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costruito pannello solare aria

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  • Quoto completamente Elisabetta, la vernice normalmente usata per verniciare le marmitte (auto o moto) dovrebbe andar bene
    Domotica: schemi e collegamenti
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    • Salve a tutti,
      dopo aver preso diverse info sto approntando il mio primo "pannello solare aria" usando materiale di riciclo e normali vernici acriliche e non invece delle alte temp. ..... pensate che avrò dei problemi?
      ho quasi ultimato il mio primo pannello con lattine ma vedo che questo progetto è in fase di superamento domani ultimerò comunque il tutto anche se devo ancora decidere se mettere la ventola in aspirazione o in immissione poi inizierò subito un altro pannello con doppia camera senza lattine
      quale è il pannello al momento con maggiori risulatati?

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      • Problemi non ne avrai o al massimo minimi.
        Per tutti, ricordate di lasciare 'respirare' il pannello in funzione per diversi giorni prima di immettere aria calda nel locale in cui soggiornate.
        Questo consente l'espulsione di inevitabili odori causati dai materiali utilizzati (colle siliconi vernici plastiche e quantaltro) che riscaldandosi con il sole risultano inizialmente fastidiosi e via via sempre meno, dopo alcuni giorni non si sente più nulla.
        Per la resa, dalla mia esperienza le lattine sono le migliori, ma posso anche dire che puoi anche fare una scatola sottile e completamente vuota ed avrai lo stesso l'aria calda, sicuramente di meno, ma funziona lo stesso.
        Tutto dipende da quali temperature vuoi raggiungere e da quanto spazio disponibile per i pannelli c'è.
        I dati sono molto variabili per superficie, velocità di flusso, irraggiamento, esposizione, materiali, ma per intenderci, se cerchi aria a 50° metti lattine, se ti accontenti di 35° anche vuoto, tutte le altre soluzioni porteranno a T che saranno una via di mezzo.
        Quindi più semplice è meglio è, se c'è troppo freddo fuori e vuoi recuperare più calore ti complichi la vita con tutte le altre soluzioni fino alle lattine e guadagni quei gradi in più.
        Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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        • Eilà! Mi hanno tolto il ban.
          Solo che io sono una persona “poco seria” e costringermi a scrivere, come anche a parlare, in maniera troppo seriosa e tecnica, mi stanca. Cercherò di sforzarmi mettendocela tutta, ma sarà dura.
          Allora, che dirvi, in questa settimana ho fatto poco o niente, speravo di riuscire a costruire il pannello, ma ho dovuto mettere da parte il progetto per risolvere problemi di altra natura. Ma le idee non ti abbandonano mai, ed anche quando sei in difficoltà e sei costretto a rivolgere la tua attenzione altrove, essi ti vengono in soccorso portandoti qualche minuto di relax, e così, quantomeno mentalmente, ho continuato ad indagare sulla soluzione del pannello.
          Il mio problema, come accennai già qualche post fa, è che devo sistemare per forza il pannello sul tetto in quanto l'unica parete utile è esposta ad est. Tuttavia il tetto dal lato basso è facilmente accessibile, meno di due metri, e questo mi permetterebbe di poter cambiare l'angolazione del pannello se questo fosse orientabile. Ed è proprio su di un pannello orientabile che sto rivolgendo la mia attenzione.
          Non voglio partire in quarta, anche se di questo passo non partirò neanche con la ridotta, ma già ho idea di come realizzarlo.
          Penso di farlo 3.0 m di lunghezza per 0.5 di larghezza, con una profondità ed un peso quando più possibilmente ridotti. In questo modo penso di poterlo incernierare al lato obliquo del tetto in modo da poterne agevolmente variare l'angolazione manualmente. Ho misurato l'angolo tra sole a mezzogiorno e tetto, ed è di circa sessanta gradi, e questa sarebbe la situazione peggiore perchè poi l'orientazione del pannello porterebbe ad aumentare sempre di più quest'angolo fino ai 90° al tramonto. A sessanta gradi il seno sarebbe di circa 0.866, con una perdita dell'irraggiamento, quindi, pari ad appena il 13%, e questa sarebbe la situazione peggiore che però coinciderebbe con l'ora più calda della giornata.
          Fin qui solo il problema dell'irraggiamento, ora devo anche decidere che tipo di pannello usare.
          Per ovvi motivi, legati proprio al minimo ingombro, sarò costretto a scegliere la soluzione più semplice: un pannello leggero ed isolante come sottofondo, uno strato di aria molto sottile, un foglio di policarbonato con il lato interno rivestito di un foglio di alluminio nero. Tutto qui. Tuttalpiù potrei riprendere l'idea delle alette tagliate nel policarbonato, come accennai già al post 119474078 ( http://www.energeticambiente.it/fai-...#post119474078 ), ma questo è ancora da vedere, non vorrei complicarmi ulteriormente la vita.
          Non ho dubbi, invece, sul tipo di vernice da utilizzare: sicuramente un nero opaco per marmitte, penso sia la migliore.
          Mi e dispiaciuto molto del ban, ma sono molto soddisfatto di rivedervi di nuovo sul forum.

