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2024 Sara' la fine dello SSP ? Prospettive e strategie future per i proprietari di impianti Fotovoltaici

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  • i link sono tanti, queste sono garantite
    https://www.alibaba.com/product-deta...54172fc2BtHTuk
    questo il BMS
    https://www.alibaba.com/product-deta...523c2fc2MllA0v

    queste altre sono le stesse ma senza garanzia ( non so quanto serva la garanzia)

    https://it.aliexpress.com/item/10050...c003aFGU9&mp=1

    Il BMS che ho segnalato è lo stesso che usano le batterie WECO vendute da zucchetti e il computer ve le riconoscerà proprio come batterie WECO
    dal computer leggerete tutti i valori di bilanciamento e il BMS regge assorbimenti da 100A a 50V quindi fino a 5000W
    ovviamente potete prendere BMS da 150A e da 200A ma non è consigliabile farlo.


    qui ragazzi trovate tutto quello che vi serve

    https://www.youtube.com/watch?v=il-FR6NnObo

    https://www.youtube.com/watch?v=eEoPw-arerw


    mi raccomando la compressione . è fondamentale per la loro durata.
    5.76 kW 24 IBC SOLAR Tilt 19°, Azimut+54° S-SO, Power-One 6 kW , 2 boiler 0-1200W in serie, controllo domotico , SDM220Modbus x monitoraggio consumi con MeterN, 7 split a PDC, http://pvoutput.org/list.jsp?userid=8660 Aderite al Team di monitoraggio denominato EnergeticAmbiente su Pvoutput.org , così sapremo ogni giorno quanta energia pulita hanno prodotto gli amici del forum. Questo il link del Team ​https://pvoutput.org/listteam.jsp?tid=1115

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    • Originariamente inviato da junp Visualizza il messaggio
      Peccato che non siano utilizzabili per la connessione in rete, devono essere certificate CEI 0-21 le batterie, l'inverter e anche l'accoppiata inverter batterie!
      questo problema non dovrebbe sussistere se si acquistano componenti di marchi primari da un paese EU. Giusto?
      ...

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      • Junp, non lo so, questa è materia tua,
        da quello che conosco io le batterie non sono certificate mentre dev'esserlo sicuramente l'inverter di connessione.

        5.76 kW 24 IBC SOLAR Tilt 19°, Azimut+54° S-SO, Power-One 6 kW , 2 boiler 0-1200W in serie, controllo domotico , SDM220Modbus x monitoraggio consumi con MeterN, 7 split a PDC, http://pvoutput.org/list.jsp?userid=8660 Aderite al Team di monitoraggio denominato EnergeticAmbiente su Pvoutput.org , così sapremo ogni giorno quanta energia pulita hanno prodotto gli amici del forum. Questo il link del Team ​https://pvoutput.org/listteam.jsp?tid=1115

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        • in questa FAQ del CEI si dice che "un sistema di accumulo [...] deve rispondere alle prescrizioni contenute nelle norme di connessione CEI 0-16 e 0-21". Non le ho lette, ma credo che questo implichi che deve essere certificato

          Pertanto, un sistema di accumulo, sia esso integrato o separato rispetto ad un impianto di generazione (o, al limite, installato presso un utente passivo) e utilizzato per gestire produzione o carico (o anche solo il carico) secondo logiche destinate, per esempio, alla massimizzazione dell’autoconsumo, o secondo altre logiche funzionali ad esempio a criteri di efficienza energetica, deve rispondere alle prescrizioni contenute nelle norme di connessione CEI 0-16 e 0-21

          FAQSistemiAccumulo.pdf
          ...

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          • Basta pensare a cosa può succedere se manca la corrente per un intervento sulla rete e l'accumulo inizia a immettere tensione sulla rete. Ci può scappare il morto e poi passiamo il resto della nostra vita a pentirci di aver voluto risparmiare quattro soldi.

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            • "deve rispondere alle prescrizioni contenute nelle norme di connessione CEI 0-16 e 0-21 "
              verissimo e giustissimo!

