Cappotto (rivestimento) - INTERNO - : QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI - EnergeticAmbiente.it

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Cappotto (rivestimento) - INTERNO - : QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI

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  • Montanti in metallo - cappotto interno

    Buongiorno,
    dovrei fare un cappotto interno in un appartamento sito in un condominio della fine 800 a Trieste (zona E) in prossimità del mare.
    Le pareti sono in pietra di circa 80 cm. L'esterno è vincolato.

    La scelta ricadeva sulla relizzazione di una controparete in cartongesso con interposto 5 cm di EPS con grafite.
    Dalla verifica di Glaser risulta necessaria una barriera al vapore di sD>50m.

    Dato che verrebbe realizzato in economia diretta, volevo domandare esattamente come va posto l'isolante tra i montanti in modo da non lasciare aria. Se avete ulteriori consigli per la posa dite pure.
    Grazie

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    • dmelk, per il cappotto interno, sinceramente l'eps non è il massimo, e nemmeno lo spessore è adeguato (5 cm. soono pochini)..comunque potresti
      1) Utilizzare materiale differente tipo calcio silicato, o fibre naturali tipo fibra di legno che puoi incollare senza fare controparete con cartongesso
      2) Pannelli già preaccoppiati ( e secondo me se te lo fai tu sono la scelta piu' comoda) cartongesso e fibre/calcio/eps

      Per quanto riguarda la barriera al vapore non è di facile gestione, perchè deve essere ermetica e la posa non è immediata anche perchè dovrebbe essere posta prima del materiale isolante (verso l'interno) . Esistono in commercio pannelli in cartongesso preaccoppiati a lastra in alluminio.

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      • Concordo pienamente che non è il massimo avere l'eps dentro casa, ma questa scelta era dettata dal buon potere isolante in poco spessore.
        Poi uno dei fattori che mi aveva portato a prenderlo seriamente in considerazione è che si usano tranquillamente coperte di pile, quindi l'eps sui muri non dovrebbe spaventare... (vabbè lo so, è come dire che dato che l'aria è inquinata tanto vale fumare..)
        Inoltre stavo ragionando su questo punto: la fibra di legno è sensibile all'umidità e, dato che senza barriera al vapore c'è condensa interstiziale, dovrei usare una barriera al vapore. Ma a questo punto non c'è più il vantaggio di usare un materiale igroscopico. Oltre al timore che la posa della barriera non risulti ermetica.
        Ma forse sono io che temo troppo la condensa (finora avevo sempre seguito le norme UNI) , vedo che molti usano la fibra di legno senza barriere.
        Comunque farò ancora un po' di calcoli su vari materiali.
        Grazie
        Ultima modifica di dmelk; 03-06-2010, 19:53.

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        • E' proprio il contrario:O)... il problema dell'EPS e' che è troppo poco permeabile al vapore, quindi con la caduta di temperatura aumenta il rischio di condensa....Materiali come fibre di legno e calcio o anche intonaci a base di calce cruda sono definiti "tamponi" proprio perchè riescono ad assorbire l'umidità in eccesso senza farla arrivare alla soglia di rugiada e poi la restituiscono nei momenti piu' secchi ;O) quindi con EPS e lane (oltre un certo spessore) SERVE praticamente sempre la barriera (e non solo un freno) .. Quindi ti ripeto, fossi in te utilizzerei altro materiale (consigliato sopra) ci sono marche molto note e molto buone che producono pannelli già pronti per la posa...In alternativa ho trovato anche dei pannelli in feltro di plastica reciclata molto buona e che già sono preaccoppiate ad una barriera al vapore / barriera acustica..la ditta è in Lombardia
          E' vero che l'EPS non è nocivo, volatile, ecc...e ecc....

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          • Cappotto interno, materiali, verifiche Glaser...

            Ciao a tutti.
            Devo determinare materiali e spessori per un cappotto interno di un casolare, dove la facciata rimane a vista, quindi la scelta è obbligata. I muri sono in pietra e mattoni, dello spessore di circa 40-50 cm. La U stimata è attorno a 1,5 W/m^2 K. La zona climatica è la E.

