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Apparato Focardi-Rossi

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  • Grazie Vettore . Se volete cimentarVi nella costruzione di un E Cat senza dover
    diventare matti Vi segnalo un indirizzo di Brescia che vende polveri metalliche
    di tutti i tipi compreso il Nichel a prezzi abbordabili. Tra queste vi è la polvere di Nichel sotto la voce NIchel carbonile, una polvere di puro Nichel (non fatevi ingannare dalla dizione carbonile) Infatti questo Nichel è ottenuto dal Nichel tetracarbonile che è un gas ottenuto facendo interagire Nichel e CO a circa
    50 -60 C° che poi viene compresso a 200 bar e a questo punto diviene liquido (molto tossici sia il gas che il liquido) . Con la fase successiva viene purificato e vaporizzato alla temperatuta di 780 C° e si scinde in Ni e CO e dunque in una polvere quasi molecolare. La ditta è la METALPOLVERI di Gussago (BS) Buon divertimento!

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    • Originariamente inviato da lucem ferens Visualizza il messaggio
      questo Nichel è ottenuto dal Nichel tetracarbonile facendo interagire Nichel e CO a circa
      50 -60 C° che poi viene compresso a 200 bar e a questo punto diviene liquido (molto tossici sia il gas che il liquido) . Con la fase successiva viene purificato e vaporizzato alla temperatuta di 780 C° e si scinde in Ni e CO e dunque in una polvere quasi molecolare.
      ho come la sensazione che per fare questa polvere di stelle ehm cioè di nichel ci sia un dispendio energetico di pari all'energia che renda in cella H - Ni (speriamo mi sbagli..)

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      • Ho trovato un altro sistema, Sciogliendo il nichel in acido nitrico si fa assorbire il composto ottenuto in un supporto poroso quale allumina, ma per me si puo provare anche carbone, mattone, mattone refrattario, argilla espansa, pomice ecc...
        Poi si riscalda, ottenendo ossido di nichel, una volta inserito nel reattore si disossida con l'idrogeno, si fa il vuoto per aspirarne l'acqua prodotta...et voilà..
        Oppure si riscalda il sale ottenendo direttamente ossido di nichel che nel reattore viene ridotto.
        Che ne pensate sembra una strada semplice da seguire?
        Vettore a che punto sei?
        Io sono pronto per partire con il setup che avevo descritto, devo solo passare dal rivenditore per noleggiarmi una bombola di idrogeno.
        Intanto sto preparando un alimentatore HV ac dc regolabile da circa 10 KV 100W per l'evoluzione del set up.

        Ciao a tutti.
        Ciao
        __________________________________________________ ___________________________________________
        Stirling

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        • Originariamente inviato da SGF Visualizza il messaggio
          Ho trovato un altro sistema, Sciogliendo il nichel in acido nitrico si fa assorbire il composto ottenuto in un supporto poroso quale allumina, ma per me si puo provare anche carbone, mattone, mattone refrattario, argilla espansa, pomice ecc...
          Poi si riscalda, ottenendo ossido di nichel, una volta inserito nel reattore si disossida con l'idrogeno, si fa il vuoto per aspirarne l'acqua prodotta...et voilà..

          Ciao a tutti.
          Ti sconsiglio di mettere a contatto soluzioni nitriche con carbone perchè da reazioni vivaci e sviluppa NOx. ...

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          • Originariamente inviato da SGF
            Che ne pensate sembra una strada semplice da seguire?
            Si, potrebbe funzionare...

            Vettore a che punto sei?
            Ho qualche problema di perdite sul reattore d'acciaio (sulle filettature più grandi): penso di potere risolvere, però per evitare problemi, e anche considerando il tipo di prove che volevo fare all'inizio, partirò con il reattore piccolo in vetro pyrex tipo Fleischmann & Pons... Devo anche completare l'elettronica per l'acquisizione delle misure ed il controllo...
            Le prove che farò inizialmente saranno limitate a max 2 bar e tutto sarà alimentato in CC da una batteria al piombo o al litio: in questo modo sarà più facile ottenere risultati precisi e ripetibili.

