VERNICI e MATERIALI ISOLANTI e/o RIFLETTENTI(vernici, intonaci, Actis ecc): : QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI - EnergeticAmbiente.it

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VERNICI e MATERIALI ISOLANTI e/o RIFLETTENTI(vernici, intonaci, Actis ecc): : QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI

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  • Se dico che le pitture isolanti funzionano intendo dire che pitturando con una pittura normale nel giro di un anno la muffa si ripresenta e pitturando con una pittura isolante no.
    La durata di tale pittura dipende poi da vari fattori, qualità dell'antimuffa utilizzato, qualità delle sfere utilizzate la presenza più o meno elevata di componenti organici all'interno della pittura ed altro ancora.
    Io posso assicurarvi che anche pitture tradizionali a cui abbiamo additivato un buon antimuffa hanno risolto problemi di muffa molto seri.
    Aggiungendo le qualità delle microsfere si riesce a diminuire il problema condensa prolungando l'effetto della pittura. Per quello che riguarda l'isolamento penso che nessuno qui vuole mettere in discussione la superiorità di un buon strato di isolante termico ma bisogna riconoscere che un minimo di contributo(la famosa canottiera di paolo s) lo dà, che sia sotto forma di isolamento (scarso) o sotto forma di riflessione(da valutare).
    Tutto però ci riporta ad un discorso costo beneficio, la differenza di costo per pitturare un locale tra una pittura tradizionale e una isolante è (da noi) di circa 80 euro additivare un antimuffa ad una pittura tradizionale costa meno di 5 euro.
    Per quello che riguarda i prodotti per risanare i muri già colpiti da muffe la maggioranza non sono altro che candeggina diluita, sostituibile tranquillamente dai prodotti che già tutti abbiamo in casa.

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    • Termointonaco

      Buongiorno a tutti,
      Vorrei fare nel mio appartamento un cappotto termico minerale con termointonaco e vorrei sapere quale spessore potrebbe andar bene.

      La casa si trova in Zona climatica C e ha
      muri in blocchi di cls forato da 40 cm di spessore con 2cm di intonaco tradizionale sia all'interno che all'esterno.

      Il termintonaco ha queste caratteristiche:
      Coefficiente di diffusione del vapore acqueo: µ = 4,3
      Assorbimento d’acqua: W1
      Conducibilità termica: ?=0,075 W/mK
      Conduttanza termica: ?=1,01 W/m<SUP>2</SUP>K

      che spessore dovrei dare all'intonaco esterno ???

      Grazie per l'aiuto
      <!-- / message --><!-- sig -->
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      impianto semi-integrato: 18 schott Solar 217 (3,906 kwp), orientamento +15° SO inclinazione 7°, inverter PowerOne - Aurora PVI4.2OUTDSIT

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      • Per Gianlicaf..circa 26 cm

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        • Per paolos
          potresti spiegarti meglio?? 26cm sarebbe improponibile!
          Io vorrei migliorare l'isolamento senza pretesa di raggiungere parametri "di legge" per detrazioni varie.
          Grazie
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          impianto semi-integrato: 18 schott Solar 217 (3,906 kwp), orientamento +15° SO inclinazione 7°, inverter PowerOne - Aurora PVI4.2OUTDSIT

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          • Non stiamo parlando di parametri di legge, ma di interventi correttvi ai fini del risparmio energetico..3 cm di intonaco non correggono proprio nulla......

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            • Ho inserito i dati su un sw per il calcolo delle resistenza e trasmittanza termica ed è emerso che la Totale Trasmittanza Struttura U (W/m<SUP>2</SUP>K): 2.41 così composta:

              coef.liminare int. resistenza 0.13
              coef.liminare est. resistenza 0.13
              intonaco int lamda 1 sp. 2mm resistenza 0,02
              intonaco est lamda 1 sp. 2mm resistenza 0,02

              se inserisco 3mm di termo-intonaco con lamda specificato 0,06 (ad esempio) passo da U=2,41 a U=1,00 circa Non mi pare che sia una miglioria insignificante anche in considerazione del fatto che nella mia zona climatica il minimo sia circa 0,68!!

