Non l'uomo, ma il sole è la causa del riscaldamento globale e varie... - EnergeticAmbiente.it

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Non l'uomo, ma il sole è la causa del riscaldamento globale e varie...

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  • CITAZIONE (kydor69 @ 11/7/2007, 18:22)
    vai su questo sito e vedrai che il nucleare in francia c'è, anzi ti anticipo che vogliono aprire, se ne frattempo non l'hanno già fatto, una a fusione calda come anche in giappone:

    http://www.francenuc.org/toc_f.htm

    e ti dirò in più che è un sito contro, maggiore riprova che la cosa esiste (nessuno organizza associazioni contro qualcosa se il qualcosa non esiste). inoltre non ho mai detto che il nucleare è esente da pericoli, anzi, è proprio per questo che non mi piace. il fatto che gli usa consumino il 45% del petrolio del pianeta non so se sia cosa vera o derivante dalla solita antiinformazione, controllerò. il prezzo del petrolio lievita perchè i paesi che tu hai nominato (ma hai dimenticato il sud-est asiatico) ne fanno incetta per alimentare le loro industrie e nessuno li obbliga a kyoto. in merito al fatto che dici di rivolgerti al solare nell'immediato: se sarai così gentile da fornire a tutti un posto dove acquistare a prezzi accessibili anche ai pensionati (quindi niente finanziarie) pannelli FV ad alto rendimento e relativo box batterie a lunghissima durata te ne saremmo veramente grati. come vedi ci hai provato a dire TU cose non vere ma al riuscirci è strada lunga.

    Tu conosci il francese?
    Questa è la descrizione del SUperphenix
    Objet : production d’électricité et de plutonium

    Type : réacteur à neutrons rapides de taille industrielle

    Localisation : Creys-Malville (Isère) 50 km à l’est de Lyon et 110 km à l’ouest de Genève

    Propriétaire: Nersa (EDF 51 %, Enel [Italie] 33 %, SBK [Allemagne, Belgique, Royaume Uni]16 %) jusqu'à la fin de1998; ensuite Electricité de France

    Opérateur industriel : Electricité de France

    Période d’exploitation : 1985 - 1998

    Combustible : oxydes mixtes uranium-plutonium

    Matières manipulées : plutonium, uranium

    Capacité nominale : 1 242 MW électrique brut ; 1 200 MW électrique net

    Production : 8,2 TWh au total (facteur de charge moyen : 6,3 %)l

    Non conosci il significato delle parole che usi. La fusione calda non c'è né in Francia né in Giappone. La trovi solo sul sole per ora. Sono riusciti a produrla per qualche millisecondo solo a livello sperimentale. Io non ho detto che in Francia non c'è il nucleare a fissione (ce n'è anche troppo), ho detto che hanno abbandonato le autofertilizzanti perché non funzionano. Guarda che ci vuole una buona dose di faccia tosta per accusare i paesi emergenti di non voler continuare a fare lo zerbino per noi occidentali. Il problema della CO2 e di tutto il resto mica lo hanno prodotto le loro fabbriche che non c'erano. Ma da dove vieni, come credi che sia stato ottenuto lo sviluppo nei nostri paesi, non producendo amianto? non producendo polveri? non spargendo metalli pesanti? Non inquinando le falde acquifere con diserbanti e trielina? Non facendo morire di cancro i lavoratori della chimica?
    Siamo seri per favore e lasciamo perdere luoghi comuni. Noi siamo i buoni e tutti gli altri sono cattivi?
    Guarda che io ti ho solo fatto osservare che commetti degli errori, ciò non significa che io abbia la soluzione in tasca ai problemi del mondo, mica starei qui a scrivere su un forum se avessi la soluzione a tutti i problemi.

    Edited by snapdozier - 11/7/2007, 18:45

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    • Nel corso dei millenni i cambiamenti climatici, anche notevoli, non sono stati certo una rarità.
      Bene, quindi cosa ci sarebbe di tanto strano adesso?
      Che un cambiamento climatico così rapido non è mai avvenuto, se non per cause catastrofiche (es. impatto di asteroidi :wacko: ).

      Casualità??

      Dalla rivoluzione industriale l'anidride carbonica è passata da 275 ppm a 380 ppm, in stretta relazione con l'aumento di temperatura.

      Casualità??

      O forse è vero (la certezza non esiste, ovvio) che i fattori antropici influiscono con 3 Watt/mq ( quanto basta per sbilanciare il sistema) e raggi cosmici ecc solo 0,12 W/mq?

      Per il principio di precauzione dovremmo darci tutti da fare per ridurre le emissioni, invece siamo ancora qui a perdere tempo e dire che tanto NON E' COLPA NOSTRA.

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      • CITAZIONE (snapdozier @ 11/7/2007, 18:36)
        La fusione calda non c'è né in Francia né in Giappone. La trovi solo sul sole per ora. Sono riusciti a produrla per qualche millisecondo solo a livello sperimentale.

        e nella bomba H per essere precisi.
        Ciao

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        • molto precisi, per la precisione.

