Antropocene - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Antropocene

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • #91
    CITAZIONE (odisseo @ 30/10/2006, 08:59)
    CITAZIONE (snapdozier @ 29/10/2006, 19:57)
    Al tg3, questa sera, hanno riferito che il consigliere economico di Blair ha detto che se non si interverrà per ridurre l'impatto umano sui tassi di CO2 sono previste catastrofi economiche e sociali nei prossimi 20 anni

    Curioso, mi ricorda tutti gli allarmi lanciati da 30 e più anni a questa parte, tutti ponderosi, tutti enormi (500 - 1000 pagine), tutti terrorizzanti
    I primi prospettavano la morte per freddo e fame, gli ultimi prospettano la morte per caldo e fame

    Io rimango scettico, sopratutto perchè tutti, dal primo all'ultimo, come soluzione principe, continuano a dire che ci vogliono più tasse, tasse, tasse, tasse, tasse, tasse, per studiare il fenomeno, tasse, tasse, tasse, tasse, per costringere tutti a ridurre i consumi, tasse, tasse, tasse, tasse, per punire chi produce

    Incentivi decenti mai.




    consiglio a quanti mi hanno scritto in mp, di partecipare alla discussione, sempre che abbiano argomenti differenti dagli apprezzamenti sul sottoscritto e sulle mie motivazioni

    Odisseo

    Oggi il famoso terrorista ha colpito ancora. Secondo me, io non sono un climatologo, ci sono troppi indizi univoci. Sei libero di considerare sovradimensionate le preoccupazioni, ma secondo me sbagli. Quest'estate ero a Montgenevre e mi sono un po' arrabbiato perche stanno portando gli impianti di innevamento artificiale anche sulle piste a 2650 mt. e di conseguenza hanno sbancato prati e scavato la montagna. Se è necessario arrivare a queste altezze con la neve artificiale è comunque un segnale che ci dovrebbe preoccupare. Di solito i governi sottovalutano, non enfatizzano questi pericoli per ovvi motivi. Se anche gli economisti vedono la dimensione del problema credo che sia realistico considerare l'emergenza per quello che è. Io non consiglio di investire in abitazioni a Venezia.



    CITAZIONE (francescomat @ 30/10/2006, 08:34)
    CITAZIONE
    nessuno del forum ha responsabilità

    Cari amici,
    Dato che ho aperto io questa discussione, mi sento parzialmente responsabile del fatto che stia degenerando.

    CITAZIONE
    qui si tratta di responsabilità penali

    Mi associo a BE nella solidarietà verso il Prof. Battaglia. Chi mi ha seguito in queste discussioni, sa perché.
    Mi associo però anche alle argomentazioni di Snapdozier, con il quale condivido alcune paure per il futuro, e la saltuaria irritazione per chi le minimizza.
    Sono sinceramente dispiaciuto che la cosa sia finita così: Snap - per favore - ritira le tue accuse al prof. Battaglia, per quanto tu non condivida le sue idee non hai diritto di trattarlo così.

    Prof. Battaglia, per favore, desista dal suo intento di querelare Snap: peraltro, benché io non mi intenda di diritto penale, credo che il luogo in cui ci troviamo (forum di discussione virtuale in cui ognuno è protetto da un Nick) renda estremamente difficile traslarvi le ordinarie regole del codice penale. In effetti, non possiamo neanche essere sicuri che il soggetto che si identifica con “francobattaglia” corrisponda al vero prof. Franco Battaglia, né che Snapdozier non sia un tredicenne esente per motivi anagrafici da responsabilità penale.

    Chi viola le regole del forum deve essere punito da quelle stesse regole, non dalla giustizia ordinaria.

    Quindi chiedo ad entrambi i contendenti di fare un passo indietro, pregando invece i MODERATORI di farne uno avanti e risolvere la cosa.

    Grazie per l'attenzione.

    Io spero che il barile di scienza vada fino in fondo. Mi sembra il Berlusca che ha denunciato e ha portato in tribunale, dove è stato assolto, chi gli ha dato del buffone. Io non ho offeso nessuno, ho solo affermato e sono pronto a provarlo, che Battaglia occupa in modo assolutamente indegno una cattedra universitaria sostentendo cose che nessun studente potrebbe sostenere senza vedersi irrimediabilmente invitato a ripresentararsi a qualsiasi esame universitario.
    Detto questo ritengo che discutere con il personaggio in questione sia assolutamente un esercizio dialettico inutile anche se divertente (vedere come si arrabbia, batte i piedi, chiama l'autorità a sua difesa, ci riporta ai giochi di bimbi ed è sembre bello tornare bambini). Se si sente offeso potremmo anche sfidarci a duello a torte in faccia o a puzzette.

    Commenta


    • #92
      Eeeehhhhmmmmm
      Come mai le cronache dicono che in inghilterra si coltivava la vite ?
      Che la groenlandia aveva un clima tale da venir chiamata terra verde ?
      Lo sai che le malattie da raffreddamento sono una causa di morte più importante delle malattie che allignano nei climi caldi ?
      Come fece annibale a valicare le alpi con gli elefanti ?
      Non c'è nulla di nuovo sotto al sole
      Cambia il clima, cambieranno le abitudini e le vocazioni del territorio
      Non capisco francamente tutta questa paura, la vita è cambiamento
      Venezia ?
      Il pericolo più grave per venezia è la subsidenza, oltre all'inerzia (accuratamente coltivata) nel realizzare le opere idrauliche necessarie alla sua protezione
      L'ambiente della laguna veneta è artificiale da più di mille anni
      Già nel 1400 esisteva il magistrato alle acque che aveva potere di vita e morte su chiunque non ottemperasse immediatamente ai suoi editti in materia di opere idrauliche
      Venezia è stata ricostruita più volte e, i suoi palazzi poggiano su fondamenta che erano i palazzi più antichi

      A proposito, di quanto dovrebbe salire il livello medio dei mari entro i prossimi 20 anni ?

      Odisseo

      Commenta


      • #93
        Citazione: tutto l'argomento.
        Per le liti stiamo vivendo un periodo florido: - la voglia di litigare cresce a dismisura; la voglia di andar d'accordo annichilisce; succede sempre quando si prepara il terreno a grandi cambiamenti.
        Nelle liti la giustizia perde tempo prezioso; ci guadagnano solo gli avvocati; non che gli avvocati debbano morire di fame, ma se i "consumatori delle liti" si moderano, gli avvocati possono accrescere il loro livello di professionalità, occupandosi di cose più serie ... e ce ne sono!
        A litigare bisogna essere almeno in due; se uno dei due, giudiziosamente, non ha voglia di litigare può provare a convincere l'avversario che nella lite nessuno dei due, alla fine, ha qualcosa da guadagnare più grande di quello che perde; gli argomenti convincenti a questo proposito non mancano mai, ma se l'altro non vuole convincersi, al primo non resta che subire gli effetti della lite riparandosi alla meglio; il libero arbitrio all'uomo l'ha donato Iddio e nessuna giustizia umana ha mai potuto rimuoverlo; al massimo "l'aggiustizia" può sopprimerlo con l'oppressione che non piace e non fa crescere nessuno.
        Non è un "Savonarola" qui a scrivere, ma una persona comune alla quale resta, inalienabile, la voglia di crescere insieme ai propri simili ... a qualuque razza, partito o religione appartengano.
        Ciao, lanzilreprobo
        ***************

        Edited by claudiomenegatti - 1/11/2006, 17:36

        Commenta


        • #94
          Non trovo proseguimenti oltre il [7] ... tutti sul ponte?

