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  • Che il salario medio italiano è diminuito negli ultimi 20 anni non lo dico io. Sono dati di dominio pubblico.
    se vuoi li cerco e te li mostro.

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    • Non è diminuito il salario, ma il suo potere d'acquisto! Chiaramente è una questione di lana caprina, perché l'effetto è il medesimo, ma è bene essere chiari.

      p.s.: Se poi intendevi che ora c'è più precarietà... ok, è vero, ma il salario medio, riferito a quello contrattuale, non è diminuito, semplicemente sono cresciuti i lavoratori sottopagati, fuori dai contratti collettivi, rispetto agli altri lavoratori che un contratto di lavoro ce l'hanno.

      ••••••••••••

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      • La busta paga de signor pincopallo nel 2020 non è certamente inferiore a quella di Luglio 2023............................. se ha sempre lavorato nello stesso settore e magari Azienda

        Se poi si dice che con la stessa acquisti meno cose puo essere, questa è una storia tutta Italiana e resta da vedere chi avra il coraggio di metterci mano....................................
        Per adesso nessuno...... TROPPO PERICOLOSO L'INTERVENTO E IL DOTTORE RISCHIA LA CARRIERA, e allora meglio soprassedere

        Scommettiamo che se domani qualcuno sialza con l'idea di aumentare gli stipendi solo nella fascia sotto i 2000 mese scoppia una rivoluzione???????????????????
        Ultima modifica di rrrmori53; 07-09-2023, 07:20.
        Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
        Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
        Utente EA dal 2009

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        • https://www.lincmagazine.it/2022/08/...ltimi-30-anni/

          se volete vi cerco anche il grafico (lo avevo visto qualche mese fa).
          è ovvio (non pensavo servisse spiegarlo) che se io avevo una ral di 20k nel 2000, nel 2020 non mi hanno diminuito la mia ral.
          Sono i salari medi (ral)che purtroppo in Italia (e solo in italia) negli ultimi 30 anni non sono aumentati a differenza di qualsiasi paese europeo.
          ​​​​poi si può parlare di tasse, costo del lavoro, etc,etc ...


          edit: trovato
          https://www.openpolis.it/numeri/lita...petto-al-1990/

          Tutto questo fatto per ottimizzare produttività ed efficienza.
          Ed ogni anno che passa è sempre piu forte la domanda di tutte le aziende: RIDURRE I COSTI!
          Noi siamo una multinazionale e visto che diffiicilmente si riescono ad abbassare ulteriormente i salari italiani(ovvio per i nuovi entrati ... non abbassare lo stipendio di un dipendente) stiamo sempre piu portando il lavoro in marocco.
          Ultima modifica di matador0975; 07-09-2023, 08:17.

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          • Originariamente inviato da matador0975 Visualizza il messaggio
            Che il salario medio italiano è diminuito negli ultimi 20 anni non lo dico io. Sono dati di dominio pubblico.
            se vuoi li cerco e te li mostro.
            No, no. Ci credo e ne sono conscio! Ma se vuoi cerca il grafico di quanto è ""diminuito"" il COSTO del lavoro (ripeto non il netto e nemmeno il solo lordo... proprio il COSTO!). E capirai la realtà!
            Se uno strumento (poco importa che sia in ferro e acciaio o abbia gambe e testa) a me rende 100... potrò prendere in considerazione di dotarmene se mi costa 90! Forse 95! Se mi costa 101... te lo puoi tenere!
            Questa banalissima regoletta di infima economia aziendale in Italia non viene mai capita fino in fondo...

            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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            • Originariamente inviato da nll Visualizza il messaggio
              Non è diminuito il salario, ma il suo potere d'acquisto! Chiaramente è una questione di lana caprina, perché l'effetto è il medesimo, ma è bene essere chiari.