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          • Originariamente inviato da snapdozier,11/7/2007, 18:36

            forse ti conviene non capire se non vuoi passare da disinformato.
            "entro" il 2020 (quindi vanno ancora al momento) i SP avranno 40 e saranno obsoleti. stanno cercando di smantellare quelli di prima e seconda generazione per far posto agli EPR (acqua pressurizzata) ma già si pensa (e pensavo ad un piccolo progetto pilota del momento, nel parlarne) ad una centrale a fusione calda, anche in giappone ci stanno pensando. anche se quelli del contro nucleare protestano è stato dimostrato nei fatti, e non a chiacchiere, che il FV allo stato attuale è costosissimo, il suo 100% non arriva a durare più di una decina d'anni, la sua produzione è altamente inquinante, non può essere utilizzato sempre, una grandinata lo mette ko. davanti a tali argomentazioni e considerando che, alimentando metà francia "esclusivamente" con il nucleare, le scorie di un anno sono dell'ordine di una pallina di 4 cm in diametro scarsi, anche greenpeace è stata piuttosto tiepida nel partecipare a manifestazioni contro il nucleare francese.
            quando leggi non leggere solo ciò che ti conviene, leggi tutto, e riporta tutto, con onestà mentale. sennò non è metodo scientifico ma solo medioevo.


            CITAZIONE (snapdozier @ 11/7/2007, 18:36)

            Guarda che ci vuole una buona dose di faccia tosta per accusare i paesi emergenti di non voler continuare a fare lo zerbino per noi occidentali.
            ora capisco il perchè del tuo dire: mi era sfuggito. spero che tu non lavori in una fabbrica che vuole chiudere per riaprire altrove.

            CITAZIONE (sssuper @ 11/7/2007, 18:40)
            Nel corso dei millenni i cambiamenti climatici, anche notevoli, non sono stati certo una rarità.
            Bene, quindi cosa ci sarebbe di tanto strano adesso?
            Che un cambiamento climatico così rapido non è mai avvenuto, se non per cause catastrofiche (es. impatto di asteroidi :wacko: ).

            Casualità??

            Dalla rivoluzione industriale l'anidride carbonica è passata da 275 ppm a 380 ppm, in stretta relazione con l'aumento di temperatura.

            Casualità??

            O forse è vero (la certezza non esiste, ovvio) che i fattori antropici influiscono con 3 Watt/mq ( quanto basta per sbilanciare il sistema) e raggi cosmici ecc solo 0,12 W/mq?

            Per il principio di precauzione dovremmo darci tutti da fare per ridurre le emissioni, invece siamo ancora qui a perdere tempo e dire che tanto NON E' COLPA NOSTRA.

            sono d'accordo con te nel dire dell'inquinamento ecc... ma come si fa a ridurre TUTTI CONTEMPORANEAMENTE ED INDISTINTAMENTE le emissioni? questo è il vero problema.

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            • [QUOTE=kydor69,11/7/2007, 19:12]
              CITAZIONE (snapdozier @ 11/7/2007, 18:36)
              alimentando metà francia "esclusivamente" con il nucleare, le scorie di un anno sono dell'ordine di una pallina di 4 cm in diametro scarsi, anche greenpeace è stata piuttosto tiepida nel partecipare a manifestazioni contro il nucleare francese.
              quando leggi non leggere solo ciò che ti conviene, leggi tutto, e riporta tutto, con onestà mentale. sennò non è metodo scientifico ma solo medioevo.

              Non vorrei usare un linguaggio troppo scientifico, ma se continui a sparare ca...te è difficile trovare argomenti su cui discutere. Questo è un forum dove di solito il livello è un po' più serio.

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              • ho appena visto da altre discussioni che non sei nuovo a risolvere questioni, dove ti trovi estraneo per preparazione ed onestà mentale, se non ricorrendo all'insulto. ti qualifichi da solo. stai bene.

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                • CITAZIONE (kydor69 @ 11/7/2007, 20:26)
                  ho appena visto da altre discussioni che non sei nuovo a risolvere questioni, dove ti trovi estraneo per preparazione ed onestà mentale, se non ricorrendo all'insulto. ti qualifichi da solo. stai bene.

                  Guarda che per me puoi restare con le tue idee e le tue convinzioni.
                  Quello che hai scritto e una serie di affermazioni prive di fondamento e parli di onestà mentale? Si dovrebbe dire onestà intellettuale perché onestà mentale è una forma priva di significato.
                  Io parlerei di studio, l'ignoranza (e tutti siamo ignoranti) si colma con lo studio non accusando gli altri. Perdonami se sono stato un po' diretto ma arrivi in una discussione dove si parte dalla realtà non da chiacchere.
                  Quello che ho affermato è semplicemente la realtà che si contrappone ai tuoi proclami privi di riscontro anche per i fautori del nucleare. Discuti di cose che conosci oppure abbi quel minimo di umiltà e informati o almeno mantieni la forma dubitativa.
                  Tante buone cose.

