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Sistemi di accumulo per Fotovoltaico

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  • Buon pomeriggio,
    dopo qualche tempo pubblico alcuni dati/aggiornamenti che riguardano il mio “impiantino”.

    A metà aprile ho scoperto che una delle mie due batterie GEL da 200 Ah era praticamente morta, da qui i vari squilibri e problemi nei numeri rilevati, nei tempi di erogazione e negli assorbimenti. La batteria mi è stata regolarmente sostituita a costo zero.

    A far data dai primi di maggio ho potuto appurare quanto segue:
    - con FTV a isola sulla sola linea luci+frigo-congelatore le 24 ore su 24 scorrono agevolmente, con tensioni che variano mediamente fra i 25,80V delle 17 ai 25V delle 7 del mattino seguente (senza produzione/ricarica); i consumi si attestano sugli 1.500/1.700W al giorno, per complessivi 40/45A circa assorbiti dagli accumulatori tra le 16:30 e le 9 del mattino; la soglia di stacco fissata sull’inverter è di 24,5V; le batterie lavorano agevolmente con DOD 20/25%;

    - con FTV a isola su linea luci+frigo-congelatore e forza motrice esclusi i grandi elettrodomestici, l’impianto garantisce una copertura media giornaliera di circa 16/18 ore, dalle 8:30 alle 3:30/5:30, prima di commutare su ENEL, le tensioni variano dai 25,7V ai 24,5V di “stacco”, i consumi di attestano sui 3.000/3.200W al giorno, per complessivi 55/60A circa assorbiti dagli accumulatori tra le 18:30 e le 3:30/5:30; le batterie lavorano con DOD 30%.

    Da quanto sopra evidenziato posso affermare che impostando sull’UPS una soglia di commutazione su ENEL a 24,5V l’impianto permetta di sfruttare il pacco batterie con un DOD medio del 30%.

    Le mie “Ultracell” piombo-GEL da 200 Ah vengono date per 2.400 cicli con DOD 30%.

    Al mattino ho un’ottima produzione sin dalle 7:30, che mi consente di ricaricare gli accumulatori in poche ore; si conferma quindi auspicabile e sostenibile un eventuale futuro raddoppio del pacco accumulatori, che consentirebbe di avere per almeno 7/8 mesi all’anno un’agevole copertura giornaliera di tutta la casa, esclusi i grandi elettrodomestici.

    Le cose potrebbero migliorare ulteriormente prevedendo un sistema con inverter a 48V, 15 batterie al litio da 3,2V e 200 Ah di capacità, con DOD all’80% e ciclo di vita previsto di 8/10 anni, con una ottima scorta di energia pari a circa 7,5 Kw.

    A tuttoggi, per quanto riguarda la mia situazione, con un breve calcolo si possono stimare in circa 900/1.000 KW il risparmio nei consumi, con conseguente minore spesa di circa € 0,28 x Kw 900 = € 250 all’anno.
    Considerato che i miei consumi annui si aggirano intorno ai Kw 2.300/2.500 non posso che ritenermi soddisfatto.

    Volendo calcolare i tempi di recupero delle spese sostenute, che ammontano a € 2.500 circa (detrazione 50% su costo complessivo impianto di circa € 5.000), in un arco temporale di 20 anni, potremmo dire che:
    1) costo impianto da ammortizzare = € 2.500
    2) costo pack batterie piombo-GEL da sostituire, n. 2 da 200 Ah ogni 5/6 anni = € 2.400
    3) manutenzione/sostituzione inverter, ogni 5 anni = € 1.650
    4) varie a stima = € 500

    Sommano i costi = € 7.050 Costo medio annuo = € 7.050/20 = € 352
    Il raffronto annuale fra risparmio conseguibile (€ 250) e spese sostenute (€ 352) ci dice un – 102 euro secco.


    Chiudendo il cerchio si avrebbe comunque:
    Costo medio annuo vecchia bolletta Enel = € 0,28 x Kw 2500 = € 700;
    Costo medio annuo nuova bolletta, al netto dei Kw da FTV = € 0,28 x Kw. 1.600 = € 448;
    Costo annuo attuale per approvvigionamento energetico = € 352+448 = € 800.

    In pratica si vanno a spendere circa 100 euro in più all’anno per avere la comodità, l’opportunità, il piacere (e le seccature) di una fattiva e concreta “autarchia energetica”.

    Pensando anche all’esperienza di “Bodgans” e dei suoi vicini di casa, descritta qualche riga più su, trovo che la cosa non sia così malvagia.