          Commenta


          • #95
            Sul discusso sito di Blondet è apparso questo articolo molto interessante.


            Edited by snapdozier - 1/11/2006, 15:02

            Commenta


            • #96
              Quante storie, basta dire:

              Devono mettere qualche tassa e balzello in più e le fife catastrofiste, oltre che il terzomondismo di maniera (sul tipo, non vi vergognate a stare bene quando c'è tanta gente che crepa di fame), sono utilissime per far mettere mano al portafoglio o, non far sentire troppo gravosa, la manina che ti si infila in tasca

              Odisseo
              p.s. per cultura personale: http://www.aspoitalia.net/index.php?option...id=35&Itemid=38
              http://www.ecofantascienza.it/articoli/libri.html
              http://www.technologyreview.it/index.php?p=article&a=406
              http://www.albanesi.it/VMS/ambiente.htm

              Commenta


              • #97
                Vuoi dire che c'è chi afferma una cosa e chi il suo contrario? Questo si evince anche dalla discussione. Lo scopo del confronto dialettico sarebbe di verificare chi ha ragione per comportarsi di conseguenza, visto che si sta parlando del futuro nostro e della prossima generazione.

                Commenta


                • #98
                  Ottimo, e del fatto che l'attività solare è al suo massimo da 250 anni ad oggi, come mai gli ambientalisti non ne parlano ?????

                  Magari, il fatto che il sole sia più o meno attivo, non ha alcuna influenza su quella macchina ad energia solare che chiamiamo clima ?????

                  A quando il protocollo pincopallo per ridurre l'attività solare ?

                  http://newton.corriere.it/PrimoPiano/News/...e/30/sole.shtml

                  Incidentalmente, noto anche che non si parla mai del principale gas serra presente sul pianeta, prova ad indovinare quale è, qui c'è il sito in cui alcuni burloni (mica tanto, era una ricerca psicologica sulla credulità delle masse, ed ha funzionato benissimo), ne chiedono addiritura il bando
                  http://www.l-d-x.com/dhmo/

                  Odisseo

                  Commenta


                  • #99
                    CITAZIONE (odisseo @ 1/11/2006, 19:12)
                    (mica tanto, era una ricerca psicologica sulla credulità delle masse, ed ha funzionato benissimo)

                    Il sito è fatto benissimo e non tutti magari hanno la minima conoscenza di chimica necessaria a svelare l'arcano. Se poi ci metti la prevenzione con cui la stragrande maggioranza di persone leggono queste notizie non stento a credere che abbia funzionato.

                    Certo che quando ho letto che "è stata dimostrata una forte tossicità del DHMO specie se inalato..." son rotolato dalla poltrona dal ridere. :P

                    Che dire? Fa riflettere e dovrebbe far riflettere sulle sciocchezze che siamo disposti a berci.
                    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                    Commenta


                    • C'è chi si diverte con poco. Però c'è molta arroganza.
                      Il fatto è che il vapore acqueo aumenta con l'aumentare della temperatura. Il fenomeno tende ad autoalimentarsi e ad aumentare in modo esponenziale. A te sembra rassicurante?
                      C'è anche il metano che verrà liberato con il decongelamento del permafrost in Siberia e Groenlandia. <img src=">

                      Commenta


                      • CITAZIONE (snapdozier @ 1/11/2006, 20:23)
                        C'è chi si diverte con poco. Però c'è molta arroganza.
                        Il fatto è che il vapore acqueo aumenta con l'aumentare della temperatura. Il fenomeno tende ad autoalimentarsi e ad aumentare in modo esponenziale. A te sembra rassicurante?
                        C'è anche il metano che verrà liberato con il decongelamento del permafrost in Siberia e Groenlandia. <img src=">

                        Arroganza ???
                        Divertirsi con poco ????

                        Giusto per la cronaca, in nuova zelanda, dove le emissioni di anidride carbonica sono principalmente dovute alle mandrie di ovini e bovini, c'è chi studia come ridurle

                        Da chiodi ?
                        Neanche tanto, se si considera che nessuno vuole discutere "seriamente" (perchè a questo punto mi aspetto di tutto) sul modo di ridurre la presenza di vapor d'acqua nell'atmosfera, incrementando, contemporaneamente la formazione di nubi d'alta quota per aumentare l'albedo planetario e eliminare il problema alla radice

                        Odisseo
                        Si è capito che stò buttandola sul ridere per non piangere a queste battute ?
                        Il fatto è che il vapore acqueo aumenta con l'aumentare della temperatura. Il fenomeno tende ad autoalimentarsi e ad aumentare in modo esponenziale. A te sembra rassicurante?

                        Commenta


                        • QUOTE (snapdozier @ 1/11/2006, 20:23)
                          C'è chi si diverte con poco. Però c'è molta arroganza.
                          Il fatto è che il vapore acqueo aumenta con l'aumentare della temperatura. Il fenomeno tende ad autoalimentarsi e ad aumentare in modo esponenziale. A te sembra rassicurante?
                          C'è anche il metano che verrà liberato con il decongelamento del permafrost in Siberia e Groenlandia. <img src=">

                          Ma chi la ha questa arroganza poi?
                          Io propongo un percorso fattibile e condiviso da tutti per incrementare gradualmente quelle scelte (FER e FV in particolare) che POSSONO (è pur sempre un'ipotesi) dare un sostanziale aiuto sia alla questione climatica (sempre se è reale) sia agli invece realissimi problemi energetici e sociali mondiali. Contemporaneamente non escludo affatto l'utilizzo di tecnologie di produzione collaudate, sicure ed economiche (gas, nucleare, carbone) che hanno svantaggi ma possono dare una mano fino a quando le FER non produrranno il 100% (probabilmente mai, ma è altro discorso).
                          Tu parti sempre dalla necessità di assassinare Bush e prosegui con i sogni utopistici francescani della condivisione delle risorse (sogni che come dice giustamente Odisseo nascono solo dalla vergogna di star bene quando altri muoiono di fame, am è al massimo vergogna di altri, non mia) citando grossolane sciocchezze come la favola che la nostra ricchezza si basa sullo sfruttamento dei poveri, per dare credibilità a ipotesi di rivoluzione mondiale che di credibilità non ne hanno nemmeno una briciola. Citi possibili sciagure e disgrazie ponendo le tue idee da centrosocialista in delirio da acido come le sole salvifiche opposte a quelle di altri che sono sempre o ladri di stipendi pubblici o fessacchiotti con la vista annebbiata dalla propaganda del "regime".

