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POLLINA come combustibile

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  • Ciao

    ho visto, ho visto... Penso che la gassificazione vada benissimo, ma in questo caso (pollina) probabilmente la materia prima non è delle migliori. Molto meglio la legna e la biomassa vergine.

    Non ho elementi per dubitare invece delle emissioni citate (probabilmente dovute alla pessima materia prima). se hai dati certi, verificati ed attendibili postali qui.
    Potremmo sempre scrivere alla Gabanelli (che ha la mia stima)

    Ciao
    ALex

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    • Mah , penso sia stata molto buttatali' come notizia , nel senso che corrisponde al vero il pessimo rendimento della pollina (ricordiamoci che la SOLA pollina non brucia ne gassifica, o meglio gassifica in parte) tutto il discorso delle emissioni...
      Tutti vogliono fare questi impianti ....

      Ma come al solito , NON NE HANNO TROVATO UNO.
      Segno che "forse" non sono proprio una bella trovata....
      Ciao,


      -Illo41100-

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      • Ho visto report, molto interessante

        Devo dire che come al solito l'eccellente trasmissione riporta subito tutto e tutti con i piedi per terra, mette sempre accanto ai fatti persone molto competenti come in questo caso Gianni Tamino dell'Università di Padova ( troverete tanti suoi interventi video o altro ) che più volte ho incontrato in vari convegni sulle biomasse.
        In particolare si fà notare come in Italia ( o forse anche in altri Paesi ) quello che potrebbe essere considerata biomassa tramite leggi " furbate " dell'ultimo minuto vengono stravolte per puro interesse e si dirottano soldoni a energie che per chiamarle rinnovabili bisogna proprio tapparsi gli occhi ed il naso.
        Più che di energie però il concetto che si vuole evidenziare è il sistema dell'allevamento "industriale" arrivato ormai alla deriva di se stesso con ritmi forzati e innaturali, una produzione energivora che sopravvive solo grazie alle "furbate", così si brucia pollina ma da sola non brucia, allora si coltiva si concima si irriga il pioppo per miscelarlo e bruciarlo, (invece di mais per alimentazione dell'allevamento) perchè c'è dietro l'affare, puro delirio!!
        Bilanci energetici da scandalo ma tutto è regolare tutto è "normale" e fa pure profitto!!
        Se dietro all'energia rinnovabile non viene a ruota anche un sistema dove l'energia rinnovabile possa bastare allora saremo sempre a rincorrere e incentivare cose che da sole non stanno nè in cielo ma soprattutto in terra, ciao Roberto.

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        • Originariamente inviato da robiro Visualizza il messaggio
          Devo dire che come al solito l'eccellente trasmissione riporta subito tutto e tutti con i piedi per terra, mette sempre accanto ai fatti persone molto competenti
          Impianto Biogas ? Quelli abili sanno farli, con aggiunte minime (è noto che la pollina pura crea invece problemi per l'alta quantità di azoto.) Non crea fumi, il prodotto in uscita può essere utilizzato come concimante, e produce parecchi soldi. Devo però avvisare che nel caso di lettaia è meglio non utilizzare segatura. Crea depositi nei fermentatori e con il tempo richiede costori interventi di pulizia.

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          • Ciao robiro. Ma secondo te la pollina non è una biomassa rinnovabile?
            CMQ il problema dell'uso della pollina come combustibile per fare energia è sorto dopo il problema "nitrati" e piuttosto che chiudere un allevamento si pensa a come smaltirla.

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            • Ciao agriefra,
              nella trasmissione di report però non viene presa in considerazione la produzione di biogas ma la possibilità di bruciare la pollina insieme ad altre biomasse coltivate in base alle ultime disposizioni legislative approvate nel febbraio di quest'anno ( nella trasmissione viene fatto riferimento alla legge o decreto, non ricordo ).
              Certo che la produzione di biogas rispetto all'incenerimento tal quale è già di per se un notevole passo avanti anche se non conosco i principali problemi del processo.
              Ciao, Roberto.

