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Sistemi di accumulo per Fotovoltaico

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  • Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
    Secondo me...un apparato che lo fa su base volontaria ...OGGI..non passerebbe l'omologazione UPS..è scritto chiaro nella FAQ. (ho messo un carico!)
    Mi dispiace ma devo smentirti di nuovo perché UPS con questo funzionamento passano la certificazione EN 62040 costantemente, visto che la norma è rimasta inalterata.

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    • Ciao Energy_Architect,

      Originariamente inviato da Energy_Architect Visualizza il messaggio
      Così ti sembra abbastanza "recepito"?
      scusa ma non capisco cosa centra?

      qui parlano di TEE per cambio o nuovi UPS con rese migliori rispetto agli UPS di riferimento o già esistenti

      Dalle esemplificazioni e da quello che dicono mi sembra che parlino di veri e propri UPS (Uninterruptible Power Supply)

      "Gli UPS sono sistemi che garantiscono qualità e continuità dell’energia elettrica, aspettifondamentali sia nel settore industriale che nel terziario. L'uso degli UPS garantisce una costante
      forma d'onda sinusoidale proteggendo il carico da possibili microinterruzioni, buchi di tensione,
      armoniche e sovratensioni, che potrebbero pregiudicare o addirittura interrompere i processi in
      corso, con relative perdite economiche, talvolta considerevoli.
      Si trovano applicazioni di UPS in centri elaborazione dati, strutture sanitarie, processi industriali,
      aeroporti e stazioni, sistemi di telecomunicazione, dispositivi antincendio e antintrusione, etc. "

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      • ma non deve essere RECEPITA dalla Ns Legislazione...NON è una DIRETTIVA della CE..è una Norma TEcnica di un Ente privato, che trova al massimo un "recepiemnto" nel senso di "richiamo" nella analoga Normativa tecnica privata e volontaria dello Stato Membro.

        poi QUALORA e NELLE FORME IN CUI è RICHIAMATA da Normativa dello Stato o Enti Pubblici o Agenzie Pubbliche abilitate a Normare una materia (esempio AEEG..non certo CEI), ALLORA assumono rilevanza LEGALE nella forma ed estensione che tale richiamo concede loro.
        se sono richiamate da una Legge, hanno valore di legge..se sono richiamate (come in questo caso) da un DM , non hanno valore di lege ma solo di DM, cioè una cosa che puo solo "tradurre" una Legge in atti di indirizzo ed implementazione..cosi come se è richiamata da Aeeg, prende il valore di un atto ammistrativo con finalita regolatorie di attivita di pubblico interesse.
        Fine discorso

        Quindi ..il fatto che il DM dica che per concedere un incentivi agli UPS "ad alta efficienza" debbano essere 62040, non serve a nulla nello nostro discorso.
        Ci mancherebbe che li concedesse anche a quelli non certificati...

        Ma se lo linki per dire che allora "è stato recepito" e allora ha valore superiore alle delibere di Aeeg..mi spiace ma sei fuori strada..ma alla grande.
        Ultima modifica di marcober; 12-10-2016, 15:26.
        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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        • Originariamente inviato da Lore_ Visualizza il messaggio
          Dalle esemplificazioni e da quello che dicono mi sembra che parlino di veri e propri UPS (Uninterruptible Power Supply)
          Esattamente. Parlano di UPS ed efficienza energetica riferendosi ESCLUSIVAMENTE alla EN 62040 (non alla CEI 0-21).

          Inoltre si afferma che: "...La modalità di funzionamento più indicata per valutare l'efficienza energetica di un UPS statico è quella in doppia conversione (o on-line), che garantisce la completa protezione da disturbi dell'utenza finale. La norma che regola la misura dell'efficienza energetica è la CEI EN 620403:2002. Ogni UPS viene dimensionato per il carico che deve alimentare, indicato in kVA, e la sua efficienza è massima per valori di carico prossimi a quello massimo. Negli UPS di più recente produzione si cerca di ottenere un’efficienza più costante possibile al diminuire del carico. La tendenza attuale è quella di istallare gruppi di UPS modulari che possano adeguarsi alle condizioni di carico richieste e lavorare nella parte di curva a più alto rendimento. ..."

          e che "... Il funzionamento di queste apparecchiature è continuo per 24 ore al giorno e le potenze in gioco possono essere molto elevate, per cui una variazione di efficienza anche di pochi punti può dare notevoli vantaggi. "

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          • Originariamente inviato da Energy_Architect Visualizza il messaggio
            Mi dispiace ma devo smentirti di nuovo perché UPS con questo funzionamento passano la certificazione EN 62040 costantemente, visto che la norma è rimasta inalterata.
            ma..lascerei tempo al tempo...la definizione di SDA invece è fresca..e ove incompatibile con la UPS..vedrai che prima o poi dovranno mettere mano..

