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L'idrogeno Di Cheope

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  • Il Papa mette in guardia contro la tentazione della scienza moderna di seguire, anzichè il benessere dell'umanità, "il facile guadagno o, peggio ancora, l'arroganza di sostituirsi al Creatore". Una forma di "hybris", di arroganza, che può assumere - ha ammonito Ratzinger - "caratteristiche pericolose per la stessa umanità".

    Un saluto a tutti.
    "La nostra civiltà allattata dal petrolio, ha raggiunto l’età dello svezzamento, ora abbiamo bisogno di buoni pediatri per superare questa fase critica di sviluppo. " (Pallinof)

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    • Complimenti, Pallino, per questa tua lucida sottolineatura dell'ovvio sulle giaculatorie che quel vecchio baiocco spara ormai per la paura di restare senza audience.
      Ora, premettendo che gentaglia come Mengele & soci non sono scienziati, ma mostri che usano la scienza come scusa per soddisfare i loro sadici bisogni,
      1) tu lo hai mai visto uno scienziato ricco???? E non intendo un rappresentante farmaceutico, ma proprio uno di quei ricercatori che si fanno un mazzo così per tutta la vita ad uno stipendio imbarazzante.
      2) Guarda un po' se Margherita Hack vive col reddito di Creso
      3) Piero Angela ha i soldi, certo, ma perché fa molta televisione.
      4) Lo scopo di ogni scienziato è di contribuire alla conoscenza di ciò che ci circonda, con metodi scevri da ideologie politiche e/o religiose. Se questa è arroganza, ben venga
      5) tutte le volte che religione e politica hanno attivamente influenzato il metodo di ricerca, i risultati sono stati penosi. E' un fatto storico.

      Oh, e infine: cosa cavolo c'entrano i deliri papali con il tuo idrogeno di cheope, del quale mai più si ebbe notizia?

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      • La piramide di Cheope fu costruita per ricreare le condizioni fisiche (temperatura e pressione) necessarie allo sviluppo di questo particolare microrganismo nutrito con il biogas della fermentazione anaerobica della biomassa per la produzione di ossidrogeno utilizzato per generare corrente elettrica e calore in un sistema biologicamente ed energeticamente compatibile con lo sviluppo di una splendida civiltà, senza la necessità di dover occupare e sfruttare nuovi territori e popolazioni.

        Per saperne di più http://geoponica.myblog.it il mio blog appena aggiornato.

        Un saluto a tutti.
        "La nostra civiltà allattata dal petrolio, ha raggiunto l’età dello svezzamento, ora abbiamo bisogno di buoni pediatri per superare questa fase critica di sviluppo. " (Pallinof)

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        • E ritorniamo sempre allo stesso punto, Pallino: se addirittura pensavano di sfruttare attivamente l'elettricità, dove sono
          a) gli impianti da collegare alla piramide?
          b) le infrastrutture (leggi, generatori e trasformatori)?
          c) le prove dell'attività mineraria collegata alla creazione delle infrastrutture necessarie ad una rete di distribuzione nazionale?

          Qualunque sciocchino può interpretare i geroglifici come vuole (è il grande vantaggio di una lingua morta e semisconosciuta), ma da questo a vedere i risultati (che tu millanti come già realizzati) ne passa.

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          • Risposta a Val:
            Probabilmente mancavano i Rockefeller, i Rothschild e i Nobel.
            Se avrai un pò di pazienza per leggere i mie post precedenti forse capirai cosa voglio dire.
            Un cordiale e personale saluto.
            "La nostra civiltà allattata dal petrolio, ha raggiunto l’età dello svezzamento, ora abbiamo bisogno di buoni pediatri per superare questa fase critica di sviluppo. " (Pallinof)

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            • NOn siamo nel tuo blog, ma in questo forum. E dato che hai la preziosa opportunità di esporre la tua visione dei fatti in modo libero, allora fallo senza cincischiare: io ti ho fatto delle domande precise, oltre a numerose altre che per ora non ripeterò.
              Le tue risposte?

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              • Mi piacerebbe avviare una seria discussione in questo forum sugli argomenti trattati nel mio blog, ma per favore affrontiamo un quesito alla volta altrimenti perdiamo solo tempo. Anzi vorrei anche aggiungere un collegamento nel mio blog al forum se è possibile. Qalcuno può indicarmi come fare????

                Un cordiale saluto a tutti.