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                  • tanto per leggere. si noti che i siti sono di parti eterogenee, i primi due dei Verdi.


                    http://www.ecoage.com/nucleare-fusione-francia.htm

                    http://www.ecoage.com/fusione-nucleare-fra...-o-giappone.htm

                    http://newton.corriere.it/PrimoPiano/News/...4/eattore.shtml

                    http://www.archivionucleare.com/index.php/...ucleare-italia/

                    http://www.archivionucleare.com/files/vade...eare-italia.pdf


                    se poi anche questi scrivono cose non vere allora siamo alla frutta!
                    se qualcuno, poi, si dovesse chiedere perchè la terra (se fosse effettivamente così) continua a riscaldare nonostante noi si sia ridotti a benzina razionata, potrà chiedere lumi ai paesi emergenti.

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                    • Non è che qeui siti scrivano cose non vere, tu hai scritto cose assolutamente inventate e prive di fondamento. Dire che la Francia ha già in funzione una centrale nucleare a fusione è ben diverso dal dire che hanno forse individuato il sito dove realizzeranno un impianto sperimentale.
                      Non credi che siano due cose un po' diverse?
                      Anche la pallina di scorie è una bella trovata.

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                      • QUOTE (kydor69 @ 11/7/2007, 19:12)
                        alimentando metà francia "esclusivamente" con il nucleare, le scorie di un anno sono dell'ordine di una pallina di 4 cm in diametro scarsi, anche greenpeace è stata piuttosto tiepida nel partecipare a manifestazioni contro il nucleare francese

                        Questa se mi permetti è strepitosamente autoironica... <img src=">



                        Comunque se anche venissero risolti al 100% i problemi di sicurezza di tutta la filiera produttiva dell'energia nucleare (cosa che non si può affatto dire ad oggi), la costruzione massiccia di nuovi impianti rimarrebbe economicamente improponibile, anzi degenererebbe ulteriormente fuori dal mercato.

                        Ho discusso mille volte con tromboni e trombini del filonuclearismo nostrano, ma davanti alle motivazioni economiche non hanno potuto che soccombere.

                        Non basta l'ottimismo per costruire centrali, non basta risolvere (credere di aver risolto) i problemi relativi alla sicurezza per considerarla automaticamente una scelta opportuna
                        Gli aspetti da considerare sono tanti, e mai vengono presi adeguatamente in considerazione.


                        Ferma restando la premessa di cui prima (quindi sempre in uno scenario ipotetico), non escludo che il nucleare possa diventare una buona soluzione marginale per supplire ad una eventuale richiesta di energia elettrica per una eventuale svolta futura dell'autotrazione, ma ad oggi è inutile persino porsi il dubbio.

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                        • CITAZIONE (kydor69 @ 11/7/2007, 19:12)
                          alimentando metà francia "esclusivamente" con il nucleare, le scorie di un anno sono dell'ordine di una pallina di 4 cm in diametro scarsi,

                          non hai capito il discorso della pallina, è la quantità di scorie prodotta in un anno A PERSONA...

                          e a meno che non ce le vogliamo legare al collo, è difficile trovare il posto a 60 milioni di palline radioattive ogni anno.

                          un bel cubo di 9,5 m di lato, per intenderci... facciamo così, se il tuo giardino è abbastanza grande ci mettiamo il primo e poi li impialiamo, anno per anno. altriemnti dimmelo che cambiamo formato; comunque il volume è quello, circa 850 metri cubi.

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                          • ribadisco ancora una volta il concetto che tale tipo di energia sarebbe utilizzabile solo a scopo di transizione in attesa, speriamo la più breve possibile, di energie gratis ed alla portata di tutti e, soprattutto, pulite e non pericolose. il fatto della pallina di scorie non l'ho inventato io, era scritto in uno di quei siti, ed io non ho dati per contestare ciò che viene pubblicamente affermato da un ingegnere nel campo nucleare, forse altri lo possono: che lo facciano allora.
                            per quanto riguarda la francia: ammetto di essermi espresso male. negli articoli postati si riporta il fatto che tale nazione ha in progetto di costruirli, come il giappone (o addirittura in team con esso), alla fine del ciclo di vita degli ERP. la mia espressione circa un impianto pilota si riferiva al fatto che, in genere, prima della costruzione si studia su impianti meno grandi e potenti: tutto qua. la diatriba è iniziata con la contestazione che in francia non c'era il nucleare, poi pian piano, e senza ammettere la cantonata affermata, si è negata tale asserzione e si è ammessa l'esistenza di tali impianti. ora ognuno può dire la sua, la parola democrazia serve a questo, ma sempre nei limiti della correttezza. cosa che, ahimè, non è stata riscontrata. l'unica cosa che ho potuto riscontrare è stata, invece, uno schieramento fazioso e contro i "veri" lavoratori, che, in ultima analisi, sono coloro i quali sconteranno il perdurare di tali squilibri.

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                            • CITAZIONE (kydor69 @ 12/7/2007, 19:42)
                              ribadisco ancora una volta il concetto che tale tipo di energia sarebbe utilizzabile solo a scopo di transizione in attesa

                              In che modo? per fare una centrale nucleare servono 20 anni.

                              La fusione calda è solo sulla carta, la fusione fredda men che meno..perchè siamo ancora qui a parlarne?

