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Antropocene

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  • #31
    CITAZIONE
    Io invece credo che sia il caso di preoccuparsi davvero e di cominciare a fare qualcosa

    E sono nuovamente d'accordo con te, infatti limito i miei consumi, vado a piedi o in autobus anziché in macchina, mi interesso di cucina solare e partecipo ad un forum sulle energie rinnovabili.
    Col che so benissimo che tutto questo è irrilevante ma lo faccio lo stesso. Un po' come i samurai che affrontavano con le katane le mitragliatrici: risultato zero, morte sicura, ma soddisfazione garantita.

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    • #32
      Io sono sempre convinto che la grande muraglia si fa con i piccoli mattoni e quindi ripensare anche ai nostri comportamentei è fondamentale per poter poi proporre svolte più importanti.
      Per chi vuole preoccuparsi ulteriormente c'è questo rapporto del WWF apparso oggi.

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      • #33
        QUOTE (francescomat @ 24/10/2006, 15:03)
        risultato zero, morte sicura, ma soddisfazione garantita.

        ... e sopratutto coscienza tranquiilla. <img src=">
        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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        • #34
          CITAZIONE
          e sopratutto coscienza tranquiilla

          ... e ti pare poco?
          Io penso che sia un po' come la scommessa di Pascal: nella peggiore delle ipotesi, hai tenuto un comportamento lodevole, anche se inutile.
          Penso comunque che fra duecento anni, i nostri discendenti ci guarderanno con un misto di incredulità e ribrezzo, e diranno di noi "mangiavano carne e bruciavano fossili", ma questa è un'altra storia.

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          • #35
            CITAZIONE (francescomat @ 24/10/2006, 14:22)
            nessuno sa quali potranno essere le conseguenze

            appunto.

            qui pare invece che sapete tutto.
            incluso cianciullo, che è uno che non sa niente e che per mestiere terrorizza la gente, come fanno quelli del wwf e di legambiente: sono i mercanti di terrore.

            fb

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            • #36
              CITAZIONE (francobattaglia @ 24/10/2006, 17:16)
              CITAZIONE (francescomat @ 24/10/2006, 14:22)
              nessuno sa quali potranno essere le conseguenze

              appunto.

              qui pare invece che sapete tutto.
              incluso cianciullo, che è uno che non sa niente e che per mestiere terrorizza la gente, come fanno quelli del wwf e di legambiente: sono i mercanti di terrore.

              fb

              Perché non provare almeno ad esprimersi in italiano? Certo l'unico che sa le cose sei tu, nevvero?

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              • #37
                QUOTE (francescomat @ 24/10/2006, 16:25)
                QUOTE
                e sopratutto coscienza tranquiilla

                ... e ti pare poco?
                Io penso che sia un po' come la scommessa di Pascal: nella peggiore delle ipotesi, hai tenuto un comportamento lodevole, anche se inutile.
                Penso comunque che fra duecento anni, i nostri discendenti ci guarderanno con un misto di incredulità e ribrezzo, e diranno di noi "mangiavano carne e bruciavano fossili", ma questa è un'altra storia.

                A me Pascal e la sua teoria del "meglio cristiano che fesso" (vabbè semplifico un pò :P ) ha sempre fatto un leggerissimo schifo. E' un pò mortificante per i veri credenti e non credo abbia mai convinto nessuno a convertirsi.
                Per quanto riguarda il tema però convengo anch'io sia buona cosa adottare questi comportamenti. A patto però di non considerarli come la ricetta risolutiva.
                Il documento linkato da Snapdozier mette al fuoco tanti problemi, troppi anzi. Consumi pro-capite, spinta demografica, uso delle risorse...
                Limitiamoci al consumo energetico, che comunque non è aspetto secondario.
                Ora come ora la nostra civiltà permette livelli di vita altissimi a prezzo di enormi consumi energetici.
                La visione "etica" ora di moda vede un male assoluto in questo. Io consumo troppo mentre altri non hanno la stessa possibilità, dunque incorrect!
                E' una visione comprensibile, ma il vero problema è un altro: quello che io consumo ora proviene da una RISERVA. Cioè un'energia di provenienza solare accumulata per millenni che ora ci stiamo fumando allegramente. La proposta di "condivisione delle risorse" con i popoli meno fortunati oltre a essere ridicola perchè del tutto inattuabile non intacca in alcun modo il problema di fondo. Se pure (ragioniamo per pura fantasia) riuscissimo a convincere 250 milioni di americani e 300 milioni di europei a consumare come un marocchino medio (e servirebbe uno sforzo immane, altro che andare a piedi in ufficio..) continuiamo a scordarci che altri due miliardi di persone non accetteranno certo di restarsene a pettinare le pecore e pretenderanno di incrementare stile di vita e... consumi.
                Il risultato sarà uno solo. Qualcuno deciderà di menare le mani.
                Per questo non mi sogno affatto di criticare chi decide di mettere il suo mattoncino, ma pretendo una politica comune e generale per intervenire sul problema di fondo. Che è quello di finirla con lo sfruttamento da parte di pochi (noi) delle risorse energetiche mondiali. Possiamo e dobbiamo renderci del tutto indipendenti energeticamente. Possiamo e dobbiamo focalizzare lo sforzo sul PRODURRE l'energia necessaria all'attuale e futuro livello di vita e non illuderci di ridurre un pochino questo e sperare di farla franca.
                Come?

                1) con la differenziazione delle fonti verso il carbone (che perlomeno è diffusissimo e durerà per secoli) il nucleare (si lo so, è pericoloso, e le scorie ecc ma perlomeno è un pericolo a livello locale, il rischio se lo prende in pratica chi lo usa e non crea gravi danni a tutti).

                2) Con la graduale transizione verso uno sfruttamento di energia di FLUSSO e non di RISERVA. Quindi con sfruttamento di eolico, biomassa, idro, geo, frizzi e lazzi... ma sopratutto e primaditutto con lo sfruttamento diretto solare tramite fotovoltaico, solare termoelettrico. Anche la produzione di combusitibili dovrà provenire da queste fonti (idrogeno perlopiù, ma non solo).

                Metto le mani avanti: so che comunque fare poco è meglio che niente, so che il risparmio è comunque cosa buona e giusta, so che se tutti vivessero in casa di classe A, andassero a piedi ecc. ecc. si guadagnerebbe tempo. Tutte cose verissime e giuste, ma che possono, anzi devono procedere parallelamente a interventi diretti ed urgenti sul fronte della tipologia di produzione energetica.

