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    http://arxiv.org/PS_cache/arxiv/pdf/0708/0708.3206v1.pdf

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    • articolo interessante...

      questo dimostra la difficile coesistenza di noi sperimentalisti con i teorici...

      ma quelli veri....
      anche in italiano (seconda parte)

      http://arxiv.org/PS_cache/arxiv/pdf/0708/0708.2855v1.pdf

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      • modello "classico"chimico di ricombinazione di molecole di idrogeno tramite interazione
        con forze di van der Waals...


        da molti esperimenti ed esperienze,
        esperimenti di Santilli con quello che definisce magnegas,
        esperimenti di Miller con la "blaklight",
        ultimamente sembra da Naudin...

        e anche dai nostri piccoli esperimenti di misurazione del cop in celle M-O...

        possiamo tentare di inferire un semplice modello di ricombinazione molecolare
        di H, non a legame covalente classico,
        ma con legami elettrostatici di van der Waals...

        se...se.. e ripeto se...
        possiamo TENTARE UN MODELLO..
        che è solo tale,basato su risultati non falsificati,
        e comunque presenta molti lati deboli...
        alcuni dei quali evidenzierò in seguito...

        possiamo pensare ad un modello di ricombinazione...
        che non è quello classico dove il nucleo ionizzato di H+ si riconbina nella normale molecola biatomica di H,
        con inuclei a spin opposti, e con il classico
        legame covalente dei due elettroni a spin opposti uniti nell'orbitale unico della molecola biatomica...
        per comodità poniamo a 14 ev l'energia necessaria per ionizzare le molecole,rompere il legame covalente
        e formare l'H+ monoatomico.

        quando normalmente si ricombina, in molecola biatomica para magnetica,
        con spin dei nuclei opposti,gli elettroni perderanno i 14 ev acquistati con emissione di fotone ,
        e torneranno a ricomporre la molecola biatomica di H

        in questo caso non potremmo mai avere over,anzi considerando le perdite varie,siamo sempre molto al di sotto dell'unità....
        e non considerando le perdite/(impossibile in pratica)
        saremmo all'unità...
        non possiamo spiegare neppure il 120% da noi misurato nelle normali cellette,figuriamoci un 1000%....
        come sembra, da alcuni esperimenti di Naudin...
        (premetto che sono abbastanza scettico di questo..ma..)

        per spiegare l'over energetico,
        potremmo pensare che, sottoposti a forti campi elettromagnetici,
        gli ioni H+ possano ricombinarsi in ortho,
        cioè con gli spin allineati, invece che opposti come normalmente avviene nelle normali molecole...

        questo porterebbe a poter costruire molecole strane,con anche più di due nuclei, forse con 4 è più stabile, ma anche 6,8,
        uniti tra loro da forze non di legame covalente, ma di tipo elettrostatico di van der Waals,
        cioè con elettroni a spin opposto a quelli dei nuclei, ma eguali tra loro...
        il che rende impossibile che possano avere lo stesso orbitale...
        quindi sembra possano legare tra loro i nuclei con livelli energetici inferiori a quelli degli orbitali quantistici classici...
        (vedi miller...)
        in soldoni, avremmo molecole unite da elettroni, che per farlo,
        dovrebbero rilasciare molta più energia di quella ricevuta per la ionizzazione...
        se hanno ricevuto 14 ev, per ricombinarsi in questo modo,possono emetterne molta di più,
        singolarmente fino a circa 100 Ev,120 ev..

        con fotoni che hanno ampiezza d'onda fino a circa un nanometro,nel campo dell'ultravioletto... o luce nera...
        e questo potrebbe anche essere compatibile con le emissioni osservate nella celletta di mizuno..
        con le diffusioni dei fotoni dovute all'acqua...

        questo potrebbe spiegare un over del 1000%....

        dobbiamo pensare che queste molecole sono molto "fragili",
        anche se ,sempre per le forze di van der Waals,
        dovrebbero essere chimicamente molto reattive, e quindi andarsi a "sfasciare" , o ricombinarsi ulteriormente con altre molecole,
        normali, e in questo non assorbire energia, ma al limite emetterne ancora un pò...(QUESTO
        SEMPRE PER SALVAGUARDARE IL COP)
        inoltre la fragilità intrinseca di queste molecole ortho magnetiche, le renderebbe di vita non molto lunga,
        minimi assorbimenti d'energia le farebbe saltare e tenderebbero a riprendersi energia dall'ambiente per tornare
        alle normali molecole covalenti biatomiche...
        il che spiegherebbe come mai non troviamo in condizioni normali queste molecole....
        che distanti da campi elettrici forti,con minimi assorbimenti di energia, si andrebbero a rompere facilmente...

        1-punto debole...perchè nelle ricombinazioni chimiche con molecole normali non dovrebbero riassorbire l'energia emessa prima?
        anzi, sembra che ne rilasciano ancora?
        mah...qui potremmo avere risposte dalla chimica....capire come le interazioni tra normali elettroni a legame covalente
        interagiscono con elettroni a legame semplicemente elettrostatico....e come possano riemettere ulteriore energia,
        o al limite ,non assorbire od assorbirne comunque in livelli inferiori a quella emessa...
        una nuova chimica?

        2-comunque spieghiamo eventualmente solo l'over energetico,,..di certo non le trasmutazioni nucleari..


        ps,
        questo è solo un modello, a cui personalmente non credo moltissimo....
        però potrebbe forse spiegare alcune modalità peculiari dei fenomeni a cui siamo interessati.

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        • salve, una risposta a dubbi di remond ed altri sull'uso in celle elettrolitiche di elettrodi di tungsteno toriato.....

          ,se ner caso abbiamo l'emissione di burst di neutroni ,come quelli osservati da mizuno,
          nell'ordine delle migliaia /sec,
          beh, allora il torio presente,avendo una discreta sezione d'urto,
          (dovrebbe essere nell'ordine del barn su spettri di energia dei neutroni molto ampi),
          ,potrebbe catturarne mettiamo circa un 1%,
          siamo nell'ordine quindi della decina/sec,....

          comunque quando un nucleo di torio cattura un neutrone,

          trasmuta rapidamente in U233,fissile,
          che fissiona rapidamente con rilascio di circa 200 Mev....
          beh, nel bilancio energetico complessivo, qualche decina di queste fissioni al sec...non sono poi tanto...
          in potenza siamo a circa 10-9 W....un miliardesimo di watt....
          ma comunque dovrebbero essere rilevabili da strumenti di misura sensibili....
          e le ceneri prodotte non fare molto bene alla salute....
          come di certo anche emissioni di neutroni...