              p.s.: Se poi intendevi che ora c'è più precarietà... ok, è vero, ma il salario medio, riferito a quello contrattuale, non è diminuito, semplicemente sono cresciuti i lavoratori sottopagati, fuori dai contratti collettivi, rispetto agli altri lavoratori che un contratto di lavoro ce l'hanno.
              Verissimo anche questo. Ma sono due facce della stesas medaglia!
              Il costo della vita sale anche per le aziende! Se ogni anno ci si inventa una nuova norma che impone costose manovre aziendali per privacy, sicurezza, diritti di malattia, maternità, CIG, quel che credi... (e sia chiaro... NON sto dicendo che siano cose sbagliate o inutili eh! Questo è tutt'altro discorso!) è OVVIO che anche quegli aspetti vanno a impattare sul costo del lavoro! E creano situazioni in cui il datore di lavoro si inventa soluzioni "collaterali" per non trovarsi in difficoltà.
              Da qui l'ormai dilagante uso del contratto temporaneo. Avendo un figlio nel sistema lo vedo bene. Un contratto di sei mesi, un rinnovo e poi stop. Torna fra 3 o 4 mesi e magari (se ci sei piaciuto) forse ti riassumiamo.
              Questo porta a lavori sottopagati. O magari anche non particolarmente sottopagati, ma precari. Cosa che di fatto limita molto le possibilità di vita "normale", verissimo.
              Non ritengo però particolarmente efficaci le soluzioni alla carlona di "imposizione". Non ha alcuna importanza che venga stabilito un salario minimo se poi il lavoratore non ti rende per il costo che quel salario imporrebbe! L'azienda non lo assume! Semplice! O lo assume per sei mesi, valuta la resa e nel caso se ne libera!
              Il salario è una variabile che va lasciata alla libertà di contrattazione. Per carità.. fissando anche limiti minimi (magari elastici e adattati alla tipologia di lavoratore che si assume. Una volta un apprendista era pagato una miseria, ma per poco tempo e poi veniva spessissimo assunto), ma lasciando poi libertà al datore di differenziare nella contrattazione. Se invece si continua a pretendere di are gli aumenti " a pioggia" a tutti in modo indiscriminato... non c'è alcun incentivo per l'azienda a farlo.
              Il problema non sta solo (anche, non lo nego) nella furbizia del datore di lavoro poco "sociale" e molto attento al suo protafoglio. Sta anche in un sistema che è velleitariamente iperinclusivo e alla fine da una miseria a tutti.
              Ed è un sistema fagile, che se i costi aumentano va in crisi facilmente.

              P.S. Qualche scricchiolio anche nelle granitiche alleanze della Russia?? L’Armenia si allontana da Mosca, esercitazioni al fianco degli Usa (msn.com)
              Ultima modifica di BrightingEyes; 07-09-2023, 12:34.
              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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              • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                No, no. Ci credo e ne sono conscio! Ma se vuoi cerca il grafico di quanto è ""diminuito"" il COSTO del lavoro (ripeto non il netto e nemmeno il solo lordo... proprio il COSTO!). E capirai la realtà!
                Se uno strumento (poco importa che sia in ferro e acciaio o abbia gambe e testa) a me rende 100... potrò prendere in considerazione di dotarmene se mi costa 90! Forse 95! Se mi costa 101... te lo puoi tenere!
                Questa banalissima regoletta di infima economia aziendale in Italia non viene mai capita fino in fondo...

                Esatto! tutto perfetto!
                Hai sintetizzato quello che succede in modo perfetto.
                e mi riaggancio a quello che avevo scritto a giugno 22 in cui dicevo "in italia combatteremo questo svantaggio competitivo riducendo i salari" e a sto punto, credo, visto quello che scrivi, anche tu sia d'accordo.

                Giustamente dici:
                se io produco un bicchiere e mi costa 10 euro, ed il mercato me ne riconosce 11, io, giustamente il bicchiere non lo produco.
                Allora devo scegliere se chiudere o farlo costare 7.
                Visto che tanti costi sono incomprimibili, devo comprimere i costi riducendo il personale e/o riducendo il costo medio del personale.
                Perche ci sono altri stati in cui le aziende sono piu competitive di me (ovvero riescono a produrre quel bicchiere con 7 euro) ?
                costo del lavoro (tasse tassette pensioni cig mutua etc etc etc)
                tassazione su aziende
                costo energia (che si sente poco su alcune aziende e tanto su altro)
                costi logistica (ferrovia/autostrade etc)
                etc etc etc
                se la germania (un nome a caso) aveva il costo dell'energia piu basso (e purtroppo per l'azienda italiana è un costo non comprimibile) l'azienda italiana deve essere pii competitiva.
                Direi che è un discorso ovvio. poi tu dici, si pero il costo del lavoro pesa di piu!!
                Vero, ma allora torniamo ai discorsi triti e ritriti su pensioni, bonus, sanità, sprechi ... etc etc




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                • Le aziende in generale ma ancor di più le multinazionali per aumentare i ricavi spostano le attività “spostabili” in paesi dove il costo del lavoro è più basso.

