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  • Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
    L'ex ministro, prof, Paolo Savona, ci racconta la sua personale avventura con l'euro e con l'unione europea. Dimostra molta perplessità sulle scelte di monti e del suo governo... e soprattutto suggerisce di STACCARCI DALL'EURO e RITORNARE ALLA LIRA! ... Giustamente dice che non ha senso un'unione europea fondata solo sull'unione monetaria e non PRIMA sull'unione politica!...
    Ascoltato tutto.
    Non ha alcuna "perplessità" particolare sulle scelte di Monti (e soprattutto Fornero vero?? ), ma sulla decisioni iniziali di creazione dell'euro. Che afferma essere state superficiali. NON smentisce in alcun modo la CERTEZZA che uscire dall'euro comporterebbe conseguenze PESANTI (al minuto 2.10 "sarebbe UN DRAMMA, ma non saremmo insolventi!"). Hai capito cosa intende con "DRAMMA" e per chi sarebbe il dramma? Ti è sfuggito il fato che la sua proposta è esattamente contraria alle tue illusioni sul poter smettere di pagare gli interessi??
    Lui dice che tornando alla lira torneremmo ad avere la possibilità di RICONOSCERE i nostri debiti in lire! Stampate da noi! Ma NON NEGA AFFATTO che quella scelta sarebbe DRAMMATICA! Anzi, dice chiaramente che il problema principale conseguente (la fortissima INFLAZIONE!) sarebbe un problema, ma MINORE dell'essere insolventi!
    Questa posizione è LA STESSA mia! L'hai capito o no?
    Sabona dice esattamente quello che da tempo vado tentando di farti assimilare! Uscire dal'euro SI PUO' e non sarebbe affatto una tragedia biblica PER ALCUNI! Lo sarebbe solo per chi ha più da temere dall'INFLAZIONE!!
    Esci dall'euro e il giorno dopo gli aumenti fantasiosi stile raddoppio dei prezzi del 2000 ti sembreranno rose e fiori!
    Chi ha da temere dall'inflazione?? Quali erano le categorie sociali che negli anni 80 più cercavano tutele dall'inflazione? Le aziende per risaprmiare il costo di dovere ristampare i listivi ogni 3 mesi coi prezzi maggiorati?? O i dipendnenti che si vedevano il pane aumentare di prezzo una volta la settimana con lo stipendio che si adeguava, forse, una volta ogni 3-4 anni?? O magari i pensionati che del "rinnovo contrattuale" nemmeno avevano speranza alcuna??
    Savona ha ragione, certo. Se si esce dall'euro e si accetta di scaricarne il costo sull'inflazione mantenendo libere le imprese, gli autonomi ed i servizi di adeguare le tariffe al'evoluzione conseguente dei costi, l'Italia subirà un contraccolpo pesante, ma manterrà probabilmente una buona credibilità sul piano del debito (quindi potrà piazzare i propri titoli) e incrementerà di molto la produttività e competitività dei prodotti.
    Ma sia chiarissimo che non esiste NULLA di gratuito al mondo! Da qualche parte dovrai scaricare la "bad company" delle perdite di credito. Se decidi di farlo SENZA default (escluso chiaramente da Savona quando parla di "almeno non saremmo insolventi") che scaricherebbe il costo dele perdite sui creditori internazionali e nazionali, lo devi scaricare sulla moneta, che dimezzerà il suo valore reale! Anche se la stampi tu! Anzi, più ne stamperai MENO VARRA'!

    Ripeto, se questa è la ricetta per me fate pure! Ma non sperate davvero che questo aiuti i redditi fissi!




    Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
    Stessa cosa. Ci sarebbe inflazione (dice il 20%, per molti è ottimistico, ma significa che il tuo stipendio varrà il 20% in meno. SENZA alcuna reale possibilità di aumento, ovviamente!). Significativo il passaggio al minuto 4.30 dove ammette che la gente dà tutta la colpa all'euro, ma SCORDA le differenze di "cattivi comportamenti" interni che spiegano in relatà TUTTO il differenziale di cometitivtà e produttività che esiste non solo con la kattifissima Germania, ma con tutta una serie di paesi che in teoria dovrebbero avere le stesse difficoltà dell'Italia ed invece con l'euro stanno benissimo e semmai non vedono l'ora che noi e altri ce ne andiamo!
    Questi "cattivi comportamenti" che Savona ammette a denti stretti sono il debito ubblico esagerato (per gli sconci degli anni 70-80), la spesa previdenziale mostruosa, l'evasione diffusa (anche se ricordiamo che la media REALE della parte produttiva dell'Italia è molto vicina a quella tedesca!), la pressione fiscale-contributiva-normativa sulle imrpese assurdamente elevata.... tutte cose che se corrette permetterebbero all'Italia di essere competitiva anche con l'euro e che NON potranno essere mantenute nemmeno uscendo dall'euro!
    C'è da dire che almeno due di questi fattori e cioè il peso di interessi del debito e la spesa previdenziale godrebbero di un significativo alleggerimento per via dell'inflazione. Ma occorre anche ricordare che la riduzione di valore degli interessi potrebbe scontrarsi con la necessità di farli crescere per mantenere i bond competitivi!
    Quindi alla fine il vero grande risparmio si avrebbe proprio sulle spese fisse dello stato. Stipendi e pensioni in primis!


    Qui Bagnai dice una cosa del tutto opposta a quello che sostieni. E cioè che sarebbe giusto che LA GERMANIA rivalutasse ed uscisse dall'euro! Se riesci ad ottenerlo (ma pure lui ha molti dubbi...) avrai senz'altro il mio voto! Un'euro senz ala Germania svaluterebbe e renderebbe le merci italiane molto più competitive, ma visto che molti paesi preferirebbero restare coi tedeschi quello che Bagnai propone è in realtà l'euro a due velocità. Soluzione che potrebbe in effetti essere la più probabile a mio parere se davvero le cose si mettessero male.
    L'intervistatore in realtà non capisce molto la risposta e torna sulle domande su cosa succederebbe se l'Italia esce dall'euro. Ed anche qui Bagnai non esprime alcuna differenza nelle proiezioni. Inflazione seppure "rallentata" (nelle sue ottimistiche previsioni, ma visto quanto sbagliano gli economisti pro-euro non mi stupirei sbagliassero pure gli anti-euro...).
    Comunque anche qui NESSUNA proposta di default e stop al pagamento interessi! Che secondo te sarebbe il vero problema e la misura da adottare!
    Riesci a capire perchè NESSUNO degli economisti che citi lo propone???
    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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    • Le mie risposte alle tue domande. Sono risposte prsonali, ma hanno perlomeno lo stesso valore delle facezie antigaribaldine di qualcuno, quindi credo si possano ammettere:

      come mai la produttività non cresce ?
      Dipende da quale produttività intendi. Quella contabile finanziaria cresce, seppure lentamente. E lo fà prevalentemente per il poderoso processo di automatizzazione e rinnovamento in atto. Il problema infatti non stà tanto nella perdita di competitività dei prodotti tradizionali, che esiste, ma compensata dalla crescita di produzioni innovative, ma nello scarso o nullo effetto sullìoccupazione che la trasfromazioen industriale italiana sta determinando.
      In realtà io credo che l'industria italiana non sia affatto nella crisi nera che tutti piangono, ma credo che la gigantesca e sciocca iperpressione fiscale-contributiva-normativa che lo stato sindacatocratico anni 80 ha pensato di poter appioppare impunemente alle imprese stia determinando una sorta di pressione evolutiva darwiniana che falcia inesorabilmente le aziende basate sulla tradizionale mano d'opera e che invece premia le aziende con automazione e delocalizzazione produttiva importante.
      Perché gli italiani sono asini? O perché gli imprenditori sono scemi ? O perché gli operai sono incapaci ? Si, No, No!
      Nè imprenditori nè operai hanno colpe. Sia gli uni che gli altri si sono adattati alle condizioni che gli italiani, i veri "asini" hanno loro imposto o concesso. I secondi hanno creduto alle favolette sulla piena occupazione garantita e sulla possibilità che le imprese potessero reggere qualunque carico. I primi fanno i conti e scelgono e sceglieranno sempre di più le forme produttive meno costose e rischiose. Il prezzo lo pagano gli italiani. Tutti.
      O perché con l'euro non siamo più competitivi in confronto alla Germania ? In poche parole vendono a prezzi inferiori ai nostri . Dici? E come farebbero di grazia se hanno la stessa moneta, gli stessi costi di materie prime ed energia e stipendi superiori ai nostri? Io se vado a comprare una Mercedes la trovo a costi superiori a quelli delle Fiat o delle Alfa di pari categoria. E in USA e nel resto del mondo le cose NON cambiano! Eppure vendono moltissimo, anche in Italia. Ci sono operai con stipendi netti molto inferiori all'operaio BMW tedesco che hanno in garage la moto BMW! Chiedi perchè e ti diranno che il prodotto è molto migliore e vale il differenziale di costo! E che se voglio risparmiare allora prendo una moto cinese! Le produzioni tedesche da sempre vantano una qualità superiore. E le passate gaffe dell'industria italiana con le Alfasud rugginose di Pomigliano d'Arco e la produzione a singhiozzo ed inaffidabile imposta dalla conflittualità perenne sindacale italiota non ha certo giovato!
      La differenza, semmai, la fà la solita pressione fiscale-contributiva-normativa! In Germania ci sono migliaia di contratti superprecari e poco pagati e anche il normale operaio costa in contributi all'azienda UN TERZO quasi dell'italiano!
      La produttività funziona se l'utile viene spartito in parti congrue fra imprenditore (che ci mette il capitale di rischio) e l'operaio. Se pretendi di spartirne un'ulteriore quota (che in Italia in realtà è ormai al 60% ed oltre) per un "terzo incomodo" dovrai per forza ridurre le due quote primarie. Così farai guadagnare meno l'impresa (che investirà meno) e l'operaio (che avrà meno soldi in tasca da spendere).
      QUESTI SONO I MOTIVI! Non l'euro (che pure ha le sue pecche e i suoi problemi, sia chiaro!)
      Ti sei mai chiesto se il cambio lira-euro sia 1936/1 stato giusto per l'Italia ? Altro bersaglio a vuoto. La differenza eventuale, possibile, si è comunque riassorbita in poco tempo. Ormai non ha più alcun senso fare confronti con una moneta che non esiste da 15 anni.
      E' vero che c'è stato un aumento dei prezzi ingiustificato ? Si. Ma l'euro ne è stata causa INDIRETTA! La favola metropolitana dei cattivi autonomi che raddoppiavano i prezzi in una notte o in sei mesi è smentita dai semplici dati su inflazione ed evoluzione dei redditi degli autonomi (che hanno sofferto l'euro anche più dei dipednenti). L'euro ha però bloccato il facile ricorso al debito imponendo le misure di bilancio che sono state affrontate dai governi con aumenti di tasse abnormi (la VERA causa della perdita di potere d'acquisto!! Lo dice anche Savona!!).
      E' vero che i salari sono scesi? No. Non sono scesi. E' però vero che il potere di acquisto è stato compresso dall'abnorme aumento di pressione fiscale. Se prendo 1000€ e ho una tassazione complessiva del 40% mi rimarranno 600€ da spendere. Se la tassazione supera il 53% (come è in realtà ora per i redditi medi) anche se mi aumentano lo stipendio a 1050€ me ne rimarranno in tasca 500€! Il problema è che molti dipendenti e pensionati pensavano che l'aumento della tassazione fosse una faccenda che riguardava "altri"! E che l'adeguamento di salari e pensioni sarebbe stato automatico! E' la faccia meno simpatica della medaglia costituita dal sistema del "sostituto di imposta" che ha permesso ai governi di aumentare la pressione fiscale in modo straordinrio senza che il dipedennte se ne rendesse realmente conto!
      Tu illuditi pure che sia tutta una questione di monetine in tasca e continua pure a paragonare i prezzi attuali con le lire di 15 anni fa. E' tuo pieno diritto, ci mancherebbe.
      Purtroppo per tutti noi le scelte del passato si ripercuotono su chi è chiamato a saldare i debiti. E quelli siamo noi!

      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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      • Il video non sento l'audio , come mai ?
        non so ... qui un sunto

        Processo liberista all’euro e all’Italia che non sa crescere


        Tu sei contento del tuo stipendio
        p.s. il mio stipendio dal 1996 ad oggi è + che raddoppiato
        Ultima modifica di innominato; 30-08-2015, 12:43.

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        • Ciao a tutti.
          Come più volte ribadito da BE lo stipendio medio non è diminuito ma bensì aumentato, e basta saper leggere una busta paga, per capire che ciò che realmente è aumentato è il prelievo fiscale da cui deriva un minore netto alla mano.
          Nel mondo imprenditoriale invece il prelievo fiscale è ancora piu elevato, causa di chiusure e fallimenti e, nei casi restanti, licenziamenti e delocalizzazioni.
          Questa non è 'Fanta politica' ma la cruda realtà. Prova ne sono i vari tentativi governativi atti ad incentivare le imprese con contratti 'agevolati' ma che però (guarda caso), non hanno ottenuto gli effetti sperati.
          Sono pronto a scommettere che al rientro dalle ferie i nostri politici inizieranno a discutere su come correggere l'assurdo meccanismo pensionistico italiota.

          Saluti
          Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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          • Originariamente inviato da innominato Visualizza il messaggio
            p.s. il mio stipendio dal 1996 ad oggi è + che raddoppiato
            Complimenti allora , hai compensato benissimo la perdita del potere di acquisto generato dall'euro .
            Ma la domanda era dall'inizio euro 2000-2002.

            Per i dipendenti pubblici non c'è stato questo meccanismo di compensazione e gli stipendi sono fermi dal 2008 , senza un euro in più .

            Diversa la situazione dei medici che hanno potuto attuare l'intramoenia o visite nello studio privato ,compensando in parte la perdita del potere di acquisto e di molti altri che hanno compensato aumentando il ricorso ai turni di reperibilità, causa carenza di personale al sud dovuto ai pensionamenti pre-legge Fornero , di persone che non sono mai stati sostituiti da nuovo personale .
            C'è gente che si fa 10 turni di reperibilità servizio notturno al mese, il massimo consentito per legge. Questo vuol dire una notte ogni tre giorni .

            Ma tornando a quello che dice il prof. Zingales :
            ---- Processo liberista all’euro e all’Italia che non sa crescereLa moneta unica finirà male se rimarrà un meraviglioso ideale di una piccola élite che vuole imporlo a tutti. Ma le sue regole sbilenche non sono la causa dei nostri mali. Un manifesto per reagire----

            Assolutamente d'accordo .

            ----E come voi vedete, mentre la Germania ha avuto un aumento del proprio reddito pro capite del 21 per cento, e gli Stati Uniti o l’Inghilterra del 17, l’Italia ha avuto una riduzione del proprio reddito pro capite del 3 per cento---

            Benissimo , quello che vado ripetendo da un anno a questa parte del forum , ma finalmente viene confermato da un valido economista .

            ---Allora qual è la causa di questa riduzione di consenso? Secondo me è dovuto al modo in cui l’euro è stato introdotto. Esso è stato introdotto principalmente come una creazione politica, nonostante il fatto che non ci fossero le condizioni economiche strutturate per introdurlo---

            Bene , allora io cosa ho detto altre centinaia di volte ?