            Non ho molta esperienza di cappotti interni. Per quel poco che ne so, sarebbe auspicable scegliere materiali igroscopici, che abbiano così una certa funzione "regolatrice" nei confronti dell'umidità, eivitando così dannose quanto probabili condense interstiziali. Quindi ok a fibra di legno, silicati di calcio... e possibilmente da evitare poliuretano et similia.

            Inizialmente, mi piaceva l'idea dei pannelli in silicati di calcio, poiché ho letto che il loro Ph abbastanza basico ostacola la formazione di muffe, ed in più sono buoni regolatori dell'umidità ambiente.

            Così ho cercato le caratteristiche tecniche, ho inserito gli spessori necessari (almeno 10 cm) e ho fatto anche la verifica Glaser. Ecco, il fatto è che con i valori di conducibilità (0,05 W/mK) e resistenza al vapore (muh=5) trovati, ho nettamente problemi di condensa sull'interfaccia pannello-parete.
            Viceversa, se uso 6-7 cm di poliuretano con alta resistenza al vapore, non ho nessun problema di condensa. Quindi teoricamente dovrei usare il poliuretano...

            Il fatto è che però credo (correggetemi se sbaglio, voi che avete più esperienza) che al di là dei numeri delle verifiche Glaser, non si possa confidare ciecamente che il vapore venga "bloccato" dal pannello, ipotizzando invece che per via, non so... dei punti di giunzione, dei fori delle prese elettriche e quant'altro, si verificheranno lo stesso fenomeni di condensa all'interfaccia con la parete.

            Però insomma... cosa usare?? E' giusto il ragionamento iniziale sui materiali o no? Devo guardare più i risultati delle verifiche Glaser oppure quelli dettati da ragionamenti più pratici e meno teorici? Ma poi... è normale che le due cose non concilino, oppure ho sbagliato qualcosa?

            Per quanto riguarda invece i pannelli in fibra di legno della ben nota marca che non cito, c'è qualche prodotto adatto, con buona resistenza termica e bassa permeabilità al vapore?
            E invece, pannelli pre-accoppiati di silicati di calcio e altri materiali tipo poliuretano, EPS, ecc., esistono??

            Grazie!

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            • Ciao Ares, con che programma hai fatto la verifica di Glaser? Non tutti i programmi utilizzano il muh!!!
              Immagino che tu abbia utilizzato i dati ed il programma di una nota marca....(fammelo sapere i pvt)
              La scelta migliore (se parliamo della stessa marca) è scrivere direttamente alla casa, gli indichi stratigrafia, spessori, ecc... e loro ti fanno dimensionamento e verifica ;O)
              Impossibile che il silicato ti faccia condensa e eps no!

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              • Originariamente inviato da paolo.s Visualizza il messaggio
                Ciao Ares, con che programma hai fatto la verifica di Glaser? Non tutti i programmi utilizzano il muh!!!
                Immagino che tu abbia utilizzato i dati ed il programma di una nota marca....(fammelo sapere i pvt)
                Ciao, intanto grazie della risposta. Il software usato per le verifiche Glaser è lo stesso che uso per fare la relazione di Legge 10. Diciamo che è un software di fascia media... non tra i più blasonati, ma nemmeno scarso: è stato comunque uno dei primi ad essere certificato CTI. Te lo dico in pvt il nome semmai.

                Originariamente inviato da paolo.s Visualizza il messaggio
                La scelta migliore (se parliamo della stessa marca) è scrivere direttamente alla casa, gli indichi stratigrafia, spessori, ecc... e loro ti fanno dimensionamento e verifica ;O)
                Impossibile che il silicato ti faccia condensa e eps no!
                Non ho ben capito se mi consigli di scrivere alla softwarehouse o ai produttori di pannelli in fibra di legno... credo ai secondi :-)
                Cmq, ti volevo anche dare due numeri: praticamente con pannelli da 12 cm di silicati di calcio (muh=6, U=0,045) mi da che si genera condensa interstiziale nella misura di 1,22 kg/mq, mentre con 7 cm di poliuretano (muh=150, U=0,03) si genera condensa interstiziale nella misura di 0,06 kg/mq.
                Non ricordo e ora non posso controllare quanta sia la quantità massima tollerabile, ma fatto sta che la prima soluzione me la da non verificata.
                Purtroppo secondo il Dpr 59/09 devo verificare anche la condensa superficiale e interstiziale, oltre che la trasmittanza... quindi hai voglia che il silicato magari è meglio... ma se non mi verifica, non so come aggirare il problema. Oppure... dove sbaglio?