            Originariamente inviato da pino81
            ho come la sensazione che per fare questa polvere di stelle ehm cioè di nichel ci sia un dispendio energetico di pari all'energia che renda in cella H - Ni (speriamo mi sbagli..)
            Questa osservazione l'hanno fatta in molti a proposito del dispositivo di Rossi, ma proprio questo è l'unico caso in cui è del tutto fuori luogo! La stessa considerazione è applicabile a qualsiasi fonte di energia: il petrolio non sgorga spontaneamente nei silos fuori dalle centrali, ed i pannelli fotovoltaici non crescono sugli alberi, richiedono tutti una quantità di energia anche molto grande prima di fornirla a loro volta. Non ha però senso chiedrsi questo per una fonte di energia nucleare, che in qualnto tale fornisce un'energia che è diversi ordini di grandezza maggiore di quella che può essere stata consumata prima.

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            • Avevo un problema di piccola perdita in un raccordo di un manometro, non riuscivo a sigillarlo (forse mezzo ovalizzato). Ho risolto facendo il vuoto e con teflon liquido, gli ho fatto aspirare il teflon dalla perdita.
              tutto sarà alimentato in CC da una batteria al piombo o al litio: in questo modo sarà più facile ottenere risultati precisi e ripetibili.
              Anche io ho ripiegato per una batteria al piombo a 12 V, più che altro per una questione di disturbi elettrici dovuti all'alimentatore swicing(Di un Pc da 30A) Schifo totale manda tutto in tilt compreso uno strumento industriale che uso per la lettura diretta della Tc K....molto meglio il caro vecchio trasformatore.

              In compenso ho fatto un ottimo lavoro con l'acquisizione geiger...già... appena accendo l'alimentatore HV ho due effetti, il pc va subito in Tilt, nella piccola tv che ho in laboratorio non si vede più niente...dovrò rivedere qual cosa.

              ciao a tutti
              Ciao
              __________________________________________________ ___________________________________________
              Stirling

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              • Originariamente inviato da SGF Visualizza il messaggio
                Avevo un problema di piccola perdita in un raccordo di un manometro, non riuscivo a sigillarlo (forse mezzo ovalizzato). Ho risolto facendo il vuoto e con teflon liquido, gli ho fatto aspirare il teflon dalla perdita.
                Purtroppo nel mio caso le filettature in questione sono quelle per aprire il reattore, quindi non posso usare niente di "definitivo"...
                Credo che con degli o-ring di silicone dal lato interno dovrei risolvere. Purtroppo non ho molta scelta viste le temperature previste in quelel zone: o teflon o silicone...

                In compenso ho fatto un ottimo lavoro con l'acquisizione geiger...già... appena accendo l'alimentatore HV ho due effetti, il pc va subito in Tilt, nella piccola tv che ho in laboratorio non si vede più niente...dovrò rivedere qual cosa.
                E con cosa l'hai fatto? Con un magnetron?

                Comunque, scherzi a parte, essere sicuri e confidenti riguardo la propira strumentazione è ovviamente una cosa molto importante.
                Anche io ci sto dedicando un pò più tempo del previsto, proprio per essere sicuro di non prendere abbagli...

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                • vettore, la mia battuta non era fuori luogo perchè mi pare che per esempio la cella al plasma elettrolitico (che produce anch essa un surpluss energetico) sia sconveniente principalmente a causa dell'usura dell'elettrodo,il fatto che non abbia ancora visto o trovato una cella LENR alla fleishman,mizuno o rossi-focardi che riesca quanto meno ad autosostentarsi,(dato ritieni che l'energia emessa supera di vari ordini di grandezza quelle immessa) mi lascia pensare che ognuno di questi sistemi abbia pur sempre il proprio tallone d'achille

