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POLLINA come combustibile

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  • Fatemi sapere dove avviate il primo che vengo a visitarvi. Ovviamente faremo lo stesso.
    Buona giornata.

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    • a settembre parte, in Piemonte.
      Poi se vuoi fare un giro, siamo presenti alla fiera di Roma a fine settembre.
      riscaldamento a biomassa e PDC
      Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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      • COMUNICAZIONE di SERVIZIO

        AVVERTENZA: per favoremoderiamo i toni... Non c'è bisogno di scannarsi

        PER MICHIAT: prevenire è meglio che curare, leggi bene il regolamento in merito alla possibilità di far pubblicità ad attività economiche o proddotti... prima di incappare in errori è meglio documentarsi

        A presto
        www.energeticambiente.it

        www.energoclub.org

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        • Pollina una risorsa

          Originariamente inviato da michiat Visualizza il messaggio
          Io non conosco il settore. Grazie. Io non proporrò COMBUSTIONE DELLA POLLINA.
          Di che serre stiamo parlando? perché la maggior parte hanno riscaldamento a generatori d'aria calda a combustione diretta e la riconversione non costa poco.

          Sono un medio/grande allevatore di gall. ovaiole,ho seguito il tuo percorso all'interno del forum,cercando di capire tutto quello che hai esposto,e, seguendo il confronto con gli altri utenti del forum.Mi sto interessando del discorso pollina/energia/nitrati,da diversi anni,prendendo in considerazione tutte le tipologie di produzioni energetiche,adatte per le mie aziende.Ora ci sono i presupposti legislativi,normativi e fiscali,e impositivi,per prendere una decisione.Mi sembri convinto di quello che affermi,e voglio credere a quello che propagandi,per diversi motivi... vorrei avere uno scambio di opinioni in pvt.Dammi una mail di contatto..Purtroppo è vero per i comuni italiani,e in particolare nella mia realtà,il biogas è ancora la forma meno impattante e accettata dalle comunità,rispetto ad altri metodi,come combustione,gassificazione ecc.,e se si è arrivati ad un impianto funzionante al 100% di pollina,e che per lo più riesce a non avere problemi con eventuali tracce di antibiotici nelle deiezioni,e è possibile arrivare a stoccare industrialmente in sacchi, i nitrati presenti nel digestato,per poterli commercializzare, beh......direi che con le opportune garanzie,una volta valutato l'investimento,sia una cosa da prendere seriamente in considerazione.

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          • biogas

            ciao

            si può utilizzare la polina degli stessi capannoni che devi riscaldare per fare biogas e il calore del cogeneratore utilizzarlo per riscaldamento


            Note di Moderazione:
            eliminato link

            Ultima modifica di gymania; 08-10-2009, 12:28.

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            • Ecocalor, cosa vorresti sapere?

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              • Guarda che penso che hai preso un'abbaglio.Io non ho mai parlato di filtri,e ho appoggiato Michat nella discussione,che proponeva l'impianto a biogas a pollina ecc.

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                • ecocalor, perchè non esponi i costi di gestione del tuo impianto a biogas? sarei proprio curioso..... visto che lavoro con la cogenerazione.
                  riscaldamento a biomassa e PDC
                  Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                  • migliore uso della pollina