                          E non ti poni mai il problemino che FORSE potrebbero essere proprio queste idee a scatenare la catastrofe che tanto temi? Non è arroganza questa? Solo le tue sono soluzioni intelligenti. Evabbè.

                          Se da domani, per assurdo, l'intero continente euroamericano si convertisse alla decrescita più sfrenata, azzerando di colpo tutta la produzione in esubero, anche di cibo. Tutti gli scambi commerciali. Tutte le importazioni di gas e petrolio. Tutta la tecnologia sanitaria e farmaceutica.
                          Ma pensi davvero che gli altri 5 miliardi tirerebbero un sospiro di sollievo e scenderebbero felici in strada al grido di "finalmente liberi di tornare a coltivare la papaya con la zappa?"
                          La terra non potrebbe mantenere 6 miliardi che consumino come un americano? Si è vero, ma l'arroganza di chi sbandiera questi dati è tale che non si rende conto che, senza la gigantesca capacità produttiva della società industriale, nessuna decrescita o scelta di vita bucolica permetterebbe mai di far vivere 6 miliardi di persone sulla terra. Nel senso che non c'è alcuna possibilità che un'agricoltura non industrializzata e voracissima di energia possa avvicinardsi a produrre il cibo necessario alla sussistenza (non al benessere!) di nemmeno un miliardo di persone.
                          Il problema vero è che 6 miliardi sono TROPPI. Io lo dicevo già nel 1980, ma nessuno mi dava ascolto <img src=">
                          E' però un problema che devi porre ad altri, che tuttora delirano di preoccupanti cali demografici, di possibili evoluzioni agricole in grado di sfamare interi continenti, di esagerazione delle fosche previsioni del club di Roma. Hai qualche ricetta per questo problema? No? E allora tutto il castelluccio di carte della condivisione, mi spiace, va a farsi benedire.
                          Fortunatamente non avrete mai la possibilità di mettere in atto le vostre idee, ma nel caso non ritenetevi "senza colpa" perchè lo facevate a fin di bene. Siete tutti coinvolti, pure voi. <img src="> Siamo tutti liberi di affermare sciocchezze, ma metterle in pratica è responsabilità grossa.

                          Quel sito sul DHMO non è sintomo di arroganza. E' una prova invece di come l'arroganza di pochi può spesso manipolare le masse portandole a scegliere soluzioni presentate come "salvifiche" e di cui a distanza di anni ci si rende conto dell'idiozia di fondo. Ogni riferimento a referendum passati è del tutto casuale, ovvio.
                          L'unica strada seria per tentare di arrivare a un futuro migliore è mantenere costante la produzione energetica, ma spostarla gradualmente verso forme pulite, rinnovabili, e che non costringano a saccheggiare le riserve di fossili e a guerreggiare per controllarle. O una bella guerra, che, per chi non lo sapesse, è prevista da molte dottrine economiche, anche "sinistroidi" come una possibile fase di riazzeramento e ripartenza. Forse un pò costosa in termini di vite umane, ma alla fine abbastanza naturale e quasi benefica nel ciclo complessivo. Da rifletterci.
                          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                          Commenta


                          • CITAZIONE (BrightingEyes @ 2/11/2006, 11:07)
                            Ma chi la ha questa arroganza poi?
                            Io propongo un percorso fattibile e condiviso da tutti per incrementare gradualmente quelle scelte (FER e FV in particolare) che POSSONO (è pur sempre un'ipotesi) dare un sostanziale aiuto sia alla questione climatica (sempre se è reale) sia agli invece realissimi problemi energetici e sociali mondiali. Contemporaneamente non escludo affatto l'utilizzo di tecnologie di produzione collaudate, sicure ed economiche (gas, nucleare, carbone) che hanno svantaggi ma possono dare una mano fino a quando le FER non produrranno il 100% (probabilmente mai, ma è altro discorso).
                            Tu parti sempre dalla necessità di assassinare Bush e prosegui con i sogni utopistici francescani della condivisione delle risorse (sogni che come dice giustamente Odisseo nascono solo dalla vergogna di star bene quando altri muoiono di fame, am è al massimo vergogna di altri, non mia) citando grossolane sciocchezze come la favola che la nostra ricchezza si basa sullo sfruttamento dei poveri, per dare credibilità a ipotesi di rivoluzione mondiale che di credibilità non ne hanno nemmeno una briciola. Citi possibili sciagure e disgrazie ponendo le tue idee da centrosocialista in delirio da acido come le sole salvifiche opposte a quelle di altri che sono sempre o ladri di stipendi pubblici o fessacchiotti con la vista annebbiata dalla propaganda del "regime".

                            Non era rivolta a te, mi riferivo al fatto di usare "monossido di diidrogeno" per irridere. Io sono assolutamente contrario alla pena di morte anche per Bush.
                            Per il resto sono tue opinioni più o meno contraddittorie, ma sono tue e le rispetto.

                            CITAZIONE (odisseo @ 2/11/2006, 11:05)
                            CITAZIONE (snapdozier @ 1/11/2006, 20:23)
                            C'è chi si diverte con poco. Però c'è molta arroganza.
                            Il fatto è che il vapore acqueo aumenta con l'aumentare della temperatura. Il fenomeno tende ad autoalimentarsi e ad aumentare in modo esponenziale. A te sembra rassicurante?
                            C'è anche il metano che verrà liberato con il decongelamento del permafrost in Siberia e Groenlandia. <img src=">

                            Arroganza ???
                            Divertirsi con poco ????

                            Giusto per la cronaca, in nuova zelanda, dove le emissioni di anidride carbonica sono principalmente dovute alle mandrie di ovini e bovini, c'è chi studia come ridurle

                            Da chiodi ?
                            Neanche tanto, se si considera che nessuno vuole discutere "seriamente" (perchè a questo punto mi aspetto di tutto) sul modo di ridurre la presenza di vapor d'acqua nell'atmosfera, incrementando, contemporaneamente la formazione di nubi d'alta quota per aumentare l'albedo planetario e eliminare il problema alla radice

                            Odisseo
                            Si è capito che stò buttandola sul ridere per non piangere a queste battute ?
                            Il fatto è che il vapore acqueo aumenta con l'aumentare della temperatura. Il fenomeno tende ad autoalimentarsi e ad aumentare in modo esponenziale. A te sembra rassicurante?

