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  • Stavo dimenticando di chiederti...

    Per un attimo tralasciamo la coppia virtuale che come sappiamo già è composta da un elettrone (che è caricato negativamente) e da un positrone (che è caricato positivamente), e concentriamoci un attimo su un banale atomo di idrogeno monoatomico.


    Che tensione elettrica necessita per disaccoppiare protone ed elettrone ?

    cioè, (in altre parole), quanta tensione elettrica è necessaria per ionizzare volgare idrogeno ?


    forse 280 GIGAvolt ?
    boh !?

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    • Tensione? Forse intendevi campo elettrico

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      • Le energie in gioco le trovi nelle tabelle degli elementi chimici. Considerando che l'idrogeno ha solo un elettrone,troverai alla voce 'energia di prima ionizzazione' il valore ,in elettronVolt,necessario all'allontanamento dell'elettrone dall'atomo.Nel caso dell'idrogeno è sui 13.6 elettronVolt.
        C'è da tener presente il fatto che l'idrogeno di solito si presenta come molecola biatomica; gli elettronVolt di ''prima'' ionizzazione riguardano l'energia relativa agli elettroni dell'orbita piu' esterna,che sono i piu' facili da strappare via dal nucleo su cui orbitano.

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        • CITAZIONE (OggettoVolanteIdentificato @ 23/6/2007, 01:52)
          Le energie in gioco le trovi nelle tabelle degli elementi chimici. Considerando che l'idrogeno ha solo un elettrone,troverai alla voce 'energia di prima ionizzazione' il valore ,in elettronVolt,necessario all'allontanamento dell'elettrone dall'atomo.Nel caso dell'idrogeno è sui 13.6 elettronVolt.
          C'è da tener presente il fatto che l'idrogeno di solito si presenta come molecola biatomica; gli elettronVolt di ''prima'' ionizzazione riguardano l'energia relativa agli elettroni dell'orbita piu' esterna,che sono i piu' facili da strappare via dal nucleo su cui orbitano.

          Ma allora perchè, (stando ai calcoli sicuramente sbagliati di stranger e rabazon), la tensione elettrica necessaria per disacoppiare una coppia di particelle virtuali sarebbe di 280 GIGAvolt ?
          Quando invece nella coppia protone elettrone e solo 13,6 volt ?

          uhm...C'è qualcosa che non mi convince....

          Dopo tutto che differenza passa tra coppia di particelle virtuali e un banale atomo di idrogeno ?

          Quasi nessuna!
          Quella virtuale ha un positrone al posto del protone, ma positrone e protone hanno la medesima carica elettrica.

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          • CITAZIONE (Elektron @ 22/6/2007, 13:58)
            Tensione? Forse intendevi campo elettrico

            Sorry for quoting myself

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            • beh,
              io non sono un teorico,tipo vachspati,
              e premetto che le formule da me postate sono solo di tipo semiclassico,
              senza i procedimenti di quantizzazione necessari per individuare correttamente le probabilità dii avvenimento, e le giuste statistiche...
              nelle formule si intende comunque un limite "classico dove le probabiltà sono molto vicine ad uno...
              quindi un campo elettrico di 10+11 V/mt-18 ...
              o 10+29 V/mt...
              è un limite semiclassico ,scendendo semplicemente diminuiscono le probabilità d'evento...ma come non lo so fare....

              detto questo...
              la vita delle particelle virtuali è molto breve...con un cammino libero di 10-18mt, abbiamo circa 10-26 sec...

              beh, per il perchè...a parte che esistono teorie bellissime. complete e coerenti...
              dato che sono pigro.....di solito mi accontento del come accadono le cose....
              con un brutale semplificazone...

              se accettiamo che la forza di casimr, con le dovute correzioni...
              possa essere una variante della forza forte...
              con le densità d'energia ipotizzate,e forse superori...
              possiamo pensare che la produzone e disaccoppiamento di e+ e- ,
              avviene praticamente una sull'altra...questo mescolamento,dentro ì 10-18mt,produce e avvicina trpletti di e... li mescola e li mette in contatto...
              per disposizoni particolari di spin..
              la forza di casimr riesce ad unificare due e+ con un e-, o quark up, oppure due e-con 1 e+, quark down,
              e che questi riescono a condensare in un protone...

              lasciando libero un e-,che svincolato dalle forze di casimir,
              ha solo un legame coulombiano con iil protone... quindi molto ma molto meno energetico ....
              il tutto potrebbe essere spiiegato con il raggiungimento e l'occupazione
              di livelli minimi d'equilibrio energetico...
              come non lo so,,,...
              comunque ,n questo caso...forse l'asimmetria degli elettrodi d dio, o chi ha costruito questo universo,
              è meno eviidente....
              in fondo si creano per un protone 5 e+, e 5 e-,
              l'asimmetria è solo nei legami tra loro...
              un e- risulta più svincolato...
              ma il numero leptonico è salvo..









