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Super classifica moduli

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  • Originariamente inviato da DrNick Visualizza il messaggio
    Non avevo dubbi come non ne avevo che un orda di creduloni si buttasse a corpo morto su questa (non) notizia
    Impianto Tot.Integrato da 4,07 kwp; 22 moduli Aleo s16 da 185w inverter SMA 4000tl-20 Orientamento: 10 pannelli -60° sud, 12 pannelli +20° sud.Tilt 18°
    Ubicazione: Pordenone

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    • Grazie per la risposta.
      Completa ed esauriente.

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      • Originariamente inviato da marcoalderotti Visualizza il messaggio
        io ho il numero di marzo..
        E come vanno? Chi vince?
        Kit sola ACS a Circolazione Naturale di produzione UE (Spagnola) 2 collettori piani SunSelect e Bollitore 192 lt Orient./Inclin: -23°/40°. Caldaia a Condensazione 24,7kw Termostufa 19,6 kw resi all'acqua, termosifoni ghisa e alluminio. Impianto fotovoltaico in regime di scambio sul posto da 2,990 kW policristallino con sistema di monitoraggio. Località: Botticino Mattina (prov. di Brescia - Lombardia - Italia) Orient./Inclin: -23°/12°

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        • Originariamente inviato da Rob77 Visualizza il messaggio
          Dove si possono trovare gli impianti in caduta libera ???
          Non sembra che ci siano prezzi in caduta libera. Anche perchè, se gli incentivi crollano, i materiali vanno altrove (il mercato non è solo la piccola Italia). E poi chi ti fa il lavoro, se le ditte stanno chiudendo? Mica restano aperte apposta per fare l'impianto (a prezzo in caduta) a quattro gatti, se poi non riescono a pagare stipendi, affitti e spese varie. E infatti qualcuno ha già chiuso bottega senza bisogno di aspettare cosa dice il nuovo Conto Energia...

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          • Chi ha parlato (per primo) di prezzi in caduta libera sono stato io : sono un cittadino che si occupa d'altro, non un "esperto", né un installatore, e quindi parlo di "sensazioni" percepite dalle notizie apprese sul web (in questo forum e altrove).
            Per capirci meglio allego un preventivo (2010) di ipotetico impianto realizzato in Centro Italia da 20kWp relativo al periodo del 2° conto energia (incentivi 0,422 cent/w) :

            La simulazione di seguito riportata fa riferimento ad un impianto parzialmente integrato di 20 kWp installato nel Centro Italia, con una tariffa incentivante pari 0.42 Euro per kW/h prodotti; la vendita di energia è pagata 0.096 Euro a kW/h prodotti (minimo previsto dal decreto Conto Energia).
            La resa è pari a 1300 (ore solari / (anno *kWp) per un totale di 26.000 kW/h prodotti su base annua.
            Il costo totale dell’impianto risulta pari a 110.000 Euro per cui è possibile pianificare un contratto di leasing di 16 anni con una canone mensile di Euro 870 e un riscatto finale dell’1%.
            Segue tabella di simulazione su 20 anni anche se la durata di vita minima prevista dell’impianto fotovoltaico è di almeno 25 anni.
            ...
            Incentivi ed energia per complessivi € 268.320,00
            Leasing e altri costi per complessivi € 189.140,00
            Utile pre tax dell’operazione € 79.180,00
            ...


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            • Qualcuno (in questo forum) ha scritto che, attualmente, il (giusto) prezzo di un 20kWp (con pannelli Sanyo oltretutto) è di 56.000-58.000 euro : i prezzi mi "sembrano" in picchiata ... o no ???

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              • un conto è qualcuno che scrive,un altro è trovare un azienda che ti fa un preventivo simile
                4.25 kWp - 18 pannelli trina solar da 235 w-Posizionato sul terreno: Pistoia Lat 43°49'
                Inverter Aurora Power One P V I 4.2 -
                Azimut 15° sud est-tilt 30.

