ps: tecno, a me la guerra non piace, ma uno può avere diversi motivi per essere a favore di una "guerra", e non credo che tu abbia il diritto di chiamarlo assassino! (usiamo le parole x il loro significato)<br>e il "fatto" che tu deduci da un' opinione, per definizione non è un fatto, ma una tua opinione personale, anche offensiva, quindi ti pregherei di smetterla.ù<br>
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Berlusconi attacca le energie alternative
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">e usare toni sarcastici</div></div><br>qui non mi sento tirato in causa<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">......ed ora, se vogliamo civilmente tornare a parlare di politica energetica, magari senza offendere e usare toni sarcastici verso il politico o la persona che la pensa diversamente da noi, io sono disponibile...<br><br>scusate la ripetizione ma ho paura che non sia stata capita!</div></div><br>non temere ci sono arrivato, concordo.<br><br><br><br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">diversi motivi</div></div><br>quali motivi potrebbero esserci per giustificare una guerra?<br><br>
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (criccux @ 4/3/2008, 20:40)</div><div id="quote" align="left">ps: tecno, a me la guerra non piace, ma uno può avere diversi motivi per essere a favore di una "guerra", e non credo che tu abbia il diritto di chiamarlo assassino! (usiamo le parole x il loro significato)<br>e il "fatto" che tu deduci da un' opinione, per definizione non è un fatto, ma una tua opinione personale, anche offensiva, quindi ti pregherei di smetterla.ù</div></div><br>Io non sono razzista<br><br><span style="color:red">[MODERAZIONE: Eliminate frasi provocatorie che non hanno attinenza col tema della discussione e insistono nell'attribuire ad altri comportamenti che gli stessi hanno già ampiamente negato. Per favore torniamo ai temi energetici]</span><br><br><br>Noi parliamo lingue diverse ed è difficile intendersi anche sulle scelte energetiche quando non si ha una cultura comune.<br><br><span class="edit">Edited by BrightingEyes - 5/3/2008, 00:45</span>
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (snapdozier @ 4/3/2008, 11:03)</div><div id="quote" align="left">Io credo che i rigassificatori siano una di queste speculazioni. Noi abbiamo l'Italia cablata dal punto di vista del metano. Basterebbe 1 o 2 rigassificatori per alimentare la rete, oltre al fatto che non è dato sapere quanti contrati siano già stati firmati per le forniture e dove siano le navi metaniere.</div></div><br>Che l'Italia sia cablata non è sufficiente. Visto che la nostra produzione è circa il 10% del fabbisogno, la cosa essenziale è che il metano entri nella rete italiana.<br>I punti di ingresso ci sono e in condizioni normali basterebbero anche.<br>Il problema è che il gas viene da pochi Paesi, la maggior parte dei quali non proprio affidabili.<br>Per questo è importante costruire i rigassificatori; per poter diverisficare le fonti di approvvigionamento e non essere più in balia degli umori del primo fornitore. Non ricordi cosa successe due anni fa per una diatriba tra Russia e Ucraina?<br>Guarda la capacità del punto di ingresso di Tarvisio (da dove entra il gas russo) e fai il conto di quanti rigassificatori ci vogliono per compensarlo.<br>Per quanto riguarda i contratti e le metaniere non starei a preoccuparmi. I rigassificatori li finanziano le imprese: vedrai che i loro conti li hanno fatti.<br><br>Saluti.<br><br>Federico<br>
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (alessandro74 @ 4/3/2008, 19:26)</div><div id="quote" align="left">ANCORA che guardiamo oltre le Alpi a Nord Ovest...<br><br>dove è scritto che perseguire con convinzione la strada dell'uso razionale dell'energia, della generazione distribuita su una nuova rete ri-progettata in modo intelligente ecc ecc...non sia la soluzione migliore, alternativamente parlando?......<br><br>il nucleare appartiene al passato, è storia, storia buia e triste.<br><br>Credo che sia ora di guardare meno oltre le Alpi a Nord-ovest, una volta tanto.