Originariamente inviato da BrightingEyes
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Come sappiamo abbiamo vissuto tutti (in base proprio allo stesso meccanismo del 1200: "esentare gli altri ricchi allo scopo di essere a propria volta esentati") in una sorta di "patto" sociale che presupponeva l'espansione continua (monetaria e reale) secondo il semplice assunto che i debiti che faccio oggi peseranno meno domani perchè guadagnerò di più. Un azzardo morale, direbbe qualcuno. Soprattutto perchè tanto pagano i posteri (cioè noi). Ma non è il capitalismo, è molto più basilare.
Nessuno che ha comprato una casa con un mutuo senza anticipo e tassi bassissimi, e con poco merito di credito (cioè indebitandosi al massimo della rata sostenibile a tasso variabile) può lamentarsi della crisi finanziaria. Ne è stato il motore.
Nessuno che, come dici, è andato in pensione pagando pochissimi contributi e magari anticipatamente (come mio padre, anche se costretto dall'azienda) può lamentarsi. Il debito pubblico è anche suo.
Nessuno di noi può chiamarsi fuori (non sono in pensione, e non ho comprato casa, ma alcuni miei clienti erano nel real estate e avevano linee di credito Lehman Brothers -infatti quando è fallita ho automaticamente perso un grosso contratto-, altri sono aziende molto integrate e attori rilevanti del sistema; mia moglie lavora nel settore mutui).
Capisco l'indignazione di Snap, ma anche lui lavora. Dobbiamo trovare una soluzione che non preveda una pausa. Da chi andremmo?
E poi, snap, che significa "sovrastimata di 10.000 volte"? Proprio non capisco. Forse l'euro è sovrastimato, ma del 10-15% sul dollaro. Altrimenti mi spieghi "sovrastimato" rispetto a cosa?
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