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                • al solarexpo photon si dovrebbe presentare col numero di maggio quindi a giorni uscirà aprile poi subito dopo maggio la classifica di marzo diego l'ho già
                  postata torna indietro e cerca parlando con un rappresentante mi diceva che dopo l'uscita della bozza è già tornato a vendere moduli i prezzi sono tuttaltro che crollati direi stabili per il crollo aspettiamo il 2012 tanto finisce anche il mondo

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                  • come avevo detto sono in possesso della versione pdf di aprile e vedrete che al solarexpo ci sarà l'edizione di maggio
                    classifica febbraio
                    1 rec poli
                    2 bisol poli
                    3 solarworld mono
                    4 siliken poli
                    5 winnaco poli di diego e rob
                    6 csg mono
                    7 trina poli
                    8 conergy poli
                    9 ch solar mono
                    10 sun peak mono
                    11 csg poli
                    12 kioto poli
                    13 cnpv mono
                    14 aleo poli -3,7%
                    e tantissimi altri
                    nexpower -10% unico modulo amorfo si rifarà col caldo in quanto produrre di più dei cristallini con luce diffusa certamente se lo confrontiamo con gli ultimi in classifica first solar appena sopra ma lì dal 2007
                    curiosità gli ultimi 5, 3 moduli teutonici uno spagnolo e un giapponese solar fabrik quintultimo e ultimo -17%

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                    • i giganti del fotovoltaico

                      1 suntech 1585 Gwp
                      2 ja solar 1463
                      3 first solar 1412
                      4 yingli 1060
                      5 trina 1050
                      6 q cells 1014
                      7 mothec 945
                      8 sharp 910
                      9 gintech 827
                      10 kiocera 650

                      paesi produtorri
                      cina 48%
                      taiwan 12,6
                      germania 9,7
                      giappone 8,4

                      tecnologie
                      poli 52,9%
                      mono 33,2
                      telluro di cadmio 5,3
                      amorfo 5
                      cis 1,6

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                      • Pure in classifica sono citato........ troppo gentile
                        2,99 KWp - 13 Pannelli Winaico 230 Wp - Inverter AURORA PVI-3.0
                        Az. 9° S-O - 35° - conn. 8/2/11 - 2° CE - Prod. 2011-15 1.483 - 1.395 - 1.246 - 1.212 - 1.284 KWh/KWp
                        14,52 KWp - 66 Pannelli Sharp 220 Wp - Inverter KACO 16.0 TR3
                        Az.26° S-O - 30° - conn. 6/5/11 - 3° CE - Prod. 1.475 - 1.392 - 1.267 KWh/KWp

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                        • Ciao pox,
                          la prossima volta cita anche me sui winaico........scherzo
                          FV 4,14 KWp. 18 pannelli Winaico WSP-230P6 - 1 stringa Inverter Kaco 4000Xi - Tilt 15° - Azimut 0° Attivo dal 20/01/2011
                          Produzione ACS con pompa di calore Termodinamica Energy Panel TB 300E.

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                          • Grazie grazie per la citazione in classifica. In percentuale tra primo e decimo che differenza c'e? Alla fine qualita' prezzo e' quella conta! Ma penso che anche oltre il decimo posto in classifica la differenza sia modesta fino verso il fondo...Mi pare 14 solo -3,7 giusto? Trina quindi sempre migliori qualita' prezzo salvo diminuzione prezzi altri!

                            Comunque sono Winaico non Winnaco.
                            Ultima modifica di diegodi; 29-04-2011, 07:40.
                            Kit sola ACS a Circolazione Naturale di produzione UE (Spagnola) 2 collettori piani SunSelect e Bollitore 192 lt Orient./Inclin: -23°/40°. Caldaia a Condensazione 24,7kw Termostufa 19,6 kw resi all'acqua, termosifoni ghisa e alluminio. Impianto fotovoltaico in regime di scambio sul posto da 2,990 kW policristallino con sistema di monitoraggio. Località: Botticino Mattina (prov. di Brescia - Lombardia - Italia) Orient./Inclin: -23°/12°

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                            • si riesce ad avere la pagina in pdf ... in questi giorni dovrò decidere il tipo di modulo da installare e ... sono molto confuso mi farebbe comodo averla tutta .... ieri mi hanno proposto degli yingli a 1,3 e/w non mi sembra male ....