</div></div><br>Codeste sono belle cose, ma allo stato attuale sono pure e semplici utopie. Io sarei il primo ad essere contento di vivere in un Paese in cui possa generare con l'idroelettrico il 100% del fabbisogno. Ma purtroppo non è così. Io vivo in Italia, le risorse sono quelle che sono. L'idroelettrico è sfruttato quasi al massimo, dieci anni fa potevi arrivare a coprire quasi il 20% del fabbisogno, l'anno scorso siamo arrivati a malapena al 10%. Il geotermico, che in Toscana contribuisce a quasi il 30% del fabbisogno, non lo vuole più nessuno, sull'Amiata stanno creando un sacco di grane e comunque più di tanto non lo si può incrementare. Le pale eoliche idem. Cosa ci resta? Quello che dici te potrà andar bene tra 100 anni (forse). Per adesso c'è il problema di dare energia all'Italia per i prossimi decenni ed il nucleare, tra quelle in gioco, mi pare l'alternativa "meno peggiore" (anche se non è corretto in Italiano, mi pare renda bene il concetto).<br><br>Saluti.<br><br>Federico<br>
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Fede1975 @ 4/3/2008, 22:04)</div><div id="quote" align="left"><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (snapdozier @ 4/3/2008, 11:03)</div><div id="quote" align="left">Io credo che i rigassificatori siano una di queste speculazioni. Noi abbiamo l'Italia cablata dal punto di vista del metano. Basterebbe 1 o 2 rigassificatori per alimentare la rete, oltre al fatto che non è dato sapere quanti contrati siano già stati firmati per le forniture e dove siano le navi metaniere.</div></div><br>Che l'Italia sia cablata non è sufficiente. Visto che la nostra produzione è circa il 10% del fabbisogno, la cosa essenziale è che il metano entri nella rete italiana.<br>I punti di ingresso ci sono e in condizioni normali basterebbero anche.<br><br>Saluti.<br><br>Federico</div></div><br>Scusa ma se io ho un rigassificatore collegato alla rete gas, non ci posso far arrivare tutte le navi metaniere, il gas poi , attraverso i tubi, viene distribuito.<br>A cosa servono 10 o più impianti? Sempre che riusciamo a chiudere contratti sufficienti a far arrivare qualche nave.<br>Si è poi considerato quanto costa, energeticamente, liquefare il metano?<br>
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (snapdozier @ 4/3/2008, 22:36)</div><div id="quote" align="left">Scusa ma se io ho un rigassificatore collegato alla rete gas, non ci posso far arrivare tutte le navi metaniere, il gas poi , attraverso i tubi, viene distribuito.<br>A cosa servono 10 o più impianti? Sempre che riusciamo a chiudere contratti sufficienti a far arrivare qualche nave.<br>Si è poi considerato quanto costa, energeticamente, liquefare il metano?</div></div><br>Il rigassificatore che stanno costruendo a Livorno, se sfruttato al massimo può supportare circa il 5% del fabbisogno italiano.<br><br>Saluti.<br><br>Federico
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Fede1975 @ 4/3/2008, 22:16)</div><div id="quote" align="left"><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (alessandro74 @ 4/3/2008, 19:26)</div><div id="quote" align="left">ANCORA che guardiamo oltre le Alpi a Nord Ovest...<br><br>dove è scritto che perseguire con convinzione la strada dell'uso razionale dell'energia, della generazione distribuita su una nuova rete ri-progettata in modo intelligente ecc ecc...non sia la soluzione migliore, alternativamente parlando?......<br><br>il nucleare appartiene al passato, è storia, storia buia e triste.<br><br>Credo che sia ora di guardare meno oltre le Alpi a Nord-ovest, una volta tanto.</div></div><br>Codeste sono belle cose, ma allo stato attuale sono pure e semplici utopie. Io sarei il primo ad essere contento di vivere in un Paese in cui possa generare con l'idroelettrico il 100% del fabbisogno. Ma purtroppo non è così. Io vivo in Italia, le risorse sono quelle che sono. L'idroelettrico è sfruttato quasi al massimo, dieci anni fa potevi arrivare a coprire quasi il 20% del fabbisogno, l'anno scorso siamo arrivati a malapena al 10%. Il geotermico, che in Toscana contribuisce a quasi il 30% del fabbisogno, non lo vuole più nessuno, sull'Amiata stanno creando un sacco di grane e comunque più di tanto non lo si può incrementare. Le pale eoliche idem. Cosa ci resta? Quello che dici te potrà andar bene tra 100 anni (forse). Per adesso c'è il problema di dare energia all'Italia per i prossimi decenni ed il nucleare, tra quelle in gioco, mi pare l'alternativa "meno peggiore" (anche se non è corretto in Italiano, mi pare renda bene il concetto).<br><br>Saluti.<br><br>Federico</div></div><br>Ed invece NO caro amico.......ma quali utopie.