Realizzazione motore magnetico - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Realizzazione motore magnetico

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • In effetti non sto riuscendo a trovarli....forse è stato solo un abbaglio, anzi è probabile che sia stato un abbaglio...chiedo scusa per l'errata informazione.

    Ma ora pensavo ad un'altra questione che mi è venuta in mente, che potrebbe aprire strade interessanti, forse:
    creare magneti al neodimio con caratteristiche e forme personalizzate?

    In rete non c'è praticamente nulla sui processi industriali per la creazione di questi magneti. Ma cercando un po quà e la ho capito che per creare un magnete permanente occorre portare a fusione i materiali che lo andranno a comporre, per poi farli raffreddare in presenza di forti campi magnetici.

    Riconosco che le mie possono essere idee un po folli......ma c'è da tenere presente che un'elettrolisi consente di creare idrogeno e ossigeno, e che la combustione di della miscela di questi gas produce una fiamma in grado di fondere anche il tungsteno, ovvero il materiale con la più alta temperatura di fusione in natura.

    E se si prendono un po di normali magneti al neodimio e li si fondono assieme sfruttando l'elettrolisi?
    E se il materiale fuso lo si mettesse in degli stampi e lo si lasciasse raffreddare in presenza di forti elettrocalamite?
    Be....se tutte queste stronzate che sto dicendo fossero davvero fattibili...l'attenzione si sposterebbe sulla modalità di raffreddamento: forma degli stampi, potenza e forma delle elettrocalamite...e altre questioni che non sto considerando per raggiungere l'obiettivo voluto.

    Non ho preso funghi allucinogeni, ma comprendo chi lo pensa.

    Cmq chiedo se qualcuno ha materiale da condividere, o conosce nomi di libri o altro, a riguardo del processo di industriale per la creazione di magneti permanenti al neodimio.

    Commenta


    • Lavorare in fonderia - soprattutto artigianale -
      il Neodimio è pericoloso! TOSSICITA' e PERICOLO DI ESPLOSIONE.

      E penso che non è possibile intervenire...
      occorrerebbe produrlo, ma occorre una fabbrica specializzata.

      Per la ferrite è più semplice, però il materiale ha comportamenti strani... e forze più deboli e rarefatte

      Dunque è solo ricercare con la produzione industriale e approfittare di tecnologia di materiali...
      vale a dire con le dovute precauzioni lavorare il bismuto che riflette, cioè funziona in repulsione,
      e ferraglia che funziona in attrazione...

      Se mi dici l'interazione che desideri ora posso fare le prove per produrre l'effetto desiderato.
      Non è possibile fare tutto con le calamite, però molto, perché possiedono regole generali,
      e RELAZIONI che sono più della semplicità delle interazioni tra polarità.

      Direi che la cosa migliore, anche economica, sebbene i costi elevati per il su-misura,
      consiste nella ricerca sul web di appunto [produzione su-misura di magneti permanenti al neodimio]
      Ad esempio qui che ci capisci ? http://www.mfgpages.com/company/IMA-S-L-3947529/

      E prima riuscire a produrre in casa l'effetto desiderato mediante l'uso di semplici tipi, così è la mia ricerca.

      Dove c'è ricerca impossibile l'aiuto risolvente è meccanico. Ciao

      Commenta


      • Originariamente inviato da 1cris Visualizza il messaggio
        creare magneti al neodimio con caratteristiche e forme personalizzate?
        Hai un mente una configurazione dei flussi particolare, che magari non sia una delle solite 3 o 4?

        Commenta


        • Mi associo al domandare che idea hai, se è pubblica...

          Oggi ho fissato l'albero motore (sempre nei ritagli di tempo in modo che sia una L capovolta)
          l'asta verticale va sotto, verso terra, sotto il meccanismo da provare, sotto se va bene il volano e l'alternatore (non in questo, che è solo la prova di approccio).
          Non so se riesco a stare in piccolo, per via che in qualche modo devo adattare le parti meccaniche che ho. Domani la scelta della base, il ripiano di appoggio... sempre compensato sottile...
          E poi il come fissare la parte statore, potrei anche davvero staccare le calamite sulla macchinetta sperimentale...

          Ch è per ricercare l'attenuazione ed anche anomalie, per vedere se per caso passa il blocco
          (l'anomalia manco si accorge del blocco, lo passa in verso contrario...
          se solo ci fossero solo due relazioni con stesso verso... ma non ci sono!)

          Già... altre composizioni... genericamente formano problemi conosciuti... per forza di cose... dovrebbe essere raro trovare la soluzione cambiando composizione... in qualche modo accade che se c'è più passaggio si forma meno forza motrice.

          Io punterei a composizioni da fissare come sulla superficie di un cerchione di automobile, ma internamente... però sono sempre soluzioni a tantissime calamite... anche per l'effetto, che sicuramente c'è... diamolo per scontato... ma appunto si deve comporre l'intera composizione... e siamo ancora come nel Tomi Track Closed... cioè rinunciare.

          Appunto le relazioni polari con anello nord dentro e sud fuori... sono difficilmente forgiabili... oppure costosissimi... avevo trovato 200 euro ad anello, anche piccolo, entro 10 cm di diamentro...

          E le probabili sarebbero le giranti ad archi a spirale... costruibili mediante offset stack ma con la ferrite.
          tessere verticali, due strati, lavorare la forma geometrica di appoggio... lavoro oneroso...

          Il modello SEG è il più strano di tutti...

          Per i modelli a cilindro un disastro a meno che io sblocchi pure questa situazione.
          (vale a dire che io penso siano veri, ma i loro costruttori sono tutti paurosamente strani, da cui niente capire! e dunque ancora timore di sprecare tempo e soldi.)

          Ci sono costruzioni semplicissime, però cruciali...
          sono in fase, e l'autosostentamento è la base, se manca, niente movimento, niente di niente!

          Il Peregrinus schema (presente nella lettera originale) vuole una calamita composta sull'eccentrico, perché generi circa un campo a curva generatrice di gemma... a punta verso la circonferenza, panciuto verso il centro... e poi discutere su che cosa c'è scritto nella fonte... che è la parte statore.

          Ragionando su questo da qualche anno io ho scelto il propulsore... non ho avuto tempo per pensare a geometrie particolari, cioè la composizione propulsore si adatta a curvature... tutte... un segmento che si adatta alla Geometria. E porta con se il potere uscire in inerzia (vincolata ma anche libera) se si usa la repulsione.