                    Ciao Sergio.quarenghi

                    La pollina è un ottimo concime come hanno fatto notare alcuni partecipanti al forum. Il problema è che la direttiva nitrati ne limita lo smaltimento nei campi ( contiene troppo azoto ).
                    Nel caso del tuo amico allevatore si tratta di quantitativi significativi per cui un impianto di produzione di energie elettrica e di acqua calda è fattibile. Ma non occorre bruciare introducendo problemi di inquinamento dell'aria. Ovviamente molto dipende dalle qualità tecniche della polina tipo umidità, presenza più o meno accentuata di lignite derivata dall'uso della segatura e via dicendo.
                    Però direi che si può valutare un impianto di digestione anaerobica che appunto non brucia nulla ma produce lo stesso energia elettrica e acqua calda e ti rimane un prodotto con presenza ridotta di azoto che può essere pelettato e venduto come concime ( non è più una sostanza inquinante ma vendibile ).
                    Se vuoi posso indirizzarti ad una realtà che non solo propone la costruzione dell'impianto ma anche ti colloca il prodotto pelettato sul mercato. Potrai quindi realizzare tre fonti di reddito o utilizzo: energia elettrica, acqua calda, concime vendibile.
                    Di fatto con questi tipo di realizzazione che non crea inquinamento il tuo amico, allevatore di polli, potrà quadagnare più dalla popò dei polli che dalla loro carne o dalle loro uova.
                    Se desideri ulteriori informazioni più discrete contattami alla e-mail
                    francescocrosato@libero.it

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                    • neschio, che fai, copia incolla del tuo messaggio sulle varie discussioni?
                      riscaldamento a biomassa e PDC
                      Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                      • Originariamente inviato da wilko Visualizza il messaggio
                        Ah! Ah! Ah!, opsss.. scusa mi è scappata......
                        e poi scusa perche non comprare le caldaie direttamente da chi le produce? Chiamare lor signori è solo fare un "giro" in più..
                        Perchè l'allevatore medio di impianti a biomasse non ci capisce (quasi) nulla e rischia di prendersi fregature pagando sistemi che non corrispondono alle sue esigenze e a volte nemmeno possono essere utilizzati (chi vende caldaie cercherà di rifilarti il suo prodotto e del resto se ne sbatte), oppure facendosi autorizzare impianti che poi non possono essere costruiti per limiti tecnologici, per non parlare delle pratiche burocratiche, delle norme da rispettare per non farsi bloccare l'impianto una volta finito ecc... Gestire poi un impianto che funziona 24h al giorno per 365 giorni l'anno con temeperature intorno ai 1000 gradi ed emissioni monitorate continuativamente non è immediato per chi fa altro da una vita.
                        Rivolgendosi invece ad una società specializzata e con esperienza pagherai qualcosina in più ma poi almeno hai la garanzia di aver speso bene i tuoi soldi invece di averne buttati parte/buona parte/tutti.
                        Inoltre le società di ingegneria hanno delle short list di fornitori rivolgendosi ai quali si possono avere prezzi scontati per cui alla fine a volte si spende anche meno.
                        Per fortuna non tutti usano il sistema del "faso mi" o la mia società di ingegneria che progetta impianti a biomasse sarebbe fallita da un pezzo insieme a parecchi allevatori...

                        Tornando a un discorso più tecnico, alla mia società è stato chiesto di valutare la possibilità di realizzare un impianto a pollina da 3MW (anzi, riprogettare un impianto autorizzato ma mai realizzato di cui si è precedentemente parlato in questa discussione).
                        Vorrei quindi sapere se qualcuno è a conoscenza di qualche impianto dal megawatt in su che sia stato realizzato in Italia e sia in funzione da almeno un anno per poterne stuadiare la tecnologia e la sua bontà economica.
                        Leggendo la discussione ho trovato diverse soluzioni tecnicamente accettabili e note ma che reputo non convenienti per eccessivi costi di realizzazione rispetto alla resa economica dell'energia prodotta (cogenerazione esclusa) in impianti relativamente piccoli come quelli realizzabili in Italia.

                        Grazie
                        Ultima modifica di TEI; 23-10-2009, 14:20.

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                        • perchè bruciare la pollina?

