L'idrogeno Di Cheope - EnergeticAmbiente.it

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L'idrogeno Di Cheope

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  • PS - tranquillo, Blade, 'un ce l'ho con te. Mi chiedo solo cosa esattamente tu condivida di quanto dice Pallino.
    Non condivido nulla esattamente, almeno finchè non avrò una prova più tangibile; semplicemente mi è piaciuto il modo in cui ha esposto la sua teoria che ritengo abbastanza complessa e anche se totalmente errata molto affascinante.
    Quello che più mi è piaciuto è che grazie a lui ed alla mia curiosità, googlando in inglese ed in italiano idrogeno da enzimi ed idrogeno da acido acetico, ho scoperto che esistono questi 2 metodi, che sono efficienti già da adesso, provengono da fonti rinnovabili e non sono eccessivamente complessi; se guardi nella sezione veicoli ad acqua, trovi un mio post che porta ad alcuni link, scritti da autori tipo la Penn State University.

    Idrogeno con resa del 144% oppure idrogeno da enzimi

    Penso sia interessante darci un occhio..Fino ad ora non mi sembra di aver visto molto interesse, ma forse, se un po' alla volta miglioro i post inseriti qualcuno in più li visiterà, in ogni caso in fondo a quei post devo dire Grazie a Pallino
    :D;):D

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    • leggete...leggete.....

      complimenti a pallinof e a blade......
      pallinof teoricamente non era poi cosi lontano,
      mancava solo la "definizione" di quale reazione chimica si effettuava,
      blade lo ha spiegato , ottimamente

      perfetta opera di quello che dovrebbe essere l' utilizzo del forum

      credo che dopo TUTTO il BEN di DIO che e' emerso negli ultimi post,
      a mio modestissimo parere,
      l' estrazione dai CONFINI della scienza , sia da prendere in considerazione

      citazione blade n269:
      "A mio semplice parere se le sue teorie danno così fastidio non commentatele ed evitate risposte che a mio avviso mancano di rispetto; non gli do ragione, ma potrebbe averne in parte."
      Ultima modifica di HAMMURABY; 30-11-2008, 12:31.

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      • Ciao a tutti e grazie per il contributo offerto alla discussione, lo scopo della quale era proprio mettere in dubbio alcune intuizione esposte nella mia teoria maturata da esperienze acquisite in campo agronomico e che mi hanno permesso di leggere la storia della civiltà egizia in chiave diversa da quella ufficiale.
        L’entomologia è la scienza che studia gli insetti e riveste una notevole importanza nel corso di laurea in scienze agrarie. Ironia della sorte abito in una piccola cittadina umbra dove la piazza principale è dedicata al più famoso entomologo italiano, nostro concittadino Filippo Silvestri.
        Misconosciuto in vita a casa propria, oggi rappresentato da un busto dove la gente si ferma a leggere “famoso entomologo di fama mondiale” scrollando le spalle cariche di ignoranza, ma nessuno è profeta in casa propria.
        Veniamo a noi cercando di rispondere alle 2 domande di blade..
        Se per verità assodata si intende la classificazione del batterio simbionte dello scarabeo la mia risposta è no o per lo meno a me non risulta. Fa parte ancora del 95% di microrganismi che vivono sulla terra non ancora studiati.
        L’entomologia conosce bene l’interazione tra insetti e microrganismi come vettori di malattie batteriche e virali su piante e animali e la particolarità dell’ordine dei coleotteri di trarre vantaggio da particolari rapporti di simbiosi mutualistica, nel blog ho riportato uno degli esempi più conosciuti.
        Sicuramente in tutti gli scarabei stercorari vivono batteri in simbiosi, ma non sono sicuro se siano della stessa specie. Comunque lo scarabeo sacer vive anche in italia in alcune zone del sud e in sardegna, purtroppo la sua presenza è stata molto limitata dalla riduzione di allevamenti bovini allo stato brado.
        Per non appesantire la lettura del blog ho dovuto condensare molto il materiale a mia disposizione, cercherò di chiarire meglio il rapporto di simbiosi.

