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Berlusconi attacca le energie alternative

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  • ps: tecno, a me la guerra non piace, ma uno può avere diversi motivi per essere a favore di una &quot;guerra&quot;, e non credo che tu abbia il diritto di chiamarlo assassino&#33; (usiamo le parole x il loro significato)<br>e il &quot;fatto&quot; che tu deduci da un&#39; opinione, per definizione non è un fatto, ma una tua opinione personale, anche offensiva, quindi ti pregherei di smetterla.ù<br>

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    • <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">e usare toni sarcastici</div></div><br>qui non mi sento tirato in causa<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">......ed ora, se vogliamo civilmente tornare a parlare di politica energetica, magari senza offendere e usare toni sarcastici verso il politico o la persona che la pensa diversamente da noi, io sono disponibile...<br><br>scusate la ripetizione ma ho paura che non sia stata capita&#33;</div></div><br>non temere ci sono arrivato, concordo.<br><br><br><br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">diversi motivi</div></div><br>quali motivi potrebbero esserci per giustificare una guerra?<br><br>

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      • <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (criccux @ 4/3/2008, 20:40)</div><div id="quote" align="left">ps: tecno, a me la guerra non piace, ma uno può avere diversi motivi per essere a favore di una &quot;guerra&quot;, e non credo che tu abbia il diritto di chiamarlo assassino&#33; (usiamo le parole x il loro significato)<br>e il &quot;fatto&quot; che tu deduci da un&#39; opinione, per definizione non è un fatto, ma una tua opinione personale, anche offensiva, quindi ti pregherei di smetterla.ù</div></div><br>Io non sono razzista<br><br><span style="color:red">[MODERAZIONE: Eliminate frasi provocatorie che non hanno attinenza col tema della discussione e insistono nell&#39;attribuire ad altri comportamenti che gli stessi hanno gi&agrave; ampiamente negato. Per favore torniamo ai temi energetici]</span><br><br><br>Noi parliamo lingue diverse ed è difficile intendersi anche sulle scelte energetiche quando non si ha una cultura comune.<br><br><span class="edit">Edited by BrightingEyes - 5/3/2008, 00:45</span>

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        • <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (snapdozier @ 4/3/2008, 11:03)</div><div id="quote" align="left">Io credo che i rigassificatori siano una di queste speculazioni. Noi abbiamo l&#39;Italia cablata dal punto di vista del metano. Basterebbe 1 o 2 rigassificatori per alimentare la rete, oltre al fatto che non è dato sapere quanti contrati siano gi&agrave; stati firmati per le forniture e dove siano le navi metaniere.</div></div><br>Che l&#39;Italia sia cablata non è sufficiente. Visto che la nostra produzione è circa il 10% del fabbisogno, la cosa essenziale è che il metano entri nella rete italiana.<br>I punti di ingresso ci sono e in condizioni normali basterebbero anche.<br>Il problema è che il gas viene da pochi Paesi, la maggior parte dei quali non proprio affidabili.<br>Per questo è importante costruire i rigassificatori; per poter diverisficare le fonti di approvvigionamento e non essere più in balia degli umori del primo fornitore. Non ricordi cosa successe due anni fa per una diatriba tra Russia e Ucraina?<br>Guarda la capacit&agrave; del punto di ingresso di Tarvisio (da dove entra il gas russo) e fai il conto di quanti rigassificatori ci vogliono per compensarlo.<br>Per quanto riguarda i contratti e le metaniere non starei a preoccuparmi. I rigassificatori li finanziano le imprese: vedrai che i loro conti li hanno fatti.<br><br>Saluti.<br><br>Federico<br>

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          • <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Non ricordi cosa successe due anni fa per una diatriba tra Russia e Ucraina?</div></div><br>Sta succedendo anche adesso.