                In sostanza, molti hurrah per gli eroi con katana o bandiera arcobaleno, ma se permetti cerco di darmi da fare perchè nessuno abbia motivo di attaccare altri e comunque un bel nido di mitragliatrici lo preparerei lo stesso. :P
                “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                • #38
                  CITAZIONE (BrightingEyes @ 24/10/2006, 17:44)
                  1) con la differenziazione delle fonti verso il carbone (che perlomeno è diffusissimo e durerà per secoli) il nucleare (si lo so, è pericoloso, e le scorie ecc ma perlomeno è un pericolo a livello locale, il rischio se lo prende in pratica chi lo usa e non crea gravi danni a tutti).

                  2) Con la graduale transizione verso uno sfruttamento di energia di FLUSSO e non di RISERVA. Quindi con sfruttamento di eolico, biomassa, idro, geo, frizzi e lazzi... ma sopratutto e primaditutto con lo sfruttamento diretto solare tramite fotovoltaico, solare termoelettrico. Anche la produzione di combusitibili dovrà provenire da queste fonti (idrogeno perlopiù, ma non solo).

                  Metto le mani avanti: so che comunque fare poco è meglio che niente, so che il risparmio è comunque cosa buona e giusta, so che se tutti vivessero in casa di classe A, andassero a piedi ecc. ecc. si guadagnerebbe tempo. Tutte cose verissime e giuste, ma che possono, anzi devono procedere parallelamente a interventi diretti ed urgenti sul fronte della tipologia di produzione energetica.

                  In sostanza, molti hurrah per gli eroi con katana o bandiera arcobaleno, ma se permetti cerco di darmi da fare perchè nessuno abbia motivo di attaccare altri e comunque un bel nido di mitragliatrici lo preparerei lo stesso. :P

                  Ci sono due possibili letture del problema:
                  1) non è vero che l'effetto serra esiste ed è un'invenzione degli ecologisti. Non occorre fare nulla di specifico, basta difendere le nostre frontiere e occupare i luoghi dove sono le risorse e potremo vivere tranquillamente. Si dovranno fare delle guerre ai confini dell'impero per tener buoni i morti di fame che vorrebbero entrare, ma noi abbiamo armi a sufficienza e il nostro livello tecnologico ci permette di sacrificare i pochi sfigati che vanno a fare il militare con un rendimento comunque di 1 a 100 o 1 a 1000.
                  In questo caso il carbone e il nucleare sono delle buone soluzioni. Le scorie nucleari le portiamo in Africa o in America Meridionale così servono anche da anticoncezionale di massa. Nella visione occidentalocentrica questa prospettiva può anche funzionare, con un po' di problemi interni per quelli che credevano ancora alla giustizia, ma, come ci insegna il buon Bush, basta togliere le garanzie legali, l'habeas corpus, la convenzione di Ginevra e proclamare il dominio dello spazio e dell'universo e la cosa si risolve.
                  2) L'effetto serra è invece reale e le mutazioni climatiche, (che chiunque non sia totalmente cieco può constatare andando a vedere la Marmolada o il Monte Bianco, se non ha voglia di andare in Tibet), sono realmente i corso come denunciano ormai tutti i principali climatologi e allora il ragionamento non è più valido perché i disastri coinvolgono anche noi e quindi bruciare carbone e aggiungere altra CO2 diventa un suicidio. Anche sterminando il resto della popolazione mondiale, la nostra produzione porta allo sfacelo ben prima della prossima generazione. In questo caso sarebbe necessario riuscire a stabilire se esiste una certezza scientifica che il fenomeno non esiste, altrimenti la necessità di radicali cambiamenti del nostro modello di sviluppo non solo è l'unica via d'uscita, ma potrebbe già essere un palliativo tardivo. <img src=">

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                  • #39
                    CITAZIONE
                    sapete tutto

                    E chi lo ha mai detto?
                    Glielo ripeto: io spero che abbia ragione lei, che il clima non muta, che è inutile risparmiare energia, che i verdi sono tutti disinformati ecc.
                    Nel rischio che abbia torto, cerco di dare un minuscolo nanocontributo alla salvezza del pianeta. Lo prenda come un contentino per un ignorante che vuole andare a dormire con la coscienza un po' meno sporca.

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                    • #40
                      CITAZIONE
                      APOCALISSE A VENEZIA

                      DI BEPPE CARAVITA
                      Blogs.it

                      Tra ieri e oggi me n’è capitata una bella, che non posso che raccontarvi qui. Alcuni giorni fa mi invitano a Venezia, a intervistare un professore americano, per la precisione di Harward, che partecipa a un seminario scientifico alla Venice University sul nuovo concetto di sviluppo sostenibile.

                      Bè, il tema mi interessa e ci vado. Arrivo a Venezia e poi a S. Servolo, vado al seminario e poi scopro che è chiuso ai giornalisti. Ovvero a me a un altro collega della Rai, che staziona nelle vicinanze.

                      Perché un workshop scientifico sulla sostenibilità ambientale deve essere chiuso alla stampa? Per non avere scocciatori che fanno stupide domande nella sala? Me lo chiedo, ci passo sopra, faccio la mia intervista al professore (molto accademica) e mi portano alla cena di prammatica.

                      Ho la fortuna di sedere a tavola con due concittadini piuttosto significativi, l’ambasciatore Attilio Cattani, oggi presidente dell’Ice e il direttore generale del Ministero dell’Ambiente Corrado Clini (ex medico del lavoro di Porto Marghera, e tra i primi in Italia a fare il monitoraggio ambientale).

                      Parlo con loro. Scopro che il ministero dell’Ambiente è oggi il più internazionalizzato d’Italia. Che ha attivato 60 progetti in Cina, altri in Irak e nei Balcani. Che crea posti di lavoro ai giovani, competenze pregiate, che promuove nel mondo intelligenza e tecnologia italiana. Questo caso mi colpisce e mi interessa. Corrisponde in pieno alla mia personale visione della pubblica amministrazione futura in Italia.

                      Quasi quasi mi fermo un altro giorno (a gratis) a Venezia, mi dico. E approfondisco la vicenda di questo Corrado Clini, che mi pare persona fuori dal comune.
                      Il giorno dopo, ovvero oggi, incontro per caso a colazione in albergo il mio collega della Rai. Che torna a S. Servolo proprio per una intervista a Clini. Decido di seguirlo, invece di prendere il treno di ritorno per Milano.

                      Arriviamo a S. Servolo. La seconda giornata del workshop già iniziata. E’ appena finita una prima relazione sulle grandi sfide climatiche a ambientali. Clini è disponibile a una intervista sulla sua vicenda, gliela faccio.

                      Intanto però arriva il collega della Rai piuttosto stralunato. Lui da anni si occupa di temi scientifici e ambientali. E mi racconta il tono dello scenario appena delineato da tre esperti. Diana Liverman di Oxford, Hans Schellnhuber, del Potsdam institute of climate change impact, E B.l. Turner della Clark University.