          In pratica per le esperienze i costi sono 200 euro per il propulsore, 2000 per lo stesso con i Fluxgate... dieci volte meno fa scegliere... è qualcose che se fosse ingegnerizzato porta a questa realtà:
          Si può bloccare, anche su ruota, e se si toglie il freno parte da fermo, e accelera.

          Direi di convergere, è troppo importante. Oppure spaventiamoci del potenziale e non pensiamoci più.
          Ultima modifica di mostromagnetico; 09-07-2012, 20:56.

          Commenta


          • Ecco quello che ho costruito ieri;
            oggi sto preparando il ripiano... è in fase di stuccatura e verniciatura (compensato economico spessore 3 mm).
            La molla è solo rappresentativa... dovrò inventare qualcosa... sempre per la elasticità...

            Ovviamente la lunghezza del braccio meccanico (sia la parte fissa che la parte mobile)
            è da sistemare quando sul ripiano c'è lo statore, anzi, meglio, tutta la parte... che è relazionata al rotore... cioè se ci metto una calamita cilindrica essa si relaziona poi (in relazione ternaria) con qualsiasi altro tipo di calamita posto a statore, anche tipi misti (l'ingegneria magnetica permanente aperta alla ricerca...) e in questo caso se si varia a rotore, la parte statore si ADEGUA (va ricostruita).
            (ad esempio se una sola calamita a rotore non basta... e se occorre un fascio o altro...)

            Come momento di elaborazione a PC sto cercando di capire lo schema di Jvaro59 (vero o falso che sia il suo motore).
            In effetti la sua è stata una fatica...

            Anziché saldare (lo tento in seguito, usando come si vede lo blocco, riesce a torcere bene...)
            Il problema sarà la parte telescopica, che qui non è come occorre, è sbrigativa... però mi fa lavorare bene... sono cose che non ho mai affrontato... e prima di vedere nella mente il come fare, può capitare appunto di rinunciare alla ricerca perché è roba da laboratori... la fascettatura è ok, per fare saldare però devo lavorare un legno duro o meglio sughero molto compatto... perché le fascette si scioglerebbero, vero ? sono fascette piccole da elettricista, penso Nylon.
            Niente problemi che bloccano se si ha la "cantina fai da te". Ciao
            File allegati
            Ultima modifica di mostromagnetico; 10-07-2012, 12:30.

            Commenta


            • Originariamente inviato da mostromagnetico Visualizza il messaggio
              Come momento di elaborazione a PC sto cercando di capire lo schema di Jvaro59 (vero o falso che sia il suo motore). In effetti la sua è stata una fatica...
              Dai mostro, fai la persona seria. Non hai la minima idea di come e cosa fare per ottenere qualcosa di interessante...

              Commenta


              • Mah... minima idea... allora che è quella giusta ? come e cosa fare... allora che si fa ? ottenere qualcosa... allora come ?

                Devi sapere che ieri - prima di evitare il persistere - fregandomene altamente del dovere insistere - prima ho esaminato una per una frame di circa 80 salvandone una cinquantina, e solo per raddrizzare i ritagli, in modo da cercare di formare oggi o in seguito lo schema, cioè la superficie di rivoluzione del cilindro rotore e anche statore... Non ad esempio così: http://www2.dm.unito.it/pagineperson.../Superfici.pdf Ma con la miseria di comunicazione e di fai da te che io ho e me la tengo, fiero della mia caparbietà che per ora mi ha impedito di riuscire ad avere da Jvaro59 il minimo di umanità (solo arroganza e boriosità) che è solo il dire le misure dell'ingombro di questi cilindri, il tipo di calamite, le misure di interspazio tra i fori. Insomma che fatica è per l'inventore vero (quello che nasconde) di prendere la carta del forno e un pennarello, e ricalcare l'invenzione o la burla, in modo da comunicare comunque uno schema. Altra faccenda è costruire... anche io temo, rinuncio, però seguo la mia ricerca, continuamente.

                La parte rossa che si vede nella foto sopra comunica che li ci metto la calamita del rotore,
                una volta che rendo pronto il ripiano, oggi alla seconda verniciatura di dove poi disegno a matita le linee e le curve guida, dopo di che monto le parti principali del propulsore in modo da APPROFITTARE dello spessore (un mostro mai mette a caso) cioè ancora uso le staffe risibili, ferrose, in modo che sotto ci metto una calamita potente (i miei blocchetti... erano calamite per cancelli, prodotte i confezioni belline, ma per fare solo clac con i cancelli... alleluia...) hanno le dimensioni 10x10x30 mm e sono ideali per molte applicazioni... quelle però per diventare famosi c'è ne solo una: studiare lo sblocco totale, quello con 2 calamite sole... STUDIARLO per vincere significa prima di tutto essere mostruosi, fregarsene delle scienza, usare però metodo, riflessione, costanza, pervasità... e tante caratteristiche che voi tutti vi sognate o nemmeno ci provate!

                Dunque io con la situazione che sto costruendo, fase dopo fase di assemblaggio STO DENTRO AI PROBLEMI FONDAMENTALI, e posso anche glissare su di essi... oppure soffermarmi... cercando l'attimo non fuggente, ma possibilmente afferrabile Oggi è già il momento di pensare anche a dare un po' di fluidità all'albero motore minimale, di approccio... ponendo il cuscinetto meccanico a sfere e corone ad anello... quello normale e comune... però su un compensato spessore 3 mm o meno come posizionarlo in modo robusto ? Beh, e perché no ad esempio incollarlo con attack... perché non incollarne due ? Un mostro si fa tante domande, e poi decide sempre il meglio possibile, così prima o poi ci riesce. E comunque per conoscere ne monterò due, poi magari ne tolgo uno come già penso.

                L'elenco di altre possibilità che ho comunicato non è a caso, è solo quello che si può fare, tutto il resto è spazzatura o ramo secco! E il motore di Jvaro59 - come quello di Muammer Yildiz - sono MODELLI interessanti, vanno conosciuti, vanno verificati prima solo per effetto. Va verificato anche se esistono interazioni più potenti del sistema di propulsore che vi ho comunicato, che per ora è il massimo possibile.
                E - guarda un po' - se metto il blocchetto per fissare la staffa da sotto, tale sorgente la posso girare per polarità e per esperienza capire qualcosa anche se non ricerco in specifico... io non avevo l'idea che la relazione sta solo nel "traferro" (lo spazio tra le calamite poste in relazione) e provando l'assurdo di usare ferro dove non si desidera OGGI NE SONO SICURO, ed è anche questo potere approfittare di componente risibile per ottenere comunque esperienza positiva.