        Il ciclo biologico dello scarabeo, come tutti i coleotteri, si divide in quattro fasi (uova, larva, crisalide, adulto). Di solito si ha un solo ciclo annuale ( in condizioni particolari anche due) dove l’insetto sverna come larva o crisalide, per sfarfallare come adulto in primavera.
        Negli adulti le elitre anteriori nascondono le ali che servono all’insetto per volare e spostarsi alla ricerca del cibo in prossimità di animali al pascolo ( bovini in particolare, che non vivono nel deserto).
        Come l’esempio degli scolitidi riportato nel blog, anche lo scarabeo utilizza i batteri per creare un substrato favorevole allo sviluppo della larva. La palla di sterco viene creata aggiungendo materiale fresco facendola rotolare e le ghiandole addominali la irrorano di enzima che disidrata il materiale provocando la denaturazione delle proteine e aumentando la stabilità biologica. Per fare un esempio come quando con la carne di maiale facciamo salsicce, prosciutti, lonze, capocolli, pancette, barbozze come riserva invernale per la nostra famiglia.
        Così la palletta di sterco una volta interrata manterrà il suo contenuto energetico e la stabilità agli attacchi di funghi e batteri presenti nel terreno che ha sempre un certo grado di umidità.
        Ma il povero scarabeo, che svernava nelle zone limitrofe all’alluvione del nilo, rincorrendo gli erbivori che producevano cacchette era ignaro che i suoi nidi sarebbero andati a finire sott’acqua con la morte della prole. Il batterio invece si trovò di colpo nel suo stato originario cioè in un fondale, in anaerobiosi e ricco di biogas prodotto dalla fermentazione di materiale organico.
        E allora blu, blu, blu, blu bollicine di gas uscivano dall’acqua stagnante e gli egiziani che non erano stupidi, come noi crediamo, pensarono perchè non ci inventiamo una tecnologia per la sua produzione????????
        Scusatemi, ma devo lasciare il discorso in sospeso, devo aggiungere le patate al coniglio che stò cocendo in forno altrimenti saltiamo il pranzo.
        Uno cordiale saluto, a presto.

        La verità non esiste ne in cielo ne in terra e ne tra il cielo e la terra, ma ciascuno ne possiede un pezzettino. (Pallinof)

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        • "Ma il povero scarabeo, che svernava nelle zone limitrofe all’alluvione del nilo, rincorrendo gli erbivori che producevano cacchette era ignaro che i suoi nidi sarebbero andati a finire sott’acqua con la morte della prole."

          Pallino, Pallino. quale parte di 'habitat' ti sfugge? Quella in cui lo scarabeo stercorario abita la fascia delle dune o quella in cui condanna la propria specie seppellendo le uova in un terreno alluvionale?
          Non solo: se tu parli dei suoi 'batteri' come specie simbionte, allora se questi prosperano a spese della vita della prole dello scarabeo, sono PESSIMI simbionti, visto che si prevede che entrambe le specie vivano per prosperare.

          "Il batterio invece si trovò di colpo nel suo stato originario cioè in un fondale, in anaerobiosi e ricco di biogas prodotto dalla fermentazione di materiale organico.
          E allora blu, blu, blu, blu bollicine di gas uscivano dall’acqua stagnante e gli egiziani che non erano stupidi, come noi crediamo, pensarono perchè non ci inventiamo una tecnologia per la sua produzione????????""

          Un batterio simbionte di una specie, appena si trova in un altro ambiente, muore. O trasmigra, come fa l'escheria coli per esempio, andando da un ospite umano all'altro attraverso la diffusione di feci, o va in stasi o muore. Rivediti la voce 'simbionte'.
          Vediamo un po', diciamo che un individuo senza alcuna preparazione in microbiologia, con un livello di conoscenza ottimo in ingegneria, vede delle bolle uscire dal fresco terreno limaccioso del Nilo e si dice 'to', questa è sicuramente opera di batteri, e sicuramente questa roba invisibile e puzzolente, infilata a forza in un contenitore, accesa e collegata a un contenitore pieno di acqua e collegato a dei tubi mi permetterà di realizzare quell'idea faraonica che il mio sovrano s'è messo in testa.'
          Questo naturalmente immaginando che tutti gli scarabei stercorari avessero fatto il loro nido proprio nel terreno alluvionale, lasciando così tante uova da permettere una diffusione massiccia dei batteri in modo che chiunque potesse vedere, in qualunque momento, queste bolle di gas uscire numerose.
          I casi sono due: o questi simpatici coleottori erano peggio dei lemming o i loro 'simbionti' erano una forza della natura. Il terzo, che naturalmente tu stia cercando di vendere il tuo solito abbaglio, manco lo considero visto che è ormai vox populi

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          • Ciaoooooooo ham, è da un pò che non ci si vede, comunque continuiamo a combattere fianco a fianco!
            Io credo che una discussione serva per il confronto e non per un campo di battaglia facendo una gara a chi ne sa di più, magari navigando a vele spegate.
            Luigi Lombardi Vallauri dice che la discussione è un scambio di argomenti per confermare una tesi e ciascuno utilizza i propri per averne ragione.
            Quando uno rimane senza argomenti si barrica dietro l'insulto e scappa dopo aver lanciato la frase "tu vuoi sempre avere ragione".
            Se ti senti dire spesso che "tu vuoi sempre avere ragione", allora comincia a pensare di aver ragione d'avvero.
            Ti ringrazio per la proposta di estrazione, ma ormai qui mi sento a mio agio.
            Consiglio a blade di aprire una nuova discussione, sempre in tema, su ACQUA-FUEL, BINGO-FUEL, MAGNEGAS.

