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    mme tocca starte a spiegà anche klein...

    Ahahah simpatica la battuta. Attento però a non cuocere troppo nel tuo brodo, potresti anche scoprire che il brodo è bello che evaporato e te sei disteso sul pentolone rovente.

    "L'omu spertu sapi sempri quannu a sa parola iè supecchiu. U Quaquaraquà anveci no capisci."

    C'e' di peggio del romano...

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    • ah,
      buona , ma che fai nella vita oltre che il risponditore da forum?
      magari un giro di sigaro a vortice con amicod,invece che il valium fa bene..

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      • Leggo molto.

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        • ma prima o dopo massicce dosi di valium?

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          • beh, hell,
            lassamo da parte per un attimo le polemicuzze...
            stavo a rifette sulla congettura dell'evaporazione dei buchi neri...
            (sò tutte congetture.. non prendetevela troppo)
            considerando il diametro del nostro universo...e considerandolo un buco..nero...

            diciamo all'ingrosso.. speriamo non legga il law... 10+28 cm...
            l'enegia di un fotone che dovesse evaporare da questo universo per effetto tunnel klein
            aL massimo potrebbe essere e=hv
            e=6.63 10-34J sec 10 -28/sec e=10-52 J circa...

            beh ,poca no?..
            interessante che la minima ammessa h/C2=10-50J...
            simili ma con piccole differenze...
            quindi i fotoni ad energia inferiore se ne vanno... e noi non li troviamo più...
            bekh, ho fatto molte approssimazioni.. potrebbe starci.. o no?

            potremmo essere sulla superficie di un buco nero...
            contenuto in quale universo?boh....n'artro buco più grande?
            boh...rileggiamo hawkig...nun se sa mai...
            aho.genco .. che ne pensi?

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            • Si!
              Forse è possibile che tutto l'universo a noi visibile sta dentro un grosso buco nero, (piccolo buco nero in quell'altro universo di livello superiore).
              Chissa!?
              Forse tutto l'universo che noi possiamo vedere era, (tanto tempo fa), un solo neutrone facente parte di una stella di neutroni, che poi è imploso e i quark si sono rotti in frammenti più piccoli.

              Tutte supposizioni che mai potranno essere dimostrate, sono cose più grandi di noi.

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              • beh, genco,
                tutte congetture...

                per me siamo sulla superficie di un buco nero, a sua volta sulla superficie di un altro buco, a sua volta eccc...
                e parlo di quelli di hawking, non di quelli sulla statale...
                e se non facciamo congetture,, che saremmo?elettricisti qualsiasi?

                però, devo dire, che siamo d'accordo, hawking ha detto anche lui delle cavolate grossissime...

                se fosse vero quello che prospetta, il buco nero dovrebbe ingrandirsi continuamente , a spese dell'energia del vuoto...
                contrariamente ad ogni più banale legge fisica...
                invece il buco deve evaporare..
                non può trattenere i fotoni a lunghezza d'onda superiore al diametro del buco...

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                • Si!
                  Su hawking siamo d'accordo, e mi sono pure convinto che c'è una piccolissima evaporazione.

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                  • beh, genco...

                    proviamo a pensare ad un effetto tunnel "normale".
                    un banale effetto tunnel sugli elettroni...

                    allora ... ,abbiamo una barriera di potenziale elettromagnetica, da una parte s'affollano elettroni...perchè non hanno l'energia sufficiente per saltare l'ostacolo..
                    la barriera induce un piccolo sfasamento temporale nella creazione e annichilazione delle particelle virtuali del vuoto...
                    in questo caso un elettrone ed un positrone vengono divisi (creando un vuoto d'energia)per il tempo necessario ad indirizzarne uno, il positrone dentro la barriera, l'altro viene respinto per le normali forze elettromagnetiche...verso l'esterno...

