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Il Presidente Napolitano ha firmato il decreto rinnovabili

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  • siete tutti troppo incazzzzz, e non leggete il decreto ma solo passa parola inutili, e giornali di giornalisti che saranno stati pagati per fare terrorismo giornalistico e creare panico, dovete leggere il decreto come stanno facendo molti che di questo settore vivono, io personalmento sono tranquillo e se gli speculatore anche stranieri si cavano dalle Balllllllllll, io sono nazionalista italiano percui a casa loro a distruggre l'agricoltura con mega campi anche inesistenti come gia sono saltati fuori, epoco produttive e non ecologici come si vuol fare intendere, saluti

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    • caro Gordini-Motori
      dal nome sembra di capire che tu sia più interessato alle biomasse liquide. Se è così capisco che tu sia tranquillo. Ci sono rilevanti novità, anche interessanti. Dato che però, come ha detto roberto06 in un'altro post "nessun pasto è gratis", ti faccio notare che le biomasse liquide hanno un rapporto tra superfice impiegata (e coltivata, ma sottratta al ciclo alimentare) ed energia prodotta bassissimo. ci vogliono ca. 1.300 ettari per alimentare 1 MW (facendo, diciamo, 7.200 kWh). Per fare gli stessi kWh con il fotovoltaico si sottrae 7.200/1.200=6*3=18 ettari.
      Quindi l'impiego di terreno non specializzato ed infrastrutturato (con soldi pubblici) per fare energia con il fotovoltaico è altamente produttivo. Anche con caldaie (che emettono in atmosfera i loro residui di combustione, come del resto i motori) e cippato ci vogliono 1.000-1.100 ettari di "short rotation" per alimentare 1 MW; quindi 1.000 a 18 a parità di energia prodotta. E migliaia di ettari di ceppaie non sono bellissimi da vedere (o no?).

      In altre parole, la produttività per ettaro delle biomasse liquide (con coltivazioni europee come colza, con la palma in indonesia è molto meglio ma ci sono altri problemi) è di 5,38 MWh/ha; quella del legno (con efficienza ca. 25 %), 7 MWh/ha; quella del fotovoltaico in impianti "di potenza", 580 MWh/ha.

      Quanto agli stranieri (che poi per lo più sono concittadini europei), ti invito a vivere nel nostro secolo. Probabilmente hai nostalgia dell'autarchia del ventennio, ma ti invito a rifletterci meglio. Se dovessimo produrre tutto in casa saremmo enormemente più poveri (e dovremmo sfruttare molto di più il nostro territorio).
      Non si può voler esportare i nostri prodotti, competenze, aziende e contemporaneamente non volere che gli altri vengano a farlo da noi. Quando ricevo un bonifico da un fondo arabo o da una grande azienda tedesca o americana io sono contento. Poi i soldi li spendo qui, per dare lavoro a ragazzi italiani che mettono famiglia e fanno figli in Italia. Quando per un progetto internazionale (cioè un investitore internazionale -ad es. una ditta pachistana, con sedi in arabia, inghilterra, america e germania-, vuole venire in Italia a costruire due impianti -tra l'altro termici- investendo 350 ml presi da fondi americani, e nel far questo trasferisce tecnologia dalle migliori università californiane. Io sono contento. Quando posso mandare nell'ambito di un simile progetto ingegneri di Bergamo e Siciliani, ed agronomi campani a vedere la tecnologia negli USA e le modalità di coltivazione in Florida, io sono contento. Credo che questo faccia bene al paese.
      Quando sono andato all'estero per fare dei lavori (es. fare un progetto ambientale di natura informatica in Tunisia o attività di caratterizzazione e bonifica nell'est Europa) e prendere quindi delle commesse, portando i nostri capitali (non miei), competenze, know how ed assumendo persone locali, sono stato accolto molto bene dal paese. Sembravano tutti contenti. Nessuno ha detto: "non vogliamo capitali esteri".

      Comunque non sono incazzato, solo dispiaciuto per la figura che facciamo (ammetto di essere anche un poco in ansia per gli impatti immediati -e parlo di questo mese-).

      Cerca di guardare oltre l'orticello. Te lo dico con simpatia. Potresti scoprire cose che ti piacciono.
      saluti
      alessandro
      Ultima modifica di alvisal61; 11-03-2011, 08:39.