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          • riguardo ai dubbi sul modello di ricombinazione
            delle molecole di idrogeno...

            volevo dire che, magari qualche ricombinazione chimica non standard possiamo pure
            averla...e questo spiegherebbe l'origine di fotoni nel'ordine dei 10 nanometri...
            strani embritting, ed altri fenomeni...tipo molecole strane di idrogeno
            e carbonio trovate da santilli...
            ma secondo me non può giustificare cop positivi...
            nel gioco di ricombinazioni, quando si ritorna ai legami chimici covalenti
            "normali"...beh, e ci si ritorna per forza...
            (sennò dovremmo trovare moltissimo idrogeno nello stato ortho,
            che invece non troviamo...........)
            allora comunque gli elettroni devono per forza tornare ai livelli di energia quantistica classica...
            che è lo stato di energia minima stabile....osservabile sempre....
            e se si riprendono l'energia...
            il cop torna ad essere...ed è impossibilile ,ad uno...al maxx..
            di meno in realtà...

            quindi,pur ammettendo la possibilità di una chimica "nuova"..
            basata su deboli legami elettrostatici elettrone-protone...
            non possiamo spiegare il cop positivo...

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            • articolo interessante

              Inerzia e massa di un corpo

              Vorrei sapere che differenza c'è fra l'inerzia di un corpo e la sua massa intesa come quantità di materia. È l'inerzia o la materia che incurva lo spaziotempo? La curvatura dello spaziotempo generata da una particella con velocità relativistica è una grandezza assoluta o relativa all'osservatore rispetto al quale la particella si muove?
              Domenico Annunziata
              10 maggio 2006
              La domanda, anzi le domande, toccano un punto abbastanza delicato nello sviluppo della meccanica e nella sua evoluzione dalla meccanica classica newtoniana alla teoria della relatività speciale fino a quella generale.

              Nella meccanica newtoniana, per inerzia di un corpo si intende la capacità del corpo di rispondere con una maggior o minore accelerazione alle forze che agiscono su di esso. È un risultato del lavoro di Newton l'aver compreso che l'inerzia così introdotta dipende ed è proporzionale alla quantità di materia di un corpo secondo una definizione intuitiva della stessa. Anzi, un'analisi accurata dei due concetti mostra che è operativamente più semplice introdurre il concetto di massa attraverso la sua relazione all'inerzia piuttosto che al termine, molto più delicato dal punto di vista concettuale, di quantità di materia (mentre è operativamente semplice misurare l'inerzia di un elettrone a cui si applica una forza esterna, appare meno semplice e diretto dare una definizione di cosa sia la quantità di materia dello stesso). Quindi, la risposta della meccanica classica è che i due concetti coincidono.

              Nella teoria della relatività ristretta il concetto di massa e inerzia si separano: l'accelerazione non è più semplicemente il rapporto tra forza esterna e una proprietà intrinseca e invariabile del corpo quale la massa. Piuttosto la variazione della velocità indotta da una forza esterna dipende sì dalla massa come misurata con esperimenti a bassa velocità ma dipende anche dalla velocità stessa del corpo. Questo fenomeno aveva portato in passato a parlare di aumento della massa con la velocità, intendendo con questo l'aumento di inerzia. A causa di alcune complicazioni tecniche indotte da questo punto di vista, nelle trattazioni moderne della relatività speciale si preferisce considerare la massa come una proprietà invariante (la massa a riposo) e introdurre una relazione più complessa di quella classica tra forza esterna e variazione della velocità. Inoltre, la relatività speciale porta a concludere che l'inerzia di un corpo dipende dal suo contenuto di energia (la famosa relazione E=mc2) dando così un colpo definitivo alla possibilità di identificare inerzia e quantità di materia.

              Infine la relatività generale. Qui ci sono dei limiti alla precisione possibile in una risposta che non utilizzi gli strumenti matematici della teoria. In modo qualitativo si può dire che l'effetto della gravità viene descritto come derivante da una curvatura dello spaziotempo originata dalla distribuzione della materia ed energia e che può essere definita e osservata a partire dallo studio del comportamento delle traiettorie di corpi di prova in caduta libera inizialmente vicini. L'effetto qualitativo (se le traiettorie si avvicinano, si allontanano o restana alla stessa distanza) è indipendente dal sistema di riferimento utilizzato. Si possono anche introdurre opportune quantità che danno una misura della curvatura in modo invariante per cambio di sistema di riferimento. Ovviamente la stessa indipendenza dal riferimento non varrà per i dettagli delle traiettorie.

              Giorgio Pastore

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              • articoli interessanti

                http://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/0708/0708.4130.pdf

                di questi autori vi sono altri articoli in arxiv....

                http://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/0708/0708.4066.pdf

                se fusione e stevening dessero un'occhiata anche ad esperienze diverse
                su plasmi ....

                altro articolo sullo stesso argomento
                http://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/0708/0708.4158.pdf

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                • articolo interessante

                  http://arxiv.org/PS_cache/arxiv/pdf/0709/0709.0077v1.pdf

                  Commenta


                  • articolo interessante sul doppio decadimento beta

                    Commenta


                    • articolo interessante su quello che bolle in pentola tra quelle teste fini e non triviali di teorici

                      http://download.iop.org/pw/PWSep07strings.pdf

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                      • Il mantello dell'uomo invisibileCurvando un fascio di microonde attorno a un oggetto, è possibile renderlo totalmente invisibile. Lo hanno calcolato alcuni fisici svedesi del Royal Institute of Technology di Kista.



                        Se la possibilità di costruire un mantello che ci renda del tutto invisibili potrebbe rimanere per sempre un sogno, ci sono ancora probabilità di riuscire a svanire, un giorno, in un etereo raggio di luce.

                        Sul numero di New Scientist del 28 ottobre 2006 era già stato mostrato uno strumento in grado di curvare le microonde attorno a un oggetto, rendendolo parzialmente invisibile. Secondo Min Qiu e colleghi del Royal Institute of Technology di Kista, in Svezia, per raggiungere la completa invisibilità sarebbe necessario che le proprietà elettriche e magnetiche di alcune parti del mantello avessero valori tendenti all’infinito; cosa che è attualmente impossibile.

                        Uno scopo un po’ più realistico consisterebbe nel rimuovere quelle parti del mantello in cui si richiedoo valori elettromagnetici infiniti. Questi studiosi, pertanto, hanno calcolato che ciò che resta del mantello potrebbe rendere qualcuno o qualcosa del tutto invisibile, lasciando al loro posto un sottile raggio di luce.

                        Non è dato sapere se l’esito di queste ricerche scomparirà nel nulla oppure se ci farà svanire davanti agli occhi del nostro prossimo, eppure questo studio è già sotto i riflettori. Infatti sarà pubblicato sulla prestigiosa rivista Physical Review Letters.




