soluzione rispetto alle lattine, e l'ipotesi non sarebbe da scartare; un vantaggio non indifferente rispetto alle lattine, sarebbe, non estendendoli al massimo, la loro naturale corrugazione, che potrebbe far creare dei moti vorticosi all'aria; inoltre, si sfrutterebbe la maggiore superficie interna per un maggiore scambio termico.
              quello che però vorrei parlare in questo post, non è il materiale captatore di calore del pannello, ma la sua forma. Il mio problema è che non posso tenerlo libero su di un balcone, ma dovrei disporlo fisso sul tetto esposto quasi a sud. Si tratta di un tetto di circa 25 gradi che resterebbe esposto al sole pieno per poche ore (almeno in inverno) intorno alle dodici; poi il sole lo colpirebbe in maniera quasi radente e, di fatto, il pannello non si riscalderebbe più. In queste condizioni usufruirei di un riscaldamento sono nelle ore centrali della giornata, quando già farebbe meno freddo per sua natura, rimanendo senza riscaldamento sia la mattina che il tardo pomeriggio. L'idea, allora, sarebbe quella di dare al pannello una forma non planare ma molto arcuata, addirittura avrei pensato di realizzare una specie di struttura piramidale, foto sotto.
              La forma piramidale esporrebbe sempre una faccia al sole diretto, e questo permetterebbe di ottenere un riscaldamento più omogeneo durante tutte le ore di luce. Non è un'ipotesi da scartare, anche se la struttura potrebbe apparire un po' bruttina.
              Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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              Sono un'anima bannata!

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              • interessante la piramide ma devi, se non lo hai già fatto, studiare bene l'inclinazione per catturare una quantità sufficiente di luce e devi sperare che il vicinato non si immischi

                per il tubo flessibile: avresti pensato di metterne uno "a serpentone" o metterne tanti affiancati come si farebbe con le lattine? ci si risparmia il silicone ma la verniciatura è comunque necessaria, no?

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                • Beh, si. La vernice è comunque necessaria, che mi risulti, non si vendono tubi di questo tipo già colorati di nero, oltretutto per la funzione per cui sono nati, il colore proprio non serve. C'è però da dire che con i tubi la vernice sarebbe completamente esterna e non ci sarebbero altre sostanze a diretto contatto con l'aria interna, specie se si utilizza la forma a serpentone.
                  La forma a serpentone? bella, non c'è che dire! ma funziona?
                  Per aumentare la superficie di contatto con l'aria interna è necessaria una sezione opportuna. È noto dalla geometria elementare che la sezione del cilindro aumenta quadraticamente con il raggio rispetto al suo perimetro, per cui facendo pochi conti, risulta molto più efficiente un pannello composto di tubi di piccolo che non di grande diametro. D'altro canto, nei tubi stretti, considerando la stessa ventola con la stessa portata d'aria, la velocità del fluido aumenta in maniera inversamente proporzionale alla sezione, diminuendo, così di fatto, lo scambio termico. È Lo stesso principio del partitore di corrente. Per diminuire la velocità dell'aria nei tubi, conviene di più, secondo me, adoperare la soluzione coi tubi in parallelo. Si tratta comunque di un problema di massima efficienza, che non è proprio facile da risolvere se non si è addentrati in questa materia.
                  Io avevo pensato ad una serie di tubi da 6 che si innestano in uno di dieci, sempre di alluminio, che poi continuerebbe, debitamente isolato, fino al punto dove si deve portare l'aria calda.