              "Ci può scappare il morto e poi passiamo il resto della nostra vita a pentirci di aver voluto risparmiare quattro soldi."

              altrettanto vero e altrettanto giustissimo

              Peccato che non consideriate che chi gestisce la rete non sono le batterie , che lavorano a 48V. DC, ma l'inverter che trasforma e gestisce la connessione a 220V AC e dev'essere conforme alle norme CEI-021 per poter essere connesso in una civile abitazione.

              Le batterie delle vostre auto hanno il marchio CEI-021? no, non ce l'hanno!

              un inverter può lavorare , legalmente, anche con le batterie auto? la risposta è si !

              Infine sapete cos'è una SPI esterna e quando ce n'è l'obbligo ?

              " Secondo la Norma CEI 0-21 Ed. 2016-07 , regola tecnica di riferimento per la connessione di utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica, per l’installazione di impianti fotovoltaici laddove la potenza impianto sia maggiore di 11,08 kW è fatto obbligo di installare una protezione di interfaccia SPI esterna altrimente per impianti di potenza inferiore è sufficiente la protezione di interfaccia interna dell’inverter se conforme alla normativa"

              Poichè un accumulo lavora con l'interfaccia interna dell'inverter è solo questo che deve essere conforme alla CEI - 021, non esiste alcuna conformità CEI-021 per gli accumulatori ma solo per l'interfaccia di sicurezza che negli impianti con inverter fino a 11,08 kW dev'essere appunto contenuta nello stesso .

              Perciò tranquilli quelle batterie, montate da un installatore certificato FV e con inverter a norma CEI-021 non potranno mai e dico mai, inviare corrente in rete e sono perfettamente legali , gli accumulatori , in quanto tali non hanno certificazione CEI-021 semmai è il suo inverter che deve averlo, quello si e senza certificazione d'installazione non potrà essere connesso.

              Però se voi sapete dove la CEI - 021 parla di certificazione per gli accumulatori sarò ben lieto d'impararlo.
              5.76 kW 24 IBC SOLAR Tilt 19°, Azimut+54° S-SO, Power-One 6 kW , 2 boiler 0-1200W in serie, controllo domotico , SDM220Modbus x monitoraggio consumi con MeterN, 7 split a PDC, http://pvoutput.org/list.jsp?userid=8660 Aderite al Team di monitoraggio denominato EnergeticAmbiente su Pvoutput.org , così sapremo ogni giorno quanta energia pulita hanno prodotto gli amici del forum. Questo il link del Team ​https://pvoutput.org/listteam.jsp?tid=1115

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              • Originariamente inviato da dolam Visualizza il messaggio
                "
                un inverter può lavorare , legalmente, anche con le batterie auto? la risposta è si !
                E allora perché Solaredge certifica la conformità alla CEI dell'accoppiata inverter/batteria supportata e non solo dell'inverter?

                http://www.amara-italia.com/images/d...CEI%200-21.PDF

                Da come leggo io la certificazione se metti batterie diverse da quelle indicate la certificazione del costruttore viene meno e quindi o fai certificare tu il singolo pezzo o sei fuori legge.

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                • "Da come leggo io la certificazione se metti batterie diverse da quelle indicate la certificazione del costruttore viene meno e "

                  certo se metti batterie diverse da solaredge , solaredge non le certifica ma dove leggi che gli accumulatori hanno conformità alla CEI-021
                  V_V le leggi non sono questioni aziendali o personali , sono norme scritte dove ci sono specifiche da rispettare, norme che per gli accumulatori non ci sono e non potrebbero esserci essendo in bassa tensione.