                    -allora il positrone cercherà un elettrone dall'altra parte della barriera, si annichilerà e l'energia sarà risucchiata dal vuoto prodotto dalla mancata normale annichilazione della coppia virtuale...
                    risultato finale.. un elettrone libero al di là della barriera di potenziale, un elettrone in meno al di quà, e abbiamo ristabilito l'equilibrio del vuoto..
                    che ricomincia il circolo...

                    beh, non riesco a capire bene come questo meccanismo possa essere sfruttato per la creazione di fotoni per l'evaporazione del buco...nero...eh....


                    preferisco pensare che con lunghezze d'onde talmente grandi da
                    superare il diametro, la parte d'onda fuori del buco possiede le probabilità sufficienti per far superare la barriera con un semplice effetto tunnel...

                    poi genco, dato che ogni buco nero ha una temperatura ,dipendente dal volume /massa... anche se vicinissimo a zero°,se avesse massa grandissima...
                    se posto in ambiente ancora più freddo..evaporerà...per i principi termodinamici, con il meccanismo dell'effetto tunnel...
                    se avessimo un buco nero di diametro 10-21 cm.(,forse fino a 10-18) allora potrebbe anche produrre elettroni e positroni. con il meccanismo sopra descritto....e avrebbe una massa di circa 100 Tons,
                    e una temperatura di quanti gradi ... boh ..circa 10 +20°,
                    non c'ho voja ora de calcolarla de preciso...
                    ma non so bene se in realtà il buco continua a sputare invece fotoni sempre più energetici..gamma oltrepotenti..tipo quelle che hai calcolato in altra sez...mi convince di più----
                    te torna ... genco...o no?
                    beh, il calcolo dei gamma..in altra sez.. che serve?

                    poi... una cattiveria..se no che rabazon "sarebbi...
                    ma eri oltre trenta metri quando me hai proposto de sostituì a candela con un laser?
                    ma dove,sulla luna?

                    aho..perdoname.. me stò anche a scherzà--

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                    • beh, per l'effetto langmuir...

                      da physics web

                      Creating monoenergetic electron beams on a tabletop
                      13 December 2006

                      A physicist's fantasy of owning a "tabletop" particle accelerator has been brought one step closer to reality according to research done in France. The accelerator uses two laser pulses to drive an electric field, thus producing monoenergetic electron energies of up to 250 MeV. But unlike previous attempts, the electron beams are stable enough to have practical applications in areas such as radiotherapy and radiography (Nature 444 737).

                      High-energy particles are mostly produced in vast conventional accelerators such as the 6.3-km-circumference Tevatron in the US. But while these costly edifices have undoubtedly led to many discoveries, physicists would like to find smaller and cheaper ways to accelerate particles. That is why some researchers have been trying to construct accelerators based on "plasma wakefields" that could be compact enough to literally fit on a table.


                      Surfing the wake
                      Typically a short, intense laser pulse is fired at a jet of gas, producing a plasma of electrons and ions. As the pulse travels through the plasma, it drags nearby electrons away from their positive nucleons, thus creating a large electric field in its wake (hence the term "wakefield"). This wakefield has a huge accelerating potential of up to 270 GVm-1 – over 5000 times that of conventional accelerators.

                      In recent attempts to make compact accelerators, physicists have relied on the density of displaced electrons to increase so much that some of them fall back into the wakefield so that they are accelerated to high energies. However, these "self-injected" electron beams have proved notoriously hard to control.

                      Victor Malka and colleagues at the École Polytechnique in Palaiseau have solved this issue by introducing a second laser pulse to inject the electrons. When this laser pulse collides with the first in the plasma, the interference also creates a standing wave that pre-accelerates electrons before they enter the wakefield. Remarkably, this method of using "background" electrons produces an electron beam with energy up to 250 MeV in just over 2 mm, and its precise energy can be tuned by altering the point of the laser pulses' collision in the gas jet.

                      Karl Krushelnick, an expert on plasma wakefield accelerators, heralds this as an important breakthrough: "Although there has been experimental work in the past, this is the first successful experiment," he told Physics Web. "However, it will remain to be seen whether the two [pulses] will be necessary to get good control over all the electron beam parameters."

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                      • beh,250Mev in un accelleratore grande come un tavolo...
                        interessante...


                        ripenso a casimir,
                        poi ....posterò...

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                        • CITAZIONE (rabazon @ 21/12/2006, 13:37)
                          beh,250Mev in un accelleratore grande come un tavolo...
                          interessante...


                          ripenso a casimir,
                          poi ....posterò...

                          Navigando su internet ho scoperto che 10^28 elettronvolt sono bastevoli per fare un buco nero in miniatura.

                          Pensa come sarebbe interessante fare un buco nero in laboratorio, dopo una frazione di secondo il buco nero bucherebbe il pavimento di cemento armato e sprofondere fino al centro della Terra, poi quando arrivato là risucchierebbe tutto e il pianeta, quest'ultimo diverrebbe grande quanto una mela.

