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POLLINA come combustibile

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  • Gassificazione/pirolisi

    Sono a conoscenza della possibilità di trattare la pollina con impianto di pirogassificazione (credo una gassificazione spinta con ossigeno ridotto quasi a zero) che non presenta problemi di inquinamento di alcun genere e riesce ad essere sufficientemente efficiente per la produzione di energia elettrica (con bonus conto energia) e calore per altri usi.
    Mi è capitato di trattare questi impianto in qualità di consuelnte non tecnico ma aziendale. Ha lavorato alla verifica l'Università di Napoli ed il CNR (per certi versi)
    se qualcuno è interessato ho alcune specifiche tecniche e business plann sviluppati.
    ciao

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    • che dimensioni ha l'impianto? quante ore ha funzionato?
      che tipo di pollina gassifica?
      grazie
      Giordano
      Originariamente inviato da EuAmbiente Visualizza il messaggio
      Sono a conoscenza della possibilità di trattare la pollina con impianto di pirogassificazione (credo una gassificazione spinta con ossigeno ridotto quasi a zero) che non presenta problemi di inquinamento di alcun genere e riesce ad essere sufficientemente efficiente per la produzione di energia elettrica (con bonus conto energia) e calore per altri usi.
      Mi è capitato di trattare questi impianto in qualità di consuelnte non tecnico ma aziendale. Ha lavorato alla verifica l'Università di Napoli ed il CNR (per certi versi)
      se qualcuno è interessato ho alcune specifiche tecniche e business plann sviluppati.
      ciao

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      • Non sono un tecnico ma in caso interessi ti posso mettere in contatto con un prof dell'università di Napoli.
        comunque la dimensione è di circa 10-15 metri di tubo per 2 ton/h.
        la pollina e di pollame ma può gassificare anche altro.
        ciao

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        • si è dove è questo miracolo di pirogassificatore visto che io sono anni che ne sento parlare ma visti andare bene e gestibile nessuno, e guarda caso me ne servirebbero, pultroppo gli unici che forse andranno devono ancora dimostrarlo in pieno, e visto i costi che sparano, saluti

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          • Biomassa da Pollina

            Qualcuno sa dirmi se è stata approvata la direttiva per potere
            produrre biomassa da pollina ?
            Grazie.

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            • Perchè? La pollina non era considerata biomassa?

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              • esiste la direttiva per la pollina ?

                O.K., ma ora la direttiva esiste posso produrre energia elettrica e calore da pollina ?
                Grazie

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                • Forse la mia domanda era sibillina , non mi risulta sia mai stata esclusa la pollina dalle biomasse. le discussioni nel forum erano tutte mirate alla ricerca della giusta tecnologia ma nessuno ha mai messo in dubbio la definizione di pollina come biomassa

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                  • Originariamente inviato da titurbina Visualizza il messaggio
                    posso produrre energia elettrica e calore da pollina ?
                    Come vedi da qualche parte le autorizzazioni le danno, in altre zone del Belpaese dove il tutto viene visto come favore da chiedere all'amico dell'amico che conosce qualcuno ecc...ecc...non saprei......nel BUR della regione Veneto leggiti anche l'allegato:
                    Dettaglio Deliberazione della Giunta Regionale - Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto
                    poi naturalmente i NIMBY al seguito non mancano mai:
                    http://www.cittafutura.net/spip.php?article497
                    OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                    • beh, la pollina è più conveniente per il biogas..

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                      • Salve a tutti