          Originariamente inviato da Elisabetta Meli Visualizza il messaggio
          Per la resa, dalla mia esperienza le lattine sono le migliori, ma posso anche dire che puoi anche fare una scatola sottile e completamente vuota ed avrai lo stesso l'aria calda, sicuramente di meno, ma funziona lo stesso.
          Ma che tu sappia, che temperature raggiunge l'alluminio delle lattine utilizzate all'interno del pannello?

          O.T.
          Vorrei farti una domanda, sperando che qualche moderatore non se la prenda, e solo una mia personale curiosità: ma quella della foto sei veramente tu?
          Ultima modifica di Elisabetta Meli; 26-03-2016, 10:00. Motivo: Unione messaggi consecutivi
          Sono un'anima bannata!

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          • LBentornato Filippo1956

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            • @filippo1956: Posso dirti la resa del pannello.

              La prima prova e la seconda prova di questo pannello, poi ho avuto altri interessi.

              O.T.: su Marte le foto ed i nomi risultano così, sulla Terra sicuramente diversi . Bentornato.
              Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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              • Grazie a tutto il comitato d'accoglienza.
                Grazie di cuore.


                L'aria sopra i cinquanta gradi è notevole per un pannello solare, e ci metterei subito la firma, speravo, però, che tu avessi fatto anche delle misurazione direttamente sull'alluminio, quando il pannello era esposto al sole e senza ventola accesa. Mi interesserebbe un confronto con il mio prototipo: io ho messo il termometro a diretto contatto dell'alluminino, ed era arrivato a sfiorare gli ottantacinque gradi.
                Finora ho realizzato solo un prototipo molto piccolo, ma penso che lo stesso, realizzato in grande, potrebbe portarsi ad una temperatura maggiore, ma non è detto.
                Su youtube, tempo fa, vidi un filmato in cui un tizio mostrava, termometro alla mano, una temperatura di 135 °k all'interno dei tubi fatti con le lattine. Mi è sembrata una cosa un po' irreale, e mi chiedo se sia possibile ottenere veramente queste temperature. Col mio modello, penso proprio di no.

                O.T.
                Marte, Marte ... quanto mi manchi!
                A proposito di termometri e temperature, mi era venuta in mente un'idea su come i marziani si misurano la febbre.
                Peccato, sono già stato ammonito e non posso fare più falli. Mi sento come uno che non può parlare perchè gli hanno tagliato la lingua.
                Ultima modifica di filippo1956; 18-10-2013, 19:15.
                Sono un'anima bannata!

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                • Innanzitutto... bentornato, veniamo alle cose serie..
                  ...135 °k...
                  Immagino che tu volessi scrivere 135° C... se veramente erano Kelvin (senza il pallino °) allora corrisponderebbero a -138,15° C ... freddino direi
                  In ogni caso non mi stupisce la temperatura di 135° C; considera che in piena estate la temperatura rilevabile sul cruscotto (in plastica) di un auto lasciata al sole, supera tranquillamente i 90° C

                  ...ma quella della foto sei veramente tu?...
                  Questo e il suo elicottero, a mio parere, sono uno dei misteri di EA

                  P.S.
                  Filippo di che zona d'Italia sei?
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                  • Lupino, non mi istigare, ti prego, non farmi bannare di nuovo. Il tuo è un mezzo di locomozione veramente .. all'avanguardia, ma non posso esprimermi.
                    Ritorniamo quindi alle cose seriose.
                    Quella k non ce l'ho messa io, deve essere stato quel distratto di Martino che se l'è dimenticata lì, e poi la va cercando di qua e di là. Che ci vuoi fare. Ma io, come vedi, sono più distratto di lui.
                    Ho provato a cercare di nuovo il video su you tube ma non ci sono riuscito; ne ho trovato un altro ( https://www.youtube.com/watch?v=Ee-UBvT3qxw ) in cui viene mostrato come la temperatura, in questo caso addirittura dell'aria in uscita, arrivi a 123 °C , anche se sospetto che si tratti della temperatura dell'allumino della lattina, mi sembra che la sonda la tocchi. In effetti, anche se la mia prova delle lattine nere esposte direttamente al sole è stata negativa, può darsi che effettivamente con la forma cilindrica l'alluminio riesca ad accumulare più calore. A parità di aria estratta, più risulta alta la temperatura dell'allumino, più energia viene captata, maggiore dovrebbe essere l'efficienza del pannello. Comunque sia, quello che conta è il rendimento finale del pannello. In casi estremi, questo potrebbe captare tutta l'energia irradiata sulla sua superficie, ma non contribuire affatto all'aumento della temperatura in una stanza: ad esempio, la velocità dell'aria potrebbe essere così elevata da non riuscire a portarsi ad una temperatura superiore a quella ambiente, col risultato di raffreddare ansi che riscaldare; oppure, nel caso opposto, la temperatura dell'aria potrebbe essere di 150 °C ma con una velocità di uscita par a zero, col risultato di non riscaldare affatto, ma in questo caso almeno non contribuirebbe al raffreddamento.
                    Quindi, quello che conta è il risultato finale: la capacità del pannello di riuscire a riscaldare l'ambiente. Le variabili sono molte, ma mi sembra ovvio che il primo passo è di riuscire a creare un pannello che sia in grado di captare quanta più energia possibile dal sole senza restituirla all'ambiente circostante, ne sotto forma di irraggiamento, ne sotto forma di conduzione; poi, dimensione, forma, esposizione, velocità e portata dell'aria, sono fattori che vanno dimensionati in maniera quanto più possibile corretta.