            In ogni caso..ripeto..il problema non si pone.
            non è che perche ho una cosa classificata A , che puo incidentalmente fare B, allora la posso usare facendogli fare B in situazioni in cui per B si richiede la certificazione B.
            Che "comanda" è la Certificazione..se mi chiedono B..io devo usare B..se poi apparto A soddisfa norma A e B..meglio..ma non è che siccome soddisfa A "allora" non puo essere B ma siccome "incidentalmente " posso fargli fare B, allora la Norma B non mi riguarda "perche ho in testa il cappellino con scritto A""

            Un taxi è per tutto e in tutto un auto normale..MA se lo vuoi usare come TAxi lo devi Immatricolare come taxi (servizio di piazza)
            L'apparato è lo stesso ..segue le stesse Norme UNI per l?omologazione delle vetture..ma dal punto di vista AMMINISTRATIVO, sulla strada è un ALTRA COSA..e tu ad esempio, con al patente B Non puoi guidarlo.
            Ma non perche se sali tu apparato NON funziona..ovvio..ma perche il CDS prevede che cosi sia...piaccia o no a chi vende auto, compra auto, commercia auto.
            Ultima modifica di marcober; 12-10-2016, 15:30.
            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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            • Originariamente inviato da Lore_ Visualizza il messaggio
              Ciao Energy_Architect,



              scusa ma non capisco cosa centra?

              qui parlano di TEE per cambio o nuovi UPS con rese migliori rispetto agli UPS di riferimento o già esistenti

              Dalle esemplificazioni e da quello che dicono mi sembra che parlino di veri e propri UPS (Uninterruptible Power Supply) "
              NON SOLO

              Nel settore RESIDENZIALE, tale TEE si erogano solo se per " riduzione dei fabbisogni di energia con e per applicazioni ICT "

              in altre parole..per loro è incentivabile un UPS se abbinato a Information and Communications Technology , non se abbinato a un FV o se fa SDA per un FV.
              e l'incentivo è funzione della differenza fra resa del vecchio e del nuovo..quindi "di per se" un UPS non produce alcuna EFFICIENZA energetica..ma l'efficienza scaturisce se ne cambi uno molto inefficiente con uno meno inefficiente..stiamo sempre misurando quando è inefficiente
              Per cui in base a questo link si può tranquillamente sostenere che per UPS al servizio di FV non si dovrebbe riconoscere alcun incentivo..visto che ADE ha scritto che incentivi (detrazioni ) spettano a Sistemi di Accumulo (la parola UPS non la usano mai, mi pare)..e che una installazione di un UPS senza sostituzione di uno precedente non produce efficienza e non prende TEE

              mi sa che il ns Archietto ha fatto un autogoal!!
              Ultima modifica di marcober; 12-10-2016, 15:31.
              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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              • Ciao marcober,

                infatti, e mi sembra che si capisce bene a cosa servono questi UPS.

                "Gli UPS sono sistemi che garantiscono qualità e continuità dell’energia elettrica, aspettifondamentali sia nel settore industriale che nel terziario. L'uso degli UPS garantisce una costante
                forma d'onda sinusoidale proteggendo il carico da possibili microinterruzioni, buchi di tensione,
                armoniche e sovratensioni, che potrebbero pregiudicare o addirittura interrompere i processi in
                corso, con relative perdite economiche, talvolta considerevoli.
                Si trovano applicazioni di UPS in centri elaborazione dati, strutture sanitarie, processi industriali,
                aeroporti e stazioni, sistemi di telecomunicazione, dispositivi antincendio e antintrusione, etc. "

                Ho ri-citato di nuovo perchè sembra che Energy_Architect non abbia letto bene o gli sia sfuggito o non voglia leggere.

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                • Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                  ..mi spiace ma sei fuori strada..ma alla grande.
                  Sia il MISE che AEEGSi hanno approvato una forma di incentivazione (Certificati bianchi - Titoli di Efficienza Energetica) per gli UPS e li hanno identificati come sistemi certificati e certificabili secondo la EN 62040, pertanto è evidente che sia lo Stato sovrano, ché l'Unione Europea, ché il Governo, ché il MISE, ché l'AEEGSI, ché il CEI (che aveva già recepito la IEC) hanno tutti preso atto che gli UPS vengono identificati sia nella configurazione chè nella modalità di funzionamento (con relative prove) ESCLUSIVAMENTE dalla EN 62040 e da nessun'altra norma.

                  Questa è la prova provata che per UPS si intendono i sistemi certificati secondo le norme specifiche (EN 62040) che ne regolano il funzionamento anche continuo, 8760 ore all'anno.