                            Stai diventando ermetico. Stai parlando di scie chimiche? Il neretto vuol dire che ho detto una stupidaggine? Ho riportato affermazioni di "professori universitari" che si occupano del clima
                            .

                            Commenta


                            • QUOTE (snapdozier @ 2/11/2006, 11:24)
                              Non era rivolta a te, mi riferivo al fatto di usare "monossido di diidrogeno" per irridere. Io sono assolutamente contrario alla pena di morte anche per Bush.
                              Per il resto sono tue opinioni più o meno contraddittorie, ma sono tue e le rispetto.

                              L'uso del termine monossido di diidrogeno non è arroganza. Il 90% della popolazione non sa cosa significa e il trucco sta lì, certo. Ma per il resto il sito è una chiarissima dimostrazione di come, se ben congegnato, qualunque discorso allarmista può trovare facile presa nella gente. Il sito non dà false informazioni. E' innegabile che l'acqua è uno dei peggiori killer, è innegabile che è rintracciabile in moltissimi tumori (tutti!). E' innegabile che è presente nelle pioggie acide (e pure basiche). La massaia capisce che non c'è da preoccuparsi appena qualcuno le spiega che DHMO significa acqua fresca, ma se invece si trattasse di un composto chimico o di un campo magnetico stai sicuro che il concetto di "principio di cautela" sarebbe molto più credibile che le spiegazioni di qualunque scienziato.

                              Io invece interpreto come arroganti le ricette "alla Pol Pot" così diffuse ora e che ben conosci. Arroganza è un modo di agire che assume come "sacro e giusto" solo il proprio punto di vista e mette da parte con disprezzo tutto ciò che lo contraddice.
                              Se io consumo 1000 litri acqua/anno e un angolano 5, io mi metto a consumarne 900 e l'angolano è salvo e contento?. La verità è che la riduzione dei consumi del primo mondo è dimostrabile facilmente che non aumenterà di nulla la disponibilità di beni nel terzo mondo. Se io mi faccio la doccia in 3 minuti invece che in 5 questo non darà nemmeno una goccia d'acqua in più a chi muore di sete. E' solo un modo per me di lavarmi la coscienza e dire "almeno io nel mio piccolo un minimo aiuto a salvare il mondo lo dò" e se rimane al livello di comportamento eticamente corretto del singolo male non fa, sia chiaro. Il problema è quando ti metti in testa di imporlo a tutti e pretendi pure sia l'unica soluzione fattibile. Qui le cose cambiano, e di molto. Ti assumi grandi responsabilità che non possono essere cancellate dalla "buona volontà" o dalla buona fede.
                              Negli anni passati molti hanno agito, arrogantemente, in modo da incentivare l'esplosione demografica, confidando sempre sull'intervento dell'occidente per tamponare i problemi che man mano si creavano. Irridendo alle preoccupazioni di molti e affermando che il progresso umano avrebbe sempre trovato nuove forme di soluzione e che la soluzione stava nello sviluppo infinito. Ovviamente ora sono ben presenti nelle file di quelli che inneggiano alla "fine dello sviluppo" e alla decrescita necessaria. Solo nostra ovvio. Hanno creato le basi della futura, probabile guerra mondiale e affermano di voler ora "costruire la pace".
                              Anche loro sono coinvolti. La storia siamo noi, nessuno si senta escluso.. diceva il poeta.

                              Non ho alcuna opinione contradditoria nè più nè meno. Ho una visione possibile dello sviluppo e ci credo fermamente. <img src="> Rispetto tutte le opinioni, ma se diventano mode pericolose le combatto eccome. Se fallirò saranno altri a combattere. Occhio a non far diventare il gioco troppo duro. :shifty:
                              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                              Commenta


                              • CITAZIONE (snapdozier @ 2/11/2006, 11:24)
                                Stai diventando ermetico. Stai parlando di scie chimiche? Il neretto vuol dire che ho detto una stupidaggine? Ho riportato affermazioni di "professori universitari" che si occupano del clima
                                .

                                Scie chimiche ?
                                No, parlo di nubi, pure, semplici, candide nubi
                                Le scie chimiche le lascio a quelle persone che riescono a spaventarsi quando vedono contemporaneamente un tramonto pittoresco o un arcobaleno con la scia di condensa di un jet sullo sfondo

                                Incidentalmente, vorrei farti notare che la cosa che ho riportato in grassetto, vale anche nell'altro senso
                                Il fatto che (per fortuna) la terra non sia un inferno o un ghiacciolo in permanenza, dimostra da solo, l'esistenza di meccanismi di retroazione sufficienti a mantenere l'equilibrio, uno di questi, è appunto la formazione di nubi

                                Odisseo

                                Commenta


                                • Settembre 2004 UN VIVERE DI FAME O UN MORIR DI FAME
                                  … Oggi è importante capire la profonda differenza che passa fra grandi tragedie ed un dramma immane! (sic!)…

                                  La storia delle civiltà umane traslata nella cultura del teatro e della letteratura con la rappresentazione di “Drammi” e ”Tragedie” ci consente di riproporre la differenza che passa fra un dramma e una tragedia.

                                  Si può dire che un dramma narra vicende che vengono vissute da un inizio senza occorrenza di individuarne una fine (…via col vento, guerra e pace …): in tal senso il “vivere di fame” e cioè disponendo di quantità di beni pro-capite che, in varia misura, non colmano le necessità di vita di singoli individui, rappresenta oggi nei secondi-terzi-quarti mondi un dramma la cui immanità è determinata dal numero enorme di individui coinvolti e la cui perduranza non mostra segni di termine del dramma, né si individuano fin qui vie di uscita, a poco o quasi nulla rilevando gli effetti di una diffusa beneficenza resa disponibile ed offerta da altri individui, più o meno organizzati, nei volontariati dei territori più sviluppati.

                                  Diversa in tal senso è la tragedia del “morire di fame” che enumera anch’essa un gran numero di individui distribuiti in tutto il mondo (anche nei territori più ricchi non manca chi muore di fame). Tale numero è indubbiamente più piccolo, giorno dopo giorno, di quello degli individui coinvolti nel dramma del vivere di fame, ma la tragedia, che ha inizio all’interno del dramma, resta, per quei poverelli, definitivamente conclusa.
                                  La persistenza del dramma non manca comunque di preparare ogni giorno nuove tragedie.

                                  Il modo comune di sentire in una cultura civile non può non far soffrire chi, benestante, vivendo nel suo bozzolo protettivo, assiste al dramma e ne va registrando l’evolversi in quotidiane tragedie.

                                  Piangere di commozione sulle tragedie è umano e stimola chi piange sulle altrui disgrazie a farsene un carico di pietà e di responsabilità, ma non impedisce, né modera, il rinnovarsi di ulteriori tragedie che scaturiscono dalla persistenza del dramma.