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                              • Originariamente inviato da pox1964 Visualizza il messaggio
                                come avevo detto sono in possesso della versione pdf di aprile e vedrete che al solarexpo ci sarà l'edizione di maggio
                                classifica febbraio
                                1 rec poli
                                2 bisol poli
                                3 solarworld mono
                                4 siliken poli
                                5 winnaco poli di diego e rob
                                6 csg mono
                                7 trina poli
                                8 conergy poli
                                9 ch solar mono
                                10 sun peak mono
                                11 csg poli
                                12 kioto poli
                                13 cnpv mono
                                14 aleo poli -3,7%
                                e tantissimi altri
                                nexpower -10% unico modulo amorfo si rifarà col caldo in quanto produrre di più dei cristallini con luce diffusa certamente se lo confrontiamo con gli ultimi in classifica first solar appena sopra ma lì dal 2007
                                curiosità gli ultimi 5, 3 moduli teutonici uno spagnolo e un giapponese solar fabrik quintultimo e ultimo -17%

                                se non metti anche l'anno di installazione del test dai dati fuorvianti..
                                Solar fabrik è stato installato nel 2005 (mai stato in alto alla classifica) però ....

                                la classifica da gennaio 2011 solo Silken/kioto poli sono stati montati nel 2009
                                si alle rinnovabili, si anche e sopratutto al nucleare.. anche xchè l'energia solare cos'è?

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                                • a maggio scannerizzo,cavallo il solar fabrik quintultimo è stato installato nel 2010 i yingli non ci sono

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                                  • dimenticavo first solar ha perso quote di mercato in percentuale probabilmente è per questo che se la tira meno e fornisce moduli con ritiro
                                    gratuito già con 10 kwp

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                                    • Originariamente inviato da pox1964 Visualizza il messaggio
                                      nexpower -10% unico modulo amorfo si rifarà col caldo in quanto produrre di più dei cristallini con luce diffusa certamente se lo confrontiamo con gli ultimi in classifica first solar appena sopra ma lì dal 2007
                                      curiosità gli ultimi 5, 3 moduli teutonici uno spagnolo e un giapponese solar fabrik quintultimo e ultimo -17%
                                      Qualche modulo potrebbe essere vicino alle condizioni limite della garanzia. Le garanzie sono relative alla potenza massima, Photon non credo la misuri, pero' qualche valutazione comparativa forse si puo' fare.

                                      ciao
                                      Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
                                      Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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                                      • Originariamente inviato da pox1964 Visualizza il messaggio
                                        a maggio scannerizzo,cavallo il solar fabrik quintultimo è stato installato nel 2010 i yingli non ci sono
                                        mi riferivo a Photon di Marzo.. Aprile non l'ho ancora ricevuto..

                                        ti confermo che Solar fabrick è in test dal 2005.. se poi sia + di uno e il secondo sia su aprile non saprei ma mi pare strano..

                                        bene ma leggiamo la loro precisazione

                                        ---------

                                        2011-03 Marzo


                                        Le misurazioni sul campo di prova PHOTON dei moduli



                                        Le tabelle panoramiche pubblicate qui di seguito documentano lo stato attuale dei test della resa eseguiti presso il Laboratorio PHOTON, dal 2005 adibito alla misurazione in condizioni reali dei moduli fotovoltaici: di ciascun modello sono presenti tre esemplari, inclinati di 30 gradi su un’area esterna con esposizione a sud. La curva caratteristica I/V di ciascun modulo viene rilevata una volta al secondo, da un apposito apparecchio di misurazione. Il protocollo registra anche altri significativi valori: in particolare, l’irraggiamento globale e le temperature del modulo e dell’ambiente esterno.
                                        L’importante non è solo che gli elementi fotovoltaici immettano corrente, perché funzionando a vuoto si surriscalderebbero, ma anche che la misurazione della resa avvenga a monte dell’inverter. A parte la mancanza di precisione, l’errore comune in cui si incorre quando si effettua un confronto tra i valori di resa dei moduli è il rilevamento della resa dell’impianto sul contatore, quindi a valle dell‘inverter, la cui efficienza finisce dunque per incidere sulla misurazione stessa; senza contare che varie combinazioni di moduli e convertitori possono armonizzarsi più o meno bene, rendendo così impossibile confrontarne i risultati.
                                        Altrettanto improponibile è il confronto tra i rendimenti di moduli normalizzati sulla potenza nominale indicata dal produttore, che si discosta in misura più o meno rilevante da quella reale (la cosiddetta potenza «STC», rilevata in condizioni standard di collaudo). Se, ad esempio, per un elemento da 105 watt il produttore dichiarasse che è da 100 e se questo facesse registrare una produzione energetica annua pari a 100.000 wattora, con la normalizzazione sulla potenza nominale si otterrebbe un risultato di 1.000 wattora per watt. In confronto, un altro modulo, anch’esso con una potenza di 105 watt e una produzione di 100.000 wattora, ma registrato per 110 watt, arriverebbe a 909 wattora per watt. In entrambi i casi, in realtà, la resa sarebbe invece di 952 wattora per watt.
                                        Ecco perché il test di PHOTON sulla resa dei moduli è sempre normalizzato sulla potenza STC.
                                        La tabella «Valutazione annua delle misurazioni PHOTON sulla resa dei moduli (2009)» riporta i risultati di tutti gli elementi testati nel corso dell’intero anno di riferimento sul sito di prova; ma c’è anche una «Valutazione mensile». I prodotti riportati in entrambe le tabelle non sono identici, perché al Laboratorio arrivano di continuo nuovi modelli, per i quali vi sono quindi valori mensili, ma non ancora quelli annuali. Questi non sono direttamente confrontabili anche per un altro motivo: i risultati di un solo mese non sono indicativi dell’andamento annuale. Moduli che in condizioni di irraggiamento diretto ottengono buoni risultati e che durante i mesi estivi offrono pertanto una resa elevata possono perdere terreno in autunno e in inverno, quando l’irraggiamento è soprattutto diffuso. Ovviamente, può accadere anche il contrario. Va qui comunque sottolineato che i mesi estivi sono decisamente più importanti per la produzione energetica annua.
                                        L’inverno può però influire anche in altra maniera sui risultati: i moduli nel sito di prova non vengono puliti né sgombrati dalla neve. I prodotti privi di telaio sono quindi avvantaggiati, perché nel loro caso la neve scivola via molto prima. Il che spiega, ad esempio, il vantaggio spropositato della resa durante i mesi invernali dei moduli a film sottile di First Solar (peraltro positivi anche nei restanti mesi dell’anno). Infine, l’interpretazione deve tenere conto anche dell’età dei moduli: un esemplare installato nel 2005 non può essere confrontato con uno montato di recente.
                                        si alle rinnovabili, si anche e sopratutto al nucleare.. anche xchè l'energia solare cos'è?