                "La nostra civiltà allattata dal petrolio, ha raggiunto l’età dello svezzamento, ora abbiamo bisogno di buoni pediatri per superare questa fase critica di sviluppo. " (Pallinof)

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                • Pallino, NON è difficile. Se sei così convinto del fatto che gli antichi egizi sfruttassero l'energia elettrica, significa che il gas che secondo te veniva prodotto & stoccato nella piramide di Cheope doveva essere usato per fare bollire l'acqua e generare il vapore necessario a fare funzionare le dinamo. Piaccia o no, la corrente così si fa. Dopodiché, la corrente deve essere distribuita e incanalata attraverso i trasformatori, che fanno in modo da 'regolare' la potenza del flusso. Ora, per fare tutto questo occorre TANTO rame, acciaio, materiali sintetici isolanti (leggi, cartone e polimeri plastici [e qui mi piacerebbe vedere cosa ne pensi della loro industria chimica]). Senza contare una grande e costante quantità di acqua da deviare verso la centrale per metterla a bollire... E siamo solo all'abecedario: Pallino, riesci VAGAMENTE ad intuire la profonda TRASFORMAZIONE territoriale necessaria per un simile lavoro??? Puoi anche dire che un geroglifico preso a caso ci indica la via della vita eterna, ma nel momento in cui attribuisci un intero sistema di energia ad una nazione che, secondo TUTTE LE TESTIMONIANZE PERVENUTE dai testi dei vicini di detta nazione, non possedeva, allora

                  a) stai facendo il Pancia della situazione e ti diverti a prendere per i fondelli. Contento te.
                  b) tu sei totalmente divorziato dalla realtà.

                  Te lo richiedo: dove sarebbero i resti delle opere succitate, considerando soprattutto che in Egitto il ferro (minerale fondamentale per questi lavori) era praticamente sconosciuto e considerato alla stregua di un metallo prezioso? Possibile che i suoi vicini non gliene avessero neppure venduto un grammo?
                  Oh, e già che ci siamo, un'altra fondamentale puntualizzazione: costruire una centrale di quel tipo in un'area geografica comunque soggetta a tempeste di sabbia avrebbe richiesto edifici non meno monumentali della stessa piramide per garantire adeguata protezione agli impianti ed ai trasformatori dalla sabbia. Che strano, mai vista traccia di questi palazzi...

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                  • Bene Val, ma andiamo per gradi, un pochino alla volta!!!!
                    Allora nel mio blog sostengo che la produzione di energia elettrica avveniva tramite una particolare pila a combustibile detta anche cella a combustibile dal nome inglese fuel cell.
                    Utilizzando i gas idrogeno e ossigeno che per mezzo di un elettrolita si uniscono per formare acqua e generare un flusso di elettroni, cioè la corrente elettrica continua.
                    Scusa Val, ma sai di cosa si tratta??????
                    Bruciare metano o qualsiasi altro combustibile per generare vapore e produrre corrente tramite una dinamo è una bestemmia dal punto della redditività energetica. In poche parole chi ci guadagna sono i Rockefeller, i Rothschild e i Nobel non sicuramente noi, ne tantomeno l'ambiente.
                    Se questo è chiaro passiamo oltre.
                    A presto un saluto.

                    "La nostra civiltà allattata dal petrolio, ha raggiunto l’età dello svezzamento, ora abbiamo bisogno di buoni pediatri per superare questa fase critica di sviluppo. " (Pallinof)

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                    • Wikilink http://it.wikipedia.org/wiki/Pila_a_combustibile

                      Wiki-quote
                      "I problemi connessi all'uso dell'idrogeno come combustibile sono essenzialmente la sua scarsa densità energetica su base volumetrica (mentre è notevole su base massica), che richiede, per il suo stoccaggio, cilindri in pressione, in alternativa uno stoccaggio criogenico a 20 kelvin, o uso di metodologie di confinamento tramite spugne ad idruri metallici; nessuna di queste soluzioni risolve completamente il problema dello stoccaggio. Questa difficoltà ha stimolato vari filoni di ricerca alcuni dei quali rivolti a sostituire come combustibile l'idrogeno a favore di altri tipi di combustibili, quali il metanolo e l'acido formico; con questi combustibili, la densità di potenza prodotta dalla pila è più ridotta rispetto all'uso del solo idrogeno, relegando le applicazioni possibili al solo campo della elettronica (in particolare cellulari e laptop). Le peggiori caratteristiche della pila con combustibili alternativi all'idrogeno sono dovute essenzialmente all'aumento della sovratensione anodica per promuovere la reazione del combustibile.
                      Alternativamente, all'uso diretto del metanolo, è possibile un processo di trasformazione (reforming) in idrogeno, ma in tale processo si produce anche CO, un composto, che anche in piccole quantità (poche ppm), può portare al completo blocco di funzionamento delle celle. L'ingombrante equipaggiamento di purificazione, necessario per evitare la presenza di monossido di carbonio, aumenta la complessità del sistema con una parallela riduzione delle prestazioni.
                      Nel caso di uso del solo idrogeno, la sicurezza del sistema è spesso citata come un grave problema, ma nell'uso operativo, se si adottano particolari accorgimenti come l'utilizzo di fonti di idrogeno a rilascio controllato (quali gli idruri metallici), l'idrogeno può essere più sicuro della benzina."