                        beh,questa sembra un diverso approccio alla fusione calda di ITER..
                        qualche programma viene cambiato?
                        Fusione nucleare, ancora tu?Finanziato dalla Commissione Europea, nel 2011 partirà il progetto internazionale che promette di raggiungere la fusione nucleare e risolvere definitivamente la dipendenza dai combustibili fossili.



                        Cercare di riprodurre sulla Terra l’energia del Sole non è certamente un compito facile. Eppure un team internazionale di fisici con base in Europa si sta preparando ad affrontarlo.

                        Se il loro tentativo di sviluppare la fusione nucleare dovesse funzionare, potremmo essere riforniti di una fonte di energia pulita e senza limiti che promette di mettere la parola fine alla dipendenza dai combustibili fossili responsabili del riscaldamento globale.

                        Presieduto da Mike Dunne del laboratorio Rutherford Appleton di Oxford, in Gran Bretagna, il consorzio scientifico spera di sviluppare un modello commerciale di fusione nucleare utilizzando dei laser in grado di far scontrare gli isotopi di idrogeno, vale a dire deuterio e trizio, per creare l’elio. Un’operazione che rilascerebbe neutroni e un enorme ammasso di energia.

                        A luglio la Commissione Europea ha approvato la costruzione della struttura del progetto HiPER (High Power Laser Energy Research) e la scorsa settimana sono iniziati i negoziati per stabilire il luogo in cui verrà costruito il complesso, il modo in cui i verranno investiti i 550 milioni di sterline del progetto e le opzioni tecniche da perseguire.

                        “Finalmente - dichiara Dunne - questo progetto riesce ad andare avanti. Adesso è solo questione di risolvere qualche dettaglio”. L’avvio dei lavori della struttura dovrebbe avvenire entro il 2011 per fare in modo che gli scienziati provenienti da 15 nazioni e guidati da Dunne divengano al più presto operativi.

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                        • articolo molto interessante,c sono parametri che possono interessare sketic
                          http://arxiv.org/PS_cache/physics/pdf/0611/0611032v2.pdf

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                          • faccio finta di niente.....
                            provo a ripostare per l'ennesima volta senza che qualche tizio non mi cancelli i post..
                            ci faccio pure fatica sopra...
                            mi scuso,alcuni link interessanti non li posto più.....
                            allora , non so neppure quanti post mi sono stati cancellati..
                            e dove pure non faccio neppure polemiche,...

                            guardo con interesse ai dubbi,
                            che .finalmente,
                            alcuni studiosi della ff classica di F&P,
                            sembrano mostrare nelle discussioni in CMNS....
                            Sono un paio d'anni che sostengo in ogni dove ,che ritenere l'interno dei reticoli di palladio abbia un ruolo
                            così importante per i fenomeni di ff più importanti,
                            sia una strada fuorviante...

                            é da discussioni avute con il prof Piantelli dell'università di Pisa,
                            sul suo reattore particolare..
                            che ho il dubbio che anche in F&P i fenomeni importanti siano superficiali...
                            il caricamento i del deuterio nfluisce quindi solo sulle condizioni superficiali,,,,

                            riporto una piccola parte delle discussioni in CMNS...
                            per la cronaca,
                            la spiegazione che viene proposta,la fractofusione...
                            non mi convincemolto
                            Oggetto: CMNS: Re: Cathode surface electron layer catalyzed fusion hypothesis Ricevuto il: 09/09/07 14:55







                            Mike/group,

                            Some more comments on this below...

                            ----- Original Message -----
                            From: "Michael McKubre" <michael.mckubre@sri.com>
                            To: <cmns@googlegroups.com>
                            Sent: Wednesday, August 22, 2007 4:26 PM
                            Subject: CMNS: Re: Cathode surface electron layer catalyzed fusion hypothesis (was Re: Fractofusion


                            >
                            > It is a nice idea Michel, taking advantage of the electrochemical
                            > peculiarity at the interface [1], the need for high loading [2] and the role
                            > of deuterium flux (coming and/or going) [3]

                            Coming *and* going actually (crossed fluxes required, this may be the most original characteristic of the hypothesis). To your three much appreciated "pro" arguments above (numbers between brackets added by me) you could have added:

                            4/ surface nature of the observed effects

                            5/ _very_ long electrolysis times required (as in any chemical reaction, it takes a near-infinite time for equilibrium to be reached, and before loading/deloading equilibrium is reached there can be no significant crossed fluxes)

                            6/ higher temperatures enhance the effect (thermal agitation increases crossed fluxes at equilibrium)

                            7/ post-electrolysis heat (double layer capacitor discharges its hydrogen nuclei slowly for a long time while the cathode surface deloads at high flux for a long time, so the hypothesized "incoming vs ougoing" fusions are basically as probable as they were during electrolysis, only difference is that the major flux is now the outgoing one)

                            8/ surface electron layer is the only part of the cathode where there is a significant net negative charge (required to overcome the Coulomb barrier)

                            9/ surface electron layer being very thin (subatomic) it couldn't screen two internal (respectively external) hydrogen nuclei from each other as effectively as it can screen an incoming one from an outgoing one competing for the same electron(s)

                            10/ such competition for the same electron(s) would prevent the latter from jumping out of the layer in spite of its much lower mass, as it wouldn't know which nucleus it must hop to (ideal screening situation)

                            > One problem that needs to
                            > be stormed is the evident coherent many-body nature of the cf
                            > effect. If two d's could be encouraged to fuse in the way you
                            > suggest then the products would still be those of hot fusion. Only
                            > an ensemble can accommodate the product energy to produce a soft
                            > landing at 4He (the thermodynamic natural product of d + d).

                            I suggested the electrostatically pressurized positive "ionosphere" looming over the cathode could constitute such an ensemble, but we could set aside the complex issue of reaction products in this peculiar environment for the time being.

                            Many thanks to Mike and to those of you who already kindly commented privately, more comments/objections/corrections would be welcome.

                            Experimental ideas/proposals to enhance the hypothesized mechanism(*) would be most welcome too, whether on-list or off-list, as such experiments would be by far the best way to in/validate the theory (for now nothing more than one among many --actually less since I haven't produced any calculation or derivation yet ;-).

                            For now the most effective way I can imagine to maximize outgoing+incoming crossings is the "back electrolytic loading / front deloading+electrolysis" scheme I mentioned earlier (asymmetric common cathode electrolytic cells, using one or more differing electrolysis parameters such as cell voltage to create asymmetric loading pressures), does it make any sense?

