Originariamente inviato da Smilzo
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l'irap ha 'assorbito' alcune imposte, vero, ma è diventata una tassa vera e propria estremamente iniqua nell'applicazione e già ripetutamente bocciata dalla comunità europea. in molte applicazioni è platealmente incostituzionale, infatti è stata 'abborracciata' anche per controbattere le migliaia di ricorsi a cui è stata sottoposta con una esilarante differenza di applicazione sulle persone fisiche dove se non cedi alla 'tentazione' di assumere un apprendista e fai tutto da te... ti esentano dal pagamento irap. un'ideona pro-giovani insomma...
in soldoni è un'imposta che non è detraibile, quindi si somma alla normale imposta sui redditi. se è tollerabile a malapena verso le aziende diventa del tutto grottesco cercare di 'giustificarla' quando è applicata a un autonomo o una persona fisica.
infatti se tu guadagni 50.000euro lordi e sei soggetto a una imposta di 20.000euro, per ipotesi, io soggetto a irap con lo stesso reddito lordo sarà sottoposto agli stessi 20.000euro più il valore dell'irap. che non è proprio una sciocchezza eh...
questo è ovvio che va contro il dettato costituzionale in quanto tutti devono contribuire in ragione delle loro capacità contributive e non esiste al mondo motivo per cui uno che ha lo stesso reddito di un altro possa avere una capacità contributiva diversa...
l'irap è un parto di quella mente 'finissima', quasi trasparente direi, che è stato visco. chiunque capisce che si tratta di una parziale compensazione per i rosicamenti dipendentisti mediati dalla potentissima, allora, triplice e provocati dalla possibilità di evasione negli autonomi. è semplicemente una 'rappresaglia anticipata', molto stupida sia nelle motivazioni che nei risultati in quanto è ovvio a chiunque che diventa presto uno dei tanti 'sciroppi lenitivi' utilissimi a cancellare del tutto la pur improbabile traccia di vergogna di chi evade.
purtroppo ormai vale circa 30 miliardi all'anno e, nonostante le promesse elettorali di ambedue le parti, è molto difficile da eliminare in questa situazione. nessun problema in quanto alla fine ormai per el aziende è solo un costo fra i tanti e un fattore scoraggiante ad assumere, infatti non ci pensano, e per gli autonomi rappresenta soltanto una cifra 'bonus' che si sa di poter nascondere al fisco senza sentirsi come il parassita della società nella pubblicità
la tua proposta di diversificazione fiscale per le aziende confesso di non averla molto capita nemmeno io. specie quando accenni alla componente energetica. forse perchè non ho grandi ricordi della funzione delle catene markoviane, lo ammetto...
p.s. comunque a mio parere, ma non solo mio credo, le aziende 'virtuose' non sono quelle che 'distribuiscono uniformemente il reddito', ma quelle che producono ricchezza, premiano la produttività e la professionalità senza distribuzioni uniformi e riescono a innovarsi e mantenersi competitive con i concorrenti esteri, pur se questi non giocano con le palle al piede di irap e compagnia.
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