                  Te lo ripeto: è il solo inverter che dev'essere certificato , che altro non è che unica "interfaccia" con la rete elettrica pubblica e questo si DEVE essere conforme a CEI - 021 perchè l'unico che può "fulminare" qualcuno sulla rete elettrica è solo l'inverter.
                  5.76 kW 24 IBC SOLAR Tilt 19°, Azimut+54° S-SO, Power-One 6 kW , 2 boiler 0-1200W in serie, controllo domotico , SDM220Modbus x monitoraggio consumi con MeterN, 7 split a PDC, http://pvoutput.org/list.jsp?userid=8660 Aderite al Team di monitoraggio denominato EnergeticAmbiente su Pvoutput.org , così sapremo ogni giorno quanta energia pulita hanno prodotto gli amici del forum. Questo il link del Team ​https://pvoutput.org/listteam.jsp?tid=1115

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                  • Originariamente inviato da dolam Visualizza il messaggio
                    "
                    certo se metti batterie diverse da solaredge , solaredge non le certifica ma dove leggi che gli accumulatori hanno conformità alla CEI-021
                    .
                    Non lo leggo ma è irrilevante. Se usi l'inverter marca X modello Y e la certificazione CEI-021 fornita dal costruttore per l'inverter vale solo per inverter senza batterie o inverter con batterie marca Z e modello A, B, C nel momento in cui tu non metti una di queste batterie il tuo inverter non è più certificato dal costruttore dello stesso. Ergo o ti fai certificare la coppia inverter e batterie personali (improponibilie o stai usando un'apparecchiatura connessa alla rete priva di certificazione.

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                    • Originariamente inviato da kaladiluna Visualizza il messaggio
                      in questa FAQ del CEI si dice che "un sistema di accumulo [...] deve rispondere alle prescrizioni contenute nelle norme di connessione CEI 0-16 e 0-21". Non le ho lette, ma credo che questo implichi che deve essere certificato
                      [ATTACH]n2183663[/ATTACH]
                      Quindi con questo cosa volevi dire? "ma credo che questo implichi che deve essere certificato"
                      cosa dev'essere certificato il "Sistema" o gli accumulatori?

                      e comunque norme con la dicitura "credo" non ancora le ho lette.

                      La norma CEI-021 riguarda esclusivamente le modalità di connessione alla rete elettrica pubblica potresti addirittura usare un inverter non certificato se la connessione avvenisse solo attraverso interfaccia esterna certificata CEI-021.

                      Ragazzi quando qualcosa è una vostra sensazione vi prego di non scriverla, le norme sono tali perchè non si basano su un "credo" o un "mi sembra"
                      CEI-021 non riguarda le celle di accumulo ma la sola interfaccia di connessione , ovvero l'inverter che genera corrente a 220V o oltre!
                      5.76 kW 24 IBC SOLAR Tilt 19°, Azimut+54° S-SO, Power-One 6 kW , 2 boiler 0-1200W in serie, controllo domotico , SDM220Modbus x monitoraggio consumi con MeterN, 7 split a PDC, http://pvoutput.org/list.jsp?userid=8660 Aderite al Team di monitoraggio denominato EnergeticAmbiente su Pvoutput.org , così sapremo ogni giorno quanta energia pulita hanno prodotto gli amici del forum. Questo il link del Team ​https://pvoutput.org/listteam.jsp?tid=1115

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                      • "
                        V_V quello scritto sopra per Kaladiluna vale anche per te: " Non lo leggo ma è irrilevante."
                        ecco, questo ce affermi vale per te, non per gli altri.

                        la certificazione di connessione è la norma CEI-021 e sono gli inverter devono sottostare ad essa e devono essere installati a norma con prova certificata di un installatore che a sua volta abbia quella certificazione.

                        Quello che non capisci che non è il costruttore a rilasciare la certificazione ma ne rilascia solo la "CONFORMITA" alla normativa che sono due cose molto differenti, ovvero adegua il suo prodotto alla norma scritta ( dove scritta non significa "credo" o Mi Pare")
                        quindi o l'inverter è conforme o non lo è e poco importa se la batteria è Y:Z:X:S, chiaro?