    Si aggiunga anche che i costi degli accumulatori (vedi al litio con DOD 80%) e degli inverter tendono al ribasso, con conseguente risparmio sulle spese di gestione dell’impianto e, quindi, dell’intero comparto dei costi.

    A tutto questo si abbini la certezza che la spesa per l’approvvigionamento da ENEL e affini non potrà che aumentare nel tempo, creando ottimi presupposti per un “ragionevole bilanciamento”, soprattutto se abbinato all’aumento dell’attuale capacità di stoccaggio.

    Solo a titolo informativo, nel 2010 1 Kw mi costava € 0,15, in soli quattro anni siamo passati agli attuali € 0,28 per Kw fornito; il prezzo in bolletta è quasi raddoppiato…

    … e in futuro?

    Grazie per la vostra attenzione, a rileggersi, ciao,
    Antonio.
    Ultima modifica di Antonio P.; 22-05-2014, 17:26.
    Impianto a isola 1,5 Kw, 6 pannelli Solar World – Poly 250 Wp esposti a Est, inverter UPS Advance 3KVA 2.400 W Onda Pura a 24 V, 2 batterie GEL Ultracell da 200 Ah. Commutazione automatica o manuale su Enel.

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    • @Antonio P.
      "In pratica si vanno a spendere circa 100 euro in più all’anno per avere la comodità, l’opportunità, il piacere (e le seccature) di una fattiva e concreta “autarchia energetica”.
      xx
      Le considerazioni: comodità, l’opportunità, il piacere, sono corrette e mi sembrano anche un giusto motivo per avere un piccolo sistema d'accumulo come hai fatto tu. E' altrettanto giusto rimarcare ed è necessario sapere, che ci sono perdite e scocciature per ottenere un risultato sia pur modesto dal punto di vista energetico ed economico.
      Risultato che in presenza di uno SSP diventa ancor più antieconomico.
      Per questi motivi solo il desiderio di avere un'autonomia energetica, seppur di poche ore, può spingerci a realizzare un piccolo sistema d'accumulo, con l'esatta coscienza che non saremo mai in attivo ed al momento addirittura "fuorilegge" per chi ha l'impianto in uno dei conti CE.
      5.76 kW 24 IBC SOLAR Tilt 19°, Azimut+54° S-SO, Power-One 6 kW , 2 boiler 0-1200W in serie, controllo domotico , SDM220Modbus x monitoraggio consumi con MeterN, 7 split a PDC, http://pvoutput.org/list.jsp?userid=8660 Aderite al Team di monitoraggio denominato EnergeticAmbiente su Pvoutput.org , così sapremo ogni giorno quanta energia pulita hanno prodotto gli amici del forum. Questo il link del Team ?https://pvoutput.org/listteam.jsp?tid=1115

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      • Originariamente inviato da buran001 Visualizza il messaggio

        Lucky x il tuo impianto ti consiglio i regolatori di carica MPPT della MidNite, che ad oggi sono i migliori in assoluto, ma configurati in modo da deviare e non staccare l'eventuale surplus di energia prodotta dopo la carica completa del banco batterie, in resistenze ad immersione in un bollitore, in modo da produrre acqua calda per le restanti ore di sole, ovviamente i pannelli devono abbondare per poter ricaricare il banco in tempo, il banco da almeno 48V come ben saprai non va scaricato mai oltre il 30% della sua capacita (dimensionalo per tale valore) cosi ti durerà con le Plantè sicuramente 30anni ! Considerando che ne puoi usare solo il 30% e dovrai dotarti di un autonomia di almeno 3 giorni, serviranno 4000Ah a 48V auguri ! sarebbero circa 13,440kwh al giorno a disposizione massimi, considerando un autonomia di 3 giorni di nuvolo 4,48kwh al giorno che se moltiplicati per 365 giorni si arriva a circa 1635 kWh all'anno (guarda quanto consumi in un anno sulle bollette e vediamo se ci ho azzeccato ho il banco è ancora piccolo!!!) a dimenticavo almeno 15/20kw di pannelli almeno...
        non so dove hai preso il valore di 30% DOD...ecco cosa mi ha risposto il produttore a tal proposito:
        I nostri elementi, essendo costituiti interamente da piastre di puro piombo Planté (anche la negativa è Planté e NON a griglia impastata) spesse 11mm, ed avendo quindi una robustezza fuori dal comune, è possibile eseguire scariche anche fino a 0V senza degradare nessun componente, tuttavia ne sconsigliamo una scarica così profonda, in quanto se non viene immediatamente ricaricata si potrebbe incorrere in problemi di solfatazione che alla lunga ne ridurrebbero la capacità, tuttavia recuperabile con dei desolfatatori. In genere ne consigliamo la scarica fino al 20-30% di carica residua, in modo da garantire a carico scollegato, una certa fem all'elemento ed ostacolare quindi la solfatazione.
        Quindi DOD 80% e anche in caso di 100% non si potranno mai fare danni permanenti!