            Saluti a tutti, in particolare ad ham.
            La verità non esiste ne in cielo ne in terra e ne tra il cielo e la terra, ma ciascuno ne possiede un pezzettino. (Pallinof)

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            • Facciamo così: quando imparerai a non glissare (ad esempio sulla domandona: romani, cinesi, aztechi, come hanno fatto a costruire i loro monumenti senza biogas?) e a presentare prove documentate, invece di coprirti di ridicolo a tutto vantaggio di noi scettici brutti e cattivi, sarai almeno sulla buona strada verso il raziocinio.
              Che Hammuraby (uno che diceva che la torre di pisa era stata costruita storta di proposito!!) sia il solo 'amico' che ti ritrovi qui la dice lunga, ma ormai devi essere davvero disperato per un po' di feedback positivo...

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              • ma è molto più semplice
                Pallinof, prendi esempio da tutti coloro che si sono dedicati alla archeologia sperimentale
                Per esempio: http://www.sullacrestadellonda.it/esplorazioni/heyerdahl.htm#vaisu

                Dimostra la fondatezza della tua tesi, produci un pò di biogas, idrogeno ossigeno etc etc con gli archeobatteri o i fermentatori, intrappolalo ed utilizzalo

                Ovviamente, devi fare le cose per bene, solo mezzi comprovatamente coevi agli egizi delle prime dinastie

                Poi, parla pure dei risultati e, di come sono stati ottenuti

                Odisseo
                (E d'un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all'ispirazione. (cit. Arancia meccanica) - Ma se quella non arriva, il cervelluto stà inguaiato assai (Odisseo - Gigantosaurus Carinii Patagoniae)

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                • "La cosa interessante che ho trovato in questa discussione è la similitudine del processo tecnologico esposto alla mia teoria basata sull’uso di archeobatteri. Cioè la doppia fermentazione.
                  La cella elettrolitica microbiologica utilizza l’acido acetico, prodotto dalla fermentazione dell’amido del mais ad opera di batteri, come substrato di coltura di microrganismi che attraverso gli enzimi prodotti traggono energia dall’ossidazione dell’acido acetico.
                  CH3COOH + O2 = 2 CO2 + 4 H+ + 4 ELETTRONI
                  Immettendo energia elettrica noi sottraiamo con l’anodo gli elettroni prodotti che verranno ceduti dal catodo per far avvenire la seguente reazione H+ + H+ = H2, cioè l’unione dei due ioni H+ per formare una molecola di H2 gassoso.
                  La membrana porosa e selettiva è necessaria per mantenere l’efficienza del processo impedendo la contaminazione del catodo da altri composti avente la stessa polarità.
                  La stessa cosa avviene nella cella elettrolitica microbiologica di cheope:
                  Fermentazione anaerobica di composti organici (zuccheri, amido, cellulosa, proteine, lipidi, etc.) per la produzione di biogas che contiene 70% di metano.
                  Trasformazione operata dagli archeobatteri sempre in anaerobiosi.
                  CH4 + 2H2O = CO2 + 8 H+ + 8 ELETTRONI
                  Le due tecnologie si differenziano perché la prima avviene in aerobiosi mentre la seconda in anaerobiosi, ma la produzione di energia è decisamente a favore della seconda che è esattamente il doppio della prima."

                  ed entrambe richiedono ulteriori conoscenze di fisica della materia e della chimica all'epoca sconosciute. A quando la tua asserzione che gli egizi sapevano preparare il carburante da shuttle per le missioni spaziali?
                  PS - ho postato qui questo pezzo perché decisamente più attinente alla discussione in corso. Se ho sbagliato, i mod mi avvisino che rimuovo all'istante.

