Energia Nucleare: Pro o Contro? - EnergeticAmbiente.it

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Energia Nucleare: Pro o Contro?

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  • #91
    quando sento questa classe politica parlare di nucleare, e come se vedessi un bimbo di 2 anni giocare con una pistola

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    • #92
      Ho raccolto una serie di articoli sulla realtà dei fatti delle scorie nucleari in Italia. Ho un amico imprenditore che ha pure visto dal vivo in quale situazione di DEGRADO 'sopravvivono' impianti di stoccaggio di scorie radioattive vecchi e dimenticati.

      Prima di farsi un'opinione, qualunque sia, LEGGETE QUA, ognuno tragga le proprie conclusioni...
      Piero 'Alex Svoboda'

      Gentes - Il forum da sfogliare

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      • #93
        Tralasciando il problema ancora irrisolto delle scorie, ammesso e non concesso che le centrali nucleari di ultima generazione, se ben costruite, possano considerarsi "sicure", ho serie perplessità che le future centrali italiane saranno realizzate a regola d'arte.
        Le mie perplessità nascono da una serie di considerazioni, tra le quali:
        - la conoscenza della tecnologia nucleare è andata perduta nel nostro paese dopo il referendum del 1987;
        - le varie mafie, nel termine più ampio possibile, non si faranno di certo sfuggire un business del genere;
        - la fretta rischia di far prendere delle scorciatoie pericolose senza le dovute precauzioni (vedi deroghe dell'ultimo decreto sull'emergenza rifiuti);
        - il profitto è spesso in contrapposizione con la sicurezza;
        - in Italia non si riesce a costruire le scuole in sicurezza (come quella di San Giuliano di Puglia), figuriamoci le centrali nucleari.

        E poi chi dice che le centrali nucleari sono sicure? Si diceva la stessa cosa anche del Titanic, se non ricordo male.

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        • #94
          Il mondo sta cambiando velocemente.

          :: Radicali.it ::

          Resto un pò scettico sulla attuale convenienza del nucleare. Ma è innegabile che il vento sta girando. Se il prezzo di gas e petrolio non scende e se, per caso, dovesse scoppiare qualche casino sulle linee di aprovvigionamento non credo che la resistenza degli antinuke durerà molto!
          C'è da dire che questa situazione in gran parte ce la siamo creata. Siamo stati l'unico paese che con una decisione condivisa, sciagurata e stupida ma condivisa da molti, ha rinunciato da vent'anni al nucleare pur avendone le possibilità.
          Qualsiasi altro paese avrebbe utilizzato questi anni per ricerca e per sviluppare alternative serie.
          Noi abbiamo deciso di comprare l'energia elettrica da nucleare dalla francia!
          Complimentoni!
          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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          • #95
            Alla fine, tutto si risolve ad una semplice equazione: noi abbiamo bisogno di energia, in quantità crescente. Non si vogliono i gassificatori, non si vuole il carbone (che in effetti inquina alla grande), non possiamo costruire altre dighe, ne' le rinnovabili possono soddisfarci a livello industriale... Signori ambientalisti: anche riducendo gli sprechi, non possiamo tornare all'austerity.
            Le centrali nucleari ci servono, punto e basta. Se gli ambientalisti vogliono impegnarsi davvero, che si diano da fare per fare in modo che ogni criterio di sicurezza, dalla costruzione alla gestione scorie, sia rispettato fino in fondo.

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            • #96
              Originariamente inviato da MrfreeDom Visualizza il messaggio
              Tralasciando il problema ancora irrisolto delle scorie, ammesso e non concesso che le centrali nucleari di ultima generazione, se ben costruite, possano considerarsi "sicure", ho serie perplessità che le future centrali italiane saranno realizzate a regola d'arte.
              Le mie perplessità nascono da una serie di considerazioni.............
              1) se non ricordo male, noi esportiamo ingenieri nucleari un pò in tutto il mondo
              2) con il ragionamento delle mafie e della sicurezza,non dovremmo più costruire nessuna fabbrica, anzi, dovremmo chiuderle tutte per precauzione
              3) c'è una emergenza nucleare in italia per cui derogare le leggi ? non me n'ero accorto
              4) titanic ? quello che è affondato in seguito alla decisione del comandante di ignorare i bollettini meteo per vincere il nastro azzurro per la nave passeggeri che compiva la traversata più veloce ? behhh sì, è come dire che spegnendo i sistemi di sicurezza, spegnendo il sistema di raffreddamento, estraendo le barre di sicurezza, forse, qualche rischio si corre (chernobyl docet)