                                  In tal senso neppure una iperbolica crescita del volontariato potrà mai risolvere il dramma del vivere di fame, pur moderando in certa misura i tragici eventi conseguenti del morir di fame.

                                  Se vi può essere un senso in questo discorso, al di là del soddisfare il bisogno di esternare la sofferenza di chi qui sta scrivendo e di quanti la condividano, possiamo trovarlo nel constatare che non basta l’azione di emergenza scaturita da un pur grande e necessario volontariato organizzato dentro e fuori dalle “governance” dei paesi più sviluppati, ma ne insorge prorompente l’esigenza di risolvere il problema del dramma; purtroppo, trattasi qui di un quesito nel cui enunciato non si forniscono i dati necessari per giungere alla soluzione richiesta (v. pg.4 …problema da superare…). Dizionarietto 2000 (non della Crusca ma della farina zero-zero ISO9000) Alla voce “P”: Problema = s.m. vocabolo con due accezioni sostanzialmente differenti:
                                  - Problema da risolvere (1): trattasi di quesito nel cui enunciato si forniscono i dati necessari per giungere alla soluzione richiesta;
                                  Problema da superare (2)(3): trattasi di una -azione comportamentale -situazione, -evenienza, , attese o attendibili, enunciate nell’esercizio filosofico del “problematicismo”, ovvero manifestatesi e rappresentate nella constatazione di fenomeni contingenti, per le quali non siano disponibili i dati necessari per giungere alla soluzione occorrente (in quanto si tratti di situazioni, evenienze, non esperimentate precedentemente in un contesto ambientale corrispondente) e per le quali non restano soluzioni disponibili diverse dal superamento della situazione tramite azioni: - di elemosina e/o volontariato ove il problema possieda caratteristiche di emergenza, ovvero - di trattative, ove il problema possieda caratteristiche di conseguenze inaccettabili, modificabili e/o moderabili tramite una trattativa fra parti interessate, ovvero ancora - di enunciazione di un diverso problema che escluda la persistenza consequenziale di quello in esame e che offra i dati necessari per giungere ad una soluzione accettabile e, come tale, sia riconducibile ad un “problema da risolvere” (1).

                                  Lo stato delle cose determina oggi la vastità del dramma e le sue conseguenze, inaccettabili in un consorzio umano ormai globalizzato, nel senso che le distanze, che hanno fin qui separato le parti coinvolte da altre, protette in un bozzolo di benessere, sono ormai colmate dallo sviluppo raggiunto dalle comunicazioni globali, come oggi suol dirsi, in tempo reale e dalle migrazioni di massa, ancor esse più che reali, contingenti.

                                  " Crescete e moltiplicatevi ... ma senza esagerare! " (ottobre 2006)

                                  Le previsioni statistiche sulla crescita demografica mondiale entro i prossimi vent'anni indicano un incremento della popolazione mondiale, dagli attuali sei miliardi a otto miliardi di persone, con un vertice statistico che sfiorerebbe i dieci miliardi di presenze entro il secolo corrente.

                                  Presa coscienza che già gli attuali sei miliardi tentano di scavezzarsi il collo l'un l'altro per il possesso del territorio e dei beni disponibili, qualche nazione sta tentando con vari mezzi, più o meno rispettosi della dignità umana, di limitare il numero delle nascite; ciò sopratutto è in atto nei paesi più economicamente emergenti come la Cina e l’India.

                                  Fra i vari mezzi di controllo delle nascite ritengo che il più appropriato, disponibile e rispettoso dei diritti dell'uomo, sia quello di far crescere l'energia disponibile pro capite, sopratutto nei paesi più poveri ove, sempre sulla base di constatazioni statistiche, la crescita demografica risulta più intensa:
                                  - Cioè, un anticoncezionale di natura culturale che si oppone ad una crescita demografica sproporzionata e/o non sostenibile.

                                  E' infatti noto che la carenza di energia disponibile pro capite estesa su un gruppo umano determina impoverimento, se non addirittura schiavitù, nella popolazione che la subisce.

                                  Per contro, i gruppi umani che possiedono maggiori disponibilità di energia distribuita pro capite tendono a migliorare il loro stato di vita e a crescere culturalmente.

                                  Si tenga anche conto che un fenomeno sociale naturale, solo apparentemente assurdo, ha sempre determinato forti incrementi della crescita demografica nei paesi più economicamente arretrati (o nel corso delle guerre) e, in controtendenza, minore tendenza di crescita demografica, se non anche livellamento e riduzione del numero di persone presenti (in vita), nei paesi più evoluti ed economicamente stabili, ove cresce anche l’attesa di vita individuale.

                                  Stando così le cose sembrerebbe più che opportuno, in questo scorcio di secolo ove un "gap" energetico a livello mondiale ci sovrasta con immanenza, mettere in atto politiche internazionali volte a favorire la crescita di disponibilità di energia distribuita, disponibile pro-capite, privilegiando i paesi più poveri; politiche quantomeno intese a limitare e moderare i conflitti che sfociano in guerre guerreggiate (spesso mascherate da motivazioni religiose, forse per favorire gli arruolamenti) e a ristabilire pertanto una tendenza di crescita economica e culturale a partire dai paesi meno sviluppati.

                                  Insomma, una forma di governo della Globalizzazione inevitabilmente crescente, orientata a trarre per tutti il massimo vantaggio con il minimo danno esteso e localizzato.

                                  Il problema di quale forma di energia convertibile sia più consona e mirata all'obbiettivo e, con quali mezzi renderla disponibile e usufruibile nei paesi di terzo e quarto mondo, evitando anche la crescita di debiti che questi paesi non potranno mai pagare, è un problema tecnico-scientifico, orientato a finalità politiche, che i paesi tecnologicamente e culturalmente più avanzati possono analizzare con i mezzi disponibili, per individuare le possibili soluzioni.

                                  Ciò che sembra mancare non è la disponibilità di mezzi per la ricerca scientifica né, al fin fine, neppure la disponibilità finanziaria ove fosse ben orientata allo sviluppo di tecnologie esportabili per la conversione energetica; ma invece, ciò che sembra mancare quasi del tutto è quella che comunemente viene individuata come "volontà politica"; volontà che può scaturire solo da una “tempestiva” presa di coscienza generalizzata sugli estremi reali, ove giacciono i termini di questo problema oggi pressante sullo scenario internazionale.

                                  Trovo invece, intorno a me, una “doppiezza” tendente alla “mistificazione” nell’affrontare l'emergente “problema” (mondiale) sulla disponibilità energetica:
                                  - da una parte, volta a prospezioni politiche occidentali indirizzate a razionalizzare il risparmio energetico, minimizzando gli effetti del gap carbo-petrolifero in atto e rincorrendo tardivi recuperi del nucleare (pur negandone, oggi prudenzialmente, l'accesso ai paesi asiatici);
                                  - da un'altra parte volte a incrementare l'utilizzo di tecnologie acquisite che, pur arricchite di ricerca applicata, non richiamano innovazione dalla ricerca di base; il ché è quasi un insulto al principio antropico delle “Idee”.