                          ...seguo la discussione da molto tempo, non sarò proprio un esperto in materia ma a fare i conti e a informarmi riesco ancora. Da quando mondo è mondo la concimazione dei terreni è fatta per la maggior parte con fertilizzanti chimici (che di azoto ne hanno parecchio, vedi urea), poco meno della metà avviene con fertilizzanti di origine agricola. 1) se esiste un problema nitrati, perchè non intervenire prima sull'azoto di sintesi? E l'azoto di sintesi viene lisciviato prima di quello organico verso le falde.
                          2) il carico di azoto degli avicoli (a livello provinciale in Veneto) è parecchio inferiore al limite della direttiva nitrati. Contribuiscono maggiormente le altre specie animali, i "quadrupedi" in particolare.
                          3) perchè adottare delle soluzioni troppo impattanti rispetto al reale problema, quali incenerimento o simili tecnologie? la risposta più semplice è che qualcuno ci guadagna e di molto! Niente di male se tutto il capitale ce lo mettesse lui e non grazie a certificati verdi e simili.
                          4) se eliminiamo l'azoto di origine organica, i terreni come diventano? polverosi e privi di struttura.
                          ...se il singolo allevatore non ha terreno dove spargere la pollina, bhè mi dispiace per lui, anche perchè l'allevamento è più un industria che un attività agricola e quindi si assume anche l'onere di smaltirsi con i propri soldi i rifiuti che produce...
                          ...e poi perchè non si parla mai del rapporto tra pollina e biomassa legnosa da mettere in un inceneritore o simile? come mai tanta "legna" da aggiungere alla pollina? sarà mica che la pollina da sola non ha questo grande potere calorico? vedi la cacca delle ovaiole che è praticamente acqua?

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                          • esatto CB28, poi per Tei secondo te se in giro ci fosse un impianto funzionante te lo fanno vedere così, senza sudare un pochino non si fa nulla, specie nel campo energetico, se leggi altri post sulle rinnovabili capirai al volo, saluti

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                            • Rispondo a Cb28

                              La mia è una semplice informazione riguardande l'uso che si può fare della pollina qualora ci si ponga il problema di smartirla o usarla in modo alternativo. Tema originale di questa discussione.
                              Una possibile soluzione valida non solo per la pollina ma anche per altre deiezioni animali (fermo restando che ogni impianto andrà tarato sulla biomassa specifica ) è la biodigestione anaerobica.
                              Questo processo permette di produrre energia elettrica e calore sfruttando il metano e l'idrogeno che la digestione anaerobica riesce a produrre.
                              Visto che esiste l'incentivo di 0,28 € al Kwh prodotto è charo che la cosa può diventare economicamante interessante.
                              Forse l'unico incoveniente è che biosogna partire da quantità in gioco elevate
                              indicativamente 1.000 tonnellate anno per un impianto che potrà produrre fra 70 e 80 Kwatt elettrici e difficilmente si riesce essere competitivi sotto i 50 Kwatt elettrici. Ne segue che anche gli investimenti finanziari non sono indifferenti, ma la possibilità di una buona resa economica esiste.
                              Tantè che la ditta costruttrice propone non solo collaborazioni nella costruzione e gestione degli impianti ma anche semplici acquisti della pollina per poterla lavorare in propri impianti. Ovvero si tratta di costruttore che gestisce propri impianti e non semplicemente costruisce conto terzi. Con sede originale in Germania anche se un riferimento locale lo troviamo in provincia di Verona. Questo solo per accennare alla realtà che conosco meglio. Ma so che altri si muovono nella stessa direzione anche in provincia di Vicenza. Evito di fare nomi in questa sede !
                              Va poi notato che la semplice biodigestione produce alla fin fine metano e idrogeno e non cambia nella sostanza gli altri contenuti chimici. L'azoto in particolare resta tale e quale alla fine del processo. Salvo non si proceda alla denitrificazione qualora lo scopo sia appunto anche di ridurre il contenuto di azoto. Il digestato ovvero quello che esce dalla biodigestione può quindi essere sparso come si faceva prima con lo stesso contenuto di azoto con la differenza significativa che odora molto meno, è riconoscito come semplice ammendante e abbiamo prodotto dell'energia sia termica che elettrica.
                              Logico che una fetta significativa del guadagno sta nell'icentivo esistente.
                              Logico e giusto che anche le ditte costruttrici ci guadagnino anche loro.
                              L'importante è che anche la ditta agricola o l'allevatore che dir si voglia, ovviamente se esistono le condizioni di partenza valide, trovi una fonte di reddito nuova e magari anche solo leggermente migliori di quelle usuali che sono sempre più marginali.
                              Se poi il tutto si riesce a fare anche inquinando un pò meno la cosa torna utile non solo alle aziende coivolte ma a tutti noi.