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              • posto anche qui un discussione di un altro forum..

                dear prof intilla,
                ho letto con interesse le sue considerazioni,
                sugli esperimenti LHC,
                e sono andatol sul link postato...

                beh, certo....

                in fondo enstein aveva capito ,forse anche non tutto in manera chiarissima,
                che esiste un profondo conflitto tra relatività e principo di heisenberg,
                da non imputare semplicemente
                ad una profonda antipatia politica personale...
                beh...tra un ebreo perseguitato ed un nazistoide...
                umanamente si può anche capire...
                ma semplicemente diventa impossibile far coesistere una teoriia dove le 4 osservabili principali... spazio,tempo,massa,energia sono completamente covarianti, nella relatività generale...
                in invarianti nella teoriia di diseguaglianza di heisenberg....

                se è riuscita l'unione nella seconda quantizzazione dei campi, con la relatività ristretta,
                con ardite ed ingegnose soluzioni matematiche,
                è perchè si è riusciti a riversare i problemi di incertezza su spazi e tempi..
                per me diventa logicamente impossibile andare oltre...

                quindi '"eguglianza sic e simpliciter di fotone e gravitone è propio una strada senza uscita....

                invece, se considerimo fotone e gravitone particelle diverse,
                con costanti d'accoppiamento diverse,
                il gravitone come costante del tensore di einstein,
                circa 10-43 j,su un volume,
                e il fotone come costante di de broglie,
                circa 10-51j,su una superficie...
                abbiamo due osservabili diverse,
                con un'enorme indeterminazione se legate assieme...

                questo potrebbe risolvere molti problemi...non trova?

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                • Un nanolaser dal Sol Levante
                  Dal Giappone, un nanolaser che necessita di pochissima potenza e capace di emettere anche singoli fotoni

                  Gli scienziati della Yokohama National University, in Giappone, hanno costruito un nanolaser altamente efficiente che funziona a temperatura ambiente e produce stabili e continui flussi di luce prossimi all’infrarosso. Il dispositivo ha una larghezza di alcuni micron (milionesimi di metro), mentre la componente che effettivamente produce il fascio laser ha dimensioni su scala nanometrica (miliardesimi di metro). Il laser necessita inoltre di una potenza tra le più basse, solo un microwatt. Il progetto – presentato su Optics Express, giornale della Optical Society of America (OSA) - sarà utile soprattutto nella realizzazione di circuiti miniaturizzati contenenti dispositivi ottici (microchip).

                  Il nanolaser è fatto di un materiale semiconduttore noto come GaInAsP (gallium indium arsenide phosphate). Le piccole dimensioni e le alte performance sono rese possibili dalla struttura del dispositivo - mostrato per la prima volta nel 1999 al California Institute of Technology - noto come “laser a cristalli fotonici”. I ricercatori hanno operato sulla struttura una serie ripetuta di fori creando uno schema chiamato “cristallo fotonico”. Successivamente hanno introdotto volontariamente un irregolarità, un difetto nello schema del cristallo, che impedisce nella struttura le onde di luce della maggior parte dei colori ad eccezione di una piccola banda di frequenze nella regione vicina all’irregolarità. Il laser, inoltre, opera a temperatura ambiente, producendo un continuo fascio di luce: un risultato difficile da ottenere perché richiede una attenta gestione del consumo di energia e della dissipazione del calore.

                  Secondo il ricercatore Toshihiko Baba, il nuovo nanolaser può essere utilizzato in due modi, a seconda del valore “Q” scelto. Q rappresenta l’abilità di un sistema di oscillazione di mantenersi stabile prima di disperdere la propria energia. Un esempio comune è il diapason (più è alto il suo valore Q, più a lungo suonerà dopo essere stato colpito). Anche i laser sono sistemi di oscillazione perché producono onde di luce che ripetutamente rimbalzano avanti e indietro dentro il dispositivo per costruire il raggio di luce. Se fatto funzionare a livelli alti di Q (20.000), il nanolaser sarà utile per i microchip mentre a livelli intermedi (1500), avendo bisogno soltanto di una piccolissima quantità di potenza per raggiungere la soglia di produzione di luce laser, consentirà l’emissione di livelli molto bassi di luce, persino di singoli fotoni. (m.r.)

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                  • articolo interessante,

                    riguarda una violazione di simmetria...

                    dunque, ipotizziamo che a circaa 10-18mt, la forza di casimir
                    riesca a tenere uniti 2e+ ed un e-,
                    producendoli e distruggendol continuamente dl vuoto...
                    ma a frequenze tali che noi misuriamo l'esistenza d un quark up,
                    lo stesso con 2 e- ed 1e+, quark down,
                    e che l'asimmetria riguardi solo gl angoli d'accoppiamento,
                    e per questo abbiamo carca elettrica di +2/3 , oppure -1/2...
                    con un e- libero...per protone...
                    l'asimmetria dii materia-antimateria è molto miinore del previsto...

                    BaBar e la violazione della simmetria CP
                    Ho sentito che in questi ultimi tempi si sono svolti notevoli passi in avanti per quanto riguarda l'osservazione di fenomeni legati alla violazione della simmetria CP (carica e parità) nella fisica delle particelle. In particolare ho sentito che alcuni dati sperimentali, ottenuti attraverso il rilevatore BaBar al laboratorio SLAC, sono legati al parametro sin(2beta). Mi piacerebbe sapere di che cosa si tratta e avere maggiori dettagli proprio in proposito.

                    L'evidenza di una forte asimmetria nella distribuzione di materia e di antimateria nel cosmo (mancanza di apprezzabili quantità di antimateria), in virtù del teorema di Sakharov, è una prova indiretta che in natura la simmetria prodotto della coniugazione di carica (C) e dell'inversione per parità (P), tipicamente indicata con CP, non è esattamente soddisfatta.