        I Midnite sono interessanti...chi li importa in Italia? ho trovato in europa solo un rivenditore in Spagna!

        Riguardo l'SSP hai ragione...il mio eccesso se lo prende il mio vicino pagandolo a 24-28 cent al kwh, non me lo vuoi rimborsare almeno a 20 cent? oppure una cosa più semplice, io ti dò 1000kwh e tu me ne rendi 800, punto!

        Poi, bella notizia per Lucky e tutti i fan delle plantè, questo è quello che ha misurato un utente su altro forum:

        Questo è il rendimento attuale del mio impianto ad isola, rendimento calcolato fra fase di carica e scarica in cui ho prodotto, accumulato e consumato.)

        1018 KWh prodotti dai pannelli
        953 KWh prima accumulati nelle batterie (plantè) e poi consumati

        Rendimento= 953/1018*100= 93,6%
        che dire...a livello delle Litio, con vita superiore! Peccato per peso e manutenzione...
        FV1 6,11 kwP su tettoia in lamellare, 45°Sud-Est, 11° tilt;26 S-Energy PA8-235,SOLAREDGE SE-6000 21/04/11
        FV2 2,94 kwP su tetto piano, 55° Sud-Ovest, 20° tilt, 12 CNPV 245P REC, P.one 3.0 OUTD-IT-TL 29/06/12
        FV3 19,60 kwP su tetto piano, 50° Sud-Est, 12° tilt, 80 CNPV 245P REC, Delta Solivia 20.0TL 26/06/12

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        • beh, sono un fan delle planté

          quindi, da fan sfegatato che non è tormentato dalle preoccupazioni per il peso o non so cosa altro di queste batterie volevo chiedere a LuckyLukeJohn cui faccio i miei vivi complimenti per la scelta oculata se il fornitore delle plantè offre la possibilità offerta da quella ditta che fornisce false plantè alla telecom, mi riferisco al prodotto opzionale aquagen che riduce drasticamente la manutenzione e che citavo nel post http://www.energeticambiente.it/tecn...#post119534372

          se non lo offrono sapere magari se si può utilizzare quel prodotto sulle vere plantè, magari con un minimo di aggiustamenti

          a mio parere le plantè sono considerabili soprattutto per il distacco completo dalla rete

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          • Ciao,
            hai ragione sono le batterie più robuste e longeve, ma non per questo bisogna massacrarle, certo che puoi arrivare anche al 50% di DOD e non crei danni permanenti neanche con scariche profonde, ecco perché gli danno 25 anni di vita da tutti i produttori, alcuni li garantiscono anche!!! credo che con un DOD del 30% siamo ben oltre i 6000 cicli, si dice che durino anche oltre i 20000 cicli avendo entrambe le piastre di piombo puro, poi se parli delle Primordiali di costruzione artigianale il discorso cambia dato che sicuramente non lemosinano sulla materia prima!

            Anche io sono un fan delle Plantè, tranquillo che neanche dopo 15 anni si pianta un elemento!
            quale manutenzione le si rabbocca oltre i 3 anni con i tappi ricombinatoti, basta un estrattore medio tipo Vortice da gabinetto che espella all'esterno per arieggiare il locale durante la fase finale di carica, ma serve un locale/ cantina/garage a piano terra dato il peso totale!

            io intanto cerco queste...

            https://www.youtube.com/watch?v=j25dh7w48Xs














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            • io come plantè finora ho trovato solo la primordial che fa entrambe le lastre di piombo puro, nessuno di quelli che dicono plantè fa altrettanto, almeno io non ho trovato altri
              io ho delle batterie lifepo4, non esiste la scarica al 100% come per le plantè, le elettroniche di contorno non te lo fanno fare, i più interrompono il prelievo di corrente quando 1 cella raggiunge 1v, almeno nel mio caso è così, poi durano sicuramente meno, le celle gonfiano degradandosi, ecc. ecc.