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                  • Originariamente inviato da Energy_Architect Visualizza il messaggio
                    Sia il MISE che AEEGSi hanno approvato una forma di incentivazione (Certificati bianchi - Titoli di Efficienza Energetica) per gli UPS e li hanno identificati come sistemi certificati e certificabili secondo la EN 62040, pertanto è evidente che sia lo Stato sovrano, ché l'Unione Europea, ché il Governo, ché il MISE, ché l'AEEGSI, ché il CEI (che aveva già recepito la IEC) hanno tutti preso atto che gli UPS vengono identificati sia nella configurazione chè nella modalità di funzionamento (con relative prove) ESCLUSIVAMENTE dalla EN 62040 e da nessun'altra norma.

                    .
                    ma perche..qualcuno ha esso in dubbio che un UPS sia certificabile EN62040?
                    Qui si mete i dubbio che puoi usare un UPS dove Aeeg dice che vuole un SDA , certificato SDA..e dice che lo vuole "se modifichi profili"..e non per altro.
                    La domanda è" modifichi i profili"...la risposta è SI..e quindi regolati.

                    Ma poi non capisco..la Procura ti ha dato picche' e quindi ora scartabelli vecchi DM alla ricerca di improbabili "sponde" legislaltive?
                    Ultima modifica di marcober; 12-10-2016, 16:29.
                    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                    • Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                      ma perche..qualcuno ha esso in dubbio che un UPS sia certificabile EN62040?
                      L'hai fatto proprio tu qualche post fa.

                      Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                      mentre per altri (compreso Aeeg e CEI) ..un UPS deve intervenire per mancanza di rete e non su base volontaria.
                      Secondo me...un apparato che lo fa su base volontaria ...OGGI.. non passerebbe l'omologazione UPS..è scritto chiaro nella FAQ. (ho messo un carico!)
                      e io ti ho già risposto che

                      Originariamente inviato da Energy_Architect Visualizza il messaggio
                      UPS con questo funzionamento passano la certificazione EN 62040 costantemente, visto che la norma è rimasta inalterata.
                      Quindi ne riparliamo quando modificheranno (se lo faranno) la EN 62040.

                      Fine della discussione.

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                      • Le soluzioni oggetto del quesito non possono essere considerate un UPS ai fini delle attuali Norme 0-21 e 0-16, poiché il loro funzionamento (comportando disconnessioni volontarie dalla rete anche in situazioni di rete in normale funzionamento) ne impedisce la rispondenza ai requisiti funzionali delle Norme CEI EN 62040-1, CEI EN 62040-3 e CEI EN 50171 attualmente in vigore. Tali norme, infatti, prevedono la separazione dalla rete ed il funzionamento dell’UPS in isola sui carichi solo nel solo caso di assenza o anomalia della rete stessa.

                        La tua autorevole idea contro quella CEI....all'Utente trarre le conclusioni
                        Io dico che un UPS è certamente certificabile UPS se fa UPS..se ha un "funzionamento che ne impedisce la corrispondenza..." non si puo certificare.
                        Cozza con al EN62040?

                        Puo essere..di certo qualcuno a tavolo lavoro CEi di UPS solleverà il tema..e quando si dovrà decidere se prevale la EN62040 o Aeeg..la strada è segnata.

                        Per accelerare i tempi dovevi farci sapere dell'esposto in procura contro CEI...novità?
                        No? a e allora hai ragione tu..fine discussione (sino ad allora almeno)

                        PS
                        Qui una presentazione del Poli di Milano..notoriamente una combricola di ubriaconi che non hanno alcuna idea di cosa sia un UPS e di come si legge una delibera Aeeg e una Norma CEi e uan EN..vedi un po a pag 8 e 9 se ti suona bene?

                        http://www.aeit-taa.org/Documenti/AEIT-TAA-2015-05-22-Mesiano-TN-Polimi-Maurizio-Delfanti.pdf

                        PPS

                        Comunque, per maggior chiarezza, dimmi a che apparato fai riferimento quando parli..che N° di Certificazione ha e chi ha rilasciata..e poi io scrivo CEi chiedendo se tale certificazione è VALIDA.
                        Se dicono di si, 1 minuto dopo devono ritirare la FAQ e chiedere scusa (io compreso)
                        Dammi i riferimenti che domani scrivo a CEI.

                        Ultima modifica di marcober; 12-10-2016, 17:13.
                        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                        • Quel documento ti risponde in toto.

                          Cito le testuali parole: "UPS: solo le apparecchiature rispondenti alle Norma EN 62040-1 ed EN 62040-3 o alla Norma EN 50171" e "Parallelo con la rete: funzionamento da generatore e non da carico. Essere connesso alla rete mentre eroga è essenziale perché si tratti di un SdA (gli UPS quando prelevano sono connessi alla rete, ma, ai fini della normativa, non sono assimilati a SdA)."