              Poi magari mi sbaglio!
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              • se sei cosi' bravo....perchè chiedi qui?
                comunque
                1) una U di trasmittanza pari a 1.00 sulla muratura oggi è abbastanza ridicola (al di là di quanto stabilisce la legge)
                2) 32-36 euro a mq. per 3/4 cm di termointonaco che mi fà recuperare cosi' poco quando con 10-14 euro in più a mq. passo da 2.41 a 0.51 du U lascio a te valutare se ne vale la pena
                3) la trasmittanza cosi' calcolata si regge su dati desunti in laboratorio, io voorei vederla in opera a superficie bagnata quella trasmittanza che fine fa o magari dipo 5 anni di intemperie (caldo freddo)
                4) il coef laminare Rse è 0.04 e non 0.13
                5) trovandoti in un clima caldo perchè con 0.68 di U di legge sei sicuramente almeno nel centro italia, quanto sfasamento ti garantisce il termointaco?

                poi chiaramente la casa è tua ed i soldi sono tuoi

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                • grazie mille... erano proprio queste le considerazioni che "speravo" di ricevere... poi ognuno ha il proprio lavoro e non sempre si ha il tempo di rispondere... quindi ti capisco e ti ringrazio... ma parli di 10-14 euro a metro quadro in più per avere notevoli miglioramenti... a cosa ti riferisci??
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                  impianto semi-integrato: 18 schott Solar 217 (3,906 kwp), orientamento +15° SO inclinazione 7°, inverter PowerOne - Aurora PVI4.2OUTDSIT

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                  • cappotto tradizionale con eps o lana di roccia spessore 10 cm

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                    • ho capito... il mio problema è (essendo una vecchia costruzione)una parete è immediatamente adiacente al confine con il vicino, trall'altro con muretto divisorio h=1metro (a contatto) e potrei giusto fare un intonaco da 3-4 cm.... per il ripristino di quello attuale ( standard)... ma non tanto di più...
                      Al di là del costo sarebbe meglio lasciar perdere ?? avrò comunque dei benefici percettibili ??
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                      • Gianluca, solo con l'intonaco no, non vedo pero' dove e' il problema anche se sei a confine..tu sbordi ma sul tuo..prova ad informarti presso l'ufficio tecnico comunale..tra l'altro il cappotto sino a 10 cm non fa distanza
                        Ciao

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                        • bene... avresti qualche prodotto da consigliarmi? e eventualmente qualche prezzo ??
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                          • carta da parati termoisolante

                            Salve,da quello che riesco a capire,le vernici termoisolanti sembrano non essere una soluzione.Per quel che riguarda la carta da parati termoisolante qualcuno ha avuto qualche esperienza?Io ho trovato questa http://www.nmc-italia.it/t/53_11294.htm .Il punto è che per risparmiare vorrei puntare sul fai da te,e il poco tempo e le scarse abilità mi porterebbero verso una di queste due soluzioni.

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                            • buongiorno a tutti
                              mi trovo anche io a dover richiedere un recuepro del 55% per intervento di isolamento su di una copertura, in cui è stato posato del triso laine dell'actis. Il mio problema però è il calcolo della trasmittanza. Siccome devo inserire il materiale nel database del mio programma di calcolo (termolog), ho bisogno di una serie di valori che la scheda tecnica del prodotto non fornisce. Come avete fatto a calcolare la trasmittanza? (i valori di cui ho bisogno sono conducibilità termica, capacità termica, permeabilità al vapore....)

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                              • Il futuro è qui