                        Salve a tutti mi presento, sono un agronomo, pratico la libera professione ed anche io mi sto accanitamente promulgando per la risoluzione del problema pollina.
                        Devo dire che ne ho sentite di cotte e di crude per tutta l'Europa, ho anche visto qualcosa in Svezia, Germania e Inghilterra, ma comunque sono giunto a delle conclusioni definitive sulla possibilità o meno di poter realizzare questa impresa impossibile che a parer di molti "venditori di impianti" è una cosa invece quanto mai fattibile, anzi di semplicissima realizzazione.
                        Niente di più falso come gli impianti che esistono in Italia (secondo molti dovrebbe esserci una costellazione di impianti funzionanti che nel momento della verità sono guasti, impraticabili, non definiti, ecc. ecc. ecc.)
                        Premetto che non ho letto tutto quello che avete scritto dunque se dovessi ripetere qualche concetto vi prego di scusarmi.
                        Iniziamo con la distinzione broiler-ovaiole. Due casi che necessitano di trattazioni diverse a causa delle problematiche e dinamiche che seppur riguardanti la stessa specie animale, si trovano su due posizioni differenti, ergo le feci non sono uguali ma questo mi sembra abbastanza ovvio.
                        Nella fattispecie mi sto occupando di deiezione di avicoli per la produzione di uova, il caso secondo me più ostico dal punto di vista dello smaltimento, poichè negli allevamenti intensivi viene smaltita a mezzo nastro trasportatore e conferita in siti di stoccaggio temporaneo secondo quanto disposto dal testo unico ambientale, nonchè dai decreti regionali di recepimento di quest'ultimo. Chiaramente se nell'azienda sono presenti impianti per la realizzazione della MTD (miglior tecnica disponibile) ben venga poichè il primo dei problemi è l'umidità del prodotto in output (circa 75%). Cio' necessita di preasciugatura almeno al 30% perchè altrimenti la combustione non può avvenire o meglio, magari avviene ma si ottiene una piccola fiamma o meglio un fuoco fatuo oserei dire, comunque io ho provato con un cannello ma.. nada de nada.
                        La tipologia di impianto nel caso della pollina di ovaiole (come nei broyler), è legata alle componenti dell'alimentazione (inclusi gli integratori soprattutto a base di calcio che non bruciano contribuendo alla quota delle ceneri), dato che non è presente lettiera, la quota di carboidrati, grassi e proteine presenti, indigeriti o parzialmente indigeriti, rappresentano la vera fonte energetica.
                        Tolta l'acqua dunque nasce il problema su quale impianto utilizzare e qui arrivano le botte!!!
                        La pollina secca da sola brucia ma in rapporto alle emissioni consentite in Italia, quella che può bruciare nell'unità di tempo, non è sufficiente a creare un salto termico utile per produrre energia elettrica (questo è il vicolo cieco a cui sono arrivato collaborando con molte delle case che si sono prodigate nell'affrontare la problematica) ergo bisogna aggiungere qualcosa che faccia fuoco!!!
                        Nello specifico, in base alle risorse si cerca della paglia, chips di legno, bricchetti di legno o substrato esaurito ed essiccato proveniente dalla coltivazione delle fungaie (bisogna valutare la presenza di questi "scarti-risorse" nel territorio nonchè la disponibilità e la possibilità di integrarla nel ciclo produttivo perchè non posso permettermi il lusso di acquistare biomassa che non possa essere impiegata in allevamento, altrimenti 1: l'energia che ottengo dalla combustione mi viene tassata come attività d'impresa e soprattutto 2: il mio allevamento deve diventare sito di smaltimento, in entrambe i casi viene da pensarci due volte) Anyway..