                          Mi sa che tra bocconiani e politecnici non vi intendete poi così tanto.
                          Comunque sono assolutamente d'accordo con quanto dice quel documento che hai linkato, anzi ti ringrazio. Mi hai dato un'altra fonte a conferma della mia interpretazione.
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                          • Inoltre vorrei farti anche notare che "le soluzioni oggetto del quesito" delle FAQ sono:

                            1) "prodotti, composti essenzialmente da inverter CC/CA + sistema di accumulo integrato sul bus in corrente continua di un sistema fotovoltaico"

                            Evidentemente questi sono SdA lato produzione e quindi è corretto che rispondano a CEI 0-21.

                            2) "prodotti, composti da convertitori, moduli di accumulo elettrochimico, dispositivi di protezione e sistema di controllo, interposti tra il punto di consegna e il carico in un impianto di utenza in cui è già presente un impianto fotovoltaico, che quindi non condivide componenti con il sistema di accumulo"

                            In questo caso per convertitori interposti tra il punto di consegna e il carico si intendono i convertitori lato rete in continuità circuitale con le rete di distribuzione, e anche in questo caso è corretto che tali sistemi rispondano alla CEI 0-21.

                            Detto ciò, è evidente che un UPS non rientra in nessuno dei casi precedenti perché non contiene nessun inverter lato rete di distribuzione e soprattutto perché nel momento di erogazione (generazione) al carico non ha alcuna continuità circuitale con la rete di distribuzione.

                            Se alla Bocconi non sanno spiegarti questa cosa, prova a sentire il Politecnico di Milano.

                            Ciao a tutti.

                            ps. la Procura interverrà quando lo riterrà più opportuno e non interverrà di certo su quanto sostengo io, che leggo e interpreto la norma come chiunque altro, ma sicuramente noterà che il CEI ha affermato che, riferendosi alla EN 62040 e alle norme degli UPS, "... Tali norme, infatti, prevedono la separazione dalla rete ed il funzionamento dell’UPS in isola sui carichi solo nel solo caso di assenza o anomalia della rete stessa." e questo è molto grave da parte del CEI che, quando giustamente verrà interpellato, scaricherà il barile su AEEGSI la quale a sua volta scaricherà il barile sul Governo (se ci sarà più lo stesso Governo) e tutti coloro che aspettavano un chiarimento se la prenderanno amichevolmente da tergo come sono abituati a fare. Io no, mi dispiace.
                            Ultima modifica di Energy_Architect; 12-10-2016, 17:44.

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                            • Vi leggo anche;

                              Storage simil-UPS sono assoggettati al TICA e alle varie delibere,? in corso di preparazione prescrizioni specifiche della CEI 0-21 (e poi sono uscite nel 2016)

                              Sistema di accumulo è un insieme di dispositivi, apparecchiature e logiche digestione e controllo, funzionale ad assorbire e rilasciare energia elettrica,previsto per funzionare in maniera continuativa in parallelo con la rete conobbligo di connessione di terzi o in grado di comportare un’alterazione deiprofili di scambio con la rete elettrica (immissione e/o prelievo). ( O sta per OPPURE)

                              • Non rientrano i sistemi utilizzati in condizioni di emergenza, che entranoin funzione solo in caso di interruzione dell’alimentazione dalla rete elettricaper cause indipendenti dalla volontà dell’Utente (dubbi? significa che i sistemi che entrano SENZA interruzione DI RETE ELETTRICA..etc etc)

                              Insomma..quello che dico io..

                              Comuqnue daui..mandami gli estremi dell'apparto che tu consigli e che è UPS ma entra in modo volontario..e chiediamo a CEI copia ad Aeeg..piu di cosi, per far chiarezza...o ti serve invece al solito dire che "la norma è sbagliata...ma anche giusta "perche non ti vieta quello che fai?

                              Note di Moderazione:
                              eliminata parte flame... marcober non esagerare altrimenti ti devo dare infrazioni... cerchiamo di essere adulti. Grazie - Eroyka

                              Ultima modifica di eroyka; 13-10-2016, 15:18.
                              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

                              Commenta


                              • se entrambi gli esempi sono in continuita circuitale..perche la FAQ dice "comportando disconnessioni volontarie dalla rete anche in situazioni di rete in normale funzionamento"?

                                Originariamente inviato da Energy_Architect Visualizza il messaggio

                                è evidente che un UPS non rientra in nessuno dei casi precedenti perché non contiene nessun inverter lato rete di distribuzione e soprattutto perché nel momento di erogazione (generazione) al carico non ha alcuna continuità circuitale con la rete di distribuzione..
                                Ma qeusta configurazione rientra sempre nel caso esposto e cioè " esso non si separa dalla rete in caso di assenza o di anomalia della stessa (funzionamento da UPS)ma secondo altre logiche"..o NO?