              Odisseo
              (E d'un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all'ispirazione. (cit. Arancia meccanica) - Ma se quella non arriva, il cervelluto stà inguaiato assai (Odisseo - Gigantosaurus Carinii Patagoniae)

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              • #97
                a quanto pare franco battaglia DOCET!!
                e, anche lui dice di essere ambientalista!
                le centrali nucleari, NON servono e BASTA!
                e poi c'e un referendum che lo impedisce, e chi dice il contrario fa solo troll....
                di acqua invece, utilizzando pozzi....o, acqua per i biocombustibili...
                o, acqua pesante per ;....
                poi il MEG, poi il sole,
                liberi di esprimere le vs opinioni, ma facendovi spalla spalla; mmm, mmm
                goldsasch? citybank?

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                • #98
                  c'e un referendum che lo impedisce, e chi dice il contrario fa solo troll....
                  Forse è meglio che controlli con più accuratezza le informazioni in tuo possesso

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                  • #99
                    Originariamente inviato da odisseo Visualizza il messaggio
                    1) se non ricordo male, noi esportiamo ingenieri nucleari un pò in tutto il mondo
                    Odisseo
                    Gentile odisseo, ti ringrazio per la replica. Io non sono in grado di verificare la tua affermazione. Ti racconto quello che so:

                    Conosco tre ingegneri nucleari laureatisi tutti prima del 1987 con ottimi voti. Da molti anni ormai non si occupano più di nucleare se non delle verifiche dei macchinari radiografici degli ospedali e degli studi odontoiatrici.
                    La loro attività professionale oggi gravita intorno alla consulenza sulla qualità ISO 9000, sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sull'ambiente, ecc. Se non si fossero riqualificati nel corso degli anni, oggi sarebbero quasi nullafacenti.

                    Uno dei tre è un mio collega. Si è laureato con 110 e lode e nei primi anni lavorativi ha lavorato anche all'Enea.
                    Lui sostiene che allora fu un gravissimo errore aver abbandonato il nucleare ed aver buttato tutto alle ortiche smantellando formazione, ricerca ed industria.
                    Tuttavia, lui stesso sostiene che sarebbe un errore ancora più grave riprendere oggi lo sviluppo di questa tecnologia così delicata non avendo più le risorse per governarla.
                    Lui rabbrividisce quando sente parlare di ritorno al nucleare da politici che non ne sanno un tubo di nucleare.
                    Il fatto è che, non essendo in grado di svilupparla da soli in tempi ragionevoli, saremmo costretti ad acquistarla dall'estero col rischio che ci venga rifilata una tecnologia obsoleta o comunque problematica. Da che mondo è mondo, chi vende non dice mai tutta la verità, soprattuto se colui che compra non è in grado capirlo.

                    Alla luce di quanto detto, concludo con un domanda rivolta a te odisseo: "Tu credi che coloro che avranno il potere politico e decisionale sul nucleare italiano, avranno anche la competenza per usarlo razionalmente?"

                    Saluti. Mr. freeDom.

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                    • Originariamente inviato da MrfreeDom Visualizza il messaggio
                      Alla luce di quanto detto, concludo con un domanda rivolta a te odisseo: "Tu credi che coloro che avranno il potere politico e decisionale sul nucleare italiano, avranno anche la competenza per usarlo razionalmente?"
                      Visto che potranno pagarsi i migliori consulenti, la risposta è sì

                      Odisseo
                      (E d'un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all'ispirazione. (cit. Arancia meccanica) - Ma se quella non arriva, il cervelluto stà inguaiato assai (Odisseo - Gigantosaurus Carinii Patagoniae)

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                      • Originariamente inviato da odisseo Visualizza il messaggio
                        Visto che potranno pagarsi i migliori consulenti, la risposta è sì

                        Odisseo
                        E' vero, potrebbero pagarsi i migliori.
                        Purtroppo, di solito non vengono scelti i migliori, ma i raccomandati, soprattutto se politicizzati. E i migliori fuggono all'estero.
                        E questo è un'altro annoso problema che abbiamo in Italia.

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                        • Originariamente inviato da MrfreeDom Visualizza il messaggio
                          E' vero, potrebbero pagarsi i migliori.
                          ................E i migliori fuggono all'estero.
                          Perfetto, proprio dove, secondo le fosche previsioni di alcuni, dovremmo acquistare la tecnologia per i reattori

                          Maaaa..... allora l'enel cosa và a costruire negli ex paesi del blocco sovietico ???
                          E cosa dovremmo costruire in albania ???