                Il prototipo e prima il pre-prototipo della mia idea di progetto dovrà essere ovviamente ben congegnato... e ben costruito... fresando le plastiche, prima politene alimentare, e solo se poi è da completare: teflon (i fogli lavorabili li vendono, di sicuro costano, solo se occorre, solo quando c'è sicurezza estrema) fresando in modo da fissare le calamite per intarsio.

                Ripeto, per ora non c'è di meglio di preparare un propulsore su geometria un po' funzionale e tentare di liberare la dinamica. E per gli appassionati delle due sole calamite (che risparmio e che sfida),
                inventare qualcosa per fare in modo di verificare quanto si possa sospingere il rorore dentro il controcampo...

                P.S. comunque sia per il dolore di fare le prove stufevoli, ieri ho liberato il vaso... quello dei fiori o piante, vaso di plastica che abbia un anello da tagliare e se possibile avere lo scarto ancora per invasare i vegetali... è il costo economico minore, per avere la superficie ad anello largo per poi fare ricerche Tomi Track e soprattutto il modello di Coté, cioè: \ \ / / in grassetto ciò che deve essere composto nella superficie interna dell'anellone, mentre la V in mezzo (runner su braccio rigido) è da studiate per angolazioni del diedro, per trovare la RELAZIONE e se anche se esiste... per questo sono "dolorose" ... (a rotore il problema è la verifica della sequenza a due parti, che polarità deve avere, eccetera... ed il guaio è sempre fissare le calamite...)

                Per vincere va messo in campo di ricerca la propria, più semplice possibile, e portarla a conclusione positiva: ci sto provando, vado a verniciare.

                Commenta


                • Oggi sono in stasi, la stuccatura che devo effettuare per mia caprbietà (sono "fissato", come avere la carta pulita, che prima di persona la si sgomma, con paranoia) deve asciugare bene e poi essere tolta altrettanto. E prima di incollare con l'attack i cuscinetti, uno sopra e l'altro sotto il ripiano, disegnerò l'ingombro e quindi con questi accessori moderni per il dremel pulirò la vernice, e poi l'incollaggio da pressare, da cui penso oggi alla pressa (non ce l'ho, me la invento su-misura)

                  Questo ed altro sono anche libertà di inventarsi la situazione di officina, però l'elasticità è il problema, che rimane.
                  Questi problemi che rimangono sono la nostra condanna, ad esempio MAX, le tue prove da sbarbatello le pensi passate.. sono invece come catene che ti trascinbi, perché non hai potuto concludere, VARIANDO, cioè o cercavi di chiudere, studiando la relazione tua, oppuyre dovevi accorgerti della possibilità ulteriore di esperire la giranti a bracci di spirale, vale a dire segmenti dove gli apici li tieni lontani dalla relazione, che poi è interazione sino a che capisci se esiste o meno la RELAZIONE IN SEQUENZA.

                  Vale a dire se hai ad esempio la propulsione di uno statore devi poi ottenere una estensione su più statori, per poi riscontrare se è chiuso oppure è sempre come sappiamo, forma su circonferenza il blocco.

                  Discutiamo e finiamola con i MA VA che è roba di osteria, questo è invece forum di esperienze.

                  Commenta


                  • A me va benissimo parlare di sistemi meccanici, schermi magnetici, eventuali soluzioni ecc.
                    Però bisogna esporre delle idee avendo come base un minimo concetto di carico, attriti, massa in movimento e tutte le forze che giocano un ruolo anche nei motori già conosciuti, e poi certamente devi avere buona conoscenza nel campo del magnetismo. Tutte cose che non si imparano in tempi rapidi.
                    Sicuramente per riuscire in questa sfida bisogna crederci fermamente.
                    E mettersi dietro ad una cosa del genere, possedendo il bagaglio di tutti i fondamenti necessari, o sei un folle, o sei un genio come pochi nella storia.

                    Commenta


                    • Hai ragione. Io sono una persona che ha acquisito una domanda circa 6 anni fa e penso di avere ora la risposta. Per questo motivo ho pubblicato il progetto, e lo sto costruendo poco per volta, proprio per cercare di conoscere la realtà. In giorni come oggi neanche ho avuto di pensare, perché quando si fa lavoro pericoloso il controllo non lo si deve perdere... per questo non sarò mai folle... dimostro di fregarmene come ieri che ho fatto svago... e adesso ad esempio chiudo e vado a riposare. Ripeto: rileggi le fasi del progetto, e poi vedremo la costruzione che farà... questa che arriverà è un poco troppo minimale, però cercherò comunque di dare auto-sostentamento, calibrando bene il magnetismo, dove sono più sicuro che con questi meccanismi e fai-da-te di macchina meccanica, più minimale è e più è facile... anche se come vedi occorre sempre faticare (mai come lavorare con pietre e terra).
                      Ciao, spengo malvolentieri, ci sono i temporali estivi! P.S. non ricerco più con la torcia frontale...

                      Ciao a tutti. Il riposo fa bene... la giornata è in aspettativa... prima le solite fatiche poi prendo il ripiano e lo sistemo... Ci metto un adesivo al centro per verniciare un po' di mani leggeri e poi staccare l'adesivo rotondo. Dietro invece lascio stare... le venature del compensato sono estetiche. Sopra farò i disegni preparatori... appena c'è qualcosa di filmabile vado a pubblicare... cioè la dinamica. Va presa la distanza di rientro in ciclo e quindi montare in relazione ternaria la parte statore su geometria spiraliforme...
                      L'oscillazione va limitata, dunque oserò anche a passare il controcampo reso debole per la distanza,
                      proprio per osservare quanta dinamica c'è... tra spinta e resistenza di fisica classica.

                      La relazione ternaria - ripeto - è una naturalezza che si può usare per prendere le distanze di interspazio, ha tolleranza che si può restringere dopo avere la relazione... però non allargare... dunque ad esempio si aggiunge uno statore e poi si riduce tutto di parti più meno entro 2 mm... per ottimizzare vanno considerati i centesimi di millimetro. Con più di dieci statori è facile realizzare tale ottimizzazione.

                      L'impiego della elasticità (molla di compressione o altro) è solo per fare rimanere in relazione il sistema.

                      La naturalezza della mia idea prevede che si comprima facilmente e appena finisce il segmento (diciamo che prima lo calibro appena oltre il blocco) tale elasticità viene liberata come tutto il sistema, che per un attimo rimane in INERZIA. Mentre si comprime c'è anche da osservare come reagisce l'elasticità... se poi in effetti rende la dinamica... oppure se avvengono disturbi... è da osservare in realtà.