                                Quindi non è chela FAQ riguarda solo i 2 esempi dela FAQ..ma sempre sulle FAQ da uan questione SPECIFICA si fonisce uan rispsota di carattere PIU GENERALE POSSIBILE..ti attacchi sempre alle virgole e perdi di vistaa il tema generale..che è AMMINISTRATIVO di Aeeg..e non tecnico di CEI..
                                CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                • Se AEEGSI non ha competenza tecnica per dire quali sono i sistemi che devono essere regolati dalla CEI 0-21 lo fa il CEI; e l'ambito di applicazione della CEI 0-21 è chiarissimo ed inconfutabile: sistemi connessi alla rete di distribuzione.

                                  Gli UPS non sono connessi alla rete di distribuzione pertanto non possono essere regolamentati dalla CEI 0-21 poiché sono da tempo regolamentati dalla EN 62040.

                                  Se invece che una norma tecnica serve una norma amministrativa, facessero una legge che vieti l'autoconsumo da UPS, poi ne riparliamo.

                                  Ah, e per rispondere a una tua affermazione di qualche post fa circa lo schema di installazione di un "vero UPS" rispetto a quello di un UPS fotovoltaico, posso garantirti che sono ESATTAMENTE IDENTICI e comunque entrambi conformi alla EN 62040 (anche perché in caso contrario non potrebbero essere certificati).

                                  Ps. La continuità circuitale che si deve mantenere secondo il regolamento di esercizio stipulato tra produttore e rete di distribuzione è quella tra rete e impianto fotovoltaico (generatore) connesso CEI 0-21; non esiste nessun obbligo del produttore di mantenere connessione/continuità circuitale tra rete e utenza, anzi l'obbligo ce l'ha la rete che deve garantire la fornitura secondo il profilo richiesto dall'utente stesso.

                                  Invece, disconnettendo ripetutamente l'impianto FV a discrezione dell'utente (il quale andrebbe anche contro al regolamento di esercizio sottoscritto) si altererebbero i profili di scambio tra rete e SdA (batterie); è per questo che si vuole impedire (giustamente) l'installazione di SdA in mancanza di regole precise. Ora con la nuova CEI 0-21 tutti gli SdA sono stati regolamentati così come i servizi di rete che questi devono prestare. Mentre per gli UPS, come sempre, si deve far esclusivo riferimento alla EN 62040 (come anche si afferma nella CEI 0-21).

                                  I profili di scambio tra rete e UPS non possono aver ragione di esistere proprio a causa della discontinuità circuitale tra i due, ragione per cui gli UPS non potranno mai prestare servizi di rete nè tanto meno essere in qualche modo riconducibili a SdA.
                                  Ultima modifica di Energy_Architect; 12-10-2016, 19:55.

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                                  • Però non parlano di profilo di scambio ..ma di profilo di immissione o di prelievo...anche perché ipotizzano anche caso in cui non vi è fv...per cui la domanda è sempre quella...perturbi profilo di previelo? Come fai a non perturbare se ti stacchi quando la rete esiste e usi accumulo..dimmi tu...
                                    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                    • Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                      Però non parlano di profilo di scambio ..ma di profilo di immissione o di prelievo...anche perché ipotizzano anche caso in cui non vi è fv...per cui la domanda è sempre quella...perturbi profilo di previelo? Come fai a non perturbare se ti stacchi quando la rete esiste e usi accumulo..dimmi tu...
                                      Nel caso di assenza di FV si intende che il profilo di scambio è fra SdA (generatore) e rete. Un UPS è sempre e comunque separato dalla rete anche in assenza di FV quindi non è un generatore e non può avere alcun profilo di scambio con la rete.

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                                      • Originariamente inviato da Energy_Architect Visualizza il messaggio
                                        Quindi se la fonte primaria (fotovoltaico ad esempio) è discontinua, l'UPS interviene per ristabilire la continuità dell'alimentazione del carico fino ad esaurimento dell'energia disponibile nelle batterie, dopo di che si ristabilisce l'alimentazione diretta dei carichi da rete come fonte di alimentazione di bypass.
                                        E' la tua interpretazione.... a me sembra forzata, se non in casi particolari. A casa mia l'alimentazione primaria non è certo quella del FV. Convincimi del contrario se vuoi, ma con un FV da 2.58 kWp temo ti sarà un po' difficile.
                                        PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                                        • Originariamente inviato da Energy_Architect Visualizza il messaggio
                                          . Un UPS è sempre e comunque separato dalla rete anche in assenza di FV quindi non è un generatore e non può avere alcun profilo di scambio con la rete.
                                          Aridanghete..ma NON parlano di PROFILO DI SCAMBIO..dicono che se perturbi il PROFILO DI PRELIEVO allora AMMINISTRATIVAMENTE loro vogliono un apparato CEI.
                                          E il PRELIEVO non lo fa il tuo apparato ma la rete domestica...è QUEL PRELIEVO che non devi perturbare
                                          Ora..se tu ti stacchi da rete..SOLO PER QUELLO stai perturbando il profilo.
                                          Guarda che lo faresti ANCHE SENZA UNA BATTERIA..per il solo fatto che hai magari un FV in autoconsumo DIRETTO
                                          Non è che se perturbi SOLO SE la batteria è un parallelo ala rete...perturbi nel momento in cui volontariamente ti stacchi da rete con rete presente MA non azzera carichi.
                                          PER ASSURDO se tu avessi CARICO ZERO e ti staccassi da ree , NON perturberesti nulla...ma se lo fai e parallelamente metti una batteria che fai partire volontariamente quando ti stacchi, ALLORA è chiaro che non t stacchi in un momento di carico zero, ma per usare la batteria..e questo ad Aeeg non sta bene.
                                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                          • Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                            ..ma NON parlano di PROFILO DI SCAMBIO..
                                            Si parla sempre e solo di "profili di scambio (prelievo e/o immissione) con la rete" (testuali parole che si ripetono ovunque, sia nelle delibere AEEG che nelle norme/FAQ del CEI) e lo si fa SOLO nella definizione di SdA. Se ne deduce che i profili di scambio ai quali ci si riferisce si intendono fra SdA (generatore) e rete.
                                            Un UPS essendo separato dalla rete non è un generatore e non può avere profili di scambio con la rete stessa.

