Smog. Chi è il colpevole? I combustibili fossili o le biomasse? - EnergeticAmbiente.it

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Smog. Chi è il colpevole? I combustibili fossili o le biomasse?

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    Polveri sottili: tutto quello che non vi dicono - Eco - Automoto.it

    E ho alcune riflessioni oltre quelle più evidenti sollevate dall'articolo:
    La composizione di queste poveri varia inevitabilmente in base a cosa le produce. Anche il loro impatto sulla salute dovrà cambiare no? Mica ci sono gli stessi componenti in un ciocco di legno e in un litro di gasolio o benzina...
    Credo sia piuttosto facile per l'arpa capire da cosa deriva una detenuta polvere e in che percentuale. O sbaglio?
    Nelle loro relazioni vengono forniti questi dettagli?

    Sarà vero che la biomassa ci sta uccidendo o sarà demagogia?

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    • Sergio. Il tracciante che ARPA monitora esiste. Ha una preoccupante media in continuo aumento. Un picco in ogni inverno. È concentrato nelle valli e paesi di montagna. Si chiama benzoApirene. BAP. Deriva al 99% dalla combustione delle biomasse.
      F.

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      • 99? Ma dalle tabelle non era molto meno?

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        • Ho visto un grafico sulla concentrazione di benzoapirene.
          La Polonia è completamente inquinata cause fabbriche a carbone.
          La situazione più critica in Italia è nel Veneto, nella zona di Venezia. Non in montagna

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          • Sergio....fidati, trovi i riferimenti nelle pagine indietro di questa discussione. Ripeto, non opinioni ma risultati dei progetti supersito.
            Le analisi le ha fatta arpa. Ci sono progetti di monitoraggio dedicati.
            Il pm viene raccolto e analizzato. I marker della combustione non lasciano dubbi.
            Anche in Lombardia biomassa primo responsabile. il veneto annega nel bap...Non solo Venezia....Padova Feltre etc. Etc.


            Inviato dal mio SM-G950F utilizzando Tapatalk
            pdc Templari Kita S Plus - Pit x acs BLR-Integra 500 Impianto Fotovoltaico 6,75 kw Winaico, inv. Zucchetti ZSS HP 6kw + batt. 10kwh Zucchetti. 3 VMC Wolf cwl-d70. Casa 180 mq netti, EPHi 45 kwh/mqa, zona E 2388 gg

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            • Premetto che se non si vuole inquinare, bisogna stare al freddo ed andare in giro a piedi. Tutto il resto inquina, se viene calcolata l'intera filiera.
              Non esiste una tecnologia "totalmente pulita" da diffondere, tutte hanno risvolti positivi e lati negativi purtroppo.

              Diciamo che bisogna EDUCARE la popolazione al corretto uso dell'impianto di riscaldamento, al corretto uso della biomassa, al corretto uso dell'automobile, a non sprecare acqua e luce e così via discorrendo. Le energie rinnovabili offrono diverse possibilità e la combustione del legno in moderni generatori di calore è ancora un sistema a basso impatto ambientale, la tecnologia della "Fiamma Rovesciata" esiste in Italia dall'inizio degli anni '80 ed il suo continuo sviluppo permette di realizzare caldaie sempre più efficienti. Ma quanto incide il parco delle caldaie sul mercato dei sistemi alimentati a biomassa? Troppo poco. Causa la disinformazione e la decrescente disponibilità economica della popolazione, è presente un parco stufe/caminetti obsoleto che andrebbe sostituito. I mezzi ci sono e permettono di mettere in atto questo ricambio generazionale, l'attuale Conto Termico (nato soprattutto per agevolare la sostituzione di quegli apparecchi, perchè il costo di un cambio stufa/camino con C.T. è davvero minimo).