                      La liberazione è vincolata, per via della meccanica da applicare, ed occorre, è indispensabile.
                      Come tante altre cose, io procedo a tentativi... in cui la sensibilità del'operatore è determinante.
                      Penso di capire in fretta che elasticità occorre.

                      Il portare a tiro di spinta del primo statore del segmento è in effetti VINCERE sulla questione del modello azione reazione, cioè che se porto a monte il grave per farlo rotolare poi lo devo riportare, e cose così.
                      (alcuni osano tirare in ballo la "storia degli asini che volano"... io posso solo compatire cio.)

                      Vi sto dando un ESEMPIO di cosa può essere la Free Energy vera

                      Ciao
                      Ultima modifica di mostromagnetico; 12-07-2012, 13:48.

                      Commenta


                      • Sono solo io qua a non aver capito cos'è 'sta relazione ternaria?

                        Mostro, fai il salto di qualità...
                        Tu parli di misure, forze ecc, ma non dici mai quant'è l'intensità di queste forze (mi sembri un cieco col bastone, che vuole guidare).
                        Impiega una giornata per costruirti un dinamometro (se non ce l'hai e non vuoi spendere soldi) e incomincia a postare dati reali su forze/distanze.
                        Fai dei disegni o dei grafici che espongono con chiarezza i risultati delle tue analisi, e la discussione si farà più interessante.
                        Oppure vogliamo continuare a riempire questo thread con tante chiacchiere inutili (come in circa 30 pagine su 32)?

                        Commenta


                        • La forza della calamita di fabbrica, il tipo è questo:
                          http://www.supermagnete.it/Q-20-10-02-N]Q-20-10-02-N

                          Tutto il resto è pubblicato, sto costruendo il disegno a matita pubblicato ben due volte,
                          con inizialmente parti meccaniche semplici, come da mio programma di realizzazione.

                          Non c'è tanto da ipotizzare rendimento ma di prevedere i guai possibili.

                          Per l'open source ripeto:

                          La relazione ternaria si costruisce con tre sorgenti, rotore, statore.1, statore.2

                          il rotore lo si tiene nel campo statico dello statore.1 e si avvicina lentamente lo statore.2
                          Appena si forma il moto, quella distanza tra statori è la relazione,
                          è almeno di un singolo interspazio tra statori.

                          Occorre impiegare la REPULSIONE e non l'attrazione,
                          che comunque si adegua poi in stessa dinamica, però non esce in inerzia!

                          E' possibile relazionare così anche in modo misto,
                          perciò c'è una LEGGE che io ho scoperto (se esiste non so, ma non è la semplice repulsione, è di più)

                          Con le forze differenti (da max a min)
                          occorre montare statore dopo statore, sempre con il "confronto a tre" (relazione ternaria)

                          Fatto ciò, si ottiene un segmento privo di problemi, ed anche di attrito, in cui fluisce la forza motrice del magnetismo permanente dinamico. se girerà ne riparleremo, ma sappi che la dinamica schematica non è a scalini, a riprese, ma DEVE essere crescente per velocità, altrimenti non c'è possibilità di formare un motore primo a calamite.

                          La complicazione della realizzazione fa crescere questa discussione, in cui ci sono contributi anche nelle prime pagine... un po' dappertutto... ma nulla è così vicino alla macchina ideale per la ricerca dello ZPE come la mia idea Propulsore Ciclico Discorotor.4 che ho donato open source... basta dirlo, vero ?

                          E sono io obbligato a concludere velocemente con un espediente meccanico, come disegnato, e descritto, solo che la realtà del costruire va prsa poco per volta, e prima la sostanza, poi il pre-prototipo, infine il prototipo... così si fa economia ed esperienza. Ciao
                          Ultima modifica di mostromagnetico; 12-07-2012, 21:47.

                          Commenta


                          • Originariamente inviato da mostromagnetico Visualizza il messaggio
                            La forza della calamita di fabbrica, il tipo è questo:
                            http://www.supermagnete.it/Q-20-10-02-N]Q-20-10-02-N

                            Tutto il resto è pubblicato, sto costruendo il disegno a matita pubblicato ben due volte,
                            con inizialmente parti meccaniche semplici, come da mio programma di realizzazione.
                            La forza della calamita di fabbrica non conta niente. Devi rilevare nello specifico per sapere quanta forza hai a disposizione, perché è variabile in base a diversi fattori...

                            Il tuo modello è fallimentare non solo perché i flussi non permettono il ciclo, ma anche perché il 95% della forza disponibile viene dispersa sul perno centrale:

                            Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Propulsore Ciclico Project.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 144.6 KB 
ID: 1931164



                            La relazione ternaria si costruisce con tre sorgenti, rotore, statore.1, statore.2

                            il rotore lo si tiene nel campo statico dello statore.1 e si avvicina lentamente lo statore.2
                            Appena si forma il moto, quella distanza tra statori è la relazione,
                            è almeno di un singolo interspazio tra statori.
                            ah certo... la famigerata relazione ternaria

                            Occorre impiegare la REPULSIONE e non l'attrazione,
                            che comunque si adegua poi in stessa dinamica, però non esce in inerzia!
                            E' ovvio che non può uscire per inerzia. Se è in repulsione ti restituisce solo l'energia che hai impiegato per metterla nella zona di repulsione... è così semplice, 1-1= 0.
                            Il discorso cambia se si usano meccanismi con schermi magnetici, e sarebbe interessante misurarne le forze di attrazione con forme e configurazioni equilibrate magneticamente e vedere il risultato di un'analisi.

                            Fatto ciò, si ottiene un segmento privo di problemi, ed anche di attrito
                            Questo è un vaneggiamento ed anche una stupida affermazione dato che il problema c'è, e una soluzione non ce l'hai.

                            Commenta


                            • Spesso i sognatori della free energy sono innamorati della spirale.

                              Ne sono innamorati perché la spirale permette una accelerazione sul lungo periodo, ma questa accelerazione è lenta e dopo ci sarà una fortissima decelerazione per recuperare le posizioni.

                              Però è strano che nessun sognatore abbia mai pensato ad un piccolo ciclotrone, perché all'interno del ciclotrone, i nuclei di elio si muovono percorrendo una traiettoria che è una spirale per davvero.

                              Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   ciclotrone.PNG 
Visite: 1 
Dimensione: 5.8 KB 
ID: 1931166
                              Nel disegno sopra indicato non sono indicati nord e sud, perché è impossibile indicarli essendo che il nord sta dietro il disegno e il sud sono i miei occhi che stanno guardando dall'alto.
                              i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

                              Commenta


                              • Ok, provo a rispondere: il ciclotrone è sempre qualcosa da riferimento, però il suo scopo è dedicato... e siamo alle solite storie inconcludenti! In questa discussione occorre una spinta che torce un albero motore con le CALAMITE.