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      • alvisal66,si forse ma hai troppa teoria dei numeri inutili, perchè non si usa terreni rubati alla agricoltura, e l'olio esiste no food, perciò guarda tu fuori dal orticello, io sono in africa in europa e in brasile, vedo e giro tutti i giorni e so benissimo come funziona anche il sistema petrolifero perchè vi ho lavorato per dieci anni, ora mi occupo di energia nel senso letterario, e non ci gioco,il PV è un grandissima presa per il C.............., e visto che ti pioacciono i numeri prova a conteggiare la CO prodotta per costruire istallare e smaltire i pannelli PV, poi discutiamo dove e quando volete, il mezzo mecchanico che l'uomo abbia costruito e che renda,e anche ecologico, rimane solo il motore endotermico, poi possiamo discuterne, riguardo ai capitali esteri, io non sono contrario,ma ha casa loro certe schifezze non le fanno, e visto che dici che con gli stranieri lavori e giri, dimmi il contrario, poi le biomasse sono solo gli scarti vari da lavorazione varie per il sotto scritto, percui anche in questo frangente con me sei fuori tiro, se non si fa cogenerazione pura per mè, non esiste il possibile patner per lavorarci insieme, anche qui sei fuori tiro, comunque tornando alla discussione avete letto bene il decreto e cosa vorrebbero fare ?????????, dove è scritto che si perde tutti quei posti di lavoro, poi le informazioni scritte nei giornale possono servire, ma sono sempre serve di qualcuno, perciò anche qui perdonatemi io ragiono con la mia testa, e con la mia testa che mi dice che tutto sto baccano puzza di volgare politica sporca, saluti Gordini

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        • Caro Gordini,
          io non voglio litigare. Quindi ti chiedo scusa per qualche mia intemperanza. Mi sembra che tutti lavoriamo onestamente e per qualcosa che reputiamo anche utile. Quindi abbassiamo i toni, vuoi?
          Il motore endotermico è sicuramente una delle forme di trasformazione del carburante in energia più efficiente, con tutto lo sviluppo che è stato fatto. Mio padre era un alto dirigente dell'Alfa Romeo. Non credo di essere ostile alla tecnologia motoristica. Io, peraltro in genere non sono ostile a niente.
          Per quanto riguarda la CO2 abbiamo un software specifico per l'analisi del ciclo di vita e, per quanto siano calcoli complessi, le cose non stanno come dice gente come Pimentel. Il tempo di ritorno dovrebbe essere dalle parti dei 3-4 anni. Naturalmente sono questioni controverse.
          Riguardo al "no food" mi sembra una questione di lana caprina. Un suolo è un suolo. Un giorno posso coltivare colza, un altro grano. Se sono oli riciclati è diverso -naturalmente- ma molto più complesso.
          Non capisco bene perchè dici che certe schifezze non le fanno a casa loro, dato che la spagna e la germania sono pieni di pannelli a terra (che non sono "schifezze", non più di tante altre cose utili).

          Infine. Perchè sia chiaro: io non ho proprio niente contro la produzione di energia da biomasse, solide e liquide. Noi abbiamo fatto 15 MW (due impianti) di autorizzazioni da biomasse liquide e uno studio di fattibilità (purtroppo con la realizzazione rinviata per difficoltà di mercato) per 17 MW da parte di una società di navigazione (un bel progetto: HUB in un porto italiano, impianti di produzione nei porti).
          Quindi siamo coinvolti in molti MW da legno. E stiamo ragionando da tempo sul biogas.

          Quindi...

          PS. che intendi con "volgare politica sporca"? C'è gente che giustamente è in ansia perchè si deve riconvertire troppo in fretta. Se tu avessi commesse per l'80 % del fatturato con bonifici in arrivo programmati e tutto si fermasse di colpo non saresti preoccupato?
          Poi, è ovvio, avendo tempo ci si sposta. Ma il tempo può anche farti fallire se sei esposto.
          Ultima modifica di alvisal61; 11-03-2011, 11:34.

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          • Buongiorno a tutti,
            da semplice utente e non da moderatore vi chiederei per cortesia di abbassare i toni e discutere della questione senza scaldarsi o contestare tutto e tutti.
            Dico questo perchè in questi momenti dopo l'inevitabile momento di alterazioni bisogna tenere la mente lucida, leggersi le carte e cercare di capire gli impatti che si avranno sui nostri progetti ma anche su quelli degli altri.
            Partendo dalle carte cito solo un articolo : art 3 comma " La quota complessiva di energia da fonti rinnovabile sul consumo finale lordo di energia da conseguire nel 2020 è pari al 17%"