                      Direi proprio che so di cosa si tratta. QUindi, la domanda rimane: come si fa ad ottenere, con una tecnologia che avrebbero dovuto svluppare oltre 2mila anni fa, una potenza addirittura SUPERIORE a quella che nel 21mo secolo non riusciamo ad ottenere?
                      Secondo: dove li trovavano i materiali?
                      Il resto delle domande rimane. E, naturalmente, l'uso di gas naturale non è affatto una bestemmia, proprio perché, nello specifico caso, sei il primo a dire che doveva essere una risorsa davvero abbondante e di facile produzione. I rotschild erano di parecchi secoli a venire, e la dinastia dei faraoni sicuramente non avrebbe avuto problemi ad arricchirsi con questa risorsa. O mi vuoi anche dire che il gas era gestio da democratiche cooperative?
                      Rimangono le domande: sapendo quali sono i limiti delle celle combustibili per la produzione industriale, come potevano gli egizi costruire una serie di infrastrutture adatte per la distribuzione nazionale? La domanda si ricollega al post #188
                      Sai rispondere o stai di nuovo vagando per l'etere dei sogni?

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                      • propongo di lasciarlo scrivere da solo fino a quando non comincerà a rispondere a qualche domanda


                        Odisseo
                        (E d'un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all'ispirazione. (cit. Arancia meccanica) - Ma se quella non arriva, il cervelluto stà inguaiato assai (Odisseo - Gigantosaurus Carinii Patagoniae)

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                        • Mi sa che arrivo al pensionamento, allora, ma perché no? Male che vada, continuerà a fare la figura del ricottaro.

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                          • Giovanotti rilassatevi, state dando i numeri.
                            Forse comincio a capire cosa significa "Ai confini della scienza".
                            Bacio le mani, a presto.

                            "La nostra civiltà allattata dal petrolio, ha raggiunto l’età dello svezzamento, ora abbiamo bisogno di buoni pediatri per superare questa fase critica di sviluppo. " (Pallinof)

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                            • Originariamente inviato da PALLINOF Visualizza il messaggio
                              Bene Val, ma andiamo per gradi, un pochino alla volta!!!!

                              Bruciare metano o qualsiasi altro combustibile per generare vapore e produrre corrente tramite una dinamo è una bestemmia dal punto della redditività energetica.

                              "La nostra civiltà allattata dal petrolio, ha raggiunto l’età dello svezzamento, ora abbiamo bisogno di buoni pediatri per superare questa fase critica di sviluppo. " (Pallinof)
                              a parte che è un alternatore
                              chi sarebbero i pediatri?

                              ciao

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                              • Sono perfettamente d'accordo sulla puntualizzazione. Non voglio assolutamente arrogarmi il titolo di "pediatra", anche perchè sono un agronomo.
                                Però vorrei avviare una seria discussione sui temi esposti nel mio blog che mi stanno molto a cuore. Al di là delle dimostrazioni storiche, di cui ho premesso non sono un'esperto, la mia è una visione delle informazioni trovate sul web circa la civiltà egizia dal punto di vista agronomico.
                                Conosco molto bene il processo di fermentazione anaerobica per la produzione di biogas e la considero una grande opportunità per l'azienda agricola, cioè produrre energia non solo alimentare, ma per soddisfare il mercato energetico del nostro modello di sviluppo.
                                Il punto debole è la trasformazione del biogas in energia elettrica attraverso la combustione che ha una resa bassissima (20-30 %) con dispersione della restante energia sottoforma di calore. Senza considerare le emissioni di CO2 prodotte dalla combustione che, è anche vero. provengono dalla biomassa e ritornano in ciclo successivamente.
                                La cosa interessante che cerco di spiegare è la possibilità di utilizzare il biogas per allevare alcuni batteri capaci di sintetizzare un enzima (idrolasi) in grado di scindere la molecola di acqua in ossidrogeno (HHO) con una redditività energetica conveniente.
                                Le odierne tecniche per la produzione di HHO sono per via elettrolitica ed energeticamente non convenienti, ma gli impieghi di questo gas in molti settori giustificano la sua produzione.
                                Mi risulta difficile comprendere l'ostracismo perpetrato nei miei confronti da aspiranti "pediatri" poco preparati.
                                Un analfabeta vede la scrittura come qualcosa di misterioso, così molte testimonianze della storia dell'uomo ci risultano incomprensibili, ma con le conoscenze che oggi abbiamo e un pizzico di umiltà forse potremmo fare tesoro delle esperienze dei nostri avi.

                                Un cordiale satuto a tutti.

                                "La nostra civiltà allattata dal petrolio, ha raggiunto l’età dello svezzamento, ora abbiamo bisogno di buoni pediatri per superare questa fase critica di sviluppo. " (Pallinof)

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                                • E intanto, tante chiacchiere ma risposte zero. Pallino, se vuoi tornare con i piedi nel 21° secolo va benissimo, quindi qui restiamo.
                                  Come tu stesso dici, allo stato attuale non vi è convenienza nell'uso dei biogas come tu proponi. E' più conveniente e pratico puntare sulle FER collaudate e sviluppate quali FV, eolico e geotermico.

                                  L'ostracismo non viene dall'idea di questa tua singolare FER, ma dalla tua ossessione a volere attribuire a una civiltà vecchia di 3.000 anni delle conoscenze in biologia, chimica, inegneria e mineralogia che NON possedevano. Come vorresti essere preso sul serio partendo da simili corbellerie? Vediamo di restare sul seminato e scoprire come la bioelettrolisi possa essere utile nell'ambito della produzione domestica (leggi, celle di combustibile). E allora si che potremo parlare seriamente.