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                          • CITAZIONE (stranger @ 21/12/2006, 14:23)
                            CITAZIONE (rabazon @ 21/12/2006, 13:37)
                            beh,250Mev in un accelleratore grande come un tavolo...
                            interessante...


                            ripenso a casimir,
                            poi ....posterò...

                            Navigando su internet ho scoperto che 10^28 elettronvolt sono bastevoli per fare un buco nero in miniatura.

                            Pensa come sarebbe interessante fare un buco nero in laboratorio, dopo una frazione di secondo il buco nero bucherebbe il pavimento di cemento armato e sprofondere fino al centro della Terra, poi quando arrivato là risucchierebbe tutto e il pianeta, quest'ultimo diverrebbe grande quanto una mela.

                            Se tu fossi il primo a precipitarci dentro ......... potrebbe essere una soluzione che accontenterebbe molti...!!!! image
                            Gente, diamoci da fare ed accontentiamolo!!!!! image


                            Con il buon Natale da tutti, ovviamente.

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                            • beh,genco...

                              forse è come dici tu...
                              però invece diventa molto difficile per un buco nero così piccolo ingoiare materia...
                              inoltre non è il peso che lo farebbe sprofondare, in fondo si tratta di poche tonellate ,per un buco nero così piccolo...
                              porebbe invece liquefare e distruggere tutto intorno a sè,
                              per via dell'enorme temperatura ed energia sputata fuori...
                              magari con gamma potentissimi...
                              forse, si potrebbe ipotizzare uno sprofondamento perchè vaporizza tutto intorno a sè,
                              poi arrivato al centro della terra...si ferma e cede energia..
                              difficile che l'enorme pressione prodotta dai gamma possa essere vinta da qualche nucleo di materia che vuole fondersi con il buco...


                              pensavo alla forza di casimir...
                              allora se avessimo delle lastre veramente lisce, sarebbe impossibile riuscire a dividerle, se posate una sull'altra......

                              forse esiste una forza repulsiva che contrasta la forza di casimir,
                              e a lunghezze transplakiane,non è un nome nuovo per luxuria...,
                              certamente la supera enormemente....

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                              • beh, per natale...
                                forse una combinazione di forze atrattive di casimir e forza repulsiva oscura produce come effetti la forza nuclerare forte...) dobbiamo pensare anche a campi di higgs.. a dimensione dell'inflatone)
                                ma siamo a natale...
                                congetture in libertà...

                                per genko..
                                Un lampo di raggi gamma "ibrido"
                                Si tratta di un evento di lunga durata che in seguito non dà però origine a una supernova


                                È stata battezzato “lampo di raggi gamma ibrido” lo strano fenomeno di esplosione cosmica di cui riferisce un articolo apparso sulla rivista “Nature”. Così come i lampi ben noti agli astronomi, anche questi sarebbero un segnale della nascita di un nuovo buco nero o di qualcosa di ancora più bizzarro. Non è ancor chiaro, tuttavia, quale tipo di oggetto esploda o si fonda per creare il buco nero. L’ibrido infatti mostra proprietà in comune con i due tipi di lampi di raggi gamma già noti ma altre che non possono essere spiegate con gli attuali modelli teorici.
                                L’esplosione è stata osservata dal satellite Swift della NASA il 14 giugno scorso e da allora è stato studiato con una decina di telescopi, tra cui anche Hubble, il VLT dell’ESO, il Gemini South Telescope così come da strumenti più piccoli come il Telescopio danese da 1,54 metri situato a La Silla in Chile.
                                I lampi di raggi gamma sono le esplosioni più energetiche dell’universo e vengono suddivisi in lunghi e brevi. I primi durano più di due secondi e sembrano essere conseguenti al collasso di stelle massicce che danno origine a buchi neri. Le stelle intorno cedono materiale al nuovo buco nero, con un rilascio di energia che può durare molti secondi. La maggior parte di questi lampi provengono dai confini dell’universo visibile. I lampi brevi durano invece da pochi millisecondi fino a due secondi, e sembrano causati dalla fusione di due stelle di neutroni o di una stella di neutroni con un buco nero. Il lampo ibrido, chiamato GRB 060614, è distante da noi 1,6 miliardi di anni luce nella costellazione dell’Indo. È durato 102 secondi, ed è quindi classificato come lampo lungo, ma non mostra le caratteristiche tipiche di una supernova, o esplosione stellare, comunemente osservata poco dopo un lampo lungo.
                                "Abbiamo raccolto un grande quantità di dati e dedicato molto tempo all’osservazione, ma non riusciamo a immaginare che cosa sia esploso”, ha commentato Neil Gehrels, del Goddard Space Flight Center della NASA, coautore dell’articolo apparso sulla rivista “Nature”. “Tutti i dati sono comunque concordi nel mostrare un'esplosione cosmica fuori dal comune.”
                                aho genco-strano..provace a farne un reattorino..