            Leggendo le pagine seguenti si capisce sempre di più che quel 17% nel 2020 non lo vedremo mai. Per un target così ambizioso e giusto per chi verrà dopo di noi bisogno avere dei piani di lungo respiro, norme certe, nessun retromarcia durante i lavori e certo concertazione con gli operatori.
            Io abito in Veneto e vi assicuro che è stata creata una rete "sana" di produttore, importatori, installatori, progettisti che ha rialzato l'economia e tutte queste attività hanno portato tasse e soldi nelle casse dello stato.
            Alcuni di voi lo sa io sono moderatore del settore idroelettrico (toccato e non di poco negli articoli 24 e 25 tanto per fare degli esempi e altri sui CV) ma non sono mai stato disturbato dalle aliquote alte del FV. All'inizio la tecnologia va aiutata, l'idroelettrico ha 130 anni, poi si riducono gli incentivi ma senza bloccare gli investimenti dicendo poi vediamo!
            L'incertezza è la cosa peggiore, non tanto il fatto di riduerre gli incentivi secondo me, ma creare il dubbio.Sia chiaro il danno è già fatto, se lunedì comunicano il valore del 2011 gli installatori si trovano lavoro di giorno e di notte tutto l'anno ...e poi?
            Dicevo appunto : programmazione lunga e norme certe.
            Ultima cosa: in ogni crisi energetica si sono sempre aiutate le fonti rinnovabili che a seconda della situazione creano preziosi kWh di cui l'ambiente ha bisogno. Non bisogna essere energy manager per capire che la crisi del nord africa durerà molto, basta vedere quanto costava un pieno dell'auto un mese fa, due mesi fa e controllare quanto costa adesso. In questo drammatico contesto si emana un decreto , diciamolo pure, fatto malissimo che invece di tarpare le ali a chi ne ha abusato (grossi impianti - fondi esteri) crea lo scompiglio generale.
            Avrei altre cose da dire ma continuo a lavorare, studiare le carte e spingere le energie rinnovabili.
            Lancio una provocazione: adesso quasi tutti sanno che cos'è la componente A3 della bolletta, ma quante persone comuni conoscono la componente A2?
            Buona continuazione con toni moderati
            RemTechnology
            "E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
            (v. 5.0 - Gennaio 2020) - RemTechnology 1999 - 2020 - ing.remtechnology@gmail.com
            Leggete il regolamento del Forum EnergeticAmbiente.it

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            • io ad esempio non conosco bene la A3, figuriamoci la A2, so solo che ci fottono avunque possono farlo, anche io sto lavorando come un pazzo per tirare furi il più possile efficenza dai miei motori, e mi scuso con tutti ma visto che sono tra i pochi contrari al PV fatto come fino ad ora lo anno fatto mi scaldato, scusatemi, saluti Gordini

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              • Non voglio essere ripetitivo, ma voglio chiarire a chi non ha il tempo e/o la pazienza di leggersi le decine di messaggi precedenti come la penso ripèrendendo quanto già espresso in un precedente intervento.

                Mi sono rotti i sacrostanti di incompetenti che parlano solo perchè hanno bocca, esattamente come i nostri politicanti.

                Nessuno vuole criticare la scelta del livello di incentivi, siano essi alti o bassi, non me ne interessa un fico.
                Io faccio il progettista e non mi occupo di finanza, io ho una serie di leggi nazionali, regionali, comunali etc... che stabiliscono modalità, spese, livelli di tutela per tutti territorio, personale, enti locali etc..

                Ma è mai possibile che ogni 15 gg si alzi un imbecille e mi cambia le carte in tavola.
                Ma secondo chi si lamenta degli alti incentivi lo volete capire o no che ora la guerra è tra i poveri, i ricchi politici ed imprenditori hanno già realizzato tutto il possibile, ora a noi non rimangono neanche le briciole.

                E' questo che ci fa girare i sacrosanti, abbiamo in buona fede investito i nostri averi fidandoci di leggi che vengono trattate come carta straccia.
                Ma se in uno stato le leggi vengono trattate così emendate, annullate, riviste, corrette, ampliate, revisionate, calpestate dove si va a finire?
                Dove è la giustizia, di cosa si deve fidare il cittadino e noi professionisti?

                E' questa la motivazione per cui siamo incazzati e sarebbe l'ora che qualcuno si sforzasse di comprendere ciò ed appoggiarci piuttosto di essere felice delle nostre disgrazie.

                Ma se ci lamentiamo che l'abbigliamento e le calzature sono al 90% Cinesi o Tailandesi, Vietnamiti etc.. cosa facciamo non cambiamo il cappottino al piccolo o non gli compriamo le scarpe?

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                • o meglio ancora, se le calzature cinesi costano 30,00 € e quelle italiane (vere) 300,00. Che facciamo? le compriamo oppure no, perchè vanno agli operai cinesi e non ai nostri?