                          Odisseo
                          (E d'un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all'ispirazione. (cit. Arancia meccanica) - Ma se quella non arriva, il cervelluto stà inguaiato assai (Odisseo - Gigantosaurus Carinii Patagoniae)

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                          • FreeDom, onestamente, ti rendi conto di quanto sia IRRAZIONALE questo tipo di obiezioni? Invece di andare in giro a starnazzare 'faranno solo un gran casino', pensa che, anche dal più cinico punto di vista, i nuovi impianti nucleari renderanno soldi ed energia, ed è un semplice ed ovvio interesse a che siano costruiti e mantenuti al meglio. Va bene che la nostra classe politica non brilla di lungimiranza, ma non saranno coinvolti solo loro, e non potranno certo comprarsi un occhio chiuso per risparmiare, non con le agenzie internazionali a tenere d'occhio che il sistema venga realizzato entro precisi parametri di qualità. Ti posso concedere, invece, che molto probabilmente nasceranno dei giri di consulenze 'gonfiate' ad arte, ma sul risultato finale si può scommettere. Converrà a noi, converrà a 'loro'.
                            PS - sì, me la farei costruire in giardino, una centrale nucleare. NIMBY non abita qui.

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                            • Originariamente inviato da Valmax Visualizza il messaggio
                              i nuovi impianti nucleari renderanno soldi ed energia, ed è un semplice ed ovvio interesse a che siano costruiti e mantenuti al meglio.
                              L'obiettivo del massimo profitto nel minor tempo possibile solitamente si scontra con l'obiettivo della sicurezza. Chi si prefigge di massimizzare il primo obiettivo (solitamente gli investitori privati) vede la sicurezza come un insieme di inutili adempimenti che fanno lievitare i costi e fanno allungare il payback period, e pertanto, è tentato di risparmiare sulla sicurezza.
                              Per questo ritengo che debba essere lo stato con le sue istituzioni a farsi controllore e garante della sicurezza, e per far questo ci vogliono risorse adeguate (conoscenze, regole, mezzi e uomini). Per dotarsi di queste risorse occorre tempo e investimenti pubblici. Solo così, secondo me, si può far fronte ad oltre 20 anni di completo abbandono della tecnologia nucleare. Prendere decisioni affrettate e scorciatoie, spinti dalla necessità del momento, non va in questa direzione.

                              Gentile Valmax, tu che hai tante certezze, dimmi:
                              Secondo te l'obiettivo della sicurezza è una priorità da garantire o no?
                              Secondo te, sarebbe più opportuno comprare tutta la tecnologia nuclerare dall'estero a scatola chiusa ponendoci in un rapporto di sudditanza "coloniale" nei confronti dei fornitori, oppure sarebbe preferibile sviluppare la tecnologia e l'industria a livello nazionale? La seconda ipotesi ce la possiamo permettere? Quanto tempo occorrerà per ricostruire il comparto dopo oltre 20 anni di abbandono?

                              Battute finali:
                              Prendo atto della tua disponibilità a mettere a disposizione il tuo giardino per far costruire una centrale nucleare. Ma, hai provato a chiedere cosa ne pensano i tuoi vicini? Inoltre, spero che tu non stia in un condominio, perchè altrimenti avresti serie difficoltà ad ottenere l'autorizzazione condominiuale.

                              Saluti, Mr. freeDom.

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                              • Dal sito web del Corriere: incidente ieri alle 17:38 alla centrale di Krsko, critiche dall'Austria:«Gli sloveni hanno segnalato l'incidente come una «esercitazione» e non come una panne reale».

                                Siamo sicuri a fidarci di questa o di altra gente, addetta al controllo delle centrali nucleari?
                                Quando il controllore e il controllato coincidono non c'e' sicurezza.
                                F(n) = F(n-1) + F(n-2)
                                -
                                Non e' un problema ecologico, per carita' / Nisida e' un classico esempio di stupidita'

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                                • Originariamente inviato da odisseo Visualizza il messaggio
                                  Perfetto, proprio dove, secondo le fosche previsioni di alcuni, dovremmo acquistare la tecnologia per i reattori
                                  Odisseo
                                  E tutti vissero felici e contenti!?!

                                  Ritengo che sarebbe un gravissimo errore comprare una tecnologia così delicata dall'estero come se fossimo un paese da colonizzare.
                                  Ritengo che se il nucleare si vuol proprio fare, sia preferibile sviluppare la tecnologia necessaria e dotarsi delle risorse adeguate (regole, conoscenze, uomini e mezzi) a livello nazionale servendosi anche di collaborazioni internazionali.
                                  Le domande da porsi sono quindi:
                                  Quanto tempo ci vorrà? Quanto costerà? Ce lo possiamo permettere?
                                  Ne vale la pena? E nel frattempo che facciamo? E se nel frattempo ci sarà un ripensamento politico?