<br><br>il concetto è sbagliato in partenza: l'Italia ha bisogno di imparare ad utilizzare le risorse energetiche in modo intelligente, USO RAZIONALE DELL'ENERGIA. L'Italia deve contribuire allo sviluppo di un nuovo modello decentrato. C'è bisogno di ripensare la rete, c'è bisogno della generazione distribuita.<br><br>Chi vuole far passare il concetto che l'Italia necessiti del nucleare perchè assetata di e.e. ci sta ingannando. Chi vuole farci credere che quello è il modello da seguire perchè siamo rimasti a secco una notte di tanti anni fa è perchè vuole renderci ancor meno liberi di quello che siamo.<br><br>Le risorse ci sono, non scherziamo, ci sono già illustri Professori e Politici dediti al cazzeggio editoriale in tema di illusioni energetiche.<br><br>In 5 anni se ci crediamo possiamo fare molto, altro che nucleare.<br><br>Il nucleare è sottosviluppo tecnologico e sociale, mi chiedo come sia possibile che nel 2008 sia riuscito fuori nuovamente questo cancro , proprio ora che stiamo andando nella direzione giusta.<br><br>1 kWh FER non ha valore: è LIBERTA'Articoli e presentazioni Alessandro Caffarelli: www.ingalessandrocaffarelli.com/download.html
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (alessandro74 @ 4/3/2008, 22:49)</div><div id="quote" align="left">Ed invece NO caro amico.......ma quali utopie.<br><br>il concetto è sbagliato in partenza: l'Italia ha bisogno di imparare ad utilizzare le risorse energetiche in modo intelligente, USO RAZIONALE DELL'ENERGIA. L'Italia deve contribuire allo sviluppo di un nuovo modello decentrato. C'è bisogno di ripensare la rete, c'è bisogno della generazione distribuita.<br><br>Chi vuole far passare il concetto che l'Italia necessiti del nucleare perchè assetata di e.e. ci sta ingannando. Chi vuole farci credere che quello è il modello da seguire perchè siamo rimasti a secco una notte di tanti anni fa è perchè vuole renderci ancor meno liberi di quello che siamo.<br><br>Le risorse ci sono, non scherziamo, ci sono già illustri Professori e Politici dediti al cazzeggio editoriale in tema di illusioni energetiche.<br><br>In 5 anni se ci crediamo possiamo fare molto, altro che nucleare.<br><br>Il nucleare è sottosviluppo tecnologico e sociale, mi chiedo come sia possibile che nel 2008 sia riuscito fuori nuovamente questo cancro , proprio ora che stiamo andando nella direzione giusta.<br><br>1 kWh FER non ha valore: è LIBERTA'</div></div><br>Ciao Alessandro,<br>concordo al 1000 %.<br><br>Un appunto sui rigassificatori :<br>quando e se mai ne faranno uno il prezzo di una nave gasiera che attracchera', per il solo e semplice motivo che c'interessa, costera' 100 volte tanto.<br>ciao<br>car.boniAcqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.
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Guio8 i numeri leggili nelle parole che ho scritto, ne sono la conseguenza.<br><br>Scambio sul posto a 200 kW, integrazione architettonica industriale, integrazione architettonica residenziale, agrienergia, uso razionale dell'energia, rete, generazione distribuita, e tutto quello che è minigen, ricerca, sviluppo, tecnologia fer.<br><br>Prima dei numeri ci vogliono delle idee, se per te quello che ho scritto e che penso sono degli slogan rispetto la tua idea ma ovviamente non la condivido.<br><br>Le FER rappresentano un modo per voltare pagina e per avviare un processo di sviluppo unico per la produzione di benessere rinnovabile e sociale. Ecco perchè continuo a pensare che il nucleare sia sottosviuppo sociale...me ne frego di poter pagare il kWh tra dieci anni la metà di quello che pagherei se fosse generato da iafr.<br><br>X Car.boni: che facciamo cominciamo con il contarci? la cosa drammatica è che molte persone non la pensano come Noi. I ragazzi che partecipano qui sul forum, le stesse persone che diciamo cosi sostengono e giustificano la scelta nucleare, sono persone molto preparate, e comunque è sempre piacevole il contradditorio...il problema è fuori....ho paura che passi il concetto dell'inganno nucleare come scelta di libertà.<br><br>Nessun drogaggio politico in merito, ho criticato Pecoraro al tempo come ho fatto ora con Berlusconi.<br><br>Articoli e presentazioni Alessandro Caffarelli: www.ingalessandrocaffarelli.com/download.html