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                • non ho capito perchè 12 di silicato e 7 di poliuretano...
                  Comunque allora si, puo' essere, comunque per verifica, potresti scrivere alla ditta produttrice dei pannelli e farti fare una verifica da loro...

                  500g/mq il limite di legge con verifica dell'evaporazione estiva

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                  • Originariamente inviato da paolo.s Visualizza il messaggio
                    non ho capito perchè 12 di silicato e 7 di poliuretano...
                    Come perché? Perché uno ha trasmittanza 0,045 e l'altro 0,03... Quindi più o meno quelli sono gli spessori. Anzi, sono anche un po' scarso, ma vabbè, cm più cm meno...

                    Originariamente inviato da paolo.s Visualizza il messaggio
                    Comunque allora si, puo' essere, comunque per verifica, potresti scrivere alla ditta produttrice dei pannelli e farti fare una verifica da loro...
                    500g/mq il limite di legge con verifica dell'evaporazione estiva
                    Nessuno ha notizia di pannelli che abbiano poliuretano e silicati accoppiati?? Oppure... sarebbe una cazzata accoppiare i due elementi? Forse un po' troppo dispendioso...

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                    • Si giusto...
                      Col silicato no, ho visto preaccoppiati eps con fibra di legno o fibra di legno e lana di roccia...non credo sia un discorso di prezzi ma di comportamente meccanico

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                      • Ciao,
                        intervengo per chiarirmi un dubbio che mi è venuto leggendo gli interventi di Paolo...

                        Dalle nozioni (di base) che ho e quello che ho sentito dire da esperti (corso certificatori) la resistenza al passaggio del vapore dovrebbe essere decrescente dall'interno verso l'esterno.
                        Il cappotto esterno risolve il problema perchè comunque, anche se non rispetta questa regola, scalda tutto lo spessore della muratura.
                        Per il cappotto interno ero arrivato quindi alla conclusione che è necessario mettere una barriera al vapore, o comunque un materiale che offra resistenza al vapore.
                        Quindi non capisco perchè, anche a parità di spessore, il silicato dovrebbe dare meno problemi di condensa; vero è che le barriere offrono dei varchi, ma il silicato è tutto un varco, quindi mi sembra ovvio che i simulatori diano condensa interstiziale più bassa con EPS!
                        Dove sbaglio?
                        I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                        https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                        • Riccardo, è esattamente il contrario, la resistenza maggiore al passaggio di vapore all'esterno quindi la resistenza è crescente verso l'esterno...infatti il cappotto non dà problemi di umidità interna al muro ;O)
                          A parità di spessore (5 cm) materiali "naturali come fibra di legno e silicato di calcio hanno una funzione "tampone" in caso di eccessiva umidità (assorbono e poi fanno evaporare) oltre che una liitata resistenza al vapore.
                          XPS, EPS ecc... hanno una importante resistenza al vapore che abbinata al potere di isolamento termico,facilitano l'effetto rugiada tra un materiale e l'altro. Per ovviare si posano quindi le barriere o i freni (a seconda dell'esigenza) che tengono il muro asciutto e consentono l'evaporazione interna nei periodi secchi.
                          Anche per i pannelli in silicato e legno però se metti troppo spessore (vedi i 12 cm) arrivi alla rugiada .
                          Le barriere sono quasi sempre da sconsigliare perchè basta un buco per vanificare l'effetto

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                          • Beh, non mi convinci...