                        tutto il resto riguarda i costruttori e solaredge è liberissima di darti una garanzia con le sue batterie e non dartela con altre ( a parte che te la da comunque con qualsiasi batteria che sia compatibile, esattamente come faceva anche prima che ne producesse delle proprie)
                        5.76 kW 24 IBC SOLAR Tilt 19°, Azimut+54° S-SO, Power-One 6 kW , 2 boiler 0-1200W in serie, controllo domotico , SDM220Modbus x monitoraggio consumi con MeterN, 7 split a PDC, http://pvoutput.org/list.jsp?userid=8660 Aderite al Team di monitoraggio denominato EnergeticAmbiente su Pvoutput.org , così sapremo ogni giorno quanta energia pulita hanno prodotto gli amici del forum. Questo il link del Team ​https://pvoutput.org/listteam.jsp?tid=1115

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                        • Mah fai come credi ma se sulla "dichiarazione di conformità alla norma" (che è quello che io intendo per certificazione ma non so cosa altro intendi tu) c'è scritto "Questo apparato è dichiarato dal costruttore conforme alla norma esclusivamente se usato in questo modo" e tu lo usi in modo diverso non so come fai a sostenere che nel tuo caso l'installazione sia a norma. Stante il fatto che quella dichiarazione del costruttore non è utilizzabile il professionista che installa il tutto a quale dichiarazione di conformità farà riferimento? Ne rilascerà una lui assumendosene la personalmente la responsabilità? E sulla base di quali prove?

                          Naturalmente la garanzia legale è un'altra cosa e non c'entra proprio nulla con la conformità alla CEI 0-21.

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                          • ho scritto doverosamente "credo" perché non ho le tue certezze, e perciò non ho dato per certa neanche l'affermazione contenuta nella FAQ allegata (i sistemi di accumulo devono rispondere alle norme CEI) e sono sempre pronto a essere smentito. Tutto qui...
                            ...

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                            • "tu lo usi in modo diverso non so come fai a sostenere che nel tuo caso l'installazione sia a norma. "

                              V_V ti prego...., cosa uso in modo diverso ??

                              la CEI - 021 Impone solo obblighi e modalità di connessione ovvero colui che si connette alla rete pubblica , sia esso per produrre elettricità da FV che con delle batterie deve avere una interfaccia che rispetti le norme da essa normativa previste.

                              Questa interfaccia di collegamento negli inverter fino a 11,08 KW di potenza è in genere contenuta al loro interno ed è questo l'unico incrocio tra il pubblico: la rete e il privato : la batteria in questo caso.

                              Se l'inverter rispetta la norma di collegamento alla rete puoi connetterti ad essa e produrre , al bisogno, energia alternata 220V con le batterie.

                              Sarà cura dell'installatore montare l'accumulo a regola d'arte e certificare l'installazione corretta dell'interfaccia CEI-021 che è il solo inverter , o di una SPI esterna in caso di impianti di maggior potenza d'immissione.

                              Al momento in Italia non ci sono certificazioni particolari per gli accumulatori.

                              "Questo apparato è dichiarato dal costruttore conforme alla norma" appartiene alla categoria dell'obbligo di legge.

                              se usato in questo modo significa conforme alla legge rientra nella categoria dello stesso obbligo

                              se usato in questo modo significa "con queste batterie" rientra nella libertà del costruttore di legare il suo prodotto ad un altro esclusivo o meno ma nulla a che fare con la legge.

                              "(i sistemi di accumulo devono rispondere alle norme CEI) "
                              verissimo " i sistemi" non le "celle" dell'accumulo,

                              Certo Il sistema deve rispettare la normativa di connessione altrimenti nemmeno sarebbe detraibile.
                              5.76 kW 24 IBC SOLAR Tilt 19°, Azimut+54° S-SO, Power-One 6 kW , 2 boiler 0-1200W in serie, controllo domotico , SDM220Modbus x monitoraggio consumi con MeterN, 7 split a PDC, http://pvoutput.org/list.jsp?userid=8660 Aderite al Team di monitoraggio denominato EnergeticAmbiente su Pvoutput.org , così sapremo ogni giorno quanta energia pulita hanno prodotto gli amici del forum. Questo il link del Team ​https://pvoutput.org/listteam.jsp?tid=1115

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                              • non fare mai confusione tra tecnica e leggi
                                sono due cose diverse

                                si deve usare un inverter che risponde ad una certa normativa perchè contrattualmente è così, poi a lato abbiamo diritto di discutere se è tecnicamente giusto, ma dobbiamo esser coerenti con il contratto