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                                • beh,

                                  preferisco questa formula per casimir...


                                  (hK)+1/2
                                  -----------------)+2
                                  C3)+1/2
                                  ----------------------------------------A= forza di casimir
                                  8pigreco K(17) 4+3
                                  -----------------------------------
                                  C+4 3+2 (6pigreco+2)D+4

                                  semplificato

                                  pigrecohC A
                                  ---------------------=forza di casimir
                                  480.44 D+4


                                  uso in questa formula l'area di plank..
                                  e la costante di un gravitone su di un volume unitario... a quattro dimensioni...
                                  sono convinto che dobbiamo però tenere conto di forze repulsive da energia oscura di campi di higgs che producono effetti vistosi a distanze veramente piccole...
                                  commenti?

                                  Commenta


                                  • CITAZIONE (rabazon @ 24/12/2006, 13:58)
                                    beh,genco...

                                    forse è come dici tu...
                                    però invece diventa molto difficile per un buco nero così piccolo ingoiare materia...
                                    inoltre non è il peso che lo farebbe sprofondare, in fondo si tratta di poche tonellate ,per un buco nero così piccolo...
                                    porebbe invece liquefare e distruggere tutto intorno a sè,
                                    per via dell'enorme temperatura ed energia sputata fuori...
                                    magari con gamma potentissimi...
                                    forse, si potrebbe ipotizzare uno sprofondamento perchè vaporizza tutto intorno a sè,
                                    poi arrivato al centro della terra...si ferma e cede energia..
                                    difficile che l'enorme pressione prodotta dai gamma possa essere vinta da qualche nucleo di materia che vuole fondersi con il buco...


                                    pensavo alla forza di casimir...
                                    allora se avessimo delle lastre veramente lisce, sarebbe impossibile riuscire a dividerle, se posate una sull'altra......

                                    forse esiste una forza repulsiva che contrasta la forza di casimir,
                                    e a lunghezze transplakiane,non è un nome nuovo per luxuria...,
                                    certamente la supera enormemente....

                                    Non riuscivo con google a trovare qualcosa che avesse a che fare con "transplakiane" ma poi mi accorsi che c'era un errore di distrazione causato dalla fretta, la parola giusta è "transplanckiane".
                                    Comunque nessuno si deve preoccupare perchè nessuno mai riuscirà a fare un acceleratore di particelle da 10^28 ev, cioè da 10 mila yottaev, quindi l'arma dell'apocalisse rimane solo una fantasia dei cartoni animati.
                                    Per ciò che riguarda la fusione nucleare fredda classica mi chiedevo quanto sarebbe la sezione d'urto e l'energia dei protoni espressa in elettronvolt.
                                    C'è qualcuno sa qualcosa al riguardo?

                                    Edited by stranger - 24/12/2006, 17:22

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                                    • scusate..nella formula D+4,cioè la distanza alla quarta frale piastre mi è venuta spostata di sotto...
                                      nella trasposizione mi vengono fuori degli errori...

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                                      • ok,genco..
                                        transplankiane...beccato...
                                        anch'io faccio errori..
                                        sono convinto che comunque dobbiamo provare a mescolare energia repulsiva da campi di higgs a pressione negativa.., energia di casimir,
                                        energia autogravitante da rotazione relativistica...e forse potremmo spiegare in altri modi la forza nucleare forte...
                                        ma semo a natale...


                                        beh, di certo non usiamo misure di tutti i giorni...

                                        ma genko, con temperature al massimo di 10.000K,nella ff,
                                        e dico propio al massimo... siamo ad 1 ev...circa o mezzo..
                                        giù di lì...
                                        difficilotta la fusione di protoni..ma questo è il bello del mistero...