                                I sognatori della free energy non sono i Costruttori della Free Energy, il rapporto è come tra gruppo di una osteria e squadra di atleti. Io cerco di costruire, e ripeto: non solo ho studiato le interazioni dal vero, ma poi ho capito le relazioni... alcune le eseguo per via che mi occorre costruire un generatore in casa mia, e con questa spinta emozionale e impegnativa cerco di concludere in breve, da propulsore su 360° a propulsore ciclico. Il breve e svelto io lo eseguo con lentezza! però in teoria ho compiuto passi da gigante da circa 2 anni, prima ero come un imbecille che però desidera trasformarsi in esperto.

                                La spirale - limitata ad un segmento, quello iniziale, ove si stacca dalla circonferenza e cerca anomalia - mi occorre, non c'è altra geometria o non riesco a pensarla; ne ho bisogno per andare nel punto esatto per uscire in inerzia.

                                L'uscita in inerzia è talmente naturale che è presente anche nella semplicità estrema della repulsione tra due calamite... come una molla, l'effetto di repulsione prende energia di compressione elastica, per via di forzare la vicinanza tra le due calamite, e poi rilasciarne una. L'effetto è di spinta per repulsione che include anche inerzia, che è variabile (dal tavolo di casa sino alla monorotaia di laboratorio d'università). alcuni mettono la calamita runner su una macchinina... sono ragazzate intelligenti...

                                Da come io ho persino pubblicato e descritto varie volte a parole (attendendo qualcosa dai professori, anche solo curiosità...) impiegando la repulsione, l'uscita in inerzia è assicurata, e meglio ancora se si vincola l'inerzia ad un sistema propulsore, come quello di mia personale ricerca.

                                DENTRO IL SEGMENTO DEL PROPULSORE non ci sono disturbi, tutta la dinamica fluisce, per accelerazione progressiva, ovvero la spinta iniziale + i contributi del campo di forza magnetica permanente reso armonico: è come 1+n [è over unity] anche nel segmento di 360° di circonferenza.

                                Per ottenere propulsione in repulsione occorre formare forze decrescenti (da max a min)
                                e sono magneti permanenti, no quanti, no acceleratori di particelle!
                                L'armonia è la solita storia, è Pitagora, il suo concetto, e da proporzioni a relazioni, le armonie delle calamite sono metriche, interspazi tra questi componenti di fabbrica, o misura tra centro di calamita e centro di quella dopo. Misure e variazioni di misura (tolleranza) dove come dappertutto c'è un punto o una misura armonica. Come l'armonia musicale occidentale è differente da quella orientale, circa così
                                si può modulare con le composizioni per relazione tra calamite.

                                Il progetto Propulsore Ciclico non vaneggia, ma si allea, in tutte le fasi, ad una naturalezza armonica
                                , vale a dire che non si hanno problemi, che la sicurezza c'è se si pensa a tutte le fasi e a tutti i componenti GIUSTI. Sono d'accordo che occorre prendere le misure, ma solo se il sistema gira, altrimenti sarebbe utile progettare macchine sperimentali didattiche...

                                Matematica: il propulsore esegue - se calibrato bene - il primo giro con partenza da fermo in un secondo, e questo con diametro diciamo 30 cm, massimo 40 cm. Dunque diamo per convenzione ideale: spinta = 11 , resistenza = 3 (comunque sia: resistenza < spinta) e ad osservare il video del Propulsore.mov la resistenza è sicuramente minore di 5 se diamo range = 11 , è meno della metà del valore massimo, lo dimostrano i rimbalzi, che con i blocchetti (più forza) mi facevano inerzia = 6
                                che andava a SOMMARSI alla spinta...
                                OVER UNITY = se il sistema cicla, la resistenza rimane ferma al valore del primo giro, mentre la spinta aumenta e questo penso vi spaventa... è anomalo, lo so bene... criticate, meglio, considerando meglio questo progetto.

                                N.B. ripeto: il verso di questo progetto è ANTIORARIO, il disegno mostra la fase ideale di re-ingresso ciclico. La molla che non ho disegnato sarebbe completamente compressa, poco dopo si aprirebbe per sospingere il rotore vicino alla dinamica, che sarebbe potente anche per eccentricità; e dunque al centro o presso torce sia l'albero motore che comprime la molla giusta, quella su misura... La propulsione è la stessa del Propulsore.mov, che ha girato trascinando il motore elettrico a spazzole, in reversibilità... lo stesso componente, anche più grande, lo userò come sensore... i due fili del motore elettrico possono essere collegati ad un tester, o anche meglio a un sensore analogico... la prova comunicabile sarà così effettuata nel video [Propulsore Ciclico 001].

                                Tornando al disegno, ripeto: la parte statore è idealizzata per una prova cruciale davvero come disegnato, cioè se poi troverò una fabbrica in Italia o un'economia di mercato globale, acquisterò anche con fabbricazione (ovviamente in ferrite) ma per questo mi devo rendere sicuro delle misure specifiche di quanto poi metto insieme ora ed in seguito (costruzioni pre-prototipo).

                                Intanto l'uso dei componenti standard, di produzione normale e li so impiegare: la relazione ternaria è come un modulo di architettura... in pratica io so comporre in modo da fare muovere il runner a curve libere, per questa relazione che ho trovato studiando il vero, rimango col progetto per via della semplicità.

                                Per ora non eseguo la fessurazione del braccio, sto più comodo con quello che sto costruendo, poi appunto cercherò di adattare la guida per i cassetti... e porre la massa inerziale come su disegno. Per questo il ripiano che ora sto lavorando è più grande si 30 cm, in modo che poi anche posso rendermi conto se devo usarne uno più ampio, sui 50 cm...

                                La faccenda che proprio non riuscite a comprendere è la dinamica del progetto, le sue fasi una dopo l'altra, e la costruzione è per superare questo problema, però se non osservate la mia ricerca si fa come ora, riscrittura, tanto ri-spiegare... e dunque le pagine aumentano per poco di concreto!

                                L'oscillazione del braccio meccanico che adesso ho è il problema da risolvere (attrito da diminuire ed elasticità da implementare) Se lo tengo "stupido" invalido la prova! Deve fluire (ingegneria) Ma osserverete come la dinamica di spinta vince sulla resistenza anche di basso livello e con soluzioni elastiche risibili, di sicuro il braccio telescopico è da oliare, e prima arrotondo la filettatura...