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                  • Originariamente inviato da pino81 Visualizza il messaggio
                    il fatto che non abbia ancora visto o trovato una cella LENR alla fleishman,mizuno o rossi-focardi che riesca quanto meno ad autosostentarsi,(dato ritieni che l'energia emessa supera di vari ordini di grandezza quelle immessa) mi lascia pensare che ognuno di questi sistemi abbia pur sempre il proprio tallone d'achille
                    Guardi la cosa dal punto di vista sbagliato. Conosci una qualsiasi fonte di energia, anche convenzionale, che si "autosostiene"? Non mi risulta che ne esistano, e considerando le leggi della termodinamica non credo possano esistere. Perchè quindi pretendere tanto da una cella LENR? Tra l'altro per quale motivo l'autosostenersi dovrebbe essere un così grande valore aggiunto?
                    Se hai un oggetto che ti "moltiplica" l'energia che gli fornisci per un fattore anche solo 5, è comunque un vantaggio grandioso! Soprattutto se questa energia viene fuori, non da qualcosa che l'ha immagazzinata nel tempo (come in qualsiasi reazione chimica o di combustione), ma dalla conversione della materia in energia (come in qualsiasi reazione nucleare), e quindi si tratta di energia "nuova" e non "riciclata"...
                    Il fatto di autosostenersi o meno delle reazioni LENR tra l'altro dipende, non tanto da questioni energetiche, ma dal fatto che l'energia presa in ingresso è di tipo elettrico, mentre quella in uscita è sotto forma di calore. Fino ad ora nessuna reazione aveva prodotto una quantità di energia tale da rendere pensabile la riconversione (e quindi la chiusura del ciclo): il reattore di Rossi rende questa possibilità concreta (anche se lui dice di non volerlo fare per questioni di sicurezza). Ma ti dirò di più: sembrerebbe che questo tipo di reazioni, a differenza di quelle a plasma elettrolitico, si possono anche autosostenere intrinsecamente una volta avviate...

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                    • Ciao pino81, a ri-ri-ripetiamoci....hai calcolato quanto petrolio si consuma per avere 12 KWh x 6 mesi?
                      Bene, l'Ecat con circa 100gr di nichel restituisce 12KWh x 6 mesi.
                      Non hai ancora calcolato quanto petrolio? Beh, fallo e troverai la risposta hai tuoi dubbi.
                      Ciao
                      __________________________________________________ ___________________________________________
                      Stirling

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                      • Se posso dare un consiglio per quanto riguarda le guarnizioni di tenuta, ci sono in commercio guarnizioni di grafite relativamente morbide che resistono fino a 1000 C° e di costo
                        contenuto. Dalle mie parti le tagliano a misura presso i rivenditori.

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                        • ciao ragazzi, mi fa piacere che abbiate preso a cuore il mio scetticismo,

                          Originariamente inviato da Vettore Visualizza il messaggio
                          Guardi la cosa dal punto di vista sbagliato. Conosci una qualsiasi fonte di energia, anche convenzionale, che si "autosostiene"? Non mi risulta che ne esistano, e considerando le leggi della termodinamica non credo possano esistere.
                          ma in che senso si auto sostiene? io parlo del sistema in tutto il suo ciclo, è ovvio che se accendi una fiamma e non fornisci legna essa si spegne cosi come questi reattori hanno un continuo bisogno di corrente per innescare la reazione,
                          che il sign. Rossi non abbia voglia di rischiare la Sua sicurezza non vuol dire che non ci sia qualcuno disposto a farlo al posto suo, mi pare che si parli di questa nuova cella ormai da mesi, è possibile che a nessuno venga il pallino di assemblarla (conoscendo i reagenti) e di riconvertire in elettricità (magari tramite fuel cell,o una turbina a vapore o altri metodi...) l'energia termica che viene sprigionata dalla cella in elettricità PER RIALIMENTARE LA STESSA CELLA ,(se è vero che è un sistema con rendimento superiore all'unità,si dovrebbero anche coprire le perdite dovute alla conversione dell'energia da termica ad elettrica o sbaglio? ) e dimostrare palesemente l'efficienza dell'apparato ?
                          forse non ci si rende ancora conto che è solo questa la dimostrazione che tutto il mondo si aspetterebbe di poter assistere.
                          Ultima modifica di pino81; 14-06-2011, 11:06.