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            • <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (alessandro74 @ 4/3/2008, 19:26)</div><div id="quote" align="left">ANCORA che guardiamo oltre le Alpi a Nord Ovest...<br><br>dove è scritto che perseguire con convinzione la strada dell&#39;uso razionale dell&#39;energia, della generazione distribuita su una nuova rete ri-progettata in modo intelligente ecc ecc...non sia la soluzione migliore, alternativamente parlando?......<br><br>il nucleare appartiene al passato, è storia, storia buia e triste.<br><br>Credo che sia ora di guardare meno oltre le Alpi a Nord-ovest, una volta tanto.</div></div><br>Codeste sono belle cose, ma allo stato attuale sono pure e semplici utopie. Io sarei il primo ad essere contento di vivere in un Paese in cui possa generare con l&#39;idroelettrico il 100% del fabbisogno. Ma purtroppo non è così. Io vivo in Italia, le risorse sono quelle che sono. L&#39;idroelettrico è sfruttato quasi al massimo, dieci anni fa potevi arrivare a coprire quasi il 20% del fabbisogno, l&#39;anno scorso siamo arrivati a malapena al 10%. Il geotermico, che in Toscana contribuisce a quasi il 30% del fabbisogno, non lo vuole più nessuno, sull&#39;Amiata stanno creando un sacco di grane e comunque più di tanto non lo si può incrementare. Le pale eoliche idem. Cosa ci resta? Quello che dici te potr&agrave; andar bene tra 100 anni (forse). Per adesso c&#39;è il problema di dare energia all&#39;Italia per i prossimi decenni ed il nucleare, tra quelle in gioco, mi pare l&#39;alternativa &quot;meno peggiore&quot; (anche se non è corretto in Italiano, mi pare renda bene il concetto).<br><br>Saluti.<br><br>Federico<br>

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              • <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Fede1975 @ 4/3/2008, 22:04)</div><div id="quote" align="left"><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (snapdozier @ 4/3/2008, 11:03)</div><div id="quote" align="left">Io credo che i rigassificatori siano una di queste speculazioni. Noi abbiamo l&#39;Italia cablata dal punto di vista del metano. Basterebbe 1 o 2 rigassificatori per alimentare la rete, oltre al fatto che non è dato sapere quanti contrati siano gi&agrave; stati firmati per le forniture e dove siano le navi metaniere.</div></div><br>Che l&#39;Italia sia cablata non è sufficiente. Visto che la nostra produzione è circa il 10% del fabbisogno, la cosa essenziale è che il metano entri nella rete italiana.<br>I punti di ingresso ci sono e in condizioni normali basterebbero anche.<br><br>Saluti.<br><br>Federico</div></div><br>Scusa ma se io ho un rigassificatore collegato alla rete gas, non ci posso far arrivare tutte le navi metaniere, il gas poi , attraverso i tubi, viene distribuito.<br>A cosa servono 10 o più impianti? Sempre che riusciamo a chiudere contratti sufficienti a far arrivare qualche nave.<br>Si è poi considerato quanto costa, energeticamente, liquefare il metano?<br>

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                • <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (snapdozier @ 4/3/2008, 22:36)</div><div id="quote" align="left">Scusa ma se io ho un rigassificatore collegato alla rete gas, non ci posso far arrivare tutte le navi metaniere, il gas poi , attraverso i tubi, viene distribuito.<br>A cosa servono 10 o più impianti? Sempre che riusciamo a chiudere contratti sufficienti a far arrivare qualche nave.<br>Si è poi considerato quanto costa, energeticamente, liquefare il metano?</div></div><br>Il rigassificatore che stanno costruendo a Livorno, se sfruttato al massimo può supportare circa il 5% del fabbisogno italiano.<br><br>Saluti.<br><br>Federico