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                                  • L'unica Fonte Energetica Rinnovabile della terra è Ra, il Dio-Sole di Eliopoli nell'antico Egitto. Emerse dalle acque primordiali del Nun portato tra le corna della vacca celeste, la dea Mehetueret.
                                    Le FER di cui parli sono tecnologie che permettono la trasformazione dell'energia radiante di Ra in altre forme di energia (elettrica, etc.).
                                    Il sistema biologico terrestre si basa sulla conversione dell'energia radiante, a cui tutti possono accedere, in composti del carbonio attraverso la fotosintesi.
                                    Il ciclo del carbonio è caratterizzato dalla formazione di composti sempre più complessi e ricchi di energia. Dalla molecola di glusosio all'amido, cellulosa, lignina, carbone, petrolio.
                                    A differenza del mondo animale l'uomo possiede la tecnologia per poter utilizzare questa enorme riserva energetica, ma è il tempo che regola il ciclo del carbonio.
                                    Utilizzare energia fossile (carbone e petrolio) per sviluppare tecnologie come FV, eolico e geotermico non mi sembra che possa essere una soluzione ecocompatibile, ma a riempire le tasche di pochi e svuotare quelli di molti.
                                    Sono convinto che abbiamo le conoscenze e la tecnologia sufficiente per poter far fronte all'approvvigionamento energetico dell'intera umanità, ma è necessaria una nuova politica energetica priva di interessi di parte e che sappia guardare con spirito critico alla storia dell'umanità.
                                    Sono d'accordo sulla discussione in merito alla "bioelettrolisi" nei prossimi post.
                                    Un Saluto, a presto.
                                    "La nostra civiltà allattata dal petrolio, ha raggiunto l’età dello svezzamento, ora abbiamo bisogno di buoni pediatri per superare questa fase critica di sviluppo. " (Pallinof)

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                                    • Semplificando per rendere l'idea:
                                      I tempi di formazione dei composti del ciclo del carbonio:
                                      1- Glucosio ore
                                      2- Amido settimane
                                      3- Cellulosa mesi
                                      4- Lignina anni
                                      5- Carbone secoli
                                      6- Petrolio millenni
                                      Allora considerando l'intervallo di tempo tra una generazione umana e l'altra dobbiamo porci seriamente il problema dove concentrare l'approvvigionamento energetico per non lasciare ai nostri figli una macchina senza benzina.
                                      Dato per scontato il ruolo dell'agricoltura nella produzione e gestione di questi prodotti, mi riferisco ai primi quattro, è necessaria una seria politica energetica che permetta l'applicazione delle tecnologie necessarie a convertirli in energia compatibile con l'odierno modello di sviluppo (combustibili, elettricità).
                                      I primi due (glucosio e amido) sono anche fonte di energia alimentare, ma l'enorme potenzialità di produzione data dai brevi tempi di sintesi dovrebbe scoraggiare nelle loro affermazioni chi crede che utilizzare questi prodotti determini la fame nel mondo.
                                      Il terzo (cellulosa) credo che non ci sono problemi di compatibilità, non conosco alcuna ricetta culinaria ove viene contemplata tranne in qualche dieta a base di fibre.
                                      Il quarto (lignina) sono abbastanza convinto che tranne l'utilizzazione di sottoprodotti la sua vocazione sia per manufatti in cui necessiti questo tipo di materiale.
                                      Agli ultimi due (carbone e petrolio) dobbiamo essere molto grati per il notevole sviluppo tecnologico, anche se ci è costato guerre e fame per ingrassare i potenti del mondo. Oggi però dobbiamo dire "basta" se vogliamo un futuro VERDE per noi e per i nostri figli.
                                      Le tecnologie del FV, eolico e geotermico ritengo che sono UTILISSIME per la produzione di energia da utilizzare nelle aree dove vengono prodotte, ma la costruzione di questi impianti non deve dipendere dai combustibili fossili (carbone e petrolio) altrimenti continuiamo ad ingrossare le tasche dei soliti noti e ci addentriamo in un vicolo cieco senza alcuna possibilità di uscita.

                                      Un cordiale saluto, a presto.

                                      "La nostra civiltà allattata dal petrolio, ha raggiunto l’età dello svezzamento, ora abbiamo bisogno di buoni pediatri per superare questa fase critica di sviluppo. " (Pallinof)

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                                      • Pallino, è una semplice questione che si riduce a due parametri: disponibilità e resa. Fino ad ora, petrolio carbone e gas sono stati i combustibili più abbondanti e semplici da estrarre e lavorare, e il loro uso è stato proposto su larga scala solo a fronte dell'avanzamento delle necessità industriali. Non a caso, fino a quel momento, il petrolio era scarsamente considerato come risorsa energetica.
                                        Adesso che il progresso scientifico rende più economiche le FER, anche i 'soliti noti' come li chiami si adatteranno e le includeranno nelle loro offerte, permettendo loro di rifarsi la verginità (anche se in questo caso ci saranno effetti collaterali positivi sul fronte ambientale). Tuttavia, una componente fossile/nucleare sarà SEMPRE presente, visto che le industrie pesanti hanno bisogno OGNI GIORNO di quantità di energia che le FER non possono materialmente produrre. Come sempre, se hai SKY, ti invito a vedere il programma 'Come è fatto' su Discovery Channel, dove si ha un'idea molto precisa di tali quantità di energia usate per fabbricare gli oggetti più comuni della nostra vita.