                                Ciao a tutti, sono un applicatore professionista. E' da un po di tempo che sto seguendo le vernici "nano", per il legno, i metalli il vetro ecc. E sto seguendo con particolare interesse anche la nansulate. E mi sono fatto una mia personalissima idea; Siamo alle porte di una incredibile rivoluzione in parecchi campi e le nanotecnologie ne sono al centro, quando si parla di tecnologia "nano" i calcoli che valgono con la fisica classica perdono tutto il loro significato, pensate ai superconduttori che portati alla giusta temperatura perdono ogni resistenza elettrica, oppure alle tute spaziali degli astronauti che devono sopportare i +150C. al sole e i -120C. all'ombra. Il problema principale ora come ora, sempre secondo me, è che i prodotti "nano" per ora in commercio derivano paro paro dalle applicazioni militari per cui sono stati sviluppati e quindi sono nati per degli specifici impieghi, impieghi che sono poi stati "notevolmente ampliati" in campo commerciale. Nel caso del nansulate, io credo, sia stato sviluppato per i metalli, li protegge dalla corrosione e gli dona fantastiche propietà isolanti ad alte temperature, infatti è capace di portare, con il giusto numero di mani un metallo a +200C. a soli +30C. Sulla sua superfice esterna. Mentre quando la temperatura del metallo è +45C. sotto i +30C. non riesce comunque a portarlo. http://www.ecofine.it/allegati/uploa..._temp_calc.pdf Un altro esempio incredibile è quando hanno usato lo stesso materiale per una prova a fenomenal Aerogel, l'isolante nanotecnologico perfetto a Fenomenal | Aktarus Group. Quindi per quanto mi è parso di capire per ora le vernici da muro isolanti sono un po' da migliorare, inoltre le ditte importatrici nonchè gli enti certificatori, dovranno mettere a punto un sistema di misurazione delle prestazioni sugli edifici che sia possibile comparare con le attuali tecnologie. Il primo produttore che riuscirà a mettere a punto un prodotto verniciante che possa sostituire un cappotto tradizionale, state sicuri lo sbandiererà ai 4 venti con tanto di dati tecnici certi e inconfutabili. E' solo questione di tempo, poi per isolare la casa anche vecchia, compreso l'eliminazione dei maledetti ponti termici, basterà piazzare una piattaforma aerea, incartare bene bene, qualche mano di vernice et voilà il gioco è fatto. Poi finito il lavoro ci piazzeremo in giardino con delle belle birre ghiacciate in mano e rideremo a crepapelle dei vicini e i loro cappotti da 4 8 10 12 18 cm. Ed i loro mai risolti problemi con i ponti termici (sopratutto balconi) e le muffe e le condense e questo e quello eh eh eh

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                                • Ciao Gigio,

                                  ti ricordo che la pubblicità è ammessa solo se diventi utente supporter..
                                  Riguardo il tuo messaggio, la rivoluzione di cui parli è 'in arrivo' da anni, ma dubito che la fisica classica possa 'perdere significato' solo perchè arriva un prodotto nuovo... lo stesso vale per le certificazioni, servono proprio a 'certificare' materiali e tecnologie e non devono ne possono inseguire i prodotti.

                                  Lo stesso tuo link indica presunti risultati (parla di temperature invece che parlare di trasmittanza) con la quisquilia di 27 (!) mani, se a te sembra ragionevole...
                                  I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                                  https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

                                  Commenta


                                  • Con le nano-tecnologie applicate ai prodotti temoisolanti si è arrivati a dei lambda di 0,019 – 0,014 W/(mK) rispetto a valori attorno a 0,033 W/(mK) raggiunti da molti materiali, quindi con una riduzione del 40-50% degli spessori dei pannelli ma con costi che mi dicono essere di 4 volte tanto a parità di prestazione.
                                    Dubito che nelle tinteggiature si riescano a fare miracoli, la tecnologia aiuta a migliorare i prodotti ma la fisica non va mai in vacanza: resistenza=spessore/lambda, se lo spessore tende a zero anche la resistenza tende a zero.
                                    Personalmente preferisco utilizzare tecnologie mature e sui nanomateriali ci vado con i piedi di piombo, visto anche che gli effetti sul corpo umano non sono ancora stati ben studiati.

                                    Poi una mano di vernice con microsfere di vetro sul lato interno delle pareti esterne l’ho data anche a casa mia, serve a poco, ma piuttosto che niente meglio piuttosto.
                                    Ciao Antonio
                                    Nella recrudescenza che caratterizza l’agonia di ogni sistema, qui si pensa a un dopo imminente.