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                              • Originariamente inviato da NEschio Visualizza il messaggio
                                Rispondo a Cb28

                                La mia è una semplice informazione riguardande l'uso che si può fare della pollina qualora ci si ponga il problema di smartirla o usarla in modo alternativo. Tema originale di questa discussione.
                                Una possibile soluzione valida non solo per la pollina ma anche per altre deiezioni animali (fermo restando che ogni impianto andrà tarato sulla biomassa specifica ) è la biodigestione anaerobica.
                                Questo processo permette di produrre energia elettrica e calore sfruttando il metano e l'idrogeno che la digestione anaerobica riesce a produrre.
                                Visto che esiste l'incentivo di 0,28 € al Kwh prodotto è charo che la cosa può diventare economicamante interessante.
                                Forse l'unico incoveniente è che biosogna partire da quantità in gioco elevate
                                indicativamente 1.000 tonnellate anno per un impianto che potrà produrre fra 70 e 80 Kwatt elettrici e difficilmente si riesce essere competitivi sotto i 50 Kwatt elettrici. Ne segue che anche gli investimenti finanziari non sono indifferenti, ma la possibilità di una buona resa economica esiste.
                                Tantè che la ditta costruttrice propone non solo collaborazioni nella costruzione e gestione degli impianti ma anche semplici acquisti della pollina per poterla lavorare in propri impianti. Ovvero si tratta di costruttore che gestisce propri impianti e non semplicemente costruisce conto terzi. Con sede originale in Germania anche se un riferimento locale lo troviamo in provincia di Verona. Questo solo per accennare alla realtà che conosco meglio. Ma so che altri si muovono nella stessa direzione anche in provincia di Vicenza. Evito di fare nomi in questa sede !
                                Va poi notato che la semplice biodigestione produce alla fin fine metano e idrogeno e non cambia nella sostanza gli altri contenuti chimici. L'azoto in particolare resta tale e quale alla fine del processo. Salvo non si proceda alla denitrificazione qualora lo scopo sia appunto anche di ridurre il contenuto di azoto. Il digestato ovvero quello che esce dalla biodigestione può quindi essere sparso come si faceva prima con lo stesso contenuto di azoto con la differenza significativa che odora molto meno, è riconoscito come semplice ammendante e abbiamo prodotto dell'energia sia termica che elettrica.
                                Logico che una fetta significativa del guadagno sta nell'icentivo esistente.
                                Logico e giusto che anche le ditte costruttrici ci guadagnino anche loro.
                                L'importante è che anche la ditta agricola o l'allevatore che dir si voglia, ovviamente se esistono le condizioni di partenza valide, trovi una fonte di reddito nuova e magari anche solo leggermente migliori di quelle usuali che sono sempre più marginali.
                                Se poi il tutto si riesce a fare anche inquinando un pò meno la cosa torna utile non solo alle aziende coivolte ma a tutti noi.

                                Bene Neschio, concordo con ciò che dici. Non so dove abiti ma se ti è capitato di leggere i giornali locali della bassa padovana, sai che il problema pollina da queste parti è particolarmente scottante e da circa tre anni se ne parla con molta insistenza. Lo scontro che si è creato qui è tra chi dice che l'unica vera soluzione è l'incenerimento e simili e tra chi dice che ci sono metodi alternativi per trattare la pollina di quei allevatori che non hanno terreno. Io sono nella seconda categoria. Il tuo discorso mi sembra collimi con le mie intenzioni, la biodigestione anaerobica (che se non sbaglio potrebbe funzionare bene con le deiezioni più liquide dei bovini e dei suini) è stata presa in considerazione e appare tra le meno impattanti e anche più gestibile da un allevatore.
                                Sarebbe interessante approfondire la tua proposta. Se ti va ci possiamo sentire in privato

                                Commenta


                                • Originariamente inviato da Cb28 Visualizza il messaggio
                                  Bene Neschio, concordo con ciò che dici.