                    La prima evidenza sperimentale della violazione, nelle interazioni fondamentali, della simmetria congiunta CP, si deve all'esperimento di Christenson, Cronin, Fitch e Turlay del 1964 circa i modi di decadimento in due pioni dei mesoni K (con stranezza) neutri. La conseguente formulazione e verifica sperimentale del modello standard dell'interazione elettrodebole ha poi fornito una naturale descrizione della violazione di CP, in termini di una fase complessa (di angolo beta) nella matrice di accoppiamento debole tra i quark, detta anche di Cabibbo-Kobayashi-Maskawa (CKM). In un'opportuna parametrizzazione, detta di Wolfenstein, tale fase interviene nei soli coupling tra i quark top e down, oppure up e bottom.

                    Da quanto detto, appare allora evidente che per misurare al meglio tale angolo beta occorre studiare fenomeni in cui siano coinvolti quark della terza generazione (top o bottom).

                    L'esperimento BaBar sta effettuando misure di violazione di CP adoperando i mesoni B, che contengono il quark bottom. I risultati da essi ottenuti indicano un valore di sin(2beta) = 0,59 ± 0,14 ± 0,05 che mostra, con elevato livello di confidenza, che una fase complessa diversa da zero è realmente presente nella CKM. Tale misura ha una doppia valenza, infatti se da un lato fornisce il valore numerico di uno dei parametri incogniti del modello standard, dall'altro è la verifica della correttezza dell'assunto che tutta la violazione di CP del settore quark risiede nella fase della CKM. Tale osservazione non è priva di conseguenze se si ricorda che il grado di violazione di CP portato dalla CKM non è sufficiente a spiegare l'asimmetria materia-antimateria presente nell'Universo. Quindi vi deve essere un'altra e ben maggiore sorgente di violazione di CP, non ancora identificata e che potrebbe questa volta riguardare il settore leptonico (elettroni, muoni, tau e loro neutrini).

                    Gennaro Miele





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                    • sul frame dragging artcolo

                      http://en.wikipedia.org/wiki/Gravity_Probe_B

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                      • Ritornando al discorso dei buchi neri.

                        Non è vero che evaporano perchè l'energia della luce che ricevono dall'esterno è molto maggiore dell'energia persa per eventuale evaporazione.
                        Eventuale evaporazione inizierà forse fra 1x10^15 anni, quando l'universo visibile non sarà più visibile perchè troppo dilatato e rarefatto, allora l'energia che i buchi neri normalmente ricevono dall'esterno non sarà più in grado di bilanciare la perdita per evaporazione.

                        La verità è quella secondo la quale il cervello umano non vuole ammettere che l'intero universo visibile è predestinato ad una brutta fine cioè finire stritolato dentro qualche buco nero supermassiccio . <img src=:">

                        Ma disperdersi nel buio infinito non è forse una fine peggiore ? <img src=">

                        Allora è meglio che una parte si "salvi" <img src=h34r:"> concentrandosi in un buco nero anzichè disperdersi nel buio infinito.

                        Da un certo punto di vista il buco nero potrebbe essere considerato il salvagente dell'universo che altrimenti si dilaterebbe sempre più in vuoto sempre più grande e buio.

                        Un prete invasato non ammetterebbe mai che alla fine vincerebbero le tenebre: infatti, in un modo o nell'altro, rispettivamente dilatazione estrema o concentrazione estrema vincerebbero le cosidette tenebre cioè le forze del male.

                        Un prete dice che alla fine i morti risorgeranno e dice anche che trionferà la luce, boh!

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                        • hei,gencolino,
                          l'evaporazione di un buco dipende dalla sua temperatura, e massa...
                          se molto piccolo,
                          evapora tranquillamente anche qui ed ora,
                          mettiamo un buco nero di 10-15 mt di diametro, massa circa un mliardo di tons,,
                          temperatura di 10 mlardi di K,
                          o giù d lì...ora nun c'ho voglia di fare calcoli...
                          beh, evapora ...

                          per il resto...
                          basta un dio lontano da disturbi , da radizoni e gravità,
                          con un buon orologio,
                          per creare un altro big bang, un altro buco-unverso nuovo...
                          e magari raccattare qualche fotone di informazione dispersa da questo universo e creare qualcosa di diverso ,ma con memoria del precedente...
                          qundi potrebbe avere ragione anche il prete....



                          mah...chi lo sa...

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                          • per riprendere il diiscorso,
                            personalmente la vedo differente...
                            le informazioni non vengono perdute...casomai usate in parti e modi differenti ...
                            per concorrere alla creazone di nuova informazione...
                            scherzando...se no dio s'annoierebbe...

                            interessante per l'uso della loop quantum gravity

                            Anche l'universo può ricominciare da zero
                            L'ipotesi è che la vita dell'universo sia formata da un eterno ciclio di big bang e collassi. La scoperta: potrebbero non esistere mai due universi uguali, perchè la storia ricomincia ogni volta (quasi) da zero.


                            Esistono alcune teorie che cercano di spiegare l'origine e l'evoluzione dell'universo. Tra queste, c'è quella secondo cui lo spazio che ci circonda attraversa ciclicamente, e infinitamente, varie fasi della sua vita.