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                  • certo che e' attinente, peccato pero che la tavola degli elementi sia stata definita nel secolo scorso....e che NATURALMENTE gli egizi non chiamavano ch4 il metano, ma forse BOLLE BLU'; ed e' qua che casca il valmax....

                    citazione blade n269:
                    "A mio semplice parere se le sue teorie danno così fastidio non commentatele ed evitate risposte che a mio avviso mancano di rispetto; non gli do ragione, ma potrebbe averne in parte."

                    e, comunque anche oggi a bergamo che e' a 365mt SLM, sta' piovendo ....fisica: X mc acqua = ics kWh,

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                    • 'Casco' dove? Sulla terminologia? Cavolo che geniaccio che sei Ham, ora sì che mi hai fregato!!
                      Ora devi solo spiegare, visto che Pallino sembra incapace di farlo, come gli antichi egizi sapessero

                      a) dell'esistenza dei batteri stessi, visto che la microbiologia era una scienza sconosciuta
                      b) come sapessero quali batteri coltivare e in che condizioni, visto che manco potevano osservarli direttamente
                      c) come mai di tutto il lavoro e lo studio necessari solo per fare il metano con un processo che solo in questo secolo si è riusciti ad avviare non è rimasta una sola traccia,
                      d) come mai civiltà come quella cinese o romana, che non si sono certo rese avide di resoconti sul loro progresso scientifico e conoscenze, abbiano realizzato i loro monumenti e grandi opere senza l'uso dell'energia da biogas
                      e) nel caso del presunto biogas egizio, visto che finora pallino non ci ha manco fatto capire quali siano i ceppi di archeobatteri simbionti con lo scarabeo-lemming stercorario, c'è da ricordarsi che per avere rilevanti quantità di gas da stoccare sarebbe occorso troppo TEMPO. Non è che metti i batteri selezionati in un po' di limo e puf! ecco il biogas. Infatti, non a caso, nel post di Blade si fa riferimento ad un processo artificialmente accelerato e 'innaturale' proprio perché in condizioni normali, prima che la decomposizione abbia modo di rilasciare abbastanza gas (immaginando un uso continuo e per l'edilizia e per altri scopi quale la sola illuminazione), fai prima ad invecchiare.

                      Al povero pallino vorrei proprio ricordare, infatti, che tanto il metano quanto il petrolio hanno richiesto MOLTO, MOLTO tempo per formarsi dalla decomposizione di quantità colossali e stratificate di materia organica sedimentata e lasciata inalterata.

                      Per altre notizie sul bioidrogeno, vedete voi due QUI

                      http://it.wikipedia.org/wiki/Idrogeno#Bioidrogeno

                      Considerando il livello di conoscenza e tecnologia coinvolto, c'è da ridere forte all'idea che gli egizi conoscessero la fisica molecolare a quel livello, millenni prima che democrito iniziasse a considerare l'idea degli atomi...

                      Ad ogni modo, Pallino, dove hai trovato quella formula?
                      CH3COOH + O2 = 2 CO2 + 4 H+ + 4 ELETTRONI
                      Giusto per capire quale è il tuo riferimento.

                      PS - Caro, caro Spammuraby...e sì, mo ce vo': stai cercando di riportare in auge il tuo vecchio project: impossible? Quello la cui discussione fu chiusa per tua cronica assenza di argomenti validi a sostegno? O volevi solo farci sapere che d'inverno a Bergamo piove? D'UH!

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                      • Si direbbe una pila. Interessante modello.
                        Ora, per un più sobrio ritorno alla realtà, Pallino, visto che hai titolato quell'immagine come di un'ipotetica pila per una piramide: Gli egiziani non avevano neppure uno straccio di tabella periodica, non sapevano cosa fossero gli elementi a livello atomico, e allora come stramaledizione facevano a CREARE UNA PILA BASATA SUI PROCESSI DI RIDUZIONE E DI OSSIDAZIONE, VISTO CHE NON POTEVANO NEPPURE CLASSIFICARE I GAS SULLA PROPRIA NATURA??? E non solo, di cosa si presume fossero fatti quei benedetti anodo e catodo? Su quali basi sarebbero partiti per capire che delle particelle che per loro non esistevano potessero comportarsi in un modo a seconda del polo (riduzione o ossidazione)? E ho paura a chiedere in COSA consistesse il processo di raffreddamento (di cosa poi, della CO2? Per farla precipitare di nuovo nell'acqua ed ottenere acido carbonico???)
                        Più parli di questi egizi, più sembrano davvero una colonia ghoaud e non una civiltà ampiamente preindustriale basata sul rame e pochissimo ferro.
                        Oh, a proposito: sempre sul banale, eh? Dove sono finite le tracce di un sistema così sofisticato? E ancora: ma pensi davvero che con una sola pila potessero ricavare tanto idrogeno da poterlo usare per le esigenze quotidiane? Va bene che non erano gli USA, ma anche solo per accendere le lampadine, ce ne vuole di gas. E non accenni ai dispositivi di compressione del suddetto, ne' di quanto serve per trasportarlo: ho un amico che lavora giustappunto nel campo dell'ingegneria dei gasdotti, e la complessità richiesta per una cosa apparentemente semplice come una rete di distribuzione a tubi fà un po' paura.