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                  • non serve alzare la voce

                    Asiciliano,primo non credo che gli imbecilli stiano a governarci, (non cè colore in questo), secondo non diciamo cavolate che tutto era gia destinato lo si sa da anni, non si sapeva le modalità, PICCOLO DETTAGLIO per molti italiani che la pensano cosi intanto ingrasso e poi se serve facciamo voce grossa, percui stiamo calmi, secondo se sei un proffesionista puoi dire in che settore grazie, io in che settore sono si capisce benissimo e non mi nascondo la faccia dietro ad AVATAR, il nome è ben scritto, so di essere odiato perchè unico almeno qui a dire che io da una parte sono felice che abbiano dato un taglio a tutte le furberie che si sono viste negli unltimi tre anni, saluti gordini

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                    • scrive la prestigiacomo sulla lettera (effettivamente un poco sopra le righe) dell'Aibe: "è il solito atteggiamento delle banche, che non ci piace, perchè non c'è ragione di non avere fiducia in ciò che sta scritto in una legge dello stato, e cioèche entro il 30 aprile ci sarà un nuovo quadro di incentivi... quindi i piani di investimento possono andare avanti".
                      Alla signora vorrei ricordare che l'impegno che hanno disatteso, e preso ad agosto 2010, recava proprio la sua firma.
                      Gli manderei la mail che oggi mi ha inviato un fondo spagnolo: "...Al no tener el documento aun de inicio de obra, estamos teniendo problemas con la financiación del proyecto, pero esto se resolverá en breve y una vez hecho procederemos a pagarle todo lo que se le adeuda." E quindi gli chiederei cortesemente di anticipare (ma di tasca propria, non con i nostri soldi) per questo mese ed il prossimo gli stipendi dei miei collaboratori. Prometto che lo restituirò con gli interessi legali appena arriva il bonifico dai clienti.

                      Poi, per curiosità, vorrei sapere come fa a continuare ad investire senza avere più la parte attiva del business plan. capisco che la signora non è un imprenditore, ma credo ci possa arrivare persino lei.

                      Originariamente inviato da gordini-motori Visualizza il messaggio
                      ... so di essere odiato perchè unico almeno qui a dire che io da una parte sono felice che abbiano dato un taglio a tutte le furberie che si sono viste negli unltimi tre anni, saluti gordini
                      Caro Gordini,
                      odio è una parola grossa, non credi? Io non ti odio affatto. Anzi, credo che l'efficienza dei motori sia una grande risorsa per fare energia termica ed elettrica. Ha però detto bene l'amico che fa idroelettrico. Il fotovoltaico è stato incentivato di più perchè non è la prima tecnologia dell'elettrificazione italiana e non è stato inventato nei primi anni del secolo scorso come la motorizzazione (ripeto, i miei studi sono stati pagati dai motori).
                      Quindi bisogna aiutarlo a crescere. In questo sforzo siamo insieme a tutti i paesi del mondo. Tutti stupidi?
                      Poi si è esagerato, siamo d'accordo. Ma non l'hanno fatto solo i grandi impianti. Anzi, i grandi impianti costano di meno.

                      Del resto è così anche nei motori (o no?) ho un'offerta da Wartsila per un motore da 17 MWe a 500 giri. Non credi sia efficiente? Certo ci vuole un grande stoccaggio, le condizioni giuste e potrebbe comportare impatti ambientali eccessivi. Bisogna valutare bene tutto.
                      Ultima modifica di nll; 04-04-2011, 19:08. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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                      • secondo mè pura polemica il tuo investitore spagnolo che deve fare in italia, sicuramente quello che in spagna o non era permesso, oppure guadagnava poco, se fraintendo correggimi, saluti

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                        • Originariamente inviato da gordini-motori Visualizza il messaggio
                          se fraintendo correggimi, saluti
                          ma no, la questione non è che non pagherà. Lo dice lui stesso, ma solo che la sospensione immediata dell'incentivo oggi costringe a sospendere l'investimento. Siamo tornati alla fase di "diligence".
                          Dunque la brutale rapidità dell'intervento crea problemi di cassa. Se fosse stato prevedibile uno metteva da parte risorse per avere tre mesi di apnea. Così è più difficile. Poi, per carità, io non fallisco. Non sono esposto con le banche, non lavoro solo sul fotovoltaico, mi posso (e lo voglio anche, e da tempo) spostare, etc.

                          Solo, non può funzionare così. Cerca di capire, se avessero sospeso a valere maggio la tariffa onnicomprensiva per l'olio vegetale e il biogas (tutto, grande e piccolo, in filiera comunitaria e non) tu che diresti?

                          saluti
                          alessandro

                          PS. Io ho una società di consulenza che lavora da 12 anni nel settore delle autorizzazioni e delle valutazioni ambientali. Non solo FER, anche rifiuti, cave, infrastrutture.