                            Secondo i cosmologi che sostengono questa teoria, la vita dell'universo è come un film che ogni volta che arriva alla fine ricomincia automaticamente da capo: una lunga serie di big bang e collassi, e nel mezzo una storia che si ripete sempre uguale.


                            Un nuovo studio ha però dimostrato che a ogni big bang, ovvero a ogni "rinascita", l'universo potrebbe avere la possibilità di ricominciare da zero: ovvero, "dimenticare" il suo passato e svilupparsi in modo diverso.

                            Nella cosmologia moderna è sempre più accettata l'idea che sia insignificante chiedersi cosa sia avvenuto prima del big bang. Si tratta infatti di quella che i fisici chiamano una "singolarità", ovvero un momento in cui tutte le equazioni fisiche sembrano non funzionare più.


                            "Vari scienziati però non sono convinti di non poter spiegare la singolarità del big bang", spiega Martin Bojowald, ricercatore alla Pennsylvania State University, University Park, negli Stati Uniti.


                            Bojowald si occupa di studiare quella che viene chiamata loop quantum gravity (LQG), ovvero la gravità quantistica a loop. Si tratta di una teoria che cerca di unificare altre teorie solitamente incompatibili della relatività generale e della meccanica quantistica.

                            All'interno della LQG, lo spazio-tempo è composto da piccoli lacci (loop) interconnessi, ognuno dei quali largo da 10 a 35 metri, attraverso i quali si compone la struttura liscia dello spazio. L'effetto è come quello della stoffa che forma una camicia, che risulta essere liscia anche se tessuta attraverso vari fili separati.

                            Martin Bojowald, insieme ai suoi colleghi ha provato a far funzionare "all'indietro" le equazioni alla base della teoria di LQG, dimostrando che in questo modo si può evitare di incontrare eventi di singolarità.


                            Sono stati così in grado di mostrare come nel momento in cui l'universo collassa, giunge a un momento in cui rimbalza indietro alla fase di big bang, e tutto il processo ricomincia di nuovo.

                            A questo punto, i ricercatori si sono chiesti se fosse in qualche modo possibile, matematicamente o attraverso osservazioni, sapere che cosa è successo prima di ciascun big bang.

                            Per rispondere a questa domanda, Martin Bojowald ha sviluppato un semplice modello LQG che ha utilizzato per determinare fino a che punto può spingersi la nostra conoscenza.

                            Nel suo modello, ha assunto che le proprietà fisiche dell'universo fossero le stesse in ogni sua parte, e che la materia che lo compone non interagisca con se stessa. Si tratta di un modello che include la gravità ma non la radiazione.

                            Il modello dimostra che la maggior parte, ma non tutta, delle informazioni su cosa è avvenuto nell'universo prima di ciascun big bang va persa irrecuperabilmente ogni volta che il ciclo ricomincia. Nel ciclo perpetuo di big bang e collassi, questa perdita di informazioni dimostra che probabilmente non esisterà mai nessuno universo uguale a un altro. Martin Bojowald chiama questa proprietà "dimenticanza cosmica".

                            Secondo Paul Steinhardt, cosmologo dell'Università di Princeton, il modello di Bojowald è corretto nel principio. "È importante che sia emerso che l'universo perde molte informazioni, ma non tutte", spiega.


                            Thomas Thiemann, del Max Planck Institute for Gravitational Physics di Golm, in Germania, afferma che, sebbene secondo lui alcune delle assunzioni di Bojowald possano risultare essere troppo semplicistiche, il modello è sicuramente "la deduzione più funzionante mai raggiunta finora di un possibile scenario di quello che avviene prima del big bang".

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                            • ehm,
                              mi permetto di postare alcune formule gentilmente concesse da genco...
                              è davvero utiile , a volte.per fare un pò di luce sulla forza necessaria a far fondere due protoni tra loro..

                              K è la costante di coulomb

                              la permittività del vuoto = Mo
                              Mo = 8,8541878176 x 10 ^-12

                              K= 1/ Mo x 4 x PiGreco
                              k=8,99x 10^+9 circa 10+10


                              protone e protone si respngono fra di loro ad una distanza di10-15mt con una forza in newton calcolabile con...
                              Forza = K x Q1 x Q2 /distanza^2

                              Forza = 8,99 x 10^9 x 1,6 x 10^-19 x 1,6 x 10^-19 /(1x10^-15)^2
                              Forza =23 x 10^-29 /1 x 10^-30
                              Forza = 23 x 10^+1 Newton..
                              circa 230 newton...
                              circa 2x10+21 V/mt

                              oppure...
                              sempre per concessone del genco...
                              Capacità = (costante dielettrica del vuoto) x Superficie / (distanza tra le superfici)

                              raggio del protone= 1x10^-15 metri
                              costante dielettrica del vuoto = 8,85 x 10^-12
                              Superficie di un cerchio = raggio al quadrato x PiGreco
                              Capacità = 2,55 x 10^-26 Farad
                              Tensione = Carica elettrica / Capacità
                              Tensione = 3.2 x 10^-19 / 2,55 10^-26
                              Tensione = circa 10^7 volt

                              Tensione = 10Mvolt/10-15mt
                              tensione necessaria per spingere dentro e fondere due protoni

                              10+22 V/mt

                              azz...
                              magari maggiore di 1 ev...
                              per altro la forza FeX/forza forte di attrazione risulta di...
                              quasi 1000 newton...10+22 V/mt...che compensa abbondantemente la forza di repulsione...
                              quindi i due proton fondono...facilmente...anche meno di 1 ev...
                              il problema è che basta invece andare a distanza di 10-13mt...
                              perchè tutto cambi...
                              la forza forte scende a 10-5 newton...
                              un decimillesimo d newton...
                              mentre la forza di coulomb diventa circa 1 centesimo di newton...
                              molt0 superiore ...10-2 V/10-13mt
                              occorrono 10+11 V/mt per superare la forza d coulomb...
                              azz.. 100 Gev ...mica male...(densità di probabiltà dell'evento pari ad 1)
                              questo è il vero punto di picco critico da superare...
                              per giungere ai fatidici 10-15mt...