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                                        • Originariamente inviato da Cavallo67 Visualizza il messaggio
                                          Altrettanto improponibile è il confronto tra i rendimenti di moduli normalizzati sulla potenza nominale indicata dal produttore, che si discosta in misura più o meno rilevante da quella reale (la cosiddetta potenza «STC», rilevata in condizioni standard di collaudo). Se, ad esempio, per un elemento da 105 watt il produttore dichiarasse che è da 100 e se questo facesse registrare una produzione energetica annua pari a 100.000 wattora, con la normalizzazione sulla potenza nominale si otterrebbe un risultato di 1.000 wattora per watt. In confronto, un altro modulo, anch’esso con una potenza di 105 watt e una produzione di 100.000 wattora, ma registrato per 110 watt, arriverebbe a 909 wattora per watt. In entrambi i casi, in realtà, la resa sarebbe invece di 952 wattora per watt.
                                          Ecco perché il test di PHOTON sulla resa dei moduli è sempre normalizzato sulla potenza STC.
                                          Si se ne e' parlato tempo addietro. Pero' c'e' anche che se io compro una potenza nominale di 100 W ed il modulo in realta' ha una potenza superiore e rende di piu' per me e' come se avesse una produttivita' maggiore in (kWh/anno) / kWp.
                                          Originariamente inviato da Cavallo67 Visualizza il messaggio
                                          L’inverno può però influire anche in altra maniera sui risultati: i moduli nel sito di prova non vengono puliti né sgombrati dalla neve. I prodotti privi di telaio sono quindi avvantaggiati, perché nel loro caso la neve scivola via molto prima. Il che spiega, ad esempio, il vantaggio spropositato della resa durante i mesi invernali dei moduli a film sottile di First Solar (peraltro positivi anche nei restanti mesi dell’anno).
                                          Per non parlare della differenza di installare il modulo in Sicilia.

                                          ciao
                                          Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
                                          Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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                                          • no scusate..

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                                            prima di tutto Photon non è l'assoluta verità.. (plauso ovviamente per il fatto che almeno ci sia qualcosa su cui discutere)

                                            .. ovviamente quello che vale in Germania non è detto che valga in tutto il resto del mondo..

                                            .. non stò ad elencare i motivi perchè sarebbero infiniti..

                                            .. personalmente ho chiesto se avessero in progetto anche da noi un test come ad Aquisgrana ... ovvio che la risposta è stata negativa..

                                            e per concludere chiede a Sputnick (solarmax) come mai non facciano + pubblicità sulla rivista..
                                            si alle rinnovabili, si anche e sopratutto al nucleare.. anche xchè l'energia solare cos'è?