                            Cioè, mi è tutto chiaro sull'effetto tampone e la capacità di assorbire e diffondere eventuale condensa superficiale, e quindi si parla di fenomeni 'veloci' (es la doccia in bagno); non mi torna invece la posizione delle barriere o strati meno permeabili al vapore!

                            O per lo meno se si ipotizza, come direi è sempre vero, che l'aria con più alto contenuto di umidità è all'interno a causa della presenza umana e della temperatura più elevata...la barriera al vapore per come ho capito io dovrebbe essere all'interno!

                            Boh...
                            I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                            https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                            • Infatti, la barriera è all'interno ;O) prima o dopo l'isolante a seconda del tipo di isolante ma comunque a protezione del muro ...Se usi lane prima verso l'interno..se usi EPS...ecc... anche dopo l'isolante in modo da poter utilizzare lo spessore per scatolette e prese

                              Riccardo, io non devo convincere nessuno....è cosi'...che ti devo di...fai una verifica di Glaser e vedi

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                              • No, no, adesso condivido!

                                In effetti tu ovviamente rispondi anche in base all'esperienza sul campo e aspetti pratici (es scatolette e prese).

                                Quindi lo strato barriera dovrebbe essere più interno possibile, con l'EPS si può posporre al materiale, riguardo ai traspiranti si parlava di spessori minori e quindi no condensa...

                                Grazie Paolo, forse ho sbagliato termine... più che 'convincermi' io leggo i tuoi interventi per collegare meglio il poco studio sull'argomento che ho fatto con le realizzazioni pratiche

                                Ora basta coi miei dubbi però, lascio parlare il diretto interessato...
                                Ultima modifica di richiurci; 30-06-2010, 12:24. Motivo: aggiunta
                                I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                                https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                                • Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggio
                                  No, no, adesso condivido!

                                  In effetti tu ovviamente rispondi anche in base all'esperienza sul campo e aspetti pratici (es scatolette e prese).

                                  Quindi lo strato barriera dovrebbe essere più interno possibile, con l'EPS si può posporre al materiale, riguardo ai traspiranti si parlava di spessori minori e quindi no condensa...

                                  Grazie Paolo, forse ho sbagliato termine... più che 'convincermi' io leggo i tuoi interventi per collegare meglio il poco studio sull'argomento che ho fatto con le realizzazioni pratiche

                                  Ora basta coi miei dubbi però, lascio parlare il diretto interessato...
                                  Sono d'accordo, anche se di solito la barriera al vapore si mette prima dell'isolante, verso il lato "caldo". Perché in parole povere lo scopo è quello di non far arrivare il vapore fino alle pareti più fredde.
                                  Non so, forse in certi casi si può mettere anche all'interfaccia isolante-parete, nel caso ci possa essere ancora il rischio di condense interstiziali... ma non credo, perché se il vapore "supera" l'isolante e arriva fino alla barriera al vapore, troverà la stessa temperatura del muro; quindi, tendenzialmente direi che si può dire che se non condensa lì, non condensa più. Ma cmq, tutto può succedere...

                                  Riguardo al mio caso, temo che userò i pannelli Cel***t P3, con fibre di legno intramezzate da poliuretano espanso sinterizzato. Dico "temo" perché l'uso del poliuretano non mi piace, ma purtroppo è l'unico pannello che mi verifica e che allo stesso tempo non è così pessimo (ha cmq le due facce in fibra di legno e la resistenza al vapore non è altissima, con muh=48).
                                  Altri pannelli adatti allo scopo, necessitavano cmq di freno al vapore, per far tornare la verifica Glaser. Quindi semplifico la vita agli istallatori...

                                  Avrei due domande: converrà mettere una lastra di cartongesso all'interno, per dare un minimo di appiglio per quadri e piccole mensole? Dello spessore minimo di quanto?
                                  Non ho esperienza in fatto di cappotti interni, ma mi chiedo come si faccia altrimenti a garantire un po' di resistenza quando si usano fibre di legno o peggio ancora poliuretano o lana di roccia...