                                da punto di vista tecnico un inverter non è un generatore di tensione ma un generatore di corrente per cui inietta corrente se rileva tensione ALLA FREQUENZA NOMINALE per fare ciò inietta corrente con una voluta minima variazione di frequenza, il concetto dello spead spectrum applicato su un circuito di potenza, se la rete non c'è deriva e si spegne
                                ne consegue che in linea teorica anche un inverter che non risponde alla normativa funziona

                                giusto per riportare il discorso sui giusti binari
                                ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                                " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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                                • riprendiamo da dove avevamo lasciato.
                                  Con l'avvicinarsi della fine dello SSP , con l'aumento straordinario dell'energia ( che per me non finirà nemmeno con la fine della scellerata guerra in atto tra gli USA e la Russia per l'energia)
                                  torna fondamentale immaginare nuovi scenari per il FV:
                                  Purtroppo solo ora gli europei si sono accorti che non produciamo Pannelli in Europa o almeno che non ne produciamo un numero nemmeno sufficiente alle nostre esigenze e quindi vogliono passare ad una nuova incentivazione per impianti che utilizzeranno materiali di provenienza nazionale/europea r forse dare ad essi incentivi più alti di quelli attuali ma in attesa di vedere cosa accade sull'argomento è bene fare il punto sull'argomento CER Comunità Energetiche Rinnovabili.

                                  A tal proposito ho trovato un interessante articolo di uno studente del Politecnico di Milano che ha fatto una sintesi molto precisa e puntuale sull'argomento e che chiarisce meglio come e quali vantaggi ottenere dalla nuova misura incentivante disposta dal passato governo.
                                  Riporto le parti per me più significative che forse chiariscono bene come muoversi:

                                  Che cos'è una comunità energetica?

                                  Una comunità energetica (3) è un gruppo di due o più utenze, di cui almeno una in possesso di un impianto fotovoltaico, che si associano per condividere e consumare localmente l’energia rinnovabile immessa in rete.

                                  Le comunità energetiche sono state introdotte per incentivare il consumo locale di energia rinnovabile. L’obiettivo del legislatore è, infatti, duplice:
                                  • aumentare la produzione di energia rinnovabile;
                                  • incentivare anche i consumatori, cioè coloro che non possiedono un impianto fotovoltaico, a consumare energia nelle stesse fasce orarie in cui viene prodotta da impianti geograficamente vicini (energia condivisa). Il tutto con lo scopo di non sovraccaricare la rete elettrica.

                                  Lo Stato, tramite il GSE, riconosce alla comunità energetica due fonti di guadagno:
                                  • l’energia immessa in rete viene pagata al produttore a un prezzo unitario fisso ed equivalente a quello che viene riconosciuto dal RID (il Ritiro Dedicato equivale storicamente a circa 5 c€ / kWh);
                                  • l' “energia condivisa” (4) che beneficia di un incentivo di circa 12 c€ / kWh.

                                  Sommando le due componenti, si ottiene un guadagno di circa 17 c€ / kWh sull’energia prodotta e consumata all’interno della comunità.


                                  Chi può accedere agli incentivi dedicati alle comunità energetiche?
                                  • Gli impianti entrati in esercizio tra il tra 01/03/2020 e il 16/01/2021 aderenti allo scambio sul posto;
                                  • Gli impianti entrati in esercizio dopo il 01/03/2020 che non abbiano già richiesto lo scambio sul posto;
                                  • Chi non ha un impianto fotovoltaico.

                                  Chi attualmente non può accedere all’incentivo potrà comunque avere la possibilità di entrare a far parte di una comunità energetica, dopo la seconda metà del 2022 quando entrerà in vigore la nuova normativa sulle comunità energetiche.