                                  Nel mio quotidiano sforzo di collocare con buon senso i pezzi disponibili del "puzzle", mirando ad una “tassellazione” del problema energetico mondiale, mi ritrovo sempre più confermata l'opinione che le due linee di tendenza in atto non portino a soddisfare la soluzione del "problema".

                                  Gli idrocarburi e il nucleare non si pongono alla risoluzione del "problema", perché il petrolio e il gas naturale si esauriranno presto già con gli attuali consumi e, sia idrocarburi che nucleare sono legati a tecnologia accentrata e molto costosa da pagare ad altri, ma anche le risorse di combustibile nucleare note, economicamente compatibili, si esauriranno nei prossimi sessantanni già con le quantità di utilizzo attuale (tutte esauribili, salvo speranze di riciclaggio di uranio e torio, ma saldamente nelle mani di “controllori finanziari”) (non si parla qui di fusione H dell’idrogeno affidata a speranze nella R&S).

                                  Il "problema" a livello mondiale, incontrovertibile nel fenomeno della globalizzazione, si pone nell'incremento di richiesta di energia, determinata da un bisogno primario di riequilibrio nella crescita qualitativa dei cosidetti terzi e quarti mondi, che coinvolgono oggi almeno quattro miliardi su sei di esseri umani e, nei prossimi vent'anni ne coinvolgeranno altri nuovi due miliardi: -questo è il vero problema di “governance”.

                                  Stando così le cose risulta di piena evidenza che qualunque programma politico volto a tamponare il "problema" in un singolo paese o raggruppamento di paesi tecnologicamente evoluti e che ignori il "problema globale", è destinato a misero fallimento nel breve termine, anche perché è atteso che chi non trova da mangiare in casa propria abbia la naturale e inderogabile esigenza di andare a cercare sostentamento in casa altrui, con la conseguenza di accrescere il "problema" dove si tenta di tamponarlo senza ridurre in alcuna misura il "problema generale".

                                  Mi permetto di esternare quanto fin qui ho scritto perché sono sempre più prossimo alla convinzione, nell’evidenza delle mie modeste risorse, che una soluzione “globale” del problema energetico, e quindi del risollevamento dalle sorti avverse dei paesi meno sviluppati, esiste già in parte nelle tecnologie disponibili e può colmarsi con una ricerca e sviluppo proponibili e ben mirate:
                                  - Ridurre gradualmente il problema della “fame nel mondo”, senza por tempo ad un rapido avvio, è il primo passo che la nostra civiltà dovrà compiere per conquistarsi una “pace” mondiale degna di questo nome.
                                  - Ambizione questa non soltanto emotivamente passionale, ma concreta.

                                  Lanzilreprobo (scritto e riunito 2004-2006)
                                  **** estratto da opera inedita di proprietà intellettuale file " nov.2006_ da Sett. 2004 UN VIVERE DI FAME O UN MORIR DI FAME_Crescete e moltiplicatevi_"

                                  Commenta


                                  • CITAZIONE (Gianluigi Lanzoni @ 3/11/2006, 14:53)
                                    Settembre 2004 UN VIVERE DI FAME O UN MORIR DI FAME...

                                    Questo è un contributo di alto livello che condivido in molte sue parti. Nel mio piccolo, poco avezzo ad analisi umanistiche e filosofiche che vadano oltre il mero tecnicismo, tendo a sintetizzare in forme più modeste e cerco nel contempo di non andare troppo fuori dal tema del post.
                                    L'intervento di freno alla crescita demografica è già in atto. In alcuni paesi in forme coercitive poco condivisibili, in altre per normale evoluzione culturale della popolazione. Quest'ultimo sarebbe stato, da sempre, l'unica forma auspicabile se fosse stato adeguatamente incentivato e anche obbligato nel caso. Ma ora appare del tutto insufficiente a frenare l'inerzia della crescita. 10 miliardi di picco sono pure ottimistici. Il treno è perso ormai.
                                    In effetti l'unica soluzione praticabile sembra essere quella di rendere indipendenti queste masse che vivono di fame dal punto di vista energetico. Solo con l'energia si può sperare di produrre cibo e beni di servizio. Ma energia a livello locale! Quella risparmiata qui non ha nessuna valenza a questo fine, pur mantenendo una grande importanza nell'aiutare le società industriali a rendersi indipendenti e meno pesanti come impronta ecologica.

                                    Nè il comportamento etico-solidale, nè la semplice beneficenza saranno mai in grado di cambiare di un nulla la condizione del "viver di fame", anche se sicuramente la solidarietà è vitale per mantenere più popolazione possibile al di fuori del "morire di fame". Le economie che sono riuscite ad affrancarsi almeno in parte dalla povertà (India, Cina, parte del sudest asiatico) lo hanno fatto con la ricetta economica industriale. Che necessita di tantissima energia e non sembra obiettivamente adattabile a tutta la popolazione mondiale. E sicuramente non appare l'ideale per evitare i rischi del cambio climatico.

                                    Che resta? Io vedo solo due strade:
                                    1) Una diffusione capillare di tecnologie a bassissimo costo che permettano produzioni energetiche a livello locale e, auspicabilmente, anche di offrire un "prodotto" esportabile e scambiabile anche a popolazioni che non hanno al momento alcuna speranza di entrare oggi o in futuro in un meccanismo di mercato. Il compito è immane e il mondo industrializzato dovrebbe impegnarsi fortemente nello stimolare questa possibilità, a partire dal proprio interno.
                                    2) Eviterei di indicarla. E' una strada semplice, diretta e poco eticamente corretta che da sempre l'uomo ha messo in atto quando troppi convitati pretendono di sedersi a tavola.
                                    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                                    Commenta


                                    • Buon sabato a tutti (quelli che non lavorano).

                                      Avete visto ieri sera "otto e mezzo"? Ha partecipato il "nostro" Prof. Franco Battaglia, insieme a Pecoraro Scanio.

                                      Le cose dette dal Prof. le conoscevo, dato che in pratica erano un sunto dei suoi interventi qui: peccato che non abbia citato questo forum, poteva essere un'occasione per farsi un po' di pubblicità.

                                      Secondo me, l'unico errore vero che ha commesso è stato associare l'ambientalismo ad altri mali dell'umanità, quali comunismo e nazismo. Ho capito il senso della frase, ma l'associazione mentale che si è creata l'ha danneggiato comunque: certe cose - soprattutto in televisione - non si devono dire.

                                      In ogni caso, una bella battaglia!

                                      P.S Prof, perché non ce l'ha detto che andava in televisione? Io l'ho vista per puro caso perché di solito non la guardo, ma mia figlia non si addormentava, e allora per conciliarle il sonno...