                                  Sarebbe interessante approfondire la tua proposta. Se ti va ci possiamo sentire in privato
                                  e per concordare devi quotare la mezza paginata dell'intero messaggio appena postato ed ancora visibile?

                                  sì, sarebbe interessante, ma perchè in privato?...questa non è una vetrina per cuori solitari,
                                  forse anche ad altri interessa il discorso!
                                  OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

                                  Commenta


                                  • Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggio
                                    e per concordare devi quotare la mezza paginata dell'intero messaggio appena postato ed ancora visibile?

                                    sì, sarebbe interessante, ma perchè in privato?...questa non è una vetrina per cuori solitari,
                                    forse anche ad altri interessa il discorso!

                                    mi scuso per aver quotato la mezza paginata del messaggio, ma non ho molto praticità con le funzioni del forum (che tra le atre cose, qualsiasi forum dovrebbe essere più immediato)

                                    in privato perchè vorrei sapere le ditte che fanno biodigestione anaerobica, non certo per cercare cuori solitari, suvvia non facciamo della facile ironia.

                                    il discorso è molto semplice: non credo sia utile bruciare la pollina con incenerimento, gassificazione o pirolisi. é solo un business fatto con soldi pubblici per mantenere lo stato di fatto (e peggiorarlo) di un settore produttivo che deve necessariamente convertirsi a nuovi modelli di produzione, altrimenti si va solo avanti con soluzioni pericolose di breve durata ma che nel tempo avranno effetti di tutt'altra portata.

                                    Commenta


                                    • Originariamente inviato da Cb28 Visualizza il messaggio
                                      in privato perchè vorrei sapere le ditte che fanno biodigestione anaerobica, non certo per cercare cuori solitari, suvvia non facciamo della facile ironia.
                                      Anche il mio messaggio l'hai quotato in toto: non voglio togliere il mestiere
                                      ai MOD ma si dovrebbe solo quotare la parte significativa su cui si vuole controbattere cancellandone la rimanenza,
                                      che si capisca più che altro a CHI ed a che cosa si sta rispondendo.....fine del pistolotto!
                                      Il "cuori solitari" era naturalmente inteso come discussione privata tra carbonari complottisti e non altro.
                                      Comunque credo si possano postare marchi ed aziende, ancor meglio se più d'una per fare un raffronto,
                                      a patto che lo scrivente non abbia qualche conflitto di interessi personale di natura economica nel farlo.
                                      Per un'idea generale sulla biodigestione anaerobica dai un'occhiata al PDF,
                                      interessanti anche queste FAQ del C.R.P.A di Reggio Emilia sul biogas.
                                      File allegati
                                      OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                      • signori cercate di costruire, ne abbiamo bisogno tutti, e non di arroganza speculativa e oltre, saluti