                            Michel

                            > Mike
                            >
                            > On Aug 22, 2007, at 4:57 AM, Michel Jullian wrote:
                            >
                            >>
                            >> Dear all,
                            >>
                            >> Rainer wrote:
                            >>
                            >>> There is, however, a critical aspect from condensed matter physics
                            >>> (Tsarev 1990, Maschuw
                            >>> personal communication 1994). High electric fields should form
                            >>> only in dielectrics, but
                            >>> not in metals.
                            >>
                            >> I made the same obvious objection here some time ago.
                            >>
                            >> A metal being a conductor (doubly so in the case of hydrided metals
                            >> which feature not only electron conduction, but also hydrogen ion
                            >> conduction), if we set aside resistive effects for a moment, any
                            >> average electric field arising inside will move mobile charges
                            >> around until the internal field is zero. This is the reason why
                            >> average electric potential (of which the field is the gradient) is
                            >> uniform in a perfect conductor as is well known. If we now account
                            >> for non-zero resistance i.e. finite charge mobility, when a current
                            >> is made to flow in the metal an electric field (i.e. a voltage
                            >> gradient) does exist inside, but it is usually quite small.
                            >>
                            >> However there is *one* place in the cathode area where a high
                            >> electric field exists: right above the cathode surface, due to the
                            >> cathode being the negative plate of the electrical double layer
                            >> capacitor (well known, first hypothesized by Helmholtz in the
                            >> 1850's, see http://www.cartage.org.lb/en/themes/Sciences/Chemistry/
                            >> Electrochemis/Electrochemical/ElectricalDouble/ElectricalDouble.htm
                            >> where hydrated hydrogen ions http://www.public.asu.edu/~jpbirk/
                            >> 3dstruct/H9O4+.htm are schematized as spheres with the positive ion
                            >> proper at their center, also see this excellent paper by Jean-Paul
                            >> Biberian et al for a measurement of the double layer capacitor in
                            >> the context of CF http://www.lenr-canr.org/acrobat/
                            >> BiberianJPdeuteriumg.pdf ).
                            >>
                            >> A high negative charge layer, consisting in excess electrons, also
                            >> exists there (q=C*V, with V low of the order of 1V only but C very
                            >> high due to the single water molecule-thin gap between the
                            >> "plates", so surface charge density is very high). Hence my
                            >> hypothesis for P&F type cold fusion (if it is real), refined since
                            >> I first formulated it on Vortex a couple days ago (do let me know
                            >> anyone if I am plagiarizing unknowingly someone else's theory):
                            >>
                            >> 1/ During the loading phase, the hydrogen ions (say deuterons)
                            >> migrate towards the inside of the metal (say Palladium), where the
                            >> (low, as explained above) current-sustaining internal electric
                            >> field pushes them (it pushes electrons the other way). Nothing new
                            >> here of course, but this means the loaded hydrogen ions don't stay
                            >> near the surface...
                            >>
                            >> 2/ When the Palladium is full (high D/Pd ratio), internal deuterons
                            >> are now flush with the internal side of the cathode surface's
                            >> excess electron layer.
                            >>
                            >> 3/ Some deuterons deload (due to thermal agitation and unavoidable
                            >> ripple on the power supply's voltage things can't be static, there
                            >> must be instead an equilibrium between loading and deloading).
                            >>
                            >> 4/ The deloading deuterons retrieve the electron they had shared
                            >> with the rest of the lattice (well, mabe not the same ;-) on-the-
                            >> fly while jumping through the electron layer
                            >>
                            >> 5/ While trying to do this, some of them find themselves
                            >> inadvertently within tunneling distance of a "colleague" coming
                            >> from the electrolyte on the other side of that electron layer (to
                            >> get discharged there as per the normal electrolysis process),
                            >> because their mutual repulsion is smaller than their attraction to
                            >> the electron layer (which is firmly attached to the lattice, which
                            >> I suspect may be important in the process, as it makes this
                            >> electron "fog" look as if it is quite massive)
                            >>
                            >> 6/ Some of them tunnel and fuse.
                            >>
                            >> Does this scenario (which would explain why cold fusion only occurs
                            >> at high D/Pd loading ratio) make any sense, dear collegues? If by
                            >> any chance it does, it suggests several fusion rate enhancement
                            >> schemes which we could brainstorm together. All comments/objections/
                            >> criticisms will be gratefully welcome.
                            >>
                            >> Michel Julian


                            ora alcuni articoli interessanti su ialtri problemi....
                            questo articolo è molto interessante ..riguarda il post stesso...
                            questa è la trattazione teorico-matematica completa della mia piccola equazione classica
                            sulla diffusione di fotoni...
                            in questo caso viene analizzata a fondo quello che nellamia equazione ponevo come coefficente dideformazione molecolare...
                            naturalmente, dopo oltre un anno,
                            nessuno si cura di citare l'esperimentalista......storia vecchia...
                            http://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/0709/0709.1550.pdf

                            altro articolosu queste diffusioni,sotto un altro punto di vista
                            http://arxiv.org/PS_cache/arxiv/pdf/0709/0709.1764v1.pdf

                            un articolo interessante su Majorana e la sua intuizione che gli elettroni possano essere trattati come "buchi...

                            http://arxiv.org/PS_cache/arxiv/pdf/0709/0709.1183v1.pdf

                            interessante articolo sulle strutture delle molecole...
                            http://arxiv.org/PS_cache/arxiv/pdf/0709/0709.1555v1.pdf


                            modelli molecolari interessanti…
                            qui abbiamo interessanti analisi sulla “coerenza”
                            http://arxiv.org/PS_cache/arxiv/pdf/0709/0709.1755v1.pdf

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                            • sper che qualcuno possa andare al convegno CMNS di catania..
                              magari hell...
                              e avere informazioni di prima mano sulla sperimentazione CR39.....
                              che non credo sia come la vede amicorik....

                              altra parte di discussione riguardante
                              il punto di vista che non è all'interno dei cristalli del catodo di palladio
                              che avvengono i fenomeni di fusione...
                              ma sulla superficie

                              Ed, thanks for your comments, my replies below.

                              ----- Original Message -----
                              From: "Edmund Storms" <storms2@ix.netcom.com>
                              To: <cmns@googlegroups.com>
                              Sent: Thursday, September 13, 2007 9:19 PM
                              Subject: CMNS: Re: Cathode surface electron layer catalyzed fusion hypothesis


                              >
                              > Michel, I would like to suggest two major issues you need to address.
                              >
                              > 1. If creation of a double layer or creation of two counter fluxes were
                              > only required, nuclear events would be easily produced in most
                              > electrolytic cells. After all, these conditions are universal. The
                              > cathode surface is so heterogeneous that somewhere on its surface a
                              > suitable condition based on this model would surely occur. To make this
                              > idea work, you need to explain, in an easily demonstrated way, why the
                              > effect is so rare.

