Io il FV l'ho installato già nel 2007.
Chi paga, zagami, è ovviamente il privato, cittadino o azienda, che lo installa. Non serve più alcun incentivo perchè il ritorno è sicuro anche senza incentivi. Semmai si parla di incentivi alle soluzioni di accumulo, come fanno ora in Germania.
La nuova frontiera è esattamente quella di risolvere i problemi che ha citato zagami e cioè il superare gli ostacoli burocratici e normativi che servono solo a garantire la tranquillità dei grandi operatori.
La diffusione del FV è uno dei fattori che più spingeranno per la realizzazione delle smartgrid. Queste a loro volta sono il presupposto per una società non più basata sulla produzione industriale di prodotti di massa con grande dispendio energetico, ma di produzione locale e personalizzata, probabilmente tramite la futura evoluzione delle soluzioni di stampa 3D, molto mirata al risparmio energetico, al riciclo e alle soluzioni rinnovabili in genere.
In parole povere non più una produzione energetica ad alta intensità, con grande impegno ambientale e scarsa occupazione superspecializzata, per sostenere grandi fabbriche energivore che sfornano miriadi di prodotti tutti uguali destinati a una veloce obsolescenza (anche programmata!) per essere sostituiti da altri simili che sostengano la crescita continua (con forti profitti concentrati nelle mani di pochissimi!) ma una produzione distribuita e localizzata, che impegna molte più persone nel ciclo produttivo, va a sostenere produzioni locali di prodotti distribuiti localmente, probabilmente in tiratura molto limitata o singola, senza interessi concentrati nelle mani di pochissimi.
E temo che l'ultima frase sia l'ostacolo più grande...
Chi paga, zagami, è ovviamente il privato, cittadino o azienda, che lo installa. Non serve più alcun incentivo perchè il ritorno è sicuro anche senza incentivi. Semmai si parla di incentivi alle soluzioni di accumulo, come fanno ora in Germania.
La nuova frontiera è esattamente quella di risolvere i problemi che ha citato zagami e cioè il superare gli ostacoli burocratici e normativi che servono solo a garantire la tranquillità dei grandi operatori.
La diffusione del FV è uno dei fattori che più spingeranno per la realizzazione delle smartgrid. Queste a loro volta sono il presupposto per una società non più basata sulla produzione industriale di prodotti di massa con grande dispendio energetico, ma di produzione locale e personalizzata, probabilmente tramite la futura evoluzione delle soluzioni di stampa 3D, molto mirata al risparmio energetico, al riciclo e alle soluzioni rinnovabili in genere.
In parole povere non più una produzione energetica ad alta intensità, con grande impegno ambientale e scarsa occupazione superspecializzata, per sostenere grandi fabbriche energivore che sfornano miriadi di prodotti tutti uguali destinati a una veloce obsolescenza (anche programmata!) per essere sostituiti da altri simili che sostengano la crescita continua (con forti profitti concentrati nelle mani di pochissimi!) ma una produzione distribuita e localizzata, che impegna molte più persone nel ciclo produttivo, va a sostenere produzioni locali di prodotti distribuiti localmente, probabilmente in tiratura molto limitata o singola, senza interessi concentrati nelle mani di pochissimi.
E temo che l'ultima frase sia l'ostacolo più grande...
Commenta