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                                        • Bene!
                                          Anche se in alcuni post del mio blog (vedi "Il petrolio") ho affrontato la questione "disponibilità e resa", rischiando di essere accusato di SPAMMING, vediamo di chiarire il mio pensiero su questi due "parametri".
                                          Le enormi riserve di combustibili fossili (petrolio, carbone, gas) sono il frutto dell'attività del più antico pannello fotovoltaico che la natura ha creato: LA FOGLIA.
                                          Nel corso di milioni di anni l'opera incessante di numerosi microoganismi è riuscita ha concentrare l'energia prodotta nei "combustibili fossili".
                                          Quindi è vero che questi prodotti esistevano da sempre, ma per essere DISPONIBILI l'uomo ha dovuto sviluppare la tecnologia necessaria alla estrazione, trasporto, stoccaggio.
                                          Il primato del petrolio dipende dalla sua stabilità e concentrazione di energia che RENDE molto più economica la sua diffusione rispetto ai prodotti concorrenti.
                                          Se da un lato la grande DISPONIBILITA' ha scatenato una vera e propria caccia all'"oro nero" dall'altro era necessario creare un mercato adattandolo a tecnologie come il motore a scoppio e l'elettricità, ma il grosso salto di qualità è avvenuto nel settore primario con la famosa "rivoluzione verde" coinvolgendo la metà della popolazione dei paesi più sviluppati che allora si dedicava all'agricoltura.
                                          Queste conoscenze (motore a scoppio, elettricità, agricoltura) esistevano ancor prima dello sviluppo delle tenologie estrattive dei combustibili fossili e sono convinto che nulla avrebbe impedito la scoperta delle successive perchè la storia dell'umanità contiene molti misteri ai quali ancora non riusciamo a dare una spiegazione.
                                          Sicuramente questa grande disponibilià di energia ha accellerato il susseguirsi delle scoperte scientifiche e tecnologiche con la conseguenza di radicali cambiamenti sociali e culturali, ma l'obbiettivo di ampliare il mercato del petrolio non è mai venuto meno, anzi si e rafforzato con l'ausilio di interventi mirati.
                                          In America la Fondazione Rockefeller è stata l'artefice della "Rivoluzione verde", in Europa i Rothschild hanno finanziato il debito pubblico degli stati e in Svezia Alfred Bernhard Nobel istituì la famosa onorificenza. Il tutto finanziato dai proventi dell' "oro nero" come investimento per sviluppare il mercato futuro contaminando di petrolio scienza, cultura e politica.
                                          Mi spiace deludere i molti che in buona fede nutrono grosse aspettative dalle FER, ma non sono i "soliti noti" che si adatteranno, quanto le nuove UTILISSIME FER contribuiranno a continuare a far crescere il loro oleoso mercato.
                                          Ma non tutti mali vengono per nuocere, con un pò più di obbiettività e le conoscenze acquisite riusciremo a rompere questa antieconomica dipendenza dai "combustibili fossili" ai quali dedicheremo in futuro un bel museo.

                                          Sempre un cordiale saluto a tutti.

                                          "La nostra civiltà allattata dal petrolio, ha raggiunto l’età dello svezzamento, ora abbiamo bisogno di buoni pediatri per superare questa fase critica di sviluppo. " (Pallinof)

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                                          • Perfetto.
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                                            • niente, ti fà solo perdere un pò di tempo a leggerlo

                                              Odisseo
                                              (E d'un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all'ispirazione. (cit. Arancia meccanica) - Ma se quella non arriva, il cervelluto stà inguaiato assai (Odisseo - Gigantosaurus Carinii Patagoniae)

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                                              • Non si capisce più se parla dei misteri della natura o di quelli della storia...

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                                                • I “soliti noti”, per creare il mercato dei combustibili fossili, hanno impostato politiche di sviluppo mirate a rivoluzionare le tradizionali attività economiche e capaci di soddisfare i bisogni indotti dal mito della “modernità” puntando soprattutto ad un consumo di massa.
                                                  Il carbone ha creato l’industrializzazione delle tecniche produttive di largo consumo a discapito dell’artigianato provocando il primo esodo dalla campagna di operai che con il reddito proveniente dal lavoro in fabbrica potevano acquistare i prodotti che le industrie sfornavano.
                                                  Beni con prezzi concorrenziali alla classica produzione artigianale, ma di qualità e durata inferiore destinati ad un consumo di massa e continuo.
                                                  Il petrolio ha dato un nuovo impulso allo sviluppo dell’industria puntando soprattutto sull’industria bellica riducendo la disoccupazione e aumentando il debito pubblico dei singoli stati fino a provocare le due grandi guerre che ben conosciamo.
                                                  Successivamente ha trasformato radicalmente il modo di produrre prodotti alimentari, proponendo nuove tecniche agricole concorrenziali al lavoro animale, quello dell’uomo e alla fertilità naturale del terreno (“rivoluzione verde”).
                                                  La priorità era quella di produrre beni alimentari in grado di sfamare intere popolazioni impoverite da due guerre mondiali, ma anche di sviluppare l’industria che doveva assorbire il 40% degli addetti all’agricoltura in esubero dall’introduzione delle nuove tecniche produttive.
                                                  Bene, fatta questa breve premessa, quale politica energetica può cambiare questo modello di sviluppo ormai in crisi profonda??