                    Sono di Cosenza.
                    Ultima modifica di filippo1956; 19-10-2013, 07:56.
                    Sono un'anima bannata!

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                    • Anni or sono feci un esperimento in molto piccolo.
                      Presi il retro nero di una custodia cd (10X10 ca), ho costruito una piccola scatola di cartone avente il fondo pari alla custodia cd ed i lati svasati verso l'esterno pari al doppio dell'area occupata dalla custodia (20x20 ca), in pratica un troncopiramidale con lato largo rivolto al sole.
                      L'interno lo rivestii con degli specchi ed il tutto coperto da un comune vetro.
                      Prova fatta a Luglio, ebbene, dopo 10' orientato al sole la T ottenuta era di 110° e la custodia cd si sciolse.
                      Questo per dire che la dimensione piccola può avere il vantaggio di innalzare di più la T ma ha poca portata.
                      Ottenere 110° crea problemi di gestione, quindi il miglior compromesso è ottenere aria intorno ai 35°-50° che è direttamente sfruttabile.
                      Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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                      • ...con la forma cilindrica...
                        Su questo ho qualche dubbio. Va da sè che stiamo parlando di pannelli costruiti in "economia", per cui la lattina risulta essere un ottimo elemento in quanto reperibile a costo zero.
                        Se però consideriamo il fatto che la quantità di energia catturata è maggiore quanto più il raggio incidente è perpendicolare alla superficie allora, vien da se, che la forma migliore non dovrebbe essere quella cilindrica ma quella quadrata.
                        Quest'ultima presenterebbe inoltre una minore quantità di "zone in ombra" ovvero coperte dall'ombra degli stessi elementi.
                        Per capirci...
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                        Guarda come aumenta la superficie irradiata utilizzando profili rettangolari "bassi" al posto di quelli rotondi (lattine)
                        Il lato negativo è dato da un inevitabile aumento dei costi e da un minore volume interno a cui si potrebbe supplire però aumentando la superficie del/dei pannelli

                        ...la velocità dell'aria potrebbe essere così elevata da non riuscire a portarsi ad una temperatura superiore a quella ambiente..
                        Si ma solo se lo stesso elemento (lattina od altro) presenta una temperatura inferiore a quella dell'aria interna... in effetti lo stesso pannello se posto dal lato in ombra della casa (o semplicemente coperto con una tettoia o altro) e privato del vetro o plexiglass di protezione potrebbe, a mio parere, in estate, servire per abbassare la temperatura del ambiente anzi.... possiamo immaginare un pannello su cui venga continuamente fatto scorrere un velo d'acqua (sul principio delle vecchie borraccie). L'evaporazione di questa aumenterebbe ancor di più il raffrescamento degli elementi e, quindi, dell'aria in circolazione

                        Chiedo scusa per il doppio post e per il piccolo OT ma ho visto solo ora quello dei Elisabetta...
                        Quello descritto dalla stessa è il "principio" dei forni solari
                        FORNO SOLARE IN SCATOLA TIPO BOX COOKER BOX
                        Ultima modifica di Elisabetta Meli; 26-03-2016, 09:57. Motivo: Unione messaggi consecutivi
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                        • Esatto Lupino, il principio del pannello solare ad aria è lo stesso e da quella piccola esperienza raffazzonata ho capito che la potenzialità in effetti c'era ed era enorme, non una delle solite bufale che spesso si trovano su internet.
                          Da allora, ma parlo di 7 anni fa, si è, come dire, aperta una nuova frontiera, abbattuto un muro, ho capito che si potevano fare con il sole e con il buio una infinità di cose e da allora studio come e cosa sfruttare tali potenzialità, ma sempre in maniera artigianale, amatoriale e sperimentale.

                          Concordo sul tuo principio del supporto in piano, era stato pure valutato nei post precedenti, e forse anche le custodie cd come strato lamellare da intercapedine tra fondo e policarbonato, ma se superi i 100°, e d'estate ci arrivi tranqullamente, fondi tutto il pannello, dovresti coprirlo.
                          Si potrebbe provare ad aprire le lattine per il lato lungo e 'stenderle' per consentire una forma semipiana, avresti il vantaggio che non fondono, il vantaggio dell'alluminio, ma il problema di come fissare questi foglietti a metà strada tra fondo e policarbonato.
                          Insomma di soluzioni ne esistono infinite, e ciascuna funziona, più o meno, ed il più o meno sono quei circa 15° di differenza di cui parlavo prima che se in mezze stagioni possono non rappresentare un problema, in pieno inverno risultano fondamentali tra riscaldare e non.
                          Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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                          • Il pannello del video di FIlippo1956 sembra in alluminio estensibile, l ho trovato a 6euri x3mt .difficile trovare lattine.Anche a me srmbrava la temperatura della lattina.

