Fatto il giro breve perchè a Trieste pioviggina.
Dite di fare il vuoto e di usare la camera anecoica come diceva Bessel. Bene, ecco cosa gli risposi:
"Puoi fare il vuoto nella tua camera anecoica? Altrimenti faresti un bel barometro, o addirittura un microfono, perchè i microbar di variazione della pressione dell'aria modulano la velocità di propagazione, cioè la lunghezza d'onda,
cioè la fase...Ed anche estraendo l'aria avresti delle variazioni isotrope che sono centinaia di volte maggiori del Doppler.
Il quale si manifesta soprattutto sulla verticale e per vedere il quale devi muovere la direzione dell'onda..."
fine dell'autocitazione.
Riguardo l'oscillatore interno devo rifare la storia iniziale.
Quando partii per quest'impresa - che sta concludendosi mi sembra - costruii appunto un oscillatore molto semplice a 10,7 GHz con un risuonatore dielettrico,
di quelli usati per i convertitori per TV satellitare, ma seguito da un amplificatore a due stadi a gasfet. L'uscita era di ben 100 dBm.
Questo l'attaccai direttamente, senza cavo ma con un giunto N alla guida a cerchio di 5 metri di circonferenza provvista di un bocchettone N,
il cui conduttore protuberante, lungo 5mm e grosso 2mm, faceva da antenna di eccitazione della guida.
Al lato opposto misi un secondo bocchettone N - la cui protuberanza dello stesso faceva da antenna ricevente delle due onde viaggianti in senso opposto.
Attaccai quest'uscita ad un detector per microonde seguito da wattmetro .
Con difficoltà cercai di azzerare l'uscita mettendo in contrapposizione le due onde sfasandole con delle viti disposte lungo un lato distanti 1 lunghezza d'onda.
Così dai 5 volt massimi fuori fase riuscii ad arrivare a circa 50 millivolt).
Semplice no? MA NON FUNZIONO'! Tranne che per pochi secondi. Poi lo zero saltava ad altri valori continuamente ed in modo capriccioso.
Con enorme pazienza colsi il momento propizio per sdraiare la guida e vidi che c'era un balzo all'uscita.
Ma era un'impresa ardua.
Stavo per rinunciare prima di accorgermi che, eccitata in quel modo, l'onda interna scattava capricciosamente da un modo all'altro in tutti i modi possibili.
Allora , dopo aver scartabellato nella mia mente, ricordai di aver letto che quel problema l'ebbero i progettisti degli anni '50 quando , prima dell'avvento
delle fibre ottiche, si usava (negli USA) un tubo di rame vuoto come guida d'onda per trasmettere a larghissima banda, e l'avevano risolto con la polarizzazione
circolare.
Saldai ai due bocchettoni un filo di rame ritorto e finalmente la situazione migliorò.
Ho messo all'inizio la foto della seconda guida , un tubo di ferro di 50mm di diametro e di 2 di spessore che dovrebbe essere un buon schermo contro il magnetismo terrestre. L'attenuazione che misurai era di -6 dB fra ingresso e le due uscite (malgrado la pessima conducibilità del ferro, caro Bessel). L'escursione di livello isotropo era minore della guida di 5mt, ma sempre sul volt nelle 24 ore. Certo sentiva la temperatura e per ovviare a ciò avvolsi il tubo con un filo di resistenza che alimentai con dei transistor BDX53 saldati al tubo stesso e pilotati da un operazionale 740 che era retroazionato da un termistor. La pressione barometrica certo agiva sulle pareti, ma non ho fatto il vuoto. Se a qualcuno interessa potrei mettere i grafici delle 24 ore...
Ma cosa avevo scoperto? Solo che variava la fase da verticale ad orizzontale.
Ma mi posi il DI QUANTO?
Così comprai il Gigatronix d'occasione che fu il miglior acquisto della mia vita.
Su quell'esperimento avrei da dire molto, perchè ci rimasi mesi interi a battere la testa contro il muro...
Però posso suggerire un esperimento qualitativo:
con la guida a cerchio, della quale allego foto, e solo due antenne agli antipodi, già si può constatare l'anisotropia verticale.
Alimentata da un lato con un oscillatore DRO, e messa una sonda rivelatrice dall'altro, si nota una variazione usando un voltmetro digitale fra sdraiata ed in piedi.
Nella foto le onde sono separate da una parete, mentre per l'esperimento che ho suggerito non ci deve essere separazione.
Le onde devono andare in senso contrario (con disperazione di Bessel che le vorrebbe inseguire fino alla fine entrambe per scrivere un trattato...).
Ah, mi sono ricordato ora di un esperimento ancor più semplice: basta un oscillatore DRO ed un contatore : muovendolo si vede variare la frequenza . Solo che non sta mai ferma! Però si vede almeno che in piedi ha un abbrivio e sdraiato un altro.
Per investigare sul fenomeno ho fatto un circuito passivo col risuonatore dielettrico come mezzo di trasmissione ed ho scoperto che sulla verticale la fase variava come con le guide. Ma ho lasciato questo filone, preso come sono dal principale. Potrei mettere anche i grafici fatti con questa strana guida...
Che volete: la mia mente è portata alla semplicità...
metto qui di seguito le foto della prima guida di 5 mt, in acciaio inox, e del discriminatore di fase che alloggiai in una nicchia scavata nella guida.