                              It would be rare because the outgoing (inside-to-outside) hydrogen ion flux (one of the two counter fluxes required in my scheme, the other one being the usual incoming electrolyte ions discharging on the cathode) does not exist in most electrolytic cells. It requires a cathode material which can desorb (and thus have previously absorbed) large amounts of hydrogen, and even so it requires simultaneous deloading and electrolysis which is unusual in P&F experiments, which would explain the elusiveness of the effect.

                              > 2. All chemical system try to go to the lowest energy state, given the
                              > circumstances. Application of a voltage to an electrolytic cell changes
                              > the circumstances, causing the lowest energy to be shifted upward by a
                              > few eV. You are suggesting this small shift in energy is enough to
                              > overcome a Coulomb barrier. All credible calculations show that this is
                              > not enough. On the other hand, you propose that accumulating electrons
                              > in a double-layer might neutralize the nuclear charge. If this shielding
                              > condition were a low energy state, it would have already happened
                              > without anything being done.

                              But something must be done in addition to the screening: the two counter fluxes discussed above. The simultaneous outgoing and incoming counter fluxes are required because the excess electron layer is too thin to screen nuclei coming from or dwelling on the same side: neither the outgoing flux alone nor the incoming flux alone could promote fusion.

                              > Because it is a high energy state, energy
                              > much be supplied to the system. This energy has to be large because this
                              > barrier is large, certainly more than a few eV. The question is, just
                              > how much energy must be invested in shielding the Coulomb barrier enough
                              > to cause fusion? You need to answer this question.

                              Shielding per se doesn't require energy, I guess what you're asking is the energy required to overcome what is left of the Coulomb barrier when you account for the screening (neglecting for a minute the energy savings afforded by tunneling). None is left in my ideal screening example quoted at the bottom of the page, but in non-ideal reality some is left (due to the shielding electron orbitals having non-zero thickness) so the nuclei will have to have some energy indeed. Lacking a good model for now I can't tell you how much.

                              Regards,
                              Michel

                              >
                              > Regards,
                              > Ed
                              >
                              >
                              >
                              > Michel Jullian wrote:
                              >
                              >> Thanks Ed, I am glad we don't disagree fundamentally. You are right of course that the model is very simplistic for now, it will have to be refined but I think it makes more sense to first (in)validate experimentally the obvious enhancement scheme it suggests: promoting counter fluxes of outgoing and incoming hydrogen ions at the negatively charged metal hydride cathode surface. You will certainly agree that however sophisticated the model might be, it would still be worthless if it was contradicted by experiment.
                              >>
                              >> Michel
                              >>
                              >> ----- Original Message -----
                              >> From: Edmund Storms
                              >> To: cmns@googlegroups.com
                              >> Sent: Thursday, September 13, 2007 3:48 AM
                              >> Subject: CMNS: Re: Cathode surface electron layer catalyzed fusion hypothesis
                              >>
                              >>
                              >>
                              >>
                              >>
                              >> Michel Jullian wrote:
                              >>
                              >>
                              >>>----- Original Message -----
                              >>>From: Edmund Storms
                              >>>To: cmns@googlegroups.com
                              >>>Sent: Wednesday, September 12, 2007 4:35 PM
                              >>>Subject: CMNS: Re: Cathode surface electron layer catalyzed fusion hypothesis
                              >>>
                              >>>...
                              >>>
                              >>>
                              >>>>>Don't you agree that an
                              >>>>>infinitely flat sheet of negative charge with the right charge density
                              >>>>>is capable of bringing low energy (even zero energy) positive ions
                              >>>>>coming from _opposite_ sides towards the same spot of the sheet into
                              >>>>>fusing distance?
                              >>>>
                              >>>>No simple chemical process, no matter how complex, can bring atoms
                              >>>>within fusing distance. General experience and numerous calculations by
                              >>>>skeptics of the process demonstrate this fact. The Coulomb barrier must
                              >>>>be overcome. The closer the charges get to each other, the greater the
                              >>>>force stopping closer approach and the more energy is required. This is
                              >>>>basic and fundamental. For the process to work, the charge must be
                              >>>>neutralized by an electron, such as happens in a neutron. However,
                              >>>>neutrons are obviously not part of the CF process. As a result, more
                              >>>>imagination is required.
                              >>
                              >>
                              >> No, this does not mean what you have assumed. It means that if fusion
                              >> could be produce simply by using the method you propose, there would be
                              >> point to using a huge machine to cause fusion. All of the published
                              >> calculations predicting fusion under various conditions could be easily
                              >> demonstrated to be wrong. Instead, all the studies show that these
                              >> calculations are basically correct. Your model is based on ideal charges
                              >> held in an ideal relationship to each other. This condition does not
                              >> happen in the real world. I don't agree with your approach because it
                              >> does not describe real-world reality. If you want to contribute to
                              >> understanding cold fusion, you need to propose a model that acknowledges
                              >> the understanding and experience that already exists, not propose ideal
                              >> and impossible to produce conditions.
                              >>
                              >> Ed
                              >>
                              >>>
                              >>>I guess this means "no I don't agree", in which case you are mistaken, it's a matter of simple
                              >>>electrostatics. Two zero eV +q point charges separated by one zero eV -q point charge half way in between
                              >>>will get arbitrarily close to each other, believe it or not.
                              >>>
                              >>>Michel



                              altre discussioni riportate da CMNS.......

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                              • articolino per il genco...
                                La fusione a portata di mano?



                                SE IL SOGNO della fusione nucleare resta sempre altrettanto lontano, per quale motivo l’elio 3 dovrebbe renderlo improvvisamente più a portata di mano? I fautori della fusione a elio 3 sottolineano il fatto che gli attuali tentativi di sviluppare un sistema energetico a base fusione, come il megaprogetto Iter, sfruttano il ciclo del deuterio-tritio, un processo altamente problematico. Il deuterio e il tritio sono entrambi isotopi dell’idrogeno, e quando vengono fusi in un plasma surriscaldato, i due nuclei si uniscono a formare un nucleo di elio – che consiste di due protoni e due neutroni – e un neutrone ad alta energia. La reazione di fusione del deuterio-tritio rilascia l’80 per cento della sua energia sotto forma di un fascio di neutroni ad alta energia, contraddistinti da un elevato potenziale distruttivo nei confronti di tutto ciò con cui vengono a contatto, compreso l’involucro di contenimento del reattore. Dal momento che il tritio è estremamente radioattivo, il contenimento diventa un serio problema, perché le strutture si indeboliscono e devono essere sostituite. Perciò, quali che siano i materiali impiegati in una centrale a fusione deuterio-tritio, dovranno poter resistere a enormi stress. E anche una volta ottenute tali caratteristiche, e costruito il reattore di fusione, la mole di scarti radioattivi sarebbe elevatissima.