                              Kydor nei tuoi discorsi ci sono delle omissioni, le stesse di molti altri utenti:

                              La produzione di fv dici è altamente inquinante, guardiamo l'EROEI nucleare? lo confrontiamo con il silicio amorfo?

                              Fv prezzo altissimo, peccato che i costi di smantellamento centrale e stoccaggio scorie (una "pallina" per abitante") non vengano mai citati.


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                              • ok mi arrendo. basta così. l'importante è la pace ed il lavoro per tutti e speriamo, ma veramente, che qualcuno esca qualcosa di valido dal cilindro dell'energia a bassissimo costo entro e non oltre 10 anni. in caso contrario siamo a piedi.

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                                • CITAZIONE
                                  Per il principio di precauzione dovremmo darci tutti da fare per ridurre le emissioni, invece siamo ancora qui a perdere tempo e dire che tanto NON E' COLPA NOSTRA.

                                  Il principio di precauzione è una delle più grandi vaccate scientifiche che la mente politica umana abbia mai potuto produrre... A causa di esso ogni anno muoiono milioni di persone, e sulle tasche dei cittadini si riversano costi non proprio irrisori (come i 20 miliardi di euro previsti per interrare i cavi elettrici che producevano, secondo Bordon, il cosiddetto elettrosmog: peccato che tale elettrosmog semplicemente NON esiste, quindi i cittadini avrebbero speso, e continuano a spendere in verità, soldi inutili). Contro di esso poi, hanno firmato decine di migliaia di scienziati fin dalla convenzione di Heidelberg...
                                  CITAZIONE
                                  Fv prezzo altissimo, peccato che i costi di smantellamento centrale e stoccaggio scorie (una "pallina" per abitante") non vengano mai citati.

                                  Sarà per questi esorbitanti costi che negli ultimi 20 anni nel mondo la produzione elettronucleare è cresciuta del 60%?
                                  È per questo motivo che tutti i Paesi che hanno deciso di uscire dal nucleare poi non l'hanno fatto, come Germania e Svezia, e altri progettano di costruire nuove centrali, come Francia e Finlandia? È per questo motivo che uno dei fondatori di GreenPeace si è offerto di ospitare le scorie nel giardino di casa sua???

                                  Ricordo inoltre che per ogni GWe (in Italia circa il 2,5% del fabbisogno nazionale) prodotto tramite impianto nucleare il volume di scorie vetrificate è di appena 3 metri cubi. Vecchie miniere di salgemma e di uranio sono perfette per depositare tali scorie in strutture ingegneristiche ad alto grado di sicurezza. Siccome nel mondo si producono, ad oggi, circa 370 GWe, la produzione di scorie nucleari ammonta a 1100 circa metri cubi, ovvero un cubo di 100x11m (la metà dell'area occupata da uno stadio di calcio, metro più, metro meno).
                                  Adesso non saprei quantificare i costi (anche perché a), di siti come ecoage non mi fido, b) ci sono tante variabili da considerare), ma provo a fare un altro calcolo: per il 10% della produzione nazionale servono 200 km² di pannelli fotovoltaici. Questo parco va rinnovato almeno ogni 15 anni, visto che ogni pannello perde le proprie capacità di 1% l'anno.
                                  A prima vista costerà sicuramente di meno, ma non mi risulta che sia proprio facile smaltire 200km² di pannelli, visto che di buttarli nel secchio non se ne parla per problemi di inquinamento... Inoltre, l'utilizzo di PV non implica il distacco dalla energia elettrica tradizionale. Non essendo infatti il solare una energia continua (quando piove o di notte il Sole si dice non ci sia), e non potendo quantificare i periodi di assenza di tale sole (piove o è nuvolo per una settimana di seguito), non si può correre il rischio di rimanere senza energia. Per altro, con i costi per il 10% di energia elettrica da fotovoltaico spenderemmo quando 2-3 centrali nucleari, che forniscono molto ma molto di più di quel 10%, e durano molto di più dei pannelli (25 anni contro 15)...
                                  CITAZIONE
                                  in caso contrario siamo a piedi.

                                  O in bicicletta... Tanto gli ambientalisti hanno detto che le riparano e ci gonfiano le gomme aggratise... Per farci risparmiare i soldi per i PF, obviously :B):

                                  Dimenticavo: ciao a tutti... :P

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                                  • CITAZIONE (DarkSky82 @ 13/7/2007, 01:15)
                                    Sarà per questi esorbitanti costi che negli ultimi 20 anni nel mondo la produzione elettronucleare è cresciuta del 60%?
                                    È per questo motivo che tutti i Paesi che hanno deciso di uscire dal nucleare poi non l'hanno fatto, come Germania e Svezia, e altri progettano di costruire nuove centrali, come Francia e Finlandia? È per questo motivo che uno dei fondatori di GreenPeace si è offerto di ospitare le scorie nel giardino di casa sua???