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                                  • Si Ares, la teoria dice proprio cosi', che la barriera vada a protezione dell'isolante, ma cio' è fattibile praticamente solo se utilizzi una controparete in cartongesso...se usi un pannello con portaintonaco...saluti e baci . Esistono comunque pannelli già preassemblati con la barriera, anche lastre in cartongesso..
                                    Per redenere la parete interna meno fragile potresti urilizzare una controparete con doppia lastra di cartogesso, almeno i quadri li attacchi ;O)
                                    A quel punto puoi utilizzare isolanti meno costosi, non so' di dove sei, ma in prov. di Milano c'e' una ditta che costruice ottimi pannelli in lana di plastica reciclata (bottiglie) preassemplata ad una fibra semple palstica ad alta densità che fa sia da barriera al vapore sia barriera acustica migliorabndo le prestazioni del muro

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                                    • Originariamente inviato da paolo.s Visualizza il messaggio
                                      ****
                                      Sono della Toscana.
                                      La doppia lastra in cartongesso alla fine quale spessore avrebbe?
                                      Secondo te, se tornassi ad orientarmi verso le fibre di legno, magari cercando un prodotto con già la barriera al vapore, potrei contare anche su una maggiore resistenza a compressione e all'ancoraggio?

                                      Grazie, ciao
                                      Ultima modifica di gymania; 19-10-2010, 15:13.

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                                      • cappotto interno

                                        ciao a tutti e grazie in anticipo per chi mi darà una risposta.
                                        allora andiamo al problema o appena finito di ristrutturare casa con annesso vecchio fienile (granaio)di quelli tondi con soffitto a volta dove ho ricavato le camere da letto .Purtroppo mi sono accorto che le pareti sono fatte solo di cemento armato spessore 15 cm quindi come potete immaginare caldo d'estate freddo di inverno .
                                        vorrei fare un cappotto interno in quanto fuori per vincolo e vari problemi non posso farlo .
                                        la domanda è che materiale mi consigliate ? che spessore?visto la parete di cemento premetto che vorrei semplicemente cercare di migliorare la vivibilità dell'ambiente cercando di evitare troppo gli sbalzi di temperatura notte giorno grazie
                                        ps zona climatica vicino roma

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                                        • scusa, ma se hai appena finito di ristrutturare....il tuo tecnico non ha fatto legge 10? Certificato Energetico? Comunque rivolgiti ad un tecnico per progettarlo, il cappotto interno non si improvvisa.
                                          Ciao

                                          Commenta


                                          • quoto paolo.s
                                            ti do un'indicazione sommaria, potresti mettere il cartongesso isolato, di semplice installazione e di costo contenuto.
                                            comunque sia, per questo lavoro, se fatto a dovere, potrai richiedere la detrazione fiscale del 55% e a maggior ragione devi sentire un tecnico specializzato

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                                            • cappotto interno

                                              salve,
                                              sono nuova nel forum e grazie in anticipo a chi mi darà delle delucidazioni.
                                              il caso:
                                              abito con il mio compagno in un'appartamento al secondo e ultimo piano di un piccolo condominio a circa 500m. di distanza dal mare vicino Follonica (Toscana).
                                              Queste case sono state costruite principalmente per residenze estive circa 12 anni fà.
                                              I muri perimetrali sono in mattoni forati di 30 cm. di spessore con semplice intonaco.
                                              Il tetto non è coibentato e appoggiato su dei muretti con distanza di 70/ 80 cm. su tutto l'ultimo solaio.Questi muretti sono costruiti con degli spazi liberi (un mattone si e uno no) che lasciano intravedere la successione ma che non permettono il passaggio per poter applicare sul solaio una giusta coibentazione.Attualmente ce un foglio di lana di roccia consumato (circa forse 3cm.) posato sicuramente durante la messa in opera.
                                              il problema:
                                              la casa che da noi invece e principalmente abitata da ottobre ad aprile e molto fredda nonostante il riscaldamento.
                                              I condomini logicamente non hanno nessuna intenzione di intervenire con un cappotto esterno..ecc.
                                              soluzione(presunta):
                                              fare un cappotto interno (anche se non è il massimo...)