                  Oggi, cioè questo tardo pomeriggio, ho effettuato un esperimento: ho preso una lastra di vetro 30 x 40 cm, l'ho spruzzata di nero, e subito vi ho fatto aderire un foglio di alluminio delle stesse misure, in modo che a vernice asciugata ne restasse incollato. Ho preso questo pannellino e l'ho messo al sole, oramai al tramonto. Per testare la temperatura e fare un confronto, vi ho messo a fianco il tubo delle lattine nere che avevo già realizzato.
                  Dopo pochi minuti il pannellino si è riscaldato di parecchio, mentre le lattine risultavano appena tiepide. L'unico problema è che praticamente la temperatura era identica anche dalla parte del vetro, ma questo è normale dal momento che non ho utilizzato un camera d'aria.
                  Credo che questo sistema possa essere sfruttato per creare il mio pannello piramidale. Ovviamente non utilizzerei vetro semplice, ma delle lastre di policarbonato alveolare a doppio strato. Il perché del doppio strato è presto detto. La mia idea e di incollare, col metodo descritto sopra, il foglio di alluminio (parlo di un foglio continuo,senza tagli) alle alette di uno degli strati a cui verrebbe tolta la parte piana (sotto, il disegno esplicativo che vale sempre più di mille parole).
                  I pannelli così ottenuti possono poi essere facilmente assemblati per costruire la forma a piramide.
                  L'insieme dei forellini che dalla parte di sotto rimarrebbero aperti per l'ingresso dell'aria, dovrebbero dare una sezione di circa 10 x 10 cmq, relativamente alle misure del mio pannello solare, cioè quando quella del tubo di aspirazione; quindi la velocità dell'aria nei singoli alveoli non dovrebbe essere molto elevata.
                  Ovviamente il rapporto volume d'aria /superficie di scambio, sarebbe molto elevato, proprio grazie alle alette del policarbonato rivestite di alluminio.
                  Anche se si volesse realizzare un pannello planare, penso che si tratti sempre di un buon metodo che potrebbe competere benissimo con quello delle lattine.
                  Ciao

                  Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   pannello.alveolare.jpg 
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ID: 1938777

                  [29/09/2013 ]Quanto dura questo viaggio da Marte?
                  Io qui, sulla Terra, ho trovato questo video nel quale viene mostrata la costruzione del pannello solare con la rete metallica.
                  Si tratta di una rete completamente nera ed anche piuttosto pesante e molto fitta (non ci si vede attraverso).
                  Sono andato da uno che realizza le zanzariere, ma questo tipo di rete non ce l'hanno, l'unica rete d'alluminio nera è quella che mi hanno dato, ma si tratta di una rete grigiastra ed abbastanza trasparente che, comunque, non si riscalda.
                  Peccato.
                  Hot Air Collector - YouTube
                  Ultima modifica di Elisabetta Meli; 26-03-2016, 10:04. Motivo: Unione messaggi consecutivi
                  Sono un'anima bannata!

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                  • Sfido che non sei riuscito a trovarla. Qui sulla terra non esiste. Perché secondo te sono andati tutti su marte?
                    Su quel pianetino ce ne sta a iosa. Lì la fanno nera e molo fitta perchè ci stanno i fastidiosissimi e luminosissimi insetti batteri, di gran lunga più fastidiosi delle nostrane zanzare tigri.
                    ...zzz...zzz...zzz!!!

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                    • Un pannello sul tetto ti darà problemi di surriscaldamento estivo.

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                      • La mia idea sarebbe di realizzare un pannello il più leggero possibile, in modo da poterlo poi smontare facilmente dal tetto proprio durante l'estate.