                                                  Come abbiamo visto per l’introduzione di nuovi prodotti energetici è necessario creare un mercato di consumatori dotati di soldi per poter acquistare i beni prodotti.
                                                  La crisi odierna è determinata da un crollo del consumo non perché ci siamo stufati di consumare, ma perchè mancano i mezzi messi a disposizione da un sistema finanziario di indebitamento oggi al collasso.
                                                  Quando si propone l’introduzione delle FER come produzione di energia per la produzione di beni e servizi dobbiamo innanzi tutto pensare al mercato di consumatori in grado di poterli acquistare. In breve quanti posti di lavoro è in grado di produrre questa tipo di politica energetica.
                                                  Sicuramente lo sviluppo di alcune FER (fotovoltaico, eolico, idroelettrico, etc) creeranno in futuro molti posti di lavoro, ma non riusciranno mai a riassorbire l’emorragia del vecchio modello industriale.
                                                  Allora bisogna pensare ad una nuova “rivoluzione verde” in grado di produrre grandi quantità di energia in modo autonomo e in una forma adatta alle nuove esigenze di sviluppo.
                                                  In grado di poter creare nuovi posti di lavoro e generare la ricchezza necessaria per far riprendere il consumo di beni e servizi generati dalle attività complementari che utilizzano l’energia prodotta.

                                                  Un saluto a tutti.

                                                  "La nostra civiltà allattata dal petrolio, ha raggiunto l’età dello svezzamento, ora abbiamo bisogno di buoni pediatri per superare questa fase critica di sviluppo. " (Pallinof)

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                                                  • Mah... è vero, non si può arrivare al la conclusione dopo sole nove pagine di post... magari ci vorrà qualche anno prima che il promotore della discussione arrivi al punto.

                                                    Ci risentiamo quando avrai qualche notizia certa riguardo a:
                                                    -come gli egizi producevano biogas e HHO
                                                    -come lo stoccavano
                                                    -che tecnologia usavano
                                                    -etc

                                                    con tanto di riferimenti storici, studi, esperimenti, dimostrazioni, pubblicazione dei risultati scientifici, verifica delle scoperte effettuate etc etc, senza tanti post pseudofilosofici solo per divagare e non rispondere all'argomento che TU hai introdotto.

                                                    Commenta


                                                    • Il tuo errore originale non considera che, per quanto il consumo sia alla base del mercato di massa, lo sviluppo industriale NON è nato su tale concetto. Ripeto, poteva essere carbone, gas, legna, neutronio... Ma le nazioni preindustriali avevano bisogno di carburante per lo sviluppo, e l'abbondanza e facile consumo dei combustibili fossili ha giocato un ruolo essenziale. I 'soliti noti', all'epoca, manco erano un'embrione nelle menti dei primi fornitori dell'oro nero. Di più, i primi ricchi erano americani perché è là, in una nazione che per svilupparsi aveva fame di energia, che scoprirono ampi giacimenti. Fino a dopo la II guerra mondiale, pochi o nessuno sapeva dei ricchissimi giacimenti medio orientali.

                                                      Un altro punto errato della tua sommaria analisi è che dimentichi che erano PROPRIO i contadini a volere lasciare le campagne. L'industria offriva lavoro duro, ma soldi sicuri, e quella gente voleva garantire un futuro dignitoso ai figli, non condannarli a coltivare la terra e a vivere fuori dalle città, nell'ignoranza. Il consumismo era solo un effetto collaterale, non la ragione degli spostamenti. Certo, l'esodo è stato molto sbilanciato, ma all'epoca non ci si preoccupava molto di piani sociali per equilibrarlo, e questa rimane una colpa. Oggigiorno, i giovani riscoprono agricoltura e agriturismo, ma rimangono sempre i lavori da 'colletti blu' quelli più appetibili.
                                                      Niente da ridire sulla definizione di beni di consumo e l'obsolescenza programmata. Io sono fortemente contrario all'usa e getta, e mi ha infastidito molto questa nostra lunga ebbrezza del buttafacile.

                                                      Sulle guerre e petrolio: non potevi dire cose più errate. Semmai, una sempre più ridotta disoccupazione grazie all'opera dei privati RIDUCE il debito pubblico. Sono gli eccessi di spesa statali che contribuiscono ad aumentarlo, oltre ad altri fattori. L'energia giocò un fattore cruciale nell'ingresso del Giappone nella II guerra mondiale, così come le mire espansionistiche dell'Italia fascista e del Reich dovevano essere alimentate a colpi di energia, ma questo riguarda un po' TUTTE le guerre. Come dire, che senza pane gli eserciti non marciano. Non si può dire che senza il petrolio ci sarebbe stata la pace, a meno che tu non voglia platealmente ignorare la violenta storia della nostra specie, in TUTTO il mondo. Le ultime due grandi guerre si sono distinte per le loro dimensioni e durata, ma non era certo la fame di energia che mandò i soldati USA in Vietnam, ne' il petrolio che causa odi etnici a tutt'oggi in mezzo mondo.