                                  Mi auguro ci sia qualche esperto tra chi legge in grado di risponderte almeno ad alcune dio esse.

                                  Saluti, Mr. freeDom.

                                  Commenta


                                  • (...)sarebbe un errore ancora più grave riprendere oggi lo sviluppo di questa tecnologia così delicata non avendo più le risorse per governarla. Lui rabbrividisce quando sente parlare di ritorno al nucleare da politici che non ne sanno un tubo di nucleare.(...)
                                    Non capisco cosa intendi, dalla frase sembrerebbe che "l'Italia" debba recuperare il tempo perduto. Ma i politici non hanno MAI saputo un tubo di nucleare... la politica si limita a mettere i paletti entro cui si muoveranno le società che costruiranno e gestiranno le centrali. Le centrali sono sempre state tutte private, non sono mica statali.

                                    "Il fatto è che, non essendo in grado di svilupparla da soli in tempi ragionevoli, saremmo costretti ad acquistarla dall'estero col rischio che ci venga rifilata una tecnologia obsoleta o comunque problematica. Da che mondo è mondo, chi vende non dice mai tutta la verità, soprattuto se colui che compra non è in grado capirlo. "
                                    Cioè, intendi dire che la Edison, la Atel, e l'Enel potrebbero prendersi delle fregature?
                                    Ritengo che sarebbe un gravissimo errore comprare una tecnologia così delicata dall'estero come se fossimo un paese da colonizzare.
                                    Io riterrei pericoloso il contrario... e poi, l'abbiamo sempre comprata all'estero. Chi dava le licenze alle società elettriche erano la Westinghouse e la General Electric.

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                                    • Originariamente inviato da MrfreeDom Visualizza il messaggio
                                      Le domande da porsi sono quindi:
                                      Quanto tempo ci vorrà? Quanto costerà? Ce lo possiamo permettere?
                                      Ne vale la pena? E nel frattempo che facciamo? E se nel frattempo ci sarà un ripensamento politico?