                        [02/10/2013] Oggi sono stato particolarmente fortunato, una vetreria mi ha regalato un vetrocamera selettivo delle misure di 130 x 80 circa. È un vetro incredibile: pur essendo posto all'ombra, la sua facciata rivolta verso il muro cui era poggiato era calda, mentre l'altra, completamente fredda. Lo sfrutterò per realizzare un pannello planare.
                        Rivestirò la facciata calda con un foglio d'alluminio colorato di nero, mentre riempirò gli spazi del cassone con una specie di lana d'alluminio che ho ottenuto passando i fogli (di alluminio) nel pettine più stretto della macchinetta della pasta fatta in casa, in questo modo spero di ottenere un maggior scambio termico fra aria e alluminio.
                        Le dimensioni non sono quelle che avrei voluto, ma come si dice qui su Marte: a caval donato non si guarda in bocca.
                        A proposito: qui su Marte non ho ancora visto nessun cavallo. Dicono che a causa della scarsa gravità del pianeta, saltando troppo in alto, vanno a finire tutti in orbita.
                        Ultima modifica di Elisabetta Meli; 26-03-2016, 10:09. Motivo: Unione messaggi consecutivi
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                        • OT
                          a fantasia, romanzesca e costruttiva, direi che siamo messi bene!!
                          Se non si sfondasse con l'autocostruzione possiamo sempre far concorrenza ad Asimov!!
                          fine OT
                          se non ho capito male si tratta di un vetro che fa passare facilemte la luce ma non fa passare il calore? giusto?

                          Commenta


                          • Ciao Black.
                            Guarda, mi sono trovato casualmente dal vetraio perché ci sono andato insieme ad un amico che doveva farsi fare un preventivo, così mi sono messo a curiosare un po' in giro. Fuori, poggiato contro il muro, tra l'altro all'ombra, c'era un questo vetrocamera che io ho toccato con le mani. Sono subito rimasto sorpreso dal fatto che fosse calda la faccia rivolta al muro e fredda l'altra. Ho chiesto informazioni ed il vetraio mi ha detto che si era utilizzato un vetro selettivo, e che se ero interessato potevo prendermelo perché si trattava di una misura sbagliata e sarebbe andato a finire nel reparto raccolta vetro usato. Non ho chiesto altre notizie perché ho visto che aveva un bel da fare, così l'ho ringraziato e mi sono messo il vetro in macchina. Non ho quindi chiesto se il vetro selettivo fosse solo quello di uno dei lati o entrambi, e non ho chiesto neanche quali fossero le proprietà di questo genere di vetri. Poi ovviamente sono andato a fare una ricerca su internet per capirne di più, e qui ti posto quello che ho trovato, con relativo schema:
                            “Da un punto di vista costruttivo una vetrata selettiva viene realizzata esattamente come una basso emissiva, ovvero applicando un deposito sottilissimo di metallo o di ossido metallico, che può essere realizzato sia con processo magnetrobnico, piuttosto che pirolitico (come avviene più frequentemente per questa tipologia di vetri) e che viene posizionato però non sulla faccia interna del vetro interno (come avviene per i vetri basso emissivi), ma bensì sul lato interno del vetro esterno.”
                            da: Cosa sono i vetri selettivi e come svolgono la loro funzione


                            Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                            Ma non ho ben compreso comunque. Anche se sembrerebbe che lo scopo principale sia quello di quello di bloccare sia in ingresso, sia in uscita i raggi infrarossi; quindi dovrebbe ridurre, se non bloccare, almeno l'emissione di infrarossi che si genera all'interno per il calore accumulato dalla superficie captante; come controparte, però, verrebbe bloccata anche una parte dell'energia proveniente dal sole. Spero che il bilancio, alla fine, sia a favore di una maggiore efficienza del pannello.
                            Ultima modifica di Elisabetta Meli; 26-03-2016, 10:01. Motivo: Unione messaggi consecutivi
                            Sono un'anima bannata!

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                            • Io credo che il vetro selettivo si dovrebbe utilizzare nella modalità "faccia esterna del vetro camera interno". ora io non so come sia composto il tuo vetro camera, ma se non è così sono convinto che non funzionerà bene.
                              zzzz...zzz..z..z.z..zzz

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                              • Ciao Filippo stò seguendo da qualche tempo questo thread e devo dire che trovo, tutto sommato, interessanti le tue divagazioni "marziane"; ti consiglio però di infarcirle con dati più, come dire, terrestri, ma soprattutto inerenti al argomento della discussione. Non vorrei che qualche mod, acerrimo nemico della popolazione del pianeta rosso, vuoi per diversa fede politica, vuoi per semplice invidia del vostro clima "californiano", iniziasse ad eliminarti i post
                                Anzi, in relazione a quanto detto, sarebbe interessante approfondire maggiormente il discorso sul uso di retine per zanzariere o filtri di vario tipo (immagino lucertola alludesse a quelli).
                                Domotica: schemi e collegamenti
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                                • Note di Moderazione:

                                  Ultima modifica di gymania; 08-10-2013, 15:17.
                                  Sono un'anima bannata!