                                                      Intanto, fin dall'alba dell'era industriale, una sempre crescente disponibilità di cibo, incluso quello trattato e pastorizzato, ha permesso una diminuzione della mortalità e delle malattie per denutrizione. Paradossalmente, oggi abbiamo nelle nazioni 'ricche' un incremento dell'opposto, ma è pur sempre sintomo di benessere.

                                                      Senza entrare in dettagli che trasformerebbero ogni intervento in un libro: per quanto questa crisi sia figlia di una serie di scelleratezze che con l'industrializzazione e il petrolio NULLA hanno a che fare (o se il petrolio fosse seriamente corresponsabile, dovrebbe costare al barile diversi ordini di grandezza oltre quelli attuali), è anche vero che prima o poi avremmo pagato salato il conto della 'crescita ad oltranza' del PIL, un concetto che andava bene quando si credeva che spazio e risorse energetiche fossero quasi illimitate e la popolazione mondiale non così numerosa.

                                                      Certo, a puntare SOLO sulle FER, col piffero che riassorbiamo tutti gli esuberi dell'attuale crisi. Per questo occorre un piano organico di opere pubbliche, che dia lavoro e soldi adesso, e che ci si possa permettere di ripagare in seguito, quando la crescita economica si sarà riavviata seriamente. E' stato già fatto, e si può rifare. Quanto alla possibilità che, allo stato attuale della tecnologia, le FER siano sufficienti a sostituire fossili e nucleare nell'idustria , puoi già bello che scordartelo. E prima che si degeneri nell'ennesimo dibattito nuke/fossili sì-no, se vuoi rispondere in merito, facciamolo (e SENZA l'ennesima tirata sull'idrogeno degli antichi egizi!!!) nel 3D "Nucleare: Pro o contro", ok?

                                                      OK, hai detto la tua ovvietà finale: in cosa consisterebbe questa nuova 'rivoluzione verde'? Tieni comunque presente che, in un piano organico di sviluppo FER a beneficio del consumo domestico già farebbe risparmiare grandissime quantità di energia, riducendo notevolmente, a parità di consumi industriali, il fabbisogno nazionale di fossili/nucleare, e con interessanti benefici ambientali.
                                                      Ultima modifica di Valmax; 10-11-2008, 11:38.

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                                                      • Originariamente inviato da PALLINOF Visualizza il messaggio
                                                        ...La cosa interessante che cerco di spiegare è la possibilità di utilizzare il biogas per allevare alcuni batteri capaci di sintetizzare un enzima (idrolasi) in grado di scindere la molecola di acqua in ossidrogeno (HHO) ...
                                                        Oh PALLINOF,
                                                        ma sei sicuro che l'idrolasi scinda la molecola dell'acqua in idrogeno ed ossigeno?
                                                        In quali condizioni avverrebbe?

                                                        Per quello che ho capito da wikipedia, l' Idrolasi attiva l' Idrolisi. la quale non è la scissione della molecola d'acqua in ossigeno ed idrogeno, bensì la scissione, in due o più parti, di una molecola (generica) per effetto di una molecola di acqua.

                                                        Quindi, la cosa interessante che cerchi di spiegare quale è di preciso?
                                                        Potresti cominciare col dire :
                                                        cosa c'è all'incirca nel biogas;
                                                        come si chiamano i batteri che dici tu;
                                                        in che condizioni (press. temp. pH ecc ) pensi che prospererebbero;
                                                        quale vantaggio ci sarebbe nel trasformare un gas combustibile (il biogas) in un altro gas combustibile, l'"ossidrogeno";
                                                        un'idea di rendimento/produttività del processo;

                                                        e soprattutto
                                                        come si scinde l'acqua nel tuo procedimento, dato che l' idrolasi non lo può fare.

                                                        renatore

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                                                        • Come chiedere sangue a una rapa. O stiamo intaccando un suo articolo di fede, o non ammetterà di avere preso una cantonata mostruosa. Ma non c'è da aspettarsi risposte tecniche, in questo caso...

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                                                          • x PallinoF

                                                            Solo una piccola puntualizzazione: le celle a combustibile funzionano mettendo in contatto l'H2 e l'O2 per far avvenire la combustione.

                                                            Prima questi gas devono essere confinati, stoccati e tenuti separati.

                                                            La domanda a questo punto e': anche ammettendo (?) che esistessero batteri anaerobi selezionati dagli egizi (?) e stoccati all'interno delle piramidi (?), questi avrebbero scisso l'acqua in idrogeno ed ossigeno, insieme, nello stesso posto e allo stesso tempo (!).

                                                            Quindi, ti prego di rispindermi, COME AVVENIVA IL PROCESSO DI SEPARAZIONE DEI DUE GAS?