                                        se no ...come mai diciamo fusione fredda?
                                        allora ci procuriamo i carabiccoli non funzionanti che ci indichi ..
                                        e facciamo la calda...

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                                        • scusate...
                                          nelle formule precedenti mi è venuto fuori qualche piccolo errore...
                                          prima che le becchi wech...
                                          formule esatte

                                          (hK)+1/2
                                          -----------------)+2
                                          C3)+1/2
                                          ----------------------------------------A= forza di casimir
                                          8pigreco K(17) 4+3
                                          -------------------------------D+4
                                          C+4 18pigreco+3

                                          semplificato

                                          pigrecohC A
                                          ---------------------=forza di casimir
                                          483.3 D+4

                                          nella formula l'h iniziale ha htagliata...

                                          posterò poi i coefficienti di riduzione della forza repulsiva,,

                                          e poi tenterò una approssimazione di altre cosette...
                                          ho posto nella formula una sfera con raggio uno..uno inteso come unità di misura la lunghezza di plank

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                                          • CITAZIONE (stranger @ 24/12/2006, 17:21)
                                            Per ciò che riguarda la fusione nucleare fredda classica mi chiedevo quanto sarebbe la sezione d'urto e l'energia dei protoni espressa in elettronvolt.
                                            C'è qualcuno sa qualcosa al riguardo?

                                            Fai prima a cercare la menzione 'protonvolt',sempre che tu riesca a trovare qualcosa con Google,eh,eh.
                                            Di certo non trovi nulla sui libri di fisica del liceo <img src=">

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                                            • CITAZIONE (rabazon @ 25/12/2006, 15:17)
                                              e poi tenterò una approssimazione di altre cosette...
                                              ho posto nella formula una sfera con raggio uno..uno inteso come unità di misura la lunghezza di plank

                                              Se riesci a dimostrare, (anche solo matematicamente), che la forza nucleare forte dipende da Casimir + altri forze, forse di daranno il premio Nobel.

                                              Capisco però che l'impresa è molto difficile per chiunque e quindi dubito che tu riesca.
                                              (nonostante la tua bravura a fare calcoli matematici complessi).

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                                              • ciao gencolino...
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                                                però io non intendevo sostituire la forza forte ,
                                                intendevo calcolare alcune componenti che potrebbero alimentare il fenomeno complesso della forza forte...
                                                sostituire i complessissimi meccanismi della cromodinamica con tutti i dati sperimentali che la confermano, forse è anche inutile...
                                                inoltre tutti i meccanismi matematici dei gruppi di lie,
                                                su3 -u2 ecc..ecc..
                                                chi li tocca?
                                                fra l'altro io non sono un matematico,
                                                al massimo uno sperimentalista pigro..
                                                auguri...

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                                                • behh,interessante

                                                  Il laser come un superfluido
                                                  Già si prevedono possibili applicazioni nella tecnologia dei sensori, delle trappole atomiche e nelle comunicazioni ottiche


                                                  Sul banco del laboratorio c’era solo un laser e un cristallo non lineare, ma è bastato per riprodurre il comportamento di un superfluido. A riuscire nell’impresa di far funzionare questo brillante esperimento sono stati gli ingegneri della Princeton University.
                                                  Secondo quanto è riportato nell’articolo pubblicato sulla rivista “Nature Physics”, lo strano comportamento delle particelle in un superfluido, che si muovono tutte insieme invece che in modo casuale, può essere osservato nelle onde luminose che si propagano all’interno di cristalli non lineari. Il gruppo si è perciò basato su questa correlazione finora poco considerata per utilizzare il laser come sostituto o modello per i superfluidi negli esperimenti.
                                                  Lo studio potrebbe aumentare l’attuale comprensione della fisica della materia condensata e portare a notevoli progressi nella tecnologia dei sensori, delle trappole atomiche e nelle comunicazioni ottiche.
                                                  "Una volta compreso che la luce può essere utilizzata per modellizzare il comportamento di un superfluido si dischiude un nuovo mondo”, ha commentato Jason Fleischer, docente di ingegneria elettronica che ha guidato il gruppo. "Un intero campo della fisica è interessato a studiare la dinamica dei superfluidi, ma gli esperimenti sono difficili da realizzare. È molto più semplice farli con il laser.”
                                                  Fleischer e colleghi sono riusciti infine a riprodurre i risultati ottenuti da precedenti esperimenti sui superfluidi.