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                                    • Ciao Riccardo, non sto facendo assolutamente pubblicità, anzi... dico semplicemente che i prodotti che attualmente tentano di commercializzare per l'isolamento di edifici sono nati per tutt'altro e che quindi funzionano piuttosto bene per altre applicazioni, ma molto molto meno per l'isolamento civile. Anche perchè i prodotti "nano" derivano unicamente dalla ricerca militare, come l'informatica del resto, che dispone sempre di fondi dell'ordine dei miliardi di $, e per ora non hanno sviluppato un prodotto destinato all'isolamento degli edifici.

                                      La fisica classica non perderà mai il suo significato, ma sicuramente quando si entra nel nanomondo, cambiano le regole, e si deve passare alle regole bizzare della meccanica quantistica, quindi è naturale che per potere paragonare 1 materiale tradizionale ed uno "nano" non puoi usare le stesse formule. Per esempio la superconduttività di alcuni materiali a basse temperature è inspiegabile con le formule matematiche che esistevano prima della sua scoperta, ma non per questo non funziona...Endesa realizza cavo superconduttore da record - News - Media - Enel.com
                                      quindi è ovvio che, sempre per delle categorie di prodotti "nano" fortemente innovatitivi, serviranno nuovi criteri e nuove formule matematiche per poterli paragonare con i materiali tradizionali.

                                      Il link era per dire che il prodotto in questione funziona bene appunto, secondo loro certamente, con materiali metallici ad alte temperature e molto meno bene con le temperature degli edifici residenziali. Infatti le 27 mani di cui parlano sono perfettamente inutili se le temperature in gioco sono quelle degli edifici. Resta comunque il fatto che con 1,26 mm. (27 mani a 60 micron l'una) di prodotto, promettono di portare la superficie esterna di un metallo caldo a +200C. a soli 30C. Ora io voglio proprio vedere con le formule matematiche tradizionali come si fa a calcolare il potere isolante di questo materiale. Non sono presunti risultati sono le indicazioni di applicazione per chi deve applicare il prodotto, non credo possano essere poco attendibili, perchè in tal caso potrebbero avere parecchie grane.

                                      Ciao Polianto

                                      Hai perfettamente ragione, per ora il costo/beneficio dei prodotti nano in campo isolamento civile non ha molto senso, però per esempio già nel campo del trattamento dei vetri (autopulizia, antiappannamento) cominciano a prendere piede e ad avere costi accettabili. Per le tinteggiature dagli qualche anno. La fisica non va mai in vacanza, ma a volte deve lasciare il passo alla quantistica. Gli effetti sul corpo umano li avremo dopo 15 20 anni di utilizzo come tutto il resto, prendi le vernici al piombo di qualche anno fa, erano il massimo in fatto di durata e protezione dei metalli. Ora sono vietate, giustamente, ma sai quale è il colmo? Che fanno + male oggi di quando sono state applicate, sopratutto quando vai con lo smerigliatore a togliere vernice vecchia e bolle di ruggine, si forma una polvere tossica e micidiale che senza mascherina inali tutta per benino, ruggine piombo ecc. Ma questo non te lo dice mai nessuno. Basterebbe poco, magari una bella etichetta sulle vernici nuove che te lo spiega in modo chiaro.... Ecco poi comunque io le vernici con le "nano" le terrei all'esterno, per l'interno starei sul naturale, chi ti dice che anche solo le microsfere di vetro non siano dannose alla salute? Magari tra un po accanto allo scaffale con le vernici con le MICROsfere di vetro troverai quelle con le NANOsfere di vetro, in fondo è un po come con l'informatica KILO, MEGA, GIGA, TERA, EXA, ZETTA, YOTTA, ma al contrario, MILLI, MICRO, NANO, PICO, FEMTO, ATTO, ZEPTO, YOCTO. Tutto legato alla tecnologia e alla ricerca, i nostri figli, Dio volendo, avranno hard disk da svariati exabyte e saranno testimoni della rivoluzione delle picotecnologie....

                                      Ciao

                                      Commenta


                                      • vabbe', mi sembra tu stia andando troppo OT...