                          comunque è vero, un poco di polemica c'è. ma non è una questione politica. E' proprio che sono inadeguati, si tratta di persone scelte per la fedeltà e non per la competenza (o per l'autonomia e la forza personale). non rispondono ai cittadini, ad un territorio, non hanno legami e quindi possono decidere in modo irresponsabile.
                          Si tratta di una modalità di selezione della classe dirigente che non si era mai vista. una concezione della democrazia molto autoritaria (il legame è a zig zag, dal popolo via voto una volta ogni tot anni ad un capo "solo al comando" - non importa si chiami Belusconi o Bersani- che nomina i suoi funzionari, solo a lui riferibili).
                          Naturalmente semplifico e mi scuserai per questo. Ma il risultato è questo: decisioni semplificate, rispondenti alla pressione di turno e senza progetto di lungo periodo o equilibrio (anche di rappresentanza e di forza, se vuoi).
                          Ultima modifica di nll; 04-04-2011, 19:08. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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                          • ale,
                            i parlamentari non hanno vincolo di mandato...quindi, scillipoti & company, tutto ok costituzionalmente, ma non va d'accordo con l'etica che ormai si vende al quintale per pochi €uro!!

                            cmq qui il la politca gia aveva previsto tutto, con il salva alcoa salviamo il culo a qualcuno di influente poi il resto e fuffa!!

                            saluti.

                            Roberto
                            "MAKE YOUR ENERGY!!"

                            on SKYPE econtek-italy

                            "la vera sfida non è realizzare un impianto fotovoltaico, quanto grande si vuole, ma farlo funzionare bene per 20 anni!!!"

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                            • probabilmente è vero, anche se magari non completamente programmato. Il salva Alcoa salva specificatamente qualche grande gruppo (il rappresentante di uno mi sembra era intervistato dalle Iene che si era molto esposto per centinaia di MW in Puglia ed altrove.
                              Poi bruci pure il fienile, chi si doveva salvare è salvo.

                              Anzi, dato che a pensare male si fa peccato ma in genere ci si prende, qualcun altro sta facendo ora incetta di autorizzazioni a prezzo di saldo. Poi salvano anche loro (scommetti?).
                              Le offerte sono più o meno. 50 % del vecchio valore, piccolo anticipo controgarantito e contratto legato ai nuovi incentivi.

                              Qualcuno (si tratta apparentemente di fondi stranieri, ma magari c'è uno o due grandissimi operatori italiani -magari citati da Miccichè-) tra poco avrà "pipe line" da mille MW.
                              Ultima modifica di alvisal61; 12-03-2011, 11:07.

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                              • il buon micchichè, non proprio lindo da poter parlareeee, comunque leggendovi sto notando una leggere flessione nelle vostre incazzature, e un maggiore riflessione sul vero nocciolo della questione, ovvero che per aiutare i poveri abbiamo arrichhito di pù i soliti speculatori perchè anno forza monetaria causa una lobby antica che si chiama Banca e vanno a braccietto con il nuovo potere il Manager, che tutto fa fuori che gli interessi delle aziende varie dove si ricicla continuamente con la scusa dell'upgrade, econ la nuava finanza creativa che serve solo a loro non alle industrie, un esempio,di questa strana crisi, chi è rmasto nel tempo fedele al suo òlavoro e concentrato in esso,fa fatica ma sta lavorando pieno, differente le aziende con espansioni esagerate e aumento dei manager e tutto il resto sono tutte alla canna del gas, ma se vai a vedere i loro stipendi, uguale nel settore energia vi sono realtà vecchie ma con fatica vanno avanti, e lel nuove che ridevano sei lento non ti adegui,ora sono tutte li ad urlare che gli anno tolto il pane (DROGA) dalla bocca, ora si nodo operandi brutale ma in italia ascoltiamo solo e ci diamo da fare solo in questa maniera, e qualcuno la sa usare bene, percui viva l'energia libera dagli inbecilli dell'ultima ora, saluti
                                Ultima modifica di gordini-motori; 12-03-2011, 07:11. Motivo: invio sbagliato

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                                • Esplosione in centrale nucleare:

                                  Esplosione nella centrale nucleare di Fukushima - Tg24 - Sky.it

                                  Quello che sta accadendo in Giappone, purtroppo è sotto gli occhi di tutti noi e sarebbe troppo facile mettersi a scrivere ora di nucleare mettendone in evidenza tutte le esternalità negative che drammaticamente emergono di minuto in minuto.