                              spero si capisca perchè la fusione calda è così diifficile...


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                              • dunque,

                                torniamo al problema della fusione "calda di protoni dentro un reticolo cristallino di palladio..

                                le distanze dei nuclei dentro il reticolo sono medimente nell'ordne dei 10-10mt...forse meglio 10-9....
                                alora... lo spaziio è veramente molto per protoni che ci capitano dentro...
                                considerando un reticolo d 10 nuclei..
                                una dozzina dii protoni...se il caricamento supera 1...
                                beh, l'energa di fusione deve raggiungere sempre i 100Gev...
                                per superare il picco criitico dei 10-13cm......
                                comunque se a 10-14 mt abbiamo 10+14 V/mt di repulsione ,
                                la forza forte FeX atrattiva è di un decimo di newton..
                                sempre troppa l'energia richiesta per avvicinare due protoni. a 10-15mt..
                                occorre un meccanismo non attulmente conosciuto che riempia questo vuoto...

                                forse la coerenza d preparata...
                                se ho capito.. i protoni aumentano le dimensioni sottoposti a un campo elettromagnetico "riisuonante, diciamo fino 10-12 mt,o 10-11mt
                                il che ne facilita la fusione..

                                mah...personalmente non m convince...
                                ed io personalmente non credo che fenomeni importanti in ff avvengono all'interno di reticoli ...
                                mah..appunto..valutzioni personali....





                                ...

                                .

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                                • voglo precisare meglio alcuni punti espressi precedentemente....

                                  ho postato la formula a trattamento classiico della barriera di coulomb...

                                  da qui viene fuori il potenziale di 100.000 Gev...

                                  naturalmente nella realtà quantiistiica questa barrera può essere saltata da protoni moolto meno energetici per effetto tunnel...(gamow)
                                  per questo nel sole abbiamo fusione con energie dell'ordne dei 10 Kev...
                                  enormemente più basso del superamento per semplce forza bruta
                                  della barriera di coulomb...

                                  esiste anche l'equazione di lawson, che dà il rapporto dell'effetto tunnel per temperatura e numero d nuclei coinvolti...o densità...ecc..


                                  naturalmente maggore il numero d nuclei interessati,maggiore la probabilità di un effetto tunnel...

                                  per il resto... ho equiparato la forza forte a FeX,con equazione deriivata da casiimir(ottenuta da misure di laboratoriio)
                                  solo per il trattamento semiclassico...
                                  incidentalmente notavo come la costante K del vuoto,
                                  per le cariiche elettriche del protone(o elettrone)... moltiplicata 2pigreco...
                                  ha un valore circa 10-27....(metrica mks)
                                  simile alla costante non relativizzata in Fex della forza dii casimir...

                                  circa 10-27....

                                  forse un caso...
                                  ma questo ci spiega perchè a dstanze di 10-15mt...
                                  la forza Fex prenda il sopravvento sulla coulomb,
                                  dato che diiviidiamo per distanze alla quarta potenza ,contro alla seconda...con costanti simili
                                  e finchè non ci avviciniamo molto alla barriera dei 10-26 cm ...
                                  gli effetti relativistici di correzone e poi repulsione Fex...non sono apprezzablmente diversi tra Fex e Casimir classica .....















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                                  • E' già noto che la velocità della luce è 3x10^8 metri al sec.
                                    ed è anche noto che la costante di Planck è 6,6,26x10^-34



                                    Ma Prima del big bang la velocità della luce = zero
                                    e sempre Prima del big bang la costante di Heisemberg = 1x10^9999 circa

                                    Da qui si spiega come mai al posto della coppia virtuale (che compare e scompare) c'è stato invece un gigantesco big bang

                                    Qualche frazione DOPO il big bang la velocità della luce era 1 circa x10^9999 metri/sec e invece la costante di planck era 1x10^(meno) 9999 (praticamente zero)


                                    Adesso la velocità della luce si è stabilizzata a 3x10^8 metri al secondo e la costante di Planck si è stabilizzata a 6,6,26x10^-34 Js

                                    Passeranno miliardi di secoli e l'universo diventerà meno denso quindi più rarefatto, la velocità della luce ritornerà quasi a zero e la costante di planck quasi infinito: allora di nuovo un'altro big bang e ricominciamo tutto da capo.

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                                    • beh,genco...
                                      sembra che ci siano ricerche sulla possiiibile variaziione della veloctà C al variare delle condizoni nel tempo dell'universo...
                                      ma ora non conosco i risultati..
                                      ma, come hai fatto a calcolare la costante d planck in un universo preinflazionario??