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                                                    • beh,genco,
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                                                      sembra adoperino il laser solo per modellizzare i comportamenti dei super fluidi,

                                                      certo interessante l'idea di poter manipolare le molecole di un fluido con un laser, per portarle in uno stato ordinato e coerente..
                                                      forse ci arrivano ...con altri esperimenti...


                                                      aho, me stavo a dimenticà...

                                                      ho trovato le correzioni per la forza repulsiva..
                                                      solo che in mancanza di dati di laboratorio,..
                                                      mi è impossibile stabilire il valore numerico adatto ...
                                                      posterò le due formule con il range di possili soluzioni...
                                                      forse possiamo non andare in regimi transplankiani....
                                                      inoltre devo ancora modellizzare l'effetto di rotazione...

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                                                      • interessanti articoli su un progetto che riguarda da vicino la diffusione dei fotoni in sostanze trasparenti...

                                                        certo che la rifrazione negativa porta molti problemi...


                                                        Più vicino il mantello dell'invisibilità
                                                        Passi avanti nella realizzazione di tecnologie e materiali che permettono di rendere un oggetto invisibile all?occhio umano. Ci lavorano alla Duke University, sulle tracce delle già numerose ricerche in materia
                                                        I metamateriali della Duke

                                                        Roma - "È un piccolo passo sulla strada per le applicazioni dell'invisibilità" rivela Steven Cummer, membro del team di ricerca che coinvolge la Duke University Pratt School of Engineering e l'Imperial College di Londra. Non siamo lontani dalle invenzioni fantascientifiche che nel corso dei secoli permettevano a nobili eroi e personaggi animati dagli intenti più crudeli di agire indisturbati, vestendo un mantello che li nascondeva dagli sguardi indiscreti. I presupposti ci sono, ma la strada è ancora tutta da percorrere.

                                                        L'uomo vede perché la luce, riflettendo sugli oggetti, viene restituita alla retina. Riuscendo a deviare la luce mediante una sorta di scudo, facendola scorrere come fosse la corrente d'acqua che scroscia attorno ad un masso in un torrente, l'oggetto risulterebbe invisibile. Èquesto il concetto sul quale sta lavorando il team di ricerca anglo-americano che ha tentato di sviluppare, prima in ambito teorico e ora con un esperimento, la teoria proposta da Sir John Pendry dell'Imperial College di Londra.

                                                        L'esperimento si è svolto in forma semplificata: lo "scudo" funziona su due dimensioni invece che su tre, l'occultamento non è quindi completo e riesce a deviare microonde elettromagnetiche collocabili in uno spettro di frequenze non percepibili all'occhio umano. In altre parole l'oggetto non sparisce alla vista umana, ma solo ad appositi rilevatori.

                                                        I metamateriali, composti artificiali che costituiscono la "barriera occultante", sono disposti in una serie di cerchi concentrici, struttura che conferisce loro delle specifiche proprietà elettromagnetiche, e li rende capaci di interagire con le onde che li colpiscono.

                                                        I metamateriali guidano le onde e le fanno scivolare attorno all'oggetto: "È come se si creasse un vuoto nello spazio, le onde elettromagnetiche sono direzionate attorno all'area, e i metamateriali le fanno riemergere dall'altra parte dell'oggetto: le onde si comportano come se passassero attraverso un volume vuoto di spazio" cerca di spiegare David Shurig, uno dei progettisti della Duke University.

                                                        Il prossimo obiettivo sarà sviluppare un "mantello" tridimensionale invece che una barriera, che sia capace di conferire invisibilità anche al range di frequenze visibili all'occhio umano.

                                                        Visto che le microstrutture nascoste nei metamateriali devono essere più piccole della lunghezza d'onda delle onde elettromagnetiche sulle quali operano, si dovranno sviluppare strutture di metamateriali più intricate e miniaturizzate. Per l'invisibilità ottica le strutture dovrebbero essere sulla scala dei nanometri, un miliardesimo di un metro.

                                                        Per l'invisibilità radar è sufficiente lavorare nell'ordine dei millimetri, rivela Pendry. È questo il motivo per cui il progetto è stato foraggiato dalla DARPA, la Defense Advanced Research Projects Agency americana: le applicazioni di questa tecnologia in ambito militare fanno gola al Pentagono. L'implementazione di questa tecnologia di occultamento appare più appetibile rispetto a quella già applicata ai velivoli stealth: ricoperti di vernici radar-assorbenti, confondono i dispositivi di localizzazione ma non li ingannano del tutto.