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                                            • interessante : peccato che mancano nel test Sanyo, Sun Power e altri di fascia economica alta ... (penso che la classifica sia volutamente ristretta su moduli di uso frequente e più convenienti come qualità-prezzo).

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                                              • Sanyo



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                                                La denuncia dei difetti dei moduli Sanyo stavolta è venuta da Sunpower

                                                Un difetto a carico degli elementi fotovoltaici del produttore giapponese Sanyo ha procurato ai sistemi in cui questi erano installati crolli di produzione e occasionalmente persino cortocircuiti, in impianti di grande taglia negli Stati Uniti. L’indagine e la campagna di sostituzione condotta insieme al costruttore e ai gestori procede in modo soddisfacente. Non altrettanto chiara è la situazione dei proprietari di impianti più piccoli.

                                                Quando, l’estate scorsa, la Redazione visitò l’impianto fotovoltaico più grande dell’arcipelago delle Hawaii, vale a dire la centrale da 1,2 megawatt che sorge sull’isola di Lanai, in primo piano non c’erano questioni tecniche e tuttavia era evidente che a macchia di leopardo erano stati disinseriti i connettori di un certo numero di elementi. Ovviamente, non si poteva non chiedere spiegazioni al proprietario, la società di progettazione immobiliare Castle & Cooke Inc. È stato così che PHOTON è venuto a sapere che alcuni moduli del produttore Sanyo Electric Company Ltd. tra quelli installati non avevano funzionato correttamente e che in giro c’erano altri gestori d’impianti con problemi analoghi.
                                                Così, dopo i marchi Kyocera, BP Solar, REC e First Solar, un altro «pesce grosso» del settore ha dovuto tornare a fare i conti con il proprio passato e il gruppo industriale giapponese interpellato a riguardo non ha potuto fare a meno di ammettere la presenza di un difetto di produzione consistente in un isolamento tra i moduli che si degrada nel tempo e che talvolta è suscettibile di procurare cortocircuiti, con il pericolo di scosse elettriche al contatto con il telaio degli elementi. Inoltre, il modulo pare che ne risulti termicamente sovraccaricato, con il rischio di una parziale delaminazione consistente nella separazione tra vetro frontale, celle fotovoltaiche, massa d’incapsulamento e foglio posteriore; il che, alla lunga, non può che causare una perdita di producibilità. Questione assai spiacevole, soprattutto per un marchio abituato a distinguersi puntando sulla qualità, per giustificare prezzi elevati. Fatto sta che la cosiddetta tecnologia a eterogiunzione con film sottile intrinseco delle celle (Heterojunction with Intrinsic Thin layer, HIT) impiegata dal produttore orientale consente di raggiungere livelli di rendimento che, nella produzione in serie, sono superati solo dal concorrente statunitense Sunpower Corporation.