                                              E qui si apre un mondo, una voragine e un continuo annullarsi di soluzioni puntualmente smentite dall'esperto di turno..AIUTOOO!!

                                              Esagerazioni a parte, noi vorremmmo principalmente mettere
                                              dei pannelli sui muri della camera da letto che è esposta a nord ed è la più gelida di tutte e attualmente presenta anche un po' di muffa nella parte bassa del muro più a nord, e pensare ad una soluzione meno invasiva per il soffitto visto l'impossibilità di intervenire dall'alto.

                                              gli infissi sono una spesa che penseremo poi in seguito.

                                              La domanda è:
                                              quali pannelli per la camera da letto(accoppiati,sughero o altro materiale...)
                                              e quale soluzione per il soffitto visto che l'altezza in casa è di 2,70m.

                                              grazie ancora se qualcuno vorrà dirci la sua con un minimo di esperienza pratica in merito.

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                                              • Ciao d-m, se l'altezza è di mt. 2.70 da tecnico ti dico subito che non puoi farci nulla, altrimenti perderesti l'abitabilità dei locali ( In pratica devi metterci un pannello almeno di 5 cm, cosi' come sulle pareti..meno non serve a nulla.
                                                Sul tipo di pannello, dipende principalmente da te e dal tipo di intervento che vuoi fare..
                                                Io metterei sia a soffitto che sulle pareti pannelli accoppiati di Celenit+fibra di legno, (che di fatto sono portaintonaco) e poi intonacherei il tutto (sempre che tu non abbia finitura a gesso all'interno).
                                                In alternativa puoi utilizzare dei pannelli preaccoppiati di cartongesso + EPS..non devi intionacare pero' devi mettere una guaina frenovapore che va calcolata in funzione del muro e che di sicuro non è di facile posa....quindi alla fine la spesa tende ad equivalersi....
                                                A vantaggio del legno è importante sapere che essendo idroscopico, tende ad annullare i picchi di umidità assorbendo vapore quando è tanto umido e rilasdiandolo quando è più secco...poco (non come gli intonaci crudi) pero' un po' lo fa, cio' contribuisce ad annullare le macchie nere.
                                                Ciao

                                                Commenta


                                                • ineccepibile

                                                  Originariamente inviato da paolo.s Visualizza il messaggio
                                                  Ciao d-m, , cio' contribuisce ad annullare le macchie nere.
                                                  Ciao

                                                  Cristallino! ________________________

                                                  Commenta


                                                  • cappotto interno

                                                    ciao
                                                    grazie per avermi risposto.
                                                    L'abitabilità come giustamente mi sottolini andrebbe persa, ma la casa è di propietà e non sarà venduta per ora.
                                                    Sono daccordo con te con lo spessore dei pannelli da quella piccola cultura in merito che mi sono costruita giorno dopo giorno.
                                                    Ma è la prima volta che sento parlare di Celenit+fibra di legno e ti ringrazio per la segnalazione.
                                                    Un impresa edile di conoscenti che operano vicino Torino ci ha anche suggerito di lavare la parete interessata della camera da letto con candeggina pura normale tamponando e non trascinando con una spugna imbevuta, lasciare asciugare qualche giorno e poi applicare i pannelli di cartongesso con inseriti il polistirene estruso, senza però mensionare la guaina frenovapore(?!).
                                                    Tra i tanti pannelli che poi abbiamo preso in esame (suggerimenti di amici ecc.) ne avevamo selezionato alcuni di un'azienda toscana:
                                                    - Pannello termoisolante per interni, composto da una lastra di fibragesso JPM ed una lastra di EPS con grafite (polistirene espanso) gr. 300.
                                                    - pannello termoisolante composto da una lastra di gesso rivestito e da una lastra in XPS con speciale superficie per poter ottenere un grado di aderenza eccezionale con calcestruzzo, intonaco e malte adesive.

                                                    Il freno al vapore è una news che vorrei capire meglio.