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                            • Devo contraddirvi. La superficie può tranquillamente essere curva, quello che conta è sempre la sua proiezione sul piano perpendicolare alla direzione del sole; quindi che si tratti di lattine cilindriche o di pannelli piatti, piramidali o di qualsiasi altra forma, non ha importanza, contano le misure superficiali del pannello e la sua inclinazione rispetto al sole, e non come sia stropicciata la superficie captante. É, a mio avviso, invece, importante che la superficie reale sia quanto maggiore possibile, rispetto a quella perpendicolare al sole, proprio per permettere un maggior contatto con l'aria che estraendo più calore permetterebbe all'alluminio, ecco l'importanza di un materiale con elevata conducibilità termica, di trovarsi ad una temperatura inferiore rispetto a quella in equilibrio quando a riposo, e quindi a catturare più energia. É noto che prima o poi la superficie captante non aumenterà più la sua temperatura, e quindi non catturerà più energia, sembrerà quindi paradossale, ma se il pannello in funzione (cioè con ventola collegata) mantiene una temperature della superficie captante eccessivamente alta, vorrà dire che non starà lavorando al massimo. Quello che conta, invece, è la continuità fra la superficie captante rivolta al sole, e quella nascosta, che non dovrebbe avere interruzioni, proprio per non spezzare la conducibilità termica; ecco perchè la paglietta non mi ha funzionato: anche se di alluminio, l'ho inserita all'interno della camera solo a contatto col foglio d'alluminio, ma essendo i punti di contatto anche minimi di fatto questa non è riuscita a riscaldarsi.
                              Rispetto, quindi, al foglio di alluminio semplice e piatto, la soluzione delle lattine dovrebbe essere effettivamente molto più efficiente.

                              Entrambe le tipologie di pannello mostrano la stessa superficie perpendicolarmente alla direzione del sole
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                              Originariamente inviato da Petrol Visualizza il messaggio
                              quale è il pannello al momento con maggiori risulatati?
                              Chi ha pensato di utilizzare la paglietta nera non credo che l'abbia sparata così, tanto per dire qualcosa, penso che abbia centrato l'obiettivo, e che si tratti effettivamente di un'ottima soluzione. Io ho commesso l'errore di inserire la paglietta all'interno della camera, al buio; ma dipinta di nero e a diretto contatto con il sole è una soluzione con una sua logica e secondo me potrebbe trattarsi della migliore fra quelle tipo fai da te, anche superiore a quella delle lattine.
                              Ultima modifica di Elisabetta Meli; 26-03-2016, 09:58. Motivo: Unione messaggi consecutivi
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                              • ...Devo contraddirvi...
                                No, mi dispiace sono io a dover contraddire te.
                                Ho tardato a dare la risposta in quanto volevo avere la sicurezza delle mie affermazioni non solo "istintivamente parlando" ma anche matematicamente.
                                Allego al post un foglio di calcolo fatto in Libre Office in cui è possibile valutare la superficie complessivamente illuminata di elementi piani e semicircolari, impostandone: angolo del raggio incidente (0-90°), altezza fianco del pannello, distanza fianco/1°elemento, distanza fra gli elementi, raggio degli elementi semicircolari, numero e lunghezza degli elementi (valori in rosso).
                                Ti ricordo inoltre che, se ha senso parlare di raggio perpendicolare ad ogni punto di una superficie piana (angolo di 90°), non lo ha invece se essa è curva.
                                P.S.
                                Ho scelto di usare elementi semicircolari sia per semplificarmi un poco i calcoli, sia perché la parte inferiore di un elemento circolare risulta sensibilmente illuminata solo con basse angolazioni ma con "alti" valori nella distanza fra elemento ed elemento. Per migliorare questa situazione, ed in generale il rendimento di un pannello composto da elementi circolari, si può pensare a delle strisce riflettenti, larghe quanto la distanza fra gli elementi, poste sul fondo del pannello.