            ---La teoria economica ci dice che un’area diventa un’area ottimale per avere una moneta comune, sotto tre condizioni: la prima è che sia relativamente simile dal punto di vista della specializzazione produttiva, per cui gli choc sono choc comuni all’intera area; il secondo fattore è che sia possibile un’ampia mobilità del lavoro; la terza che ci sia una redistribuzione fiscale per attutire i colpi delle varie aree. Nessuna di queste tre condizioni è presente in Europa---

            Ottimo , ottimo .... allora è anche evidente che introducendo l'euro si è prodotto un danno non indifferente . O no ?
            ----~E manca, anzi è quasi assente, il terzo fattore secondo me importante, quello di un aiuto fiscale ai paesi in difficoltà. Quando il Texas, un’economia molto petrolifera, alla metà degli anni 80 affrontò una crisi dovuta alla caduta dei prezzi del petrolio, i disoccupati del Texas ricevettero sussidi federali che li aiutarono ad affrontare il problema. E all’inizio degli anni 90, quando è stato il Massachusetts ad avere una crisi forte, il Texas invece era in un periodo di boom economico e perciò ha aiutato con le proprie entrate fiscali a pagare per i disoccupati del Massachusetts. Questo secondo me è quello che manca nel meccanismo odierno in Europa----

            Condivido pienamente , quindi l'euro e l'unione europea cosi come è fa schifo .

            ---Allora quali sono le cose che si possono fare in un semestre europeo a presidenza italiana per cercare di cambiare questa situazione? La mia visione è che senza un cambiamento radicale della politica europea, questa situazione non sia nel lungo periodo sostenibile.---

            Ma hanno fatto qualcosa i nostri politici ? No!

            ---Di fronte alle difficoltà altrui i tedeschi dicono “no bailout”, e io sono il primo a sostenerlo; però poi, di fronte alle difficoltà proprie, questa legge cambia, e siccome se lo possono permettere loro fanno il bailout delle loro banche. Questo dà un vantaggio competitivo alle loro banche che poi si trasmette in un vantaggio competitivo a livello europeo, con conseguenze estremamente negative per quanto riguarda la nostra crescita economica---

            Infatti lo dicono anche altri economisti , e lo vado ripetendo io , ma i nostri politici cosa fanno , dormono ?

            ----In un paese come l’Inghilterra, che ha una tradizione di moneta indipendente, la flessibilità del cambio ha aiutato mostruosamente durante la crisi. Se l’Inghilterra non avesse potuto svalutare il 30-40 per cento rispetto all’euro, oggi sarebbe in una situazione molto peggiore di quella in cui è. Il vantaggio dell’Inghilterra è però che si è permessa, ha svalutato solo quando ne aveva bisogno, ---

            E quindi se l'Italia avesse avuto la possibilità di svalutare avrebbe compensato , o no ?

            Seguite anche :
            Il Governo segreto delle multinazionali - Lidia Undiemi
            https://youtu.be/VjBQMo6-AuY?t=7
            Ultima modifica di experimentator; 30-08-2015, 15:33.
            Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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            • Zagami, non capisco. In un 3d argomenti di chimica come chimico. Hai dichiarato di essere ragioniere ed ora sembri un impiegato statale che discetta di economia. Allora dove ti collochi?
              Je suis Charlie e amo mamma e papà.

              Commenta


              • Che importanza ha quello che sono io ? Mica si sta parlando di me ?
                Qua stiamo parlando dove andare e dove va la nostra economia, il nostro stato , il nostro futuro e quello dei nostri figli , se ti pare poco ...

                Intanto ti suggerisco di ascoltare le parole di un altro economista .

                https://www.youtube.com/watch?v=5lPGzvfnI9M
                https://youtu.be/t_ssGy0LXo0

                Claudio Messora intervista Nino Galloni, economista ed ex direttore del Ministero del Lavoro. Un'altra imperdibile intervista in crowdfunding. Un viaggio nella storia d'Italia che passa per Enrico Mattei e Aldo Moro, lungo un progetto di deindustrializzazione che ha portato il nostro Paese da settima potenza mondiale a membro dei Pigs.
                Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                • Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                  Bene , allora io cosa ho detto altre centinaia di volte ?
                  Centinaia di fantasiose interpretazioni da stadio.
                  Però continui a non capire che qui NON siamo allo stadio. NON c'è una squadra che grida "viva l'euro", anche se sicuramente ce n'è una che grida "abbasso l'euro"!!
                  Continua a sfuggirti il fatto che si può tranquillamente essere d'accordissimo con molte delle critiche che Zingales fa all'euro (che sia stato fatto male e che soprattutto occorra uno scatto politico per rimediare è ASSODATO!), ma contemporaneamente si può anche essere d'accordissimo con Zingales sui RISCHI, molto gravi, che una ribellione miope e populistica all'euro che semplicemente imponga il ritorno alla lira potrebbe avere! Rischi che però ti sei scordato di citare!
                  Infatti è da apprezzare la tua certosina opera di ritaglio delle opinioni di Zingales volta, come ormai sappiamo sei bravissimo a fare, a mettere in piena luce i punti che possono essere utili alle tue teorie e a "sorvolare", diciamo così... su altri punti che forse condividi meno! O sbaglio?
                  In parole povere Zingales è critico su molte modalità con cui l'euro è stato adottato. E mi trova in perfetto accordo.
                  Ma NON SI SOGNA nemmeno di striscio di proporre una fuga precipitosa e sconsiderata della sola Italia, con ritorno a una lira svalutata!
                  Tantomeno si sogna di avanzare ipotesi che non esito a definire DEMENZIALI come il default controllato o meno per evitare di pagare gli interessi sul giga-debito che la sindacatocrazia anni 70-80 (e NON i governi che ti stanno antipatici, Garibaldi, i medici o chi altro ti inventi ad ogni post) ha pensato bene di lasciarci in eredità!
                  La tua sconfinata e simpatica finta ottusità nell'ignorare volontariamente tutti i DATI che ti vengono sottoposti e che smentiscono inesorabilmente tutti i castelli che ci propini regolarmente è ammirevole. Ma NON basta a cambiare la realtà!
                  L'euro sarà pure un coacervo di errori, ma OCCHIO che se si decide di uscirne e vi tocca scoprire che forse Bagnai era un tantinello ottimista sulle conseguenze su pensioni e buste paga NON ci sarà alcuno spazio di manovra per recuperare qualcosa!
                  A quel punto con le neolire che avrai in tasca dovrai far quadrare i conti. Come succede ai greci!

                  Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                  Claudio Messora intervista Nino Galloni, economista ed ex direttore del Ministero del Lavoro. Un'altra imperdibile intervista in crowdfunding. Un viaggio nella storia d'Italia che passa per Enrico Mattei e Aldo Moro, lungo un progetto di deindustrializzazione che ha portato il nostro Paese da settima potenza mondiale a membro dei Pigs.
                  Questo personaggio è la fonte della famosissima ormai leggenda del debito pubblico "creato in toto" dal divorzio fra Banca d'Italia e Tesoro!
                  E' un rappresentante di quel keynesismo all'italiana che si aggrappa ad ogni pretesto, anche il più fantasioso, per tentare di negare i disastri che il keynesismo sindacale italiota ha creato.
                  E' illuminante il fatto che apostrofi come "estremisti" gente come Ciampi o Modigliani ed è ancora più illuminante che sia assurto a paladino di tutti gli aspiranti posto-parassitario-comodo che vedono nelle modalità di politica economica degli anni 70 il paradiso in terra.
                  Il discorso sulla concretezza di gran parte delle idee spacciate come succose verità rivelate sarebbe lunghissimo. La perla però è la pretesa immagine di "pericolosa potenza" che cerca di dipingere sull'Italia anni 70-80 (potenza ovviamente prodotta non tanto dalla capacità imprenditoriale, ovvio, ma dalle lungimiranti politiche keynesiane di pensioni baby, scale mobili, scioperi perenni e tutto l'armamentario che allora ci faceva brillare! Eccerto!) e che lo spinge a "rivelare" un megacomplotto USA-GB-Germania per deindustrializzare il pericolosissimo concorrente (negli stessi anni in cui Cina ed altri peraltro devastavano le industrie occidentali senza che la maligna cupola pensasse minimamente di intervenire... vabbè) ed addirittura a lanciarsi in un azzardato tuffo carpiato complottistico per giungere a dire che "l’Euro è stato inventato per impedire all’Italia di rafforzarsi"!!! (http://www.ilgiornaledellebuonenotizie.it/?p=24568).
                  Ecco, questa è la caratura economica della parte di classe politica che più ha collaborato con le forze sindacali per creare l'Italia post-boom e che da decenni fa di tutto per giustificare un ricorso al debito facile spacciato come "investimento pubblico"!
                  Youtube ha garantito e garantirà un successo strepitoso a questi personaggi, senza che nessuno possa mai chiedere loro conto dei disastri contabili che ora cercano di coprire con i "divorzi" fantasiosi. Anche perchè dicono esattamente quello che a molti piace sentire!
                  Ultima modifica di BrightingEyes; 01-09-2015, 00:23.
                  “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                  • ciao BE