                                            Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                            PER ASSURDO se tu avessi CARICO ZERO e ti staccassi da ree , NON perturberesti nulla...
                                            Quindi stai dicendo che se diminuissi il mio profilo di prelievo naturalmente, evitando di prelevare energia da rete, non perturberei il profilo di prelievo solo se mi staccassi dalla rete? Per quale motivo? Su quali basi?
                                            Ti rendi conto che stai asserendo che "chi consuma poco o niente si DEVE staccare da rete perché sta alterando il profilo di prelievo"? E' inaudito.

                                            Faccio presente che il Dispacciamento è a carico di TERNA (Che tra l'altro mette le mani avanti e inizia la descrizione della sua attività di dispacciamento con le parole "L’energia elettrica non si può immagazzinare".. il chè è già un segno del messaggio che si vuol far passare) e che il monitoraggio dei profili avviene istantaneamente... lo paghiamo profumatamente proprio per questo.

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                                            • Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggio
                                              E' la tua interpretazione.... a me sembra forzata, se non in casi particolari. A casa mia l'alimentazione primaria non è certo quella del FV. Convincimi del contrario se vuoi, ma con un FV da 2.58 kWp temo ti sarà un po' difficile.
                                              Quando si parla di "alimentazione primaria" non si intende di certo la fonte preponderante con la quale ti trovi ad alimentare il tuo carico (nel tuo caso come nella maggior parte, la rete) ma la fonte preferenziale con la quale SCEGLI di alimentare il tuo carico. Quindi se tu hai un FV di 2.58 kWp hai il diritto di sceglierlo come alimentazione primaria, poi se non lo reputi conveniente al tuo caso è comunque una tua scelta.. ma per altri può essere molto conveniente e quindi perché privare tutte queste persone di un diritto se non conviene solo a te?
                                              Ultima modifica di Energy_Architect; 13-10-2016, 09:07.

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                                              • Originariamente inviato da Energy_Architect Visualizza il messaggio

                                                Quindi stai dicendo che se diminuissi il mio profilo di prelievo naturalmente, evitando di prelevare energia da rete, non perturberei il profilo di prelievo solo se mi staccassi dalla rete? Per quale motivo? Su quali basi?
                                                Ti rendi conto che stai asserendo che "chi consuma poco o niente si DEVE staccare da rete perché sta alterando il profilo di prelievo"? E' inaudito..
                                                come al solito..tecapìnagot.

                                                Ho detto CARICO ZERO non BASSO. Devo farti un disegnino?

                                                Se hai carico ZERO e ti stacchi NON perturbi prelievo..MA non ti serve avere accumulo!!
                                                Se poi hai FV e TI BASTA, non ti serve la Rete MAI e NON perturbi nulla

                                                SE INVECE hai bisogno della rete..sei connesso..MA VOLONTARIAMENTE ti stacchi quando hai accumulo pieno ma con rete presente ..perturbi.
                                                Dai su che ci arrivi...
                                                CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                • Originariamente inviato da Energy_Architect Visualizza il messaggio
                                                  Si parla sempre e solo di "profili di scambio (prelievo e/o immissione) con la rete" (testuali parole che si ripetono ovunque, sia nelle delibere AEEG che nelle norme/FAQ del CEI) e lo si fa SOLO nella definizione di SdA. Se ne deduce che i profili di scambio ai quali ci si riferisce si intendono fra SdA (generatore) e rete. .
                                                  Ma proprio no.
                                                  perche

                                                  1) dicono Prelievo E/O Immissione..quindi perturbi ANCHE SE modifichi solo PRELIEVO. Lo SCAMBIO è una operazione di Immissione e successivo Prelievo..e non un Prelievo di un carico fatto su un circuito che potenzialmente potrebbe anche immettere
                                                  2) vale anche se non hai Immissione (ad esempio se non hai FV)