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                                        • La cosa che mi incuriosisce di più è che in molti parlano della digestione anaerobico come UNICA via per risolvere il problema direttiva nitrati, in merito alla POLLINA, ma di biodigestori che funzionano non sè nè vedono, come non si vedono impianti di pirolisi e gassificazione!
                                          A dire di tecnici (di parte ovviamente) in Germania pullulano gli impianti a biogas a Pollina, vederne uno funzionante però è complicato, salvo non andare nella ex Germania dell'est in visita "guidata" e molto preavvisata!
                                          Poi sembra facilissimo piazzare l'azoto sottratto per poter biodigerire, però il come realmente lo si farebbe (venderlo) non è dato saperlo. non sò se questi tecnici informatissimi hanno un'idea anche vaga di come "funziona" il mercato dei concimi!
                                          Il digestato poi se non hai terreno, che sia stabilizzato o meno da qualche parte lo devi mettere! E siccome, se non lo sapete, ma il terreno sufficente per tutti i vari tipi di allevamento in Veneto dovrebbe essere il doppio di quello attualmente coltivato, salvo che non si annetta la Lombardia o l'Emilia Romagna temo che sarà dura, molto dura sperare nel biogas come panacea per la direttiva nitrati.
                                          Il biogas è un ottimo sistema per produrre energia, se lo si produce con scarti o sottoprodotti agricoli, quando si sente dire che bisogna "aggiungere" mais per avere reddittività allora mi cadono le braccia! senza contare che un impianto di biogas costa un occhio della testa, se poi ci aggiungi tutte le varie strumentazioni per togliere l'azoto e eliminare gli antibiotici chi mi spiega come diventa economicamente conveniente per l'allevatore?
                                          In più se lo fà un'azienda agricola apportando almeno il 50% della biomassa si evitano le imposte, se lo fà una società terza le imposte si pagano e il reddito cala.....
                                          ciao

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                                          • Originariamente inviato da agriefra Visualizza il messaggio
                                            Il digestato poi se non hai terreno, che sia stabilizzato o meno da qualche parte lo devi mettere! E siccome, se non lo sapete, ma il terreno sufficente per tutti i vari tipi di allevamento in Veneto dovrebbe essere il doppio di quello attualmente coltivato, salvo che non si annetta la Lombardia o l'Emilia Romagna temo che sarà dura, molto dura sperare nel biogas come panacea per la direttiva nitrati.
                                            ciao
                                            Pienamente d'accordo, la porcata tutta nostrana degli incentivi stratosferici per la solo generazione di elettricità mieterà molte vittime.....
                                            l'unica è comprarsi un pezzo di deserto e fare la spola con la barchetta per scaricare la risulta impresentabile,
                                            che se andiamo in Campania anche con questo oramai laggiù se ne accorgono!
                                            prima o poi si dovrà comunque risolvere o si chiuderanno gli allevamenti intensivi, specialmente quelli in soccida che di terreno
                                            a volte non ne hanno per nulla ma semplici capannoni con ricoveri per le due specie animali: quella da ingrasso e quella di schiavi spesso extracomunitari che vi sono addetti.

                                            P.S. il piccolo allevatore a conduzione familiare non si senta tirato in ballo, questo è rivolto ai grossi che fanno girare milioni di euro, e possibilmente non dei loro!
                                            Ultima modifica di biomassoso; 15-11-2009, 16:49.
                                            OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                            • digestori

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                                              • poveri agricoltori nostrani sull'orlo del baratro

                                                Sinceramente io non me la sento di unirmi al piagnisteo degli agricoltori

                                                1° tariffa omnicomprensiva 280 euro MWh
                                                2° cumulabile con aiuti conto capitale fino al 40%
                                                3° non è guadagno come per i comuni mortali ma rientra nel reddito agrario
                                                4° facile anche far rientrare in questo delle costituende società ad hoc in cui anche solo uno dei soci abbia la qualifica IATP

                                                Come dice il mio commercialista che li conosce bene, questi non han mai pagato nulla!
                                                Zaia è riuscito nel capolavoro-monstre, ed infatti sta passando all'incasso (politico....meglio specificare) in Regione

                                                N.B. fatti salvi errori ed omissioni e prima che il GIUGGIOLO mi salti addosso, il ragionamento calza per "agricoltori" svegli che sanno giostrarsi
                                                nel politicantume, non certamente per la piccola azienda che spesso non sa come programmarsi l'annata agraria di volta in volta.


                                                In particolare viene data immediata applicazione alla possibilità per gli impianti di potenza installata inferiore ad 1 MW di accedere ad una tariffa fissa omnicomprensiva pari a 0,28 euro per Kwh prodotto. Viene confermata la cumulabilità di tali incentivi con gli aiuti agli investimenti in conto capitale fino ad un’intensità massima del 40%.