                      Questo scenario dice (per quello che abbiamo appurato, fuori dalla porta):

                      - che al 2030 quasi tutta l’Australia sarà desertificata. In alcune regioni non piove da sei anni filati e ogni quattro giorni, da quelle parti, si rileva il suicidio di un contadino per fallimento.

                      - che da Roma in giù, per quanto riguarda l’Italia, sarà un deserto.

                      - che la maggior parte delle città del pianeta diverranno rapidamente delle megalopoli. Un caso è già stato simulato, a modello. Phoenix, con la desertificazione dell'Arizona, è prevista passare da meno di un milione di abitanti (oggi) a 30 milioni al 2030 e a oltre 50 nel 2050.

                      - Che l’Amazzonia si ridurrà alle dimensioni di una piccola foresta.

                      - Che altrettanto diverrà il Borneo, oggi foresta pluviale.

                      - Oceani sempre più caldi, e innalzamento del livello dei mari non dovuto tanto allo scioglimento dei ghiacci (che c'è e ci sar&agrave quanto alla semplice espansione termica delle acque.

                      Nessuno dei presenti al workshop (una ventina di esperti), ci dicono, solleva obiezioni a questo genere di previsioni.

                      Questi solo alcuni spunti di uno scenario assolutamente apocalittico, costruito (presumo) sul trend di riscaldamento globale dell’Ipcc (Intergovernmental panel on Climate Change dell’Onu) e su modelli di simulazione delle emissioni antropiche (umane) e del loro impatto. E modelli tra i più aggiornati.

                      Ne avevo già letti in passato di scenari di questo tipo. Come questo o questo.

                      Però si trattava di contributi individuali, malamente tenuti celati o ipocritamente disconosciuti. Qui a S.Servolo, invece, sono venti scienziati, delle più prestigiose università del mondo, a ripetere spontaneamente (ma a porte chiuse) gli stessi concetti.

                      Questo scenario inoltre è costruito sulla base dell’assunto che non si faccia nulla di più, da qui al 2030, per limitare le emissioni dei gas serra. Oltre a quell’autentico palliativo che è il trattato di Kyoto, con i suoi obbiettivi limitati a pochi punti percentuali di riduzione e il suo faticoso mercato di certificati di risparmio di Co2. A cui peraltro non aderiscono né gli Usa (come governo centrale) né soprattutto Cina e India, paesi oggi in fase di accelerato sviluppo economico (e tra i massimi diffusori di gas serra).

                      Non solo. Lo scenario non tiene conto dei cosiddetti feedback positivi, ovvero di quegli amplificatori naturali del fenomeno di riscaldamento che potrebbero attivarsi a causa del riscaldamento antropico stesso. Il più temuto tra questi è lo scioglimento del permafrost, ovvero della tundra ghiacciata (in particolare siberiana) che cela nelle sue viscere enormi quantità di metano, gas serra venti volte più attivo dell’anidride carbonica. Il metano da permafrost potrebbe ulteriormente accelerare l’apocalisse, e rendere concreta la terribile profezia di James Lovelock, contenuta nel suo ultimo libro, di una possibile estinzione della civiltà odierna e anche della massima parte del genere umano.

                      Da oggi al 2030 ci separano 24 anni. Pochissimi per una riconversione energetica planetaria, e su tecnologie in gran parte ancora da sviluppare. Al 2050 i giochi saranno ormai fatti. Per il meglio o per il peggio. Il sottoscritto e il mio collega Rai ci guardiamo nelle palle degli occhi fuori dalla stanza del workshop. Gli chiedo: “tu hai mai sentito di uno scenario del genere fatto da autorevoli professori di Harward, Oxford etc? “. “Mai così terribile. Questi qui stanno ragionando sull’apocalisse – mi risponde”. Capiamo perfettamente, ora, perché i giornalisti non sono stati ammessi nella sala.

                      Chiediamo a Clini un commento. Ammette che lo scenario, nel caso di una prosecuzione delle politiche energetiche basate sulle fonti fossili, prevede un clima compromesso entro la metà del secolo.

                      E poi che la catena dei fenomeni, e dei possibili effetti amplificativi, non è del tutto prevedibile.

                      Clini non usa parole forti. Le misura e pacatamente. Ma ieri sera aveva etichettato questo workshop come una riflessione su un possibile (e credo necessario) progetto Manhattan per salvare il genere umano.

                      Oggi e domani, a S.Servolo si parlerà sul che fare. E come informare la gente di quello che sta per succedere.

                      Ne sta discutendo la neo-fondazione Clinton (i paesi industriali, sostiene, devono mettere in ricerca e investimenti almeno il 5-10% del Pil), ne stanno discutento in tanti, in prevalenza a porte chiuse (per ora). Il seminario della Venice University conferma un dato di consenso ormai emergente e acquisito. Abbiamo al più dieci anni di tempo prima che l’onda ci sommerga, il caldo ci arrostisca (e ci ammazzi l’agricoltura) le migrazioni e le inurbazioni creino conflitti, stragi e guerre, la follia collettiva ci imponga dittature o persino regresso barbarico.

                      Troppo apocalittico? Provate a pensare all’intera Sicilia e Puglia desertificata, a Napoli e Roma megalopoli di baraccati, di guerre per l’acqua e forse il cibo sull’intera fascia (ex) temperata del pianeta.

                      L’attuale crisi politica italiana, al confronto, assomiglia a un’orchestrina suonante (stonata) sulla tolda del Titanic. Credo dobbiamo darci, un po’ tutti, una seria, serissima regolata.

                      Oggi facciamo un sacrificio fiscale (se anche lo facciamo) di poche frazioni del nostro reddito. Dovremmo farne persino di più per finanziare solo la ricerca energetica necessaria a fermare l’apocalisse. Siamo come al solito meschini, egoisti e ridicoli.

                      Ci sono infatti due strade (parallele) per evitarci il disastro: un fortissimo impulso sull’innovazione tecnologica e insieme un ridisegno dei sistemi sociali per renderli il più possibile sostenibili con le condizioni e i trend in atto.

                      L’innovazione tecnologica non implica la fine della democrazia. Semmai l'investimento rapido in nuove fonti compatibili (che ancora in gran parte sono da inventare). Il ridisegno forzato delle società sì, implica una nuova (e forse terribile) fase autoritaria su scala globale. Il motivo è evidente. Si scatenerà una guerra come mai l'abbiamo vista.

                      Ci conviene quindi investire subito, e alla grande, su programmi accelerati nella fusione nucleare, nella fissione di quarta generazione, nel fotovoltaico, nell’eolico di alta quota, nel risparmo energetico, nell’efficienza dei sistemi.

                      Alternativamente dovremo erigere illusorie mura (insanguinate) intorno ai nostri confini e alle nostre città. Inutili mura, dato che poi questi sistemi collasseranno dall’interno. Ci sta provando Bush a creare i presupposti di queste muraglie (Patriot act e similia), ma non fermeranno l’apocalisse.