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                        • L'impianto a pirolisi lo sconsiglio, senza cellulosa non si produce il syngas e l'azoto rimane nel biochar sottoforma di biossido di azoto (e non abbiamo concluso nulla perchè sorge il problema di dove andare a smaltire questo prodotto) in più l'impianto è legato a problematiche annosissime riguardanti la gestione, insomma abbiamo abbandonato questa nobilissima ipotesi che va bene esclusivamente per biomasse ligno-cellulosiche, credo che questo sia un concetto abbastanza noto a tutti.
                          Il digestore anaerobico non l'ho considerato nemmeno sia per lo spazio occupato dall'impianto, sia per la natura delle feci che non consente (causa PH e potenziale osmotico) la digestione anaerobica, o meglio diciamo che si può fare ma con una lentezza estrema e comunque quello che rimane si deve smaltire ( i più sanno che rimane più dell'80% della sostanza organica, la digestione dei carboidrati anche se completa, non risolve il problema del famigerato azoto).
                          L'impianto di essiccazione e successiva pellettizzazione, molto nobile, facilmente realizzabile, pochi spazi, nessuna particolare concessione o limitazione nella realizzazione ma... azz quando vi arriva la prima bolletta elettrica.. brrrrrrrrrr.... ci sono in commercio molti essiccatori in continuo, anche per i fanghi industriali, diciamo che per 8000 tonnellate di pollina al 75% di umidità che debba raggiungere il 25% (e mi fermo perchè altrimenti si dovrebbe costruire un reattore nucleare accanto) costa appena 900.000 - 1.200.000 euro.
                          E' inutile dire che faccia ha fatto l'allevatore quando ha saputo della notizia, ma il suo breve silenzio telefonico è stato molto eloquente..
                          Rimane la combustione diretta con turbina a salto termico.
                          Mantenendo sempre il caposaldo dell'umidità al 25 - 30% max (anche se sarei più per il 25%)
                          Germania Inghilterra e Svezia hanno messo a punto degli impianti ma ad oggi sono rudimentali, nel senso che non si può decidere che cosa buttare dentro la caldaia ad muzzum, tutti raccomandano di mantenere "omogenea" la composizione del "combustibile" senza considerare che in chimica, omogeneo è una parola molto distante dalla realtà degli allevamenti, immaginatevi per un attimo di aggiungere il chippato nella pollina con il bilancino... comunque si può fare se lo scostamento della composizione tra una "infornata" e l'altra non è tanto differente. In questo senso qualcuno ha già provveduto a mettere a punto un sistema per la miscelazione automatica di grande semplicità ed efficacia (la coclea che spinge la pollina viene letta da un contagiri che comunica attraverso una centralina con un'altra coclea che carica il chippato dentro una camera in acciaio in cui un'altra coclea mescola il tutto per renderlo omogeneo prima della fase di combustione)
                          Semplicemente: Il composto brucia e fa calore, responsabile del salto termico e del conseguente movimento della turbina (la maggiorparte si impegna a raggiungere temperature vicine ai 1000°C in camera primaria e 600 in secondaria).
                          Se si vuole fare gli splendidi e aumentare il rendimento della macchina si può utilizzare il calore di scarto tramite una macchina ad inversione termica che utilizza un compressore a sali di ammonio può "regalarci" il freddo per il condizionamento dei capannoni, ambienti di lavoro, uffici, celle di stoccaggio degli animali morti ecc ecc. In realtà niente è regalato perchè in base alla quantità di calore prodotta, in funzione di quella che si vuole recuperare, c'è un costo di investimento da tenere in reale considerazione, nonchè del dispendio di energia elettrica che seppur minimo rispetto alle normali utenze, non è indifferente.
                          Il gioco deve realmente valere la candela nel senso che tutto ciò deve scaturire dalla reale necessità di risolvere un problema che già di per se ha un suo costo e che se utilizzato per la combustione con un pò di incentivo, produzione elettrica, certificati vari, comunque non mi farebbe guadagnare tantissimo (dipende anche dalla scala dell'impianto ovviamente) quindi chi volesse pensare di fare i soldi con un impianto di 1 MW termico che va a pollina, beh, consiglio di cambiare substrato!!
                          Detto questo, gl iultimi problemi da risolvere sono la canna fumaria (c'è chi propone diverse soluzioni ma l'unica rimane l'idrociclone per il particolato altrimenti non vorrei essere nei panni di chi si trova a cambiare filtri...) nonchè il materiale di scarto costituito dalle ceneri. Esse rappresentano il 6% circa (almeno per le ovaiole) di tutta la massa quindi su 10.000 tonnellate 60 sono di cenere che non è poca ma è sempre meno di 10.000 tonnellate di massa miasmatica. Si possono prevedere diverse applicazioni per le ceneri, financo l'utilizzo in edilizia come lisciviante per lo scorrimento del cemento...
                          Comunque spero di non avervi annoiato e soprattutto di aver portato, anche se pur piccolissimo, un contributo per la trattazione sull'argomento. Sperando di non aver tralasciato il più,
                          saluto tutti.
                          Marco.

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                          • ciao Marco, credo anch'io che la miglior soluzione sarebbe ancora il classico pentolone, ma anche se qualche pazzo decidessse in tal senso dubito fortemente che i NIMBY locali glielo lascerebbe realizzare....siamo allo stretto, e mi sa che qui fra un po' l'unica soluzione per tanti sarà chiudere la baracca!
                            Bene o male qualcosa di funzionante esiste in giro per il mondo, certo che però devono miscelare per la combustione con altra biomassa lignocellulosica.
                            Fibrominn | Fibrowatt LLC
                            OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                            • E invece...

                              Piacere di conoscerti Bio,
                              onorato di ricevere una tua tempestiva risposta. Dopo aver fatto tesoro delle esperienze acquisite, sono passato alla fase di interlocuzione con i pubblici uffici, ho richiesto al capo dell'ufficio tecnico del comune un incontro et voilá power point videoproiettore e tanta pazienza. Ho notato moltissimo interesse e curiositá e alla fine.. Sto adesso lavorando alla redazione di uno studio di fattibilitá ad hoc per cui mi verrá rilasciato un nullaosta per l'esecuzione dei lavori. Ma la strada per la dia é impervia e carica di pericoli perché il core di questa famosa dia consta di un capitolo intitolato "caratterizzazione dei fumi di emissione" di pertinenza della provincia e nella fattispecie della cpta. La cosa però non mi turba perché fino a 5 mega stiamo fuori dalla giurisdizione regionale... La cosa che maggiormente ha fatto pendere la decisione del comune per il si, é stata stranamente non la natura dell'impianto, esaustivamente descritto in ogni minuzia, bensí sulle opere da effettuare per l'istallazione. Quello che li preoccupava maggiormente sembrava solamente l'ingombro e la natura delle opere. Vi terrò aggiornati sugli ultimi sviluppi. A presto
                              Marco.
                              Ultima modifica di CaloRE; 19-05-2010, 13:00. Motivo: Eliminata citazione intera del messaggio precedente