                                I sostenitori dell’elio 3 affermano, dal canto loro, che l’elio 3 non è radioattivo, il che consentirebbe di ovviare a tutta una serie di problemi. Qualcuno però ribatte che in realtà la fusione a base elio 3 non è un’opzione praticabile. È il caso del fisico teorico Frank Close di Oxfrod che, nel numero di agosto della rivista Physics World, ha pubblicato un articolo dal titolo Fear Over Factoids in cui, tra le altre cose, riassume alcune delle posizioni degli “affezionati dell’elio”, liquidandole come mere fantasie.

                                A tal proposito, Close spiega che in un tokamak – una macchina che genera un campo magnetico a forma di ciambella in grado di isolare i plasmi surriscaldati necessari alla fusione – il deuterio reagisce cento volte più lentamente all’elio 3 che non al tritio. Nel plasma racchiuso in un tokamak, puntualizza Close, tutti i nuclei del combustibile si mischiano tra loro, quindi l’eventualità più probabile è che i due nuclei di deuterio si fondano rapidamente producendo un nucleo di tritio e un protone. Il tritio, a sua volta, è incline a fondersi con il deuterio portando alla creazione di un atomo di elio 4 più un neutrone. Insomma, ribadisce il ricercatore, anche se si estraesse l’elio 3 dalla Luna e lo si portasse sulla Terra, in un tokamak standard il risultato finale resterebbe comunque una reazione di fusione deuterio-tritio.

                                Oltre a ciò, Close respinge la tesi secondo cui due nuclei di elio 3 potrebbero effettivamente essere fatti fondere tra loro per produrre deuterio, particelle alfa ed energia. Una reazione del genere si verifica ancora più a rilento della fusione deuterio-tritio, e il combustibile dovrebbe essere surriscaldato fino a temperature letteralmente impraticabili – stando ad alcuni calcoli, almeno sei volte la temperatura del nucleo solare – al di là della portata di qualsiasi tokamak. Pertanto, conclude il fisico, “tutte le chiacchiere sull’elio 3 dalla Luna sono, a mio avviso, inconsistenti”.

                                Esistono peraltro delle alternative: per esempio quella proposta da Gerald Kulcinski, docente di ingegneria nucleare presso la University of Wisconsin-Madison, ideatore dell’unico reattore a fusione di elio 3 al mondo in grado di funzionare con un budget annuale inferiore alle sei cifre.

                                Il reattore di Kulcinski, situato all’interno del Fusion Technology Institute della University of Wisconsin, è piccolissimo. Quando è in azione, contiene un plasma sferico di circa dieci centimetri di diametro, in grado di produrre fusioni sostenute al ritmo di duecento milioni di reazioni al secondo. Sfortunatamente consuma un kilowatt di potenza per produrne un milliwatt. Ciò conferma, quindi, le conclusioni di Close: “Quando la fusione dimostrerà di sortire un effetto positivi in termini di rapporti costi/benefici e di output, io e tutta la comunità scientifica mondiale ne prenderemo nota”.

                                Il discorso vale tanto per l’Iter che per i tokamak, che ancora non hanno raggiunto il punto in cui un reattore produce tanta energia quanta ne consuma. L’aspetto più significativo del reattore del Wisconsin però, spiega Kulcinski, è che “vi si verificano sia reazioni deuterio-elio 3 che elio 3-elio 3. Le fusioni deuterio-elio 3 avvengono ogni giorno, quindi ormai si è raggiunto un alto livello di familiarità. Ma si stanno anche sperimentando anche reazioni elio 3-elio 3 perché una volta riusciti a controllare quelle si avrebbe tra le mani un immenso potenziale”.

                                © Technology Review


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                                  • un esperimento proposto in CMNS...
                                    forum di ff mondiale..(scusate la traduzione)

                                    Considerare una sfera metallica di raggio R. Ha ricevuto una certa quantità di
                                    carica positiva e uno strato uniforme della carica è distribuita sulla
                                    superficie. La parte interna del campo elettrico è zero e la parte esterna del campo è
                                    V=k*Q/r, dove K è il fattore usuale della forza di coulomb. Una piccola
                                    carica negativa, q sarebbe attratta verso la sfera con la forza
                                    f=k*q*Q/z^2, dove lo z>R è la distanza dal centro. Supporre
                                    una forza non elettrica, X, responsabile della formazione di un doppio rigido
                                    strato -- le cariche negative formano uno strato uniforme ad una distanza d dalle
                                    cariche positive. La distanza d, fra due strati, è molto piccola;
                                    per esempio, un nanometro, o di meno.

                                    Che cosa sarebbe la forza, F, agente su una carica q negativa , che è
                                    positive per definizione? Dipende dalla distanza z dal centro della
                                    la sfera. All'interno del metallo la forza sarà zero per tutto lo Z. supposto
                                    Z=z-R la distanza della carica negativa dallo strato positivo sopra
                                    la superficie metallica. La forza netta, F, è zero dovunque fuori dalla
                                    sfera, se la Z è molto più grande della D. Per una più piccola Z, la forza netta
                                    diventa attraente perché le cariche negative locali sono più vicine delle locali
                                    cariche positive. È facile da indicare che a Z=2*d la forza attraente
                                    (verso la sfera) è quattro volte più grande della forza repulsive (via
                                    dalla sfera). Allora la forza netta comincia a diminuire finchè diventa
                                    zero a Z=d/2 (dove le forze attraenti e repulsive sono uguali).
                                    la forza netta diventa repulsive quando Z<d/2. Si avvicina all'infinità quando Z
                                    tende a zero. In altre parole le forze elettriche impedirebbero allla carica negativa
                                    di raggiungere la superficie. Realmente, lo stesso sarebbe se
                                    la sfera è stata ricoperta da un solo strato della carica positiva. Con
                                    il doppio strato, tuttavia, la carica della negativa sarebbe attratta verso
                                    la superficie metallica . Cioè la presenza del
                                    doppio strato permette che gli ioni positivi vengano più vicino alla superficie
                                    che a un solo strato della carica positiva. Per un doppio strato con d=1 nanometro,
                                    per esempio, la distanza minima sarebbe di circa 0.5 nanometri.

                                    Per ovvio motivo, una piastra metallica piana può essere trattata come una sfera di
                                    un raggio molto grande, finchè uno è interessato in che cosa accade vicino
                                    la superficie. Il mistero più grande per me è il doppio strato in se.
                                    Che genere di forze, X, è responsabile di esso?

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                                    • articolo interessante dove si postula che anche nella cella F&P i fenomeni di ff siano solo superficiali........