                                Infine: bacchettata sulle mani di tutti voi: mi occorre un PISTONE IDRAULICO per modellismo
                                e se fosse anche il graal io lo devo formare in fai-da-te se non c'è in commercio: Questa è Free Energy VERA, cioè la fatica è sempre da fare, che sia programmata e molto intelligente.

                                Ciao
                                Ultima modifica di mostromagnetico; 13-07-2012, 12:37.

                                Commenta


                                • Matematica: il propulsore esegue - se calibrato bene - il primo giro con partenza da fermo in un secondo, e questo con diametro diciamo 30 cm, massimo 40 cm. Dunque diamo per convenzione ideale: spinta = 11 , resistenza = 3 (comunque sia: resistenza < spinta)
                                  Ma non hai ancora finito di scrivere questa marea di sciocchezze? spinta 11 resistenza 3... ma come ottieni questi dati? con il righello?
                                  La forza si misura in Newton. Non newton no party.
                                  Prenditi un dinamometro, così ti rendi conto di quanto stai sbagliando.
                                  Altrimenti continua pure a scrivere 10mila caratteri a post per scrivere le solite fregnacce... dopo un po' diventi noioso come un giradischi rotto e poi non si potrà far altro che ignorarti.

                                  N.B. ripeto: il verso di questo progetto è ANTIORARIO, il disegno mostra la fase ideale di re-ingresso ciclico.
                                  Con i flussi in repulsione secondo te girerebbe in antiorario?
                                  Guarda mostro, ti do un consiglio perché è inutile girarci intorno. Bisogna prendere atto dei propri limiti, anche se è dura accettarlo, e io penso che se dedicassi i tuoi sforzi per qualcos'altro, ad esempio sistemi a solare o eolico, avresti sicuramente molte più soddisfazioni.

                                  Commenta


                                  • Originariamente inviato da mostromagnetico Visualizza il messaggio
                                    La faccenda che proprio non riuscite a comprendere è la dinamica del progetto
                                    A me non interessa comprendere la dinamica del tuo progetto.
                                    A me forse interessa che tu posti un video che fa vedere che un motore funziona per 12 ore di fila senza mai fermarsi, nonostante che ci sono attriti.
                                    .
                                    .
                                    .
                                    .
                                    .
                                    .
                                    .
                                    .
                                    .
                                    Originariamente inviato da mostromagnetico Visualizza il messaggio
                                    In questa discussione occorre una spinta che torce un albero motore con le CALAMITE.
                                    Esiste già, la sua denominazione è "motore elettrico".
                                    Dentro il motore elettrico ci sono delle calamite che spingono il suo stesso alberoa girare.

                                    Però occorre fornire elettricità al motore, questa elettricità può essere fornita da un generatore elettrico.

                                    Di solito un generatore elettrico è spinto da una turbina.
                                    La turbina è spinta dal vapore in pressione.
                                    Il vapore in pressione è generato dalla differenza di temperatura
                                    La differenza di temperatura è generata da una fonte di calore.

                                    Fonti di calore ce ne sono di tanti tipi: bruciare carbone, bruciare benzina, bruciare legna, solare, eccetera eccetera.

                                    Anche il torio può essere fonte di calore se irradiato da un denso flusso di neutroni.

                                    In questo ultimo caso, il denso flusso di neutroni può essere generato dal berillio.

                                    Il berillio emette un flusso denso di neutroni se (a condizione) che venga irradiato da un flusso denso di particelle alfa.

                                    il flusso denso di particelle alfa è generato dal piccolo ciclotrone che è mostrato nel messaggio numero 794


                                    Il ciclotrone emette un denso flusso di particelle alfa perché il suo generatore di segnali è alimentato da energia elettrica.

                                    L'energia elettrica è fornita da quel generatore elettrico indicato sopra col il colore blu.
                                    i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

                                    Commenta


                                    • Originariamente inviato da mostromagnetico Visualizza il messaggio
                                      spinta = 11 , resistenza = 3
                                      Rigorosamente adimensionali.
                                      Che farsa!

                                      Commenta


                                      • Aaargh! è la mia osservazione, tenete in conto... variate pure... però prendete dai video...
                                        siete superficiali: spinta = 11 , inerzia = 6, resistenza = 3 è una osservazione dal produrre la realtà di prove e riprove

                                        Hey, io non sono come il solito tizio che vede la sera ma la mattina dopo l'effetto non c'è... io prima di DIRE eseguo molte prove in molto tempo, mesi, capito? e come sarei veritiero se questo lo congetturassi? Lo dico perché lo PROVO anche da anni (gli ultimi due)

                                        Io sono diventato conoscitore delle calamite, lo posso provare... non c'è trollismo, desidero convincervi del potenziale... e la Scienza si dovrebbe interessare... per via del potenziale di induzione dei materiali che io adopero. Perché ci sono? sono tantissimi tipi... per usi industriali e sempre senza capire che sono sorgenti di FORZA MOTRICE.

                                        Berillio eccetera merita discussione apposita, qui solo calamite e meccanica!
                                        fornire elettricità al motore, questa elettricità può essere fornita da un generatore elettrico è GIUSTO,
                                        appunto un motore elettrico a spazzole in reversibilità... o meglio se fosse possibile come per l'eolico fai da te (l'alternatore).

                                        Uforobot, qui si vorrebbe la spinta delle calamite come motore primo... beh, non viene accettato, ci sono io che desidero... non è uno scisma ma una curiosità, comprovata da fondamenti e questo progetto desidera ciclare...

                                        Non interessa comprendere la dinamica di questo progetto? Se a me non interessasse non leggerei.. ci sono i libri, TV... cinema...

                                        Il video è il mio fine, questo che verrà sarà comunicazione pubblica: il file si chiamerà Propulsore Ciclico 001 (rappresentazione minimale)

                                        Con i flussi in repulsione gira in antiorario perché la parte statore è da forza massima VERSO forza minima.
                                        Convenzionalmente ho scelto antiorario, in verità la relazione è questa, la puoi riflettere, ribaltare, ruotare ma DEVE rimanere così,
                                        E NON E' TEORIA, il Propulsore.mov e gli ultimi video sul mio canale lo dimostrano in realtà.

                                        Nota: la modalità in ATTRAZIONE è semplicemente ribaltare il magnetismo del rotore, però non forma l'uscita per inerzia, che mi è INDISPENSABILE, da cui io rimango con il dovere formare lo stesso del Propulsore.mov, ma su braccio di spirale, per la fase del sistema, necessaria e indipensabile pure quella... è una serie di fasi TUTTE logiche... boh, le ho descritte, le descriverò ancora...