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                  • <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Fede1975 @ 4/3/2008, 22:16)</div><div id="quote" align="left"><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (alessandro74 @ 4/3/2008, 19:26)</div><div id="quote" align="left">ANCORA che guardiamo oltre le Alpi a Nord Ovest...<br><br>dove è scritto che perseguire con convinzione la strada dell&#39;uso razionale dell&#39;energia, della generazione distribuita su una nuova rete ri-progettata in modo intelligente ecc ecc...non sia la soluzione migliore, alternativamente parlando?......<br><br>il nucleare appartiene al passato, è storia, storia buia e triste.<br><br>Credo che sia ora di guardare meno oltre le Alpi a Nord-ovest, una volta tanto.</div></div><br>Codeste sono belle cose, ma allo stato attuale sono pure e semplici utopie. Io sarei il primo ad essere contento di vivere in un Paese in cui possa generare con l&#39;idroelettrico il 100% del fabbisogno. Ma purtroppo non è così. Io vivo in Italia, le risorse sono quelle che sono. L&#39;idroelettrico è sfruttato quasi al massimo, dieci anni fa potevi arrivare a coprire quasi il 20% del fabbisogno, l&#39;anno scorso siamo arrivati a malapena al 10%. Il geotermico, che in Toscana contribuisce a quasi il 30% del fabbisogno, non lo vuole più nessuno, sull&#39;Amiata stanno creando un sacco di grane e comunque più di tanto non lo si può incrementare. Le pale eoliche idem. Cosa ci resta? Quello che dici te potr&agrave; andar bene tra 100 anni (forse). Per adesso c&#39;è il problema di dare energia all&#39;Italia per i prossimi decenni ed il nucleare, tra quelle in gioco, mi pare l&#39;alternativa &quot;meno peggiore&quot; (anche se non è corretto in Italiano, mi pare renda bene il concetto).<br><br>Saluti.<br><br>Federico</div></div><br>Ed invece NO caro amico.......ma quali utopie.<br><br>il concetto è sbagliato in partenza: l&#39;Italia ha bisogno di imparare ad utilizzare le risorse energetiche in modo intelligente, USO RAZIONALE DELL&#39;ENERGIA. L&#39;Italia deve contribuire allo sviluppo di un nuovo modello decentrato. C&#39;è bisogno di ripensare la rete, c&#39;è bisogno della generazione distribuita.<br><br>Chi vuole far passare il concetto che l&#39;Italia necessiti del nucleare perchè assetata di e.e. ci sta ingannando. Chi vuole farci credere che quello è il modello da seguire perchè siamo rimasti a secco una notte di tanti anni fa è perchè vuole renderci ancor meno liberi di quello che siamo.<br><br>Le risorse ci sono, non scherziamo, ci sono gi&agrave; illustri Professori e Politici dediti al cazzeggio editoriale in tema di illusioni energetiche.<br><br>In 5 anni se ci crediamo possiamo fare molto, altro che nucleare.<br><br>Il nucleare è sottosviluppo tecnologico e sociale, mi chiedo come sia possibile che nel 2008 sia riuscito fuori nuovamente questo cancro , proprio ora che stiamo andando nella direzione giusta.<br><br>1 kWh FER non ha valore: è LIBERTA&#39;
                    Articoli e presentazioni Alessandro Caffarelli: www.ingalessandrocaffarelli.com/download.html

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                    • ale fuori i numeri, non gli slogan