                                      Mi auguro ci sia qualche esperto tra chi legge in grado di risponderte almeno ad alcune dio esse.
                                      Lascia perdere gli esperti. Qui lo sono tutti, perlomeno convinti
                                      Provo qualche risposta di "esperienza" di vita.
                                      Quanto tempo ci vorra? In teoria una decina d'anni, diciamo 12-15 per tenerci larghi. Questo se si sceglie la via delle centrali di terza generazione attualmente disponibili.
                                      Quanto costerà? E' una domanda che in realtà non significa molto. Poniamo che occorrano 4,5 fantastiliardi di euro per dirla alla Zio Paperone. I fatti sono due o il paese NON li ha (ce ne sono molti ed infatti manco pensano a fare le centrali) o li ha. Nel secondo caso l'installazione produce energia, cioè ricchezza, cioè soldi per farla breve e la domanda allora è: conviene costruirla? in quanto si ammortizza e comincia a produrre? Questo, per inciso, è il reale motivo per cui l'abbandono del nucleare sull'onda delle paure della massaia è stato un suicidio economico gravissimo che ora tutti paghiamo, protestando con chi ha avuto il grave torto semplicemente di seguire le nostre istruzioni. Ma vabbè, tralasciamo.
                                      Dato che le centrali dovranno essere realizzate da aziende private compito dello stato è garantirne la realizzabilità (siti, smaltimento scorie, permessi e accettazione, ecc), spendendo certo, ma il grosso dell'investimento sarà privato. Se spendo 1 milione di euro e questo mi ritorna in 5 anni garantito qualcuno ci penserà. Edison se non erro ha già avanzato proposte.
                                      Ce lo possiamo permettere? Certo, era di rinunciare a quelle già costruite o in costruzione 20 anni fa che non potevamo permetterci.
                                      E nel frattempo? Nel frattempo e anche dopo si useranno le alternative. Gas e carbone in primis. Anche se il piano nucleare entrasse in funzione domani molto difficilmente arriverà a superare il 10% prima del 2020. In pratica invece di importare energia nucleare dall'estero ce la faremo qua. Per il resto la situazione resta uguale. Chi sogna di sostituire gas/carbone col nuke prima di 40-50 anni delira.
                                      E se nel frattempo ci sarà un ripensamento politico? Si ribloccherà tutto gettando a mare investimenti miliardari. Lo abbiamo già astutamente fatto vent'anni fa... chi ce lo impedirebbe? Probabilmente ora ci sarebbero anche ulteriori pesanti conseguenze per penali da pagare, giustamente, alle imprese che hanno investito. Siamo un paese singolare e non ci sarebbe da stupirsi. Certo che se poi vedo il salariato che piange perchè non arriva a fine mese dopo aver ridetto "no grazie" non gliele mando a dire eh! Fessi una volta può tollerarsi, due no!
                                      A mio modesto parere se questo governo riesce a mettere le pietre nei cantieri il processo non si arresterà. Semplicemente potrà essere rallentato, e qui si spiega lo scetticismo sulle date ipotizzate, ma molto difficilmente si riformerà una maggioranza "anti".
                                      A mio parere la migliore carta da gicoare non sta nella riproposizione degli spauracchi e di Chernobil (come era amplissimamente prevedibile nel momento in cui la gente comincia ad avere paura seriamente del futuro si fa molto, ma molto, meno schizzinosa. Al "no grazie" ora si oppone il "comincio a pigliare questo che costa meno poi si vedrà") Ma nel fare pressione perchè perlomeno ci si lanci in progetti di reattori più avanzati possibile. Non sono affatto d'accordo con chi paventa l'incapacità italiana, le collusioni, ecc. L'Italia era all'avanguardia nel nucleare negli anni 60 e, vista la situazione, saremmo forse il paese più avvantaggiato per puntare tutto su reattori avanzati magari autocostruiti che poi facciano anche mercato. Ovviamente penso a reattori di 4° generazione, a reattori intrinsecamente sicuri, con pochissime o nessuna scoria... boh! Puntare molto su soluzioni del genere. Capire anche meglio se la cosa della fissione del ferro sta in piedi investendoci tanto e creando dei prototipi.
                                      Insomma un "progetto Manhattan" pacifico, ma straordinario, per essere i primi a trovare la quadratura del cerchio fra sicurezza, ambiente e nucleare. Rubbia tutto sommato parla ancora italiano!
                                      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                      • questa volta merita un intrusione per uno STANDING OVATION a brightingeyes!!
                                        quoto al 90%, meno la parte che prevede un temporaneo uso di carbone, ok al metano!
                                        ma QUI,c'e la FISSA di ENERGETICAMBIENTE,.....per la tecnologia....!?
                                        la tecnica e' altrettanto forte-IMPORTANTE, anzi forse di ++

                                        SOTTOLINEO che QUI, oggettivamente, "sembra"che si metta in secondo piano il problema: "NON sviluppo" dell IDRO,
                                        PROBLEMA, che sta' ESCLUSIVAMENTE nel fatto che l' acqua e' gratis e pubblica; a differenza del petrolio (interesse privato)....
                                        acqua, che e' ESSENZA anche per bioMASSE

                                        e, credo che un piano marshall per la RICOSTRUZIONE del sistema idrogeologico: energetico, distributivo civile ed agricolo, oltre a FARE servizio di PROTEZIONE CIVILE, sia longimirante e durevole!! e, durevole =economico!!
                                        senza contare la qualificazione del PRODOTTO ITALIA!

                                        aspettando la cavitazione ....NO NUKE at ALL!! il nuke ha 70 anni, E' vecchio!
                                        credo che comunque non si possa pensare a un r-EVOLUZIONE, senza coinvolgere anche l' africa cina india; perche gia ORA possibile....
                                        ciao

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                                        • Lasciando stare i deliri di ham, plaudo all'equilibratissimo intervento di BE, intervento che a questo punto potrebbe chiudere la discussione, rendendo ridondanti ulteriori osservazioni pro o contro.
                                          Speriamo solo che questo governo si muova in fretta.

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                                          • Condivido parte dell'intervento del moderatore BrightingEyes.
                                            Ritengo comunque che tra le alternative vadano mensionate anche:
                                            1) l'aumento del risparmio energetico, inteso come aumento di efficienza e riduzione degli sprechi.
                                            2) lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili.

                                            Per me, il loro contributo potenziale non è trascurabile, come invece molti sostengono.

                                            Ho qualche perplessità sul carbone, ma mi rendo conto di avere una conoscenza molto limitata sull'argomento.

                                            Sulla collusione e sul malaffare italiano non credo che si tratti di essere d'accordo o meno. Fanno parte della nostra realtà e non possono essere ignorate neanche per un affare come quello nucleare. Sarebbe più saggio cercare di limitarne la capacità di incidere, ma non so come ciò sia possibile.