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              • Ciao agriefra,
                perdona l'errore della risposta precedente riferita a biogas europa, certamente se la pollina si considera solo lo stadio finale è da considerare biomassa.
                Il concetto di biomassa come energia rinnovabile deve però considerarsi prendendo tutto il ciclo, ovvero bisogna considerare l'energia consumata dal pollo in allevamento industriale ( acqua, mangimi, riscaldamento,illuminazione, ecc.. che non sono sicuramente dati da energie rinnovabili ) se fai un rapido bilancio energetico vedrai che a fronte di una produzione di tot chili di pollina corrrisponde un consumo energetico spropositato che annullano la possibilità di poter chiamare rinnovabile questo materiale.
                Viceversa se prendi un allevamento normale ( oggi si chiama con il nome biologico perchè quello normale è diventato il modello industriale ) dove si rispettano i cicli naturali ( alimentazione aria aperta niente riscaldamento o illuminazione ecc..) allora tutto è ok, come sempre quando si rispettano certe regole.
                Diverso è il discorso del problema nitrati, grandi concentrazioni di allevamenti ha portato a grandi quantità di pollina da smaltire in pochi ettari di terreno.
                La trasmissione faceva riferimento a dei supermercati siciliani che vendevano pollo allevato a Forlì, quindi una metodologia di allevamento diversa e distribuita eviterebbero certi problemi ( è stato fatto vedere un allevamento dell'università di perugia dove si calcolava il numero massimo di animali in base alla superficie dell'azienda agricola ).
                Insomma le forzature sono sempre da evitare quando si vuol parlare di compatibile, rinnovabile, sostenibile, ciao a presto.

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                • Ah! capisco, però devo dirti che quel progetto prevede la pirogassificazione con l'aggiunta del cippato (50%+50%) perche si sono "imbarcati" in un progetto con una delle tante società biricchine che non avendo sufficenti capacità per dare un minimo di garanzie hanno suggerito la miscela per aumentare il potere calorico della biomassa!. In realtà sono da molti anni fermi all'iter autorizzativo!
                  Non avendo possibilità di smaltire la pollina in eccesso la scelta è chiudere l'allevamento o trovare alternative, e come già detto in altre discussioni i conti fatti dal reporter erano totalmente sballati! Purtroppo sul discorso del coltivare mais per il proprio allevamento ti devo deludere, nessun allevamento avicolo, sopratutto le ovaiole usa il mais proprio, ma comprano il mangime direttamente, il mais lo vendono!.
                  Sul problema della distribuzione degli allevamenti il discorso è un po' più complesso di come lo vedi tu!
                  Mentre a proposito dell'allevamento avicolo biologico universitario ti posso dire che bisogna calcolare la mortalità! Non ha detto quanti animali sopravvivo e se quelli vivi non hanno patologie (anche se era molto imbarazzato! e ti credo, la coccidiosi la prendono sempre tutti i polli!) poi quando ha aperto il tendono ed ho visto le mangiatoie col mangime allora mi sono fatto 4 risate! Ma il bello è stato quando gli ha chiesto il prezzo, ha talmente tentennato che se poteva si dissolveva! Ti immagini un pollo che viene venduto in allevamento a 7.5 euro al kg. in macelleria minimo viene a costare 30/35 euro, altro che il caviale! Viva il biologico, che ci porta tutti sul lastrico allora.
                  ciao

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                  • Però non ho capito se consideri la pollina da allevamento industriale rinnovabile o no, come chiesto nella prima domanda, inoltre il discorso del mais venduto non capisco perchè deve deludermi, se lo vendono e comprano mangime peggiora ulteriormente il bilancio energetico.
                    Il discorso dell'allevamento universitario, il concetto fondamentale era lo studio della sostenibilità di un allevamento sul territorio, per il prezzo si vedrà quando dovremo pagare i costi di un territorio super inquinato.
                    Io credo che se qui si parla di energie rinnovabili bisogna anche iniziare a ragionare in modo diverso dal modello di consumo che siamo stati abituati altrimenti possiamo metterle da parte e dare fuoco e fiamme finchè ne abbiamo, le energie rinnovabili non copriranno mai la richiesta di consumo dello stato attuale.
                    Di nuovo ciao.

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                    • Originariamente inviato da illo41100 Visualizza il messaggio
                      Per chi ha visto la puntata del 17-5-09 di report , che ne pensate di quanto e' stato affermato riguardo gli impianti di pirogassificazione ?

                      Che quelli di Report dovrebbero informarsi meglio, perchè i 0,28 con cui hanno fatto il conto, allo stato attuale non esistono e che il fare i conti in tasca alla gente è una delle cose più odiose che esistano.
                      Per il resto se il syngas o ciò che verrà prodotto rientra nei limiti delle emissioni inquinanti, non vedo il problema di realizzare tali impianti.