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                      • <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (alessandro74 @ 4/3/2008, 22:49)</div><div id="quote" align="left">Ed invece NO caro amico.......ma quali utopie.<br><br>il concetto è sbagliato in partenza: l&#39;Italia ha bisogno di imparare ad utilizzare le risorse energetiche in modo intelligente, USO RAZIONALE DELL&#39;ENERGIA. L&#39;Italia deve contribuire allo sviluppo di un nuovo modello decentrato. C&#39;è bisogno di ripensare la rete, c&#39;è bisogno della generazione distribuita.<br><br>Chi vuole far passare il concetto che l&#39;Italia necessiti del nucleare perchè assetata di e.e. ci sta ingannando. Chi vuole farci credere che quello è il modello da seguire perchè siamo rimasti a secco una notte di tanti anni fa è perchè vuole renderci ancor meno liberi di quello che siamo.<br><br>Le risorse ci sono, non scherziamo, ci sono gi&agrave; illustri Professori e Politici dediti al cazzeggio editoriale in tema di illusioni energetiche.<br><br>In 5 anni se ci crediamo possiamo fare molto, altro che nucleare.<br><br>Il nucleare è sottosviluppo tecnologico e sociale, mi chiedo come sia possibile che nel 2008 sia riuscito fuori nuovamente questo cancro , proprio ora che stiamo andando nella direzione giusta.<br><br>1 kWh FER non ha valore: è LIBERTA&#39;</div></div><br>Ciao Alessandro,<br>concordo al 1000 %.<br><br>Un appunto sui rigassificatori :<br>quando e se mai ne faranno uno il prezzo di una nave gasiera che attracchera&#39;, per il solo e semplice motivo che c&#39;interessa, costera&#39; 100 volte tanto.<br>ciao<br>car.boni
                        Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                        • Guio8 i numeri leggili nelle parole che ho scritto, ne sono la conseguenza.<br><br>Scambio sul posto a 200 kW, integrazione architettonica industriale, integrazione architettonica residenziale, agrienergia, uso razionale dell&#39;energia, rete, generazione distribuita, e tutto quello che è minigen, ricerca, sviluppo, tecnologia fer.<br><br>Prima dei numeri ci vogliono delle idee, se per te quello che ho scritto e che penso sono degli slogan rispetto la tua idea ma ovviamente non la condivido.<br><br>Le FER rappresentano un modo per voltare pagina e per avviare un processo di sviluppo unico per la produzione di benessere rinnovabile e sociale. Ecco perchè continuo a pensare che il nucleare sia sottosviuppo sociale...me ne frego di poter pagare il kWh tra dieci anni la met&agrave; di quello che pagherei se fosse generato da iafr.<br><br>X Car.boni: che facciamo cominciamo con il contarci? la cosa drammatica è che molte persone non la pensano come Noi. I ragazzi che partecipano qui sul forum, le stesse persone che diciamo cosi sostengono e giustificano la scelta nucleare, sono persone molto preparate, e comunque è sempre piacevole il contradditorio...il problema è fuori....ho paura che passi il concetto dell&#39;inganno nucleare come scelta di libert&agrave;.<br><br>Nessun drogaggio politico in merito, ho criticato Pecoraro al tempo come ho fatto ora con Berlusconi.<br><br>
                          Articoli e presentazioni Alessandro Caffarelli: www.ingalessandrocaffarelli.com/download.html

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                          • <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (alessandro74 @ 4/3/2008, 23:22)</div><div id="quote" align="left">Guio8 i numeri leggili nelle parole che ho scritto, ne sono la conseguenza.<br><br>Scambio sul posto a 200 kW, integrazione architettonica industriale, integrazione architettonica residenziale, agrienergia, uso razionale dell&#39;energia, rete, generazione distribuita, e tutto quello che è minigen, ricerca, sviluppo, tecnologia fer.<br><br>Prima dei numeri ci vogliono delle idee, se per te quello che ho scritto e che penso sono degli slogan rispetto la tua idea ma ovviamente non la condivido.<br><br>Le FER rappresentano un modo per voltare pagina e per avviare un processo di sviluppo unico per la produzione di benessere rinnovabile e sociale. Ecco perchè continuo a pensare che il nucleare sia sottosviuppo sociale...me ne frego di poter pagare il kWh tra dieci anni la met&agrave; di quello che pagherei se fosse generato da iafr.</div></div><br>E chi credi che lo paghi il conto?<br>Gi&agrave; per rispettare gli accordi presi, molto alla leggera, dal nostro Governo con l&#39;UE per il famoso 20 20 20, lo vedrai che mazzata ci arriva (non lo dico io, lo dicono quelli che hanno fatto i conti e li hanno presentati ad una conferenza a Bologna alla quale ho partecipato). Ci sar&agrave; da ridere (anzi da piangere, visto che ne pagheremo le conseguenze).<br><br>Saluti.<br><br>Federico

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                            • Chi mi commenta il potenziale eolico off shore dell&#39;Europa che sarebbe in grado quasi di sostenere la richiesta energetica europea?

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                              • Sul numero di marzo di &#39;Le scienze&#39; appena uscito in edicola è presentato un progetto americano per raggiungere l&#39;indipendenza dalle fonti fossili importate: il 69% dell&#39;energia elettrica ed il 35% dell&#39;energia complessiva al 2050 esclusivamente da FOTOVOLTAICO.<br><br>Il progetto richiede sovvenzioni statali per 420 miliardi di dollari fino al 2050.<br><br>Pare una grande cifra invece è RIDICOLA&#33;<br><br>Leggo adesso da un sito notizia sulla previsione di spesa militare USA per il 2008:<br><br>&quot;Bush ha chiesto 645,6 miliardi di dollari per le spese militari per l’anno 2008, di cui&quot; 141,7 destinati alle spese di guerra e 22,5 destinati allo sviluppo di nuove armi nucleari.<br>Per confronto, nel 2000 il bilancio della difesa era di 304,1 miliardi di dollari, di cui 8,6 destinati alle spese di guerra....&quot; eccetera<br><br>420 miliardi in 42 anni (partendo dal 2009) per il solare contro 645 per il SOLO 2008 in spese militari.<br><br>Non dico altro.<br><br>Ah una cosa: compratevi il giornale e leggete l&#39;articolo...<br><br>Vito<br><br>L&#39;autonom ia energetica è libert&agrave;<br>