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                          • Originariamente inviato da pino81 Visualizza il messaggio
                            che il sign. Rossi non abbia voglia di rischiare la Sua sicurezza non vuol dire che non ci sia qualcuno disposto a farlo al posto suo, mi pare che si parli di questa nuova cella ormai da mesi, è possibile che a nessuno venga il pallino di assemblarla (conoscendo i reagenti) e di riconvertire in elettricità (magari tramite fuel cell,o una turbina a vapore o altri metodi...) l'energia termica che viene sprigionata dalla cella in elettricità PER RIALIMENTARE LA STESSA CELLA ,
                            Il problema è che al momento nessuno è riuscito ad ottenere un watt in più di quelli immessi.
                            E' chiaro che questo reattore è in grado di autoalimentarsi SE le cifre fornite sono quelle. 12 kW a fronte di 300 W immessi senon mi ricordo male... guarda caso però gli stessi sperimentatori non hanno fatto questa prova che, come al solito, metterebbe tutti a tacere.

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                            • Originariamente inviato da Vettore Visualizza il messaggio
                              per quale motivo l'autosostenersi dovrebbe essere un così grande valore aggiunto?
                              Però è anche vero che, riguardo i reattori a fusione, si definisce un fattore di merito (fattore di guadagno energetico da fusione, Q) che altro non è che il rapporto tra la potenza da fusione e la potenza per mantenere il plasma a regime.
                              Fino ad ora nessuna reazione aveva prodotto una quantità di energia tale da rendere pensabile la riconversione (e quindi la chiusura del ciclo): il reattore di Rossi rende questa possibilità concreta (anche se lui dice di non volerlo fare per questioni di sicurezza).
                              Sicurezza??

                              Originariamente inviato da pino81 Visualizza il messaggio
                              forse non ci si rende ancora conto che è solo questa la dimostrazione che tutto il mondo si aspetterebbe di poter assistere.
                              Effettivamente, anche ITER lo stanno costruendo per lo stesso motivo.

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                              • Originariamente inviato da endymion70 Visualizza il messaggio
                                Il problema è che al momento nessuno è riuscito ad ottenere un watt in più di quelli immessi.
                                guarda caso però gli stessi sperimentatori non hanno fatto questa prova che, come al solito, metterebbe tutti a tacere.
                                appunto.. è esattamente quel che intendo io ,non penso che un boiler E-CAT non sia in grado di generare del vapore sufficiente ad una generazione elettrica

                                Originariamente inviato da BesselKn Visualizza il messaggio
                                Originariamente scritto da Vettore
                                il reattore di Rossi rende questa possibilità concreta (anche se lui dice di non volerlo fare per questioni di sicurezza).

                                Sicurezza??
                                forse vettore intende dire che Rossi si astiene dall' auto-alimentare la cella in circuito chiuso perchè si potrebbe innescare una reazione ad effetto domino incontrollabile

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                                • Originariamente inviato da pino81 Visualizza il messaggio
                                  forse vettore intende dire che Rossi si astiene dall' auto-alimentare la cella in circuito chiuso perchè si potrebbe innescare una reazione ad effetto domino incontrollabile
                                  Se fosse così
                                  1. Nessuno dovrebbe utilizzare quel coso senza sufficienti ragguagli tecnici interni (e invece si parla di produzione industriale in un mondo dove qualunque telefonino deve superare il vaglio della FCC o similare)
                                  2. Quale miglior prova ci sarebbe per dimostrare che l'apparato è effettivamente utile? Drastica ma efficace...

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                                  • Io credo che semplicemente finora non si siano presi la briga di convertire l'energia termica prodotta in energia elettrica, semplicemente perchè questa è una tecnologia già nota ed andrebbe solo ad aumentare la complessità dell'apparato fomentando ulteriori discussioni su possibili imbrogli.

                                    Anche a me non dispiacerebbe vedere un mini generatore termoelettrico da 300W attaccato al tubo del vapore che produce l'energia necessaria per alimentare la cella, ma di per se è inutile.