Dite di fare il vuoto e di usare la camera anecoica come diceva Bessel. Bene, ecco cosa gli risposi:
"Puoi fare il vuoto nella tua camera anecoica? Altrimenti faresti un bel barometro, o addirittura un microfono, perchè i microbar di variazione della pressione dell'aria modulano la velocità di propagazione, cioè la lunghezza d'onda,
cioè la fase...Ed anche estraendo l'aria avresti delle variazioni isotrope che sono centinaia di volte maggiori del Doppler.
Il quale si manifesta soprattutto sulla verticale e per vedere il quale devi muovere la direzione dell'onda..."
fine dell'autocitazione.
Riguardo l'oscillatore interno devo rifare la storia iniziale.
Quando partii per quest'impresa - che sta concludendosi mi sembra - costruii appunto un oscillatore molto semplice a 10,7 GHz con un risuonatore dielettrico,
di quelli usati per i convertitori per TV satellitare, ma seguito da un amplificatore a due stadi a gasfet. L'uscita era di ben 100 dBm.
Questo l'attaccai direttamente, senza cavo ma con un giunto N alla guida a cerchio di 5 metri di circonferenza provvista di un bocchettone N,
il cui conduttore protuberante, lungo 5mm e grosso 2mm, faceva da antenna di eccitazione della guida.
Al lato opposto misi un secondo bocchettone N - la cui protuberanza dello stesso faceva da antenna ricevente delle due onde viaggianti in senso opposto.
Attaccai quest'uscita ad un detector per microonde seguito da wattmetro .
Con difficoltà cercai di azzerare l'uscita mettendo in contrapposizione le due onde sfasandole con delle viti disposte lungo un lato distanti 1 lunghezza d'onda.
Così dai 5 volt massimi fuori fase riuscii ad arrivare a circa 50 millivolt).
Semplice no? MA NON FUNZIONO'! Tranne che per pochi secondi. Poi lo zero saltava ad altri valori continuamente ed in modo capriccioso.
Con enorme pazienza colsi il momento propizio per sdraiare la guida e vidi che c'era un balzo all'uscita.
Ma era un'impresa ardua.
Stavo per rinunciare prima di accorgermi che, eccitata in quel modo, l'onda interna scattava capricciosamente da un modo all'altro in tutti i modi possibili.
Allora , dopo aver scartabellato nella mia mente, ricordai di aver letto che quel problema l'ebbero i progettisti degli anni '50 quando , prima dell'avvento
delle fibre ottiche, si usava (negli USA) un tubo di rame vuoto come guida d'onda per trasmettere a larghissima banda, e l'avevano risolto con la polarizzazione
circolare.
Saldai ai due bocchettoni un filo di rame ritorto e finalmente la situazione migliorò.
Ho messo all'inizio la foto della seconda guida , un tubo di ferro di 50mm di diametro e di 2 di spessore che dovrebbe essere un buon schermo contro il magnetismo terrestre. L'attenuazione che misurai era di -6 dB fra ingresso e le due uscite (malgrado la pessima conducibilità del ferro, caro Bessel). L'escursione di livello isotropo era minore della guida di 5mt, ma sempre sul volt nelle 24 ore. Certo sentiva la temperatura e per ovviare a ciò avvolsi il tubo con un filo di resistenza che alimentai con dei transistor BDX53 saldati al tubo stesso e pilotati da un operazionale 740 che era retroazionato da un termistor. La pressione barometrica certo agiva sulle pareti, ma non ho fatto il vuoto. Se a qualcuno interessa potrei mettere i grafici delle 24 ore...
Ma cosa avevo scoperto? Solo che variava la fase da verticale ad orizzontale.
Ma mi posi il DI QUANTO?
Così comprai il Gigatronix d'occasione che fu il miglior acquisto della mia vita.
Su quell'esperimento avrei da dire molto, perchè ci rimasi mesi interi a battere la testa contro il muro...
Però posso suggerire un esperimento qualitativo:
con la guida a cerchio, della quale allego foto, e solo due antenne agli antipodi, già si può constatare l'anisotropia verticale.
Alimentata da un lato con un oscillatore DRO, e messa una sonda rivelatrice dall'altro, si nota una variazione usando un voltmetro digitale fra sdraiata ed in piedi.
Nella foto le onde sono separate da una parete, mentre per l'esperimento che ho suggerito non ci deve essere separazione.
Le onde devono andare in senso contrario (con disperazione di Bessel che le vorrebbe inseguire fino alla fine entrambe per scrivere un trattato...).
Ah, mi sono ricordato ora di un esperimento ancor più semplice: basta un oscillatore DRO ed un contatore : muovendolo si vede variare la frequenza . Solo che non sta mai ferma! Però si vede almeno che in piedi ha un abbrivio e sdraiato un altro.
Per investigare sul fenomeno ho fatto un circuito passivo col risuonatore dielettrico come mezzo di trasmissione ed ho scoperto che sulla verticale la fase variava come con le guide. Ma ho lasciato questo filone, preso come sono dal principale. Potrei mettere anche i grafici fatti con questa strana guida...
Che volete: la mia mente è portata alla semplicità...
metto qui di seguito le foto della prima guida di 5 mt, in acciaio inox, e del discriminatore di fase che alloggiai in una nicchia scavata nella guida.
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