                                Insolazione Pannello.ods
                                Ultima modifica di Lupino; 26-10-2013, 17:21.
                                Domotica: schemi e collegamenti
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                                • Ciao Lupino,
                                  Innanzi tutto, bravo, disegni benissimo, devo farti i miei complimenti.
                                  I tuoi complicati calcoli non li ho ben compresi, ma forse ho compreso dove sta la nostra, o forse solo la mia, incomprensione.
                                  Ho cercato di fare anch'io un disegno, anche se non sono assolutamente al tuo livello, con il quale spero di farmi capire senza equivoci.
                                  Allora, se ho ben capito il problema tu lo poni sui bordi, quindi ti riferisci ad un pannello piatto posto proprio a contatto con i bordi esterni (d'altronde non avrebbe senso spingerlo più all'interno) ed alla specifica soluzione delle lattine che essendo, per l'appunto, tonde, creano una zona d'ombra sul lato del pannello più lontano al sole (guarda il disegno, mi rendo conto che con le sole parole non sono bravo ad esprimermi correttamente). In tali circostanze, effettivamente, la superficie delle lattine perpendicolare al sole risulta, in fine, inferiore all'analoga del pannello piano, ma si tratta di un problema specifico relativo esclusivamente ad uno dei bordi, e se le file delle lattine aumentassero, il rapporto fra le due superficie tenderebbe comunque ad uno.
                                  Ovviamente io parlavo in generale e non del caso particolare delle lattine, che, ripeto, non essendo a diretto contatto con la parte alta del bordo del pannello, presentano in tale zona un'area non illuminata.
                                  Penso tuttavia che, a mio modesto avviso, il pannello con le lattine d'allumino riesca, alla fine, ad accumulare molto più calore, proprio perché presenta un superficie maggiore che sarebbe subito soggetta a riscaldarsi per l''alta conducibilità termica propria del metallo.

                                  Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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ID: 1939312
                                  Ultima modifica di filippo1956; 27-10-2013, 06:51.
                                  Sono un'anima bannata!

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                                  • Piccolo OT
                                    Ti consiglio, anzi, consiglio a tutti un ottimo programma per grafica vettoriale a costo 0: Inkscape
                                    End OT
                                    ...e se le file delle lattine aumentassero...
                                    Bè, il paragone và ovviamente fatto a parità di dimensioni del pannello.
                                    Posto qualche dato per esempio:
                                    Pannello costituito da 6 file elementi (lattine) di lunghezza complessiva pari a 100 (poco importa se cm., mm. o m) aventi raggio pari a 3; la cui sommità sfiora il vetro (altezza fianco interno del pannello = diametro elementi), senza vuoti tra ogni fila e tra le file più esterne ed il fianco del pannello.

                                    Angolo raggio Superficie circolare Superficie perpend. Superficie piana Superficie perpend
                                    30 2715,013 1690.192 3600 1800
                                    40 3224.772 2191.386 3600 2314.035
                                    50 3706.103 2635.110 3600 2757.760
                                    60 4171.845 3007.884 3600 3117.691
                                    70 4631.466 3298.380 3600 3382.893
                                    80 5096.754 3497.771 3600 3545.308
                                    90 5654.867 3600.00 3600 3600




                                    Come vedi la superficie perpendicolare illuminata delle lattine (III colonna) è sempre inferiore a quella perpendicolare di una superficie piana (V colonna) tranne che a 90°; valore in cui le due misure si equivalgono.
                                    Solo se si valuta (e in questo caso posso darti ragione) la superficie complessiva (non perpendicolare ma "reale") illuminata si ha un superamento nel caso delle lattine ma, anche qui, per angolazioni di almeno 50°.
                                    ...perché presenta un superficie maggiore che sarebbe subito soggetta a riscaldarsi per l'alta conducibilità termica propria del metallo....
                                    Per favore non confondiamo temperatura con calore...
                                    A parità di superficie illuminata, maggiore è la superficie complessiva dell'elemento, minore sarà la temperatura da esso raggiunta... caso pratico:
                                    - se scaldo per un minuto una moneta con un accendino questa diventa rovente
                                    - se scaldo per un minuto una padella con accendino (uguale quantità di calore del esempio prima)... manco tiepida