                                                    Il soffitto è un vero problema.Controsoffittare significa ho struttura metalicca per alloggiare questi pannelli preaccoppiati e quindi perdere 10 cm.( così ci hanno detto..) oppure ??

                                                    Tu mi suggerisci questi pannelli accoppiati di Celenit+fibra di legno.
                                                    Ma come vengono fissati al soffitto in modo sicuro che poi non cadono??( domanda stupida forse....sono davvero ignorante in materia.Scusatemi).

                                                    ciao,
                                                    grazie

                                                    Commenta


                                                    • dm, il freno/barriera è per evitare che si formi condensa all'interno del muro (tra l'altro è una verifica imposta anche dalla normativa) ed e' quasi certa con materiali sintetici come EPS ed XPS

                                                      Per il soffitto no problem, si incollano ..se poi vuoi essere ancora più sicura, oltre alla colla si tassella con tasselli speciali per cappotti

                                                      Commenta


                                                      • grazie paolo,
                                                        stò guardando il sito della celenit per individuare i pannelli
                                                        di cui mi parlavi e ce ne sono tanti...
                                                        per il muro forse intendevi

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                                                        In questo modo non dovrei usare la barriera al vapore ed anche non dovrei poi intonacare visto che è finito in cartongesso pronto per imbiancare. potrebbe essere una soluzione da considerare?

                                                        Per il soffitto dovendo essere incollati e poi + tasselli dovrebbe essere più leggero penso come pannnello e quindi poi intonacato, ma sinceramente non sto' capendo quale potrebbe essere

                                                        Celenit E3: pannello isolante composto da due strati (spessore 5 mmciascuno) in lana di legno di abete rosso, mineralizzata e legata con cemento Portland ad alta resistenza e da uno strato interno di polistirene espanso
                                                        estruso autoestinguente a norma.

                                                        CELENIT FL/250C : pannello isolante composto da fibre di legno pressate, per sistemi a cappotto. Il pannello viene fornito con i bordi in versione maschio e femmina sui quattro lati.

                                                        Quale si avvicina di più al tuo suggerimento?

                                                        ("
                                                        Io metterei sia a soffitto che sulle pareti pannelli accoppiati di Celenit+fibra di legno, (che di fatto sono portaintonaco) e poi intonacherei il tutto")

                                                        Ti stò tediando lo so', ma sai cosa succede da queste parti che il muratore che contatti ti vuole subito propinare quello che lui
                                                        "ha fatto a tutti"!!

                                                        Non voglio investire nessuno della responsabilità delle nostre scelte finali ma sono molto curiosa e paziente e avere nuovi spunti su cui indagare per ampliare le mie conoscenze in materia mi fa' molto piacere.
                                                        Dopo il suggerimento delle fibre di legno mi si è aperto un mondo.Spero che questa discussione aperta
                                                        (da esperto a profano) possa anche servire e dare spunto a profani come me.

                                                        grazie

                                                        Commenta


                                                        • Ascolta soluzione di impatto per il soffitto ;O) Celenit N colorato (della tinta che più preferisci con listelli colorati ) perdi circa8-9 cm..ma non devi piu' rifinire e nemmeno pitturale...
                                                          Molto bello e rilassante anche la finitura legno soprattutto per una camera...e assorbe anche i rumori molesti ;O)

                                                          Per le pareti va bene gessofibra

                                                          Comunque sono molto disponibili, puoi tranquillamente chiedere a loro mezzo mail
                                                          Ciao

                                                          Commenta


                                                          • salve io sto facendo casa ed ho fatto i muri con dei blocchi in argilla espansa da 25cm ho messo attaccato ai blocchi pannelli da 4cm di polistirene estruso, ho lasciato 2 cm x far circolare l'aria e poi ho messo il forattino da 8cm, secondo voi va bene ho mi darà problemi?

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                                                            • se abiti in sicilia potrà anche andar bene..appena piu' su 4 cm di eps non servono praticamente a nulla.... se poi l'aria non è in quiete è come tu non avessi mesos nulla

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