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              • Fotovoltaico con accumulo: conviene già ora?

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                • Tuttavia nel documento si fa riferimento ad un impianto nuovo, pertanto non viene preso in considerazione un "upgrade" di uno esistente.

                  Se andiamo a considerare l'intervento che fa aumentare di parecchio il ritorno dell'investimento stesso è impianto fotovoltaico e non il sistema di accumulo di per se.

                  Senza contare che al momento siamo in una fase di buio normativo, AEG ancora non ha diramato il regolamento per gli accumulatori on grid, che doveva diramare nel mese di aprile. Speriamo che faccia presto, insieme alla agenzia delle entrate che ci dica se questi accumuli rientrano nella detrazione del 50%.

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                  • Originariamente inviato da Nosferatu Visualizza il messaggio
                    Ma siete sicuri? Che senso ha usare i polimeri di litio in un'applicazione del genere? Io direi che si tratta di ioni di litio, non LiPo.
                    Mi auto-quoto, ora che mi sono acculturato.
                    La polimerizzazione dell'elettrolita (LiPo, appunto) si può fare con la maggior parte di tecnologie basate sul litio.
                    E' una variante e non una tecnologia a sè stante.
                    All'atto pratico le LiPo sono vendute in packaging flessibili di mille forme diverse che si gonfiano leggermente all'occorrenza, tanto ci pensa il gel elettrolitico a tenere uniti i contatti interni.
                    Ecco spiegato perché le LiPo sono così usate nel modellismo: tolgono di mezzo peso e volume del packaging della batteria, e in più le trovi delle forme più svariate.

                    Nel nostro caso (mi pare si parlasse dello SMA con accumulo) è improbabile che abbiano usato un polimero, anche se a 'sto punto ci interessa più che altro la tecnologia di base, non l'elettrolita.
                    So di per certo invece che l'inverter con accumulo Bosch (veramente è un prodotto della defunta Voltwerk, a sua volta nata dalla -quasi- defunta Conergy), usa batterie LiNiCoAlO2 perché nelle schede tecniche scrivono "NCA Lithium-ion technology". Credo che se le facciano fare dalla Saft, ma non sono sicuro.
                    Tinkering with Renewables - il mio canale YouTube

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                    • Bosch - SAFT

                      Originariamente inviato da Nosferatu Visualizza il messaggio
                      Mi auto-quoto, ora che mi sono acculturato.
                      ...
                      So di per certo invece che l'inverter con accumulo Bosch (veramente è un prodotto della defunta Voltwerk, a sua volta nata dalla -quasi- defunta Conergy), usa batterie LiNiCoAlO2 perché nelle schede tecniche scrivono "NCA Lithium-ion technology". Credo che se le facciano fare dalla Saft, ma non sono sicuro.
                      Ciao Nosferatu,
                      confermo ho trovato al SolarExpo 7-9 Maggio i rappresentanti SAFT mi hanno detto che sono loro i fornitori di Bosch.

                      Ciao

                      Commenta


                      • @ Antinio P

                        Ciao Antonio, complimenti con pochi altri sei in pioniere del settore. Volevo solo dirti che probabilmente il tuo guadagno è forse leggermente superiore a quello da te conteggiato, in quanto se riducendo i consumi medi annui cambi di fascia il tuo prezzo per kWh prelevato dalla rete sarà a fine anno inferiore.
                        File allegati

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                        • Originariamente inviato da buran001 Visualizza il messaggio

                          io intanto cerco queste...

                          https://www.youtube.com/watch?v=j25dh7w48Xs


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                          Allora siamo in due

                          BogdanS

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                          • Originariamente inviato da bogdans Visualizza il messaggio
                            Allora siamo in due

                            BogdanS
                            allora siamo in tre....CACCIA A OTTOBRE ROSSO!!!!
                            TATANO 2010 N ,2 accumuli da 2000 l a serpentina + 1 da 2000l con scambiatore .....FOTOVOLTAICO 5° conto energia da 27,36 kw, pannelli 114 x ABBAsolar APS60-240, 2 x AURORA PVI 8.0, 1 x AURORA PVI 10.0, incl:19°,ORIENTAMENTO sud 0°( prod. 2014 1208.26 KWh/KWp).
                            Puoi vedermi su http://www.rendimento-solare.eu/it/l...549/21891.html :bye1:

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                            • Originariamente inviato da dolam Visualizza il messaggio
                              @Antonio P.
                              "In pratica si vanno a spendere circa 100 euro in più all’anno per avere la comodità, l’opportunità, il piacere (e le seccature) di una fattiva e concreta “autarchia energetica”.
                              xx
                              Le considerazioni: comodità, l’opportunità, il piacere, sono corrette e mi sembrano anche un giusto motivo per avere un piccolo sistema d'accumulo come hai fatto tu. E' altrettanto giusto rimarcare ed è necessario sapere, che ci sono perdite e scocciature per ottenere un risultato sia pur modesto dal punto di vista energetico ed economico.
                              Risultato che in presenza di uno SSP diventa ancor più antieconomico.
                              Per questi motivi solo il desiderio di avere un'autonomia energetica, seppur di poche ore, può spingerci a realizzare un piccolo sistema d'accumulo, con l'esatta coscienza che non saremo mai in attivo ed al momento addirittura "fuorilegge" per chi ha l'impianto in uno dei conti CE.
                              UNA DOMANDA STUPIDA!!!
                              IO qualche mese fa' ho trovato ad una fiera una ditta che vende impianti con accumulo,il venditore vendeva un sistema sia per case nuove che per impianti gia' esistenti col quale andando a modificare un po' l'impianto poteva mettermi il sistema di accumulo pure a me in maniera legale e non fuori legge!!!
                              è vera sta cosa o è il solito raggiro?
                              TATANO 2010 N ,2 accumuli da 2000 l a serpentina + 1 da 2000l con scambiatore .....FOTOVOLTAICO 5° conto energia da 27,36 kw, pannelli 114 x ABBAsolar APS60-240, 2 x AURORA PVI 8.0, 1 x AURORA PVI 10.0, incl:19°,ORIENTAMENTO sud 0°( prod. 2014 1208.26 KWh/KWp).
                              Puoi vedermi su http://www.rendimento-solare.eu/it/l...549/21891.html :bye1:

                              Commenta


                              • @peter12

                                Ciao scusami, le colonne 3, 4,5, 6 e 10 si riferiscono al costo di ogni kW consumato?....
                                Io mi colloco nella fascia dei 3600kWh di consumo annuo. Come devo calcolare il costo energetico per i miei consumi?....
                                Sto cercando di capire e di trovare una corrispondenza con le mie bollette....
                                Grazie buona giornata.
                                giova
                                FV 3,924 kWp, 12 pannelli SunPower E20 SPR 327 su 2 linee (6+6)x327, inverter Power One 4200, orientamento EO, tilt 20 gradi, zona climatica D (prov. La Spezia). Casa 2 livelli, mq. 60+65, classe energ. C (involucro B).
                                Dati produz.: http://pvoutput.org/list.jsp?userid=31041 . Progetti futuri: 2 split aria-aria, full led ancora da realizzare. Sogni: auto elettrica.

                                Commenta


                                • x risso79

                                  quello che voleva venderti era un UPS, che in caso di mancanza di corrente staccava dalla rete enel ed usava l'energia delle batterie, questo non è fuori legge. Il problema di questi sistemi è che dato che nn sono integrati se il tuo consumo supera anche di poco la potenza delle batterie va con la rete. Esempio carico 2000 watt potenza impianto 1999 watt. Senza contare che questo sistema non prevede che il fotovoltaico funzioni quando è in modalità batteria, se non è un inverter progettato a posta.

                                  Quello che tutti noi vogliamo è un sistema on grid con accumulo come avviene negli altri paesi es germania, ma AEG ancora non ha diramato il regolamento, che doveva uscire ad aprile...

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                                  • Originariamente inviato da lord_dingo Visualizza il messaggio
                                    x risso79

                                    quello che voleva venderti era un UPS, che in caso di mancanza di corrente staccava dalla rete enel ed usava l'energia delle batterie, questo non è fuori legge. Il problema di questi sistemi è che dato che nn sono integrati se il tuo consumo supera anche di poco la potenza delle batterie va con la rete. Esempio carico 2000 watt potenza impianto 1999 watt. Senza contare che questo sistema non prevede che il fotovoltaico funzioni quando è in modalità batteria, se non è un inverter progettato a posta.

                                    Quello che tutti noi vogliamo è un sistema on grid con accumulo come avviene negli altri paesi es germania, ma AEG ancora non ha diramato il regolamento, che doveva uscire ad aprile...
                                    Ce un metodo semplice per risolvere questo probema:
                                    aggiungere un "caricabatterie" alimentato da rete e regolare la potenza a base di carico collegato alle batterie. Cosi la parte di corrente arriva dalle batterie, e la parte dalla rete.