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                                  • Ahh...ahh
                                    Si è così ma io soffro d'insonnia così ho deciso di emulare voi umani e farmi un pannello solare per riscaldarmi. come voi sapete se non si dorme il metabolismo funziona regolarmente ed io non ho il vostro sistema di regolazione termico. per cui il pannello solare serve anche a me
                                    zzz... zzz.. z. z. zzz...

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                                    • Riepilogo

                                      Allora, faccio un riepilogo.
                                      Sono partito con l'idea di realizzare un pannello solare unendo due lamiere zincate ondulate.
                                      Ho cercato su internet, ma questa idea sembra non interessare nessuno, mentre ho trovato molti siti che parlano della soluzione delle lattine.
                                      Alcuni, come johnmuir, hanno suggerito di utilizzare la zanzariera nera d'alluminio che secondo lo stesso johnmuir sarebbe la soluzione più semplice ed efficace, effettivamente su internet ne parlano bene, ma come realizzarla se non si trova il tipo giusto di zanzariera?
                                      Ho realizzato un tubo si sei lattine di coca dipinte di nero opaco e una lastra di vetro a cui ho incollato un foglio di alluminio nero dal lato vetro. Esposte entrambe al sole non c'è paragone, vince la lastra di vetro.
                                      Ho realizzato una specie di prototipo di pannello con una retina d'alluminio scura (quella che sono riuscito a reperire): quattro strati di retina tra un vetro e un pannello. Niente da fare, non si è voluta affatto riscaldare.
                                      Ho pensato di realizzare una struttura piramidale per poter avere il sole con una buona incidenza su almeno uno dei piani. Ovviamente la soluzione sarebbe più onerosa rispetto al semplice pannello piano ed andrebbe ancorata bene al tetto, ma questo esula dal problema.
                                      Ho pensato di incollare il foglio di alluminio nero alle alette di un foglio di policarbonato doppio strato, al fine di migliorare lo scambio termico.
                                      Sempre su questo forum, ho letto della soluzione delle pagliette di acciaio scurite, in concorrenza alla zanzariera, l'effetto dovrebbe essere abbastanza simile. Ma l'acciaio ha un basso k, cosi ho pensato di trovare sul mercato delle pagliette di rame. Esistono, ma costano troppo e a lungo andare potrebbero rilasciare sostanze tossiche nell'ambiente.
                                      Allora ho pensato di trovarle di alluminio, ma niente da fare, su internet non si trova niente.
                                      Ho pensato di farmele da solo con la macchinetta della pasta. Si tratta di un metodo semplicissimo e si otterrebbero ad un prezzo irrisorio, ma ovviamente non sono scure.
                                      Sono in possesso di un vetro camera di tipo selettivo, ma ritengo sia troppo piccolo per la realizzazione del pannello finale, tuttavia penso di poterci realizzare un prototipo.
                                      Allego due foto della paglietta di alluminio.
                                      Ciao