                                    ...Chi ha pensato di utilizzare la paglietta nera non credo che l'abbia sparata così, tanto per dire qualcosa..
                                    Già proprio così, una superficie compatta (ma non troppo) di paglietta nera è molto simile ad una superficie costituta da elementi piani ma, a parità di area illuminata (riscaldata) presenta una maggiore (e anche di molto) superficie a contatto con l'aria. Può quindi cedere in modo migliore il calore acquistato per irradiazione.
                                    Sarebbe da provare (ma obbiettivamente non saprei dove trovarli) con degli scatolati (magari cromati... claudiomenegatti docet) di forma rettangolare (relativamente bassi) che presentino all'interno una fitta alettatura parallela al flusso dell'aria
                                    Domotica: schemi e collegamenti
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                                    • È ovvio che quello che conta, infine, sia riuscire ad ottenere un pannello che, a parità di superficie, sia quanto più efficiente possibile. Ho già detto, in uno dei precedenti post, che le variabili sono molte e difficilmente calcolabili al fine di massimizzare la funzione obiettivo, ma mi sembra comunque ovvio che si debbano rispettare alcuni parametri che, sempre a parità di dimensione del pannello, sarebbero:
                                      Metallo con la massima conducibilità termica
                                      Massima superficie di scambio con l'aria
                                      Aggiungerei anche minor costo e massima facilità di realizzazione
                                      Una superficie completamente piana presenta la massima semplicità realizzativa ed il massimo risparmio economico, quindi avrebbe i suoi vantaggi, e se l'efficienza non risultasse infine lontana dal massimo, forse sarebbe anche la cosa migliore; io stesso sto pensando proprio di sfruttare quest'ultima soluzione per risolvere anche un problema di massima compattezza e leggerezza.
                                      Tuttavia ho fatto già l'esperimento, e le temperature raggiunte dal metallo piano posto sotto doppio vetro sono inferiori sicuramente ai 100 °C, inoltre la superficie di scambio è la più semplice e quindi anche la meno efficiente. Con le lattine, invece, non ho dati miei, ma per quanto ho potuto vedere su internet, si possono raggiungere temperature intorno ai 120 – 130 °C, e la superficie di scambio sarebbe sicuramente maggiore e anche meglio conformata rispetto al pannello semplice.
                                      La semplice retina d'alluminio grigiastro che si trova in commercio, l'ho utilizzata, anch'essa sotto doppio vetro, ma non sono riuscito ad ottenere con essa temperature tali da poterla prendere in considerazione, tuttavia utilizzandone molti strati non dovremmo essere molto distanti dal concetto di paglietta.
                                      La paglietta nera, invece, presenterebbe, a mio avviso, molti vantaggi, ma non sono riuscito a reperire dei dati per poter fare confronti con le altre soluzioni, quindi solo teoria: massima superficie esposta al sole, massima superficie di scambio e massima conformazione per uno scambio ottimale con l'aria; quindi, in teoria, dovrebbe effettivamente trattarsi della soluzione migliore, ma va da se che non sempre le cose che sulla carta risultano migliori, poi lo siano anche nella realtà.


                                      O.T.
                                      Ho scaricato il programmino, anche se non l'ho ancora installato. Thanks.
                                      Sono un'anima bannata!

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                                      • ... va da se che non sempre le cose che sulla carta risultano migliori, poi lo siano...
                                        Perfettissimamente daccordo
                                        ......
                                        Pongo un quesito:
                                        Qualcuno ha già provato a realizzare un pannello ad aria (ma anche ad'acqua) costituito da un semplice cassero con vetro,fondo e fianchi neri riempito con un unico strato di pietre ollari?
                                        Viste le qualità di questo materiale potrebbe dare risultati interessanti soprattutto nell'utilizzo serale
                                        Ultima modifica di Lupino; 27-10-2013, 09:52. Motivo: Unione di 2 post
                                        Domotica: schemi e collegamenti
                                        e-book Domotica come fare per... guida rapida

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                                        • Vi posto alcune foto scattate durante la mia visita al Maker Faire di Roma lo scorso Ottobre. Si tratta di un pannello ibrido aria-acqua autocostruito. Come si puo vedere utilizza un pannello vuoto e all'interno un comune radiatore da auto dipinto di nero. Nel serbatoio di accumulo un'altro radiatore dissipa il calore raccolto. L'autore mi assicurava della sua funzionalità ed alta efficienza.


                                          EDIT: ho dimenticato di aggiungere che il tutto è rigorosamente comandato da un Arduino.

                                          Mi sento di farvi i complimenti per la serietà e la meticolosità con cui affrontate l'argomento, anche qui si vede la qualità di questo thread. Tornando al paragone tra superfici piane e circolari, nel post #845 (http://www.energeticambiente.it/fai-...#post119301839) ho provato empiricamente le due soluzioni che secondo me si prestavano al caso. Scopri, e con non poca sorpresa,che la superficie piana rendeva di più. Tuttavia il mio pannello, che presenta un captatore piano, non riesce ad eguagliare le performance di quelli costruiti con le lattine. Ho la mia personale spiegazione su questo, e credo sia dovuto alla superficie totale di scambio che, nel caso delle latine, sia maggiore rispetto ad una superficie piana, ondulata o quant'altro. Se è vero che la forma semicircolare sfrutta meno la perpendicolarità rispetto all'asse di irraggiamento, la parte restante (quella all'ombra) cede maggiormente calore all'aria nel suo passaggio. Infatti, come ho già detto altrove, se dovessi provare una soluzione alternativa, impiegherei il polipropilene alveolare: complici le alette interne potrebbe fornire dei risultati molto incoraggianti.
                                          File allegati
                                          Ultima modifica di Elisabetta Meli; 26-03-2016, 09:59. Motivo: Unione messaggi consecutivi
                                          Il mio nome è Kostas
                                          VMC - UTA e impianto di distribuzione interamente autocostruiti
                                          FV 4,76 kWp 14x340Wp JaSolar, Ottimizzatori SE, Inverter SolarEdgeSE5000H, meterSE3Y400-MB. Venezia -60° Tilt 17°
                                          Blog diy vmc - https://pvoutput.org/list.jsp?userid=81315

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                                          • ciao,in effetti anch'io penso
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                                            meglio quindi avere la maggiore superficie di scambio possibile ma nell'ottica di frenare il meno possibile il passaggio d'aria nel pannello