                                                        Le applicazioni non si limiterebbero, però, al solo ambito militare, cioè al nascondere armi distruttive rese ancor più temibili dall'invisibilità. Si pensa all'invisibilità come ad un mezzo per ridurre l'impatto ambientale di interi palazzi. Oppure si potrebbero creare mantelli di metamateriali per consentire ai segnali della telefonia cellulare di aggirare gli ostacoli
                                                        Il traguardo tagliato dai ricercatori della Duke University non è la prima tappa raggiunta nella corsa all'invisibilità. Sono numerosi e variegati i precedenti tentativi.

                                                        Ray Alden, ingegnere della North Carolina, nel 2002 lavorava su un'idea empiricamente semplice. Un oggetto viene ricoperto da sensori e da dispositivi capaci di emettere luce. Se la superficie retrostante l'oggetto raccoglie informazioni riguardo all'intensità della luce e del colore, gli emissori di luce, posti sulla superficie frontale, proiettano raggi di luce che riproducono mimeticamente ciò che si trova dietro l'oggetto. Il risultato, per l'osservatore, è la "trasparenza" dell'oggetto che osserva.

                                                        L'idea, concettualmente, è molto simile a quella sviluppata nel 2004 da Susumu Tachi, Masahiko Inami and Naoki Kawakami presso l'università di Tokio. Il camuffamento ottico si serve di una sorta di impermeabile di carta stagnola e della Retro-reflective Projection Technology. Una videocamera registra ciò che avviene alle spalle del soggetto e trasmette l'immagine ad un proiettore puntato su di lui. Grazie allo speciale materiale di cui è composto il suo "impermeabile", diventa virtualmente trasparente.
                                                        Applicazioni di questa tecnologia sono previste in ambito aeronautico, per facilitare le pratiche di atterraggio, rendendo trasparente la superficie inferiore dell'aereo, o a bordo delle automobili, per semplificare parcheggi troppo ardui.

                                                        Concettualmente più complessa è l'idea di Nader Engheta e Andrea Alù, ricercatori alla University of Pennsylvania. Prevedevano nel 2005, l'avvento di nubi di elettroni capaci di assorbire la luce a particolari lunghezze d'onda. Lasciando che la luce attraversi lo strato "nuvoloso", si nasconde ciò che è posto dietro lo "scudo".

                                                        Altro promettente mantello capace di garantire l'invisibilità è quello sviluppato all'inizio del 2006 da Oleg Gadomsky, ricercatore russo presso la Università statale di Ulyanovsk. Uno strato di microscopiche particelle d'oro sarebbe capace di rendere invisibili gli oggetti che ricopre.

                                                        Graeme Milton della Utah University e Nicolae-Alexandru Nicorovici della Sydney University of Technology hanno invece teorizzato la possibilità di costruire delle superlenti in grado di occultare (parzialmente, e a determinate condizioni) degli oggetti posti vicino ad essi. Questo risultato è dovuto al fatto che le superlenti sono capaci di invertire la traiettoria della luce, grazie ad un indice di rifrazione negativo: non producono l'invisibilità, ma una condizione di assenza di luce, e quindi di non-visibilità.

                                                        Inizino a tremare i maghetti di J.K.Rowling, i Romulani e i Klingon di Star Trek, sulle loro astronavi occultabili, i fisici del calibro di Griffin (l'uomo invisibile di H.G.Wells) e gli appassionati di Tolkien: i loro segreti stanno per essere svelati.

                                                        Gaia Bottà

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                                                        • semplificazione della formula di casimir

                                                          . . (h*K)+1/2
                                                          . (--------------------)+2
                                                          . . (C+3)+1/2
                                                          -------------------------------------------------------- A= forza di casimir
                                                          . 8pigreco K 60 D+2
                                                          ---------------------D+(4(1- ---------------)+1/2
                                                          . C+4 pigreco+3 *Lh+2



                                                          dove
                                                          h*= costante di plank su pigreco

                                                          K=costante gravitazionale
                                                          C=velocità luce
                                                          D=distanza delle superfici
                                                          A= area delle superfici
                                                          *Lh=lunghezza di plank corretta da coefficente gravitazionale

                                                          semplificando l'area di plank, diviso la costante del tensore d'energia gravitazionale di einstein,e con l'esponente corretto della distanza delle superfici con il coefficiente della forza repulsiva
                                                          otteniamo:

                                                          . pigreco hC
                                                          --------------------------------------- A=forza di casimir

                                                          . D+2
                                                          . 480 D+4( 1- -----------)1/2
                                                          . *Lh+2





                                                          aho,
                                                          mi si sposta sempre male sta formula...
                                                          d ed lh sono nella frazione vuota..

