Originariamente inviato da matador0975
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Draghi NON si riferisce affatto alle tue fesserie sulle aziende che scapperanno nelle braccia di Orban perchè gli sciocchi che ci governano non si sono piegati a 90 di fronte al tuo eroe. E nemmeno la citazione di Atomax.
Stai di nuovo tentando di rivendicare un punto col sarcasmo perchè sei frustrato dalla mancanza di risultati dalle tue previsioni, lo capisco. Le moltitudini che "aprono gli occhi" latitano, le aziende stanno forse per partire, ma non partono, i palazzi ucraini sono ancora parzialmente (sul 98-99% immagino) in piedi, il gas che importiamo a un terzo non costa il triplo, le entrate russe non sono affatto a livello pre-guerra, la contro-contro-offensiva per ora arranca e quelli nel canile continuano a stare sui maroni pure ai loro amiconi col turbante.
Draghi si riferisce a ben altro. Si riferisce a quello che continuo a dire io. Serve un cambio DECISO di mentalità in Europa. Su tutti i fronti di importanza strategica. E' ora di finirla con le menate populistiche mascherate da etica radical-chic e prendere atto delle conseguenze delle decisioni. Non è sbagliato decidere che si vuole finirla coi fossili. Ma serve agire di conseguenza adottando (e facendo qundi PAGARE ai ricchi europei che se lo possono permettere! NON alle aziende!) le alternative! Non è una decisione folle rinunciare al nucleare. Ma lo stato che lo fa non può scaricarne il costo sulle aziende. Non è ideologicamente scorretto pretendere che le auto non utilizzino più carburanti fossili a partire da una certa data, ma occorre valutare ATTENTAMENTE quali alternative siano più vantaggiose, e non solo ragionando col metro dell'economia spicciola!
In questo specifico campo, come scrivo da anni, c'è da tenere conto della criticità dell'approvvigionamento delle materie prime! Non ha alcun senso liberarsi del ricatto dei fornitori di petrolio per finire nel ricatto cinese della fornitura di litio! Serve che le politiche energetiche siano decise A LIVELLO EUROPEO e non di singolo stato sulla base di fattori STRATEGICI! Se serve il litio si estrae in UE (Se c'è), altrimenti si sceglie altro. Se serve il titanio si estrae in UE, nel caso mandando l'esercito a garantire l'apertura delle miniere contro i comitati.
Se il GNL lo dobbiamo importare dagli USA lo pagheremo forse di più, certo. Ma non per questo uno stato UE che decida di mantenere rapporti con altri fornitori meno affidabili può sfruttare la situazione per fare concorrenza sleale intra-UE. Tantomeno per obbligare gli altri stati a mettersi a 90 a loro volta per non subire questa concorrenza!
In sostanza Draghi ti dice esattamente che se Orban conta di attirare le aziende italiane col gas russo a basso costo... la CE non lo deve permettere!
Ora, a parte il fatto banale che ben poche aziende italiane si trasferiranno in Ungheria comunque e che, semmai, la vera concorrenza ce la fanno alrte nazioni che hanno costo del lavoro decisamente più basso soprattutto a causa dei grotteschi carichi previdenziali imposti da una politica populistica nel passato... io sono d'accordissimo con Draghi. Si.
Serve un cambiamento radicale delle politiche in UE che superino i veti dei paeselli furbetti in nome del pericolo più grave che incombe su tutti.
Già il famoso "asse di Visegrad" ha di fatto perso la Polonia, un po' per il cambio di maggioranza, ma soprattutto per il notevole divario di opposizione allo stato-canaglia che tanto ti emoziona da parte polacca. Quello che serve è che la parte di Europa anti-russa faccia capire ai filorussi ungheresi e slovacchi che le loro scelte saranno anche libere e rispettabili, ma NON possono certo produrre danno a carico degli altri. O si adattano o se ne vanno nel commonwealth (o meglio commonpoverty) di Russia, Bielorussia e altri.
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