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                                            • Concordo con la tua ipotesi Satsok e aggiungo che, una superficie complessiva maggiore (vedi lattine), seppur in ombra, potrebbe essere avvantaggiata nel "raccogliere" il calore non per irraggiamento diretto ma anche per conduzione tra aria all'interno del cassero e elementi
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                                              • Dall'interessantissimo sito warmair.com segnalo questa applicazione:
                                                Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   solar_collector_panels.gif 
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ID: 1939564

                                                E' un'altra applicazione ibrida, questa porta l'aria in casa, poi la fa passare attraverso uno scambiatore alettato che, a sua volta, riscalda l'acqua in un puffer di accumulo.
                                                Google-traduco il testo:
                                                I due pannelli angolati solari scaldano l'aria. Utilizzando sensori di temperatura, un ventilconvettore circolare l'aria attraverso un radiatore acqua calda, convertendo l'aria riscaldata in acqua riscaldata. L'aria fredda viene restituito al fondo dei pannelli solari mentre l'acqua riscaldata viene immessa in un serbatoio di stoccaggio. Questo serbatoio alimenta il riscaldatore di acqua calda di serie con acqua preriscaldata. Questo metodo di solare di acqua calda elimina la minaccia di congelamento, non espone l'acqua a temperature esterne.
                                                Il mio nome è Kostas
                                                VMC - UTA e impianto di distribuzione interamente autocostruiti
                                                FV 4,76 kWp 14x340Wp JaSolar, Ottimizzatori SE, Inverter SolarEdgeSE5000H, meterSE3Y400-MB. Venezia -60° Tilt 17°
                                                Blog diy vmc - https://pvoutput.org/list.jsp?userid=81315

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                                                • Buona sera,devo ammettere che non credevo alle potenzialita del solare aria,oggi prima prova fuori con una ventolina piccola ho raggiunto 98,8 gradi.ho usato il polistirolo per ciobentare i profili a c laterali e lo ritrovo squagliato,pazzesco devo utilizzare l alluminio alta temperaturo o fondo tutto.una domanda: se utilizzo la ventola pc da 0,36A a 12V e un pannellino fotovoltaico ben tarato con qualche resistenza al diminuire della radiazione solare non dovrebbe diminuire la portata dell aria qualunque essa sia?

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                                                  • Benvenuto a bordo Antonio!
                                                    Se utilizzi lo strumento "ricerca" del forum noterai che l'argomento ventola+pannellino solare è stato ampiamente discusso.
                                                    Immagino che tu abbia registrato quasi 100° proprio sopratutto grazie alla ventolina piccola, che rischi comunque di fondere..
                                                    Perchè non ci posti qualche foto del tuo pannello?
                                                    Il mio nome è Kostas
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                                                    • @ antoniomorsello, felice per la tua prova con esito positivo. Il FV, se ben tarato, autoregola da solo la portata della ventola, più sole c'è più più aria calda c'è più produce energiail FV più veloce gira la ventola e vice-versa, si bilancia tutto da solo.
                                                      Nel tuo caso un 5Whp (0.36X12)

                                                      @ satsok, interessante, anche se, a mio avviso, con un radiatore vi sarebbero troppe perdite di carico.
                                                      Una soluzione alternativa potrebbe essere inglobare l'accumulo acqua all'interno della zona di ingresso del venticonvettore.
                                                      Cioè dimensioni la zona ingresso aria calda molto più gande ed al suo interno poni l'accumulo acqua, l'acqua viene riscaldata via via dall'aria calda che passa senza bisogno di ricircoli acqua vari, in pratica l'aria riscalda l'ambiente in cui è tenuto l'accumulo e l'accumulo si riscalda lentamente e non hai perdite di carico e la coibentazione è fatta dalla zona ingresso aria direttamente.
                                                      Gli inconventienti sono:
                                                      Dovresti avere un accumulo quanto più sottile possibile per facilitare lo scambio.
                                                      Potesti avere molta dissipazione notturna se non coibenti bene la zona di immissione aria.
                                                      Il riscaldamento è molto graduale.
                                                      I vantaggi:
                                                      Eviti circolatori.
                                                      Non hai perdite di carico.
                                                      Una T più costante dell'aria immessa in ambiente a regime raggiunto.
                                                      Potenzialmente, potresti sfruttare l'acqua calda accumulata per continuare a riscaldare l'aria in modalità ricircolo.
                                                      Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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                                                      • mumble mumble.... mi stai riportando ad un progetto diverso che avevo in mente qualche anno fa.
                                                        Non credo che la sola aria che investe un volume piu o meno importante di acqua possa essere efficiente cosi, a se stante.
                                                        E lo dici anche tu che la dissipazione notturna potrebbe vanificare il lavoro di accumulo.
                                                        Ma è proprio questa accumulazione di energia il punto su cui ragionare.
                                                        I progetti fin'ora esaminati lavorano in linea con la presenza del sole, ma ciò non sempre è conveniente: se manco da casa tutto il giorno e torno la sera, quelle 2-3 ore (calcolate con parecchio ottimismo) di aria calda immessa nell'ambiente saranno un lungo ricordo, almeno in una casa standard. Diverso il discorso di un ambiente in classe energetica alta, dove basta un soffio (sempre con ottimismo) per riscaldare mentre l'elevata coibentazione e la studiata inerzia termica fanno il resto per mantenere l'isotermia.
                                                        Con un accumulo invece potrei permettermi di utilizzare le calorie immagazzinate a piacimento.
                                                        Nella mia fantasiosa ricostruzione vedrei idealmente un pannello solare termico ad acqua che, tramite pompa a 12V alimentata con pfv, trasferisce il calore ad un adeguato puffer di accumulo. All'occorrenza, e anche a distanza di tempo (ore?) un secondo circuito fa circolare l'acqua calda in uno scambiatore che restituisce il calore all'ambiente. E' palese che questo sistema si sposa alla perfezione con un impianto ad aria, magari con VMC, tanto cara a me, ma non è detto che non possa funzionare da solo.
                                                        I vantaggi in questo caso potrebbero essere, oltre la flessibilità di utilizzo, una minor invasività a livello di fori da e verso l'esterno (piccoli tubi in rame al posto di condotte da almeno 100mm di diametro), e meno perdite tra pannello captante e puffer. Potrei per assurdo avere i pannelli ad una certa distanza, piu o meno lunga.
                                                        Sarebbe interessante poter fare due calcoli della ipotetica resa tenendo conto dei parametri standard.. i pannelli termici in commercio hanno dei valori (nominali) dichiarati, l'insolazione giornaliera media di un determinato posto si sa, mancherebbe tutto il resto...
                                                        Il mio nome è Kostas
                                                        VMC - UTA e impianto di distribuzione interamente autocostruiti
                                                        FV 4,76 kWp 14x340Wp JaSolar, Ottimizzatori SE, Inverter SolarEdgeSE5000H, meterSE3Y400-MB. Venezia -60° Tilt 17°
                                                        Blog diy vmc - https://pvoutput.org/list.jsp?userid=81315