                                      Commenta


                                      • CITAZIONE (BrightingEyes @ 3/11/2006, 17:50)
                                        CITAZIONE (Gianluigi Lanzoni @ 3/11/2006, 14:53)
                                        Settembre 2004 UN VIVERE DI FAME O UN MORIR DI FAME...

                                        Che resta? Io vedo solo due strade:
                                        1) Una diffusione capillare di tecnologie a bassissimo costo che permettano produzioni energetiche a livello locale e, auspicabilmente, anche di offrire un "prodotto" esportabile e scambiabile anche a popolazioni che non hanno al momento alcuna speranza di entrare oggi o in futuro in un meccanismo di mercato. Il compito è immane e il mondo industrializzato dovrebbe impegnarsi fortemente nello stimolare questa possibilità, a partire dal proprio interno.
                                        2) Eviterei di indicarla. E' una strada semplice, diretta e poco eticamente corretta che da sempre l'uomo ha messo in atto quando troppi convitati pretendono di sedersi a tavola.

                                        Grazie per la Tua risposta al mio messaggio!
                                        Colgo l'occasione per rammentare anche ad altri che partecipano a questa discussione che il sottoscritto è adusato a ricevere qualunque tipo di risposta; non solo le condivisioni, ma anche le stroncature; vanno tutte bene per la crescita comune, sopratutto le stroncature quando sono appoggiate a propositi alternativi.
                                        ****
                                        Quelle che mi "attapirano" sono semmai le "non risposte": - non permettono a me di crescere nell'autocritica e fanno morire i discorsi anzichè ravvivarli.
                                        ****
                                        Nella tua citazione trovo che la strada 1) sia comunque perseguibile e anche più aderente al motto che tu ti sei dato "Se la notte è troppo oscura segui chi ha gli occhi brillanti. Lui vede già l'aurora" se confrontata con la strada 2).
                                        Negli ultimi sessantanni l'umanità, giostrata fra due grandi potenze, ha saputo evitare l'uso di un'arma straziante, quella della guerra nucleare: - fin qui anche i conviati più ricchi hanno saputo moderarsi e sarà anche meglio per loro, che dispongono di "cadregotti autorevoli", capire bene che la strada 2) conviene tanto meno a loro stessi.
                                        ****
                                        Per rifarmi ad altro esempio di storia recente, rammento che <Gandhi, Mohandas Karamchand "Mahatma" (Porbandar 1869 - New Delhi 1948), pensatore, uomo politico e leader nazionalista indiano, il cui contributo fu fondamentale per il raggiungimento dell'indipendenza dell'India dal colonialismo britannico. Il suo eccezionale carisma e la sua celebre dottrina della "resistenza passiva" ne fecero una figura leggendaria, la cui influenza oltrepassò i confini del suo paese.>
                                        ****
                                        Un caro saluto,
                                        Gianluigi Lanzoni (alias lanzilreprobo)

                                        p.s.- Qui lo spazio è breve per estendere il discorso, che pur uscendone apparentemente, rientra nel tema del "SOLARE" proprio perchè il Sole, imparando ad utilizzarlo per le nostre attuali esigenze, è presente e disponibile ... non solo nei paesi nordici come oggi si propina ... ma anche nei paesi dove si "vive di fame".

                                        Commenta


                                        • E' iniziato il vertice di Nairobi.

                                          Commenta


                                          • CITAZIONE (Gianluigi Lanzoni @ 5/11/2006, 15:16)
                                            Quelle che mi "attapirano" sono semmai le "non risposte": - non permettono a me di crescere nell'autocritica e fanno morire i discorsi anzichè ravvivarli.

                                            Purtroppo anche in un forum attento al futuro come questo spesso si devono ridurre le considerazioni al minimo per evitare di uscire OT, annoiare, confondere gli altri ecc. <img src=">
                                            I problemi mondiali sembrano enormi, anche senza il cambiamento climatico. Qui troverai tutta la gamma delle proposte per affrontare la situazione. Dal rassegnato acido che vede tutto nero al bellicoso rivoluzionario con la nebbia rossa davanti agli occhi. <img src=">

                                            Io resto convinto che l'unica soluzione risieda nell'azione convinta e senza paura di ognuno verso l'obiettivo comune. E l'obiettivo si sta chiarendo sempre di più. Alla fine che sia per il riscaldamento climatico, per il peak oil prossimo venturo, per la carenza alimentare o energetica prima ci si renderà conto che serve riconvertire milioni di persone alla produzione energetica diffusa più speranze ci saranno di evitare uno scontro planetario per l'unica risorsa che conta: l'energia. <img src=">
                                            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                                            Commenta


                                            • CITAZIONE (snapdozier @ 6/11/2006, 18:12)

                                              Secondo mè, si ricreerà la frattura tra pratici e visionari

                                              Odisseo

                                              Commenta


                                              • Il governo canadese da quando sono arrivati i conservatori sta cercando di boicottare il protocollo di Kyoto. :angry:

                                                Commenta


                                                • CITAZIONE (BrightingEyes @ 7/11/2006, 00:09)
                                                  Io resto convinto che l'unica soluzione risieda nell'azione convinta e senza paura di ognuno verso l'obiettivo comune. E l'obiettivo si sta chiarendo sempre di più. Alla fine che sia per il riscaldamento climatico, per il peak oil prossimo venturo, per la carenza alimentare o energetica prima ci si renderà conto che serve riconvertire milioni di persone alla produzione energetica diffusa più speranze ci saranno di evitare uno scontro planetario per l'unica risorsa che conta: l'energia. <img src=">

                                                  Mi permetto un pensierino:
                                                  - Guardando l'insieme delle situazioni attuali, non solo di casa nostra, ma del mondo intero, un po' di sconforto non può non assalirci, ma ...
                                                  Non è detto per questo che sia il caso di "gettare la spugna", nè tanto meno di tentare di affogare le nostre più profonde aspirazioni nel solo "godereccio" che ci si offre in alternativa.
                                                  Forse la nostra "vita" vale più di essere "vissuta" che non soltanto "goduta" ... ciò senza bisogno di suicidare una sana allegria fra gente che sa ancora volersi bene. (stop!)
                                                  ****
                                                  ^La Scossa^ !? - Forse la tensione è ancora troppo bassa e si sente sì e no un pizzicorino - 50 V è il limite ammesso sopportabile per 5 secondi da un individuo sano - Se la scossa non attraversa il cuore, 25 V per 30 millisecondi è un limite di sicurezza - Se la scossa attraversa il cuore è meglio lasciar perdere per evitare pericolosi microshock con coseguente fibrillazione cardiaca.
                                                  ****
                                                  Una "scoppola" educativa invece l'hanno sempre sopportata bene anche i bambini: - nel caso si può scegliere anche qualche "scapaccione" o "scappellotto" ...
                                                  ****
                                                  Nei sondaggi "imopoliticici" qualche "scoppola educativa" non ci starebbe male anche in tema di "problemi energetici" ... forse sarebbe il caso di incoraggiare un po' anche la rivista "Le Scienze" che nel numero di novembre propone cose eclatanti e le sviluppa con timidezza.