                                                ATTIVITA' CONNESSE E REDDITO AGRARIO

                                                Il terzo comma dell’art 2135 C.C. prevede due tipologie di attività connesse:

                                                • "Quelle dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco, o dall’allevamento di animali”;

                                                • "Quelle dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l’utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell’azienda normalmente impiegate nell’attività agricola esercitata, ivi comprese le attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, ovvero di ricezione ed ospitalità come definite dalla legge”.

                                                Il D.Lgs n. 99/2004 , all’art. 14 comma 13-quater prevede che l’attività di cura e sviluppo del ciclo biologico di organismi vegetali destinati esclusivamente alla produzione di biomasse, con cicli colturali non superiori al quinquennio e reversibili al termine di tali cicli, su terreni non boscati, costituisce coltivazione del fondo ai sensi dell’art 2135 C.C.

                                                La Legge n. 266/2005 (Finanziaria 2006), art. 1 comma 423, recita: ”La produzione e la cessione di energia elettrica da fonti rinnovabili agroforestali effettuate dagli imprenditori agricoli costituiscono attività connesse ai sensi dell’art. 2135, 3° comma C.c., e si considerano produttive di reddito agrario”.


                                                La Legge n. 296/2006 (Finanziaria 2007), art. 1 comma 1093, sancisce che anche le società a responsabilità limitata, qualora rivestano la qualifica di società agricole, possono essere tassate in base al reddito agrario.

                                                IATP: IMPRENDITORE AGRICOLO A TITOLO PRINCIPALE - Art. 10 D.Lgs. 228/2001

                                                L’art. 12 L. 9 Maggio 1975, n. 153 è stato integrato con inserimento di un ultimo comma:

                                                “le società sono considerate imprenditori agricoli a titolo principale qualora:

                                                a) Lo statuto preveda quale oggetto sociale l’esercizio esclusivo dell’attività agricola;

                                                b) Nel caso di società di persone qualora almeno un socio sia in possesso della qualifica di imprenditore agricolo a titolo principale. Per le società in accomandita la percentuale si riferisce ai soci accomandatari;

                                                c) Nel caso di società cooperative qualora utilizzino prevalentemente prodotti conferiti dai soci ed almeno un quinto dei soci sia in possesso della qualifica di Iatp;

                                                d) Nel caso di società di capitali, qualora almeno un amministratore, che sia anche socio, sia in possesso della qualifica di IAP. Tale condizione deve permanere e comunque essere assicurata anche in caso di circolazione di quote o azioni.
                                                Il requisito oggettivo resta sempre quello della previsione nello statuto della società “quale oggetto sociale l’esercizio esclusivo delle attività agricole di cui all’art. 2135 c.c.”
                                                Ultima modifica di biomassoso; 16-11-2009, 14:32.
                                                OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                                • ne stavo giusto parlando con un altro del settore, motoraio come me, di quello che stai dicendo, e sono in discussione in un altra discussione dove vi è uno che continua ad accennare agli inceneritori fatti fare agli agricoltori con ricatto da una parte politica , perchè questo è, ma per sapere fa parte di quel sistema che sa solo pensare ha se stesso ed ai voti,in più gli agricoltori non pagano le tasse come vengono considerate in industria o nel mondo degli artigiani, perciò diventano carne fresca per i lupi affamati, saluti BIO
                                                  Ultima modifica di gordini-motori; 16-11-2009, 14:53. Motivo: soliti errori

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                                                  • windhexe

                                                    per asciugare la pollina il cosi detto Windhexe (tornado in a can) puo esservi d'aiuto?

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                                                    • Ci spieghi? Hai qualche informazione meno " vendita della panacea universale " e più scientifica di quelle che ho trovato su youtube ?
                                                      E' molto interessante ma non lo afferro appieno
                                                      Sono andato a rivedere il filmato. Siamo sicuri che se invece di far aspirare da sotto le bottiglie e recuperare la polvere .....buttando la polvere da sopra non escano bottiglie ?
                                                      Ultima modifica di Sulzer1; 03-12-2009, 18:39.