                  Le aziende fanno i loro interessi: soprattutto per quelle quotate in borsa costi più bassi significa dividendi più alti per gli azionisti e possibilità di attrarre più investitori.

                  È un peccato non riuscire a trattenere così tanti posti di lavoro.

                  Come non bastasse, così portiamo all’estero tutto il nostro know-how.
                  Non sono certa che alla lunga sia una buona scelta ma spesso i CFO hanno mandati per un certo numero di anni quindi si taglia il tagliabile e il problema sarà di chi arriva dopo.


                  Un esempio banale è la moda: i più grandi marchi si fanno confezionare in Asia sia stoffe che abiti.
                  In un viaggio in Thailandia io e mio marito abbiamo rifatto il guardaroba con le stoffe delle migliori griffe di moda, su misura, alla velocità della luce e a prezzi stracciati.
                  Anche il servizio è impeccabile: il commesso ti fa scegliere stoffe e modelli, una sarta ti prende le misure e mentre vai a cena imbastiscono gli abiti.
                  A mezzanotte siamo tornati per la prima prova e il giorno dopo ti consegnano tutto in hotel su appuntamento e con sarta al seguito.
                  Se c’è qualche ulteriore aggiustamento da fare tornano un’altra volta.

                  Oltre ad offrire prezzi competitivi e un ottimo servizio, sono anche ottimi commerciali: a distanza di quasi 20 anni arrivano ancora le mail con gli auguri di Natale, una promozione per ricevere la merce a casa e l’invito ad aggiornare le tue misure nella scheda personale.

                  Quante aziende italiane potrebbero rimanere redditizie con così tanto personale e un costo del lavoro così alto?
                  Ultima modifica di JO GREEN; 07-09-2023, 13:39.
                  FV: 4.68 kwp - 13 PANNELLI SunPower X22 - 360wp - inverter ABB UNO-DM 4 - azimuth = 10 - tilt = 15° - dal 15/02/2019 - Penta-split Daikin Stylish con gas R32 (25+25+25+25+42) dal 31/10/2018 http://pvoutput.org/list.jsp?id=73607

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                  • credo nessuna...
                    [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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                    • Originariamente inviato da matador0975 Visualizza il messaggio
                      se la germania (un nome a caso) aveva il costo dell'energia piu basso (e purtroppo per l'azienda italiana è un costo non comprimibile) l'azienda italiana deve essere pii competitiva.
                      Direi che è un discorso ovvio. poi tu dici, si pero il costo del lavoro pesa di piu!!
                      Vero, ma allora torniamo ai discorsi triti e ritriti su pensioni, bonus, sanità, sprechi ... etc etc
                      Si, esatto. Capisco il discorso, ma continuo a ritenere che i costi energetici, specie con la Germania, non cambino di molto la prospettiva. Mentre altri costi incidono in maniera molto più pesante.
                      Ad es. i "costi non salariali" erano nel 2015 conteggiati al 28,2% in Italia mentre in Germania erano al 22,3% (Il costo del lavoro in Italia e in Europa (mondoallarovescia.com)). Poi è vero che ci sono altri paesi più cari (la solita Francia e la Svezia), ma in realtà in quei costi "non salariali" NON sono conteggiati tutti i veri costi del lavoro!
                      In Italia il costo REALE di un lavoratore è spesso superiore al DOPPIO dl netto in busta. E lo era già ben prima del 2015. Quindi i veri dati andrebbero aggiornati e completati, ma è un compito improbo.
                      Ci sono molti costi occulti che il datore di lavoro si accolla decidendo di assumere. Non si tratta solo dei contributi sociali (comunque molto elevati in Italia), ma dei costi burocratici, di gestione, di tempo e personale necessario. Chi in Italia deve pagare un commercialista e perdere tempo per le incombenze fiscali può capire.
                      In questo panorama i costi energetici restano secondari per il 90% delle aziende. Non credo che sia sostenibile la pretesa che se aumentiamo le bollette il datore di lavoro "bilancia" diminuendo gli stipendi. Non funziona così.