                        PS - stai continuando a glissare su tutte le domande che ti vengono poste. A ripostarle ci vorrebbe una sezione a parte "Le inevase di Pallino"
                        Ultima modifica di Valmax; 01-12-2008, 15:46.

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                        • Cella Elettrolitica Microbilogica

                          Scusate lo schema è stato aggiornato.
                          Un cordiale saluto.
                          File allegati

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                          • Proposta Varizione Schema

                            Io non mi ritengo un esperto, sarà perchè non lo sono affatto, però in quel disegno mancano alcuni elementi (mettendolo a confronto con l'acido acetico):
                            -La membrana a scambio ionico per poter separare H+
                            -Il secondo elettrolita per poter cedere energia all' H+ e trasformarlo da 8H+ a 4H2
                            -Una fonte di energia elettrica in più per poter trasformare tutte e 8 gli H+

                            Non voglio fare il rompiscatole,ma se secondo il tuo schema il processo funzionasse, dovrebbe funzionare anche con l'acido acetico.
                            Senza membrana e utilizzando solo H2O come elettrolita ognuno a casa potrebbe costruire una di queste celle senza problemi o costi gravosi.
                            Se le mie osservazioni sono sbagliate ditemelo, sarei davvero felice di sbagliare
                            Un saluto
                            Ultima modifica di blade; 01-12-2008, 18:44.
                            :D;):D

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                            • Ciao blade, nessun rompiscatote, anzi ti ringrazio per la dritta.
                              Ho gia detto che la membrana aumenta l'efficienza impedendo la contaminazione del catodo, ma il processo funziona lo stesso.
                              Nel disegno manca un pezzo, il condotto di uscita del H2 è collegato al catodo.
                              Questa c'è, ma per il momento mi riservo di rispondere.
                              Dai che siamo sulla buona strada.
                              Cordiali salutoni.

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                              • urka che bello

                                Ma allora si potrebbe costruire la cella ad acido acetico senza usare la membrana; la produzione sarebbe più scarsa e meno efficiente però i costi sarebbero molto bassi in fondo..
                                :D;):D

                                Commenta


                                • A proposito di resa: di che materiali sarebbe fatta questa pila? Che dimensioni? E, soprattutto, che resa energetica?

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                                  • Questo ce lo devi dire tu Val?
                                    Attendiamo fiduciosi la tua collaborazione, ci manca un ingegnere. Non stò scherzando.
                                    Saluti.

                                    Commenta


                                    • Originariamente inviato da PALLINOF Visualizza il messaggio
                                      Questo ce lo devi dire tu Val?
                                      Attendiamo fiduciosi la tua collaborazione, ci manca un ingegnere. Non stò scherzando.
                                      Saluti.
                                      Non esiste chimicamente parlando la specie H+ libera: trattasi di semplificazione per rappresentare le reazioni chimiche.
                                      Se esistesse si tratterebbe di un protone altamente reattivo che reagirebbe con qualsiasi altra particella nel suo intorno.
                                      L'esistenza o meno di una membrana per separare gli H+ (e basata su quale principio poi???) e' del tutto indifferente.

                                      Commenta


                                      • Beh, innanzi tutto non è una specie e neppure una razza o varietà, ma si tratta di uno ione H+ con carica positiva che viene attratto dal catodo (negativo) dove riceve un elettrone e si unisce con un'altro H+ per formare una molecola stabile come H2. La membrana porosa e selettiva al H+ serve per aumentare l'efficienza che sarebbe compromessa da inquinanti aventi la stessa carica positiva.
                                        Scusa EGO73 il fatto di non conoscere alcune cose non significa che non esistono!
                                        Siamo sempre in attesa di un buon ingegnere per dimensionare l'impianto.
                                        Se ti senti dire spesso "tu vuoi sempre avere ragione", allora comincia a pensare di aver ragione d'avvero.

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                                        • Pallino, chiederti di pensare come essere istruito è ormai fatica erculea.
                                          Gli atomi di idrogeno NON SONO ELETTRICAMENTE CARICHI. Non sono Ioni, ne' positivi ne' negativi. Guarda QUI http://it.wikipedia.org/wiki/Ione
                                          Non solo: in quell'assurda rappresentazione non si capisce cosa ci sia nella vasca, se acqua o acqua e metano, o se venga fuori un brodo partendo da acqua e batteri!

                                          Poi, perché scindendo l'acqua/composto, i batteri dovrebbero liberare ioni idrogeno e non idrogeno (H2) e basta? Si premuniscono anche di dargli la carica? Cosa mi sono perso?