                                    BOOM.
                                    Potresti citare la fonte di questo dato così fantasmagorico?
                                    Dal 1986 al 2005 la potenza installata è aumentata del 18%, ma dal 1996 al 2005 dello 0.8% (Rapporto Energia Ambiente dell'ENEA dati IEA).
                                    Quel fondatore di Greenpeace si è bevuto il cervello e non è considerato troppo interessante come esempio neanche dai più forsennati sostenitori del nucleare.
                                    Neanche battaglia ha accettato di ospitare il deposito di scorie italiano nella sua camera.
                                    CITAZIONE
                                    A prima vista costerà sicuramente di meno, ma non mi risulta che sia proprio facile smaltire 200km² di pannelli, visto che di buttarli nel secchio non se ne parla per problemi di inquinamento... Inoltre, l'utilizzo di PV non implica il distacco dalla energia elettrica tradizionale. Non essendo infatti il solare una energia continua (quando piove o di notte il Sole si dice non ci sia), e non potendo quantificare i periodi di assenza di tale sole (piove o è nuvolo per una settimana di seguito), non si può correre il rischio di rimanere senza energia. Per altro, con i costi per il 10% di energia elettrica da fotovoltaico spenderemmo quando 2-3 centrali nucleari, che forniscono molto ma molto di più di quel 10%, e durano molto di più dei pannelli (25 anni contro 15)...

                                    Non è continuando a dare dati inventati che potrai far diventare il nucleare interessante. Informati prima di sparlare a vanvera. I pannelli FV durano 35-40 anni.
                                    Non è seminando disinformazione che si crea una crescita della conoscenza.

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                                    • occhio alle inesattezze...ne cito alcune...

                                      1) un parco fotovoltaico (ammesso che abbia senso parlarne, visto che credo che il futuro del FV sia la generazione distribuita) dura ben più di 15 anni...altrimenti i produttori che te li garantiscono a fere i moduli per 25 anni?
                                      La vita utile è di almeno 30 anni...volendo anche di più!

                                      2)i moduli sono riciclabili...solo per dirne 1: frist solar ti fa gli impianti in CdTe solo se sopra i 30kW, così sa bene dove sono i suoi moduli e li può raccogliere e riciclare a fine vita

                                      3) nessuno ha mai detto che il FV sia la sola ed unica strada da percorrere: il problema "...e di notte che si fa?" è un falso problema

                                      4)se è così facile metterle nelle miniere di salgemma...perchè le nostre scorie (ma anche tutte quelle in giro per il mondo) NON sono nelle miniere di salgemma

                                      5) un parallelepipedo (che ha un volume, non un'area) di 10x10x11...non è proprio poco!

                                      6) attento a dire che il principio di precauzione è una vaccata...che la causa di milioni di morti sia tale principio, con tutto il rispetto..questa mi sembra una vaccata...

                                      7) La questione dei costi è un bel campo minato! secondo te, una azienda che vuole prendersi l'appalto per una centrale, li cita con precisione quei costi? gli stessi che vogliono fare le centrali sono i primi a non considerare i costi di dismissione e smaltimento...
                                      Magari non li considerano nemmeno quelli che vogliono i mega-impianti FV...ma vuoi mettere la differenza?

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                                      • Caro snap
                                        Sempre ad equivocare con numeri e parole vero?
                                        CITAZIONE
                                        Dal 1986 al 2005 la potenza installata è aumentata del 18%

                                        .
                                        L'amico Dark parla invece di energia prodotta, che è un'altra cosa.
                                        Consultando il rapporto che citi è evidente che ha più ragione lui di te.
                                        CITAZIONE
                                        I pannelli FV durano 35-40 anni.

                                        .
                                        Questo può essere un atto di fede o uno spot pubblicitario, visto che non ci sono impianti in funzione che sono arrivati a questa durata.
                                        Il "si spera" ci starebbe molto meglio.

                                        Il principio di cautela dovrebbe essere usato anche in questi casi.

                                        Ciao
                                        Tersite
                                        Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
                                        Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

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                                        • CITAZIONE (tersite3 @ 13/7/2007, 11:09)
                                          Caro snap
                                          Sempre ad equivocare con numeri e parole vero?
                                          CITAZIONE
                                          Dal 1986 al 2005 la potenza installata è aumentata del 18%

                                          .
                                          L'amico Dark parla invece di energia prodotta, che è un'altra cosa.
                                          Consultando il rapporto che citi è evidente che ha più ragione lui di te.
                                          CITAZIONE
                                          I pannelli FV durano 35-40 anni.

                                          .
                                          Questo può essere un atto di fede o uno spot pubblicitario, visto che non ci sono impianti in funzione che sono arrivati a questa durata.
                                          Il "si spera" ci starebbe molto meglio.

                                          Il principio di cautela dovrebbe essere usato anche in questi casi.

                                          Ciao
                                          Tersite

                                          Carissimo Tersite, nel rapporto c'è anche la produzione, leggila invece di avallare con supponenza certe stupidaggini.
                                          I pannelli durano 40 anni perché quelli installati negli anni 70 funzionano ancora perfettamente e hanno 37 anni. Informati invece di sparare a caso.
                                          Qualche volta lo stare zitti evita di fare figure.