                                    Conoscendo il sistema, gli input, gli output e il regime di funzionamento (regime stazionario con deflusso), basta un bilancio di primo principio per vedere che qualcosa non torna e l'enegia prodotta supera quella immessa...quindi da qualche parte ci dev'essere un accumulo di energia interno al sistema che viene rilasciata (o ci sono input nascosti).
                                    Poi ovviamente l'energia termica non ha lo stesso "valore umano" dell'energia elettrica, per questo infatti esistono altri parametri come l'entropia o l'exergia per valutarne il "valore umano" (passatemi il termine).

                                    Ma per un conto alla bel e buona basta assumere un rendimento di conversione, chessò un 20% di un piccolo ciclo ORC associabile al reattore di Rossi da 1MW termico e se ipotizziamo una spesa di 25kW elettrici otteniamo comunque 200kW elettrici ovvero 8 volte l'energia fornita...

                                    Tutto questo per dire che non serve necessariamente produrre energia elettrica con un reattore per dire che è energeticamente conveniente!
                                    Per quanto riguarda la sostenibilità intrinseca del sistema, non sono pratico di conti, ma l'energia prodotta di origine nucleare a parità di massa è diversi ordini di grandezza superiore rispetto a quella dell'energia chimica dei combustibili fossili...quindi data l'apparente semplicità del sistema e considerando che si spendono miliardi per la fusione calda (che se non fosse autosostenibile non verrebbe fatto), mi sento di azzardare che anche il reattore di Rossi si autosostiene (nel senso che nell'intero ciclo di vita produce più energia di quella che si è utilizzata in tutti i processi ad esso collegati, compresa costruzione, estrazione del nichel, produzione H2, ecc )
                                    Ultima modifica di sil-ver; 14-06-2011, 19:30.

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                                    • Originariamente inviato da pino81 Visualizza il messaggio
                                      si potrebbe innescare una reazione ad effetto domino incontrollabile
                                      Il consumo in ingresso è già limitato a 300 W. Per questa ragione, non vedo perché si dovrebbe comportare come una bomba (come fai intendere tu)...

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                                      • Alcuni chiarimenti.
                                        Riguardo al termine "autosostenersi": questo ha due significati se riferito alla reazione Ni-H. In un caso può significare, come l'avete inteso voi, chiudere il ciclo, cioè produrre elettricità dal calore prodotto ed utilizzarla per alimentare l'apparato. E' chiaro che se i numeri sono quelli di cui si è parlato questo è assolutamente fattibile (anche se i convertitori calore-elettricità, comunque siano fatti non sono mai molto efficienti a queste scale, quindi il gioco non vale assolutamente lo sforzo).
                                        L'altro significato del termine, che è il più interessante, forse non lo avete colto bene: la reazione potrebbe andare avanti da sola anche senza fornire energia di nessun tipo! Ossia la si fa partire, e poi per mesi continua a produrre calore senza bisogno di apportare ne energia, ne idrogeno, ne nichel! (Ci riuscivano già Focardi e Piantelli) Ed in effetti questa proprietà viene sfruttata in parte nel reattore di Rossi: se ricordate la cella assorbe più energia elettrica all'inizio, ma a regime ne assorbe molto meno. Rossi dice che questa energia residua è necessaria non a mantenere la reazione, ma per questioni di "sicurezza". Ossia è una specie di "consenso" alla reazione, se viene meno, il reattore si spegne. Non so in che misura o in che termini questo sia vero, ma Rossi l'ha ripetuto più volte...
                                        Paradossalmente il problema della "sicurezza" nasce proprio dalla proprietà di autosostenersi della reazione: sembrerebbe che in certi casi la reazione sia molto difficile da spegnere! Questo è il motivo per cui i reattori di Rossi sono diventati sempre più piccoli: risultano più facili da controllare.

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                                        • Originariamente inviato da BesselKn Visualizza il messaggio
                                          Il consumo in ingresso è già limitato a 300 W. Per questa ragione, non vedo perché si dovrebbe comportare come una bomba (come fai intendere tu)...
                                          guarda che io ho solo interpretato cio che è stato accenato da qualcun altro,se è vero come sostiene vettore che la corrente di alimentazione abbia solo la funzione di 'permesso alla reazione' credo che un dato rischio obbiettivamente ci sia..
                                          A proposito vettore ed sgf come vanno le vostre celle? funzionano? sono curioso di sapere......