                      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                      • E' sempre un cane che si morde la coda........................................... tra qualche anno sara dura acquistare quello che loro producono............ la ricchezza si si sposta sempre dove il bene si produce, e non non produciamo piu nulla............................ci rimarra solo un po di agricoltura
                        Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
                        Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
                        Utente EA dal 2009

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                        • Originariamente inviato da rrrmori53 Visualizza il messaggio
                          .. la ricchezza si si sposta sempre dove il bene si produce, e non non produciamo piu nulla..
                          Quindi la VERA domanda da porsi è:
                          Perché le produzioni si sono spostate?
                          Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                          • Originariamente inviato da renatomeloni Visualizza il messaggio


                            Perché le produzioni si sono spostate?
                            Per quale motivo mancano sempre piu soldi a tutti, in generale??

                            Si puo discutere quanto si vuole, sa nessun vuole sporcarsi le mani poi non avra a possibilita di contare i denari

                            Io non sono ne economista e ne voglio esserlo........................... ma se nessuno produce materie prime e beni materiali qualcuno poi mi spiega come pensa di vivere
                            Tu puoi comprare i mattoni in Cina o Nicaragua ma i tuoi soldi li vanno e alla lunga i mattoni non li compri piu
                            Con i call center e i centri servizi non si va da nessuna parte eh!!!!

                            Ci sara da divertirsi nei prossimi 20/30 anni.................................gli altri vedranno
                            Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
                            Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
                            Utente EA dal 2009

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                            • Originariamente inviato da renatomeloni Visualizza il messaggio

                              Quindi la VERA domanda da porsi è:
                              Perché le produzioni si sono spostate?
                              In che senso?

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                              • Intanto i Francesi....................................

                                Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
                                Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
                                Utente EA dal 2009

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                                • Non è sicuramente semplice invertire la rotta ma dovremmo cambiare mentalità.
                                  Invece di votare chi fa assistenzialismo, dovremmo votare chi pone le basi per creare occupazione.
                                  Se per le aziende è più economico delocalizzare, cerchiamo di incentivarle a non farlo.
                                  Diamo incentivi a chi decide di riportare produzione e servizi in Italia perché altrimenti alla lunga ci troveremo a pagare reddito di cittadinanza prima e sussidi di povertà a chi non maturerà la pensione.
                                  FV: 4.68 kwp - 13 PANNELLI SunPower X22 - 360wp - inverter ABB UNO-DM 4 - azimuth = 10 - tilt = 15° - dal 15/02/2019 - Penta-split Daikin Stylish con gas R32 (25+25+25+25+42) dal 31/10/2018 http://pvoutput.org/list.jsp?id=73607

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                                  • Originariamente inviato da JO GREEN Visualizza il messaggio

                                    Diamo incentivi a chi decide di riportare produzione e servizi in Italia perché altrimenti alla lunga ci troveremo a pagare reddito di cittadinanza prima e sussidi di povertà a chi non maturerà la pensione.
                                    Con quali risorse..........................................

                                    Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
                                    Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
                                    Utente EA dal 2009

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                                    • Originariamente inviato da JO GREEN Visualizza il messaggio
                                      Non è sicuramente semplice invertire la rotta ma dovremmo cambiare mentalità.
                                      Invece di votare chi fa assistenzialismo, dovremmo votare chi pone le basi per creare occupazione.
                                      Se per le aziende è più economico delocalizzare, cerchiamo di incentivarle a non farlo.
                                      Diamo incentivi a chi decide di riportare produzione e servizi in Italia perché altrimenti alla lunga ci troveremo a pagare reddito di cittadinanza prima e sussidi di povertà a chi non maturerà la pensione.
                                      Joe,
                                      siamo un paese tecnicamente fallito.
                                      Sono decine di anni che nonostante spending review, tagli di servizi, etc etc spendiamo piu di quello che incassiamo (per colpa degli interessi sul debito altrimenti saremmo anche abbastanza bravi).
                                      e come se te avessi finanziato qualche cosa che non riesci a ripagare ed ogni anno chiedi un ulteriore finanziamento per pagare le quote del finanzjamenti vecchi che non riesci a pagare.
                                      Abbiamo una visione all'ieri manco al domani.
                                      ci sarebbero da fare talmente tante cose, togliere privilegi a talmente tante persone che l'indomani ti troveresti la cittadinanza inferocita con i forconi.