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                                      • Hi Hi nuovo uso della "sacra" Imperia
                                        Forse se verniciavi prima i fogli era meglio.
                                        ...quattro strati di retina tra un vetro e un pannello...
                                        Uhmm se ho capito bene il link su indicato la retina non va posta parallelamente al vetro ma trasversalmente. Sarebbe da provare a riempire con i tuoi "tagliolini" lo spazio vuoto fra la retina ed il pannello.
                                        ...a lungo andare potrebbero rilasciare sostanze tossiche nell'ambiente...
                                        Quali?? Anzi ti rispondo io, NESSUNA! Ti basti pensare che il rame, in tubature, è utilizzato per una marea di applicazioni domestiche... tubazioni dell'acqua potabile, del gas...
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                                        • Zanzariera:
                                          Non so cosa intendi con “trasversalmente”, ma credo che intendessi dire “obliquamente”. Comunque il problema non credo sia il modo di disporre la retina, quanto il tipo di retina. Nel video di cui ho postato il link, si vede chiaramente che si tratta di un materiale pesante, nero e completamente opaco, mentre la retina in mio possesso è grigiastra e si ci vede attraverso.
                                          Comunque si sarebbe dovuta riscaldare lo stesso, mentre invece non è successo proprio niente.
                                          Non metto comunque in discussione il fatto che debba funzionare. Se la utilizzano evidente che funziona, solo che, almeno per me, è di difficile fattibilità.
                                          Rame:
                                          Beh, io non son un chimico, quindi parlo solo per sentito dire. Il rame a contatto con ossigeno ed umidità si può trasformare in verderame, che proprio innocuo non è; ma si potrebbero formare anche dei carbonati, come l'azzurrite, un colore bellissimo, te lo posso dire perché sono un pittore, ma che presenta anche questo un certa tossicità se ne vengono respirate le polveri. Il problema è che questi composti, una volta formatisi, entrerebbero nel circolo dell'aria. Se si trattasse di un ciclo chiuso ovviamente il problema non si presenterebbe, potrebbero circolare anche veleni, chi se ne frega, ma l'aria va a finire nei nostri polmoni, quindi non farei sogni tranquilli.
                                          Sia ben chiaro, lo ripeto, che parlo da inesperto in materia.
                                          Comunque, anche se queste pagliette esistono, non è detto che si riescano a reperire facilmente, inoltre potrebbero costare un botto. Però si potrebbero anche sfruttare i fili sottilissimi dei cavi dismessi, e di questi se ne potrebbero trovare a iosa. È un'esperienza che si potrebbe fare. Un altro problema, ma che riguarda anche l'alluminio, è l'ossidazione che a lungo andare potrebbe rivestire totalmente il metallo abbassandone la conducibilità termica, e quindi rendendo inutile l'utilizzo del rame rispetto alle pagliette di acciaio. Tuttavia, per quando riguarda i rotoli di alluminio da cucina, non ho mai notato nessun tipo di ossidazione, probabilmente si tratta di qualche lega, mentre è noto che i sottilissimi fili dei cavi di rame si ossidano se esposti all'aria.

                                          P.S. non è una sacra "imperia", si tratta di un "atlas marcato", ma altrettanto "sacra" per mia madre.
                                          Comunque questo tipo di tagliatelle vanno tantissimo qui su marte. è noto come i marziani se ne cibano per acquisire il loro aspetto argenteo.
                                          Ultima modifica di filippo1956; 06-10-2013, 20:33.
                                          Sono un'anima bannata!

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                                          • ...te lo posso dire perché sono un pittore...
                                            Ora capisco la vena artistica anche nello scrivere
                                            ...inoltre potrebbero costare un botto...
                                            Concordo e oltretutto non sarebbero nere. Per il resto vai tranquillo, ossidi o idrossidi di rame, anche se pericolosi, e su questo ti do ragione, non sono volatili, altrimenti le varie coperture o gronde in tale materiale sarebbero già state messe al bando alla stregua dell'eternit
                                            ...l'alluminio, è l'ossidazione...
                                            L'alluminio ma più in generale quasi qualsiasi metallo presentano sempre, in situazioni "normali", uno strato esterno di ossido. Ti basti pensare che se così non fosse, lo stesso alluminio, se posto a contatto con acqua, svilupperebbe una valanga di idrogeno.
                                            Un semplice esperimento (da fare ovviamente con la dovuta cautela):
                                            - prendi delle piccole palline fatte con l'alluminio da cucina e mettile in un bicchiere di vetro con acqua.... reazione: NULLA.
                                            - sciogli nell'acqua un cucchiaino di soda caustica (idrossido di sodio), occhio scalda parecchio, e rimettici le palline.... reazione: una marea di bollicine di idrogeno.
                                            La soda ha eliminato l'ossido presente sull'alluminio facendo in modo che questi reagisse con l'acqua.