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                                          • pino81: sostiene vettore che la corrente di alimentazione abbia solo la funzione di 'permesso alla reazione' credo che un dato rischio obbiettivamente ci sia..
                                            infatti uno dei problemi riscontrati, a detta di Rossi e Focardi, è la difficoltà a spegnerlo in modo semplice,e non in modo drastico, cioè senza svuotare l'idrogeno o riempire di azoto aria o passarci sopra con un Caterpilar, in modo da averlo pronto per ripartire.
                                            Sembrerebbe che l'ultima evoluzione dell'Ecat sia completo di cella elettrolitica e che semplicemente levando tensione si spenga per mancanza di idrogeno.
                                            Rischi esplosione sembra non ce ne siano, per lo meno nell'ecat in quanto tale, se poi lo usi in una caldaia e non si spegne...Valvola di max pressione.
                                            La mia impressione è che ora stiano cercando di ottenere al piu presto un qualcosa di vendibile e alla svelta, senza perder tempo in migliorie e fronzoli vari.
                                            Ciao
                                            __________________________________________________ ___________________________________________
                                            Stirling

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                                            • Originariamente inviato da Vettore Visualizza il messaggio
                                              Paradossalmente il problema della "sicurezza" nasce proprio dalla proprietà di autosostenersi della reazione: sembrerebbe che in certi casi la reazione sia molto difficile da spegnere! Questo è il motivo per cui i reattori di Rossi sono diventati sempre più piccoli: risultano più facili da controllare.
                                              Torno a ripetere: e tu ti installi in casa una cosa che non sai bene se possa autosostenersi, in che modo, non sai se la reazione possa essere esplosiva, magari rompendo il contenitore e liberando schifezze più o meno inquinanti? Mi ricorda qualcosa...

                                              Più che altro, credi veramente di poter produrre e poi vendere un oggetto del genere?

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                                              • Se guidi un'auto dotata di motore diesel dovresti sapere che per un guasto alla turbina (a dire il vero remoto ma possibile) il motore potrebbe "andare in fuga" e cominciare ad accelerare in maniera incontrollata fino all'autodistruzione, con le immaginabili conseguenze. Nonostante cio` questi motori circolano liberamente per strada, forti della statistica dalla loro parte.

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                                                • Probabilmente ripeto un qualcosa che è stato già detto, ma non sono chiare alcune cosette..
                                                  Focardi dice che il calore si è rivelato sin dal primo esperimento con Rossi, il che fa supporre che Rossi avesse già preparato indipendentemente da Focardi tutto l'apparato sperimentale precedentemente all'incontro con Focardi con tanto di composto catalizzatore già presente nella macchina.
                                                  In questo caso la scoperta sarebbe interamente di Rossi, che ha dichiarato peraltro di essere giunto alla scoperta dell'elemento catalizzatore solo dopo moltissimi tentativi, mentre Focardi apparirebbe come una sorta di consulente chiamato quando già il prototipo era in grado di produrre energia.
                                                  Altra stranezza è l'assenza di neutroni, che invece nell' esperimento Focardi-Piantelli (fatto con gli stessi materiali) era presente. La cosa strana è che Focardi dichiara che nell'esperimento di Siena si erano usati materiali diversi rispetto all'esperimento con Rossi quando in realtà i materiali erano esattamente gli stessi. Come si giustificherebbe l'assenza di neutroni?
                                                  Altra cosa poco chiara: Focardi dichiara che i nuclei di idrogeno penetrano nel nickel facendolo diventare rame in uno stato però eccitato da cui poi si diseccita: cosa succede quando il nickel si diseccita? Perde il protone acquisito dall'idrogeno? E dove finisce il protone? Come mai alla fine rimane rame nelle polveri residue quando in realtà il rame si è diseccitato?