                                      behh...per la discussione...fusione fredda o calda....
                                      l'effetto tunnel ha maggiori probabilità di avvenire, più tempo le particelle stanno relatiivamente vicine..
                                      allora, ti ricordi la pressetta che tanto tempo fa ci proponevi?
                                      beh, era giusta l'indicazione che era iimportante la pressione...
                                      come già calcolato, occorrono 100.000 Gev,
                                      per superare in maniera classica,la repulsione di due protoni,ciirca un miliardo di miliardi di K...
                                      allora, 10 mlioni o un miliardo di K, cosa cambia?
                                      quasi nulla...
                                      è il parametro della densità,che fa aggio..
                                      nel tokamak ,o iter, si parla di un miliardo d gradi..circa 100 Kev..
                                      solo perchè la pressiione viene dai campi magnetici,
                                      e più veloci i nuclei... più intensità applicabile di campi magnetici ,
                                      pù pressione o densiità....
                                      te capi?azz.. un miliardo dii atmosfere a martellate è un pò troppo pure per te...o no?

                                      allora per funzonare, i tuoi accelleratori da 10 Kev,per dare un Mw,
                                      dovrebbero avere flussi dell'ordine di 10+30 nuclei per cm2...

                                      azz.. una bella densiità..cavolo che pressetta...non trovi?
                                      e come credi di ottenere queste densità con le tue macchinette?

                                      e poi, da un gas freddo e ultra denso, se per caso inzano le fusioni, aumenterà in maniera incredibile la temperatura, e la pressione tenderà a rompere il contenitore...
                                      alla fne ti ritrovi l'iter...che caso.. a seguire la fusione calda magnetica si va a finire sempre lì....
                                      incidentalmente...è propio l'enorme pressione ,più che la temperatura , a produrre la fusione nelle bombe H


                                      ps.. se per caso avessii anche un fucile ultrapreciso..
                                      capace dii collidere due proton,
                                      beh, a 10 Kev,
                                      mi sa che ottieni un fusione ogni miliardo di colpi.. o giù di lì...





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                                      • Siccome energia è uguale a

                                        energia= costante di Planck / 2 PiGreco x tempo

                                        Ma prima del Big Bang la costante era un numero altissimo

                                        allora...
                                        energia = 999999999999999999/6,28x1
                                        ecco il big bang virtuale causato dal principio di indeterminazione che c'era prima del Big Bang.
                                        Che relazione matematica ci sia tra la velocità della luce e la costante di Heisemberg al momento non lo so, ma sicuramente ci deve essere un legame secondo la cui se la velocità della luce è quasi zero la costante di Heisemberg deve essere un numerone altissimo.
                                        ----------------------------------------------------------
                                        Teoricamente 100 kev bastano per fondere 2 protoni, poi se NON si si riesce a fare centro quello è un altro discorso.
                                        Il fatto della pressione alta significa solo che le particelle sono molto vicine fra di loro e se poi queste particelle sono anche numerose la collisione è abbastanza probabile.
                                        Comunque non mi risulta che nella cella della fusione fredda ci siano milioni di atmosfere di pressione, quindi se aveva funzionato qualcosa allora significa che c'era qualcosa che faceva da IMBUTO.
                                        Effettivamente gli ioni di idrogeno si ammassano davanti al catodo, c'è da chiedersi se, (dopo l'ammassamento), la struttura atomica dell'atomo del catodo ha la capacità di guidare gli ioni di idrogeno verso un punto preciso dove ci sarebbe maggiore ammassamento.

                                        Manca l'imbuto oltre che la spinta necessaria.

                                        Va bene estrarre ioni di idrogeno dall'acqua, ma questi ioni devono essere accelerati ad almeno 100 kev e poi manca l'inbuto.
                                        (o gli imbuti: se vogliamo considerare che ogni atomo dl catodo deve essere un imbuto).

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                                        • dear strano.genco...
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                                          forse...

                                          boh...


                                          sul problem concreto della fusione calda...

                                          uffa,,allora , se possiedi un fucile o imbuto ultraprecso,due protoni,

                                          (gli accellertori tpo LHC sono i migliori fucili che abbiamo in reltà)
                                          con 100 Kev,mettiamo il fucile preciso fino a 10-15 mt....
                                          hai solo una probabilità su un miliardo (circa) che i due protoni fondano..
                                          per avere probabiltà uno, cioè sempre, devi andare a 100.000 Gev...
                                          te capì?
                                          azz.. mi ci vorrà il tempo che ci ho messo per farti capire la differenza tra spallazione del piombo e cattura- fissione del torio?

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                                          • articoletto interessante...

                                            Una ricerca pubblicata su "Nature"
                                            Individuati i plasmoni di superficie acustici

                                            La loro scoperta ha implicazioni nel campo della nano-ottica, dei superconduttori ad alta temperatura e per la comprensione delle reazioni chimiche di superficie PAROLE CHIAVEplasmoni
                                            Ricercatori dell'Università del New Hampshire hanno dimostrato l'esistenza di un nuovo tipo di onde elettroniche sulle superfici metalliche: i plasmoni di superficie acustici. La loro scoperta ha implicazioni nel campo della nano-ottica, dei superconduttori ad alta temperatura e per la comprensione delle reazioni chimiche di superficie. La ricerca, condotta da Bogdan Diaconescu e Karsten Pohl, è descritta sull'ultimo numero di "Nature."
                                            Quando una piccola carica viene posta in prossimità di una superficie metallica, si creano su di essa delle onde elettroniche. Un altro tipo di onde, dette plasmoni, vengono create quando la carica viene scossa leggermente. Questi plasmoni, che richiedono un'energia piuttosto elevata per essere eccitati, sono noti già da tempo e si presentano su tutte le superfici metalliche.