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                                          • QUOTE (tersite3 @ 13/7/2007, 11:09)
                                            Questo può essere un atto di fede o uno spot pubblicitario, visto che non ci sono impianti in funzione che sono arrivati a questa durata.
                                            Il "si spera" ci starebbe molto meglio

                                            A parte quello che ti ha fatto notare snapdoizer, se vogliamo fare i professori dovremmo dire con lo stesso metro che "si spera" che vi siano centrali nucleari autofertilizzanti, "si spera" che possano produrre energia per 40anni onde ammortare le spese, "si spera" che fra 40anni l'energia da essi prodotta sia ancora proponibile al mercato, "si spera" che le lacune di sicurezza non vengano mai a galla, "si spera" di riuscire a risolvere un domani il problema dello stoccaggio delle scorie, "si spera" di trovare il combustibile necessario, etc, etc, etc......

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                                            • Magnifico snap
                                              CITAZIONE
                                              Carissimo Tersite, nel rapporto c'è anche la produzione, leggila invece di avallare con supponenza certe stupidaggini.

                                              Appunto leggendo a pagina 20 del rapporto da te citato (2005) che si trova che:
                                              -la PRODUZIONE MONDIALE di energia nucleare è stata nel 1990 di 525 Mtep e nel 2004 di 716 Mtep.
                                              Non è il favoloso 60%, ma neanche il misero 18%.
                                              Se i dati risalissero ancora più indietro sarebbero ancora più positivi.
                                              Questo per quanto riguarda le stupidaggini.
                                              CITAZIONE
                                              I pannelli durano 40 anni perché quelli installati negli anni 70 funzionano ancora perfettamente e hanno 37 anni. Informati invece di sparare a caso.

                                              Negli "anni settanta" è compreso anche il 1979 e la differenza non sarebbe più di 37 anni.
                                              Immagino che non avrai difficoltà a citarmi uno o due impianti sperimentali in funzione dal 1970. Ma le statistiche non si fanno su pochi impianti.
                                              Il frigorifero che ho comprato trent'anni fa funziona ancora, ma è in cantina.
                                              Non mi azzarderei mai ad affermare che quello che ho comprato recentemente durerà altri trent'anni.
                                              Il modulo cinese da 2 dollari al Wp durerà il tempo necessario al venditore di incassare l'assegno e cambiare ragione sociale alla ditta.

                                              Ciao
                                              Tersite



                                              Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
                                              Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

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                                              • luce dei miei occhi,
                                                Quindi il 60% sono stupidaggini. Tra l'altro, se guardi l'incremento degli ultimi 10 anni!!!! Le curve di tendenza del fotovoltaico sono un pochino diverse, convieni, se dovessimo farci un'idea della direzione che sta prendendo il mercato a livello mondiale, attraverso quelle curve mi sa che di investitori sul nucleare ci troviamo solo battaglia. (Non so se tu hai soldi da parte e se ti fai influenzare dalle curve di tendenza.)
                                                Di impianti degli anni 70 tipo 1970, ce ne son pochi, concordo, uno è dell'Enea altri sono in vari siti sperimentali in Giappone, USA, e anche Italia. Ma, mentre il frigorifero, io ne ho uno del 1958 che funziona ancora, è un prodotto di cui è stata curata la durata in prospettiva consumistica, i pannelli fotovoltaici stanno ottimizzando la produzione ottimizzando le linee. Se poi compri i pannelli a 2€, anche tra i frigoriferi trovi quelli a prezzo molto vantaggioso. Se tu hai comprato una ARNA e dopo un anno hai i buchi nella carrozzeria non ti devi sorprendere. Io preferisco prodotti garantiti.

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                                                • CITAZIONE (ciquta @ 13/7/2007, 11:28)
                                                  CITAZIONE (tersite3 @ 13/7/2007, 11:09)
                                                  Questo può essere un atto di fede o uno spot pubblicitario, visto che non ci sono impianti in funzione che sono arrivati a questa durata.
                                                  Il "si spera" ci starebbe molto meglio

                                                  A parte quello che ti ha fatto notare snapdoizer, se vogliamo fare i professori dovremmo dire con lo stesso metro che "si spera" che vi siano centrali nucleari autofertilizzanti, "si spera" che possano produrre energia per 40anni onde ammortare le spese, "si spera" che fra 40anni l'energia da essi prodotta sia ancora proponibile al mercato, "si spera" che le lacune di sicurezza non vengano mai a galla, "si spera" di riuscire a risolvere un domani il problema dello stoccaggio delle scorie, "si spera" di trovare il combustibile necessario, etc, etc, etc......

                                                  Onestamente vedo troppe speranze e nessun tentativo di credere ai fatti.
                                                  La scienza progredisce sulle proprie esperienze ed è in quest'ottica che bisogna analizzare le parole di Tersite ed il pensiero qui ricorrente.
                                                  Guarderei con maggior fiducia alla sperimentazione sul campo di tecnologie innovative che permettano la salvaguardia dell'ambiente unico e solo patrimonio che possiamo lasciare ai posteri piuttosto che sterili supposizioni attorno a quello che potremmo se....
                                                  Un carissimo amico diceva che sono i fatti che fanno la differenza, ma se nessuno si muove ben difficilmente potremo vedere qualcosa d'interessante.

                                                  Guardiamo cosa abbiamo ora e cosa saremo in grado di fare fra quarant'anni e poi si agisca perchè il tempo delle parole è finito da un pezzo.