              La deforestazione non riguarda il tessuto Europeo, parlando del Piemonte ad esempio, c'è una continua crescita boschiva ed è tutta energia disponibile (se ben gestita) che non viene sfruttata adeguatamente ed è un vero peccato (vedere gestione Trentino Alto Adige). Ma bisogna mettere in ordine ANCHE questo settore: che senso ha riscaldarsi con tre stufe a pellet in casa? (e ce ne sono una marea) - Siamo alle porte del 2020 e riscaldare l'aria (meno efficiente che riscaldare l'acqua) quando in casa è disponibile un impianto di riscaldamento è alquanto una soluzione medievale e priva di senso logico. Quelle situazioni devono sparire, perchè se io metto una caldaia a pellet in classe 5, consumerò meno pellet di tre stufe (che hanno sistemi di combustione meno efficienti), avrò un confort maggiore, una spesa annua minore ed inquinerò la metà.

              In questi anni c'è stato l'avvento della stufa da Brico, installata da gente non competente, mal seguita in fatto di manutenzione e che magari viene alimentata con del pessimo pellet proveniente da chissà dove - Questa pratica deve SPARIRE, ma non bisogna generalizzare sull'intero settore. Posso capire una stufa/caminetto installato nella zona giorno, che in mezza stagione mi evita l'accensione del riscaldamento (per quell'oretta di fresco alla sera ad Ottobre), poi però bisogna utilizzare un impianto di riscaldamento tecnologico e rendere efficiente l'esistente.

              Parlando della combustione del legno, in moderni generatori di calore, è una tematica che battiamo da trent'anni. http://www.eurobiomass.it/documenti/...nte_legna_.pdf - qui potete leggere un Manuale di vent'anni fa - in fondo trovate i nostri riferimenti.

              In recenti studi è stata dimostrata la bassa tossicità delle polveri sottili proveniente dalla combustione della biomassa (parliamo sempre di caldaie), rispetto ad esempio all'utilizzo del motore a Gasolio (trovate qualcosa qui http://www.aielenergia.it/public/doc...A4E_1-2011.pdf).

              Io faccio un esempio empirico molto terra/terra: provate a svuotare un FAP di una moderna auto a Gasolio e rovesciare la cenere nel vostro orto, non penso si possa ottenere la stessa reazione dell'eseguire la medesima pratica con la cenere di scarto della legna. Quindi colpevolizzare solo la biomassa è SBAGLIATO ed è oggettivo.

              Guardando il patrimonio architettonico italiano, è stupendo, ogni paesino sembra una cartolina. Tutto molto bello, purtroppo il livello di coibentazione medio è scarso ed è impensabile per il 90% della popolazione affrontare una ristrutturazione profonda del proprio immobile. Quindi cosa fare?
              Bisogna migliorare al massimo le tecnologie disponibili (cosa che sta già succedendo) ed applicarle in modo serio, questo invece non ancora.

              Se prendiamo ad esempio una casa di 200 mq in Classe G, con impianto di riscaldamento in ferro (partenze da centrale termica con tubi da 2", perchè una volta circolava naturale) la caldaia a biomassa è un'ottima soluzione. Non il Metano, non il GPL, non il Gasolio e nemmeno la pompa di calore.
              Se io autoproduco legna da ardere nel mio bosco, la faccio essiccare all'aria aperta e poi la brucio in una moderna caldaia a legna a fiamma rovesciata non sono un delinquente, perchè trasporto un combustibile RINNOVABILE a Km 0. Non serve estrarlo in paesi lontani migliaia di km (con un equilibrio sui gas serra tremendamente tragico) e non devo nemmeno prelevare corrente da una rete che la produce con centrali a combustibili fossili o con energia nucleare. Chi gestisce un bosco sa di cosa sto parlando, chi vive in città non ha la minima idea di come funzioni questo mondo.
              Il LEGNO è ancora tremendamente ATTUALE.

              Se invece parliamo di moderne costruzioni di ultima generazione il discorso cambia radicalmente: Pompa di calore, Fotovoltaico e chi più ne ha più ne metta. Non esiste un'unica soluzione per il riscaldamento di TUTTE le situazioni ed ogni edificio ha necessità particolari.