                                        Comunque non parlerei di nanotecnologie per degli intonaci o vernici, nel senso che per nanotecnologie di solito di intendono tecnologie in cui sfrutti oggetti di dimensioni del nanometro... 1/10-9 metri! Nanotubi di carbonio, e roba simile.

                                        Non so se hanno senso micro e nanosfere, ma comunque quello che interessa nell'edilizia è il comportamento macroscopico!
                                        Chi se ne frega di cosa c'è dentro scusa? Mica dici che le vernici sono tutte femtotecnologie perchè sono fatte di molecole!
                                        Chi se ne frega se solo la meccanica quantistica spiega come funzionano queste fantomatiche particelle di vetro? Nell'edilizia conta il risultato, e le norme prevedono misure di trasmittanza di manufatti reali con dimensioni reali... la trasmittanza dice quanto calore passa con un certo deltaT, qualunque sia la teoria a monte il risultato che conta è quello...

                                        Gigio scusa se lo dico, io sono ingegnere e non un commerciante, quindi parlare senza fornire dati concreti, replicabili e confrontabili per me non ha senso...
                                        I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                                        https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                                        • Ciao a tutti

                                          non so se sono nella sezione giusta ma avrei bisogno di un vostro aiuto per la questione della pittura muraria interna.
                                          La mia è una casa appena costruita, manca però ancora l'intonaco interno e la pittura, a me piacerebbe usare materiali ecologici. Per la pittura ho trovato un prodotto ottimo, vorrei sapere un vostro parere ma non so se posso scrivere la marca qui sul forum. Per quanto riguarda tutto il resto dello strato che va dal mattone alla pittura (scusate la grandissima ignoranza ma oltre allo stucco e l'intonaco non so cos'altro ci sia) potete consigliarmi dei materiali ecologici quindi che non ci sia la soliti materiali petrolchimici e acrilici? Vorrei fornire direttamente il muratore e l'imbianchino dei materiali.
                                          Grazie mille!
                                          Impianto FV 2,943 kWp.
                                          9 moduli Sunpower 327 W
                                          Inverter Fronius IG TL 3.0
                                          Azimut -14 Tilt 26°

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                                          • per quelli che chiedevano esperienze dirette riprendo questa discussione in quanto volendo valutare due differenti pitture isolanti a base di microsfere cave,oggi ho fatto una prova di questo tipo:
                                            termometro a infrarossi (economico, forse non preciso ma le misurazioni in parallelo ripetute più volte erano coerenti tra loro ),
                                            scatolone di cartone con al suo interno una stufetta elettrica comandata da un termostato,
                                            un vetro come coperchio pitturato metà con una pittura e metà con l'altra.
                                            temperatura del locale 16.4°
                                            temperatura all'interno della scatola oscillante
                                            i dati rilevati sono stati questi:
                                            temperatura interno vetro 35.4° -all'esterno 31.9° con una pittura - 33.1° l'altra
                                            temperatura interno vetro 34.1° -all'esterno 32.3° con una pittura - 33.4° l'altra

                                            visto la differenza di prestazione delle due pitture ho voluto poi ripetere il tutto applicando la pittura con le t° più alte e una pittura tradizionale da interno
                                            i dati rilevati sono stati questi:
                                            temperatura interno vetro 32.2° -all'esterno 29.4° con la pittura isolante - 31.6° la tradizionale
                                            temperatura interno vetro ? -all'esterno 27.8° con la pittura isolante - 30.1° la tradizionale
                                            temperatura interno vetro ? -all'esterno 30.6° con la pittura isolante - 32.5° la tradizionale
                                            temperatura interno vetro ? -all'esterno 31.5° con la pittura isolante - 33.4° la tradizionale

                                            vedrò nei prossimi giorni di ripetere le prove tenendo questa volta il lato del vetro pitturato all'interno della scatola poi cercherò di interpretarne i risultati.

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                                            • provo a darti qualche suggerimento a intuito...
                                              Cosa intendi per temperatura interna vetro? perchè se apri la scatola falsi la misura, e non di poco... comunque le prime misure, quelle con la T interna, evidenziano un errore di misura che ti fa capire che basta poco per arrivare a conclusioni sbagliate: con T interna minore hai T esterna maggiore!
                                              Quindi il suggerimento è questo: poichè i termometri a infrarossi danno misure dipendenti molto dalla riflettività della superficie, devi sicuramente pitturare ENTRAMBI i lati del vetro.