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                      • Sono un appassionato di report e devo dire che mentre per molti problemi dicono e cercano una soluzione vedi per la carne normale/industriale ormai e biologica, per la pollina hanno solo parlato male. Ma a prescindere che quelli allevamenti di polli sono industriali oramai, ma uno con la pollina cosa deve farci?? E' meglio smaltirla illegalmente senza far sapere niente ai vicini di casa, come molte persone fanno adesso??? Oppure chiudiamo tutti gli allevamenti di polli nel nord italia?? Quegli impianti per quanto grandi rispettano le normative di emissione in aria, certo fanno guadagnare l'azienda, anche se ricordiamoci che la stessa deve investire per l'impianto di piro-gassificazione.
                        La legge dello 0,28 menzionata non è ancora attuale ad oggi non è ancora passata e quindi esiste!!!!!!! Ormai si stà diventando refrattari a tutto ormai i comitati nascono per qualsiasi cosa a prescindere, meglio farci fare un po' di centrali nucleari, militarizzando il sito così nessuno rompe, e i soldi degli incentivi gli diamo sempre ai soliti grandi personaggi italiani. i piccoli imprenditori che comunque continuano ad investire soldi propri amazziamoli tutti sul nascere.............
                        Scusate lo sfogo cmq tecnicamente usano 50 pollina e 50 di biomassa perchè la pollina ovaiola ha un pci bassisimo, quindi o si innalza il pci con biomassa oppure si usano soluzioni ibride con motori dual fuel che funzionano a syngas e combustibile liquido, come facciamo noi.

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                        • Io sono per ammazzarli! Non sopporto di veder soffrire la gente meglio una botta e via!
                          Così almeno risolviamo il problema dell'inquinamento mondiale, elimineremo la fame nel mondo e potremmo tornare tutti tranquillamente a metterci in coda per le ferie!
                          Tanto di rinnovabile un allevamento industriale non ha nulla, nemmeno l'allevatore, che è sempre lo stesso da tanti anni, visto che di giovani non se nè vedono molti nelle stalle, e i polli li mantengono con Triclorruro di solfato e Cadmio bombardato di arsenico con aggiunte di polivinil-isometil-tiocianato, li ingozzano di ormoni di sintesi altamente cancerogeni, li producono in serie sotto delle enormi fotocopiatrici e poi immettono nell'ambiente tutti quegli odori sgradevoli, che se vuoi farti un passeggiata devi tapparti il naso.


                          ciao

                          [Moderazione: Nonostante condivida alcuni dei tuoi pensieri espressi qui, ti invito a restare in tema con la discussione. Grazie.]
                          Ultima modifica di CaloRE; 22-05-2009, 10:16.

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                          • Accetto di buon grado la moderazione visto che è più che giusta! Però anche chi spara a zero su un settore come nel primo post dovrebbe darsi una moderata!
                            Mica sono tutti dei delinquenti quelli che allevano polli come ha fatto trasparire la puntata di Report!