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                                                          • formula si spera trascritta sul forum corretta

                                                            . (h*K)+1/2
                                                            . (--------------------)+2
                                                            . . (C+3)+1/2
                                                            -------------------------------------------------------- A= forza di casimir
                                                            . 8pigreco K 60 .. . D+2
                                                            ---------------------D+4(1- ---------------)+1/2
                                                            . C+4 pigreco+3 .. . *Lh+2


                                                            semplificato
                                                            pigreco hC
                                                            --------------------------------------- A=forza di casimir

                                                            . .D+2
                                                            . 480 D+4 (1- -----------)1/2
                                                            . .*Lh+2

                                                            non avendo in tastiera la radice quadrata,ho sostituito con 1/2,

                                                            se otteniamo una radice negativa, l'indice immaginario indica che la forza da attrattiva diventa repulsiva



                                                            uffa...

                                                            riprovo..che devo fà?

                                                            (h*K)+1/2
                                                            . (--------------------)+2
                                                            . . (C+3)+1/2
                                                            -------------------------------------------------------- A= forza di casimir
                                                            . 8pigreco K 60 .. . ............D+2
                                                            ---------------------D+4(1- ---------------)+1/2
                                                            . C+4 pigreco+3 .. . ..........*Lh+2


                                                            semplificato
                                                            ............pigreco hC
                                                            --------------------------------------- A=forza di casimir

                                                            . .......................D+2
                                                            ...480 D+4 (1- -----------)1/2
                                                            . ......................*Lh+2

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                                                            • buon anno a tutti...
                                                              in altra sez. mi sono scusato per una toppa che ho preso...

                                                              dunque, dalla trattazione logicomatematica delle particelle virtuali,
                                                              si evince che le antiparticelle virtuali sono considerate a massa negativa, e quindi con forza gravitazionale negativa....
                                                              quindi ben lontane dalle antiparticelle vere...tipo positrone...
                                                              quindi..hawking formalmente non ha torto nella sua ricostruzione dell'evaporazione dei buchi neri...

                                                              personalmente continuo a propendere per un effetto tunnel Klein su normali fotoni a lunghezza d'onda superiore al diametro del buco...
                                                              anche perchè poi queste particelle virtuali non sono mai state osservate ...mai..
                                                              invece effetti tunnel, per es nei transistor sono all'ordine del giorno...


                                                              sempre personalmente, con il guazzabuglio di campi del vuoto...ebbene abbiamo il campo delle particelle virtuali, o di casimir,
                                                              dei campi di higgs,
                                                              e dell'energia oscura...(azz..incasinato stò vuoto)
                                                              ... per i campi di particelle virtuali, ho modificato la formula dell'energia di casimir supponendo la gravità, o i gravitoni virtuali, la responsabile principale della forza di casimir...
                                                              questo perchè comunque è il campo gravitazionale che tutto permea...
                                                              e deve avere gli effetti di gran lunga maggiori...poi gravitoni ed antigravitoni hanno gli stessi effetti...

                                                              ho effettuato delle ricerche sulle variazioni di campo gravitazionale e sul frame dragging che comporta..

                                                              la prima formula ...grossolana che ho trovato...
                                                              -4pigrecoGpVp(*)
                                                              -----------------------=variaz,campo grav.statico/ c variaz tempo
                                                              ...c

                                                              dove
                                                              c= velocità propag.campo grav ..uguale alla veloc.luce

                                                              G=costante di newton
                                                              p= densita della massa
                                                              Vp=volume massa
                                                              (*)=parte per considerare la rotazione dellla massa e il frame dragging che produce...sullo spazio circostante..in cantiere ancora...

                                                              considero che l'effetto sagnac sia dovuto propio all'effetto lense-thirring...
                                                              qualche obiezione?








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