                                            @lucertola
                                            Se non sei ancora andato in letargo potresti darci delucidazioni a proposito dei "filtri" a cui alludevi?
                                            Ultima modifica di Lupino; 07-10-2013, 09:29.
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                                            • Sono quasi le quattro del pomeriggio ed ancora non ho scritto nulla, immagino quanti di voi si siano strappati i capelli, spero che non li abbiate buttati, oggi con i trapianti fanno miracoli.
                                              Dopo aver fatto un po' di spaghetti con la mia simil imperia, ho costruito un piccolo prototipo di pannello solare di circa 30 x 45 cm, imbottendolo con la paglietta …
                                              … che cavolata, non so come mi sia venuta in mente una cosa del genere, non funziona per nulla-
                                              Non c'è stato verso di far andare la temperatura della paglietta sopra i 26 gradi. Sarebbe quindi perfettamente inutile far passare l'aria attraverso un'imbottitura del genere.
                                              La paglietta, di qualsiasi metallo essa sia , è bocciata.
                                              Tolta la paglietta la temperatura è iniziata a salire.
                                              La cosa migliore a questo punto, credo sia di realizzare una cosa quanto più semplice possibile, senza effetti speciali: solo un doppio vetro con sotto incollato un foglio di alluminio nero,e come base andrebbe bene anche un foglio di polistirolo, tanto la temperatura alta si genera solo a livello del foglio nero di alluminio a contatto con il vetro.
                                              Affinchè l'aria prelevi quando più calore possibile, si deve deviarne il flusso nella direzione dell'alluminio, questo sarebbe, a mio avviso, l'unico accorgimento da prendere.
                                              Riposto i pannello al sole, perfettamente perpendicolare, ho misurato la temperatura dell'alluminio (della superficie dell'alluminio e non dell'aria interna), 80 gradi centigradi (foto), e già non mi sembra una temperatura scarsina, ma poi, più tardi, è arrivata anche 84 – 85.
                                              allego foto

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                                              Quindi semplicità. Niente cose complicate.
                                              Uno strato isolante, una camera di scorrimento dell'aria, un vetro con il foglio di alluminio nero incollato, un secondo vetro che faccia da camera d'aria.
                                              La camera di scorrimento dell'aria, a mio modo di vedere, dovrebbe essere quanto più bassa possibile,anche meno di un centimetro, inoltre la superficie sottostante non dovrebbe essere liscia ma dogata trasversalmente alla direzione di scorrimento dell'aria, tipo velluto a coste, questo al fine di creare dei moti vorticosi per il rimescolamento dell'aria. Poi, ho notato che tra i due vetri l'aria è molto calda e sarebbe un peccato perderla, si potrebbe quindi prelevarla anche se ad una velocità più bassa, anche perché non sarebbe possibile in questa sede ricreare la stessa superficie a coste dello strato sottostante.
                                              Credo ormai di avere le idee chiare, penso, quindi, di poter passare alla realizzazione del pannello finale, anche se mi servirebbe fare ancora un po' di calcoli per il suo dimensionamento.
                                              Prima di mettermi all'opera pubblicherò il progettino finale. Non si tratta comunque di un grande pannello visto che la superficie da riscaldare è di appena 6 mq, con un'altezza media di circa 2,7 m. Penso che una superficie di 1,5 mq dovrebbe essere più che sufficiente.
                                              Ciao.
                                              Ultima modifica di Elisabetta Meli; 26-03-2016, 10:00. Motivo: Unione messaggi consecutivi
                                              Sono un'anima bannata!