                            E poi vorrei chiarire un concetto: L'allevamento intensivo così come fu definito tempo fà era inteso in funzione del numero di capi a del terreno a disposizione dell'azienda, esistono delle tabelle ministeriali che calcolano il numero di capi "normalizzati" che si possono avere per ettaro. Tralasciando che sono vecchie di 30 e più anni, si manifesta il caso in cui un'azienda che alleva 10.000 polli e possiede 2/3 ettari rientra negli "intensivi" perche di fatto non può potenzialmente produrre il 25% dei mangimi per la loro alimentazione, mentre un'azienda con 100.000 capi ma 100 ettari non è intensiva, secondo le tabelle ministeriali. Ora chi dei due è veramente un allevamento industriale?
                            Che poi la differenza tra i due serve solo al fisco per tassare i capi eccedenti come reddito d'impresa!
                            E poi non capisco, qualsiasi attività (industriale, artigianale, commerciale, ecc) si è evoluta ha adottato la tecnologia e la usa per produrre di più e meglio. Mentre se un allevatore costruisce dei capannoni ci mette un po' di coclee e dei silos qualche centralina elettronica per controllare le finestre o il riscaldamento, diventa un pericoloso industriale! Il mangime mica lo si può dare con la cariola, se passa su un tubo e finisce in una tramoggia non mi sembra che sia la fine del mondo. Se poi consideraimo che un pollo allevato all'aperto cmq deve mangiare mangime, perchè a insetti e semi non camperebbe molto, non vedo queste enormi differenze tra il biologico e l'intensivo. Certo il secondo può andare fuori dal ricovero, però secondo le leggi per prevenire l'influenza aviaria, nel caso di focolai deve essere tenuto al coperto per evitare il contagio, quindi, e questo lo confermano alle asl, i polli dentro i capannoni sono meno esposti, che poi ci sia più stress e qualche patologia in più legata al numero di animali per mq non lo si vuole negare, ma sono sempre curabili e non gravi.
                            Devo aggiungere che il tipo nel filmato (professore) ha detto delle evidenti baggianate, i polli per obbligo di legge (compresi i biologici) devono essere vaccinati, e le azioni di profilassi per le malattie devono essere eseguite se si creano i presupposti per la malattia, quindi affermare che "a questi animali non è stato fatto nulla" sarà anche vero fin che li tengono all'università, ma se li porti in una azienda avicola non li puoi allevare. La coccidiosi è sempre presente negli avicoli, compresi quelli che razzolona nelle aie, solo che non si interviene essendo la mortalità bassa, in un allevamento industriale invece si per eviatare che non li macellino! Poi se il pollo biologico lo macelli e lo vendi ad un privato che non sà nulla se lo cuoce e se lo mangia, ma se finisce in un macello e il veterinario dell'ASL lo analizza blocca la partita e la manda al macero! Infatti i polli bioogici hanno notevoli difficolta di espardersi nel mercato per i problemi sanitari a cui incorrono oltre che di prezzo. Il fatto di nascondere dietro delle dicitura la verità a me non piace. Come non piace che ci sia importazione di carne da paese esteri dove le normative igenico sanitarie sono assai più blande. Chissà perche report non ha indagato a 360 gradi sul mondo avicolo, ma ha fatto del terrorismo psicologico solo verso gli allevamenti italiani?
                            saluti

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                            • Signori...torniamo in tema...

                              Report , ha toccato "di striscio" il problema pollina.. l'argomento era "la Carne" che non e' in discussione qui.

                              Sono daccordo che la pollina sia un problema , ma onestamente gassificarla , non la ritengo una buona soluzione...
                              Chi dice di farci Biogas... ma vorrei sapere quanto rende... non mi sembra che la pollina sia un'ottimo prodotto per gli impianti a biogas...

                              Del resto come ho detto , malgrado Report ha segnalato questa "possibilita'", non ci sono al momento impianti , segno che c'e' qualcosa che non va , vuoi per problemi di autorizzazzioni ( e ci credo con quello che immette in atmosfera ! ) , vuoi per motivi prettamente tecnici.. la pollina non brucia !
                              Ciao,


                              -Illo41100-

                              Commenta


                              • pollina combustibile

                                Originariamente inviato da illo41100 Visualizza il messaggio
                                Signori...torniamo in tema...

                                .. la pollina non brucia !
                                Tralasciando norme e quant'altro Italiote, comunque la pollina per questi sembra sia un ottimo combustibile abbinato o meno ad altre biomasse....
                                Non chiedermi se li ho visitati perchè la risposta sarebbe "nemmeno uno"...ma tant'è.....son grandini, ma fra tutti questi ve ne sarà uno funzionante?
                                File allegati
                                OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                • Originariamente inviato da illo41100 Visualizza il messaggio
                                  Signori...torniamo in tema...
                                  Chi dice di farci Biogas... ma vorrei sapere quanto rende... non mi sembra che la pollina sia un'ottimo prodotto per gli impianti a biogas...
                                  La pollina è un ottimo 'carburante' da Biogas - è gratis, rende parecchio (circa il triplo dei liquami e metà di un insilato), è facilmente disponibile in quantità elevate e rappresenta un problema il suo smaltimento. Ne deriva un vantaggio accessorio oltre al guadagno ricavato dalla vendita di corrente. Non è facile da trattare, ma neanche impossibile.

                                  P.S. Torniamo al tema ? Dopo 7 pagine e oltre 2 anni, quale era il tema ?