                                                            Grazie per la cortese risposta e ciao.

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                                                            • Oh RENATORE,
                                                              ti ringrazio per le interessanti osservazioni che mi offrono lo spunto per chiarire alcuni aspetti molto importanti.

                                                              IDROLASI
                                                              Come dice wikipedia “idrolasi è un enzima che catalizza l'idrolisi di un legame chimico” e un enzima è una proteina in grado di catalizzare una reazione chimica che consiste in una accelerazione della velocità di reazione rispetto alle condizioni fisiche dell’ambiente in cui avviene.
                                                              Alcune forme di vita hanno imparato a utilizzare l'acqua anche come fonte di ossigeno e di idrogeno. Per fare questo occorre prima spezzare i legami che tengono assieme gli atomi costituenti nella molecola, occorre cioè operare una idrolisi. In campo chimico la parola idrolisi assume numerosi significati, ma implica, in ogni caso, la frammentazione della molecola di acqua.

                                                              BIOGAS
                                                              Il biogas è una miscela di composti che variano la loro percentuale a seconda di alcuni fattori: la materia prima fermentescibile, il mix microbico, le condizioni fisiche in cui avviene il processo, etc.
                                                              In ogni caso all’incirca le percentuali dei suoi componenti sono: 65% metano, 30% CO2, 1,9% H2O, 1,8% N2, O,6 H2S, 0,5 O2, O,2 Mercaptani..
                                                              Come è facile notare i due componenti principali sono il metano e l’anidride carbonica.

                                                              ARCHAEBACTERIA
                                                              Gli Archaebacteria sono dei microrganismi, conosciuti da tempo, per il loro metabolismo di metanogeni cioè la capacità di produrre metano dalla riduzione della CO2.
                                                              Recentemente sono stati scoperti nuovi batteri nei fondali marini appartenenti allo stesso gruppo e con un metabolismo inverso cioè ossidare il metano per produrre CO2 e ottenere energia.

                                                              Scusate se incollo questa breve spiegazione sul concetto di ossidazione e riduzione:
                                                              “L'ossidazione è una reazione in cui un composto chimico perde elettroni ed energia. Mentre la riduzione è una reazione in cui un composto chimico acquista elettroni ed energia. Poiché nei composti organici nella maggior parte dei casi una ossidazione avviene per sostituzione di un legame C-O con un legame C-H, possiamo giudicare il grado di ossidazione o di riduzione di un composto organico dal numero di tali legami. Un composto sarà tanto più ossidato quanto più numerosi sono i suoi legami C-O e sarà tanto più ridotto quanto più numerosi sono i suoi legami C-H. Un atomo di carbonio legato a 4 atomi di idrogeno a formare una molecola di metano (CH4) è un composto molto energetico, con un elevato grado di riduzione. Quando bruciamo il metano per estrarne l'energia noi effettuiamo un'ossidazione. Sostituiamo infatti gli atomi di idrogeno con gli atomi di ossigeno ottenendo un composto estremamente ossidato e povero di energia, l'anidride carbonica CO2. La differenza di energia tra i due composti è quella che noi sfruttiamo. Ma tra il metano che presenta un elevato grado di riduzione e l'anidride carbonica che risulta completamente ossidata esistono composti chimici che presentano gradi di ossidazione intermedi.”

                                                              Ma nei fondali marini l’ossigeno scarseggia allora dove lo prendono gli Archaebacteria per ossidare la molecola di metano??????
                                                              La caratteristica comune a tutti i batteri è la produzione di enzimi in grado di modificare il substrato in cui vivono a proprio vantaggio. In questo caso i nostri amici si sono specializzati nella produzione di un particolare enzima “IDROLASI” che catalizza l’idrolisi della molecola di H2O in quelle particolari condizioni fisiche in cui opera il microrganismo utilizzando l’ossigeno prodotto per l’ossidazione della molecola di metano.

                                                              CONDIZIONI DI PRESS., TEMP., PH. ECC.
                                                              In questo caso basta far riferimento all’ambiente in cui sono stati trovati, cioè i fondali marini.

                                                              I VANTAGGI DELLA TRASFORMAZIONE DI METANO IN OSSIDROGENO.
                                                              I vantaggi risiedono soprattutto nella trasformazione in un composto a maggiore concentrazione di energia con i seguenti vantaggi:
                                                              1 - Economia di stoccaggio;
                                                              2 – Capacità di raggiungere elevatissime temperature dalla sua combustione;
                                                              3 – Possibilità di utilizzo in una cella a combustibile.

                                                              Scusatemi la divagazione, lo Scarabaeus sacer per gli antichi Egizi simboleggiava Ra che emerse dalle acque primordiali del Nun portato tra le corna della vacca celeste, la dea Mehetueret.
                                                              Spero di essere stato chiaro e non troppo prolisso.

                                                              Un cordiale saluto a tutti.

                                                              "La nostra civiltà allattata dal petrolio, ha raggiunto l’età dello svezzamento, ora abbiamo bisogno di buoni pediatri per superare questa fase critica di sviluppo. " (Pallinof)

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