                                    Semplice e efficace (oltre 96%)
                                    Saluti
                                    BogdanS

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                                    • Originariamente inviato da peter12 Visualizza il messaggio
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                                      Ciao Antonio, complimenti con pochi altri sei in pioniere del settore. Volevo solo dirti che probabilmente il tuo guadagno è forse leggermente superiore a quello da te conteggiato, in quanto se riducendo i consumi medi annui cambi di fascia il tuo prezzo per kWh prelevato dalla rete sarà a fine anno inferiore.
                                      Ciao Peter 12,
                                      grazie per il riscontro e per il file allegato.

                                      Devo correggere il mio dato sul costo a Kw, per la mia bolletta è di € 0,23/Kw e non € 0,28 a Kw.

                                      Per chi avesse piacere o semplice curiosità, il prospetto dei miei costi e consumi dal 2010 al 2013.

                                      A rileggersi, ciao,
                                      Antonio.
                                      Costi e consumi Enel 2010.pdf
                                      Costi e consumi Enel 2011.pdf
                                      Costi e consumi Enel 2012.pdf
                                      Costi e consumi Enel 2013.pdf
                                      Impianto a isola 1,5 Kw, 6 pannelli Solar World – Poly 250 Wp esposti a Est, inverter UPS Advance 3KVA 2.400 W Onda Pura a 24 V, 2 batterie GEL Ultracell da 200 Ah. Commutazione automatica o manuale su Enel.

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                                      • @giova63sp
                                        3, 4,5 , 6 ... ecc
                                        sono le potenze di fornitura del distributore. Sono le taglie di potenza disponibile indicata nel contratto di fornitura
                                        Ciao

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                                        • Originariamente inviato da bogdans Visualizza il messaggio
                                          Ce un metodo semplice per risolvere questo probema:
                                          aggiungere un "caricabatterie" alimentato da rete e regolare la potenza a base di carico collegato alle batterie. Cosi la parte di corrente arriva dalle batterie, e la parte dalla rete.

                                          Semplice e efficace (oltre 96%)
                                          Saluti
                                          BogdanS
                                          Meglio sarebbe regolare la potenza dell'inverter (o degli inverter) in base al carico e usare un convertitore di tensione DC/DC per caricare le batterie dai pannelli. C'è un passaggio in meno, quindi il rendimento aumenta,
                                          e soprattutto i circuiti sono molto più semplici ed economici.
                                          Al limite della semplicità, scegliendo opportunamente le tensioni di lavoro dei pannelli e del pacco batterie, si potrebbero caricare direttamente dai pannelli.
                                          Se si usa un pacco batterie LiFePO4 in serie da 9 elementi e pannelli FV da 36 volt di tensione a vuoto, la combinazione permetterebbe anche di risparmiare il costo di un caricabatterie di elevata potenza, concentrandosi sui circuiti di protezione degli elementi della batteria. Il sistema più semplice ed economico, a mio parere, consisterebbe in mosfet usati come interruttori che quando un elemento supera ad es. 3.7 volt durante la carica, lo "scavalcano" escludendolo dalla serie. I pannelli FV continuerebbero a erogare circa la stessa corrente (vedi curve caratteristiche di un pannello FV), ma alla "nuova" tensione del pacco batterie. Nel caso estremo in cui a un solo elemento del pacco batterie sia rimasto da raggiungere la tensione di piena carica impostata, i pannelli FV saranno quasi in cortocircuito, ma la corrente sarà la massima erogabile. Questa condizione in cui i pannelli hanno bassa efficienza, ovviamente, non permane a lungo, giusto il tempo necessario per "riallineare" tutti gli elementi del pacco batterie a fine carica (e solo se ci si arriva, a fine carica, cosa non necessaria con le litio). In tutto il resto del tempo di ricarica, se si sceglie adeguatamente la tensione del pacco batterie quanto più vicina alla tensione di massima potenza dei pannelli, l'efficienza globale sarà abbastanza alta (oltre il 90%) da rendere in molti casi antieconomico l'utilizzo di un caricabatterie di elevata potenza / elevata efficienza / elevato fattore di potenza / elevato costo.
                                          Una variante di utilizzo di questa tipologia di caricabatterie "integrato alle batterie" sarebbe scegliere una tensione del pacco un po' superiore a quella di massima potenza dei pannelli ed escludere (con relè o meglio con già citati mosfet) uno o più elementi alla volta (a rotazione) dalla serie in modo da realizzare un MPPT che massimizzi la potenza trasferita dai pannelli alle batterie.
                                          Ultima modifica di eribird; 25-05-2014, 08:44.