                                  Infatti sarà consentito agli impianti preesistenti di essere presi in considerazione ai fini della costituzione di una comunità energetica, se la somma della potenza degli impianti preesistenti rappresenta meno del 30% della potenza totale della comunità stessa. (5)


                                  5.76 kW 24 IBC SOLAR Tilt 19°, Azimut+54° S-SO, Power-One 6 kW , 2 boiler 0-1200W in serie, controllo domotico , SDM220Modbus x monitoraggio consumi con MeterN, 7 split a PDC, http://pvoutput.org/list.jsp?userid=8660 Aderite al Team di monitoraggio denominato EnergeticAmbiente su Pvoutput.org , così sapremo ogni giorno quanta energia pulita hanno prodotto gli amici del forum. Questo il link del Team ​https://pvoutput.org/listteam.jsp?tid=1115

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                                  • I valori non tornano. I 5 cent/kWh sono valore di due anni fa ma magari l'articolo è stato scritto allora. L'incentivo mi pare sia di 11 cent/kWh e non 12. Ha anche dimenticato che i proventi del RID sono soggetti IRPEF e quindi non costituiscono guadagno netto.

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                                    • il problema è capire il meccanismo e capirlo per pensare di crearne una che potrebbe essere utile ad una ipotetica comunità

                                      Le cifre sono semplicemente indicative , il RID attuale è ben più alto , infatti chi ha scritto ha citato il dato storico su cui basarsi , cosi come i 12 cent indicati come "circa" che in realtà sono 11 e che forse saranno anche visti al ribasso ( governo strano il nostro, dice di voler incentivare il FV e le rinnovabili, toglie prima lo SSP ed ora vuole anche abbassare l'incentivo alle CER)

                                      Insomma è argomento su cui riflettere per prepararsi ad un inverno che potrebbe anche essere un pò più freddo degli altri, se poi non lo fosse meglio, molto meglio, significherebbe la fine di quest'ignobile guerra!
                                      5.76 kW 24 IBC SOLAR Tilt 19°, Azimut+54° S-SO, Power-One 6 kW , 2 boiler 0-1200W in serie, controllo domotico , SDM220Modbus x monitoraggio consumi con MeterN, 7 split a PDC, http://pvoutput.org/list.jsp?userid=8660 Aderite al Team di monitoraggio denominato EnergeticAmbiente su Pvoutput.org , così sapremo ogni giorno quanta energia pulita hanno prodotto gli amici del forum. Questo il link del Team ​https://pvoutput.org/listteam.jsp?tid=1115

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                                      • Seguendo un webinar dei periti. Un referente del gse spiego come fu zione Rebbe la certo, gse fa tutti i conteggi dei vari produttori e auto consumatori, e manda tutto al referente della cer. Questo ultimo deve dividere i proventi del gse, tra quelli per incentivo dei 110€/Mw, e quelli dell autoconsumo 10€/Mw, èil rid apprezzo di mercato. I costi di partecipazione sono 100€ anno però produttori, ma purtroppo non ho capito se era per200kwp o1 Mwp per un/annoL. Gli auto consumatori 5€/ anni, a parte che , per ogni auto consumatore credo che i produttori donerà nno la spesa dei5€, o almeno io farei così,
                                        Trovo problema Tico, come pagare gli auto consumatori, ad esempio, io referente della cer, che sono un impresa come farò a pagare le varie decine di€ ai vari autoconsumatori della cer , fatturo. Pago contanti? Se ci fosse un'altra altro produttore- impresa la fatturazione non sarebbe un problema, ma se fosse un produttore privato?
                                        a parte questo, mi sembra una cosa pesantina da gestire.

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                                        • Originariamente inviato da Alby62 Visualizza il messaggio
                                          Seguendo un webinar dei periti. Un referente del gse spiego come fu zione Rebbe la certo, gse fa tutti i conteggi dei vari produttori e auto consumatori, e manda tutto al referente della cer. Questo ultimo deve dividere i proventi del gse, tra quelli per incentivo dei 110€/Mw, e quelli dell autoconsumo 10€/Mw, èil rid apprezzo di mercato. I costi di partecipazione sono 100€ anno però produttori, ma purtroppo non ho capito se era per200kwp o1 Mwp per un/annoL. Gli auto consumatori 5€/ anni, a parte che , per ogni auto consumatore credo che i produttori donerà nno la spesa dei5€, o almeno io farei così,
                                          Trovo problema Tico, come pagare gli auto consumatori, ad esempio, io referente della cer, che sono un impresa come farò a pagare le varie decine di€ ai vari autoconsumatori della cer , fatturo. Pago contanti? Se ci fosse un'altra altro produttore- impresa la fatturazione non sarebbe un problema, ma se fosse un produttore privato?
                                          a parte questo, mi sembra una cosa pesantina da gestire.
                                          Originariamente inviato da Alby62 Visualizza il messaggio
                                          ...ma purtroppo non ho capito...
                                          Anche io ho capito poco del tuo italiota...
                                          Ricordate che sono un provocatore: parola di Ciccioenergy (leggere qui) che ringrazio di cuore e ricordo nelle mie preghiere.