                    Infatti è da apprezzare la tua certosina opera di ritaglio delle opinioni di Zingales volta, come ormai sappiamo sei bravissimo a fare, a mettere in piena luce i punti che possono essere utili alle tue teorie e a "sorvolare", diciamo così... su altri punti che forse condividi meno! O sbaglio?
                    mi sa che hai ragione (zagami non prendertela ma è un dato di fatto )

                    infatti di questa parte ed altre non ha commentato

                    " Zingales dice anche :

                    Ma se è vero che questa riduzione del reddito pro capite è avvenuta nel periodo successivo all’introduzione dell’euro, non è colpa dell’euro se siamo in questa situazione. Sono altri i problemi che l’Italia ha. Purtroppo la coincidenza con l’introduzione dell’euro fa sì che la gente tenda ad associare questo slow-down italiano all’euro. Ricordo sempre una vecchia storia: nella Russia zarista, quando c’era un’epidemia di vaiolo, venivano ammazzati i medici. Questo accadeva perché nei paesi sperduti i medici arrivavano solo quando c’era il vaiolo, per curare la malattia; e siccome molto spesso la gente tende a confondere “correlazione” con “causazione”, i cittadini russi vedevano i medici ogni volta che c’era il vaiolo, perciò pensavano che i medici causassero il vaiolo invece che curarlo. E un po’ questa è l’immagine che noi abbiamo dell’euro. L’euro ha coinciso con un rallentamento della nostra crescita produttiva, anzi con lo stallo della stessa, però non è la causa. Vorrei brevemente dire perché e poi passare a quello che penso debba essere fatto per il futuro dell’Ue e in particolare nel semestre di presidenza italiana.
                    Se voi guardate questa slide (grafico 3, qui a lato), la crescita della produttività italiana si ferma intorno alla metà degli anni 90, e coincide con un rallentamento dell’Europa in generale, e un’accelerazione degli Stati Uniti. Tuttavia rimane un fenomeno abbastanza sconvolgente. Se noi decomponiamo il differenziale produttivo italiano in tre fattori – la specializzazione statica, la specializzazione dinamica (che chiamo “strategic”) e il gap produttivo (vedi grafico 4, prossimo capoverso) – vediamo che l’Italia si è sempre specializzata in fattori a bassa produttività, ma questo elemento non è peggiorato negli anni. Quello che è peggiorato è il gap produttivo che comincia ad emergere a metà degli anni 90. Se noi guardiamo la variazione settoriale della produttività, e la variazione della bilancia dei pagamenti dei vari settori, vediamo una nuvola praticamente confusa: questa nuvola confusa ci dice che non esiste alcuna correlazione tra i due fattori. Cioè non è vero che i settori particolarmente colpiti da competizione cinese o europea sono stati i settori che hanno visto rallentare maggiormente la competitività italiana.

                    La mia interpretazione è che il problema della crescita in Italia sia un problema principalmente dovuto alle difficoltà dell’Italia di adattare i vantaggi della rivoluzione tecnologica – quella che si chiama Information and Communication Technology. E questo secondo me è il vero nostro problema, non l’euro.
                    Ultima modifica di innominato; 01-09-2015, 12:17.

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                    • Ciao a Tutti...

                      Ciao Francy...
                      Originariamente inviato da innominato Visualizza il messaggio
                      ciao BE
                      La mia interpretazione è che il problema della crescita in Italia sia un problema principalmente dovuto alle difficoltà dell’Italia di adattare i vantaggi della rivoluzione tecnologica – quella che si chiama Information and Communication Technology. E questo secondo me è il vero nostro problema, non l’euro.
                      VERO, anche se non la sola causa!! L'Euro poi, lo ripeto per l'ennesima volta: NON ha alcuna responsabilità!!! E' uno strumento, un metro di misura, un mezzo di scambio. STOP!!

                      Diciamo pure che molte persone si accontentano del loro status quo, forti anche delle tutele sindacali-legislative a loro favorevoli (per ora).
                      In molti casi a nulla servono persino gli incentivi economici con costi a carico del datore di lavoro spesi con la speranza di colmare almeno alcune lacune conoscitive, sopratutto nel settore delle nuove tecnologie.
                      La PA è quella con la percentuale maggiore di dipendenti con scarse conoscenze nel settore IT e lo dico per esperienza personale diretta, non per sentito dire, he!!
                      Giusto per fare un'esempio su di me, che ho iniziato a studiare i sistemi operativi nel 1985, potrei mai lavorare oggigiorno senza aggiornamenti (ormai quasi quotidiani) nel settore IT?? Direi proprio di no!!! Ma io che lavoro in proprio sono obbligato dal mercato (se voglio continuare a lavorare e portare da mangiare a casa); chi ha invece un posto fisso, mi dite chi glielo fa fare???

                      Saluti
                      Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                      • Originariamente inviato da renatomeloni Visualizza il messaggio
                        Ma io che lavoro in proprio sono obbligato dal mercato (se voglio continuare a lavorare e portare da mangiare a casa); chi ha invece un posto fisso, mi dite chi glielo fa fare???
                        i
                        Ma che cosa dici ?
                        Tu parli senza cognizione di causa .
                        Hai mai sentito parlare dei corsi ECM , formazione continua del personale ?
                        Qua non si tratta di dire chi te lo fa fare o no .
                        Nel campo della sanità si debbono usare oramai per forza di cose apparecchiature ad alta tecnologia oramai in tutti i campi , dall'ecografo ,alla TAC, alla MRN, con utilizzo dovunque dei computer . L'impiegato che fa gli dice non so usare il computer e non lavoro ?
                        Ma che ragionamenti fai ?
                        E' ovvio che il personale viene addestrato ed istruito su come utilizzare i computer ed ogni strumento messo a disposizione .
                        Nel campo dei laboratori pubblici per analisi cliniche ,per esempio, le apparecchiature vengono quasi rinnovate ogni 5 anni ed il personale viene adeguatamente preparato per poter lavorare con le nuove apparecchiature che vengono fornite dalle ditte vincitrici delle gare di appalto .