              Quindi:
              - Non possiamo scaldarci tutti a metano, la temperatura del pianeta si innalzerebbe al doppio della velocità (esagero per rafforzare i concetti)
              - Utilizzare il Gasolio per il riscaldamento è come rovesciare veleno nelle falde acquifere
              - Il GPL vedi sezione Metano
              - Non possiamo scaldarci tutti con la pompa di calore ed andare in giro con l'auto elettrica, ci sarebbe la necessità di installare una centrale nucleare in ogni comune ed aumenterebbero esponenzialmente i disturbi mentali, causati dal fastidioso ronzio di questi sistemi (La metto sul ridere per stemperare)
              - Non possiamo nemmeno scaldarci tutti con la biomassa, perchè si prospetterebbe una catastrofe climatica.

              Bisogna migliorare le tecnologie disponibili, applicarle in modo razionale e vietare l'utilizzo di vecchi sistemi inquinanti. Non prendo il discorso automotive, perchè si aprirebbe un mondo. Vedo troppi "ecologisti incalliti" con la pompa di calore a casa (non mi riferisco a nessuno del forum), muoversi con un furgone da 200 km/h (Suv) gommato come un Daily del 1990. Alla faccia dell'ecologia, temo che se andassi in giro con una 126 farei meno danno.
              Ironia a parte, penso che i discorsi sull'ecologia siano tremendamente pilotati da quelli che sono gli interessi economici: il settore automotive è un pilastro dell'economia, il commercio di combustibili fossili e la produzione di corrente elettrica sono business miliardari e la biomassa non arrichisce nessuno (se non la comunità che la produce) e questo fattore sta cominciando a dare parecchio fastidio. Consiglio questo video molto carino della Aiel qui:
              Scaldarsi con il legno da valore al territorio - YouTube

              Non è un segreto che la Assogas abbia alzato tutto questo polverone contro la biomassa e continui a chiedere la rimozione degli incentivi...ma pensate che questa gente lo faccia perchè gli frega qualcosa di quello che respirate? Pura utopia.

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              • già ….. se poi ci mettiamo anche questo ….
                Smog. Chi è il colpevole? I combustibili fossili o le biomasse?

                al post #1943

                siamo a cavallo

                cordialmente

                Francy
                più studio e più mi accorgo di non sapere una mazza

                Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione , un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato!!