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                                          • Ciao a tutti. Mi sono iscritto da poco. Appreso oggi da questo forum che lo scambio sul posto cesserà ho trovato in rete un'interrogazione parlamentare (del 4.11.2021) in cui si afferma che la transizione da scambio sul posto a nuovi sistemi di incentivi non dovrà avvenire il 31 dicembre 2024 ma a partire dal 31 dicembre 2024. Vi risulta che se si vuole installare un nuovo impianto ci sia il rischio che non si riesca ad attivarlo ?

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                                            • La transizione riguarderà chi è riuscito ad attivare lo SSP e poi andrà a perderlo sostituito da un nuovo regime con caratteristiche e modalità che saranno definite nei decreti attuativi che devono ancora essere pubblicati. A questo si riferisce l'interrogazione parlamentare che citi dove peraltro nella risposta non si dice nulla di concreto.

                                              Per quanto riguarda i nuovi impianti la regola è stabilita nel decreto legge già pubblicato ed in vigore, trascorsi 90 giorni dalla pubblicazione dei decreti attuativi che dovrebbe avvenire entro 180 giorni dalla pubblicazione del decreto legge non saranno possibili nuove attivazioni di impianti in regime di SSP ma solo in regime di RID. La data esatta non la conosce nessuno perché non si sa quando verrranno effettivamente pubblicati i decreti attuativi, potrebbe essere domani+90 giorni così come si potrebbe arrivare all'anno prossimo senza nulla di pubblicato (e non sarebbe la prima volta...).

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                                              • Chiaro. Quindi , supponendo che inizi oggi i lavori di installazione e considerando che c'è chi ad un anno da lavori ultimati sta ancora attendendo l'attivazione , a meno che i decreti attuattivi non vengano pubblicati per un paio di anni (cosa che può accadere ), è difficile che si riesca a stipulare la convenzione di scambio sul posto. E quindi utile cominciare a ragionare in termini di RID

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                                                • mi sembra che per il 2022 ormai non ci siano più problemi , lo SSP resta dov'è non intravedendosi i decreti attuativi all'orizzonte ma sulla data del 2024 credo che se la guerra finisce difficilmente sarà cambiata,
                                                  comunque già la durata fino al 2024 è un'altra cosa , lo SSP di adesso è molto generoso e decisamente consente un rientro della spesa molto veloce , specie per chi l'ha attivato qualche anno fa quando il FV era arrivato a costi molto bassi.
                                                  5.76 kW 24 IBC SOLAR Tilt 19°, Azimut+54° S-SO, Power-One 6 kW , 2 boiler 0-1200W in serie, controllo domotico , SDM220Modbus x monitoraggio consumi con MeterN, 7 split a PDC, http://pvoutput.org/list.jsp?userid=8660 Aderite al Team di monitoraggio denominato EnergeticAmbiente su Pvoutput.org , così sapremo ogni giorno quanta energia pulita hanno prodotto gli amici del forum. Questo il link del Team ​https://pvoutput.org/listteam.jsp?tid=1115