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                                • <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Fede1975 @ 4/3/2008, 22:16)</div><div id="quote" align="left">Per adesso c&#39;è il problema di dare energia all&#39;Italia per i prossimi decenni ed il nucleare, tra quelle in gioco, mi pare l&#39;alternativa &quot;meno peggiore&quot; (anche se non è corretto in Italiano, mi pare renda bene il concetto).</div></div><br>Le cose non stanno proprio così a mio modesto parere. Il problema di dare energia ora è gi&agrave; di fatto risolto con gas e carbone.<br>Quello di cui si sta dibattendo in realt&agrave; sono le scelte di impostazione del cammino futuro energetico&#33; Si tratta di scegliere fra la visione di mantenere una produzione sempre centralizzata, magari con un pò più di nucleare, oppure una visione totalmente rivoluzionaria di produzione distribuita. Non è cosa dei prossimi 15 - 20 anni, ma sicuramente non parliamo di orizzonti di 100 anni&#33; Suvvia&#33;<br>Che l&#39;uscita dal nucleare 20 anni fa sia stata un errore concordo, che ora non ci sia alternativa no&#33; TUTTI (Confindustria compresa&#33 parlano di proseguire nella ricerca sul nucleare di 4° generazione e la fusione. Sull&#39;attuale nucleare ci sono molti dubbi, anche fra i filo nuclearisti. Si rischia di acccreditare l&#39;idea fra la gente di una soluzione semplice e poco costosa che in effetti non è nè semplice nè al momento poco costosa&#33; E quando ci sar&agrave; il vero nucleare avanzato disponibile trovarsi con una situazione incancrenita dai comitati antiquael&agrave;&#33;<br>Il massiccio investimento nelle FER, solare in primis visto che l&#39;eolico gi&agrave; marcia da solo, non è per &quot;dare una risposta di produzione&quot; (se siamo fortunati arriveremo all&#39;1% fra qualche anno&#33, ma per creare le basi per la produzione diffusa&#33; Solo chi inizia ora ad attrezzarsi (spendendo) sar&agrave; in grado di cogliere al volo la rivoluzione futura. Sarebbe un peccato che l&#39;Italia perdesse l&#39;ennesimo tram&#33;<br>Sul nucleare è giusto che si investa in ricerca e sviluppo, ma occhio a non farne un &quot;messia&quot; energetico miracolistico che poi si rivela una &quot;sola&quot;&#33; Sarebbe un autogol mica da ridere&#33; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/6bb2dccea4e269ed448411070bc408a6.gif" alt="&lt;_&lt;"><br><br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (vitofranzoni @ 5/3/2008, 00:14)</div><div id="quote" align="left">Il progetto richiede sovvenzioni statali per 420 miliardi di dollari fino al 2050.<br>Pare una grande cifra invece è RIDICOLA&#33;</div></div><br>Non ha molto senso paragonare le cifre di investimento energetico con le spese militari, specie negli USA, anche se so che quella della riduzione delle spese militari è un vecchio cavallo di battaglia sempreverde eco-pacifista. Cavallo che non ha mai vinto una gara a quanto mi risulta&#33; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/1307c7ac3d688762a4a349f80ae0a6e1.gif" alt=":P"><br><br>La cifra però è davvero bassa. Anzi a dire la totale verit&agrave; mi sembra molto improbabile che con quella cifra si riesca a coprire il 69% della produzione elettrica USA col FV&#33; Se così fosse però convengo che sarebbe davvero interessante&#33; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/3e24aad94497cbab38db7b57261ddc37.gif" alt=""><br>
                                  “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                  • Bhe, non capisco perchè non si possano confrontare le cifre...<br><br>Anche in Italia si potrebbero ridurre le spese militari, si otterrebbe la possibilit&agrave; di spendere un bel gruzzoletto ogni anno per investire in ricerca, infrastrutture energetiche e razionalizzazione del consumo.<br><br>ma avete idea di quanto si spende nel mondo per uccidere e sottomettere il prossimo?