                                  Commenta


                                  • Originariamente inviato da BiogasEuropa Visualizza il messaggio
                                    La pollina è un ottimo 'carburante' da Biogas - è gratis, rende parecchio (circa il triplo dei liquami e metà di un insilato), è facilmente disponibile in quantità elevate e rappresenta un problema il suo smaltimento. Ne deriva un vantaggio accessorio oltre al guadagno ricavato dalla vendita di corrente. Non è facile da trattare, ma neanche impossibile.

                                    P.S. Torniamo al tema ? Dopo 7 pagine e oltre 2 anni, quale era il tema ?
                                    Non per essere arrogante, ma lascia perdere, la pollina non la metti nel biodigestore! Oppure tu sai così esperto da poterlo fare?
                                    Molti prima di tè hanno fatto le stesse affermazioni ma poi.....
                                    La pollina se la metti nell'impianto devi calcolare altrettanta biomassa priva di azoto ( o povera di azoto) per cercare di bilanciare il rapporto C/N, e poi devi fare le analisi ad ogni carico per vedere i residui di antibiotici. Forse vuoi mettere in dubbio tutti i tecnici del tuo settore? Visto che nessuno si fiderebbe a usarla?... bah! é ora di finirla con queste sparate! Nel mondo la pollina si riesce ad "usarla" energeticamente solo con la combustione e forse con la gassificazione (usando le turbine però!) e tu arrivi qua e fai come i tizi che volevano vendere impianti a biogas a pollina e poi finivano col dirti che devi usare il liquame ed il mais? Un po' di serietà almeno per portare rispetto ai tecnici che si occupano di biodigestori. Sennò indicami un impianto che la usa e io lo vado a vedere, escludendo quelli che lo fanno solo in occasione delle visiste e quelli che ne mettono meno del 10% ma con tanto ma tanto rischio! Ovviamente il problema dello smaltimento non lo risolvi ma questo sembra che non sia molto chiaro vero!
                                    ciao

                                    Commenta


                                    • Originariamente inviato da agriefra Visualizza il messaggio
                                      Non per essere arrogante, ma lascia perdere, la pollina non la metti nel biodigestore!
                                      Mi dispiace leggerti con un tono così agressivo, al quale viene spontaneo rispondere analogamente.

                                      Comunque, giusto per non iniziare una inutile polemica:

                                      1.) Io non voglio fare impianti a Biogas, già li faccio. E non per diletto ma per mestiere.

                                      2.) Ho realizzato impianti come descritto: pollina con poche aggiunte. E non sono l'unico fornitore.

                                      3.) Hai ragione sui tizi che vengono e poi non mantengono. In Italia è un settore nuovo e quindi sono molti i personaggi in giro con grandi teorie ma nessuna conoscenza e tanto meno esperienza. Tieni conto che hai a che fare un processo biologico naturale, e che quindi con la sola teoria non vai molto lontano. Il mercato si scremerà.

                                      4.) A visitare impianti porto potenziali clienti. Per me è lavoro ed il know-how uno lo tiene ben stretto: impara l'arte e mettila da parte.

                                      Originariamente inviato da agriefra Visualizza il messaggio
                                      e poi devi fare le analisi ad ogni carico per vedere i residui di antibiotici.
                                      Questa è veramente troppo bella per non citarla. Si faccia avanti chi ha un impianto a Biogas e fà analizzare ogni conferimento di eiezioni animali. Non ti capaciti di come sia possibile far funzionare un impianto Biogas immettendo antibiotici? Pratica, tutta e solo pratica. Wikipedia non lo insegna.

                                      Originariamente inviato da agriefra Visualizza il messaggio
                                      Un po' di serietà almeno per portare rispetto ai tecnici che si occupano di biodigestori.
                                      Una nuova categoria professionale, a me sconosciuta. Se mi spieghi bene cosa fanno e dove li posso trovare, forse ne assumo uno.

                                      Originariamente inviato da agriefra Visualizza il messaggio
                                      Ovviamente il problema dello smaltimento non lo risolvi ma questo sembra che non sia molto chiaro vero!
                                      Mai affermato che un impianto a Biogas risolva il problema dello smaltimento. Ma gli allevamenti sono imprese industriali e un impianto a Biogas può risolvere il loro problema: non dover sopportare alti costi di smaltimento senza rischiare l'arresto per averlo fatto in modo abusivo.
                                      Un disgestato, prodotto stabilizzato e inodore, è più 'facile' da smaltire della pollina ed il costo è coperto dal guadagno della energia prodotta.