                      P.s. Putroppo non ho fonti certe nè virgoletatti scrivibili di questo seminario a porte chiuse. Per questo ne affido il (parziale) resoconto a questo blog.

                      Dove conta solo la mia faccia.

                      Date anche un'occhiata a questa presentazione di John Baez

                      E a questa anticipazione, appena arrivata.

                      Beppe Caravita

                      Tanto per tirarci su il morale.

                      Commenta


                      • #41
                        QUOTE (snapdozier @ 24/10/2006, 18:08)
                        Ci sono due possibili letture del problema:

                        Vabbè se va a finire sul solito abbasso Bush io passo.
                        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                        Commenta


                        • #42
                          [QUOTE=snapdozier,24/10/2006, 18:48]
                          CITAZIONE
                          APOCALISSE A VENEZIA....

                          Per me le previsioni qui riportate potrebbero avverarsi in gran parte anche SENZA alcuna catastrofe climatica.
                          In sostanza non sto affatto proponendo il "son tutte balle" di altri. Sto dicendo che anche ammettendo questo rischio climatico c'è un rischio identico che proviene dalla sola domanda energetica. E forse maggiore.
                          Dato che le soluzioni proposte sono simili non vedo dove stia tutta sta diatriba. Il carbone crea CO2? Ok non usiamo il carbone. Ma se non usiamo il carbone occorre usare il nucleare e le FER. Non è che si scappa da questo cappio. E certo i risparmi non saranno sufficienti (per quanto doverosi almeno sotto forma di ottimizzazioni e eliminazione degli sprechi).
                          Alla fine la scelta di rinunciare al nucleare potrebbe rivelarsi molto più pericolosa delle scorie pare!.

                          Edited by BrightingEyes - 25/10/2006, 10:43
                          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                          Commenta


                          • #43
                            [QUOTE=BrightingEyes,25/10/2006, 10:31]
                            CITAZIONE (snapdozier @ 24/10/2006, 18:48)
                            CITAZIONE
                            APOCALISSE A VENEZIA....

                            Per me le previsioni qui riportate potrebbero avverarsi in gran parte anche SENZA alcuna catastrofe climatica.
                            In sostanza non sto affatto proponendo il "son tutte balle" di altri. Sto dicendo che anche ammettendo questo rischio climatico c'è un rischio identico che proviene dalla sola domanda energetica. E forse maggiore.
                            Dato che le soluzioni proposte sono simili non vedo dove stia tutta sta diatriba. Il carbone crea CO2? Ok non usiamo il carbone. Ma se non usiamo il carbone occorre usare il nucleare e le FER. Non è che si scappa da questo cappio. E certo i risparmi non saranno sufficienti (per quanto doverosi almeno sotto forma di ottimizzazioni e eliminazione degli sprechi).
                            Alla fine la scelta di rinunciare al nucleare potrebbe rivelarsi molto più pericolosa delle scorie pare!.

                            Cosa intendi per "SENZA ALCUNA CATASTROFE CLIMATICA"? Non ti sembra catastrofico lo scenario delineato?

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                            • #44
                              CITAZIONE (snapdozier @ 25/10/2006, 11:05)
                              Cosa intendi per "SENZA ALCUNA CATASTROFE CLIMATICA"? Non ti sembra catastrofico lo scenario delineato?

                              Abbastanza si. <img src=">
                              Intendevo dire che se pur tale scenario non si realizzasse come sostengono Battaglia e altri, non è affatto detto (anzi è probabile) che molti dei problemi indicati non si porrebbero comunque, anche semplicemente per l'oil peak, che ritengo un pericolo molto più vicino,
                              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                              • #45
                                Qualcuno mi potrebbe spiegare il disgelo dell'ultima graciazione (Wurm - 11.000 anni fà ?)
                                E il periodo caldo dell'impero romano ? (un paio di migliaia di anni fà ?)
                                Come mai i vichinghi chiamarono greenland le terre che scoprirono e colonizzarono ? (adesso col cavolo che la chiamiamo terra verde)
                                E il periodo freddo che spazzò via le stesse colonie vichinghe intorno all'anno 1450 ?
                                E la piccola glaciazione a cavallo del 1500 ? (con i ghiacciai che arrivarono fino all'abitato di courmayeur ?
                                E il periodo freddo a cavallo degli anni 60 - 70 ? (che spinse gli ambientalisti a lanciare l'allarme per la glaciazione prossima ventura)

                                Questo per rispndere alla domanda del Tread

                                NO, l'uomo non influenza il clima

                                Odisseo

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                                • #46
                                  CITAZIONE (odisseo @ 25/10/2006, 23:53)
                                  Qualcuno mi potrebbe spiegare il disgelo dell'ultima graciazione (Wurm - 11.000 anni fà ?)
                                  E il periodo caldo dell'impero romano ? (un paio di migliaia di anni fà ?)
                                  Come mai i vichinghi chiamarono greenland le terre che scoprirono e colonizzarono ? (adesso col cavolo che la chiamiamo terra verde)
                                  E il periodo freddo che spazzò via le stesse colonie vichinghe intorno all'anno 1450 ?
                                  E la piccola glaciazione a cavallo del 1500 ? (con i ghiacciai che arrivarono fino all'abitato di courmayeur ?
                                  E il periodo freddo a cavallo degli anni 60 - 70 ? (che spinse gli ambientalisti a lanciare l'allarme per la glaciazione prossima ventura)

                                  Questo per rispndere alla domanda del Tread

                                  NO, l'uomo non influenza il clima

                                  Odisseo

                                  Sui fenomeni avvenuti 11.000 anni fa, e 600 anni fa non esistono osservazioni scientifiche sull'andamento dei cicli climatici. Non c'erano dati statistici e anche le osservazioni soggettive, relative alla parziale conoscenza del pianeta, sono molto lacunose. Questa situazione permette di formulare ipotesi solo dallo studio di carotaggi sui ghiacci dell'antartide o dei ghiacciai nostrani. Nell'ultimo periodo, dalla fine dell'ottocento, si è sviluppata una branca della scienza che si chiama metereologia e climatologia che attraverso la raccolta di dati su basi scientifiche e dalla realizzazione di modelli matematici dell'atmosfera, permette di formulare delle teorie suffragate dall'osservazione. Si sta utilizzando il cosidetto metodo scientifico. Per i fenomeni precedenti (comunque catastrofici) si possono formulare ipotesi più o meno fantascientifiche. Oggi lo stato della conoscenza permette di riconoscere il rapporto causa-effetto e di affermare con maggiore attendibilità che l'apporto umano all'attuale situazione non è indifferente..