                                            I plasmoni acustici possono essere eccitati con qualsiasi lunghezza d'onda e possono essere in un certo senso paragonati alle onde prodotte da un sasso gettato in uno specchio d'acqua, diffondendosi radialmente in tutte le direzioni.

                                            L'esistenza dei plasmoni di superficie acustici era stata predetta da lungo tempo su basi puramente teoriche, ma non erano mai state osservate sperimantalmente. "Giusto un anno fa - ha detto Pohl - un altro gruppo di ricerca aveva concluso che questo tipo di onde non esistesse. Quei ricercatori probabilmente non sono stati in grado di trovare i plasmoni di superficie acustici perché l'esperimento richiede una precisione estrema e grande pazienza."

                                            Per riuscire nel loro esperimento i ricercatori americani sono ricorsi a un cannone elettronico in grado di emettere elettroni molto lenti e a una superficie di cristallo di berillio appositamente preparata.

                                            A seconda dell'energia, le onde plasmoniche acustiche si diffondono in un raggio di alcuni nanometri e si estinguono nel giro di alcuni femtosecondi dal momento della loro creazione. (gg)


                                            altro articoletto

                                            Tutti insieme appassionatamente
                                            Opportunemente stimolati con impulsi laser, gli eccitoni nei semiconduttori hanno un comportamento simile a quello di una folla

                                            I fisici del Jila, un polo scientifico nato dalla collaborazione tra il National Institute of Standards and Technology (Nist) e l'Università del Colorado (Usa), hanno scoperto un particolare comportamento collettivo delle particelle elettroniche nei semiconduttori. Lo studio, pubblicato su Pnas, potrebbe rivelarsi molto utile nella progettazione di nuovi strumenti nel campo dell'optoelettronica.

                                            Alcuni di questi, come i diodi laser utilizzati nelle telecomunicazioni, presentano infatti diversi problemi non ancora risolti. Cercando di prevedere le caratteristiche di un nuovo tipo di diodo, i progettisti hanno scoperto impercettibili interazioni delle particelle nei semiconduttori utilizzati per la costruzione di questi laser.


                                            I fisici del Jila hanno quindi cercato di studiare il fenomeno, colpendo sottili strati di arseniuro di gallio (GaAs) con serie continue di tre impulsi laser prossimi all'infrarosso, della durata di appena 100 femtosecondi (10−15 secondi, ovvero un milionesimo di miliardesimo di secondo) ciascuno. I ricercatori hanno così potuto rilevare la formazione di trilioni di strutture, proprie di uno stato eccitato della materia solida, chiamate eccitoni. Per eccitoni si intendono delle “quasiparticelle” formate dagli stessi elettroni eccitati e dal vuoto lasciato a causa loro “salto” a livelli energeticamente più alti.


                                            Modificando la frequenza e l'orientamento del campo elettrico e analizzando come il semiconduttore altera l'intensità (l'energia) e la fase (il momento di inizio d'onda) della luce, i ricercatori hanno identificato una associazione tra coppie di eccitoni con differenti livelli di energia o con differenti masse elettroniche. I dati sperimentali, uniti alle previsioni teoriche delle proprietà elettroniche dei semiconduttori, confermano un comportamento collettivo di queste quasiparticelle.(t.m.)

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                                            • ritorno sul problema asmmetria materia -antiimateria...
                                              bene...
                                              consideriamo il protone formato da due triplett d 2e+ e 1 e-,con carica +2/3..o quark up...
                                              e un down con due e- ,1 e+,carica -1/3...
                                              e un e- libero in "orbt.a,
                                              dobbiamo pensare che esiste nche un altro liivello energetco,
                                              con molte minori probablità ,dove gli ccoppimenti angolari sono diversi...
                                              risultato...
                                              due e-, 1 e+ danno un up a carica -2/3...
                                              con massa leggermente inferiore ad un down normale,compensata da cariica maggiore...
                                              e 2 e+,1e- o down, a carica +1/3,lo stesso,massa superore a un up "normale compensat d una carica inferiiore...
                                              un e+ in orbita....
                                              ebbene ,anche queste bolle d'energia atrattiiva Fex si possono combinare in un antiprotone,sempre sotto l'azone FeX,
                                              in un raggo d 10-15mt....
                                              ristabiliamo quindi un simmetria...protone-anti...
                                              ma rompiamo la simmetriaa degli angoli d'accoppamento della forza elettrodebole...

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                                              • ciao superabazon! penso di aver capito che sei un fisico nucleare, è credo tu possa dare un notevole contributo sulle ff.

                                                come hai notato sono novizio sul forum ma sulla ff ci vado dietro 1989 cio da sempre

                                                mi puoi dare una spiegazione su come può avvenire la trasmutazione del tw nelle sostanze elettrolitiche descritte nel

                                                forum? ciao grazie

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                                                • no..non sono un fisico nucleare...
                                                  solo uno sperimentalista pigro...