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                • Tutto molto condivisibile. Frasi da incorniciare.
                  ma oggi il mondo biomassa non è così pulito come lo si potrebbe avere, mentre lo smog é proprio causato dall'attuale situazione. Il parco caldaie efficienti è irrilevante ad oggi.
                  le emissioni sono altissime e la gente vuole prezzo basso del generatore e del combustibile, proprio costoro che pensano di essere ecologici, in realtà fanno più danno, ma dubito che metterebbero una caldaia a questi costi....come pure pdc o altro, e perché?.
                  Non ha bosco chi si è preso 1-2-3 stufe brico, che è quello che vado dicendo dalle prime pagine che sono una marea direi la stragrande maggioranza, e soprattutto il combustibile non è a km zero, che è il grosso del problema...ecologico.
                  chi faceva pellet in Italia da vera filiera corta come è finito?
                  nel mondo ideale la biomassa in caldaie 5 stelle efficienti e ben gestite con biomassa da km zero e sostenibile ci sta’ alla grande.
                  Ma appunto si è abusato enormemente della teoria del co2 neutrale per permettere questo scempio ecologico determinato da gente che la biomassa km zero ben gestita e bruciata ed ecosostenibile non sa nemmeno cos’è...
                  oggi la biomassa non è sostenibile. Può diventarlo se appunto si usano i migliori sistemi, si abbassano i fabbisogni (spesso isolare almeno un tetto non è né difficile ne molto costoso e si può far da se)., e si usa biomassa a km zero. Vietare il trasporto della biomassa su e giù per il mondo già basterebbe...un po’ come i camion di acqua che vediamo girare sulle nostre autostrade no?
                  che la legna romena, canadese dell’amazzonia resti la dov’è deve stare. Poi vediamo i costi di quella locale e quanta gente resta col pellet certificato italiano a 5€ Al sacco. O più....che dell’ecologia a costoro davvero frega o sa’ nulla e sono quella maggioranza che ha stufette economica.
                  i primi nemici di un sistema a biomassa sostenibile sono proprio coloro che danno sostegno a un sistema a biomassa altamente inefficiente e pericoloso per la salute largamente diffuso anche in pianura padana dove abbiamo un grosso problema di smog in inverno. E dove dovremmo avere più riguardo x le emissioni.
                  tecnobioma ammiro il tuo impegno e professionalità e equidistanza dai problemi di cui qui si dibatte.
                  Ma, pdc e fv sono un modo per distribuire la produzione ed autosostrnibilita del sistema elettrico. La produzione di energia distribuita è l'esatto opposto della centrale nucleare in ogni paese...
                  Se tutti produciamo energia abbiamo sempre meno bisogno di centrali...
                  Hai fatto esempio di chi ha pdc e magari ha SUV...vale lo stesso per chi non ha pdc ma stufa o caldaia , casa energivora e magari nemmeno alimentata da biomsssa locale e auto 3000 diesel....a qualcuno fischieranno le orecchie

                  Quindi se proprio dal mondo biomassa , come proponi , arriva iniziativa seria di promuovere, incentivare ed educare l'utilizzatore con biomassa solo a km zero ., quindi stop immediato a tutto import etc...dimmi dove devo mettere la firma.
                  Troppo Spesso qui si parla solo di costo economico.
                  pdc Templari Kita S Plus - Pit x acs BLR-Integra 500 Impianto Fotovoltaico 6,75 kw Winaico, inv. Zucchetti ZSS HP 6kw + batt. 10kwh Zucchetti. 3 VMC Wolf cwl-d70. Casa 180 mq netti, EPHi 45 kwh/mqa, zona E 2388 gg

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                  • Quotare Tecnobioma e manfre73 è il minimo
                    E per dirla breve nemmeno a me piace sto sistema e come dici domani "dove si firma?"
                    E per scegliere il meglio a livello di biomassa pulita sono anche disposto a fare a meno dell'incentivo del CT2..................se puo servire
                    Di piu non so e non potrei

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                    • Anche io quoto entrambi.
                      Quello che dice tecnobioma è praticamente quanto dicevo io
                      Qualche pagina addietro...

                      Concordo pienamente che devono sparite le stufe del Brico.
                      Non proibire come ora l'acquisto, ma proibire la vendita. Altrimenti è solo una presa per i fondelli.

                      Altra presa in giro è il finto chilometro zero al pari del finto made in Italy.

                      Unico appunto. Le 5 stelle nella biomassa sono appena state inserite e che io sappia non ci sono generatori con quella certificazione

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                      • Un appunto anche per tecnobioma.
                        Nel video di aiel: 23h di lavoro per scaldare un abitazione? Magari fosse vero!!!!

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                        • Sergio il problema delle stelle è relativo
                          Le battute sono una cosa, la realta è diversa.......................io ho due caminetti e un forno a legna......................vengono usate esclusivamente per cucinare, in media 2 ore a settimana in totale e in modo alternato............................per scaldarsi non ha senso, butti soldi e inquini di piu
                          Magari farlo ......................................tutti

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                          • Invece a me piacerebbe capire dove è ilo ZEro sui gas criogenico
                            più studio e più mi accorgo di non sapere una mazza

                            Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione , un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato!!

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                            • Invece a me piacerebbe capire dove è il kmetro


                              ZEro sui gas criogenico
                              più studio e più mi accorgo di non sapere una mazza

                              Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione , un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato!!