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (alessandro74 @ 4/3/2008, 23:22)</div><div id="quote" align="left">Guio8 i numeri leggili nelle parole che ho scritto, ne sono la conseguenza.<br><br>Scambio sul posto a 200 kW, integrazione architettonica industriale, integrazione architettonica residenziale, agrienergia, uso razionale dell'energia, rete, generazione distribuita, e tutto quello che è minigen, ricerca, sviluppo, tecnologia fer.<br><br>Prima dei numeri ci vogliono delle idee, se per te quello che ho scritto e che penso sono degli slogan rispetto la tua idea ma ovviamente non la condivido.<br><br>Le FER rappresentano un modo per voltare pagina e per avviare un processo di sviluppo unico per la produzione di benessere rinnovabile e sociale. Ecco perchè continuo a pensare che il nucleare sia sottosviuppo sociale...me ne frego di poter pagare il kWh tra dieci anni la metà di quello che pagherei se fosse generato da iafr.</div></div><br>E chi credi che lo paghi il conto?<br>Già per rispettare gli accordi presi, molto alla leggera, dal nostro Governo con l'UE per il famoso 20 20 20, lo vedrai che mazzata ci arriva (non lo dico io, lo dicono quelli che hanno fatto i conti e li hanno presentati ad una conferenza a Bologna alla quale ho partecipato). Ci sarà da ridere (anzi da piangere, visto che ne pagheremo le conseguenze).<br><br>Saluti.<br><br>Federico
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Sul numero di marzo di 'Le scienze' appena uscito in edicola è presentato un progetto americano per raggiungere l'indipendenza dalle fonti fossili importate: il 69% dell'energia elettrica ed il 35% dell'energia complessiva al 2050 esclusivamente da FOTOVOLTAICO.<br><br>Il progetto richiede sovvenzioni statali per 420 miliardi di dollari fino al 2050.<br><br>Pare una grande cifra invece è RIDICOLA!<br><br>Leggo adesso da un sito notizia sulla previsione di spesa militare USA per il 2008:<br><br>"Bush ha chiesto 645,6 miliardi di dollari per le spese militari per l’anno 2008, di cui" 141,7 destinati alle spese di guerra e 22,5 destinati allo sviluppo di nuove armi nucleari.<br>Per confronto, nel 2000 il bilancio della difesa era di 304,1 miliardi di dollari, di cui 8,6 destinati alle spese di guerra...." eccetera<br><br>420 miliardi in 42 anni (partendo dal 2009) per il solare contro 645 per il SOLO 2008 in spese militari.<br><br>Non dico altro.<br><br>Ah una cosa: compratevi il giornale e leggete l'articolo...<br><br>Vito<br><br>L'autonom ia energetica è libertà<br>
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Fede1975 @ 4/3/2008, 22:16)</div><div id="quote" align="left">Per adesso c'è il problema di dare energia all'Italia per i prossimi decenni ed il nucleare, tra quelle in gioco, mi pare l'alternativa "meno peggiore" (anche se non è corretto in Italiano, mi pare renda bene il concetto).</div></div><br>Le cose non stanno proprio così a mio modesto parere. Il problema di dare energia ora è già di fatto risolto con gas e carbone.<br>Quello di cui si sta dibattendo in realtà sono le scelte di impostazione del cammino futuro energetico! Si tratta di scegliere fra la visione di mantenere una produzione sempre centralizzata, magari con un pò più di nucleare, oppure una visione totalmente rivoluzionaria di produzione distribuita. Non è cosa dei prossimi 15 - 20 anni, ma sicuramente non parliamo di orizzonti di 100 anni! Suvvia!<br>Che l'uscita dal nucleare 20 anni fa sia stata un errore concordo, che ora non ci sia alternativa no! TUTTI (Confindustria compresa! parlano di proseguire nella ricerca sul nucleare di 4° generazione e la fusione. Sull'attuale nucleare ci sono molti dubbi, anche fra i filo nuclearisti. Si rischia di acccreditare l'idea fra la gente di una soluzione semplice e poco costosa che in effetti non è nè semplice nè al momento poco costosa! E quando ci sarà il vero nucleare avanzato disponibile trovarsi con una situazione incancrenita dai comitati antiquaelà!<br>Il massiccio investimento nelle FER, solare in primis visto che l'eolico già marcia da solo, non è per "dare una risposta di produzione" (se siamo fortunati arriveremo all'1% fra qualche anno!, ma per creare le basi per la produzione diffusa! Solo chi inizia ora ad attrezzarsi (spendendo) sarà in grado di cogliere al volo la rivoluzione futura. Sarebbe un peccato che l'Italia perdesse l'ennesimo tram!<br>Sul nucleare è giusto che si investa in ricerca e sviluppo, ma occhio a non farne un "messia" energetico miracolistico che poi si rivela una "sola"! Sarebbe un autogol mica da ridere! <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/6bb2dccea4e269ed448411070bc408a6.gif" alt="<_<"><br><br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (vitofranzoni @ 5/3/2008, 00:14)</div><div id="quote" align="left">Il progetto richiede sovvenzioni statali per 420 miliardi di dollari fino al 2050.