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                                  • #47
                                    Non esistono osservazioni scientifiche dirette, infatti termometro, barometro e lo stesso metodo scientifico sono stati sviluppati molto più tardi

                                    Però, non si può sostenere che non siano avvenuti, altrimenti, si può prendere tranquillamente l'antropologia, la paleontologia e, buona parte delle scienze della terra e, buttarle tranquillamente nella monnezza

                                    Quindi, ripeto la domanda, se modificazionii climatiche così pesanti sono avvenute in passato, quale è stato l'apporto umano ?
                                    E, vista l'incertezza imperante nelle previsioni degli ambientalisti, a causa del continuo rivedere i modelli che utilizzano, che motivo "scientifico" abbiamo per affermare che l'uomo abbia una qualche influenza sul clima generale (attenzione, non parlo di microclimi) del pianeta ?

                                    Ripensiamo solo al vulcano Tambora, basta che faccia i gargarismi e sono cavoli maiuscoli climatici per tutto il pianeta

                                    Odisseo

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                                    • #48
                                      CITAZIONE (odisseo @ 26/10/2006, 11:07)
                                      Non esistono osservazioni scientifiche dirette, infatti termometro, barometro e lo stesso metodo scientifico sono stati sviluppati molto più tardi

                                      Però, non si può sostenere che non siano avvenuti, altrimenti, si può prendere tranquillamente l'antropologia, la paleontologia e, buona parte delle scienze della terra e, buttarle tranquillamente nella monnezza

                                      Quindi, ripeto la domanda, se modificazionii climatiche così pesanti sono avvenute in passato, quale è stato l'apporto umano ?
                                      E, vista l'incertezza imperante nelle previsioni degli ambientalisti, a causa del continuo rivedere i modelli che utilizzano, che motivo "scientifico" abbiamo per affermare che l'uomo abbia una qualche influenza sul clima generale (attenzione, non parlo di microclimi) del pianeta ?

                                      Ripensiamo solo al vulcano Tambora, basta che faccia i gargarismi e sono cavoli maiuscoli climatici per tutto il pianeta

                                      Odisseo

                                      1) Tra gli ambientalisti può esistere incertezza, il problema è che tra i climatologi di tutto il mondo non esiste più l'incertezza.
                                      2) I modelli vengono affinati e resi più efficaci ( si tratta di rappresentazioni numeriche di realtà ipercomplesse).
                                      3) Il buco nell'ozono si sta ampliando, esattamente come previsto, a causa delle emissioni umane.
                                      4) L'effetto serra che dipende dall'aumento di concetrazione nel'atmosfera dei gas serra, in questa situazione, dipende dall'apporto delle attività umane, nel passato può essere stato conseguenza di eruzioni vulcaniche o altre catastrofi.
                                      5) La nuvola di inquinanti osservabile da satellite che si estende su gran parte dell'Asia è di produzione umana.
                                      6) La prossima liberazione di quantità sostanziali di metano dovuta all'effetto serra e allo scioglimento del permafrost in Siberia ein Groenlandia accellererà la progressione dei fenomeni.
                                      7) Il fatto che potrebbe essere troppo tardi può dare due soluzioni:
                                      -1) ce ne freghiamo e visto che ci resta poco da vicere ci diamo alla pazza gioia continuando sulla strada intrapresa.
                                      -2) ci rimbocchiamo metaforicamente le maniche e, velocemente, cerchiamo di limitare i danni con comportamenti più compatibili con l'ecosistema.

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                                      • #49
                                        Ok, mi hai rifilato la solita manfrina che usano gli ambientalisti (aggiornati, il buco nell'ozono si stà chiudendo, do you know, protocolli di Montreal ?)

                                        Adesso, mi dici i motivi scientifici per cui l'umanità avrebbe influenza sul clima generale del pianeta ?

                                        Sai, c'è una differenza piuttosto grossa tra scienza e mettere insieme un pò di cose più o meno correlate

                                        A proposito, mi dici qualcosa della relazione tra CFC, HCFC e Kyoto ????

                                        :P <img src="> :lol: :woot:

                                        Odisseo

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                                        • #50
                                          Se uno vuol far finta che non ci siano problemi, può benissimo continuare a vivere come vuole almeno fino a quando glielo lasciano fare. Lascia perdere la scienza. Se uno non vuol capire troverà sempre qualche battaglia dalla sua parte che giustifica qualsiasi cosa si faccia. Se invece ti interessa l'ambito scientifico leggi le relazioni dei climatologi e delle ultime conferenze sul clima e sull'ambiente. Che ti devo dire. Che kyoto fa troppo poco, che CFC fanno bene all'ozono.

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                                          • #51
                                            Per esempio, cosa mi dici del fatto che l'anidride carbonica è solubile in acqua ?
                                            Del fatto che all'aumentare della temperatura, la sua solubilità si riduce ?
                                            Quanta anidride carbonica viene rilasciata dagli oceani del pianeta al variare di 0,1 °C della temperatura media del globo ?
                                            Quanta è l'anidride carbonica prodotta dall'uomo contemporaneamente ?
                                            Si può quindi affermare con certezza che l'anidride carbonica in aumento sia dovuta all'attività umana e non, magari, alla riduzione della sua solubilità nelle acque oceaniche per l'aumento della temperatura ?
                                            E il sole ? In questo periodo, l'attività solare è aumentata o si è ridotta, per esempio, rispetto a 40 anni fà (l'ultimo periodo mediamente freddo) ?

                                            Odisseo



                                            CITAZIONE (snapdozier @ 26/10/2006, 12:32)
                                            Se uno vuol far finta che non ci siano problemi, può benissimo continuare a vivere come vuole almeno fino a quando glielo lasciano fare. Lascia perdere la scienza. Se uno non vuol capire troverà sempre qualche battaglia dalla sua parte che giustifica qualsiasi cosa si faccia. Se invece ti interessa l'ambito scientifico leggi le relazioni dei climatologi e delle ultime conferenze sul clima e sull'ambiente. Che ti devo dire. Che kyoto fa troppo poco, che CFC fanno bene all'ozono.

                                            Non girare intorno alle cose, ti ho fatto una domanda precisa

                                            Stiamo parlando di scienza o di ipotesi ?
                                            In un caso e nell'altro, basati su quali fatti ?
                                            CFC, HCFC e Kyoto, sono in relazione molto stretta, solo che, difficilmente lo scoprirai leggendo i siti ambientalisti (gente che toppata che hanno fatto) :P

                                            Odisseo

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                                            • #52
                                              Le considerazioni di Odisseo non sono affatto così fuori dalla realtà. Esistono ampie prove che mutamenti climatici importanti siano già avvenuti in passato e senza alcuna influenza umana. L'idea che ora si debba affannarsi in qualche modo (magari andando a piedi e lasciando l'auto in garage) per tamponare i cambiamenti climatici sembra molto naif a gran parte del mondo scientifico.
                                              Comunque male non fa, quindi ben venga ogni comportamento di riduzione dell'impronta ecologica del singolo, purchè non ci si illuda che sia LA madre di tutte le souzioni e quindi tutto debba essere ricondotto a questa visione del "facciamolo, ma un pò meno".