                                  Spero che la preparazione, l'efficienza e le capacità di questa straordinaria nazione riduca al minimo il rischio disastro.
                                  Brelusconi, Prestigiacomo, Romani, Scajola, Testa, Marcegaglia, Conti, Veronesi, Battaglia:
                                  SILENZIO.
                                  Articoli e presentazioni Alessandro Caffarelli: www.ingalessandrocaffarelli.com/download.html

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                                  • alessandro 74, cambia post qui sei fuori argomento e non interessa qui la tua polemica,saluti

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                                    • va bene, Gordini, su questa analisi ci possiamo trovare. L'eccesso di finanziarizzazione del "turbocapitalismo" produce grandi eccessi e distorsioni. Ad esempio, la persona che citavo è legata a qualche grosso gruppo romano con forti relazioni di affari con una società milanese quotata in borsa da poco (o, meglio, che ha rilevato un'altra quotata da tanto e l'ha rovesciata come un calzino).
                                      La storia è più o meno questa:
                                      - nel 2005 (all'epoca del boom per l'olio vegetale, tu lo ricorderai: entusiasmo esagerato, BP "speculativi", centinaia di progetti in Italia) incontro a Roma un professionista (ex grand commis di stato) che vuole mettere su una "piattaforma" (centinaia di MW ad olio in franchising con un logistica comune);
                                      - ne parliamo e io mi allontano (mi dà fastidio e ci credo poco);
                                      - "sbaglio" (lo rifarei) perchè lui monta in due-tre anni una macchinetta da guerra. Trova soci milanesi (la solita "grande" famiglia) e rastrella una "pipe line" di quasi duemila MW fatta così: 2/3 fotovoltaico, 1/3 eolico e biomasse (oli, grassi animali e poco legno). Tutti progetti in corso o "finiti", fatti serialmente da società di ingegneria e presi a pacchetto senza guardarci dentro più di tanto.
                                      - con questo enorme valore potenziale (tutta "monnezza", dicono dalle mie parti) va nei salotti buoni e trova capitali "di rischio";
                                      - con questi (parlo di ca. 100 ml €) compra la società quotata e la cambia;
                                      - fa un collocamento da 250 ml;
                                      - intanto compra un palazzo multipiano al centro di Milano e mette su una struttura con 50 persone (quasi tutti analisti finanziari);
                                      - un mio vecchio amico, che era presente alla prima riunione, diventa il suo advisor tecnico e resta tale per due-tre anni (prendendo qualche euro ma anche una bella fregatura finale);
                                      - dei 2.000 MW iniziali ne buttano 1.900 (ma senza dare nell'occhio) perchè carta straccia; il resto lo portano avanti con difficoltà, nell'ordine delle decine di MW realizzati;
                                      - però si espongono con centinaia di MW (per lo più "semi-monnezza") in Puglia e Sicilia;
                                      - gli arriva la sentenza della Corte Costituzionale;
                                      - si precipitano a Roma (da lì vengono) e fanno una tenda fino a che non esce il salvataggio (ricordate il salvataggio delle DIA? nel 2010);
                                      - la scadenza è, però, febbraio (mi sembra) 2011. Che fare per quelle che non ce la fanno? Meglio salvare tutti i cantieri (non credete?)
                                      - credo abbiano messo un'altra tenda per il "salva alcoa" (in compagnia di molti altri, naturalmente) altrimenti la borsa di Milano li "bastona". Infatti tutta l'operazione, spero di essere stato chiaro, è basata su 1/10 capitali veri, 9/10 apparenza, che attira i capitali finanziari. Ma questi come vengono rapidamente, ancora più rapidamente se ne vanno.
                                      - ora rivedo l'amico romano (che poi è campano) che protesta contro la norma retroattiva.

                                      Mi spiace dirlo, ma è l'unica volta che sono d'accordo con lui. La norma retroattiva è uno scandalo. Ma anche il suo comportamento merita bacchettate sulle dita (non è illegale, ma ...)
                                      Ultima modifica di alvisal61; 12-03-2011, 12:03.

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                                      • gordini-motori la segnalazione non era polemica e soprattutto non politica.
                                        Indirettamente ciò che ho postato coinvolge anche il nostro settore e quello che accadrà nei prossimi giorni.
                                        A prima vista sono fuori tema hai ragione.
                                        A primi vista.

                                        Cordialità
                                        Articoli e presentazioni Alessandro Caffarelli: www.ingalessandrocaffarelli.com/download.html

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                                        • Leggendo tutti i post di Gordini -Motori mi chiedevo se egli vive sulla luna.