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                              • Mr.Hyde

                                Domani vado in fabbrica e domando, sono solo 800 metri da casa.........................................
                                Se lo hanno trovato mi faccio spiegare....magari le coordinate........................

                                P.s. la fabbrica è realmente a 800 metri, il resto.........................................

                                Commenta


                                • Originariamente inviato da Sergio Pan Visualizza il messaggio
                                  Le 5 stelle nella biomassa sono appena state inserite e che io sappia non ci sono generatori con quella certificazione
                                  ce ne sono....
                                  riscaldamento a biomassa e PDC
                                  Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

                                  Commenta


                                  • Manfre73 ti do pienamente ragione, sono figlio di in’ecologista incallito che vede solo legna e cippato come biomassa sostenibile. Costruiamo caldaie a legna a Fiamma Rovesciata da 37 anni, con la massima attenzione per il contenimento delle emissioni nel reale e mi impegno molto ad insegnare ai clienti il corretto utilizzo della Legna da ardere (ho redatto una piccola guida, contenuta nel Manuale di Uso e Manutenzione). Abbiamo una sola caldaia a pellet in gamma che è in Classe 5 / 4 Stelle ed educo i clienti a comprare il pellet EN Plus A1 da filiere SERIE. No Est Europa a prezzaccio, lo scrivo chiaro e tondo anche sul Manuale, perché le Certificazioni sono una cosa e la sostanza è un’altra. Per il trasporto effettivamente spezzo mezza lancia a favore, perché tante aziende di trasporti che lavorano con Francia/Svizzera/Germania fanno il viaggio di ritorno col pellet ed in questo modo arrotondano per pagarsi le spese. Idem se ci fosse un’adeguata rete ferroviaria. Per il discorso fotovoltaico e pompa di calore mi trovi d’accordo per alcune situazioni ed ancora più d’accordo sulla coibentazione. Se hai 10.000 Euro da spendere sull’impianto, aggiungine ancora mille e compra il materiale per coibentare la soletta della mansarda (per fare un esempio) che se no poi mi rompi le scatole che la caldaia mangia 4 sacchi di pellet al giorno. Risulto pistino su queste cose, ma nel 2020 non puoi avere il tetto che dopo una mega nevicata è perfettamente pulito. Comunque, vent’anni fa avere l’auto a gasolio era da “sfortunato”, poi ci hanno insegnato che quella era la soluzione più ecologica. Abbiamo una rapporto auto/abitanti secondo solo agli Stati Uniti e da noi togliere FAP, EGR e rimappare la centralina è pratica comune, quindi abbiamo una bella flotta di Euro Zero che fanno concorrenza alle stufe a pellet del Brico.

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                                    • Originariamente inviato da Tecnobioma Visualizza il messaggio
                                      togliere FAP, EGR e rimappare la centralina è pratica comune, quindi abbiamo una bella flotta di Euro Zero che fanno concorrenza alle stufe a pellet del Brico.
                                      l'anno scorso mi sono preso una moto da strada nuova, con iniezione ed euro 4, doppia lambda, ecc ecc
                                      mi sono iscritto su dei gruppi di FB, e la prima cosa che chiedevano tutti quando entravano qual'era? Ino su come togliere i vari filtri di scarico, come modificare la centralina, ecc ecc.......
                                      E vi assicuro, che già di serie, va benissimo...... Cosa serve "rovinarla" ??? E respirare quello che non è più "controllato".....
                                      Questo per dire, che è proprio la cultura che manca..... biomassa o non biomassa........
                                      riscaldamento a biomassa e PDC
                                      Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                      • Originariamente inviato da Tecnobioma Visualizza il messaggio
                                        ma nel 2020 non puoi avere il tetto che dopo una mega nevicata è perfettamente pulito.
                                        Stesso sistema che ho sempre usato per capire la qualita del "manufatto"
                                        Purtroppo ancora sono troppi i "tetti puliti" come dici, la cosa insensata è che vengono puliti con metano, legna, ed altri combustibili