                                              D'altro canto un'analisi corretta e scevra da pregiudizi ideologici non può non notare che l'attività umana, e sopratutto la smodata diffusione umana sta lasciando ampie tracce di modifica dell'ecosistema. La CO2 è effettivamente molto aumentata. Certo può dipendere dai mari e da molte altre cause, ma comunque l'attività umana ne è responsabile di gran parte. E ci sono altre decine di modifiche all'ecosistema imposte anche solo dalla semplice presenza di milioni di esseri umani. Anche se vanno a piedi e non hanno stand-dy da spegnere.

                                              Alla fine non credo affatto che nè un Kyoto rispettato alla lettera, nè un ravvedimento operoso del 100% della popolazione industrializzata con adottamento di comportamenti risparmiosi al massimo livello possa modificare di granchè un trend climatico che, se è vero che è in atto, ha l'inerzia secolare di una locomotiva lanciata a tutta velocità, con gli ecoentusiasti nella parte del tipo che cerca di rallentarla strisciando il piede per terra.
                                              Certo... tutto fà... però <_<

                                              Questo non toglie, ripeto, che ci siano altri motivi, forse anche più fondati, per fare ogni sforzo che ci consenta di ridurre la dipendenza da fonti fossili e incrementare la produzione da FER. <img src=">

                                              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                              • #53
                                                Se vuoi una risposta precisa bisogna accordarsi su cosa è scienza. Dobbiamo prima concordare su quale visione epistemologica abbiamo del mondo scientifico. Il confine fra scienza e non scienza può essere ampio o stretto a seconda della visione che hai. Se tratti la medicina come scienza allora anche la climatologia e la metereologia lo sono e il problema non si pone. La scienza ha certificato che il rapporto tra l'uomo e le mutazioni climatiche è provato.
                                                Se invece consideri solo le scienze deterministiche come scienze vere la metereologia e la climatologia non lo sono e quindi il discorso resta aperto.
                                                In questo caso però le scienze si riducono e l'omeopatia ha la stessa dignità della medicina o delle pratiche sciamaniche.
                                                Detto questo resta il principio di prudenza per il quale prima di saltare da uno scalino mi accerto che sotto ci sia una superificie atta a sorreggermi ad una distanza compatibile con le mie condizioni fisico atletiche.

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                                                • #54
                                                  CITAZIONE (snapdozier @ 26/10/2006, 13:20)
                                                  Detto questo resta il principio di prudenza per il quale prima di saltare da uno scalino mi accerto che sotto ci sia una superificie atta a sorreggermi ad una distanza compatibile con le mie condizioni fisico atletiche.

                                                  Già, per il principio di precauzione, per come lo intendono alcuni, non si dovrebbe nemmeno uscire di casa la mattina, sai, con tutti i pirati della strada, ladri, assassini, cani inferociti etc etc che si potrebbero incontrare

                                                  Secondo un tizio del MIT, l'importanza del contributo di anidride carbonica del genere umano alla atmosfera terrestre oscilla intorno al 4%
                                                  Kyoto imporrebbe la riduzione del 10% delle emissioni in anidride carbonica
                                                  Quindi, lo 0,4% del totale
                                                  A casa mia, questo si chiamerebbe, in ogni caso, pannicello caldo sulla gangrena, non mi stupisce affatto che alcuni si siano fatti delle gran risate e non l'abbiano sottoscritto

                                                  A proposito di Kyoto, CFC e HCFC, l'IPCC ha scoperto che gli HCFC cone gas serra sono migliaia di volte più efficienti della anidride carbonica
                                                  Hanno stimato anche che la quantità di HCFC dispersi in atmosfera entro il 2016 avrà un effetto serra equivalente a 3 o 4 volte quanto risparmiato con i protocolli di Kyoto
                                                  Non sò voi, ma, secondo mè, dalle parti della casa bianca, "qualcuno", leggendo una notizia simile, deve essersela fatta addosso dalle risate
                                                  <img src=">
                                                  Per fortuna che noi, molto "intelligentemente" i protocolli li abbiamo sottoscritti e, acceteremo di buon grado anche le contravvenzioni relative........ mamma mia quanto siamo furbi :blink:

                                                  A proposito, l'espansione termica delle acque degli oceani, di quanto ha fatto aumentare il livello medio degli oceani terrestri ?
                                                  Sbaglio a ricordare o, negli ultimi dieci anni, i dati dei satelliti per rilevazioni (quelli che registrano uno tsunami di 20 cm in pieno oceano pacifico) dicono che il livello medio è rimasto stabile con tendenza all'abbassamento ? :blink:

                                                  Odisseo

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                                                  • #55
                                                    CITAZIONE (odisseo @ 26/10/2006, 15:08)
                                                    Secondo un tizio del MIT, l'importanza del contributo di anidride carbonica del genere umano alla atmosfera terrestre oscilla intorno al 4%
                                                    Kyoto imporrebbe la riduzione del 10% delle emissioni in anidride carbonica
                                                    Quindi, lo 0,4% del totale
                                                    A casa mia, questo si chiamerebbe, in ogni caso, pannicello caldo sulla gangrena, non mi stupisce affatto che alcuni si siano fatti delle gran risate e non l'abbiano sottoscritto

                                                    A proposito di Kyoto, CFC e HCFC, l'IPCC ha scoperto che gli HCFC cone gas serra sono migliaia di volte più efficienti della anidride carbonica
                                                    Hanno stimato anche che la quantità di HCFC dispersi in atmosfera entro il 2016 avrà un effetto serra equivalente a 3 o 4 volte quanto risparmiato con i protocolli di Kyoto
                                                    Non sò voi, ma, secondo mè, dalle parti della casa bianca, "qualcuno", leggendo una notizia simile, deve essersela fatta addosso dalle risate
                                                    <img src=">
                                                    Per fortuna che noi, molto "intelligentemente" i protocolli li abbiamo sottoscritti e, acceteremo di buon grado anche le contravvenzioni relative........ mamma mia quanto siamo furbi :blink:

                                                    A proposito, l'espansione termica delle acque degli oceani, di quanto ha fatto aumentare il livello medio degli oceani terrestri ?
                                                    Sbaglio a ricordare o, negli ultimi dieci anni, i dati dei satelliti per rilevazioni (quelli che registrano uno tsunami di 20 cm in pieno oceano pacifico) dicono che il livello medio è rimasto stabile con tendenza all'abbassamento ? :blink:

                                                    Odisseo

                                                    Cosa intendi x 4% il contributo umano. All'anno, al giorno, al secolo. Io non sono un climatologo ma osservo alcuni fenomeni. In 200 anni abbiamo rimesso in atmosfera il carbonio che era stato accumulato in alcuni milioni di anni. Contemporaneamente stiamo riducendo ad una velocità impressionante le foreste pluviali che rappresentavano il più grande riciclatore di carbonio, oltre agli oceani, del pianeta. La nuvola che si vede sopra l'Asia prima non c'era, le piogge acide non sono prodotte dalla cacca dei piccioni, i vari gas serra (i CFC e HCFC sono molto dannosi perché aumentano il buco nell'ozono) di produzione umana sono frutto di processi non ricilabili dal sistema. Se io ho un ambiente finito tipo un bicchiere, fino a quando immetto un liquido che non supera il suo volume il bicchiere riesce a contenerlo, poi aggiungendo una qualsiasi particella, questa straborda ed esce. Quello che mi preoccupa è che nel pianeta c'è chi ha già detto che non rinuncerà al suo stile di vita e quindi gli altri dovranno accontentarsi di quello che rimane. Vedi, negli ultimi 20 anni i ghiacciai del pianeta si sono ridotti fino al 60 -70% e i ghiacciai sono i serbatoi dell'acqua. Quando i ghiacciai saranno sciolti l'acqua disponibile non sarà più sufficiente per le popolazioni, per irrigare i terreni, per le piscine e i parchi acquatici, per le fontane e le cascate. Tu dirai che con l'energia potremo dissalare il mare e avere quanta acqua vorremo, ma il problema è che anche l'energia sta finendo. Se vogliamo continuare a chiudere gli occhi e a preccuparci di chi è più furbo e paga di meno ci troveremo che chi ha deciso di difendere il proprio benessere a "qualunque costo" ci porrà dei problemi.
                                                    Tu continuerai farti delle grasse risate, ma stanno già parlando di privatizzare l'acqua e, anche se sei ricco, i soldi potrebbero non essere più una sicurezza sufficiente, perché potrebbe esserci chi l'acqua la vuole anche se non ha i soldi.
                                                    Il buco nell'ozono ha raggiunto la sua massima estensione circa un mese fa e continua progressivamente ad aumentare.

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                                                    • #56
                                                      1) dove hai letto che il buco nell'ozono continua a diventare più grosso ? I HCFC, a differenza dei CFC non lo danneggiano, sono solo mostruosamente efficienti come gas serra (grazie ambientalismo anni 70-80), secondo l'IPCC si riduce da un bel pò
                                                      2) l'anidride carbonica alla peggio arriverà a concentrazioni del tipo era dei dinosauri, un pianeta caldo, e con ciò ? Sempre ammettendo che sia l'anidride carbonica la causa e non la conseguenza
                                                      3) il 4% si riferisce alla produzione annua, noi, rispetto a vulcani, biomasse etc etc produrremmo forse il 4% all'anno, il 10% del 4%, a casa mia fà lo 0,4%, sbattersi a morte per non intaccare il restante 99,6%, mi sembra leggermente da fessi, politicamente corretti, ma fessi
                                                      3) le pioggie acide spariscono quando si cominciano ad adottare tecnologie più pulite e de-solforanti, quando anche indiani, cinesi, indonesiani cominceranno ad usarle, risolveranno quel problema
                                                      4) l'acqua dei ghiacciai deriva dalle precipitazioni, finchè piove, ci sarà acqua
                                                      5) le foreste si ripiantano
                                                      6) tu non consideri i feed-back del pianeta, maggiore anidride carbonica ? maggiore fotosintesi (leggere concimazione carbonica), maggiore evaporazione dai mari e oceani (leggere maggiore nuvolosità e piogge)
                                                      7) energia che finisce ? non sei aggiornato, il rapporto del wwf di quest'anno, ha spostato la data del collasso planetario per mancanza di risorse al 2050 (nel 2004 lo fissava al 2025 al massimo, altre colossali risate dalla casa bianca.......)
                                                      8) indicami quando mai nella storia, il genere umano è rimasto senza energia o risorse, questa è un tipo di ideologia accuratamente coltivata da un certo tipo di ambientalisti e verdi che mirano a mantenere in tensione le masse e, richiedere ogni anno, sontuose sovvenzioni per continuare a studiare il problema
                                                      In realtà, sempre, quando le spinte economiche lo richiedevano, l'ingegno umano ha trovato nuove risorse, nuove materie prime (dalla pietra al rame, al bronzo, all'acciaio, alla plastica, alle fibre di carbonio - dalla forza degli schiavi a quella degli animali, dai mulini a vento, a quelli ad acqua, al carbone, al petrolio, al nucleare)

                                                      Odisseo

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                                                      • #57
                                                        CITAZIONE (odisseo @ 26/10/2006, 18:25)
                                                        1) dove hai letto che il buco nell'ozono continua a diventare più grosso ? I HCFC, a differenza dei CFC non lo danneggiano, sono solo mostruosamente efficienti come gas serra (grazie ambientalismo anni 70-80), secondo l'IPCC si riduce da un bel pò
                                                        2) l'anidride carbonica alla peggio arriverà a concentrazioni del tipo era dei dinosauri, un pianeta caldo, e con ciò ? Sempre ammettendo che sia l'anidride carbonica la causa e non la conseguenza
                                                        3) il 4% si riferisce alla produzione annua, noi, rispetto a vulcani, biomasse etc etc produrremmo forse il 4% all'anno, il 10% del 4%, a casa mia fà lo 0,4%, sbattersi a morte per non intaccare il restante 99,6%, mi sembra leggermente da fessi, politicamente corretti, ma fessi
                                                        3) le pioggie acide spariscono quando si cominciano ad adottare tecnologie più pulite e de-solforanti, quando anche indiani, cinesi, indonesiani cominceranno ad usarle, risolveranno quel problema
                                                        4) l'acqua dei ghiacciai deriva dalle precipitazioni, finchè piove, ci sarà acqua
                                                        5) le foreste si ripiantano
                                                        6) tu non consideri i feed-back del pianeta, maggiore anidride carbonica ? maggiore fotosintesi (leggere concimazione carbonica), maggiore evaporazione dai mari e oceani (leggere maggiore nuvolosità e piogge)
                                                        7) energia che finisce ? non sei aggiornato, il rapporto del wwf di quest'anno, ha spostato la data del collasso planetario per mancanza di risorse al 2050 (nel 2004 lo fissava al 2025 al massimo, altre colossali risate dalla casa bianca.......)
                                                        8) indicami quando mai nella storia, il genere umano è rimasto senza energia o risorse, questa è un tipo di ideologia accuratamente coltivata da un certo tipo di ambientalisti e verdi che mirano a mantenere in tensione le masse e, richiedere ogni anno, sontuose sovvenzioni per continuare a studiare il problema
                                                        In realtà, sempre, quando le spinte economiche lo richiedevano, l'ingegno umano ha trovato nuove risorse, nuove materie prime (dalla pietra al rame, al bronzo, all'acciaio, alla plastica, alle fibre di carbonio - dalla forza degli schiavi a quella degli animali, dai mulini a vento, a quelli ad acqua, al carbone, al petrolio, al nucleare)