                                              Inoltre conta anche il colore della pittura, sono uguali? L'ideale per minimizzare l'errore sarebbe fare uno o più strati con la pittura sotto test, e l'ultimo sempre con la stessa (es la tradizionale) in modo da avere superfici con la stessa caratteristica superficiale. E da entrambi i lati.
                                              Vabbe' quello degli strati multipli complica un po' troppo il test.

                                              Altro dato critico da valutare è lo spessore del prodotto essiccato.
                                              I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                                              https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                                              • nel postare i dati ho commesso un errore, la temperatura interna della prima prova era 33,4° e non 35,4° come erroneamente scritto.
                                                Le prove della temperatura interna le ho rilevate aprendo la scatola, ho pensato anche io che falsasse i risultate e infatti come avrete notato ho smesso di rilevarla nella seconda prova, ma scopo della mia prova non è calcolare il potere isolante della pittura, ma solo capire se c'è un potere isolante o no.
                                                Oggi ho comunque avuto conferma che qualcosa influenza le misurazioni, ho ripetuto le stesse prove di ieri capovolgendo il vetro e tenendo la parte pitturata all'interno.
                                                ho avuto dei dati opposti a quelli di ieri, con temperature più alte in corrispondenza della pittura isolante, ho capovolto di nuovo il vetro e ripetuto di nuovo le misure ed ho ottenuto di nuovo i risultati di ieri.
                                                proverò il suggerimento di ricoprire con un ulteriore strato di pittura uguale per tutti i campioni, la cosa non è complicata da farsi, ed eventualmente usare un termometro a contatto.
                                                Quello che mi da da pensare adesso è il fatto che la diversa riflettività delle superfici puo valere per le misure prese sul lato pitturato, ma le misure di oggi sono state prese sul lato non pitturato, quindi su una superficie omogenea(il vetro).
                                                Lo spessore è uniforme, le pitture sono state applicate con tre mani incrociate tramite stendifilm da 150 micron, ovvio che il diverso contenuto secco delle pitture può portare ad un ritiro in fase di essiccazione diverso da una pittura e l'altra, ma credo si tratti di differenze contenute.
                                                colore bianco per tutti i campioni.

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                                                • nonono!
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                                                  Il vetro, i metalli, ti fanno prendere cantonate, perchè riflettono gli infrarossi, quindi non misuri l'oggetto ma quello che 'ci si specchia'.

                                                  Per esempio puntando il termometro su uno specchio misuri quello che il cono del termometro va a 'coprire' dopo la riflessione!
                                                  Idem per i metalli lucidi.
                                                  Per questo ti consigliavo di verniciare entrambi i lati

                                                  Altra fonte di errore è 'l'apertura del termometro, il mio che è un fluke mi sembra dichiari qualcosa come 8°.
                                                  Vuol dire che il termometro fa una media delle temperature comprese nel cono, quindi per misurare un'area piccola devi avvicinarti molto.

                                                  Un'altro suggerimento...mi piace molto elucubrare se poi a lavorare sono gli altri....
                                                  Se riesci metti una ventolina all'interno, in modo da avere una temperatura uniforme...
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                                                  • termometro a infrarossi …..
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                                                    Usando un vetro la temperatura segnata dal termometro ad infrarossi non è quella della superfice del vetro ma c’è anche una componente di irraggiamento da dentro alla scatola.
                                                    E’ vero che la pittura opacizza il tutto, ma il grado di opacità dipende dal numero di strati di pittura e dalla quantità di pigmento che si depone in ogni strato.
                                                    Anche un materiale opaco come il PSE trasmette parte del calore per irraggiamento, è per questo che hanno inventato il PSE con grafite che ha prestazioni nettamente superiori proprio perché è più opaco.