                                          E ancora: dove cricchero è il filtro per le scorie di questo processo di lavorazione? Cosa si raffredda? Quando il brodo viene decomposto in anidride carbonica e idrogeno si mette a scaldarsi? Bolle? Emette gas roventi?

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                                          • Giusto per ricordarci del tema: se per te, almeno da come hai titolato l'illustrazione, quella pila dovrebbe essere qualcosa che era stato usato nelle piramidi, piacerebbe sapere

                                            1) perché non è stata trovata traccia dell'impermeabilizzazione a cui quella camera-serbatoio doveva essere stata per forza sottoposta?
                                            2) perché non vi è traccia di un 'impianto di raffreddamento' (ammesso e non concesso che, vedi prima, fosse necessario)
                                            3) perché non vi sia traccia dei condotti necessari per il trasporto dell'energia elettrica (o che la piramide si metteva a brillare da sola come una lampadina??)

                                            Più vai avanti nel tentativo di sostenere le tue supposizioni, più ti si incartano.
                                            Se invece hai dato un nome errato all'immagine, te ne chiedo scusa, visto che, a vederla così, e talmente fuori scala che si dovrebbe pensare che almeno il 70% dello spazio della piramide fosse occupato dalla pila.
                                            Ultima modifica di Valmax; 02-12-2008, 11:01.

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                                            • Originariamente inviato da PALLINOF Visualizza il messaggio
                                              Beh, innanzi tutto non è una specie e neppure una razza o varietà, ma si tratta di uno ione H+ con carica positiva che viene attratto dal catodo (negativo) dove riceve un elettrone e si unisce con un'altro H+ per formare una molecola stabile come H2. La membrana porosa e selettiva al H+ serve per aumentare l'efficienza che sarebbe compromessa da inquinanti aventi la stessa carica positiva.
                                              Scusa EGO73 il fatto di non conoscere alcune cose non significa che non esistono!
                                              Siamo sempre in attesa di un buon ingegnere per dimensionare l'impianto.
                                              Se ti senti dire spesso "tu vuoi sempre avere ragione", allora comincia a pensare di aver ragione d'avvero.
                                              PallinoF,
                                              per formazione culturale, tendo a parlare di quello che so. A differenza di altri.
                                              Quindi, ti ripeto, lo ione H+ e' una semplificazione per la rappresentazione dei meccanismi delle reazioni chimiche.
                                              Infatti, nelle reazioni di cui parli tu, al limite, sarebbe corretto parlare di ione H3O+.

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                                              • Carissimo Val sono interessato a discutere su problematiche tecniche che tu forse riesci a scorgere meglio di me, ma non posso fare un trattato di chimica.
                                                La chimica delle ossido-riduzioni è questa e non è questo il posto per metterla in discussione con nuove teorie.
                                                A suo tempo mi sono sorbettato 4 esami di chimica (chimica generale e inorganica, chimica organica, biochimica, chimica pedologica) e credo di esserne sazio per un bel pò di tempo.
                                                Adesso proviamo a rispondere alle 3 domande tecniche.
                                                1 - A mio modesto parere (non sono ingegnere) la diversa modalita costruttiva e i materiali utilizzati fanno sicuramente della camera del re una camera stagna a prova di acqua.
                                                2 - La reazione di ossidoriduzione sopra esposta e una reazione esotermina, cioè sviluppa calore che alla lunga potrebbe provocare un eccessivo innalzamento della temperatura nocivo per i batteri.
                                                3 - E' stato documentato con filmati e foto la presenza di lunghe barre metalliche all'interno dei condotti della camera del re che avrebbero dovuto servire da elettrodi (anodo e catodo) collegati ad un sistema in grado di funzionare come pompa di elettroni.
                                                Dai un'occhiata al forum di blade.
                                                Ciao e grazie per la collaborazione.

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                                                • Originariamente inviato da PALLINOF Visualizza il messaggio
                                                  A suo tempo mi sono sorbettato 4 esami di chimica (chimica generale e inorganica, chimica organica, biochimica, chimica pedologica) e credo di esserne sazio per un bel pò di tempo.
                                                  Visto che non sei scevro di nozioni chimiche, prova a leggere queste informazioni:
                                                  http://it.wikipedia.org/wiki/Idrogenione
                                                  http://it.wikipedia.org/wiki/Idrogeno
                                                  Come vedi, nell'ambiente da te descritto non c'e' nessuna disponibilita' che la specie chimica H+ sia stabile. Esiste la specie H3O+.
                                                  Ma da questa non separi certo l'H2.

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                                                  • "Carissimo Val sono interessato a discutere su problematiche tecniche che tu forse riesci a scorgere meglio di me, ma non posso fare un trattato di chimica."