                                                        Odisseo

                                                        Qui,, qui. Questa è l'ultima ANSA
                                                        2) Siccome io non c'ero ai tempi dei dinosauri non so com'era l'ambiente. Adesso ci sono 6.500.000.000 di persone che, se il territorio che le ospita diventa invivibile si spostano. E se le parti che restano vivibili sono poche succede un casino.
                                                        3) Se quel 4% è in più rispetto a quello che la terra riesce a fissare in 10 anni è il 40% e dopo 20 è 80%. Io non sono un cliamtologo ma se l'apporto di anidride carbonica è in più diventa sempre troppo. Nessuno ha detto che Kyoto sia il punto d'arrivo ma "il viaggio più lungo comincia con il muovere il piede di un passo".
                                                        4) Le piogge acide ci sono ancora e distruggono le foreste.
                                                        5) Cominciamo a farlo. Per adesso le stanno ancora eliminando. La foresta amazzonica non lascia humus sul terreno. Dopo pochi cicli di coltivazioni lascia il deserto.
                                                        6) Non mi risulta.
                                                        7) Informati perché non è così.
                                                        8) Nella storia non eravamo mai arrivati a questa densità (9.000.000.000 previsti per il 2030). Non ci sono ricorrenze storiche a cui riferirisi. Il fatto di aggrapparsi allo stellone mi sembra estremamente arrischiato.

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                                                          CITAZIONE (snapdozier @ 26/10/2006, 18:53)
                                                          CITAZIONE (odisseo @ 26/10/2006, 18:25)
                                                          1) dove hai letto che

                                                          Odisseo

                                                          Qui,, qui. Questa è l'ultima ANSA
                                                          2)

                                                          finché i suoi riferimenti bibliografici sono repubblica e ansa, wikipedia e rifkin, greenpeace o vattelapesca non ci può essere alcun colloquio.

                                                          fb

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                                                          • #59
                                                            CITAZIONE
                                                            finché i suoi riferimenti bibliografici sono repubblica e ansa, wikipedia e rifkin, greenpeace o vattelapesca non ci può essere alcun colloquio.

                                                            Ma non è un atteggiamento un po' estremista? Non è forse possibile che anche da una fonte non attendibile al 100% vengano fuori dati interessanti? Esistono fonti talmente attendibili da non sbagliarsi mai?
                                                            In fondo ex falso quodlibet, no? Dal falso può venire sia il falso sia il vero... Insomma anche un orologio rotto segna due volte al giorno l'ora giusta.

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                                                            • #60
                                                              CITAZIONE (snapdozier @ 26/10/2006, 18:53)
                                                              Non ci sono ricorrenze storiche a cui riferirisi. Il fatto di aggrapparsi allo stellone mi sembra estremamente arrischiato.

                                                              Cerca "living planet report" in rete, ci sono le varie annate, tra poco dovrebbe esserci anche quello del 2006 e controlla tu stesso come nell'arco di 2 o 4 anni le catastrofi annunciate si spostino sempre più in là nel tempo e divengano sempre meno catastrofiche
                                                              Dai un'occhio anche quì http://www.radicali.it/newsletter/view.php...IZIE%20RADICALI , non è un sito anti ecologista, leggere il libro di Lomborg potrebbe aprire gli occhi a molti "verdi", sarà per questo che in tanti gli fanno la guerra ? Occhio che Lomborg non è esattamente il primo venuto: http://en.wikipedia.org/wiki/Bj%C3%B8rn_Lomborg
                                                              Per il resto, se vuoi credere alle continue grida sulla catastrofe prossima ventura, fai pure, non sprecherò ulteriore fiato o tempo, però, prova a domandarti "chi" ha provocato il clamoroso "effetto serra" dopo la glaciazione di wurm, forse gli ultimi neandertal con i loro fuochi di bivacco ?
                                                              Chiediti anche perchè negli anni '70 gli ambientalisti urlavano per la glaciazione prossima ventura, giungendo a proporre di spargere polvere di carbone sui ghiacciai polari per ridurne l'albedo
                                                              Domandati anche, quale è il "clima giusto" questo ? un pò più caldo ? un pò più freddo ?
                                                              Pensa, i neo-malthusiani sostenevano che con 2 miliardi di persone il pianeta sarebbe collassato, poi, hanno spostato il collasso a 4 miliardi, poi a 6, adesso c'è già chi parla di 9 miliardi
                                                              Sai perchè uno scienziato del secolo scorso vinse il premio nobel per la chimica, scoprendo il metodo per sintetizzare l'ammoniaca ?
                                                              Semplice, perchè tutti, all'epoca sudavano freddo pensando ai giacimenti di nitrati e fosfati algerini e cileni, in via di esaurimento
                                                              Cosa che avrebbe comportato la morte per fame di milioni di persone nell'occidente civilizzato, a causa della scarsità di fertilizzanti per l'agricoltura, poi, arriva un tizio che ha trovato il modo di produrre l'ammoniaca et voilà, spettro scomparso
                                                              Leggi, amico mio, leggi e pensa, fatti delle domande, chiediti da dove arriva quello che mangi, che indossi, come mai puoi leggere quando il sole tramonta, come mai puoi lavorare a cento km dal posto dove abiti etc etc etc, poi, raffronta il tutto con il XIX° secolo, poi con i primi 50 anni del XX° secolo
                                                              I catastrofisti sono sempre esistiti, sembra che alcune persone abbiano la necessità di essere terrorizzati da qualche cosa
                                                              Molti ci marciano (sovvenzioni, libri, gadget), altri ci credono senza farsi domande, molto pochi, veramente molto pochi, prendono in mano una calcolatrice e fanno due conti applicando scienza e logica

                                                              Per esempio, prendiamo quel 4% che ti scandalizza tanto
                                                              Pensaci un momento, puoi fare quello che fai ed essere quello che sei grazie a quel 4% di anidride carbonica sul totale, prodotta da industrie, autotrasporti, agricoltura etc etc.....

                                                              Per quale motivo Kyoto chiede di tagliare semplicemente quella quantità e, non, per esempio, di spingere la ricerca e l'innovazione nei settori dell'energia rinnovabile ?
                                                              Sarebbe la soluzione più semplice e radicale, si colpisce il problema alla radice, eppure non è così
                                                              Quando considero queste cose, mi faccio domande del tipo, non sarà che tanti ambientalisti sognano un ecosistema privo di esseri umani ?

                                                              Odisseo


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