                                            Concordo pienamente sul fatto che, con l'attuale situazione politica, molto probabilmente verrà avviato un nuovo programma nucleare italiano con investimenti significativi pubblici e privati.
                                            Non credo comunque che questo governo abbia la volontà di lanciarsi in programmi a lungo termine e dagli esiti incerti per la realizzazione di reattori più evoluti di quelli attualmente disponibili. La sicureza intrinseca di questi reattori di 4° generazione è ancora tutta da dimostrare, e di ricerche in tal senso ne sono state già fatte dopo l'incidente di Chernobil senza arrivare a risultatiti convincenti.

                                            La sicurezza intrinseca non sarà mica uno slogan per tranquillizzare gli animi come quello delle bombe intelligenti delle recenti guerre?

                                            Credo invece che l'attuale governo abbia l'intenzione di realizzare il più presto possibile impianti con la tecnologia non più evoluta di quella attualmente disponibile (speriamo che sia almeno la più evoluta e sicura tra quelle a disposizione).
                                            Per onestà intellettuale, chi propone il ritorno al nucleare dovrebbe dire che tali impianti non sono assolutamente sicuri, ma che per necessità economiche e per ragioni di strategia energetica nazionale dovremmo accettarne il rischio.
                                            Tuttavia, non sono così convinto che si riuscirà a far entrare in esercizio tali impianti. L'opposizione c'è già, e si farà sempre più sentire man mano che si andrà avanti, e la strada è lunga. Di sicuro, gli investimeti dovranno essere finanziati direttamente o indirettamente dagli italiani anche se i reattori non verranno mai realizzati o non entreranno mai in esercizio.
                                            Una volta concesse le autorizzazioni, in caso di ripensamento ci troveremmo comunque a pagare penali esorbitanti agli investitori privati.
                                            Messa così, ritengo che si tratti di un investimento ad alto rischio senza alcuna garanzia.

                                            Saluti, Mr. freeDom.

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                                            • Originariamente inviato da Valmax Visualizza il messaggio
                                              Speriamo solo che questo governo si muova in fretta.

                                              .. scommetto ke tra 5 anni stiamo ancora parlandone...

                                              e questo non mi dispiace per niente!
                                              'This shit's got to go!' (J.Fresco)

                                              Zeitgeist: Moving Forward

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                                              • Originariamente inviato da livingreen Visualizza il messaggio
                                                Le centrali sono sempre state tutte private, non sono mica statali.
                                                Non mi risulta che in passato le cose siano state come tu dici. Ma non è questo il punto.

                                                Originariamente inviato da livingreen Visualizza il messaggio
                                                Cioè, intendi dire che la Edison, la Atel, e l'Enel potrebbero prendersi delle fregature?
                                                No. Per i privati ciò che conta solitamente è il profitto. Sono gli italiani che rischiano di prendersi delle fregature in termini di sicurezza.

                                                E' lo stato che deve imporre le regole e vigilare affinchè vengano rispettate. Lo stato non può astenersi dall'esercitare il ruolo di controllore sulla sicurezza degli impianti. E lo dovrebbe fare con competenza ed affidabilità. Per farlo sono necessarie conoscenza, regole, uomini e mezzi. Per farlo bene c'è anche bisogno di tempo.

                                                Saluti. Mr. freeDom

                                                Commenta


                                                • Fredom, questo agitare lo spauracchio di Chernobyl comincia a diventare una trollata: se TU non trovi convincenti i risultati delle ricerche, dillo chiaro e tondo invece di parlare in modo generico.
                                                  Ti stiamo dicendo in tutte le salse che gli altri reattori (francesi, tedeschi e americani), se ben mantenuti e controllati (cosa che normalmente viene fatta, guarda un po'!) funzionano e quelli a noi vicini ci danno energia. Se proprio vogliamo fare i cinici, non dobbiamo neppure preoccuparci dei futuri reattori in casa nostra: se scoppia uno di quelli, siamo fottuti alla grande! Vuoi andare in Francia e in Germania ad agitare i risultati di quel nostro scellerato referendum?
                                                  Chernobyl, per l'ultima volta e in nome del raziocinio, fu un evento causato da una serie di errori umani e inadeguata manutenzione (cosa fin troppo comune nelle infrastutture sovietiche). Tu puoi dire in tutta onestà che costruiremo i nostri nuovi reattori pensando a come tagliare sulla sicurezza? Scusa se me la rido alla grande, visto che ormai giochi solo a fare il disfattista.
                                                  Quanto alle fonte rinnovabili, sono il primo a sostenere che essere debbono essere maggiormente diffuse a livello domestico e in modo capillare, soprattutto per le tantissime piccole comunità extraurbane.
                                                  Di nuovo: se pensi che il rinnovabile soddisfi la domanda industriale, sei fuori dal mondo. Se hai delle idee migliori per produrre grandi quantità di energia, in modo praticabile e con un piano di rientro economico plausibile, tirale fuori dal cappello invece di fare la bambolina che fa no-no-no.