                                                Sunpower scopre il problema
                                                Per questo, il fatto che l’intera faccenda sia stata messa in moto proprio dal competitore occidentale è più di una semplice notizia curiosa. Nel 2007, l’impresa statunitense aveva inglobato il fornitore connazionale di sistemi Powerlight Corporation, che tra il 2004 e il 2008 aveva appunto allestito, con moduli HIT, 46 impianti di grande taglia in California, alle Hawaii e nel New Jersey. E già all’epoca, uno degli ex clienti della ditta acquisita avrebbe riferito di cortocircuiti, nall’autunno del 2009.
                                                Le parti in causa preferiscono sorvolare sugli sviluppi di questa prima segnalazione, ma è probabile che, sebbene gli interessi delle società concorrenti in quel caso non coincidessero, i marchi si siano accordati per trovare una soluzione, se è vero che all’epoca furono inviate contestualmente da entrambe le direzioni aziendali delle comunicazioni ufficiali. La lettera dell’impresa statunitense informava della questione 46 clienti interessati, proponendosi di assisterli a sue spese. Se poi a novembre dello stesso anno la casa giapponese avviava l’ispezione di quegli impianti, è stato tuttavia soltanto a ottobre dell’anno scorso che il produttore ha dato inizio a una vera e propria campagna di sostituzione, per il rimpiazzo degli elementi danneggiati con modelli HIP delle serie «BA10» e «BA12» (HIP è la sigla aziendalmente applicata ai moduli con celle a tecnologia HIT). Stando alle indicazioni del produttore, questi modelli, esattamente come tutti quelli attualmente disponibili sul mercato, sarebbero dotati di componenti ulteriormente isolati all’interno del laminato e le dimensioni e i dati caratteristici della potenza corrisponderebbero a quelli degli esemplari sostituiti: «Abbiamo concentrato i nostri sforzi innanzitutto sugli impianti che mostravano danni di natura termica, perché li consideriamo i casi più urgenti».
                                                Secondo il fabbricante, sarebbe stato provato che solo per cinque moduli si sarebbe verificato un cortocircuito, ma l’informazione non risulterebbe da un sondaggio condotto tra i gestori, ma puramente dalla somma dei casi segnalati. Il problema riguarderebbe insomma le tre serie HIP e i tre livelli di potenza «BA2», «BA3» e «BA5». Cumulativamente, tra il 2002 e la prima metà del 2008, nello stabilimento di proprietà del gruppo in Messico sarebbero stati prodotti circa 300.000 moduli di questo tipo. La direzione non rivela peraltro l’ammontare complessivo né l’incidenza percentuale degli elementi potenzialmente difettosi nella partita in questione, ma si tratterebbe di ben 60 megawatt di potenza complessiva.
                                                Inoltre, in un primo momento, sarebbero stati informati solo i clienti interpellati da Sunpower, mentre gli altri gestori di impianti di grande taglia che avevano ricevuto la stessa merce sarebbero stati avvertiti soltanto a marzo dello scorso anno. Le ispezioni partite poi a metà dell’anno scorso avevano interessato a metà dicembre altre 51 centrali. Sanyo smentisce che siano stati fatti dei favoritismi: «Gli altri nostri clienti non avevano dato notizia di cortocircuiti e siccome le loro richieste non erano pressanti come quelle della clientela di Sunpower, abbiamo deciso di dare la priorità a quest’ultima». Il che però non chiarisce ancora la situazione dei numerosi gestori di impianti di taglia inferiore, che potrebbero avere gli stessi problemi. A quanto pare, insomma, non essendoci stati reclami, non sarebbe stata condotta una campagna di comunicazione proattiva rivolta a tutti i clienti. Dunque, la questione chiave è capire chi altro potrebbe eventualmente possedere moduli Sanyo difettosi, o almeno suscettibili di guasti.

                                                Moduli «A» in Europa
                                                I modelli identificati come problematici sarebbero quelli identificati dalla lettera «A» contenuta nella denominazione, che li destina al mercato nordamericano
                                                , mentre i prodotti analoghi esportati in Europa non proverrebbero dal Messico ma dal Giappone e sarebbero contraddistinti dalla lettera «E». Resta peraltro oscuro in che altro questi ultimi si differenzino, oltre che nel nome, dai moduli incriminabili. Gli elementi destinati al mercato statunitense sono certificati in base ai requisiti degli Underwriters Laboratories Inc. (UL), mentre la merce per l’Europa soddisfa gli standard della Commissione Elettrotecnica Internazionale (CEI), ma generalmente si tratta di una circostanza comune per serie di moduli che peraltro risultano strutturalmente identiche.
                                                Non si può escludere inoltre che lotti di merce provenienti dalla produzione destinata al mercato statunitense abbiano aggirato la catena di distribuzione prevista e siano giunti in Europa per vie traverse. In questo caso, però, tutti i produttori escludono i diritti di garanzia per i clienti finali.
                                                Per i gestori degli impianti di grande taglia installati da Sunpower, intanto, si moltiplicano gli sforzi anche al di là della campagna di sostituzione già avviata: il marchio nipponico intenderebbe persino installare la cosiddetta «Monitoring Combiner Box» dell’azienda israeliana Solaredge Technologies Inc., da inserire tra il generatore e l’inverter, per controllare singolarmente le stringhe. È un dispositivo che rileva eventuali discrepanze tra i parametri elettrici e isola all’occorrenza la stringa di moduli corrispondente. La segnalazione d’errore viene trasmessa automaticamente, via Internet, a Sunpower, che dispone un controllo e, se il caso, la sostituzione degli elementi. Il costo dell’intervento e il rimborso per la mancata produzione sarebbero a carico di Sanyo, anche se l’azienda non dà precisazioni a riguardo.
                                                La clientela pare che sia soddisfatta delle modalità di risoluzione del problema. «Sunpower ci ha chiamato, per dirci che avrebbero collaborato con Sanyo per appianare tutto», racconta Chris Lovvorn di Castle & Cooke. Nella centrale di Lanai, nei prossimi mesi, dovrebbero essere sostituiti 2.200 moduli, dopo che nell’ottobre scorso sui tetti di un palazzetto del ghiaccio nella cittadina californiana di Oakland erano stati rimpiazzati gli elementi difettosi. In quel caso, Scott Wentworth, ingegnere energetico municipale, racconta che con il monitoraggio dell’impianto realizzato da Sunpower si era riscontrata una riduzione della resa energetica e che un sopralluogo aveva evidenziato il problema. Oggi Sanyo ha implementato un protocollo di monitoraggio e ha rilasciato una dichiarazione scritta in cui si impegna a sostituire i moduli che dovessero presentare ancora lo stesso problema. Entrambe «hanno fatto più di quanto previsto dalla garanzia – afferma Wentworth: – credo che la soluzione sarà soddisfacente».