<br>Pare una grande cifra invece è RIDICOLA!</div></div><br>Non ha molto senso paragonare le cifre di investimento energetico con le spese militari, specie negli USA, anche se so che quella della riduzione delle spese militari è un vecchio cavallo di battaglia sempreverde eco-pacifista. Cavallo che non ha mai vinto una gara a quanto mi risulta! <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/1307c7ac3d688762a4a349f80ae0a6e1.gif" alt=":P"><br><br>La cifra però è davvero bassa. Anzi a dire la totale verità mi sembra molto improbabile che con quella cifra si riesca a coprire il 69% della produzione elettrica USA col FV! Se così fosse però convengo che sarebbe davvero interessante! <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/3e24aad94497cbab38db7b57261ddc37.gif" alt=""><br>“Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell
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Bhe, non capisco perchè non si possano confrontare le cifre...<br><br>Anche in Italia si potrebbero ridurre le spese militari, si otterrebbe la possibilità di spendere un bel gruzzoletto ogni anno per investire in ricerca, infrastrutture energetiche e razionalizzazione del consumo.<br><br>ma avete idea di quanto si spende nel mondo per uccidere e sottomettere il prossimo?
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già mandiamo soldati in missione all'estero (per proteggere popolazioni inermi) con mezzi scarsi per mancanza di finanziamenti......<br><br>che vogliamo fare ?<br><br>mandarli in giro per il mondo a fare "bang" "bang" con la bocca ?<br><br>Odisseo
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io credo che spesso la via giusta stia nel mezzo, non nelle contrapposizioni, penso che possano e debbano convivere una produzione diffusa e una centralizzata.<br>Il problema attualmente è principalmente di costi: se il FV costa 10 volte il costo di mercato, io come privato posso investire 15-20.000 euro per avere la mia indipendenza energetica, ma, un'azienda che deve alla fine dell'anno fare utile, può, in assenza di contributi, permetterselo???<br><br>è vero però che si sta parlando di pannelli che dovrebbero essere pronti nel 2009 che costano un decimo degli attuali, se è vero..... tutto il resto è noia!!!!<br><br>xò ho notato nel forum molto scetticismo riguardo questa possibilità, come mai???? qualcuno ne sa di +???
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tralasciamo per un attimo le varie scuole di pensiero ipotizzando che il nucleare di 4° generazione e la fusione fosse disponile domani mattina.<br><br> cosa accadrebbe ai prezzi dell'enegia? calerebbero veramente le bollette elettriche? avremmo davvero un vantaggio per la gente comune?<br><br>ho qualche dubbio........perchè ho qualche dubbio???? perchè il prezzo del petrolio all'origine costa il 10%.......... ed il 90% dove finisce? perchè... perchè.... perchè.... troppi sono i perchè e gli interrogativi che ci lascia lo stato nell' amministrare le nostre risorse. anche se molti di questi interrogativi li """"conosciamo""&quo t;" temo che se anche un giorno dovessimo inventare la macchiana ad aria, il processo di "trsformazione economico" non tarderebbe a creare un "valore aggiunto" per il quale anche l'aria diventerebbe un costo, e non più una risorsa a costo zero.
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tekno, i dati di BE, che mi risultano attendibili, danno un costo all'origine del petrolio dell'80%, non del 10% (non guardare il prezzo alla pompa della benzina, stiamo parlando dei valori in borsa, i famosi 100 dollari al barile).<br><br>La differenza di costo fra una tecnologia e un'altra esiste, aldilà delle bolle speculative, e di ogni tesi complottistica, ed è quello realisticamente il maggior freno alla diffusione delle FER<br><br>Il risultato a cui si tende non è fare calare le bollette, ma eventualmente riuscire a mantenere i costi attuali attigendo da fonti pulite e riducendo la dipendenza dai fossili<br><br>.... ma il tipo ke ha buttato lì l'argomento Kate Gen, ke fine ha fatto???? mi piacerebbe risentirlo!<br><br>ecco, il kate gen è un esempio di FER centralizzato, ma non mi sembra il caso di demonizzarlo, o no???