                                                  Sergio

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                                                  • QUOTE (DarkSky82 @ 13/7/2007, 01:15)
                                                    Sarà per questi esorbitanti costi che negli ultimi 20 anni nel mondo la produzione elettronucleare è cresciuta del 60%?
                                                    È per questo motivo che tutti i Paesi che hanno deciso di uscire dal nucleare poi non l'hanno fatto, come Germania e Svezia

                                                    E' falsissimo!!! :huh:

                                                    A parte che ti è già stato notificato che non è affatto vero che la produzione di energia elettronucleare sia aumentata del 60%.........................
                                                    negli ultimi 16 anni, in tutto l'occidente, non è stato messo in funzione nessun nuovo impianto. Addirittura gli usa, che sono i padri dell'energia nucleare, utilizzano questa fonte per appena il 18% del loro fabbisogno, poco più della percentuale di energia da fonti rinnovabili sul fabbisogno italiano. Il loro ultimo progetto di centrale nucleare messo in funzione risale agli anni '70!
                                                    Nel compenso invece molte centrali ahnno chiuso e altre hanno già stabilito dei claendari di smantellamento...

                                                    NON è vero nemmeno che la germania non stia abbandonando il nucleare, visto che ha già chiuso 2 centrali: il programma di decommisionamento non stà subendo ritardi, si sapeva già che le centrali sarebbero state chiuse seguendo un certo calendario.
                                                    La spagna idem: ha deciso di non rinnovare più la licenza a nessuna delle sue centrali, e finirà di smantellare l'ultima nel 2014.

                                                    Guardacaso, queste 2 sono le nazioni che più hanno investito sull'eolico, che già nel 2006 gli ha fornito rispettivamente il 7% e 9% del fabbisogno nazionale (senza contare tutte le altre fonti rinnovabili).
                                                    E guardacaso, tutte le principali nazioni che hanno maggiormente installato impianti eolici sono tutte nucleariste (germania, spagna, usa, india, cina), così come lo sono tutte quelle che solo l'anno scorso hanno aumentato maggiormente la propria quota (francia, canada, cina, brasile)....


                                                    Tu vuoi far passare un messaggio (o magari ne sei davvero convinto), secondo il quale l'energia nucleare fuori dall'italia sia in crescita, mentre la situazione è esattamente l'opposto, e cioè che è il nucleare a perdere quote di mercato in luogo delle rinnovabili.

                                                    E al di là di tutte le altre considerazioni possibili ed immaginabili sul nucleare, tu parti da delle convinzioni assolutamente FALSE

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                                                    • sergio balacco!
                                                      La tua faccia mi ricorda qualcuno.
                                                      O sono rinco?
                                                      ciao
                                                      tersite
                                                      Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
                                                      Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

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                                                      • Mi sembra che tutti gli ultimi messaggi non abbiano più niente a che vedere con il titolo della discussione.
                                                        Incollo un articolo di Roberto Vacca e Teodoro Georgiadis (IBIMET - Istituto di Biometeorologia - CNR - AdR di Bologna) che mi sembra più in argomento:

                                                        “La sintesi delle condizioni meteorologiche di un’ area, caratterizzata da statistiche di lungo periodo” – così il WMO (Organizzazione Mondiale della Meteorologia, ente ONU) definisce il clima. La definizione ha base statistica perché è inevitabile definire parametri guida da misurare periodicamente. In passato le uniche misure possibili erano quelle del tempo meteorologico garantite dalle reti di osservazione. Quindi misuriamo i cambiamenti climatici come deviazioni dalle medie storiche dei parametri meteorologici. Questi strumenti conoscitivi sono inadeguati se si pensa che la media di un insieme di dati può essere l’unico valore che non si è mai verificato. Definiamo quindi il clima caratteristico di un sito con un algoritmo matematico che non ci assicura di questa presunta tipicità.
                                                        Il clima è il risultato dell’interazione termodinamica dell’energia che ci proviene dal Sole con tutte le componenti del sistema terrestre: riscaldamento delle superfici, evapotraspirazione delle piante, formazione delle nubi e della rugiada.
                                                        Occorre cautela perché parlare di valore medio induce a ragionare come se i fenomeni fossero costanti e continui, esenti da salti bruschi. Analizziamo i fenomeni climatici studiando il passato remoto e recente e provando a mettere a punto strumenti per prevedere il futuro. Il passato remoto indica che il clima è mutevole, con o senza l’aiuto dell’uomo: per cause astronomiche, geologiche e per fenomeni magnetici solari. Ci sembra di vedere nel passato recente una variabilità legata alle attività umane. L’uso di combustibili fossili produce CO2, che intrappola parte della radiazione solare di lunghezza d’onda elevata, e produce quindi un aumento di temperatura proporzionale alla sua concentrazione in atmosfera. La curva delle temperature dal 1860 ai giorni nostri, mostra una buona correlazione con l’incremento continuo dell’anidride carbonica. La temperatura nell’ultimo secolo è cresciuta tra mezzo grado ed un grado centigrado. Purtroppo, anche questa non è una certezza incontrovertibile perchè le misure relative sono criticabili. Ad esempio, la maggior parte delle reti di misura nasce e si sviluppa vicino alle città, che nell’ultimo secolo hanno subito grandi espansioni e cambiamenti nell’uso del suolo urbano e di quello circostante; la vegetazione mitiga la crescita della temperatura, ma la cementificazione contribuisce al riscaldamento. La rappresentatività di queste misure è dubbia e ragionevolmente discutibile.
                                                        Infine le misure climatiche vengono interpolate nascondendone le discontinuità. E’ una procedura discutibile perché sono i sistemi semplici a evolversi senza salti. Invece il clima è un sistema complesso che subisce interazioni fra numerosi componenti non ancora tutti identificati o parametrizzati. Alcuni sistemi termodinamici complessi lontani dall’equilibrio si auto-organizzano presentando bruschi cambiamenti di stato. Esistono forti indizi per ritenere che il sistema climatico terrestre faccia parte di questa categoria,. Se è così, la matematica e la fisica usate oggi per descrivere questi processi sono ancora lacunose e sono, quindi inadeguati anche i modelli che dovrebbero fornire delle previsioni per il futuro.