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                                          • Ma questo comporta a mettere dei nuovi pannelli, in queto caso non credo che sia conveniente specialmente per me che col 5ce ho un incentivo sull'autoconsumo
                                            TATANO 2010 N ,2 accumuli da 2000 l a serpentina + 1 da 2000l con scambiatore .....FOTOVOLTAICO 5° conto energia da 27,36 kw, pannelli 114 x ABBAsolar APS60-240, 2 x AURORA PVI 8.0, 1 x AURORA PVI 10.0, incl:19°,ORIENTAMENTO sud 0°( prod. 2014 1208.26 KWh/KWp).
                                            Puoi vedermi su http://www.rendimento-solare.eu/it/l...549/21891.html :bye1:

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                                            • Due domande:

                                              qualcuno di voi conosce ZeroEmissionRome e sa dirmi se poi l'anno scorso l'hanno annlluato o no, e se quest'anno lo fanno o no?

                                              qualcuno di voi conosce le battere Nickel-Ferro di Edison e sa quanto costano e dove comprarle?
                                              Batterie, DoD e profondità di scarica: *** Scaricare le batterie solo fino a metà prima di ricaricarle. *** Al piombo da 60 km: usata 20 km per volta durerà 60.000 km, 60 km per volta ne durerà 12.000. *** Al litio da 60 km: usata 20 km per volta durerà 120.000 km, 60 km per volta durerà 60.000 km.
                                              -- Jumpjack --

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                                              • Si è un sistema un po inconsueto, poi non tutti usano gli stessi pannelli con le stesse caratteristiche e la stessa tensione, poi andrebbe cambiata la configurazione dei pannelli...


                                                1. Bisogna fare un impianto classico off grid a tutti gli effetti ed inserirgli un inverter grid solo per il surplus
                                                2. cambiare la configurazione dei pannelli in massimo 2 in serie, generalmente per impianti grid sono 4 o più pannelli in serie, questo per
                                                massimizzare la resa dei regolatori di carica MPPT stando il più vicino possibile alla tensione nominale del banco batterie (48V)
                                                3. creare un quadro di giunzione (parallelo copie di pannelli in serie) delle stringhe con diodi separatori
                                                4. scendere al sezionatore/fusibili o interruttore termico lato DC con annessi scaricatori.
                                                5. entrare in uno o più regolatori di carica professionali MPPT, MidNite, Outback, Morningstar ecc configurarli in derivazione di carico
                                                6. collegare un inverter grid solo per gli eccessi di produzione a batterie cariche o dei boiler/bollitori elettrici per produrre ACS
                                                7. usare un banco batterie opportunamente sovra dimensionato in modo da non scendere mai sotto il DOD 40 massimo 50% per
                                                qualsiasi tecnologia, preferibile batterie longeve con esperienza ventennale di utilizzo,dati temporali disponibili confermati con certezza
                                                8. usare uno o più inverter per ridondanza anche in parallelo (se fattibile) off grid, solo ad onta sinusoidale pura di marca nota ed
                                                affidabile, opportunamente sovra dimensionato/i
                                                9. prestare molta attenzione a prodotti commerciali con banchi batterie di dubbia provenienza, dimensione e durata, vi ritrovereste con
                                                una ciofeca inutilizzabile ogni 2/3 anni causa batterie esauste col rischio di abbandonarla li appesa al muro!
                                                10. se possibile usare sempre la stessa configurazione ma con tensione di lavoro batterie ed inverter off grid maggiore di 48 V con le dovute cautele e precauzioni sulla sicurezza in ogni caso, sotto i 50V è considerata una tensione di sicurezza per la folgorazione ma essendoci comunque un elevato amperaggio, anche un corto a 12V e centinaia di ampere può anzi sicuramente ustionarvi la faccia gli occhi e le mani senza folgorarvi!
                                                Ciao

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                                                • Grazie per la gentile risposta peter12, mi era sfuggita quella classificazione :-)
                                                  Ciao


                                                  P.S.: io ho un 3kW, nell'ultimo anno ho consumato circa 3500 ed ho pagato 0,24/kWh... (Edison)
                                                  Ultima modifica di giova63sp; 28-05-2014, 22:14.
                                                  FV 3,924 kWp, 12 pannelli SunPower E20 SPR 327 su 2 linee (6+6)x327, inverter Power One 4200, orientamento EO, tilt 20 gradi, zona climatica D (prov. La Spezia). Casa 2 livelli, mq. 60+65, classe energ. C (involucro B).
                                                  Dati produz.: http://pvoutput.org/list.jsp?userid=31041 . Progetti futuri: 2 split aria-aria, full led ancora da realizzare. Sogni: auto elettrica.