                                        Sicuro, concordo, lo desidero da anni, però dedico le esperienze per provare senza misure... che sono da fare se ciò ha senso, cioè se si trova un modo di liberare la forza limitata, però nella misura di una circonferenza che si potrebbe portare a diametro 1,5 metri... ed anche oltre... nei laboratori... perché le sorgenti grosse come bicchieri e bottiglie non fanno bene a me e a chiunque... troppo campo magnetico permanente non fa bene alla salute... insomma in un po' di metri di spinta anche su solo 300° la DINAMICA la si misurerebbe anche questa sera, come anche miniaturizzare... la dinamica esiste dove sono le espressioni che la descrivono ?

                                        Dunque la costruzione procede con oggi la verniciatura che copre stuccatura e legno, e così via sino ad avere come un compasso su-misura per sentire le forze e trovare la dimensione della parte statore... per il rotore sarà un gioco intelligente prendere si le misure, di quanto deve oscillare, estendersi, racchiudersi la parte di braccio telescopico... dopo, con le misure di macchina sperimentale, ci sarà modo di notare il potenziale, e la problematica.

                                        Ora ricordo ancora le fasi e vi giuro che sono VERE, lo constaterete:

                                        1. start con elasticità rilasciata, inerte, che porta a distanza di relazione il rotore,
                                        che parte da fermo se lo si lascia andare, ed accelera come il Propulsore.mov

                                        2. la geometria si chiude a segmento di spirale...
                                        la spira non c'è, c'e solo il segmento, come da disegno, ma con gli statori distanziati, per realizzare come il Propulsore.mov.

                                        3. la dinamica del sistema è in repulsione,
                                        e questo fa si di potere uscire fuori dal segmento, per inerzia della spinta in accelerazione,
                                        che è poca più sono piccole le calamite, ma cresce come lo dice la legge conosciuta del Magnetismo Statico,
                                        e qui non è farsa, e nemmeno dopo questo fatto REALE:
                                        calamite grosse come bicchieri di Nutella possono spaccare le ossa del ricercatore...
                                        possono avere più di 100 Kg di forza di attrazione, quella di fabbrica, quella stupida, ma è da considerare:
                                        quanto meno è la spinta utile delle calamite rispetto alla forza di fabbrica ? Mi fate la stima, per cortesia ?

                                        4. ebbene, il segmento di spirale che è la prima cosa da disegnare e poi costruire, è in funzione di oltrepassare il controcampo del primo statore, quello che spinge di più nel verso di dinamica. Per questo fatto occorre studiare il punto di fine segmento, in modo che avvenga il re-ingresso ciclico per espediente meccanico. Se ciò è possibile il moto non si ferma facilmente perché la spinta e l'inerzia sono esagerate rispetto alla resistenza, e non è teoria, è realtà di prove che persino stufano quando si rimane a sbattere sul controcampo (blocco, magnetic wall). Questo progetto è per superare il blocco mediante geometria di macchina sperimentale e per mezzo di un sistema che consente la propulsione.

                                        Apro un breve discorso storico: in effetti i popoli che si sono avvalsi del propulsore meccanico per l'asta di giavellotto, vincevano su tutto il loro avere dominio su questa opzione... e io penso che la Free Energy vera adotti questa possibilità in tutte le discipline... per via della differenza che si avverte ricercando... è come se prima si ha una fionda senza tensione e poi invece fionda con l'essere tesa per lanciare l'effetto... la NASA lo chiama lanciatore http://www.difesanews.it/archives/na...re-orizzontale e questo dimostra che razza di mondo è la ricerca... è bellissima... noi siamo come i puffi rispetto a certi inventori...
                                        Io vi sto dando semplicemente una possibilità per esperimentare un nuovo modo di fare dinamica. Ciao

                                        Commenta


                                        • Originariamente inviato da BesselKn Visualizza il messaggio
                                          Rigorosamente adimensionali.
                                          Che farsa!
                                          Si infatti, senza indicare distanze, lunghezza del percorso, variabilità dei settori.... le spara a caso.
                                          L' unità di misura che utilizza è la SC/s² (supercaz..la al secondo quadrato).

                                          Ufo, ma non temi nemmeno un po' le contaminazioni?
                                          Comunque se dovessimo davvero sottostare agli scambi termici per il fabbisogno energetico, non riusciremo mai ad allontanarci dal sistema solare... è limitante quest' accettazione.

                                          quanto meno è la spinta utile delle calamite rispetto alla forza di fabbrica ? Mi fate la stima, per cortesia ?
                                          Le info di fabbrica ti dicono l'intensità dei flussi per cm² a contatto (Gauss o Tesla)
                                          I dati che servono per le analisi dipendono esclusivamente dal modello di progettazione, ossia le distanze adottate, i momenti angolari ecc ecc.

                                          Comunque volendo fare un esempio, con dei rilevamenti che ho fatto io:

                                          Magnete al neodimio n35 da 35x20x5mm, in repulsione Nord Nord contro Magnete mobile n42 da 20x10x10.
                                          A contatto superi tranquillamente i 100 N.
                                          A 18mm 1,50 N.
                                          A 22mm 1,22 N
                                          A 25mm 0,90 N.
                                          A 28mm 0,50 N.
                                          A 30mm 0,37 N.
                                          A 32mm 0,25 N.

                                          Con i flussi in repulsione gira in antiorario perché la parte statore è da forza massima VERSO forza minima
                                          Come puoi ben vedere la distanza ha un grande rilievo nel determinare la forza.
                                          Nel tuo progetto, la parte di statore più sottile è vero che ha meno forza, ma è posizionato ad 1/3 della distanza dalla parte più spessa.
                                          Con quegli spessori e distanze è facile prevedere che il magnete mobile cercherà l'equilibrio posizionandosi nella zona in cui resta più distante dallo statore, cioè esattamente dove l'hai disegnato.

                                          Ma come puoi pensare di progettare un motore se non sai nemmeno da che parte spingono le forze e il perché?
                                          Ultima modifica di max001; 14-07-2012, 00:55.

                                          Commenta


                                          • Buongiorno a tutti

                                            Originariamente inviato da max001 Visualizza il messaggio
                                            Si infatti, senza indicare distanze, lunghezza del percorso, variabilità dei settori.... le spara a caso.

                                            L' unità di misura che utilizza è la SC/s² (supercaz..la al secondo quadrato).