                                                        Agli esperti, o presunti tali, i commenti.

                                                        Ciao.

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                                                        • ROMA, 11 LUG - L'attivita' del Sole non ha alcuna influenza sul riscaldamento globale.
                                                          E' il risultato, che contraddice una delle principali obiezioni fatte ai rapporti Ipcc, di una ricerca inglese pubblicata dalla rivista Proceedings of the Royal Academy A. Alcune teorie che si oppongono all'origine umana dell'aumento delle temperature affermano che questo fenomeno e' dovuto a una maggiore attivita' del Sole.
                                                          Per verificarlo, Mike Lockwood del Rutherford Appleton Laboratory ha analizzato i dati sull' attivita' solare degli ultimi 40 anni. ''Il risultato - ha spiegato il ricercatore all'edizione on line del settimanale New Scientist - e' che tra il 1985 e il 1987 i fattori solari che potrebbero influire sul clima hanno iniziato a diminuire. Se fossero cosi' importanti in questo momento la Terra si starebbe raffreddando''. Il principale indicatore studiato da Lockwood e' il numero di macchie solari, che e' proporzionale all'attivita' del Sole, e che ha avuto il suo picco intorno al 1985. Lo stesso comportamento hanno avuto anche campo magnetico, raggi cosmici e irraggiamento della nostra stella. ''Abbiamo 20 anni di dati che vanno nella direzione sbagliata - sottolinea lo scienziato - e non abbiamo visto nessun effetto sulla temperatura''. Secondo Lockwood persino l'Ipcc ha sovrastimato l'effetto del Sole sul riscaldamento globale, che nell'ultimo rapporto e' indicato al 10%. (ANSA).

                                                          qua l'articolo di new scientist:
                                                          http://environment.newscientist.com/articl...al-warming.html

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                                                          • Senza essere esperto o presunto tale l'articolo di Vacca mi pare molto ragionevole ( a proposito Francesco hai chiesto le autorizzazioni per citarlo? )
                                                            CITAZIONE
                                                            Ad esempio, la maggior parte delle reti di misura nasce e si sviluppa vicino alle città, che nell’ultimo secolo hanno subito grandi espansioni e cambiamenti nell’uso del suolo urbano e di quello circostante; la vegetazione mitiga la crescita della temperatura, ma la cementificazione contribuisce al riscaldamento. La rappresentatività di queste misure è dubbia e ragionevolmente discutibile.

                                                            Ritengo giusto evidenziare questa osservazione, come anche aggiungere che le reti di rilevazione sono molto mal disposte, per ovvi motivi.
                                                            Sappiamo abbastanza bene quello che succede nelle zone antropizzate dei paesi industrializzati, molto poco per gli altri paesi.
                                                            Ancor meno si sa di quello che succede nei mari e nelle profondità di essi, non è che a 1000 metri sopra le nostre teste le cose vadano molto meglio; comunque non si hanno dati storici di una certa consistenza su questi fenomeni.

                                                            CITAZIONE
                                                            La curva delle temperature dal 1860 ai giorni nostri, mostra una buona correlazione con l’incremento continuo dell’anidride carbonica

                                                            Rimane da definire chi sia la causa di cosa.
                                                            Mentre è sostenibile che ci sia correlazione fra temperatura e CO2 (a parte le osservazioni di cui sopra) non è affatto chiaro quale sia la causa e quale l'effetto.
                                                            Perlomeno gli addetti ai lavori non sono concordi.

                                                            Non è affatto sicuro che le cose siano così semplici come ci raccontano.

                                                            Ciao
                                                            Tersite


                                                            Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
                                                            Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

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                                                            • La mia è una semplice speculazione, ma se ad un certo punto si supera il punto di equilibrio del sistema tra la CO2 prodotta e quella fissata, non può essere che la mutazione accelera in modo sostanziale?
                                                              La tipica goccia che fa traboccare il vaso?
                                                              Noi non solo stiamo immettendo CO2 bruciando i fossili, ma, contemporaneamente, stiamo deforestando in modo incontrollato.

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