                                      Ciao

                                      Commenta


                                      • Ciao BiogasEuropa, volevo chiederti due precisazioni.
                                        Usi pollina con componente legnosa?
                                        Il digestato ha ancora alte percentuali di N?

                                        Grazie in anticipo.
                                        ENER
                                        Buona giornata e buon lavoro a tutti.
                                        ENER

                                        Commenta


                                        • 1.) Io non voglio fare impianti a Biogas, già li faccio. E non per diletto ma per mestiere.
                                          Se non vuoi accendere un'inutile polemica , e dimostrare a TUTTI la tua serieta' e conoscenza del settore , ti inviterei a fornire dettagli tecnici , ( perche' siamo in un forum tecnico , non al bar ) in maniera tale , da tacitare tutti oppure essere contestato.


                                          Non me ne volere , ma gia' tanti sono passati , parlando di questo e di quello , ma alla fine erano solo parole al vento, sollevando inutili polveroni senza una briciola di fatti concreti.
                                          Ciao,


                                          -Illo41100-

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                                          • Limiti della pollina

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                                            Originariamente inviato da ener Visualizza il messaggio
                                            Usi pollina con componente legnosa?
                                            Si e no. Il legno non produce Biogas, ma, come del resto altre materie, puoi benissimo introdurlo fintanto che non ti crea problemi meccanici. Per fare un esempio assurdo: non puoi buttare dentro un intero ramo, solo perché ti rimane incastrato nel tubo di collegamento tra i due reattori.

                                            Temo però che la tua domanda sulla pollina sia riferita al truciolo, usato largamente in Veneto per la lettaia. Questo purtroppo ti crea sedimenti, e quindi la risposta è no. Finisce che ogni anno devi pulire la prima vasca.

                                            Una soluzione elegante non c'è in giro e a mio avviso non puoi risolvere il problema con costruzioni più o meno assurde, ma è l'allevatore che deve adeguarsi. Sai bene che quella del truciolo è una tradizione e che in molte parti del mondo, altre regioni d'Italia compresa, hanno sempre usato altri prodotti.

                                            Originariamente inviato da ener Visualizza il messaggio
                                            Il digestato ha ancora alte percentuali di N?
                                            Si. Tanto entra tanto esce: i batteri non sanno cosa farsene.
                                            Se è un grosso problema bisogna ridurre l'azoto partendo dal digestato.
                                            Il metodo più classico è quello della evaporazione, se vuoi un trucco ed una porcheria, ma è perfettamente legale.

                                            Ciao

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                                            • Grazie delle informazioni.
                                              In effetti nel bresciano il tacchino preferisce il truciolo.
                                              Non ho capito però la tecnica dell'eveporazione.
                                              Me la potresti spiegare meglio?
                                              Buona giornata e buon lavoro a tutti.
                                              ENER

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                                              • Estremamente curioso, il truciolo viene usato come lettiera per i polli e tacchini sia in Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Friuli. E siccome il 90% delle carni avicole si producono proprio li, mi spiegheresti (BiogasEuropa) dove si usano in modo massiccio altri substrati?.... Certo se poi tutti gli allevatori si devono adeguare al tuo impianto allora sei veramente in seri problemi! eh eh eh...

                                                Curioso anche il fatto che in un altra discussione (biogas da liquami) tu affermi che bisogna accertare la presenza di antibiotici nei nei reflui di allevamenti invece a me hai risposto che non lo fà nessuno. Peccato che io abbia chiesto a molti tecnici che seguono gli impianti (visto che alcuni sono in funzione da anni!) e mi hanno confermato che la pollina se il titolare la vuole mettere loro non danno garanzie di funzionamento! ah già! tu sei il massimo esperto, mentre quei poveri insignificanti signori che devono campare gestendo e facendo funzionare gli impianti non sono all'altezza.....