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                                                  • Passiamo al secondo punto delle contro osservazioni di odisseo, anche se l'ho già parzialmete trattato in um messaggio precedente rispondendo al moderatore BrightingEyes.

                                                    Originariamente inviato da odisseo Visualizza il messaggio
                                                    2) con il ragionamento delle mafie e della sicurezza,non dovremmo più costruire nessuna fabbrica, anzi, dovremmo chiuderle tutte per precauzione
                                                    Odisseo
                                                    Sembra una cura piuttosto drastica, anche se a volte va a finirie proprio così. Infatti, alcuni imprenditori preferiscono non investire in alcune regioni d'Italia anche per questo motivo, soprattutto in quelle in cui il problema è particolarmente manifesto.

                                                    Io ritengo che il problema non vada ignorato, illudendosi che non esista.
                                                    La recente storia del nostro paese ci ha dimostrato che la collusione ed il malaffare si annida in molte realtà della politica e dell'economia.
                                                    Gli effetti del malaffare li paga la comunità che spende molto per avere infrastrutture sotto gli standard.

                                                    Ritengo che sarebbe più saggio e rassicurante, da parte di chi propone il ritorno al nucleare, sforzarsi per mettere in atto strategie atte ad evitare gli effetti delle connivenze "mafiose", soprattutto su un settore così a rischio per la sicurezza e la salute della popolazione.
                                                    Secondo me, non curarsi del problema, equivale ad accettare il rischio di realizzare qualcosa non come si sarebbe dovuto e potuto, almeno sotto il profilo della sicurezza.

                                                    Ritengo invece non realistico paventare il pericolo che qualche organizzazione mafiosa possa sfruttare il nucleare civile per fini terroristici. Costruire impianti nucleari in Italia non equivale a mettere l'atomica nelle mani della mafia. Tuttavia, faccio osservare che teoremi del genere sono stati formulati per altri stati e per altre organizzazioni criminali terroristiche.

                                                    Saluti, Mr. freeDom.

                                                    Commenta


                                                    • Allora quello che dici è ben altra cosa: certo, le istituzioni devono fare il loro dovere in parallelo con qualunque attività imprenditoriale, ma non possiamo neppure stare fermi in tutto fino a quando l'ultimo mafioso non sarà reso innocuo, non credi? Non dico che accetto l'esistenza delle collusioni, ma fare in modo che in certi settori e in certi lavori la loro infiltrazione sia minima, per non dire nulla, non è impossibile.
                                                      PS - se permetti, nelle tue parole si intravede una evidente sottomissione nei confronti della criminalità organizzata. Ti basta vederla all'orizzonte per fermare qualunque impresa, tanto sarà destinata al sicuro fallimento/sperpero a danno della cittadinanza...

                                                      Commenta


                                                      • E' lo stato che deve imporre le regole e vigilare affinchè vengano rispettate. Lo stato non può astenersi dall'esercitare il ruolo di controllore sulla sicurezza degli impianti. E lo dovrebbe fare con competenza ed affidabilità. Per farlo sono necessarie conoscenza, regole, uomini e mezzi. Per farlo bene c'è anche bisogno di tempo.
                                                        Perefetto, è quello che stiamo dicendo da tempo, e che ha ribadito anche BE e tanti altri. Converrai, quindi, che questo non ha molto a che vedere coi soldi che servono alla costruzione delle centrali, coi privati che acquisteranno tecnologie e componenti dove più gli aggrada, e col fatto che dovranno essere rispettati regolamenti INTERNAZIONALI che riguardano la sicurezza delle centrali.
                                                        Potenziare l'ARPA o il CNR con un modesto numero di specialisti, in modo che lo stato controlli la sicurezza nucleare, non è la stessa cosa che dire "sarebbe preferibile sviluppare la tecnologia e l'industria a livello nazionale". La tecnologia l'abbiamo molte volte comprata all'estero, anche in passato.