                                                    Non devi, è vero, ma quando ti pongono domande precise, è tuo dannato DOVERE, come propositore dell'idea, rispondere in modo altrettanto preciso, non gettando lì simboli e formule a caso. La tua risposta fa capire che stai arrancando, che di quegli esami che hai fatto poco o niente ti sia rimasto dentro. E dire che la mia era una domanda semplice, non roba da sette lauree.

                                                    "1 - A mio modesto parere (non sono ingegnere) la diversa modalita costruttiva e i materiali utilizzati fanno sicuramente della camera del re una camera stagna a prova di acqua."
                                                    Bravo, non sei ingegnere, e le pietre della piramide non sono state trattate per essere di per sè idrorepellenti. Hanno usato dei buoni isolanti per tenerle insieme, questo sì, ma quella roccia non è impermeabile ne' impermeabilizzata. Ne vuoi una riprova? Da qualche anno l'ente turismo d'Egitto ha dovuto drasticamente limitare il numero di visitatori nelle piramidi e nelle tombe, perché l'umidità portata dal respiro umano stava erodendo la roccia e le iscrizioni. A meno che tu non abbia trovato prove documentali di quanto affermi. Vedi, se la camera dei re fosse stata il cuore di una grande pila, non credi che alla lunga il calore dei suoi liquidi, l'azione chimica stessa del suo contenuto, avrebbero lasciato che so...un pochino di erosione sulle pietre?

                                                    "2 - La reazione di ossidoriduzione sopra esposta e una reazione esotermina, cioè sviluppa calore che alla lunga potrebbe provocare un eccessivo innalzamento della temperatura nocivo per i batteri."

                                                    Accetto la risposta. A questo punto occorre spiegare come funziona il processo di raffreddamento nella camera dei re, visto che nel tuo disegnino degno di Hammuraby non si vede come ottenere uno scambio termico bilanciato adeguato, inclusi degli sfiatatoi. Come ho già detto, tua l'idea, tua la responsabilità di illustrarne i dettagli.

                                                    "3 - E' stato documentato con filmati e foto la presenza di lunghe barre metalliche all'interno dei condotti della camera del re che avrebbero dovuto servire da elettrodi (anodo e catodo) collegati ad un sistema in grado di funzionare come pompa di elettroni."
                                                    Link, link, link. E serio, grazie: ho cercato e i soli riferimenti di cui parli sono saltati fuori su siti la cui affidabilità è più o meno quella delle promesse di un politico. E' possibile comunque che abbiano usato del metallo per rinforzare alcuni punti delle camere, ma non sorprende che sia poco: non dimentichiamo che il ferro era materiale raro nell'antico Egitto (era chiamato non a caso il metallo degli dei), e si usavano il rame e le sue leghe.
                                                    E se hanno trovato quelli che secondo te erano anodo e catodo di un enorme circuito, dov'è il resto del circuito, che a maggior ragione dovrebbe essere ben protetto dentro la piramide?
                                                    E come avrebbero costruito a questo punto, la piramide? Partendo dalla camera dei re ed edificando tutto il resto intorno? E dove stoccavano l'idrogeno se, nel tuo disegno, quasi tutto lo spazio è usato dal solo serbatoio per il misterioso brodo acqua-metano?
                                                    Oh, sì: e il metano??? Come se lo producevano, quello? O come lo estraevano dal sottosuolo? Con le trivelle che non avevano?

                                                    Che spasso, ragazzi! Manco Stanlio e Ollio mi facevano ridere così.

                                                    PS - non siamo nel forum di Blade. Se Blade vorrà intervenire a tuo supporto, sarà libero di farlo, altrimenti TU, pincopallino, ci tiri fuori DATI E PROVE, grazie
                                                    Ultima modifica di Valmax; 02-12-2008, 15:33.

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                                                    • "E' stato documentato con filmati e foto la presenza di lunghe barre metalliche all'interno dei condotti della camera del re che avrebbero dovuto servire da elettrodi (anodo e catodo) collegati ad un sistema in grado di funzionare come pompa di elettroni."

                                                      In altre piramidi, è stato documentato che NON c'erano barre metalliche, e questo avrebbe potuto senz'altro far pensare ad un sistema di trasmissione di energia senza fili.

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                                                      • "In altre piramidi, è stato documentato che NON c'erano barre metalliche, e questo avrebbe potuto senz'altro far pensare ad un sistema di trasmissione di energia senza fili."