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                                        • Purtroppo il fap ha avuto un mare di problemi e l' impunibilitá delle case costruttrici ha portato acquirenti esasperati da rigenerazioni continue, cambi olio dopo anche 3000 km e consumi elevati a togliere i filtri e rendersi penalmente perseguibili.
                                          Ancora oggi molti dicono che tolto il fap dai diesel fanno anche 3 km in più con un litro, il motore gira meglio e l'olio non è mai diluito.

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                                          • Originariamente inviato da dlrowolleh Visualizza il messaggio
                                            Ancora oggi molti dicono che tolto il fap dai diesel fanno anche 3 km in più con un litro, il motore gira meglio e l'olio non è mai diluito.
                                            Se le persone usassero il mezzo di trasporto per spostarsi per come è costruito e venduto sarebbe accettabile.........................
                                            Se fossimo piu "furbi" avremmo un mondo pieno di auto elettriche o di piccola, dico piccola, cilindrata senza cercare prestazione e quant'altro
                                            Invece no, compro un'auto che raggiunge 250 Kmh all'ora e ne posso sfruttare si e no 80/100 ed in media ancora meno, nel mio paese il limite imposto nell'area urbana è 35 Kmh
                                            Poi dopo i primi 5000 Km ti stufi delle prestazioni e vai dall'amico preparatore per cambiare la "rom" o "eeprom"
                                            Bella roba...........................e la biomassa inquina..

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                                            • Originariamente inviato da Sergio Pan Visualizza il messaggio
                                              Un appunto anche per tecnobioma.
                                              Nel video di aiel: 23h di lavoro per scaldare un abitazione? Magari fosse vero!!!!
                                              Il video di Aiel intende l’utilizzo del cippato in centrali di teleriscaldamento, secondo me il futuro di questo settore. L’anno scorso sono andato a Pomaretto, comune virtuoso della provincia di Torino, hanno installato in cascata due caldaie a cippato della Hertz da 250 Kw, per riscaldare gli uffici comunali, le scuole e tre piccoli condomini. Pian piano qualcosa si muove nella direzione giusta! Della legna prodotta in loco invece, sono un grande sostenitore.

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                                              • In provincia di Cuneo (Ormea) ero andato quando ancora avevo i capelli neri a fare il tracciamento di una centrale a cippato.

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                                                • Nella mia incompetenza vedo però un grosso pericolo nel Cippato.
                                                  Vedo che i boscaioli iniziano a cippare direttamente in bosco (capisco che così facendo si riducono tempi e costi, a favore dei troppo scarsi margini di guadagno che si hanno) però cippano tutto. Tronchi, rami e rametti. Al bosco non restituiscono niente, questo si traduce in un prelievo pressoché totale della biomassa che il bosco produce senza restituire niente.
                                                  Se questa pratica diverrà norma, diventerà insostenibile per l'ecosistema boschivo causandone un forte indebolimento

                                                  OT: maledetto astore, è tornato alla carica sulle mie povere galline in libertà. Ormai me la fa sotto il naso

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                                                  • solo recuperando tramite cippato solo le pulizia dei lati strade e autostrade, verrebbe fuori un mare di cippato......
                                                    riscaldamento a biomassa e PDC
                                                    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                                    • Originariamente inviato da Tecnobioma Visualizza il messaggio
                                                      . Abbiamo una sola caldaia a pellet in gamma che è in Classe 5 / 4 Stelle ed educo i clienti a comprare il pellet EN Plus A1 da filiere SERIE. No Est Europa a prezzaccio, lo scrivo chiaro e tondo anche sul Manuale, perché le Certificazioni sono una cosa e la sostanza è un’altra. .
                                                      Ecco parlaci di queste filiere serie...perché io invece sento parlare più spesso della robaccia est o ovest che sia...e sopra non ce' scritto se è seria o no...
                                                      Portare la cultura a chi ha stufetta brico, è difficile o impossibile... prezzo basso e stop.