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Se per 10% intendi 10$, si questa è la cifra del costo di estrazione oggi.<br>Poi ci sono delle variabili che riguardano la logistica, trasporto, ecc. ma sono sempre frazioni di dollaro.<br>Il resto è margine di contribuzione.<br>Ciao <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/5d675b89d5421da4c81282a1f18c12ae.gif" alt="">
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Se per 10% intendi 10$</div></div><br>si<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">margine di contribuzione</div></div><br>allora come si crea questo "margine"?
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Ciao a tutti,<br>bisogna precisare che il costo d'estrazione di 10 USD vale per tutti i produttori con l'esclusione dei Paesi Arabi dove il costo di estrazione e' quasi la decima parte.........<br>Anni fa girava un'ipotesi fantaeconomopolitica di abbassre il prezzo finito del greggio sotto i 10 USD da parte araba.<br>Nn s'e' avverato anche perche' nn volevano rinunciare a guadagni immensi, ma domandatevi perche' gli arabi investono solo in finanza e immobiliare........<br>ciao car.boni<br><br>PS nel Capodanno 2006 ero in Libia in camper. Alle pompe di rifornimento nn si preoccupavano nemmeno che un filino di gasolio continuava ad uscire dalla pistola facendo laghi e pantano tutt'attorno..............questo in tutti i posti. Un pieno da 70 lt costava poco piu' di 3 €................Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.
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si crea per il fatto che solo pochi paesi al mondo estraggono una risorsa "finita" come il petrolio, + aumenta la richiesta+ aumenta il prezzo, perchè la quantita da astrarre ogni giorno è definita, fissa, non cambia.<br><br>L'unica soluzine secondo me è il distribuito, ed il risparmio (non quello del led del televisore, quello del costruire le case con criterio)
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">L'unica soluzine secondo me è il distribuito, ed il risparmio (non quello del led del televisore, quello del costruire le case con criterio)</div></div><br>concordo, ma non basta.<br>il restane 90% non è certo determinato in maggior misura dai pochi paesi che lo producono ci saranno sicuramente altri fattori................io un idea me la sono fatta ma gradrei sentire la vostra
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il valore di un bene non è dato dal suo costo di estrazione, ma dal rapporto fra domanda e offerta, e questo caso essenzialmente proprio dai paesi che lo producono, e anche alla luce del sole direi, infatti l'OPEC decide quanto produrre influenzando il rapporto domanda offerta, e non deve rispondere a normative sui monopoli!!!<br><br>il suo valore quindi non è 10, ma 100! 10 è il costo per estrarlo! (stiamo parlando di una materia prima, non di un prodotto industriale)<br><br>...e nhio, il distribuito e costruire le case con criterio va benissimo, ma non basta, ad oggi non ci fai andare le fabbriche (sono loro che consumano la maggior parte di energia) e tantomeno auto e camion!<br>... e sull'ultima parte mandare a quel paese l'OPEC la vedo un pò + lunga e dura!!!
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Per il petrolio non mi sorprende, infatti un barile passa mediamente 10 proprietari prima di finire al pubblico.<br>Comunque un prodotto industriale mediamente quadruplica il prezzo nella filiera di distribuzione.<br>per i 420 mliardi penso si rifericano ogni anno per i prossimi 42 anni.<br>la somma sarebbe credibile a quel punto.<br>La produzione energetica distribuita non è molto efficiente e potrebbero esserci serrate di protesta senza un forte controllo statale.
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nonono, non centrano i dieci proprietari!, scusa, ma il dato è quello di BE: su 100 dollari, quotazione in borsa del greggio (valore di mercato) 80 vanno ai paesi produttori, 10 ai petrolieri, 10 costo di estrazione (quindi se chi lo estrae è il petroliere prenderà 20, di cui 10 di costi)<br>ribadisco: la dinamica di formazione dei prezzi delle materie prime è un pochettino diversa da quella dei prodotti industriali!<br><br>per quanto riguarda i prodotti industriali varia tantissimo a seconda della tipologia di prodotto, non penso ad esempio per restare in tema che un pannello fotovoltaico quadruplichi il suo costo dalla produzione all'utente, o sbaglio???
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