                                                E gli impianti di piccola taglia?
                                                Quanto detto non dà peraltro certezze sulla situazione degli impianti di piccola taglia su tetto, nei quali risultano installati 150.000 moduli, con una potenza di una trentina di megawatt. Il gruppo giapponese rimanda, a tal proposito, alle differenze di requisiti per gli impianti di grande o piccola taglia previsti dai criteri del «National Electrical Code» (NEC) vigente negli Stati Uniti. Dal 1987, la normativa evocata dispone che tutti gli impianti installati sulle coperture degli edifici a uso abitativo debbano essere dotati di un proprio sistema di rilevazione e di interruzione delle dispersioni a terra (Ground Fault Detection and Interruption, GFDI), in grado di rilevare e interrompere tutte le correnti di guasto, scongiurando il pericolo di un incendio: «Sono i dispositivi GFDI che devono rilevare i cortocircuiti derivanti da un minore isolamento dei moduli e limitarne i danni in termini di surriscaldamento», si giustifica il marchio nipponico. Siccome fino a maggio 2007 questo era un obbligo che non valeva per gli impianti di grande taglia, l’impresa giapponese avrebbe disposto appunto la campagna di monitoraggio e di sostituzione descritta, anche se questa spiegazione non risulta molto convincente, perché, ad esempio, l’impianto di Lanai è stato completato solo a dicembre 2008. Il produttore, peraltro, considera comunque inutile il monitoraggio degli impianti su tetto quando la potenza complessiva è talmente modesta che il sistema GFDI reagisce già in presenza di correnti di guasto inferiori a un ampere e l’elevata sensibilità riuscirebbe di per sé a prevenire i potenziali problemi.
                                                Un esperto legale del NEC che vuol restare anonimo e che opera in una famosa Università statunitense non ne sarebbe però convinto, pensando che, in realtà, la sensibilità dei sistemi GFDI non vari di molto in relazione alla taglia degli impianti e soprattutto che il dispositivo di sicurezza non escluda del tutto il pericolo d’incendio. Il sistema, ad esempio, non sarebbe in grado di reagire, nel caso di un doppio caso di dispersione a terra: «Un incendio può scoppiare in qualsiasi situazione e il sistema GFDI non può impedirlo». L’esperto sottolinea poi un ulteriore dettaglio importante probabilmente ignorato da Sanyo: il fatto che gli impianti installati sui tetti degli edifici statunitensi a uso abitativo sono regolarmente dotati di dispositivi GFDI, ma non necessariamente di un sistema di monitoraggio. Dunque, quando il produttore afferma che finora non sarebbero agli atti casi di cortocircuito con i moduli delle serie HIP, ciò non può essere inteso come se tutti gli impianti funzionino senza problemi.
                                                In effetti, il produttore ammette che le installazioni di piccola taglia non sono escludibili con certezza dalla sfera dei casi problematici: «Noi non possiamo scartare l’ipotesi di un’eventuale compromissione dell’isolamento – risponde la ditta a una richiesta di PHOTON: – qualora si dovessero verificare danni di questo stesso tipo anche in impianti di piccola taglia installati sui tetti delle abitazioni, li tratteremo in conformità con le disposizioni della garanzia vigente».Michael D. Matz

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                                                onde per cui mi pare chiaro che un conto è la produzione di un marchio nel proprio paese un conto è la delocalizzazione.. in questo caso Messico.. onde per cui io PRETENDEREI saperlo quando il modulo o l'inverter viene "venduto".. poi magari si scopre che i Cinesi son + bravi dei Tedeschi....