                                                  purtroppo non ho disponibilli nessun modello veramente completo e coerente...

                                                  si studia....

                                                  Commenta


                                                  • ciao superabazon! ho avuto l'impressione nella tua risposta, una certa freddezza non so, scusa se ho capito male!

                                                    http://spazioinwind.libero.it/inrabazon/Experiment1.htm, lo letto tutto e quindi ho dedotto!

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                                                    • CITAZIONE (superabazon @ 13/7/2007, 03:03)
                                                      no..non sono un fisico nucleare...
                                                      solo uno sperimentalista pigro...

                                                      purtroppo non ho disponibilli nessun modello veramente completo e coerente...

                                                      si studia....

                                                      Molto molto pigro, non ha MAI fatto un esperimento.

                                                      Comunque è comprensibile, fare esperimenti porta via tempo e sopratutto denaro, meglio fare il teorico.

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                                                      • beh, costruire modelli giocattolo, a volte anche partendo da punti non corretti,può servire per individuare le giuste sperimentazioni...
                                                        quindi...

                                                        ah,gencolno... sei ancora lì con i 10 Kev, e pochi protoni?
                                                        azz...

                                                        Commenta


                                                        • superabazon! mi aspettavo almeno una misera risposta dopo le mie sincere scuse, o sono anche queste indeterminabili per te.
                                                          capisco le particelle!! ma per fortuna le unità carbonio NO!!!

                                                          Edited by nettunio - 13/7/2007, 21:52

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                                                          • x Rabazon
                                                            Molto tempo fa mi avevi chiesto di fare il progetto di una macchina capace di generare facilmente antimateria.

                                                            Ebbene, per puro caso stavo leggendo questo link titanio
                                                            e ho trovato scritto quanto segue...
                                                            "Esperimenti hanno mostrato che il titanio naturale diventa altamente radioattivo se bombardato con nuclei di deuterio, emettendo principalmente positroni e raggi gamma."

                                                            Daccordo sul fatto che tu pensi che io scrivo solo cose false, però quella pagina di WIKI non l'ho scritta io,... quindi io non solo l'unico che scrive cose false, ma potrebbe anche essere che il tizio che sta scritto li' abbia scritto cose vere.

                                                            Secondo me esiste un processo nucleare altrimenti non sarebbe possibile che siano emessi positroni e raggi gamma, inoltre questa cosa del titanio è un interessante filone della "fusione fredda".

                                                            Secondo me i processi nucleari si avrebbero anche con semplici ioni di idrogeno anzichè nuclei di deuterio.

                                                            Cosa ne pensi del titanio ?

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                                                            • beh...
                                                              ripeto, sono solo come dire ..un teorico "esperiimentalista"..
                                                              se si può definire...
                                                              esperimentii ne ho ideati un sacco...
                                                              qualcosa ne sa anche remond...ah, se potess avere un buon laboratorio....
                                                              e qualcuno addirittura l'ho anche eseguito o seguito da vicino...
                                                              ma esiste una grande dfferenza con un teorico vero...
                                                              anzi, tutto il lavoro di semplificazione semiclassica delle mie equaziioni,
                                                              vene definito triiviale da teorici come vachasphati...quindi...anche se posso anticipare che ho pronto un modello semplificato di decadimento beta...
                                                              che posterò quando mi daranno la possibilità......
                                                              beh, per gencolio...visto che ha meno d 14 nni...
                                                              un teorico vero è enstein...per es....
                                                              allora, nel caso del fotoelettrico(e moti di brown)
                                                              ha saputo dare una superba spegazone teorca di esperimenti, che però non ha ideato nè tantomeno eseguito...
                                                              nel caso della relatività ristretta, e generale...
                                                              addirittura ci è arrivato solo con l'intuito e forza logico-matematica...
                                                              glii esperimentii di prova...addirittura sono arrivati dopo...
                                                              e non sono stati neppure pensati da lui...

                                                              lo stesso si può dire di teorici come dirac,heisenberg,
                                                              borh, pauli...
                                                              anzi pauli e stato dffidato dagli spermentalisti, di non risiedere neppure nella città qundo venivano eseguiti esperimenti....perchè si pensava avesse influenza nefasta .....
                                                              qundi,magari con il suo assoluto disprezzo per ogni dato rele, amicod si avvcina di più ad un teorico....
                                                              comunque, gencolino...
                                                              la pressa era meglo del tuo tubetto 10 kev...
                                                              ma ci pensi che dieci kev sono 100 miilioni di k?
                                                              ma poi, bombardando del titano, con deuterio...
                                                              ebbene penso si possono crere isotopi instabili, e quindi radioattivi...
                                                              ma nessunissimo surplus d'energia... uffa...
                                                              con protoni...beh... hai sempre spallazione...ai giusti livelli d'energia...ecc..ecc..
                                                              ma nessunissima over....
                                                              che è quello che ci interessa ...o no?


                                                              quasii..quasi...
                                                              meglio quando parlavi di nucleo freddo del sole....
                                                              incidentalmente,
                                                              dalla condensazione di gas freddi, quando per gravità sono fortemente compressi, parte la fusione, che riscalda i gas, lii dilata fino a fermare la reazione, che riparte alla ricompressiione, raggungendo un equliibrio di auto feedbak, come attualmente è il sole...
                                                              azz...genco...









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