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                                    • gi&agrave; mandiamo soldati in missione all&#39;estero (per proteggere popolazioni inermi) con mezzi scarsi per mancanza di finanziamenti......<br><br>che vogliamo fare ?<br><br>mandarli in giro per il mondo a fare &quot;bang&quot; &quot;bang&quot; con la bocca ?<br><br>Odisseo

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                                      • io credo che spesso la via giusta stia nel mezzo, non nelle contrapposizioni, penso che possano e debbano convivere una produzione diffusa e una centralizzata.<br>Il problema attualmente è principalmente di costi: se il FV costa 10 volte il costo di mercato, io come privato posso investire 15-20.000 euro per avere la mia indipendenza energetica, ma, un&#39;azienda che deve alla fine dell&#39;anno fare utile, può, in assenza di contributi, permetterselo???<br><br>è vero però che si sta parlando di pannelli che dovrebbero essere pronti nel 2009 che costano un decimo degli attuali, se è vero..... tutto il resto è noia&#33;&#33;&#33;&#33;<br><br>xò ho notato nel forum molto scetticismo riguardo questa possibilit&agrave;, come mai???? qualcuno ne sa di +???

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                                        • tralasciamo per un attimo le varie scuole di pensiero ipotizzando che il nucleare di 4° generazione e la fusione fosse disponile domani mattina.<br><br> cosa accadrebbe ai prezzi dell&#39;enegia? calerebbero veramente le bollette elettriche? avremmo davvero un vantaggio per la gente comune?<br><br>ho qualche dubbio........perchè ho qualche dubbio???? perchè il prezzo del petrolio all&#39;origine costa il 10%.......... ed il 90% dove finisce? perchè... perchè.... perchè.... troppi sono i perchè e gli interrogativi che ci lascia lo stato nell&#39; amministrare le nostre risorse. anche se molti di questi interrogativi li &quot;&quot;&quot;&quot;conosciamo&quot;&quot;&quo t;&quot; temo che se anche un giorno dovessimo inventare la macchiana ad aria, il processo di &quot;trsformazione economico&quot; non tarderebbe a creare un &quot;valore aggiunto&quot; per il quale anche l&#39;aria diventerebbe un costo, e non più una risorsa a costo zero.

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                                          • tekno, i dati di BE, che mi risultano attendibili, danno un costo all&#39;origine del petrolio dell&#39;80%, non del 10% (non guardare il prezzo alla pompa della benzina, stiamo parlando dei valori in borsa, i famosi 100 dollari al barile).<br><br>La differenza di costo fra una tecnologia e un&#39;altra esiste, aldil&agrave; delle bolle speculative, e di ogni tesi complottistica, ed è quello realisticamente il maggior freno alla diffusione delle FER<br><br>Il risultato a cui si tende non è fare calare le bollette, ma eventualmente riuscire a mantenere i costi attuali attigendo da fonti pulite e riducendo la dipendenza dai fossili<br><br>.... ma il tipo ke ha buttato lì l&#39;argomento Kate Gen, ke fine ha fatto???? mi piacerebbe risentirlo&#33;<br><br>ecco, il kate gen è un esempio di FER centralizzato, ma non mi sembra il caso di demonizzarlo, o no???

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                                            • veramente intendevo il prezzo base. quando lo si estrae dei pozzi il suo valore di partenza e del 10%.....o no?

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                                              • Se per 10% intendi 10&#36;, si questa è la cifra del costo di estrazione oggi.<br>Poi ci sono delle variabili che riguardano la logistica, trasporto, ecc. ma sono sempre frazioni di dollaro.<br>Il resto è margine di contribuzione.<br>Ciao <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/5d675b89d5421da4c81282a1f18c12ae.gif" alt="">

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                                                • <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Se per 10% intendi 10&#36;</div></div><br>si<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">margine di contribuzione</div></div><br>allora come si crea questo &quot;margine&quot;?