                                                Tu dammi l'indirizzo di un impianto a biogas funzionante a pollina e poi io te lo compro.
                                                Anche se mi sembar di sentire vecchie storie di società che proponevano il miracolo e poi sono svanite. Bah? Certo che se ditte molto quotate sul mercato (non le cito ma tutti le conoscono) mi hanno confermato quello che ti ho detto nell'altro post, qualche dubbio sulla tua completa conoscenza comincio ad averlo! Ma è solo una mia opinione.
                                                ciao

                                                Per ener: si tratta di costruire delle vasche dove fai defluire il digestato e moltissima acqua, lasciando che con il tempo questo liquido evapori assieme all'azoto molecolare che si forma spontaneamente per i processi chimici di decomposizione della sostanza organica. Peccato che tutto il sistema alzi notevolmente il costo dell'impianto! La cosa mi era stata proposta da una socità tedesca, ma poi sono spariti nel nulla, sai 7.000.000 di euro per il solo impianto, esclusi capannone, terreno, e altre cosucce non davano molto margine!
                                                ciao

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                                                • Originariamente inviato da agriefra Visualizza il messaggio
                                                  sai 7.000.000 di euro per il solo impianto, esclusi capannone, terreno, e altre cosucce non davano molto margine!
                                                  Qui si parla di milioni di euro come noccioline che naturalmente dovrebbero essere finanziati dalle banche: e quando si rientra, sempre che tutto vada bene?
                                                  Sarà l'età avanzata, ma francamente non capisco simili cifre: avendo a disposizione anche solo un ventesimo di tale investimento da impiegare in progetti esteri il "payback" sarebbe di un anno, al massimo due.....QUINDI?
                                                  Nel Belpaese siamo cotti e strafatti, bisogna farsene una ragione: naturalmente parlo di remunerazione di capitali, quindi non adatto a chi vuole o "deve" investire obbligatoriamente nella propria azienda casalinga..
                                                  OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                                  • Sarà l'età avanzata, ma francamente non capisco simili cifre: avendo a disposizione anche solo un ventesimo di tale
                                                    A prescindere , io onestamente non capisco simili cifre , quando OGGETTIVAMENTE i costi dei materiali e' irrisorio..
                                                    E' impossibile , che costino di piu' un paio di vasche e qualche tubo che un condomio da 70 e piu' appartamenti !

                                                    Per me qualcuno deve cambiare spacciatore, fumatevi la cicoria , almeno sapete cosa fumate !
                                                    Ciao,


                                                    -Illo41100-

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                                                    • Originariamente inviato da illo41100 Visualizza il messaggio
                                                      E' impossibile , che costino di piu' un paio di vasche e qualche tubo che un condomio da 70 e piu' appartamenti !
                                                      Anch'io, sempre prescindendo anche l'aspetto tecnico o i materiali impiegati nella produzione cogenarativa, non posso che concordare: l'impianto in allegato sarà una mezza ciofeca ma funziona dal 1998, e visti i prezzi del tempo anche attualizzandoli non credo che tutta la famiglia abbia dovuto vendere un rene per il finanziamento.....e se facciamo base 10 per la Francia, in Germania gli impianti funzionanti con deiezioni animali con aggiunta delle più disparate biomasse a seconda della disponibilità locale, saran almeno 2.000......e tralasciamo ancora il Canada che è un pò lontanuccio ma in cui cogenerare con gli scarti di stalla e campagna è normalmente da anni straconosciuto ed usato ma con costi impiantistici almeno "umani".
                                                      File allegati
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                                                      • Però con il truciolo non funziona

                                                        Originariamente inviato da agriefra Visualizza il messaggio
                                                        Certo se poi tutti gli allevatori si devono adeguare al tuo impianto allora sei veramente in seri problemi!
                                                        Arzignano è un noto centro di concia in Veneto. Fino a fine anni 70, si conciava con prodotti contenenti cromo. Creavano problemi di inquinamento che si possono facilmente immaginare, ma gli esperti conciatori erano irremovibili: non si può conciare senza cromo.
                                                        Chiaro che i problemi ambientali e di salute hanno preso il sopravento, ed un bel giorno l'utilizzo del cromo è stato vietato in barba ai conciatori.
                                                        Molte ditte hanno chiuso, ma Arzignano è tuttora un centro importante di concerie. Che naturalmente non usano più il cromo.

                                                        Se tu non puoi fare a meno del truciolo, continua ad usarlo e continua a pagare per lo smaltimento della pollina. Alla prossima stretta, economica o ambientale che sia, dovrai affrontare nuovamente il problema.