                                            Ufo, ma non temi nemmeno un po' le contaminazioni?

                                            Comunque se dovessimo davvero sottostare agli scambi termici per il fabbisogno energetico, non riusciremo mai ad allontanarci dal sistema solare... è limitante quest' accettazione.







                                            Le info di fabbrica ti dicono l'intensità dei flussi per cm² a contatto (Gauss o Tesla)

                                            I dati che servono per le analisi dipendono esclusivamente dal modello di progettazione, ossia le distanze adottate, i momenti angolari ecc ecc.



                                            Comunque volendo fare un esempio, con dei rilevamenti che ho fatto io:



                                            Magnete al neodimio n35 da 35x20x5mm, in repulsione Nord Nord contro Magnete mobile n42 da 20x10x10.

                                            A contatto superi tranquillamente i 100 N.

                                            A 18mm 1,50 N.

                                            A 22mm 1,22 N

                                            A 25mm 0,90 N.

                                            A 28mm 0,50 N.

                                            A 30mm 0,37 N.

                                            A 32mm 0,25 N.







                                            Come puoi ben vedere la distanza ha un grande rilievo nel determinare la forza.

                                            Nel tuo progetto, la parte di statore più sottile è vero che ha meno forza, ma è posizionato ad 1/3 della distanza dalla parte più spessa.

                                            Con quegli spessori e distanze è facile prevedere che il magnete mobile cercherà l'equilibrio posizionandosi nella zona in cui resta più distante dallo statore, cioè esattamente dove l'hai disegnato.



                                            Ma come puoi pensare di progettare un motore se non sai nemmeno da che parte spingono le forze e il perché?
                                            Vorrei inserirmi nella discussione relativa all' ipotetico motore magnetico

                                            Commenta


                                            • Innanzi tutto se prima non prendo la mano con questo forum la vedo dura entrare nella discussione sui motori magnetici.....

                                              Commenta


                                              • forse ci sono...

                                                Commenta


                                                • Dunque...vi chiedo un brevissimo riassunto delle puntate precedenti o meglio fornirò del medesimo(riassunto) una mia versione ultraminimalista, incompleta, limitata ecc.
                                                  L'idea base è che sia possibile sfruttare la forza di magneti permanenti per realizzare un motore che funziona (producendo energia quindi) solo attraverso essi senza apporto esterno che non fosse eventualmente solo una spinta iniziale. Appena ci si mette al lavoro appaiono evidenti le difficoltà cui si va incontro e che non vi elenco in quanto le conoscete meglio di me. Ora, io credo che la soluzione MOTORE MAGNETICO - FREE ENERGY passi attraverso uno dei seguenti percorsi :
                                                  1) schermatura reale ed efficace di magneti e/o parte di essi
                                                  2) spostamento meccanico di/dei magneti del rotore o dello statore in modo da modificarne la forza del campo magnetico in un dato momento della rotazione
                                                  3) interazione tra campi magnetici plurimi (presumibilmente sullo statore) che generi una distorsione proficua da sfruttare in vece di schermatura

                                                  Aggiungo : potrebbe esservi utilità nell'utilizzo della forza di gravità e/o della forza centrifuga
                                                  4) interazione parziale o totale dei punti 1) 2) 3)

                                                  .......che ne dite?

                                                  Commenta


                                                  • Aggiungo: ruolo utile potrebbero avere anche forza di gravità e/o centrifuga

                                                    Commenta


                                                    • Originariamente inviato da wwluww Visualizza il messaggio
                                                      L'idea base è che sia possibile sfruttare la forza di magneti permanenti per realizzare un motore che funziona (producendo energia quindi)
                                                      Non si può fare.
                                                      Però, sfruttando la forza dei magneti permanenti, si possono scrivere decine di pagine prive di qualsiasi interesse.

                                                      Commenta


                                                      • Sono sempre stato affascinato da chi manifesta certezze nette, qualsiasi sia il campo. Attenzione però ai bruschi risvegli....la storia qualcosina insegna.

                                                        Commenta


                                                        • Io ho una diversa convinzione rispetto a BasselKn, e per me non è sicuro che non si possa fare.
                                                          La schermatura sarà sicuramente necessaria. La configurazione dei flussi e del sistema meccanico probabilmente è più complessa di quel che si possa pensare, altrimenti ci sarebbero già arrivati.

                                                          Io diffido da chi nega la possibilità riferendosi alla vìolazione dei principi della termodinamica. E' un paradigma di inaffidabilità di valutazione.
                                                          Anzi gli chiederei di spiegarmi perché afferma un'eccezione del principio di invarianza della carica elettrica.
                                                          Ultima modifica di max001; 14-07-2012, 15:44.

                                                          Commenta


                                                          • Nella preistorica radio a valvole, (e anche transistori); c'è una bobina collegata ad una antenna.
                                                            I segnali radio mettono in moto gli elettroni ed il moto degli elettroni genera un campo magnetico.

                                                            Però si tratta di pochi decimi microwatt; questo significa che il segnale viene amplificato milioni di volte e anche miliardi di volte.

                                                            Il lavoro di amplificazione è eseguito dal una serie di amplificatori collegati fra di loro.

                                                            Gli amplificatori assorbono energia.

                                                            e allora io proporrei di eliminare gli amplificatori sostituendoli con un miliardo di microbobine e antennine microscopiche.

                                                            In questo modo attingo energia gratis dall'ambiente, perché l'ambiente è sempre impregnato di onde elettromagentiche.

                                                            Ma non sarebbe più energetico usare normali pannelli fotovoltaici ?
                                                            Si lo sarebbe, ma non sempre la luce del sole o lampade è disponibile, invece le onde radio sono sempre disponibili.

                                                            Però serve anche controllo, le microcorrenti non devono contrastarsi fra di loro, e quindi servono microdiodi.

                                                            Quel tipo di controllo esiste anche nei normali pannelli fotovoltaici, infatti i fotodiodi sono collegati con un certo ordine.
                                                            i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

                                                            Commenta


                                                            • Certo UFOROBOT.
                                                              Del resto molti di voi sapranno cos' è e come funziona una radio Galena. La mia prima l' ho realizzata nel 1972. potevo sentire un solo canale (Radio2) ma lo sentivo....free energy. Infatti la caratteristica della radio Galena e di non necessitare di alimentazione alcuna. Si limita a catturare le onde radio sotto forma di onde elettromagnetiche nell'aria e con una cuffia si riesce a sentire anche senza amplificare il segnale (soprattutto usando certe accortezze).

                                                              Commenta

                                                              Attendi un attimo...
                                                              X