                        Secondo te io che gli dico alla direzione sanitaria ? Non so usare l'apparecchio per la glicemia e non lavoro ?
                        Ma che discorsi fai ...?
                        Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                        • Originariamente inviato da renatomeloni Visualizza il messaggio
                          lo ripeto per l'ennesima volta: NON ha alcuna responsabilità!!! E' uno strumento, un metro di misura, un mezzo di scambio. STOP!!
                          A mio parere non è l'euro in sè ad essere problematico, ma certi meccanismi collegati di finanza e politici che ne amplificano alcuni effetti. Specie per alcune categorie sociali.
                          E' banale che di per sè la moneta non potrebbe permettere i fantasiosi "trucchi" che i "non addetti" si inventano dopo il terzo bianchetto come i raddoppi di prezzo notturni o le altre facezie complottistiche.
                          E' però vero che alcuni stati hanno goduto di vantaggi eccessivi dall'euro rispetto ad altri.
                          Infatti, come tutti sanno, non sono pochi gli stati che l'euro se lo terrebbero stretto e che semmai vedrebbero bene un'uscita dei pigs. E non si tratta della sola Germania.
                          Il megacomplottone anglo-crucco-amerrricano infatti crolla miseramente quando provi a chiedere COME MAI solo Italia, Spagna, Grecia e Portogallo sarebbero così danneggiati dall'euro mentre Olanda, Belgio, Francia, Austria, Finlandia, ecc. che certo non hanno la potenza produttiva della Germania, invece ne restano indenni!
                          La realtà, che a molti dà fastidio, è che l'euro ha bloccato la facile mossa della svalutazione e le regole associate hanno ridotto enormemente la possibilità di fare spesa a debito!
                          I paesi che, forse misteriosamente per i cervelloni come Galloni, NON hanno fatto crescita puntando tutto su debito e spesa clientelare spudorata, sicuramente non avevano negli anni 70 i ritmi di crescita italiani, ma altrettanto sicuramente hanno avuto tutto il tempo e il modo di adattare le proprie economie alle regole UGUALI PER TUTTI che l'adesione all'euro imponeva!
                          Negli anni 80 l'indice di sostituzione in gran parte dell'Europa era intorno al 70% (è la percentuale di salario che si trasforma in pensione), in Italia per i dipendenti superava sempre il 90%, con il caso famoso dell'INPGI (giornalisti) che superava di gran lunga il 100%!!
                          Gli anti-euro sono molto concentrati sulla mancata integrazione dei sistemi fiscali, ma scordano sempre (eh.. saran distratti...) che per avere un sistema paritario si sarebbero dovuti parificare subito e senza indugi anche i tassi di sostituzione! Altrimenti una distribuzione dei pesi sociali fra tutti i membri euro, come richiesto a gran voce dagli anti-euro, produrrebbe un peso previdenziale molto maggiore sui paesi meno "furbastri"!
                          Ovviamente questi paesi hanno sollevato una serie di paletti per evitare che il peso della finanza allegra (quella che i galloniani tentano di spacciare come "crescita sana") di alcuni paesi ricadesse sulle spalle dei propri cittadini.
                          Capisco che ora questi discorsi siano interpretabili come un "prendersela col povero pensionato", ma non mi risulta che i "poveri pensionati" negli anni 80 si preoccupassero così tanto del fatto che le loro pensioni erano mediamente più elevate di un buon 20% rispetto a quelle di tutti i colleghi europei!! O che si stracciassero le vesti alla notizia che l'età pensionabile italiana era sempre fra le più basse d'Europa.
                          L'euro ha semplicemente eliminato la possibilità di usufruire di questi """diritti""" per molti (che per ora se ne fregano essendo giovani) e li sta riducendo gradualmente per molti altri, che invece strepitano e protestano cercando di accreditare ogni tesi alternativa che scarichi le responsabilità su qualcos'altro.
                          Ma la pur debole ripresa in atto, nonostante le nubi sui mercati internazionali, sta chiarendo la realtà. Le imprese NON hanno nè avranno mai alcun danno reale dall'euro! LA mancanza di competitività deriva da scelte, come la pressione fiscale e soprattutto contributiva, che sono ancora patrimonio esclusivo della "sovranità nazionale". Purtroppo.
                          Infatti in Germania esiste una norma di legge che VIETA che i contributi previdenziali superino il 20% del reddito lordo. Se venisse accettata come "unificazione fiscale" da tutti i paesi euro l'INPS incasserebbe il 40% in meno!
                          Ovvio che il carico maggiore addossato così all'impresa deve essere compensato da minori costi in altri settori. Se i miei prodotti devono competere con quelli tedeschi non posso caricarli di costi eccessivi! Quindi taglio da altre parti, ovvio!
                          Et voilà! Ecco spiegato l'arcano mistero degli "stipendi più bassi". Non sono più bassi, sono più tassati! (i contributi previdenziali sono di fatto una tassazione mascherata).
                          Insomma il lavoratore guadagna meno ed ha meno capacità di spesa, vero. Ma può consolarsi con la certezza che il suo vicino pensionato potrà permettersi a lungo il camper in garage e potrà "aumentare la domanda" anche per lui! Evviva!

                          Non è che l'euro sia un problema per tutti! Ma lo è stato per qualcuno, questo è verissimo!
                          Ma ce ne faremo una ragione....
                          Originariamente inviato da innominato Visualizza il messaggio
                          La mia interpretazione è che il problema della crescita in Italia sia un problema principalmente dovuto alle difficoltà dell’Italia di adattare i vantaggi della rivoluzione tecnologica – quella che si chiama Information and Communication Technology. E questo secondo me è il vero nostro problema, non l’euro.
                          Ciao innominato

                          La tua interpretazione ha molto di vero. L'Italia ha, purtroppo, perso una posizione che era dominante negli anni 70 su gran parte delle tecnologie avanzate.
                          Pochi sanno che il primo vero "personal computer" è stato creato dall'Olivetti. Io stesso l'ho scoperto grazie a un documentario INGLESE! L'industria del Fotovoltaico ai tempi pioneristici era molto più italiana che tedesca.
                          Non sono però così convinto che sia tutto nero in questo campo, in quanto l'Italia ha continuato ad essere leader e lo è tuttora nella ricerca e nella sperimentazione più avanzate (robotica, stampa3D, grafene, automazione industriale ci vedono primeggiare).
                          Quello che per me è mancato e manca tuttora è la POSSIBILITA' per le imprese di investire rapidamente e futtuosamente in questi campi.
                          In pratica hai molti cervelli e eccellenze, ma manca la filiera investimento-produzione.
                          La dimensione delle industrie italiane ormai è quella di aziende super-specializzate ed agili che si adattano al mercato. Cosa che conferma a mio parere la grande tradizione di imprenditoria privata italiana.
                          Se l'industria italiana agli occhi di molti appare come un disastro è soprattutto perchè quegli occhi si limitano a vedere che ora manca quello che è considerato da sempre in Italia il sintomo principe di "industria in salute". E cioè l'occupazione!
                          Tu vedrai anche meglio di me che esistono realtà produttive molto avanzate, che offrono pochi posti molto ben retribuiti.
                          Questo non è dovuto all'euro, ma alla graduale modifica dell'intero sistema economico. E l'Italia in questo campo è ai vertici.
                          Resta il non semplice problema di come garantire alle fascie sociali NON PIU' NECESSARIE alla produzione un accesso al reddito adeguato a garantire la domanda. Lo si può fare con una graduale manovra di riduzione delle sacche di sprechi, una riduzione dei carichi fiscali, burocratici e normativi sull'attività delle aziende e una nuova forma di redistribuzione della ricchezza prodotta.
                          L'euro in questo NON c'entra nulla, confermo.
                          Ultima modifica di BrightingEyes; 01-09-2015, 15:42.
                          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                          • Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                            Ma che cosa dici ?
                            Tu parli senza cognizione di causa .
                            Purtroppo per tutti noi, ho una visione MOLTO più nitida della tua........
                            Questo, ovviamente, per quanto riguarda la mia zona geografica e il mio settore di competenza, mica per tutti i settori PA, ci mancherebbe!!
                            Presterei maggiore attenzione ai test di valutazione delle REALI competenze/conoscenze, più che ai "titoli" cartacei!!
                            Cosa che non è mica impossibile he!!! Si tratta solo di volerlo fare!!!
                            Sarei solo curioso di vedere i risultati...


                            Saluti
                            Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                            • I risultati di che cosa , e titoli cartacei di che cosa ?
                              Ma in quale zona abiti ?
                              Ma che livello culturale vi è dove sei tu ?Che persone conosci ?

                              Mi sembrano discorsi senza senso ...
                              Lasciamo perdere .
                              Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                              • OT

                                zagami sei sempre maleducatissimo-arrogante , soprattutto verso utenti che NON lo meritano!!
                                Vedi di darti una regolata !!

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                                • Originariamente inviato da innominato Visualizza il messaggio
                                  " Zingales dice anche :
                                  Ma se è vero che questa riduzione del reddito pro capite è avvenuta nel periodo successivo all’introduzione dell’euro, non è colpa dell’euro se siamo in questa situazione. Sono altri i problemi che l’Italia ha. Purtroppo la coincidenza con l’introduzione dell’euro fa sì che la gente tenda ad associare questo slow-down italiano all’euro. . L’euro ha coinciso con un rallentamento della nostra crescita produttiva, anzi con lo stallo della stessa, però non è la causa.
                                  Che strana coincidenza però , vero Franco ?
                                  Ma se lo dice Zingales ...
                                  Il nostro rallentamento ha coinciso con l'euro ...
                                  Se sei un chimico , sai che più coincidenze sono delle prove .