                                      http://www.mtaonline.net/~hheffner/DeflationFusion.pdf


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                                      • beh , io stavo pensando ad un laser gamma prododotti da fusioni coerenti da D+D>4He +gamma da 23.8 Mev

                                        guarda questi...

                                        Un laser figlio dell'antimateria
                                        Dopo aver creato una molecola formata da due atomi di positronio, i ricercatori stanno cercando di sfruttare i raggi gamma del suo decadimento per produrre un laser potentissimo.



                                        In fisica delle particelle si parla molto bene di una nuova molecola “esotica” che potrebbe costituire il primo passo verso la creazione di un potentissimo laser a raggi gamma.

                                        Di solito un elettrone si aggancia alla sua antiparticella, il positrone (Ps), per dare vita a un atomo di positronio, elemento assai simile all’idrogeno. L’atomo di positronio sopravvive per soli 150 nanosecondi prima di annichilarsi in un tenue soffio di raggi gamma.

                                        Si sapeva già che due atomi di positronio sarebbero stati potenzialmente in grado di unirsi e di formare la cosiddetta molecola Ps2, ma adesso David Cassidy e Allen Mills dell’Università della California, con sede a Riverside, hanno fatto diventare questo “sogno” realtà.

                                        I due ricercatori hanno incastrato i positroni in una finissima pellicola di silicio permeabile, in modo tale che catturassero elettroni per formare atomi di positronio. L’andamento del tasso di decadimento, poi, ha rivelato che alcuni di questi atomi si erano uniti per formare il Ps2.

                                        Se gli atomi di positronio potessero essere indotti a fondersi in una specie di condensato superatomico, decadrebbero scoppio dopo scoppio di raggi gamma. Un fenomeno che darebbe vita a laser a raggi gamma dalla potenza assai superiore a quella dei normali raggi laser.

                                        “Se vogliamo fare un’analogia – chiosa Cassidy – possiamo dire che sarebbe come paragonare una reazione chimica a un’esplosione nucleare”.


                                        Sulla rivista “Nature”
                                        La prima molecola di positronio

                                        I ricercatori hanno aperto la strada allo studio delle interazioni tra diverse molecole di positronio utili per produrre radiazione gamma coerente e, in prospettiva, per la produzione di energia nucleare per fusione
                                        I fisici della Università della California a Riverside sono riusciti nell’intento di produrre per la prima volta positronio molecolare, costituito da una coppia di elettroni e da una coppia delle loro antiparticelle, chiamate positroni.

                                        Secondo quanto viene riferito sull’ultimo numero della rivista “Nature”, i ricercatori hanno così aperto la strada allo studio delle interazioni tra diverse molecole di positronio – utili per poter un giorno riuscire a produrre radiazione gamma coerente, una sorta di laser a raggi gamma, e sviluppare così una tecnologia di produzione di energia nucleare per fusione. Oltre agli scopi applicativi, il risultato è ritenuto importante anche per migliorare le conoscenze di fisica delle particelle, che potrebbero un giorno fornire la risposta sulla asimmetria esistente nell’universo tra materia e anti-materia.

                                        I ricercatori sono arrivati al risultato inviando intensi fasci di positroni su una pellicola sottile di silicio poroso, più comunemente detto quarzo minerale. Mentre vengono rallentati nel silicio, i positroni sono stati catturati da elettroni ordinari per formare atomi di positronio. Questi ultimi, per natura, hanno una vita molto breve, ma sufficiente per interagire tra loro, e poter in tal modo essere rivelati.

                                        “Si tratta - ha commentato David Cassidy, primo autore del lavoro – del primo passo di questo tipo di esperimenti: la nostra speranza è di riuscire a vedere in futuro molti atomi di positronio che interagiscono simultaneamente l’uno con l’altro, e non solo due atomi alla volta”. (fc)

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                                        • sempre per gli articoli postati,sul positronio...

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                                          un dubbio...
                                          pensavo cheoccorresse un antinucleo, o un antiprotone, o meglio due antiprotoni,assieme a due positroni,per formare una molecola di antimateria,,,
                                          non due positroni e due elettroni...
                                          che dovrebbero annichilire rapidamente...
                                          e poi non avrebbe l'amu giusta...
                                          acc..da 4 Gev a 4 Mev ...troppo salto o no?
                                          errori di traduzione?

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                                          • leggevo con interesse l'articolo sul positronio...

                                            sinceramente ho alcuni dubbi sull'interpretazione di quanto leggo...

                                            allora , se il positronio ò semplicemente il legarsi tra loro di 2 e-e 2e+,
                                            abbiamo circa 2Mev d'energia in gioco.

                                            e all'annichilazione avremo 4 gamma da 0.5 mev l'uno...circa...

                                            se avessimo invece una molecola di anti-idrogeno...
                                            avremmo2 anti-protoni e due positroni,
                                            con circa 4 Gev di energia in gioco...
                                            l'annichilazione,in questo caso,
                                            la otteniamo dall'incontro con una molecola di idrogeno normale...
                                            abbiamo allora circa 8 Gev di energia in gioco...

                                            penso che però alla fine del processo di annichilazione,
                                            avremo un sacco di coppie di fotoni mediamente attorno ai 70 Mev,
                                            poi altre coppie attorno ai 0.5 Mev,
                                            e neutrini vari...
                                            ma... ora dovrei controllare.....boh..
                                            impossibile che da un incontro del genere otteniamo solo una coppia di gamma a 2Gev....
                                            almeno ora mi sembra...

                                            pensavo inoltre, mettiamo di poter costruire anti-materia...
                                            nel caso di poter costruire anti-alfa...
                                            due anti protoni,due positroni e...due neutroni" normali" o anti-neutroni?
                                            probabile anti neutroni...(ma come distinguerli da neutroni normali?,,,forse abbiamo un anti-down e 2 anti up')
                                            beh,allora dall'incontro di alfa+ e alfa -
                                            ..abbiamo circa 8 Gev di energia in gioco...
                                            ma sempre secondo me i prodotti dell'annichilazione sono molte coppie di gamma tra i 70 Mev e 0.5 Mev..
                                            +neutrini vari, e altro?(FORSE se i due neutroni sono normali, abbiamo anche 4 neutroni liberi)
                                            ed è possibile che i neutrini trasportino via talmente tanta energia da trasformarsi in neutrini taonici o muonici?
                                            alla fine mi sa che per rispondere,dobbiamo semplicemente produrre l'esperimento e poi vedere come va....