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                                                      • A tutti stiamo racogliendo pure un pò di sta pollina e anno nuovo vi dico come è andata, perchè siamo bambimi catttivi e curiosi, saluti a tutti

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                                                        • Tanto per precisare a Biomassoso e a Gordini Motori, che la tariffa onnicomprensiva esiste ma esiste anche l'aspetto non marginale che per accedervi è Obbligatorio avere il 50% +1% di biomassa di origine vegetale o reflui di allevamento di PROPRIA produzione, cioè derivare esclusivamente dall'attività agricola principale. Se si costituisce una società agricola e non si conferiscono le attività alla stessa di fatto è una società agricola che segue la fiscalità normale, cioè si pagano le tasse, questo è bene dirlo al commercialista! l
                                                          La piccola differenza fra costituire una società è costituire una società (agricola) conferendo a qualsiasi titolo terreni fabbricati e attività è il principale ostacolo alla nascita delle stesse! Perchè di fatto ogni agricoltore rinuncerebbe alla sua attività e rischierebbe i propri terreni (o fabbricati).
                                                          gli impianti di biogas che nascono hanno diritto ad accedere ai contributi in conto capitale del PSR, che però nessuno dice seguano la regola del De minimis, cioè non possono andare oltre i 200.000 euro! Altri tipi di finanziamento sono offerti dalle regioni o province in forma autonoma e con disponibilità MOLTO limitate che il più delle volte vengono usati per fare impianti "pilota" per stimolare queste attività, anche se chissà perchè li fanno sempre i soliti "noti".
                                                          Chi sostiene che la pollina non và bruciata ma si può essiccare o "digerire" nel biogas no ha capito una Cavolo!!! La pollina è un problema perchè è eccedente la quantità che si potrebbe mettere nei terreni, da alcune fonti sembra che nel solo Veneto servirebbero il doppio degli ettari, quindi o la si fà "sparire" o qualsiasi altra tecnologia che la restituisca non serve a risolvere il problema nitrati!
                                                          Perchè a chiacchierare sono buoni tutti ma poi a dire le cose come stanno siamo rimasti in pochi! Oltretutto per conoscere a fondo le problematiche bisogna "toccare con mano" e mi sà che non sono in molti ad averlo fatto, ma sono in molti a credere di "conoscere" solo perchè hanno letto qualcosa da qualche parte!
                                                          saluti

                                                          Commenta


                                                          • windhexe

                                                            Originariamente inviato da Sulzer1 Visualizza il messaggio
                                                            Ci spieghi? Hai qualche informazione meno " vendita della panacea universale " e più scientifica di quelle che ho trovato su youtube ?
                                                            E' molto interessante ma non lo afferro appieno
                                                            Sono andato a rivedere il filmato. Siamo sicuri che se invece di far aspirare da sotto le bottiglie e recuperare la polvere .....buttando la polvere da sopra non escano bottiglie ?
                                                            Vortex Dehydration Technology

                                                            AIRGRINDER

                                                            TORNADO IN A CAN - FORCES BEHIND THE DRYING PROCESS

                                                            GreenShift Corporation - Research & Development - Feedstock Conditioning

                                                            Mi pare abbastanza semplice ,,,,

                                                            Commenta


                                                            • le panzane

                                                              io non sono abituato ai dettagli per mio difetto, e quando parlo ho scrivo sul forum caro AGRIEFRA, è PERCHé TOCCO CON MANO, punto, ora tornando alla pollina nello specificoappena potro divulgerò i risultati di come si comporta nel mio pirogassificatore stop, riguardo a quello che hai scritto sui finanziamenti tutto vero in parte, ein parte no perchè alle regioni piacie giocare con i soldi nostri, saluti

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