                                                        Per quanto riguarda poi i miei impianti, io non ho seri problemi. Non scordare che a oggi la pollina è un prodotto di nicchia. Costruiamo secondo la classica tecnologia con digestione a umido e flusso aperto. Questo tipo di impianti offre molti vantaggi, ma ovviamente anche qualche svantaggio. Uno di questi sono (tutti!) i sedimenti, che, ostruendo il passaggio del flusso, ne bloccano letteralmente il funzionamento. Per risolvere il problema difficilmente basta qualche semplice accorgimento, ma sarebbe necessario reinventarsi mezzo impianto, che so, con fermentatori girevoli ed oscillanti...
                                                        Ma non per questo sono un costruttore scadente: anche le automobili sono concepite per andare solo avanti ed indietro e non sanno muoversi di lato.

                                                        Curioso anche il fatto che in un altra discussione (biogas da liquami) tu affermi che bisogna accertare la presenza di antibiotici nei nei reflui di allevamenti invece a me hai risposto che non lo fà nessuno.
                                                        Non so esattamente a quale ti riferisci, ma o mi sono spiegato male, o si tratta di un errore di battitura. Quello che volevo dire è che i reflui ti pongono davanti al problema degli antibiotici, ma che ci devi convivere.
                                                        E non per questo li fai esaminare. Poi è chiaro che possono esserci le eccezioni, casi molto particolari nei quali sarebbe meglio farlo. Anche se in questo momento non mi viene in mente nessun esempio pratico valido.

                                                        Peccato che io abbia chiesto a molti tecnici che seguono gli impianti (visto che alcuni sono in funzione da anni!) e mi hanno confermato che la pollina se il titolare la vuole mettere loro non danno garanzie di funzionamento!
                                                        Guarda che confermano quello che ho detto.

                                                        - Niente rischi

                                                        Prima di aggiungere uno nuovo scarto ad un impianto in funzione ci devi pensare molto bene. Se poi parliamo di un prodotto notoriamente ostico, la risposta è no. Il rischio è troppo alto.

                                                        - Non è una pattumiera

                                                        Il fatto che sia riuscito a far funzionare impianti con lettaia e poche aggiunte stabilizzanti, non significa per nulla che adesso ho una licenza per aggiungere pollina dappertutto. Per farlo dovrei elaborare ogni volta nuove ricette, trovarmi nuovi equilibri con questi altri prodotti ecc. E non scordare che molti di questi passaggi vanno messi a punto con la sperimentazione.

                                                        - non puoi garantire se non hai provato

                                                        Quel titolare con la sua richiesta di garanzia è un grande. Arriva con una roba bestiale, vuole che gliela buttino dentro e pretende anche di essere garantito. Ed il tutto per un contratto di assistenza del valore di qualche migliaio di Euro all'anno.
                                                        Personalmente, se in un caso simile insistono per farmi buttare pollina, arriverei a pretendere io una liberatoria. Altro che dare garanzie.

                                                        Invece è un caso completamente diverso se per smaltire pollina sono io che detto cosa aggiungere, ovvero tanto di questo e tanto di quello, come preparando i cofermenti e quali parametri devono sempre tenere ben d'occhio. E non accetto assolutamente prodotti o procedure extra a sorpresa.

                                                        Tu dammi l'indirizzo di un impianto a biogas funzionante a pollina e poi io te lo compro.
                                                        Elimina il truciolo, intavoliamo un discorso serio e non saresti certo il primo che viene a vedere impianti prima di firmare.


                                                        ciao

                                                        Ultima modifica di BiogasEuropa; 11-06-2009, 23:43.

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                                                        • si parla di problemi a produrre biogas con la pollina.
                                                          guardate che tale combustibile è come "benzina" se usata in impianti di cogenerazione funzionanti con caldaie.
                                                          riscaldamento a biomassa e PDC
                                                          Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                                          • peccato per le emissioni che hanno la caldaie bruciando la pollina!!!!!!!!!

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                                                            • Ottimo BIOGASEUROPA, allora mi dovresti elencare i materiali che si usano per le lettiere avicole in ITALIA, dirmi dove è possibile reperirne in enorme quantità tutto l'anno, che siano in grado di assorbire l'umidità e l'acqua, che non fermentino in modo eccessivo, che siano di facile distribuzione nei capannoni!
                                                              Quando mi darai una risposta a questo quesito allora possiamo continuare a discutere, sennò se tu pensi che un sistema di allevamento debba cambiare per fare biogas (che non serve a metterti a norma con la direttiva nitrati!) allora non conosci l'ambiente.
                                                              Ciao

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