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                                              • L'aria calda presente tra i due vetri può rappresentare una sorta di pre-riscaldamento
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                                                • Si questa sarebbe una buona idea, mi piace.
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                                                  Il problema di questi filtri sono le dimensioni abbastanza ridotte, andrebbe già bene se si trovassero quelli di 70 x 40. Si potrebbero montare nella maniera obliqua a scalini (leggere l'ultimo post di johnmuir a pagina 46) e in un pannello 70 x 180 ce ne andrebbero 5. Un ulteriore problema potrebbe essere il loro spessore, mediamente un centimetro che moltiplicato per 5 farebbe... purtroppo sono abituato ormai alla matematica marziana che si basa su un principio completamente diverso, per cui mi viene difficile fare questo calcolo, comunque sarebbe un bello spessore, e non è detto che con una semplice ventola si possa aspirare l'aria facilmente. Sarebbe comunque da provare.


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                                                  filippo1956, questo è un forum serio! Se hai voglia di scrivere racconti umoristici hai il mio invito a cambiare piattaforma. Hai una settimana di ban per riflettere.

                                                  Ultima modifica di gymania; 08-10-2013, 15:21.
                                                  Sono un'anima bannata!

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                                                  • Peccato che tu sia bannato filippo, io nel frattempo mi sono procurato la macchina della pasta, me l'ha regalata un mia vecchia zia perchè era un po arrugginita, ma va bene per lo scopo. Ora dipingerò di nero l'alluminio e lo passero al cilindro più piccolo. conto di realizzare un pannello solare così fatto: una lastra di vetro o di policarbonato, molta di questa paglietta di alluminio scuro e poi sotto un foglio di multistrato, conto di farlo molto leggero. ai bordi pensavo di metterci, come molti hanno suggerito in altri precedenti post, il profilato di alluminio del cartongesso, e ovviamente il silicone per sigillare.
                                                    Provo sempre a vedere se c'è qualcuno, ma ormai il forum sembra morto, spero che si ripremderà al più presto.
                                                    rispondete.

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                                                    • Considerando un complessivo di 116132 visite, se è morto, direi che ha comunque interessato molte persone.
                                                      ...il profilato di alluminio del cartongesso...
                                                      ricordati di isolarlo dall'interno.
                                                      Ti rinnovo la domanda su postata in relazione all'argomento zanzariere...
                                                      ... Lì la fanno nera e molo fitta perchè ci stanno i fastidiosissimi e luminosissimi insetti batteri...
                                                      immagino alludessi a filtri particolari... quali? Di che materiale sono fatti?
                                                      Domotica: schemi e collegamenti
                                                      e-book Domotica come fare per... guida rapida

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                                                      • Due idee buttate cosi' : Verniciare la zanzariera con nero opaco ad acqua?oppure due strati uniti di zanzariera la fanno apparire meno trasparente.

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                                                        • Originariamente inviato da antoniomorsello Visualizza il messaggio
                                                          Due idee buttate cosi' : Verniciare la zanzariera con nero opaco ad acqua?oppure due strati uniti di zanzariera la fanno apparire meno trasparente.
                                                          ma nel caso funzionasse come voluto, il nero ad acqua che temperature potrebbe reggere?
                                                          ad esempio io ho rinforzato, sbagliando, il nero delle mie lattine con un normale nero acrilico (quello delle bombolette) e non sembra gradire tanto il passaggio freddo/caldo/freddo: qualche pezzetto si è stacccato

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                                                          • Nella lattina si potrebbe staccare per la dilatazione dell' alluminio e per via della superfice liscia al contrario la zanzariera rugosa si dovrebbe attaccare bene.... Abbiamo bisogno di un volontario:-)

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                                                            • @blackivory
                                                              Devi usare nero alte temperature in bomboletta per le lattine.
                                                              Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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