                                                  ma nel sistema che "proponi" tu... quando UPS alimenta il carico..il FV comunque eroga il suo apporto? oppure no?
                                                  perche mi pare che ipotizzi che la Fonte preferenziale sia il FV, la quale però non alimenta MAI il carico in autonomia (da solo) e quindi che Fonte Preferenziale è? e forse non lo alimenta nemmeno "in parallelo" all UPS..e comuque se fosse in parallelo all'UPS ci troveremmo una situazione in cui UPS VA IN PARALLELO CON FONTE PREFERENZIALE che mi pare l'antitesi dell'UPS.
                                                  Quindi delle due..o FV non è definibile preferenziale perche non alimenta MAI il carico da solo..oppure UPS non è un UPS.

                                                  Comuqnue ,per capre bene, potresti fare uno schema del UPS come lo intendi connesso tu..e 2 schemi relativi ala FAQ CEI, per capire in cosa si diferenzia? perche "leggendola" m pare abbastanza simile ala prima descritta nella FAQ. Tu dici " questi sono SdA lato produzione e quindi è corretto che rispondano a CEI 0-21."... ma a me non pare che dica che sono SDA solo perche sono lato CC..e comunque dice che chi li propone pretende debbano " essere considerati qualiUPS in quanto non prevedono il funzionamento in parallelo con la rete."..che è la tua conformazione..per cui la risposta vale..e la risposta non sta a questionare se lato CC o AC..dice solo che se vi è una gestione VOLONTARIA è un SDA... e che NON siano in paralleo sta scritto chiaro nella DOMANDA della FAQ...pr cui è fuori questione che oro rispondendo si stiano riferendo a roba SOLO in parallelo.
                                                  Ultima modifica di marcober; 13-10-2016, 09:58.
                                                  CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                  • Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                                    1) dicono Prelievo E/O Immissione..quindi perturbi ANCHE SE modifichi solo PRELIEVO. Lo SCAMBIO è una operazione di Immissione e successivo Prelievo..e non un Prelievo di un carico fatto su un circuito che potenzialmente potrebbe anche immettere .
                                                    Non lo devi dire a me, io leggo e riporto quello che c'è scritto. Se non ti sta bene che scrivano "profili di scambio" chiedi una modifica.
                                                    Per quello che so io i profili di prelievo vengono alterati costantemente da tutti, altrimenti l'attività di Dispacciamento di Terna non avrebbe alcun senso.

                                                    Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                                    ma nel sistema che "proponi" tu... quando UPS alimenta il carico..il FV comunque eroga il suo apporto? oppure no?
                                                    perche mi pare che ipotizzi che la Fonte preferenziale sia il FV, la quale però non alimenta MAI il carico in autonomia (da solo) e quindi che Fonte Preferenziale è? e forse non lo alimenta nemmeno "in paralleo" all UPS..e comuque se fosse in parallelo all'UPS ci troveremmo una situaizone in cui UPS VA IN PARALELO CON FONTE PREFERENZIALE che mi pare l'antitesi dell'UPS.
                                                    Quindi dele due..o FV non è defnibie preferenziale eprche non alimenta MAI il carico da solo..oppure UPS non è un UPS.
                                                    Scusa ma tutti gli impianti FV isolati dalla rete cosa fanno? Non alimentano il carico? Il tuo impianto FV connesso in rete non alimenta ISTANTANEAMENTE il tuo carico? Se poi per ragioni di sicurezza il FV viene tele-distaccato dalla rete (che non è proprietaria dell'impianto ma comunque ne può disporre per ragioni di sicurezza nazionale), non significa che lo stesso FV non abbia la capacità di alimentare autonomamente quel carico. In effetti ce l'avrebbe, è per questo che esiste la CEI 0-21 e i dispositivi di interfaccia. L'autonomia di alimentazione del carico ce l'ha sia il FV connesso (in minor parte ovviamente, a meno che non si accumuli l'energia prodotta in esubero, perché la continuità dell'alimentazione del carico viene comunque garantita dalla rete) ché il FV isolato (che ce l'ha totalmente visto che per dare continuità al carico deve per forza accumulare energia su UPS) solo che nel primo caso il funzionamento viene condizionato dalle esigenze prioritarie di sicurezza della rete elettrica nazionale, mentre nel secondo caso no.
                                                    Un UPS, nei confronti della rete, ha lo stesso peso che ha un impianto FV isolato dalla rete stessa: ZERO.

                                                    PS.
                                                    PER ANDARE IN PARALLELO CON LA RETE CI DEVE ESSERE CONTINUITA' CIRCUITALE.
                                                    Un SdA ce l'ha (quindi è in parallelo) un UPS NO (non è MAI in parallelo, altrimenti sarebbe un SdA).