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                                                        • Intanto 'mumble mumble' lo rivendico come diritto personale di uso.
                                                          Per il resto... ci si può ragionare sopra.
                                                          Mi ricorda la doccia, quanta acqua calda sprecata che viene dispersa in scarico mentre la T ambiente sale notevolmente .
                                                          Immagina se un flusso continuo di acqua calda vaporizzata a contatto con l'aria la riscaldasse.
                                                          Certo da controllare l'umidità, ma posto in un circuito chiuso ?
                                                          Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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                                                          • Originariamente inviato da Elisabetta Meli Visualizza il messaggio
                                                            .
                                                            Immagina se un flusso continuo di acqua calda vaporizzata a contatto con l'aria la riscaldasse.
                                                            Se è VAPORE, allora gli hai gi dato energia prima (chi?) e scaldera l'aria condensando(vicisi) "dentro".
                                                            Se invece "nebulizzi" (non vaporizzi) acqua in aria, quell'acqua non ha alcun calore latente da cedere all'aria fredda ..ma solo calore sensibile.
                                                            TUTTAVIA se quell'aria fredda ha UR inferiore a 100%..nebulizzando acqua crei vaporizzaizone..cioè assorbi calore ..raffreddi adiabaticamente..qindi "ti mangi" una parte del trasferimento del "sendibile" che fai.
                                                            Meglio usare uno scambiatore e cercare di tenere poco umida aria fredda che vuoi scaldare.

                                                            In generale sui sistemi che state studiando, partendo da 3 principi e cioè:
                                                            - ad ogni scambio perdo efficienza ed entalpia
                                                            - in ogni ciclo l'efficienza e funzione del delta T
                                                            - ogni accumulo ha la sua perdità
                                                            ritengo che il sistema piu utile di sfruttare il sole è di evitare tarsformazioni aria-acqua, evitare accumuli a T molto piu alte di quele mnime che puo raggiungere il generatore, evitare accumuli che disperdono ove non devono.
                                                            Ne risulta che un pannello ad acqua che disperde in un massetto a pavimento o soffitto con idonea massa termica per sfasare le ore di produzione con quella di beneficio (5-6 ore), sia il più efficiente.
                                                            Marco
                                                            Ultima modifica di nll; 13-11-2013, 10:21. Motivo: Riparato tag QUOTE
                                                            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                            • Originariamente inviato da Elisabetta Meli Visualizza il messaggio
                                                              Intanto 'mumble mumble' lo rivendico come diritto personale di uso.
                                                              Eheh, non penserai di essere stata l'unica cresciuta con pane e Topolino? Non ho ben capito il tuo esempio...in che modo posso scambiare calore attraverso l'aria vaporizzata? Ok, sicuramente efficiente, ma per vaporizzarla ci vuole sempre della energia. No?
                                                              Il mio nome è Kostas
                                                              VMC - UTA e impianto di distribuzione interamente autocostruiti
                                                              FV 4,76 kWp 14x340Wp JaSolar, Ottimizzatori SE, Inverter SolarEdgeSE5000H, meterSE3Y400-MB. Venezia -60° Tilt 17°
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