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                                            • articolo interessante sui plasmi....
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                                              http://arxiv.org/PS_cache/arxiv/pdf/0705/0705.3545v3.pdf

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                                                  http://www.iop.org/EJ/article/0295-5075/80...u3BG_K-Hu2wi7Kg

                                                  altro articolo interessante...
                                                  genco...vogliono un buco nero in laboratorio

                                                  http://physicsworld.com/cws/article/indepth/31240

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                                                  • sulle reazioni He e litio

                                                    http://physicsworld.com/cws/article/print/30680

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                                                    • Volevo chiedere ?
                                                      Quantum Leap ha mai provato un pezzo di torio da usare come catodo ?

                                                      ooohhh... Dio!
                                                      Lo so che il torio mica lo vendono in ferramenta, ma magari facendo una ricerca all'estero su internet ?
                                                      Chissa !

                                                      Io sono disposto anche a contribuire con un vaglia, però deve essere torio puro e non tungsteno toriato.
                                                      Inoltre con il trapano si deve fare una galleria a forma di U per il raffreddamento con acqua di rubinetto.

                                                      (la forma di U si può fare con tre fori perpendicolari tra loro che internamente si incontrano, ma per forza di cose 1 dei 3 buchi deve essere tappato con un tappo idraulico).

                                                      Commenta


                                                      • mah,allora ripeto ,poi ditemi dov'è l'offesa...

                                                        ero curioso di sapere se poi quantum ha trovato l'equazione nei libri di preparata,
                                                        oppure è nata dalla discussione........

                                                        poi,se qualche amico adesso si mette a postare qui, e si mette ad ingiuriare...
                                                        cancellano pure questa...ma non capisco perchè...
                                                        qualcuno lo dovrà spiegare...



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                                                        • CITAZIONE (iperabazon @ 30/9/2007, 13:58)
                                                          mah,allora ripeto ,poi ditemi dov'è l'offesa...

                                                          Il clima di questo forum DEVE essere pacato.
                                                          Quando menti, quando insinui, quando ti attribuisci la paternità di idee non tue e ogni volta che il tuo intento è quello di dare fastidio al buon prosieguo di una discussione stai alterando il clima del forum.
                                                          E questo NON lo accetto.

                                                          Quando hai necessità di fare domande che sono OT rispetto alla discussione in corso commetti una violazione delle regole e rovini una discussione. Un esempio? Questa discussione in cui sto scrivendo ora "diffusione fotoni in sostanze trasparenti" contiene solo in parte informazioni in tema. Per il resto sono 26 pagine di OT.

                                                          Non è questa la condotta da seguire. Ogni discussione ha un argomento, un tema e quel tema và rispettato.
                                                          Ripeto: se vuoi fare domande che non rientrano nell'argomento trattato hai due opzioni
                                                          1- cerchi una discussione in cui le tue domande sono in tema e là le vai a porre.
                                                          2- apri una discussione che tratti dell'argomento di tuo interesse.


                                                          CITAZIONE (iperabazon @ 30/9/2007, 13:58)
                                                          ero curioso di sapere se poi quantum ha trovato l'equazione nei libri di preparata,
                                                          oppure è nata dalla discussione........

                                                          Nei libri di Preparata e nel rapporto 41 c'è qualcosa di simile, ma non quella specifica equazione con la sommatoria dei fotoni.

                                                          CITAZIONE (iperabazon @ 30/9/2007, 13:58)
                                                          poi,se qualche amico adesso si mette a postare qui, e si mette ad ingiuriare...
                                                          cancellano pure questa...ma non capisco perchè...
                                                          qualcuno lo dovrà spiegare...

                                                          Elettrorik, nella discussione "Incontro con Del Giudice" , in risposta a te e all'utente fusione fredda ha elencato 5 occasioni in cui sei stato fallace nel tuo giudizio commettendo ENORMI errori scientifici. La considerazione di Elettrorik era in risposta e in merito alla discussione. La tua risposta a Elettrorik era mirata a spostare l'argomento della discussione su un altro tema.

                                                          Quindi: se vuoi fare domande a Elettrorik apri un Thread e fagli tutte le domande che vuoi. Se lo fai in un thread che non c'entra nulla, commetti una violazione e il post verrà cancellato.

                                                          Ciao

                                                          PS: questa discussione cambierà titolo e diventerà "informazioni e link postati da rabazon"
                                                          ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                                                          • beh,se cambi titolo ad una discussione...
                                                            presuppongo che "diffusione fotoni in sostanze trasparenti " sia offensivo...
                                                            visto le risposte...
                                                            ma offensivo per chi?
                                                            tanto per sapere...
                                                            se trovi errori "scientifici "enormi..
                                                            e te certo pensi di poterli trovare...
                                                            elencali..inoltre sono curioso di sapere quale parte ritieni ot rispetto ad una discussione sulla FF,
                                                            a meno che tu non abbia già un protocollo dove si spiega con certezza questi fenomeni...

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                                                            • CITAZIONE (iperabazon @ 30/9/2007, 14:58)
                                                              beh,se cambi titolo ad una discussione...
                                                              presuppongo che "diffusione fotoni in sostanze trasparenti " sia offensivo...
                                                              visto le risposte...
                                                              ma offensivo per chi?
                                                              tanto per sapere...

                                                              Ti ho già risposto. Il titolo non è offensivo ma :

                                                              CITAZIONE
                                                              Questa discussione in cui sto scrivendo ora "diffusione fotoni in sostanze trasparenti" contiene solo in parte informazioni in tema. Per il resto sono 26 pagine di OT.

                                                              Quindi ci sono due soluzioni:
                                                              o cancello tutti i post che non hanno nulla a che vedere con la "diffusione di fotoni in sostanze trasparenti" (quasi tutti);
                                                              o cambio il titolo alla discussione.

                                                              Ho pensato che la seconda soluzione sia la migliore


                                                              CITAZIONE (iperabazon @ 30/9/2007, 14:58)
                                                              se trovi errori "scientifici "enormi..
                                                              e te certo pensi di poterli trovare...
                                                              elencali..

                                                              Quando li trovo ti avverto. Intanto Elettrorik nella discussione "Incontro con Del Giudice" te ne ha elencati alcuni. Se vuoi replicare fallo, aprendo una discussione apposita oppure anche in questa, vista la piega che ha preso.

                                                              CITAZIONE (iperabazon @ 30/9/2007, 14:58)
                                                              inoltre sono curioso di sapere quale parte ritieni ot rispetto ad una discussione sulla FF,
                                                              a meno che tu non abbia già un protocollo dove si spiega con certezza questi fenomeni...

                                                              La "Fusione Fredda" è un argomento molto vasto che spazia dalla fisica, alla chimica, all'elettronica, alla società... lo stesso forum è stato strutturato in tre sottosezioni che riguardano questi temi.

                                                              OT è ogni qualvolta poni domande "fuori argomento" e che non c'entrano con ciò di cui si parla.

                                                              Ciao.
                                                              ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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