                                                        Quindi è ufficiale. Erano alieni

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                                                        • Su ragazzi, occorrono domande più serie, Ancora aspetto la collaborazione di Val.
                                                          La prima si commenta da se “La Camera del Re è totalmente costituita da blocchi di granito rosso levigato misuranti quasi m. 5,20x10,40 m. per un’altezza di 5,80 m (la camera)”. Se questo non è materiale impermeabile prova a gettare un bicchiere di acqua sopra un tavolo di marmo e aspetta sotto la goccia.
                                                          Sono d’accordo sul misero disegnino, al momento non so fare di meglio, forse puoi aiutarmi???
                                                          L’impianto di raffreddamento della camera del re è lo zed. Le cinque lastre di granito che formano quattro sacche d’aria che permettono la dispersione di calore dalla camera alla massa della piramide.
                                                          Non ho mai parlato di ferro, ma di barre metalliche. Il resto delle domande a mitragliatrice, non aspettano risposta e quindi per il momento non se la meritano.
                                                          Consiglio un’altra occhiata al forum di blade c’è un bello schema che mi piacerebbe commentare.
                                                          Cordiali saluti.
                                                          Se ti senti dire spesso "tu vuoi sempre avere ragione", allora comincia a pensare di aver ragione d'avvero.

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                                                          • Pallino, ci fosse la TUA. di serietà, sarebbe un mondo migliore.
                                                            Non basta che una pietra sia fatta di granito solidissimo perché sia implicitamente impermeabile, soprattutto quando ciò che deve contenere, non per un giorno, non per due, ma per ANNI, è una mistura a temperatura variabile e amagari anche leggermente acidula, è ben capace non dico di sbriciolare il granito ma sicuramente di lasciare dei segni. Dei quali non c'è traccia. Inoltre, visto che come è noto una pila non mantiene le sue proprietà a tempo indefinito ed ogni tanto va cambiata, come facevano? Toglievano l'intera camera dei re e la rimpiazzavano? Non scherzo: è nella natura delle pile perdere le proprie caratteristiche fino al punto in cui si rende necessario sostituirle.

                                                            Ormai che tu non risponda alle domande più elementari manco lo considero 'immeritevole', perché ce ne sono tante, ed ogni tua osservazione ne solleva di nuove. E tu vorresti collaborazione? Chiediti come mai Blade o Hammuraby, che a differenza di me sembrano più acritici, non ti hanno dato quello che chiedi.

                                                            Se tu vuoi uno yes-man, scordatelo. Se vuoi collaborazione, rispondi AD OGNI SINGOLA DOMANDA che ti è stata posta. Nel tono che preferisci, ma rispondi. A tutto. E ce ne sono tante. Tra le altre cose, ti ho chiesto dei link a siti SERI che parlino dei presunti anodi e catodi della piramide, e naturalmente, TU CHE NE HAI PARLATO nisba! Come si diceva: ma chi ti ha dato la patente?

                                                            E, ripeto, non siamo sul tuo blog o sul forum di Blade. Dammi almeno un link, e vediamo cosa Blade ha da dire in merito

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                                                            • Ma non dimentichiamo altri deliziosi particolari:

                                                              1) diciamo che la pila veniva regolarmente svuotata quando perdeva la sua capacità di produrre energia. Dove sono i canali di scolo e quelli di riempimento? Intendo nella camera dei re, nella piramide. O adesso mi dirai che il tuo misterioso sito contiene foto (mai viste) anche di suddetti canali, come quelle delle barre per l'anodo e il catodo (idem: pagare moneta vedere cammello)?
                                                              2) dando per scontato che gli egizi sapessero che fossero i batteri la causa della formazione del gas, da quando avevano già imparato la fisica dell'elettricità a sufficienza da sapere che ci vogliono anodo e catodo per le reazioni di riduzione e di ossidazione? Osservavano gli scarabei e trovavano il magico intuito? C'è traccia di esperimenti o ricerche nel campo dell'elettricità?

                                                              Nel disegno c'è un particolare che mi era sfuggito: il condotto del metano, in basso: serve per l'immissione o per portare via il metano? In entrambi i casi è, tanto per cambiare, uno sbaglio, visto che il gas tende a salire e dovrebbe essere raccolto/pompato dall'alto.
                                                              Che venga raccolto o pompato, tuttavia, dove sono i compressori che dovrebbero fare questo lavoro? Se il metano veniva immesso, da dove lo tiravano fuori gli egizi, visto che ancora (spero) le trivelle di estrazione non erano state ancora inventate?

                                                              PS - In realtà ormai queste domande, per te immeritevoli, ma delle quali hai una paura blu di cercare di rispondere, sono più a beneficio di chi si vuole farsi sempre due risate, tanto per capire che livello di surrealità tu stia raggiungendo.
                                                              Ultima modifica di Valmax; 03-12-2008, 00:08.

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