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                                                  • Originariamente inviato da Shirakawa Visualizza il messaggio
                                                    Se guidi un'auto dotata di motore diesel dovresti sapere che per un guasto alla turbina (a dire il vero remoto ma possibile) il motore potrebbe "andare in fuga" e cominciare ad accelerare in maniera incontrollata fino all'autodistruzione, con le immaginabili conseguenze.
                                                    Con le immaginabili conseguenze che si grippa il motore, non che salta aria l'auto.

                                                    Nonostante cio` questi motori circolano liberamente per strada, forti della statistica dalla loro parte.
                                                    Forse perchè qualcuno sa esattamente come e quante volte può succedere il tuo inconveniente. Cosa sappiamo invece del reattore? Facciamo anche finta che funzioni... bene, poi?
                                                    Cosa sappiamo circa la controllabilità? Nulla.

                                                    Hai infine idea del tipo di test a cui è sottoposto un motore prima di entrare in commercio? Non è roba da fai da te...

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                                                    • Originariamente inviato da nglpx1 Visualizza il messaggio
                                                      Altra cosa poco chiara: Focardi dichiara che i nuclei di idrogeno penetrano nel nickel facendolo diventare rame in uno stato però eccitato da cui poi si diseccita: cosa succede quando il nickel si diseccita? Perde il protone acquisito dall'idrogeno? E dove finisce il protone? Come mai alla fine rimane rame nelle polveri residue quando in realtà il rame si è diseccitato?
                                                      A questo posso cercare di risponderti io...Supponiamo di partire dal nickel naturale, questo avrà una certa composizione isotopica, ovvero è formato da diverse percentuali di quegli isotopi di nickel che sono stabili. Ipotizziamo di fondere un protone con ciascuno degli isotopi di nickel stabili e otterremo vari isotopi di rame, che non è detto che siano stabili, e delle emissioni gamma. Gli isotopi di rame non stabili dacadranno in un certo tempo caratteristico secondo un modo caratteristico...nel nostro caso decadranno beta+, ovvero un protone nel nucleo si decompone e libera un positrone (che si annichilisce con un elettrone emettendo normalmente due raggi gamma in direzioni opposte, quelli che hanno tentato di misurare a bologna con due rilevatori diametralmente opposti), un neutrone (che rimane nel nucleo), un neutrino e un raggio gamma di energia variabile.

                                                      Quindi la domanda corretta dovrebbe essere: dove finiscono i raggi gamma? Da quanto scritto nel brevetto Piantelli-Focardi, l'energia prodotta dalla fusione viene dissipata tramite il reticolo cristallino e non tramite l'emissione di gamma (brevetto del '95) in quanto la presenza del reticolo cristallino rende questo processo più probabile rispetto l'emissione di gamma, al contrario di quanto avviene in atomi isolati. Non ho ancora studiato la teoria di Preparata, ma credo si incentri proprio su questo punto, ovvero la presenza della reticolo cristallino va a modificare le percentuali con cui si svolgono i diversi processi al contrario da quanto previsto dalla teoria classica.

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                                                      • Originariamente inviato da endymion70 Visualizza il messaggio
                                                        Con le immaginabili conseguenze che si grippa il motore, non che salta aria l'auto.
                                                        Non subito; nel frattempo l'auto continua ad accelerare a massima potenza senza che il guidatore possa fare nulla tranne frenare con tutta la forza o cercare di togliere la marcia (cosa non sempre possibile con il motore in accelerazione).

                                                        Forse perchè qualcuno sa esattamente come e quante volte può succedere il tuo inconveniente. Cosa sappiamo invece del reattore? Facciamo anche finta che funzioni... bene, poi?
                                                        Cosa sappiamo circa la controllabilità? Nulla.
                                                        Noi utenti finali non sappiamo nulla, di solito ci fidiamo delle certificazioni di sicurezza eventualmente assegnate.

                                                        Hai infine idea del tipo di test a cui è sottoposto un motore prima di entrare in commercio? Non è roba da fai da te...
                                                        E le caldaie a gas? E le macchine per il vapore? Il punto del mio discorso e` che ci sono gia` in commercio diversi dispositivi che possono potenzialmente essere bombe in caso di guasto o manomissione (magari per abitudine la gente non ci pensa). L'E-Cat, nel caso venisse accertata la sua elevata produzione energetica non sarebbe da meno e quindi, esattamente come per essi, per essere commercializzato legalmente in territorio europeo dovra` sottostare alle norme di sicurezza vigenti.