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                                                  • Se le scadenze dovessero essere rispettate (e in Italia è tutt'altro che certo), ai sensi dell'art. 9 comma 2 del Decreto RED2, decorsi 90 giorni dai nuovi decreti (che dovrebbero essere pubblicati entro metà giugno), i nuovi impianti FTV non potranno più accedere allo SSP. Si presume quindi da circa metà settembre in poi.
                                                    Il dubbio che ho è il seguente: tutti gli impianti FTV che hanno già avviato le richieste di connessione Enel (soprattutto in iter semplificato dove è automatica l'attivazione dello SSP) e che si troveranno a pochi giorni/settimane dall'allaccio (entrata in esercizio) dopo l'entrata in vigore dell'abolizione dello SSP, che fine faranno?
                                                    Ecco perchè io penso che i decreti attuativi stabiliranno che chi avrà avviato una richiesta di connessione entro una certa data (magari quella di entrata in vigore dei decreti stessi) potrà beneficiare dello SSP per gli anni residui, come gli altri impianti già allacciati (e cioè presumibilmente almeno fino al 31/12/2024... Se hanno un pò di razionalità, faranno qualcosa del genere altrimenti sarà un macello burocratico variare richieste di connessione in essere...

                                                    saluti

                                                    Commenta


                                                    • quindi Ligabue82 non hai convenzioni SSP accettate nell'anno 2022 o non ne hai richiesto ?
                                                      5.76 kW 24 IBC SOLAR Tilt 19°, Azimut+54° S-SO, Power-One 6 kW , 2 boiler 0-1200W in serie, controllo domotico , SDM220Modbus x monitoraggio consumi con MeterN, 7 split a PDC, http://pvoutput.org/list.jsp?userid=8660 Aderite al Team di monitoraggio denominato EnergeticAmbiente su Pvoutput.org , così sapremo ogni giorno quanta energia pulita hanno prodotto gli amici del forum. Questo il link del Team ​https://pvoutput.org/listteam.jsp?tid=1115

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                                                      • Io sto terminando iter ordinario avviato a febbraio e spero proprio di rientrare in ssp…

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                                                        • Originariamente inviato da ligabue82 Visualizza il messaggio
                                                          Se hanno un pò di razionalità, faranno qualcosa del genere altrimenti sarà un macello burocratico variare richieste di connessione in essere...

                                                          saluti
                                                          Nessun macello burocratico, solo un po' di gente inca...volata perché si ritrovano col RID invece dello SSP a cui pensavano di avere diritto. Io sulla razionalità di certi personaggi capaci di dire "dobbiamo incentivare le rinnovabili extra-tassandole" nutro fortissimi dubbi....

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                                                          • quindi Ligabue82 non hai convenzioni SSP accettate nell'anno 2022 o non ne hai richiesto ?
                                                            Ho una cinquantina di pratiche in corso con SSP e potranno essere allacciate solo il prossimo autunno.
                                                            Trattasi di iter semplificato Enel, quindi non potrò apportare modifiche alla richiesta (in automatico è previsto SSP).
                                                            Altre le sto allacciando tranquillamente in questo periodo, quindi nessun problema...


                                                            Nessun macello burocratico,
                                                            Il problema sarà a mio avviso per le richieste di connessione in corso (soprattutto con iter semplificato (non modificabile).
                                                            Esempio: se venisse fuori il decreto e venisse stabilito che dal 15/09/22 niente più SSP (ipotesi), ed ho un allaccio programmato il 16/09/22, che si fa?
                                                            Ecco perchè credo che almeno le richieste di connessione inviate prima di una certa data (che a mio avviso dovrebbe essere quella di pubblicazione dei decreti e cioè entro giugno) dovrebbero essere portate avanti con il meccanismo di SSP, altrimenti andrebbero tutte annullate e ripresentate da zero (e lì si che ci sarebbe una grande incazzatura...)

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                                                            • Originariamente inviato da ligabue82 Visualizza il messaggio

                                                              Esempio: se venisse fuori il decreto e venisse stabilito che dal 15/09/22 niente più SSP (ipotesi), ed ho un allaccio programmato il 16/09/22, che si fa?

                                                              La richiesta va avanti e viene attivato d'ufficio come RID. Non è che la richiesta è scolpita nel marmo da uno scalpellino fiorentino, se la legge dice che se sei arrivato anche solo un giorno dopo il termine hai diritto al solo RID quello ti attivano. Al massimo ci sarà un'altro foglio da stampare, firmare ed allegare in corso d'opera ma non mi sembra la fine del mondo. Stai tranquillo che se lo scopo è pagare meno il modo di farlo lo inventano in un millisecondo.

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