                                                ..come ad esempio un noto fornitore del Mantovano fornitore di Mastervolt diceva che sono Olandesi.. o i Canadian Solar son Canadesi, o First solar sono Americani..
                                                .. io pretenderei di saperlo prima dove son prodotti.. non quando vengono scaricati o aperti gli imballi..
                                                si alle rinnovabili, si anche e sopratutto al nucleare.. anche xchè l'energia solare cos'è?

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                                                • OK :Sanyo fa schifo ... : ma nella classifica perché manca SunPower (almeno quella dovrebbe essere un riferimento ) ???

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                                                  • ... riguardo la certezza della provenienza (intesa come produzione) di tutto ciò che oggi si acquista (pannelli fotovoltaici inclusi) con la globalizzazione è diventata cosa alquanto aleatoria ...
                                                    Sui miei pannelli Sanyo, era scritto grande e chiaro sul cartone di imballaggio, "Made i Japan - Assembled in Hungary" ...

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                                                    • Originariamente inviato da vol pino Visualizza il messaggio
                                                      OK :Sanyo fa schifo ... : ma nella classifica perché manca SunPower (almeno quella dovrebbe essere un riferimento ) ???

                                                      ..ma dove è scritto questo? perchè dovete sempre generalizzare?

                                                      .. chiedilo a Photon .. può anche essere che Sunpower non abbia autorizzato il test.. ci sono centinaia di marche.. anche nomi noti come esempio Unisolar, Kaneka,..

                                                      ..giusto per far dei nomi x comparazioni su tecnologie differenti..
                                                      si alle rinnovabili, si anche e sopratutto al nucleare.. anche xchè l'energia solare cos'è?

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                                                      • su sunpower sanyo avevo letto che hanno dei problemi per le misurazioni
                                                        hanno bisogno di apparecchiature più sofisticate comunque non sono tra i primi 10 produttori al mondo

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                                                        • Buongiorno,
                                                          premesso che ,come qualcuno ha già detto, Photon non è la bibbia...,ma almeno non assomiglia ancora a FV che sembra la..Novella 2000 del fotovoltaico,gran parte delle marche più prestigiose non sono presenti ....semplicemente perchè non hanno bisogno di questa publicità spiccia..
                                                          Questi test hanno un valore relativo,saranno importanti tra 5/6 anni quando cominceranno ad emergere le vere differenze qualitative nell'assemblamento dei moduli...
                                                          cosa vuol dire che Sanyo e Sunpower non sono tra i primi 10 costruttori al mondo..?..
                                                          per numeri sicuramente ma qualitativamente sono una pista avanti agli altri..
                                                          e ricordatevi che i moduli sono solo una parte dell'impianto,
                                                          la scelta dell'inverter è sicuramente più importante della scelta del modulo e le componenti elettriche idem.....
                                                          buon week end

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                                                          • Dai ragazza calma da Phot. si evincono informazioni, spunti, supporto nella scelta ma guardate bene la differenza di produzione dei primi 10-15 moduli! Scegliere quello che costa meno!! Trina penso
                                                            Kit sola ACS a Circolazione Naturale di produzione UE (Spagnola) 2 collettori piani SunSelect e Bollitore 192 lt Orient./Inclin: -23°/40°. Caldaia a Condensazione 24,7kw Termostufa 19,6 kw resi all'acqua, termosifoni ghisa e alluminio. Impianto fotovoltaico in regime di scambio sul posto da 2,990 kW policristallino con sistema di monitoraggio. Località: Botticino Mattina (prov. di Brescia - Lombardia - Italia) Orient./Inclin: -23°/12°

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                                                            • Dai ragazzi le differenze nei primi 10-15 moduli sono minime! Scegliete con serenita' quello che costa meno! Trina? Winaico ? Altri ? Ma sereni scegliete!
                                                              Kit sola ACS a Circolazione Naturale di produzione UE (Spagnola) 2 collettori piani SunSelect e Bollitore 192 lt Orient./Inclin: -23°/40°. Caldaia a Condensazione 24,7kw Termostufa 19,6 kw resi all'acqua, termosifoni ghisa e alluminio. Impianto fotovoltaico in regime di scambio sul posto da 2,990 kW policristallino con sistema di monitoraggio. Località: Botticino Mattina (prov. di Brescia - Lombardia - Italia) Orient./Inclin: -23°/12°

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