                                                      Inviato dal mio SM-G950F utilizzando Tapatalk
                                                      pdc Templari Kita S Plus - Pit x acs BLR-Integra 500 Impianto Fotovoltaico 6,75 kw Winaico, inv. Zucchetti ZSS HP 6kw + batt. 10kwh Zucchetti. 3 VMC Wolf cwl-d70. Casa 180 mq netti, EPHi 45 kwh/mqa, zona E 2388 gg

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                                                      • Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggio
                                                        solo recuperando tramite cippato solo le pulizia dei lati strade e autostrade, verrebbe fuori un mare di cippato......
                                                        Gia ........peccato che per i "nostri amministratori" costi meno prenderlo, il cippato, in Repubblica Ceca, una a caso
                                                        Oppure affittare i tetti per l'installazione di fotovoltaico....................farlo direttamente no???, meglio l'affitto a una cooperativa amica ...........................conviene
                                                        In lcune zone d'Italia la macchia si è mangiata metà corsia di emergenza......................................... .....ma a loro non serve il cippato??............................,
                                                        Ho visto a Settembre ripulire un tratto........................metà plastica metà macchia.. uno schifo di sistema

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                                                        • Originariamente inviato da manfre73 Visualizza il messaggio
                                                          Portare la cultura a chi ha stufetta brico, è difficile o impossibile... prezzo basso e stop.
                                                          Quello che manca è la "volontà politica"...............puoi vietare l'uso di queste "macchine", non serve a niente
                                                          Se io vado al supermercato e prendo una stufa ad aria da 7/8 Kw nessuno scrive niente...............scontrino, un po di contante e via
                                                          La porto a casa, faccio un buco nel tetto, se gia non esiste, non è difficile e sono 2 ore di lavoro
                                                          Collego una simil canna fumaria, accendo e inquino
                                                          Nessuno "sa", è come se avessi comprato un televisore.......................
                                                          SE NON VIETI LA VENDITA.....................sara un problema, e come dice qualcuno quì, la lobby del gas ci "marcia" alla grande e magari È COMPLICE

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                                                          • A Pomaretto (TO) ad esempio, il cippato utilizzato per il teleriscaldamento proviene da piante situate a non più di 30 km dall’impianto. Il Sig. Talachini della Società “La Foresta” (Val di Susa) sta promuovendo con grande energia questa cultura. Pian piano ci arriveremo. In Trentino hanno una cultura della gestione forestale veramente efficiente, basta la pulizia boschiva per alimentare una lunga serie di centrali di co-generazione a cippato. Per quanto riguarda il pellet, le filiere corrette ci sono e funzionano bene, posso riportare esempi come la CFBL (cooperativa forestale francese), che gestiscono un enorme appezzamento boschivo tagliando e ripiantando con cognizione. Poi ci sono prodotti come PFEIFFER (che tra l’altro usiamo in fase di omologazione) oppure BINDERHOLZ che vengono prodotti con lo scarto delle loro lavorazioni; sono falegnamerie di dimensioni esagerate. Tutti i prodotti con certificato ATTIVO En Plus A1, prodotti in paesi attenti alla filiera di produzione, sono da considerarsi ottimi prodotti e sono presenti nell’elenco online della Enplus. Poi c’è la bolgia di prodotti rimarchiati che arrivano da chissà dove...

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                                                            • Da ultime indiscrezioni la nuova Porsche Taycan, full electric di Stoccarda.... utilizzerà un sistema ad alto rendimento per climatizzare l'abitacolo.
                                                              Avrà riscaldamento in pompa di calore.
                                                              Che pazzi! Sappiamo benissimo che il futuro é il pellet anche sulle auto !! [emoji1787]
                                                              Ahahhahahahah

                                                              F.

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