                                  Ma si vede che non hai seguito con attenzione quello che ho linkato da parte di altri economisti ,che ti spiegano meglio come mai questa coincidenza .

                                  Credo che bisogna sentire tutte le campane per dare un giudizio ponderato , giusto Franco ?
                                  D'altra parte se sei contento dell'euro e della situazione attuale italiana , non sarò certo io a contraddirti .

                                  Ciao.
                                  Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                  • xBE

                                    Ciao innominato

                                    La tua interpretazione ha molto di vero.
                                    ciao caro nono ...ferma , non è la mia interpretazione ,ma quella di Zingales (io di economia non ci capo una mazza!! )

                                    cordialmente

                                    Francy

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                                    • Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
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                                      Discorsi che ti vedono un pò prevenuto, Zagami.
                                      Cerchiamo di capirci. Nessuno nega che i dipendenti debbano accedere a corsi di formazione ed aggiornamento. Ma spessissimo questo si limita all'imparare ad usare al meglio nuove tecnologie. Cosa ovvia, se devo usare l'apparecchio per la glicemia devo sapere come si usa, ovvio.
                                      Il discorso di Renatomeloni però è, credo, diverso. Se lavori da autonomo sei costretto ad un aggiornamento continuo e ben più impegnativo degli ECM.
                                      Qusando diventa necessario cambiare ad es. un programma sul computer non conosco molti dipendenti entusiasti di doversi sobbarcare l'enorme (!) fatica di dover leggere pagine di istruzioni e i commenti sullo stile "andava tanto bene prima" si sprecano. Ma spesso è chiarissima la semplice speranza di non sobbarcarsi "rogne".
                                      Non scherziamo. ..
                                      Ultima modifica di BrightingEyes; 01-09-2015, 23:09.
                                      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                      • zagami

                                        Che strana coincidenza però , vero Franco ?
                                        Ma se lo dice Zingales ..
                                        No Vincenzo ! lo dicono i grafici , i dati tecnici ...riportati nelle slide , la decrescita/stallo è iniziata a metà degli anni 90 ..(i grafici li so leggere anche se non capo una mazza di economia ..nè)
                                        PRIMA DELL'AVVENTO DELL'EURO
                                        Punto.

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                                        • Originariamente inviato da innominato Visualizza il messaggio
                                          , la decrescita/stallo è iniziata a metà degli anni 90 ..
                                          PRIMA DELL'AVVENTO DELL'EURO
                                          Punto.
                                          Insisto Franco , si vede che non hai seguito i link che ho postato ,dove gli economisti dicono che la decisione dell'euro era già stata presa nel 90 o in coincidenza della unificazione delle due Germanie .
                                          Già il percorso era stato segnato ed è stato accelerato in fretta , mentre l'Italia non era ancora pronta a sopportare l'euro .
                                          Certo il danno era stato fatto prima e la crescita era ferma da prima , ma proprio per questo l'Italia non era pronta e doveva aggiustare i propri conti pubblici .

                                          Il cambio lira euro è stato poi sbagliato e la svalutazione del potere di acquisto ha dato la mazzata .
                                          Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                          • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                            Se lavori da autonomo sei costretto ad un aggiornamento continuo e ben più impegnativo degli ECM.
                                            Esatto!!! Eppure credevo di averlo scritto in Italiano.....mah!!!

                                            Qusando diventa necessario cambiare ad es. un programma sul computer non conosco molti dipendenti entusiasti di doversi sobbarcare l'enorme (!) fatica di dover leggere pagine di istruzioni e i commenti sullo stile "andava tanto bene prima" si sprecano. Ma spesso è chiarissima la semplice speranza di non sobbarcarsi "rogne".
                                            Non scherziamo. ..
                                            Figuriamoci se ti cambiano pure il sistema operativo!!!!
                                            Ho visto persone letteralmente andare nel panico con l'avvento di Windows 8.1, perché non trovavano più il menu "start" o gli era "sparita" l'icona "risorse del computer".


                                            @Zagami
                                            Il tuo punto di vista "anti euro" penso ormai è cristallino a tutti!!!!

                                            Saluti
                                            Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                                            • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                              . un programma sul computer non conosco molti dipendenti entusiasti di doversi sobbarcare l'enorme (!) fatica di dover leggere pagine di istruzioni ..
                                              Dobbiamo essere chiari , il dipendente non deve cambiare nessun programma al computer , perché i nuovi strumenti arrivano con i programmi già pre-istallate e gli utilizzatori non debbono leggere pagine di istruzioni .
                                              I tecnici specializzati delle ditte fornitrici fanno dei corsi in sede ,con l'utilizzo pratico di una settimana , dopo di chè si è pronti a partire con i nuovi programmi .
                                              Ma stiamo parlando di handicappati ? O di persone con laurea e specializzazione con anni di esperienza trentennale ?

                                              No perchè dobbiamo capire anche di chi stiamo parlando , dell'ausiliario che pulisce le scale o del personale tecnico-specializzato e laureato-specializzato .
                                              Come dire che Francesco tecnico specializzato dovesse avere difficoltà ad imparare un nuovo strumento , credo di no ?
                                              Giusto Franco ?

                                              ~
                                              Originariamente inviato da renatomeloni Visualizza il messaggio
                                              Ho visto persone letteralmente andare nel panico con l'avvento di Windows 8.1, perché non trovavano più il menu "start" o gli era "sparita" l'icona "risorse del
                                              Addirittura !
                                              Ma basta una semplice spiegazione di 30 minuti ed il dramma è risolto , no Renato ?
                                              Non vedo tutti problemi che vedi tu .
                                              Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                              • Zagami, guarda che ciò che ho scritto non è riferito a te he!! Che si CHIARO!!!!
                                                Non mi permetterei MAI di scrivere qualcosa contro una specifica persona, giusto per precisare e sollevare ogni dubbio a riguardo!!
                                                Addirittura !
                                                Ma basta una semplice spiegazione di 30 minuti ed il dramma è risolto , no Renato ?
                                                Non vedo tutti problemi che vedi tu .
                                                Mi fai sbellicare dalle risate!!! Spiegazione di 30 minuti????Dramma risolto????Hahahaha Magari!!!!!
                                                In 30 minuti molti a malapena comprendono la differenza tra sospensione e ibernazione, non parliamo poi dell'utilizzo di nuove versioni del pacchetto Office o di programmi specifici!!


                                                Saluti
                                                Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                                                • Originariamente inviato da renatomeloni Visualizza il messaggio
                                                  In 30 minuti molti a malapena comprendono la differenza tra sospensione e ibernazione, non parliamo poi dell'utilizzo di nuove versioni del pacchetto Office o di programmi specifici!!
                                                  i
                                                  Allora sono persone proprio a zero , che non hanno mai usato il computer ?Iimmagino ...
                                                  Ma stai parlando di dipendenti pubblici ?
                                                  Stai parlando della Sardegna ?
                                                  Ultima modifica di experimentator; 01-09-2015, 22:28.
                                                  Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                                  • Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                                                    Dobbiamo essere chiari , il dipendente non deve cambiare nessun programma al computer , perché i nuovi strumenti arrivano con i programmi già pre-istallate...
                                                    Forse nella tua isola felice le cose vanno così.
                                                    Qui da noi invece ti scontri con la solita assistente/infermiera/impiegata/qualcosa che va in panico quando non trova più l'icona del programma sul desktop al solito posto o vaga in giro a chiedere chi diamine sia il "responsabile della rete" perchè l'unico computer dell'ufficio gli ha suggerito di cercarlo quando lei ha distrattamente ed innocentemente staccato quel cavo che penzolava disordinatamente!
                                                    La stragrande maggioranza si accontenta di memorizzare la sequenza minima di tasti necessaria per arrivare all'apertura del programma. Non ti dico i mal di testa quando magari salta un disco e cambiano gli indirizzamenti di default! Una mia assistente non riesce ancora a maneggiare totalmente il concetto di "posta elettronica" e rimane tuttora spiazzata dal concetto che la posta NON è fisicamente sul PC da cui la apre (meccanicamente e ripetitivamente) ogni giorno, e che io riesco a visualizzarla sul tablet anche da casa!
                                                    Non ti dico a far digerire il concetto di archiviazione sul cloud!! La scelta di passare alla firma elettronica per non essere sommersi da tonnellate di cartaccia ha prodotto una mezza rivoluzione al grido barricadero di "si è sempre fatto così, non capisco il perchè di tutte queste novità".
                                                    Questo, sia chiaro, da parte di persone che poi padroneggiano con maestria degna di un teenager californiano smartphone con whatsapp, facebook, aste di Zalando e chi più ne ha più ne metta!
                                                    La verità è che il lavoro è, anche comprensibilmente sia chiaro, visto in modo diverso se quello che ti viene ripagato è solo il tempo e non lo "sbattersi" per ottenere di più.