                                                        Ma comunque direi che prima di pensare se e` sicuro o meno, dovremmo accertarci che funzioni, non pensi?

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                                                        • Originariamente inviato da Shirakawa Visualizza il messaggio
                                                          Non subito; nel frattempo l'auto continua ad accelerare a massima potenza senza che il guidatore possa fare nulla tranne frenare con tutta la forza o cercare di togliere la marcia (cosa non sempre possibile con il motore in accelerazione).
                                                          Chissà come si comportano le auto col limitatore...

                                                          Noi utenti finali non sappiamo nulla, di solito ci fidiamo delle certificazioni di sicurezza eventualmente assegnate.
                                                          Certo, e almeno ci sono.

                                                          E le caldaie a gas?
                                                          Stai scherzando?


                                                          E le macchine per il vapore?
                                                          Sì, stai scherzando...

                                                          Il punto del mio discorso e` che ci sono gia` in commercio diversi dispositivi che possono potenzialmente essere bombe
                                                          "Potenzialmente" perchè si conosce bene la statistica di guasto, nonchè il principio di funzionamento.

                                                          Sei in grado di quantificare la probabilità per cui l'E-Cat diventi, in certe condizioni, pericoloso per l'utilizzatore? Tu no, ma, peggio del peggio, neanche chi lo costruisce (*).

                                                          Ma comunque direi che prima di pensare se e` sicuro o meno, dovremmo accertarci che funzioni, non pensi?
                                                          E lo dici a me? Leggiti la nota a più di pagina...


                                                          (*) Per me la probabilità è zero, ma per motivi diversi...

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                                                          • Originariamente inviato da Shirakawa Visualizza il messaggio
                                                            Se guidi un'auto dotata di motore diesel dovresti sapere che per un guasto alla turbina (a dire il vero remoto ma possibile) il motore potrebbe "andare in fuga" e cominciare ad accelerare in maniera incontrollata fino all'autodistruzione, con le immaginabili conseguenze.
                                                            caspita ! esattamente quel che è successo proprio a me col 320 D ,pensa che accostandomi immediatamente ho dovuto spegnere brutalmente ingranando la quarta prima che lo facesse di suo (sai le bestemmie della frizione..),
                                                            comunque endymion qualsiasi cosa conservi dell'energia potenziale è anche intrinsecamente pericolosa, lo sono ad esempio le batterie per i cellulari che ti garantisco possono esplodere come dei petardi in caso di corto interno,
                                                            SGF allora.. come finita co sto reattore.......?????

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                                                            • Originariamente inviato da endymion70 Visualizza il messaggio
                                                              Torno a ripetere: e tu ti installi in casa una cosa che non sai bene se possa autosostenersi, in che modo, non sai se la reazione possa essere esplosiva, magari rompendo il contenitore e liberando schifezze più o meno inquinanti?
                                                              Come ti hanno già fatto notare, hai la più pallida idea di quanto siano pericolose cose con cui abbiamo a che fare quotidianamente e che vengono vendute senza troppe paranoie? E non è che le statistiche siano così favorevoli come dici tu... (pensa solo alle 10000 vittime all'anno di automobili e ciclomotori e alle vittime di incendi o gas di caldaie difettose...)
                                                              L'E-Cat non è (e non può essere) ne più ne meno pericolosi di una qualsiasi caldaia a gas.

                                                              Più che altro, credi veramente di poter produrre e poi vendere un oggetto del genere?
                                                              Per vendere qualsiasi oggetto, pericoloso o meno, bisogna procedere ad una serie di prove di prodotto, e certificarne la conformità. Per alcune categorie di prodotti è anche richiesta la certificazione da parte di enti notificati. Cosa ti fa assumere che Rossi stia mettendo in commercio il suo prodotto senza passare per questa strada? Non è possibile ovviamente. E infatti lui stesso ha detto che ha proceduto ad ottenere tutte le attestazioni di conformità del caso.

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