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                                                  • Come mai a dicemre hai pagato cos' poco?

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                                                    • Sistema di controllo carica/scarica batterie LFP con MPPT integrato

                                                      Qualche giorno fa ho esposto in un precedente intervento su questo thread un'idea su un possibile sistema di controllo della carica e scarica di un pacco batterie al litio-ferrofosfato che integrasse il bilanciamento e protezione dei singoli elementi e l'adattamento del pacco alle condizioni di irraggiamento/temperatura dei pannelli (MPPT).
                                                      Lo scorso fine settimana ho "giocato" un po' col simulatore e ho buttato giù una bozza del circuito. I mosfet utilizzati nello schema non sono sufficientemente "performanti", ma il simulatore non ne aveva di migliori in libreria, in realtà i due zener di protezione dei gate sono interni al componente in parecchi mosfet commerciali per usi pesanti, ad es. l'STP80NS04Z della ST, ancora non proprio il non plus ultra per questa applicazione (dovrebbe essere un "contatto perfetto" con resistenza pari a zero, che non esiste nella realtà), ma abbastanza economico (una cinquantina di centesimi) da poter essere parallelato con suoi simili, all'occorrenza. Il circuito va, ovviamente, controllato con una logica intelligente che connetta o escluda i singoli elementi della batteria dalla serie a seconda dello stato di carica (per equilibrarli) e delle condizioni ambientali della fonte di energia (i pannelli FV), per adattarsi alla tensione di massima potenza dei pannelli (variabile). Nel circuito si è simulata a mo' di esempio la disinserzione di 2 elementi in sequenza, assieme, e successivamente le disinserzione e reinserzione, uno alla volta, degli altri 7.
                                                      La linea verde è la tensione totale del pacco batterie misurata nel punto dello schema dove c'è il pallino verde, similarmente la curva più in basso sono le tensioni (0-5 volt) della logica di controllo (microcontroller, porta parallela vecchio PC, etc...)
                                                      La scala temporale è di 100 millisecondi, niente di realistico, ovviamente, ma mi serviva un lasso così breve per valutare meglio i rapidi transitori e dimensionare le resistenze di carica dei gate per ottenere l'opportuno sincronismo e scongiurare la temibile (per quanto breve) messa in corto degli elementi nei transitori (quando il mosfet in parallelo va in conduzione e quello in serie alla batteria si "apre", e viceversa).


                                                      Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                                      Ultima modifica di eribird; 03-06-2014, 17:34.

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                                                      • Sistemi di accumulo fotovoltaico: boom in Germania entro il 2018 - Alimentazione - GreenStyle
                                                        La Germania sta già incentivando l'acquisto di batterie per il fotovoltaico e sta facendo da apripista per tutta l'Europa nel capire i vantaggi di tali siste
                                                        mi
                                                        3 stringhe da 10 solarday tot.6.75 Kwp, azimut 35° tilt 55° inverter Aurora PVI 6000 outd-it

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                                                        • Non si parla ne di costi e ne di numeri effettivi, ma di previsioni, ne tanto meno di incenviti; e si paventa la fine di tariffe incentivanti senza specificare quanto siano.

                                                          Tutte cose che sarebbero state gradite da sapere.

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                                                          • Parlando con un mio collega che "bazzica" con le energie rinnovabili mi diceva che è a conoscenza di un tipo che sta sperimentando con l'accumulo sotto forma di IDROGENO. Inutile dirvi che abbiamo quasi litigato quando gli ho fatto notare che qualsiasi batteria, di qualsiasi tecnologia, è più sicura ed efficiente e silenziosa di un accumulo di idrogeno in pressione con annesso gruppo elettrogeno e alternatore...

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                                                            • Purtroppo il mondo (anche questo forum non fa eccezione) è pieno di fanatici, che si fanno un'idea e combattono una crociata per difenderla, anche di fronte ad evidenze della sua non validità. Di fronte ai fanatici, non c'è altro da fare che ignorarli.

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