                                                    Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                                                    ...si vede che non hai seguito i link che ho postato ,dove gli economisti dicono che la decisione dell'euro era già stata presa nel 90 o in coincidenza della unificazione delle due Germanie .
                                                    Ma hai le unghie di diamante o gli specchi dalle tue parti li fanno in piombo morbido?
                                                    La crisi dei primi anni 90 ora sarebbe comunque da addebitare all'euro perchè già 10 anni prima qualcuno ne parlava? Cos'è? il primo caso al mondo di crisi da panico per "moneta rigida" futura???

                                                    Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                                                    Certo il danno era stato fatto prima e la crescita era ferma da prima... Il cambio lira euro è stato poi sbagliato e la svalutazione del potere di acquisto ha dato la mazzata.
                                                    Si, ovvio. E non possiamo scordare l'influenza nefasta delle onde emesse da HAARP e le ricadute delle scie chimiche!
                                                    Ad affastellare parole con concetti e "diagnosi" da bar siamo capaci tutti. Il cambio lira/euro aveva un effetto temporaneo e limitato, ora non ha alcun significato. La svalutazione è una tua fantasia che sia dovuta all'euro. Non esiste alcuna prova di ciò mentre ti ho linkato decine di dati che indicano come il valore lordo degli stipendi non sia affatto sceso e l'unico fattore che davvero ha ridotto il potere d'acquisto è la pressione fiscale esagerata! Puoi non crederci, ma non sperare di poter inserire con indifferenza le tue fantasie sperando di spacciarle come fatti acquisiti solo perchè le ripeti a pappagallo da mesi!
                                                    Permettimi infine di puntualizzare che l'idea di una crisi nata dieci anni prima della propria causa è qualcosa di sublime! Credo tu abbia appena superato la fragorosa ciofeca dei Borboni che avrebbero trasformato la Sila e le zolfatare sicule nella nuova Baviera se solo quell'antipatico barbuto li avesse lasciati tranquilli!

                                                    La tua comicità involontaria è talmente geniale che ti perdoniamo volentieri anche l'ingiustificata sicumera arrogante con cui credi di rintuzzare le critiche altrui!
                                                    Complimenti, continua così!
                                                    Ultima modifica di BrightingEyes; 01-09-2015, 23:05.
                                                    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                                    • Originariamente inviato da renatomeloni Visualizza il messaggio
                                                      Il tuo punto di vista "anti euro" penso ormai è cristallino a tutti!!!!
                                                      i
                                                      No non hai capito ! Non sono contrario all'euro , ma alla politica monetaria europea nei confronti dell'Italia , che sta portando recessione e disoccupazione e fallimento dello Stato.

                                                      Ti ricordo che in Europa vi sono paesi come la Polonia che non hanno aderito all'euro e stanno benissimo .
                                                      Una volta vi erano le badanti polacche che venivano in Italia , tra poco ci saranno le nostre donne disoccupate che andranno in Polonia a fare le badanti .

                                                      Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                                      Si, ovvio. E non possiamo scordare l'influenza nefasta delle onde emesse da HAARP e le ricadute delle scie chimiche!
                                                      Ad affastellare parole con concetti e "diagnosi" da bar siamo capaci tutti.
                                                      Hai proprio ragione , se vi sono paesi dove gli impiegati non sanno usare un computer , allora siamo proprio alla frutta , non vi è speranza.
                                                      Meglio parlare delle scie chimiche o della free energy ed andare al bar con gli amici .

                                                      http://www.quifinanza.it/9785/lavoro/expo-successo-dopo-a-rischio-default-40-di-aziende.html

                                                      ~Expo, un successo. E dopo? A rischio default il 40% di aziende.


                                                      Ultima modifica di experimentator; 01-09-2015, 23:11.
                                                      Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                                      • Originariamente inviato da innominato Visualizza il messaggio
                                                        La mia interpretazione è che il problema della crescita in Italia sia un problema principalmente dovuto alle difficoltà dell’Italia di adattare i vantaggi della rivoluzione tecnologica – quella che si chiama Information and Communication Technology. E questo secondo me è il vero nostro problema, non l’euro.
                                                        Questa è la più grossa balla che ti abbia mai sentito dire .

                                                        Allora secondo te il problema principale per cui l'Italia non produce o abbia una crescita bassa è perché gli operai non sanno usare il computer ?
                                                        In poche parole le nostre industrie non sono competitive rispetto alla Germania perché gli operai sono analfabeti .
                                                        Allora mettiamo caso che le nostre industrie producano più prodotti , vorrei vedere a chi venderanno questi prodotti .
                                                        E poi questo non mi risulta , se io a 65 anni sono capace di usare il computer non vedo proprio come un giovane a 20-30 anni non sia capace .
                                                        Oramai vedo che tutti i giovani hanno in mano un tablet o un palmare o comunicano attraverso internet .
                                                        Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                                        • Originariamente inviato da tonino50 Visualizza il messaggio
                                                          Allora secondo te il problema principale per cui l'Italia non produce o abbia una crescita bassa è perché gli operai non sanno usare il computer ?
                                                          Non credo che il succo del discorso di innominato fosse esattamente questo, ma vabbè..

                                                          Facciamo un altro pò di chiarezza nella nebbia demago-populistica così cara a pensionati-pensionandi del forum:

                                                          Tasse su? Colpa della spesa pubblica - INFOIVA | il Quotidiano online delle Partite Iva

                                                          Dal 2000 al 2014 le entrate tributarie sono cresciute del 38,6% (aumento pressione e recupero evasione). Aumento MOSTRUOSO che non ha pari in Europa! Nemmeno nella ricchissima Germania!!
                                                          I governi sono stati costretti a farlo in quanto la spesa pubblica nello stesso periodo è aumentata di un GROTTESCO 46,5%!!!
                                                          Ok! Allora abbiamo finalmente capito il problema! Lo stato spende troppo!!!
                                                          Si e no! Siamo tra i più elevati, ma abbastanza in linea con la media europea nel totale! Solo un 1,4% in più.
                                                          Anzi... si vede che, tolte un paio di spesuccie ben precise, la spesa pubblica italiana è addirittura di quasi 5 punti percentuali INFERIORE a quella della media europea! Oibò!
                                                          Ma che saranno mai queste DUE voci di spesa che hanno così influito sulla tassazione necessaria (non potendo andare più a debito se spendi DEVI incassare)???