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                              • Guarda che il problema non è rientrare nella 152, ma chi poi ci sta attorno e ti dice di no......vicino casa sua non la vuole!
                                Dalle mie parti ce ne sono almeno un paio con il tutto formalmente in regola ma non si sa quando e se permetteranno loro di partire.....è un macello!
                                http://www.crasl.unicatt.it/interventi/cattaneo.pdf
                                OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                • Esatto

                                  Ho pensato anche a questo, infatti, se l'allevamento intensivo è attrezzato con sistemi di ventilazione forzata perdiamo il 10% di umidità iniziale, successivamente predispongo un sistema di asciugatura ad aria forzata con serpentine per il passaggio dell'acqua calda (riscaldamento proveniente dal calore di scarto della macchina termica e pannelli solari integrati) in tunnel con nastro trasportatore ( lungo 20 metri circa con flusso di 20 kg/minuto di pollina se la quantità di pollina in un anno supera le 10000 tonnellate (10000X1000/(365*24*60)) il cui cammino finisce dentro una tramoggia (nel frattempo i miasmi sono andati via con l'acqua evaporata); arrivo in tramoggia di caricamento con umidità al 20% (la pollina pronta da bruciare non genera miasmi di elevata intensità, anzi direi che non emana cattivo odore(testato con senso olfattivo di un campione di 10 persone)). In camera di combustione la temperatura raggiunge i 600-700° C (ancora da verificare ma assicurato da costruttori di macchine termiche) dunque se 1+1 fa 2, in output, verificato il buon funzionamento del filtro idrociclone per il particolato e il flusso regolare del fumo, odori persistenti, pungenti, fastidiosi, penetranti, ecc. ecc. non dovrebbero essercene (sostanze aromatiche che resistono a quelle temperature non ne conosco) (facendo svariate prove, se la pollina umida viene incendiata si sente un odore acre proveniente dal riscaldamento della massa non esposta al calore diretto, questo genera di sovente dei cumuli vetrificati tipo klinker all'interno, cosa che non accade con la pollina essiccata e non compattata) chiaramente bisogna fare i conti con tanti nasi, se il fastidio può provenire anche dalla legna secca che brucia, il problema sarà di pochi e non di tutti.
                                  Che ne pensi?
                                  Ultima modifica di CaloRE; 19-05-2010, 13:00. Motivo: Eliminata citazione intera del messaggio precedente

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                                  • Originariamente inviato da lavalvamarco Visualizza il messaggio
                                    (nel frattempo i miasmi sono andati via con l'acqua evaporata)
                                    che ne penso?....la parola "miasmi" dice tutto, quindi a meno che tu sia nel deserto la vedo dura dalle nostre parti con olfatti delicati....

                                    N.B. non quotare l'intero messaggio ma solo parti saliente che vuoi commentare, altrimenti prima o poi un MOD ti lascia fermo qualche giro!
                                    OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                    • che anchio la vedo dura ma tentare non nuoce, comunque tecnologia di trattamento dell'aria nel settore chimico sono forti, potresti trovare li la soluzione, perchè anche gli odori ora danno fastidio, oppure devi fare il giro di cassa intorno a tè, saluti

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                                      • informazioni

                                        salve a tutti, sono un laureando in ingegneria chimica dell'università di napoli e sto sviluppando un progetto riguardante la combustione di pollina miscelata ad altre biomasse per la produzione di energia termica per il riscaldamento di un allevamento di piccola-media taglia; il committente tuttavia ci ha "appesi", nel senso che dopo aver avuto i risultati delle analisi preliminari (potere calorifico della pollina tal quale e analisi chimiche sulla composizione) ha detto di non voler procedere finanziando il lavoro, quindi ci stiamo arrangiando con quello che offre l'università (caldaia a pellet tipo termocamino da 35 KW). Per questo volevo chiedere a voi che siete del settore se è possibile avere dei dati (numero di esemplari, tonnellate/anno di pollina prodotta, di energia elettrica e termica consumata) su un allevamento di media taglia, così da poter valutare il fabbisogno di energia termica annuale per dimensionare la caldaia. C'è qualcuno che può aiutarmi???
                                        Grazie!