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                                          • si vivo nella luna, qualche problema, oppure facciamo baccano perchè altri fanno baccano, io esprimo una opinione e sono contento,e di questa fermata sara brusca ma serve, poi il resto sono tutte chiacchere, e io vivo nel settore energetico duro e puro, non il panellino, e ho gia perso un mestiere con gli impianti a gas, ora con le biomasse faccio il ********, ma non molla la presa percui se per pulire serve questo io aspetto ma sono felice, viva l'energia senza speculatori dell'ultima ora, saluti

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                                            • Quanta dietrologia.... nucleare, amici degli amici.... Ma su, capisco che a pensar male ci si prende, ma fate uno sforzo mentale e provate a dimenticarvi di lavorare nel fv, e calatevi nei panni di un ministro che deve pensare alla politica energetica nazionale di lungo periodo.

                                              Siamo tutti d'accordo sul fatto che la modalità è sbagliata (cambiare regole all'improvviso), ma il fine è sacrosanto.
                                              Le alternative erano due: aspettare gli 8000 MW e far morire il fv quest'estate, oppure intervenire d'urgenza togliendo il tetto.

                                              Ma volendo pianificare la politica energetica nazionale nel lungo periodo, pensiamoci un attimo, è possibile togliere il tetto senza ritoccare le tariffe?
                                              Qualcuno ha provato a calcolare quanto costerebbe ad un'industria produrre in Italia nel 2030 se il fv arrivasse a 80.000 MW, con le attuali tariffe? Fate il conto e ditemelo.

                                              Tenete presente che circa la metà di tutto ciò che spendiamo è direttamente influenzato dal prezzo dell'energia. Significa che un +10% dell'energia diventa un +5% di aumento dei prezzi.

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                                              • hai ragione stefano.
                                                intervenire era indispensabile. Ma non così. bisogna dare il tempo alle aziende di cambiare. Questo è indiscutibile. Dato che credo tu sia d'accordo evito di arrabbiarmi (lo dico anche al nostro amico motorista, basta provocare. Altrimenti dato che sei così trasparente, ci posti il tuo elenco lavori e poi vediamo se non hai mai usufruito di un periodo di incentivazione sbagliata).

                                                Tralasciando questo punto centrale della retroattività immediata, l'errore è stato nelle tariffe 2010 (dovevano essere più basse almeno del 15%) e nel "salva alcoa" (insieme alla legge "salva DIA"). Se non si faceva c'era il tempo di abbassare ancora.

                                                Il fotovoltaico deve essere portato a migliorare l'efficienza dell'impianto (non solo dei moduli) almeno del 25% ed abbassare i costi di un altro 25 %. Secondo le mie stime così arriverebbe ad un costo per MWh di 75,00 € (47 incidenza capitale + 27 costi di gestione). Se nel frattempo ci decidiamo a far pagare le emissioni di CO2 ad ENEL i conti tornano (prima che mi ricordi che questo danneggerebbe la competitività ti ricordo che lo sta facendo tutta la UE, si appresta la Cina e potrebbero persino farlo gli USA).

                                                Ma per questo ci vogliono almeno da tre a cinque anni. Quindi sono consapevole che non ci possiamo giocare tutto subito.

                                                Il punto alla fine è la retroattività. Ma, scusa, non è poco.

                                                Ripeto amico motorista: se con effetto immediato avessero sospeso la tariffa onnicomprensiva, gli incentivi alla cogenerazione e le facilitazioni autorizzative (enormi ed eccessive) di cui gode il tuo settore che ne penseresti?
                                                Ultima modifica di alvisal61; 12-03-2011, 23:54.

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                                                • Originariamente inviato da gordini-motori Visualizza il messaggio
                                                  Note di Moderazione: nll
                                                  Non è consentita la citazione integrale. Violazione art.3 del regolamento.
                                                  Il mio avatar dice abbastanza di me, mi occupo da Ingegnere Elettrotecnico di tutto quanto serve a portare a casa un onesto guadagno, al momento purtroppo di fotovoltaico.

                                                  La cosa che mi lascia sconcertato è la flemma di chi sta a guardare dalla finestra chi è con l'acqua alla gola e gli dice che ha qualcosa di meglio da fare, che forse non doveva avvicinarsi all'acqua.
                                                  Ma che ***** stai a discutere con chi ci sta rimettendo tutto, non hai forse di meglio da fare.
                                                  Forse hai ragione tu siamo noi gli imbecilli che ci siamo fidati delle leggi di questo stato e dei governanti che nel bene o nel male abbiamo contribuito ad eleggere.
                                                  Riguardo alle furberie, sono state opera dei grandi gruppi , non siamo stati noi a metterle in atto e non possiamo essere noi a pagarne le conseguenze.
                                                  Ultima modifica di nll; 04-04-2011, 19:07.