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                                                        • Originariamente inviato da Valmax Visualizza il messaggio
                                                          Fredom, questo agitare lo spauracchio di Chernobyl comincia a diventare una trollata: se TU non trovi convincenti i risultati delle ricerche, dillo chiaro e tondo invece di parlare in modo generico.
                                                          C'è qualche ricerca che afferma che il rischio di incidenti non esiste? Che non dobbiamo analizzare tutti i possibili rischi perchè tanto gli effetti di un incidente sono trascurabili?


                                                          Originariamente inviato da Valmax Visualizza il messaggio
                                                          Chernobyl, per l'ultima volta e in nome del raziocinio, fu un evento causato da una serie di errori umani e inadeguata manutenzione (cosa fin troppo comune nelle infrastutture sovietiche). Tu puoi dire in tutta onestà che costruiremo i nostri nuovi reattori pensando a come tagliare sulla sicurezza?

                                                          Quello che sto dicendo dall'inizio del mio primo intervento è che, qualora si intraprenda il ritorno al nucleare, bisogna fare in modo che la sicurezza sia massima ed il rischio di incidente sia abbassato sotto una soglia tollerabile. Ciò ha un costo che deve essere considerato, sia in termini economici sia in termini temporali che non può essere trascurato. Bando alle semplificazioni.

                                                          Originariamente inviato da Valmax Visualizza il messaggio
                                                          Di nuovo: se pensi che il rinnovabile soddisfi la domanda industriale, sei fuori dal mondo. Se hai delle idee migliori per produrre grandi quantità di energia, in modo praticabile e con un piano di rientro economico plausibile, tirale fuori dal cappello invece di fare la bambolina che fa no-no-no.
                                                          Ti ringrazio per la definizione colorita, comunque tu mi fai dire cose che non ho mai affermato. Io ho solo affermato che il loro contributo potenziale non è trascurabile.
                                                          Un aumento fino al 7% della quota di energia elettrica prodotta da rinnovabili in un arco di 10 anni non è un'utopia irrealizzabile e non sarebbe affatto trascurabile. Analogamente, non è un'utopia un aumento del 20% di risparmio energetico negli usi finali da realizzare nello stesso periodo. In futuro, le potenzialità delle rinnovabili dovrebbero migliorare ulteriormente.

                                                          Le energie rinnovabili costano più del petrolio? E' sicuramente vero, almeno se ci limitiamo a considerare solo i costi diretti. Tuttavia, sono investimenti che generano un circolo virtuoso in grado di far abbassari i costi delle stesse tecnologie. Le rinnovabili inoltre fanno crescere un settore economico fatto di tanti competitor che ha delle ricadute positive sull'occupazione e sullo sviluppo locale.

                                                          Le energie rinnovabili costano più del nucleare? E' probabile, anche se più difficile da dimostrare in quanto le stime sul costo dell'energia nucleare non sono così semplici. Ammettiamo che sia vero. Tuttavia, le rinnovabili, seppur non immuni a critiche di impatto paesaggistico di alcuni, non implicano problemi legati alla sicurezza ed alla salute dell'uomo e normalmente sono più accettate dalle comunità locali.
                                                          Non mi ritengo definibile una bambolina che fa no-no-no. Per esempio, mia personale convinzione è che le wind-farm siano manufatti molto affascinanti che non deturpano il paesaggio, ma al contrario lo arricchiscono.

                                                          Saluti, Mr. freeDom.

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                                                          • Originariamente inviato da Valmax Visualizza il messaggio
                                                            PS - se permetti, nelle tue parole si intravede una evidente sottomissione nei confronti della criminalità organizzata. Ti basta vederla all'orizzonte per fermare qualunque impresa, tanto sarà destinata al sicuro fallimento/sperpero a danno della cittadinanza...
                                                            Desidererei vivere in Paese in cui sia diffusa la legalità e l'onesta. La mia non è sottomissione, ma è rassegnazione. Sono rassegnato al fatto che il nostro Paese è pervaso dal malaffare. Tuttavia, nel mio piccolo non mi sottometto al sistema e cerco di agire con integrità morale.

                                                            Mr. freeDom.

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                                                              Visto che potranno pagarsi i migliori consulenti, la risposta è sì

                                                              Odisseo
                                                              Chi sono, [MODERAZIONE: evitiamo insulti grazie] battaglia o Veronesi o Casini?
                                                              Ultima modifica di BrightingEyes; 06-06-2008, 10:10.
                                                              :rain:L'uomo ha scoperto la bomba atomica, però nessun topo costruirebbe una trappola per topi.
                                                              (Albert Einstein):preoccupato:

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