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                                                  • Ciao a tutti,<br>bisogna precisare che il costo d&#39;estrazione di 10 USD vale per tutti i produttori con l&#39;esclusione dei Paesi Arabi dove il costo di estrazione e&#39; quasi la decima parte.........<br>Anni fa girava un&#39;ipotesi fantaeconomopolitica di abbassre il prezzo finito del greggio sotto i 10 USD da parte araba.<br>Nn s&#39;e&#39; avverato anche perche&#39; nn volevano rinunciare a guadagni immensi, ma domandatevi perche&#39; gli arabi investono solo in finanza e immobiliare........<br>ciao car.boni<br><br>PS nel Capodanno 2006 ero in Libia in camper. Alle pompe di rifornimento nn si preoccupavano nemmeno che un filino di gasolio continuava ad uscire dalla pistola facendo laghi e pantano tutt&#39;attorno..............questo in tutti i posti. Un pieno da 70 lt costava poco piu&#39; di 3 €................
                                                    Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                                    • si crea per il fatto che solo pochi paesi al mondo estraggono una risorsa &quot;finita&quot; come il petrolio, + aumenta la richiesta+ aumenta il prezzo, perchè la quantita da astrarre ogni giorno è definita, fissa, non cambia.<br><br>L&#39;unica soluzine secondo me è il distribuito, ed il risparmio (non quello del led del televisore, quello del costruire le case con criterio)

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                                                      • <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">L&#39;unica soluzine secondo me è il distribuito, ed il risparmio (non quello del led del televisore, quello del costruire le case con criterio)</div></div><br>concordo, ma non basta.<br>il restane 90% non è certo determinato in maggior misura dai pochi paesi che lo producono ci saranno sicuramente altri fattori................io un idea me la sono fatta ma gradrei sentire la vostra

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                                                        • il valore di un bene non è dato dal suo costo di estrazione, ma dal rapporto fra domanda e offerta, e questo caso essenzialmente proprio dai paesi che lo producono, e anche alla luce del sole direi, infatti l&#39;OPEC decide quanto produrre influenzando il rapporto domanda offerta, e non deve rispondere a normative sui monopoli&#33;&#33;&#33;<br><br>il suo valore quindi non è 10, ma 100&#33; 10 è il costo per estrarlo&#33; (stiamo parlando di una materia prima, non di un prodotto industriale)<br><br>...e nhio, il distribuito e costruire le case con criterio va benissimo, ma non basta, ad oggi non ci fai andare le fabbriche (sono loro che consumano la maggior parte di energia) e tantomeno auto e camion&#33;<br>... e sull&#39;ultima parte mandare a quel paese l&#39;OPEC la vedo un pò + lunga e dura&#33;&#33;&#33;

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                                                          • Per il petrolio non mi sorprende, infatti un barile passa mediamente 10 proprietari prima di finire al pubblico.<br>Comunque un prodotto industriale mediamente quadruplica il prezzo nella filiera di distribuzione.<br>per i 420 mliardi penso si rifericano ogni anno per i prossimi 42 anni.<br>la somma sarebbe credibile a quel punto.<br>La produzione energetica distribuita non è molto efficiente e potrebbero esserci serrate di protesta senza un forte controllo statale.

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                                                            • nonono, non centrano i dieci proprietari&#33;, scusa, ma il dato è quello di BE: su 100 dollari, quotazione in borsa del greggio (valore di mercato) 80 vanno ai paesi produttori, 10 ai petrolieri, 10 costo di estrazione (quindi se chi lo estrae è il petroliere prender&agrave; 20, di cui 10 di costi)<br>ribadisco: la dinamica di formazione dei prezzi delle materie prime è un pochettino diversa da quella dei prodotti industriali&#33;<br><br>per quanto riguarda i prodotti industriali varia tantissimo a seconda della tipologia di prodotto, non penso ad esempio per restare in tema che un pannello fotovoltaico quadruplichi il suo costo dalla produzione all&#39;utente, o sbaglio???

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