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                                                      Devo farti un disegnino?
                                                      Magari grazie!

                                                      per usare la tua lingua.. chi laùra ghà una camisa e chi fa nagott ghe n'à do.

                                                      Quindi faccelo pure questo disegnino.
                                                      Ultima modifica di Energy_Architect; 13-10-2016, 10:12.

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                                                      • scusate ma tutto sto bordello , perchè un UPS è allacciato ad un impianto fv che NON ha un contatore di produzione , mentre un SDA è allacciato ad un impianto fv che lo ha o lo deve installare per il conteggio dell'autoconsumo ?

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                                                        • Ciao @alby62, il punto non è affatto il contatore. Il punto è che l'energia si può accumulare (contrariamente a quanto afferma TERNA) e lo si può fare utilizzando due tipi di sistemi:

                                                          1) gli SdA che devono essere certificati CEI 0-21 e che si installano secondo le configurazioni presenti nella norma. Questi SdA alterano i profili di scambio tra batterie e rete perché SONO CONNESSI CIRCUITALMENTE con la rete e per questo devono rispettare tutte le norme di connessione con la rete di distribuzione.

                                                          2) gli UPS devono essere certificati EN 62040 e si installano secondo le configurazioni presenti nella norma. Questi UPS NON HANNO ALCUN PROFILO DI SCAMBIO con la rete perché NON SONO CONNESSI CIRCUITALMENTE con la stessa e per questo non sono soggetti ad alcuna norma di connessione.

                                                          Per quanto riguarda la misurazione dell'energia è tutto scritto nella CEI 0-21 (nel caso degli SdA), mentre nella EN 62040 (nel caso degli UPS) non troverai niente a meno che non modifichino la norma. Equivale a dire che se proprio AEEGSI volesse intervenire dovrebbe imporre l'installazione di un contatore negli impianti isolati dalla rete.

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                                                          • Originariamente inviato da Energy_Architect Visualizza il messaggio
                                                            Non lo devi dire a me, io leggo e riporto quello che c'è scritto. Se non ti sta bene che scrivano "profili di scambio" chiedi una modifica..
                                                            a me sta bene che scrivano DI SCAMBIO, perche SEMPRE scrivono anche appena dopo (Prelievo E/O Immissine)..per cui a me non serve che levino SCAMBIO..ma serve a te che levino "E PRELIEVO"

                                                            profili di prelievo vengono alterati costantemente da tutti
                                                            No..si chiama profilo perche CAMBIA NEL TEMPO...ma il suo cambiamento non è una perturbazione come la intende AEEG.
                                                            Quindi che si modifichi è FISIOLOGICO..MA SE la modifica è frutto di un accumulo, allora è una Perturbazione.
                                                            Un Fv in teoria perturba il prelievo, MA essendo in profilo di SCAMBIO, allora non lo stai perturbando, perche lo scambio prevede il naturale profilo di immissione , che è NETTO CONSUMO.
                                                            Ma se metti accumulo, in parallelo o no, perturbi il Prelievo..MA NON con un naturale e contrario profilo di Immissione..ma cn un Accumulo ..e Aeeg non vuole.


                                                            Scusa ma tutti gli impianti FV isolati dalla rete cosa fanno? Non alimentano il carico?
                                                            certo..ma essendo ISOLATI da rete (sempre) non hanno alcun profilo da perturbare..chi invece si stacca volontariamente , SI.

                                                            Comunque..se metti schemi collegamento del tuo sistema e dei 2 che dici siano diversi richiamati dalla FAQ..secondo me è utile.
                                                            Ultima modifica di marcober; 13-10-2016, 10:33.
                                                            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                            • Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                                              a me sta bene che scrivano DI SCAMBIO, perche SEMPRE scrivono anche appena dopo (Prelievo E/O Immissine)..per cui a me non serve che levino SCAMBIO..ma serve a te che levino "E PRELIEVO"
                                                              a me non serve un bel niente.

                                                              Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                                              No..si chiama profilo perche CAMBIA NEL TEMPO...ma il suo cambiamento non è una perturbazione come la intende AEEG.
                                                              Quindi che si modifichi è FISIOLOGICO..MA SE la modifica è frutto di un accumulo, allora è una Perturbazione.
                                                              E mi dici quale è la differenza?

                                                              Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                                              Ma se metti accumulo, in parallelo o no, perturbi il Prelievo..MA NON con un natutrale e contrario profilo di Immisisone..ma cn un Accumulo ..e Aeeg non vuole.
                                                              Spiegati, se ho un impianto FV isolato dalla rete con UPS (batterie) ma in inverno non mi produce energia a sufficienza e per questo ho deciso di chiedere un punto di prelievo di integrazione, perché mi va di pagare i costi fissi anziché mettere un motogeneratore, in questo caso cosa dovrei fare per te?

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