                                                  Commenta


                                                  • CITAZIONE (snapdozier @ 9/11/2006, 18:02)
                                                    Il governo canadese da quando sono arrivati i conservatori sta cercando di boicottare il protocollo di Kyoto. :angry:

                                                    Persone pratiche pure loro

                                                    Odisseo

                                                    Commenta


                                                    • Secondo me il troppo ottimismo non è una buona strategia. Il sole 24 ore non è propriamente un giornale dei verdi, ma sfogliandolo continui ad imbatterti in articoli che non lasciano tranquilli. Caro Odisseo tu sicuramente sei tranquillo nelle tue certezze, ma siete in numero decisamente calante. E' tutto vero, i dinosauri avevano caldo, ma i fenomeni che si stanno verificando adesso sono preoccupanti a prescindere. Poi il fatto di essere persone pratiche non significa che siano utili all'umanità. I nazisti erano persone pratiche e anche l'esercito USA è fatto di persone pratiche. Sono pratiche, ma molto nocive.

                                                      Commenta


                                                      • L'ottimismo incosciente non è una buona strategia certo.
                                                        Ma, come ogni buon medico sà, non lo è nemmeno il dare credito a soluzioni di "terapia sciamanica" quando lo stato di salute è veramente grave. Si rischia di perdere tempo prezioso e dare credito a idiozie dannose ma "dolci" all'orecchio della gente.
                                                        Il sottotitolo del secondo link "Rapporto Iea. Investire di più su nucleare e fonti rinnovabili è ormai una necessità per il pianeta" non mi pare dia ragionissima a chi per decenni ha cavalcato le paure antinuke.
                                                        Il primo link dice chiaramente che il dibattito ideologico "acqua pubblica o privatizzata" viene ampiamente in secondo piano rispetto al problema VERO: quanta acqua potabile disponibile per località. E per rendere disponibile l'acqua potabile serve energia per potabilizzare le acque locali. Fare la doccia invece che il bagno a Belluno è utile SOLO per il portafoglio e la coscienza dei bellunesi.
                                                        Per chi lo ha ascoltato ieri sera su caterpillar c'era un interessantissimo dibattito su come utilizzare la carta igienica per combattere la deforestazione. La nuova parola d'ordine sarà l'evacuazione sostenibile.

                                                        Io non sono sicuro che i cambiamenti climatici siano davvero una favola come alcuni sostengono.
                                                        Sono sicuro però che la terra non sarà salvata dalle scemenze ecoestremiste.
                                                        Efficienza energetica e FER non sono scemenze, su molto del resto c'è molto da discutere.
                                                        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                                                        Commenta


                                                        • CITAZIONE (snapdozier @ 10/11/2006, 12:19)
                                                          Caro Odisseo tu sicuramente sei tranquillo nelle tue certezze, ma siete in numero decisamente calante. E' tutto vero, i dinosauri avevano caldo, ma i fenomeni che si stanno verificando adesso sono preoccupanti a prescindere. Poi il fatto di essere persone pratiche non significa che siano utili all'umanità. I nazisti erano persone pratiche e anche l'esercito USA è fatto di persone pratiche. Sono pratiche, ma molto nocive.

                                                          Tranquillo, come diceva qualcuno, quando tutti mi danno ragione, comincio a preoccuparmi

                                                          Non è il numero di seguaci di una idea che, la rende vera o giusta

                                                          Per il resto, ti rammento anche i seguaci di pol-pot, le guardie rosse, l'esercito sovietico etc etc.... tante persone pratiche

                                                          Sai, i militari sono per loro natura persone pratiche, il guaio è che sono i politici che indicano gli obiettivi

                                                          Per esempio, tanto per farci due risate a denti stretti, dicendola tutta, potremmo ricordare quel personaggio che nei primi anni del XX° secolo era vegetariano convinto, detestava il fumo e coloro che fumavano, fù un animalista e un ecologista antemarcia, il primo a varare leggi per la tutela dell'ambiente.

                                                          Peccato che avesse un sogno nel cassetto, un sogno che viene ricordato come nazismo, certo, se Adolf Hitler l'avesse spuntata contro quei cattivoni che oggi aborriscono kyoto, probabilmente, ci sarebbe molto più verde, tante belle foreste con tanti bucolici cerbiatti e lupi e orsi

                                                          Molto ecologico ma, non sò, quanto saremmo stati soddisfatti di questo stato di cose

                                                          Odisseo

                                                          Commenta


                                                          • Io non amo molto le persone pratiche, sono perfettamente d'accordo che non è il numero a far vera un'idea, come Hitler c'è anche Bush, solo che a differenza di Hitler ha vinto la guerra e quindi lui è buono, detto tutto ciò restano dei dati di fatto, dei segnali, delle situazioni che sono tutte concordi. I dati di fatto non sono ideologie, non sono opinioni, e quindi, visto che non si tratta solo della nostra, ma delle generazioni future non mi sento in grado di garantire che siano tutte stupidaggini.
                                                            Tra l'altro il fatto che Hitler potesse avere anche qualche lato positivo non è da escludere a priori. Io ho dei forti dubbi sul manicheismo come metro di lettura dell'umanità.

                                                            Commenta


                                                            • Stasera su Discovery Science : Energia al potere. Ottima analisi sulle prospettive energetiche future. Risultati: nessun Kyoto arresterà la crescita del CO2. La sola Cina renderà vano qualsiasi calo occidentale, a meno di un improbabile abbandono del carbone. Lo sfruttamento selvaggio e clandestino del carbone in Cina ha creato giganteschi incendi sotterranei, alcuni dei quali durano da decenni e sono virtualmente inarrestabili prima dell'esaurimento del filone. La quasi totalità dei consumi domestici è incentrata sul carbone ed ogni anno il boom economico aumenta la fascia di popolazione che esce dalla povertà agricola e comincia a richiedere consumi avanzati. La Cina è già il quarto consumatore di automobili al mondo e entro pochi anni diventerà il secondo.
                                                              Oltre due miliardi di persone al mondo, sfruttano ora il solo legname come fonte energetica, ma almeno la metà avranno la possibilità di accedere nei prossimi vent'anni alle fonti classiche. Che non basteranno nemmeno per la domanda dei paesi occidentali.

                                                              Che sia per la paura del diluvio o per il mantenimento della pace prima li lasciamo a scannarsi per il petrolio residuo più probabilità di difendere la pace (nostra!) avremo. Se non è già troppo tardi.
                                                              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                                                              Commenta

                                                              Attendi un attimo...
                                                              X