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                                                  • Originariamente inviato da gordini-motori Visualizza il messaggio
                                                    sono contento di questa fermata sarà brusca ma serve
                                                    io ... ora con le biomasse faccio il ********, ma non mollo la presa
                                                    ... per cui se per pulire serve questo
                                                    io aspetto ma sono felice,
                                                    viva l'energia senza speculatori dell'ultima ora, saluti
                                                    In altre parole, se ho capito, sei contento perchè pensi che passata l'attenzione al fotovoltaico i fondi e le banche investiranno nelle biomasse.
                                                    Credo che potresti avere ragione. La settimana scorsa sono arrivato tardi alla manifestazione perchè per conto di un mio cliente per il quale sto seguendo un impianto a biomasse ho incontrato quattro investitori (due aziende e due banche) improvvisamente molto interessate. Loro pensano che l'ENEL si butterà massicciamente nel settore ed occuperà tutti gli spazi.

                                                    Mi auguro che non succeda, ma ti invito a non essere così contento delle disgrazie altrui. ENEL potrebbe dire lo stesso di te: "viva l'energia senza gli operatori dell'ultima ora".

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                                                    • Condivido e mi associo agli auguri di alvisal..c'è sempre stato da che mondo è mondo la "delicata situazione" in cui il pesce grande mangia il più piccolo......
                                                      Leo.

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                                                      • Per Gordini - Motori

                                                        Forse fare qualche pannellino come dici tu, farebbe bene anche a te, perchè sei troppo nervosetto.

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                                                        • Originariamente inviato da alvisal61 Visualizza il messaggio
                                                          Se nel frattempo ci decidiamo a far pagare le emissioni di CO2 ad ENEL i conti tornano
                                                          Pura utopia. Alla fine sarebbe pagata dai cittadini poichè ricaderebbe inevitabilmente sulla bolletta. Vedi incentivi
                                                          Ultima modifica di elektro; 13-03-2011, 08:48.
                                                          www.anvel.it delegazione di Milano

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                                                          • naturalmente è vero. Quando Stern ipotizza che per combattere i cambiamenti climatici sia necessario investire l'1% del PIL mondiale per i prossimi trenta anni, di che sta parlando? Ovviamente dei nostri soldi. Dello spostamento dell'1 % della ricchezza da alcune cose ad altre.
                                                            ENEL ed ENI vengono costrette a farsi carico di qualche esternalità in più. Lo scaricano sulla bolletta. Quindi la bolletta costa di più. Tutta, non solo la parte "FER" e "risparmio" (vantaggi secondari non da poco: i nostri impianti vendono l'energia ad un prezzo maggiore, e non pagando la tassa riducono il gap; inoltre si riduce in percentuale il costo in bolletta delle nostre componenti).
                                                            Naturalmente il consumatore, o compra qualche bene o servizio in meno (es. va a tagliarsi i capelli meno volte all'anno) o aumenta il risparmio energetico per compensare (o tutte e due). Alcuni settori (i nostri) ricevono il trasferimento di ricchezza perchè i loro "beni e servizi" sono ciò che serve per il riscaldamento globale.
                                                            Se va tutto (molto) bene, la dinamica genera crescita e vincono tutti. Se va male è solo una ridistribuzione e alcuni sono più poveri.

                                                            Ma, come dice qualcuno "nessun pasto è gratis". Chi sta facendo questo casino sullla bolletta lo sa bene e mette le mani avanti. Ciò che combatte non è il fotovoltaico, ma le politiche di lotta al cambiamento climatico che considera insostenibili. Se vi ricordate alcune parti sociali e politiche lo hanno sempre detto (andate a rileggere le polemiche intorno all'adesione dell'Italia al Protocollo di Kyoto e quelle alla sua entrata in funzione quando aderì la Russia).

                                                            Ma le considera insostenibili perchè ad esserlo è il loro business.
                                                            Prendiamo "Assocarta" che ha attaccato ieri. Produce la carta, un processo incredibilmente energivoro, altamente inquinante (probabilmente la prima fonte di emissioni di diossina), indispensabile ma perfetta espressione della società dei consumi. Se a loro (che sono nell'elenco dei processi tenuti a pagare per le emissioni di CO2 e quindi in quello delle aziende a cui l'Italia ha deciso di regalare una "quota di emissioni") l'energia costasse di più non farebbe che bene.
                                                            Se la carta costasse di più sarebbe un bene (trasferimento dei giornali su internet, meno riviste inutili a prezzi bassissimi, meno spreco di carta ovunque, lungo la filiera meno trasporti per lunghe percorrenze, meno consumo di suolo per ceppaie, l'unico svantaggio maggior costo dei libri, ma anche qui non conta tanto il numero ma la qualità -Kant aveva 200 libri-). Chiaramente ci sarebbe un impatto sul settore. Una piccola decrescita locale a favore di qualcun altro (noi
                                                            Ultima modifica di nll; 04-04-2011, 19:20. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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