                                                          La prima è il peso degli interessi sul debito. Ben il 4,9% della spesa pubblica. Cioè più di quanto spendiamo per l'istruzione tutta intera!!!
                                                          Su questa voce, checchè ne pensino gli economisti da circolo della canasta, l'euro ha avuto un beneficio ENORME in quanto ha mantenuto i tassi alla metà di quanto erano fuori euro. Qualcuno faccia il calcolo di quanto ci costerebbero gli interessi se pari al 10% della spesa!!!
                                                          Questi interessi, sempre con grande scorno delle fantasie ribellistiche degli economisti da strapazzo, NON SONO IN ALCUN MODO COMPRIMIBILI se non con un bel default (che ci getterebbe subito fuori dal mercato internazionale dei titoli). E sono direttamente proporzionali al famigerato spread. Non solo! Se decidessimo di uscire dall'euro senza fare default questi interessi schizzerebbero con ogni probabilità raddoppiando o peggio!
                                                          Del resto il debito lo abbiamo fatto noi, soprattutto negli anni 80 per andare a compensare le spese demagopopulistiche strappate dalla sindacatocrazia anni 70 - primi 80 e che non erano più coperte dal prelievo fiscale-contributivo sulle aziende (la cui crescita tumultuosa nei primi 80 era già finita!) che gli illusi sindacalisti apprendisti stregoni economici degli anni 70 immaginavano infinito!
                                                          Ah.. dimenticavo. E per il divorzio Banca d'Italia - Tesoro, vero.... vabbè!

                                                          Resta poi UNA voce di spesa pubblica. Che vale un RIBUTTANTE, VERGOGNOSO, INDEGNO (non trovo altre parole adeguate) SEDICI VIRGOLA SETTE PERCENTO (16,7%!!) di spesa pubblica che risponde alla voce SPESA PREVIDENZIALE!
                                                          Questa è la VERA causa quindi del mostruoso aumento di tassazione che si è mangiato tutti i vantaggi (che esistono eccome!) prodotti dall'euro in stabilità e tassi bassi!
                                                          Questo è anche il problema comune a tutti i PIGS e ASSENTE in tutti i paesi che, pur avendo l'euro e non chiamandosi Germania, sono FELICISSIMI di restare nell'euro! O che vogliono entrarci (come la Polonia che non è che se ne sta felice e contenta fuori, ma semplicemente NON soddisfa ancora i requisiti per entrarci!!).
                                                          Per gli indignados pronti a gridare al martirio del pensionato segnalo che TUTTI i paesi più civili dell'area euro hanno una spesa ben inferiore, con la Gran Bretagna addirittura a livelli inferiori alla metà!!
                                                          E tutto questo, sia chiaro, in presenza di pensioni sociali FRA LE PIU' BASSE in Europa!! Un risutlato a dir poco STRAORDINARIO!

                                                          Quindi ancora una volta, con DATI (e non chiacchiere da bar o interviste youtubiche al buffone autonominatosi "economista" di turno) ripropongo la VERA CAUSA del disastro economico italiano (in via di correzione in ogni caso!).
                                                          Non è vero che l'euro ha determinato alcun calo di potere d'acquisto! Semmai una moneta forte sanno tutti che determina un AUMENTO del potere d'acquisto privato sull'estero (ovvio, il petrolio e le banane mi costano meno se le pago con una valuta forte!). Il danno è sulla competitività delle esportazioni (ma la Germania è li a dimostrare che non è che l'euro forte blocchi l'export!)
                                                          Non è vero che gli stipendi sono fermi dal 2000. Sono aumentati nel lordo seguendo l'inflazione o poco sopra. Solo nel pubblico sono stati, finalmente, bloccati nel 2008 dopo una corsa al rialzo MOLTO MAGGIORE di quelli privati che durava da un trentennio!
                                                          E' invece vero che il potere di acquisto di TUTTI i redditi (stipendi e non solo) è DIMINUITO PESANTEMENTE a causa del gigantesco aumento di pressione fiscale, senza pari al MONDO, dovuto alla necessità di tamponare spese populiste e demagogiche assurde del passato in una situazione di impossibilità di ulteriore ricorso al debito!
                                                          La quota elevata di interessi è la pesante eredità proprio di questa mentalità! In quanto gran parte di quel debito passato è stato creato non certo per armare pesantemente l'esercito o per eccesso di buon cuore verso i poveri (sia la spesa militare che quella assistenziale pura sono INFERIORI alle medie europee!!), ma per finanziare leggi demagogiche di spreco populistico e localistico (con buona pace di Garibaldi e dei Borboni anche al sud, pesantemente assistito negli anni d'oro!!) che ora determinano un costo enorme!
                                                          Ma quel costo VA PAGATO! PUNTO!
                                                          E lo si può, fortunatamente, fare con una pressione fiscale elevata e con una robusta politica di riforme che DIMINUISCANO i carichi di spesa pubblica che si possono tagliare!

                                                          Cioè ricetta Monti, Fornero, Renzi, Chiunque verrà!

                                                          Che ci siano alternative "facili" è e resterà pura fantascienza. Spiace.
                                                          Ultima modifica di BrightingEyes; 02-09-2015, 12:58.
                                                          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                                          • IO mi riferivo sempre a quello che diceva innominabile .

                                                            ~
                                                            Originariamente inviato da innominato Visualizza il messaggio
                                                            si chiama Information and Communication Technology. E questo secondo me è il vero nostro problema, non l’euro.
                                                            Come se colpa della crisi non fosse l'euro , ma la scarsa tecnologia esistente nelle nostre fabbriche .

                                                            Come se per miracolo domani mettessimo dei computer si risolvesse la crisi , che mi pare una banalità talmente evidente .

                                                            Ma se lo ha detto un grande economista filo-governativo come Zingale ....... ci possiamo fidare a occhi chiusi....,no ?

                                                            La bassa crescita è dovuto alla bassa domanda interna , per l'aumento dei prezzi ed anche perché oramai non conviene produrre in Italia per l'alta tassazione .
                                                            Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                                            • Originariamente inviato da tonino50 Visualizza il messaggio
                                                              Come se colpa della crisi non fosse l'euro , ma la scarsa tecnologia esistente nelle nostre fabbriche
                                                              La rigidità collegata all'euro ha le sue colpe, ma non l'euro in sè. Vabbè lascia perdere..
                                                              Comunque non hai capito il punto della critica. Non si tratta dell'operaio che non sa accendere il computer! Ma della ritirata dell'industria italiana da settori in cui era fortissima e che erano all'avanguardia tecnologica.
                                                              Ad es. nel fotovoltaico prima della decisione del Giappone di inserire gli incentivi e poi della Germania era un campo in cui queste due nazioni stavano parecchio al di sotto dell'Italia! Purtroppo quando anche l'Italia si è decisa ormai gran parte del meracto era già appannaggio dei giganti tedeschi e giapponesi.
                                                              I computer, meglio le automazioni industriali, le stiamo mettendo a tutto spiano. E sicuramente questo allevierà la crisi DELLE IMPRESE! Ma non certo quella dell'occupazione!
                                                              Tutti ormai concordano che la ripresa, che è timidamente in atto, NON creerà nuovi posti di lavoro tradizionali. Si creeranno alcuni posti di alto e altissimo livello specialistico e una marea di posti a basso livello e spesso precari (anche se "a tempo indeterminato", visto che di fatto non ci sarà più alcuna possibilità di garantire questi lavori per una vita!)

                                                              Originariamente inviato da tonino50 Visualizza il messaggio
                                                              La bassa crescita è dovuto alla bassa domanda interna , per l'aumento dei prezzi ed anche perché oramai non conviene produrre in Italia per l'alta tassazione .
                                                              Abbastanza corretto, a parte la solita bufala del delinquenziale aumento di prezzi che NON c'è stato, praticamente in nessun settore, come è facilmente comprovabile dai dati istat.
                                                              La bassa crescita è dovuta alla perdita di potere d'acquisto di tutti i redditi determinata a sua volta dal pesante aumento di tassazione. Le aziende non si insediano nè assumono per la intollerabile pressione fiscale, ma anche anzi soprattutto contributiva, burocratica e normativa.
                                                              La diminuzione della pressione normativa la garantirà il job act.
                                                              La diminuzione della pressione burocratica è ancora da sviluppare. Si spera presto.
                                                              La diminuzione della pressione fiscale sulle aziende è appena iniziata, timidamente. Ma occorre una robusta spending review per farla crescere.
                                                              La diminuzione della pressione contributiva si può ottenere solo reimpostando la gigantesca spesa previdenziale in essere. Cioè quello che propone Boeri.
                                                              Giratela come vuoi, sempre qui ritorniamo...
                                                              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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