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                                        • un allevamento medio ha quantità sufficienti per far funzionare una caldaia da 300 kw termici circa..(zona verona)cmq il problema normativo dovrebbe essere risolto dalla normativa comunitaria 2009 in approvazione alla camera nella quale viene inserita la pollina tra le biomasse combustibili..non so se lo avete gia detto ma i mess di questo post sono veramente tanti...il mio studio sta progettando 2 impianti a pollina da lettiera per produzione di en elettrica..impianto testato con vari tipi di pollina e anali fumi e ceneri klinker temp. ecc.ecc.

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                                          • info

                                            buona sera,
                                            vorrei avere informazioni sugli impianti a pollina che state progettando.
                                            grazie
                                            Ultima modifica di CaloRE; 19-05-2010, 12:59. Motivo: Eliminata citazione intera del messaggio precedente

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                                            • Salve Jordy. se vuoi ti lascio la mia mail..Ecio@email.it
                                              ciao

                                              Commenta


                                              • sono stato profetico....è stata approvata la pollina come combustibile parificato alla biomassa.

                                                distinti saluti a tutti

                                                Commenta


                                                • salve a tutti. ho finalmente visitato la turbina orc da applicare alla caldaia a biomassa che brucia pollina. bellissima macchina, dicretamente semplice e in funzione..!! e ora che la pollina è biomassa possiamo iniziare i lavori! saluti

                                                  Commenta


                                                  • ci puoi dare ulteriori informazioni sull'impianto ... anche eventualmente costi e manutenzione .... grazie

                                                    Commenta


                                                    • Originariamente inviato da ecio Visualizza il messaggio
                                                      salve a tutti. ho finalmente visitato la turbina orc da applicare alla caldaia a biomassa che brucia pollina. bellissima macchina, dicretamente semplice e in funzione..!! e ora che la pollina è biomassa possiamo iniziare i lavori! saluti
                                                      beh che sarebbe questa turbina???? fluido di lavoro, portate, rendimenti... insomma info!!!!

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                                                      • turbina da 125 kW elettrici lordi circa 100 al netto degli autoconsumi e della torre evaporativa. Funzionante a piena potenza collegata a caldaia ad acqua surriscaldata con 130, 140° circa. necessita di 750 kW termici ora. Tipo di funzionamento ORC ben noto ma con girante montata su cuscinetti magnetici da non manutentare.
                                                        n.b. non sono il venditore sono un progettista che sta portando avanti 3 progetti con questa macchina e do solo le info richieste e come già detto ho finalmente letto di persona l'energia ceduta in rete sul quadro elettrico....il che non è poco...saluti

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                                                        • gassificatori

                                                          so che ci sono 2 progetti in veneto per l'istallazione di gassificatori di tecnologia americana, alimentati a pollina

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                                                          • Ciao etabetasrl, potresti darmi maggiori riferimento su questi 2 progetti con gassificatori?
                                                            hai dei contatti o i nomi delle aziende? ho dei clienti interessati
                                                            ciao

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                                                            • Mi sono letto tutta la discussione e devo dire che è interessantissima, complimenti a tutti, si leggono molte cose discordanti, ma questo è anche il bello d'internet, una finestra sul mondo

                                                              Opero come alcuni di voi in campo ambientale,ma non in quello energetico, con cui però collaboro spesso.

                                                              Per il problema dei nitrati ad esempio la nostra società (società di biotecnologie) sta selezionando dei ceppi di microrganismi da usare in un vasca di denitrificazione da mettere a valle di un digestore anaerobico alimentato con, indovinate?

                                                              si un digestore che è alimentato con pollina,ma solo per il 20%, proviene da una lettiera di broiler (pollina e paglia di riso), il rimanente 80% sono deiezioni suine, bovine, scarti alimentari e frutta e verdura da macero (impianto gestito da un consorzio)

                                                              Il digestato uscente dalla vasca di denitrificazione può essere sparso tutto l'anno

                                                              M'interessano molto però anche le altre tecnologie combustione e gassificazione, chiedo ad Ecio ed agli, quali sono gli impianti di combustione e/o gassificazione che avete progettato e che funzionano?

                                                              Avevo conosciuto ad Ecomondo una società d'ingegneria che proponeva impianti di combustione funzionanti anche a pollina, il titolare è una persona molto competente

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