                                                    Secondo me per fare le tue prove al posto del vetro dovresti usare un pezzo di lastra di cartongesso, così potresti verificare l’effettiva efficacia della pittura senza le influenze dovute all’irraggiamento e con un materiale che ha sostanzialmente la stessa riflettività di un muro intonacato.
                                                    Ciao Antonio
                                                    Nella recrudescenza che caratterizza l’agonia di ogni sistema, qui si pensa a un dopo imminente.

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                                                    • Grazie per i suggerimenti. Oggi ho dato una mano di pittura tradizionale sia sulla parte pitturata che sulla parte lasciata a vetro, e ho ripetuto le misurazioni, ed i risultati questa volta erano coerenti.
                                                      con la pittura isolante all'interno della scatola avevo circa 2° di differenza tra le due pitture isolanti, e altrettanti tra la tradizionale e la "peggiore" tra le due isolanti.
                                                      con la pittura isolante all'esterno le differenze erano leggermente inferiori. non ho rilevato le temperature interne perchè come giustamente fattomi notare sono molto falsate.
                                                      al cartongesso non avevo pensato, ne ho giusto un pezzo della misura giusta, ed ho ricevuto da un cliente un campione di una terza pittura isolante, le prossime prove le farò su cartongesso.
                                                      la ventolina non serve in quanto la stufetta è una di quelle con ventola e resistenza elettrica, che ho inserito nella scatola su un supporto in modo che butta l'aria calda verso il basso per evitare un flusso diretto che
                                                      possa scaldare più una parte della scatola rispetto un'altra.

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                                                      • Salve a tutti,
                                                        dopo aver letto le varie conversazioni sul forum ho ancora dei dubbi da chiarire. Avendo il problema di scarso isolamento nella mia casa sono intervenuto di recente sugli infissi privi di guarnizioni, e inserendo queste sono riuscito a far salire la temperatura media interna dell'ambiente di quasi 3 gradi.
                                                        Il problema rimane in due camere esposte a nord-ovest e sud ovest, chiaramente più fredde e con una differenza di temperatura ambiente di circa due gradi rispetto al resto della casa.
                                                        Non potendo intervenire esternamente devo agire all'interno e inizialmente pensavo al pacchetto di pannelli in polistirene più cartongesso, ma non potendo chiedere la consulenza di un tecnico non so gestire i problemi di umidità e di conseguenza per non rischiare mi stavo orientando sulla soluzione che mi sembrava meno rischiosa e più semplice, ossia appunto il termointonaco.
                                                        Ho però ancora alcuni dubbi e in particolare:

                                                        - ci sono rischi di umidità anche con l'intonaco termoisolante o questi sono risolti completamente come nel caso delle vernici isolanti?
                                                        - prima ancora di un effettivo e incisivo risparimio energetico il mio scopo è di riuscire a rendere più vivibili questi due ambienti in cui solitamente ci sono 16-17 gradi. Il termointonaco è in grado di garantire un obiettivo del genere o il beneficio sarebbe irrilevante considerando che ho delle pareti esterne totalmente non isolate? (Si tratta di un pacchetto di intonaco esterno+cls armato 30cm+intonaco interno).
                                                        - nell'applicazione del intonaco termoisolante ho letto info contrastanti riguardo alla sua applicazione: è necessario scrostare l'intonaco interno esistente anche se in ottimo stato o si può applicare su questo?

                                                        So che non sto parlando di numeri e valori per cui mi scuso nell'aver portato la conversazione a un livello meno tecnico. Intanto grazie per qualsiasi consiglio.

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                                                        • Dipende molto dalle tue aspettative.
                                                          Se ti aspetti un isolamento,direi lascia perdere,(io personalmente),se devi provare a ridurre umidità e muffe da condensa,potresti anche provare.
                                                          Ci sono già discussioni aperte dove puoi attingere.
                                                          Tanto entusiasmo all'inizio,ma poi,quando si chiede di postare le esperienze dirette,dopo un annetto,tutto tace.
                                                          Già che qualche venditore,(il primo),scriva :"sostituisce il tradizionale cappotto",fa passare la voglia di considerare il suo prodotto anche per altri scopi.
                                                          Ultima modifica di trigen; 07-01-2013, 20:37.

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                                                            Quindi pensavo di dipingere.....
                                                            Ciao

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