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                                      • Originariamente inviato da JO GREEN Visualizza il messaggio
                                        Un esempio banale è la moda: i più grandi marchi si fanno confezionare in Asia sia stoffe che abiti.
                                        In un viaggio in Thailandia io e mio marito abbiamo rifatto il guardaroba con le stoffe delle migliori griffe di moda, su misura, alla velocità della luce e a prezzi stracciati...
                                        Prendo spunto dal tuo esempio, per farne uno concreto che ho vissuto da vicino.

                                        Un'azienda torinese, nata da una famiglia di imprenditori tessili del biellese, si è messa a produrre abbigliamento maschile e femminile di qualità e, in pochi anni, ha aperto diversi nuovi stabilimenti in Torino e in tutto il Piemonte. Poi ha iniziato a espandersi anche in Italia e all'estero, diventando presto leader mondiale del settore, sia per fatturato, sia per numero di dipendenti. Il prodotto non era per nulla "economico", nonostante che la produzione avesse linee di fasce differenti, tutte di altissima qualità, si partiva da prezzi vicini allo stipendio mensile di un operaio, in su.

                                        Che fine ha fatto questa azienda e perché?

                                        I tre fratelli, che hanno avviato e reso importante l'azienda, uno dopo l'altro sono morti e l'azienda è passata nelle mani di uno dei loro figli, che ha pensato "bene" di fare costruire i capi dove il costo della manodopera è bassissimo, in Cina... Il risultato? L'azienda è rapidamente andata in difficoltà, con vendite a picco, nonostante i prezzi ribassati (ma non abbastanza, evidentemente). Cassa integrazione e cessione di vari stabilimenti, poi cessione dell'intera azienda e nel giro di pochissimi anni tutto è finito, l'azienda è chiusa e non esiste più. Tra l'altro scopro ora, cercando su Wikipedia, che quello che ha affossato l'azienda è morto poco dopo, a 53 anni, chissà se queste vicende hanno influito in qualche modo sulla sua prematura dipartita.

                                        E' la storia del Gruppo Finanziario Tessile, proprietaria dei marchi Facis e Cori, oltre a vari altri. Produceva per firme di moda importantissime, come Valentino, Armani, Louis Fèraud, Emanuel Ungaro e molti altri, che ora non ricordo.

                                        La morale è che i nostri imprenditori devono decidere con quale mercato competere, se quello asiatico, con la ricerca spasmodica del basso costo del lavoro, o quello occidentale, con alta tecnologia, innovazione e alta qualità. Perché alta qualità e lavoratori sottopagati spesso sono cose che non si conciliano. Ma bassa qualità significa anche prezzi bassi e servono grandi volumi di vendite, per realizzare profitti alti.
                                        Ultima modifica di nll; 07-09-2023, 21:37.

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                                        • Sono andata a leggermi la storia e mi fa tristezza che la maggior parte delle storiche marche italiane abbiano chiuso o siano state vendute.

                                          Originariamente inviato da nll Visualizza il messaggio
                                          La morale è che i nostri imprenditori devono decidere con quale mercato competere, se quello asiatico, con la ricerca spasmodica del basso costo del lavoro, o quello occidentale, con alta tecnologia, innovazione e alta qualità. Perché alta qualità e lavoratori sottopagati spesso sono cose che non si conciliano.
                                          Leggendo tra le righe di questa storia ho visto che al resto della famiglia non è andata poi male.

                                          Nel 1993 il cugino Carlo Rivetti e sua sorella sono usciti dall’azienda per dedicarsi a Stone Island https://it.m.wikipedia.org/wiki/Stone_Island

                                          Hanno fatto scelte diverse, continuando a trattare prodotti costosi ma considerati di alta qualità.
                                          I clienti che acquistano quel tipo di prodotto, difficilmente vedranno come alternativa il prodotto cinese.
                                          FV: 4.68 kwp - 13 PANNELLI SunPower X22 - 360wp - inverter ABB UNO-DM 4 - azimuth = 10 - tilt = 15° - dal 15/02/2019 - Penta-split Daikin Stylish con gas R32 (25+25+25+25+42) dal 31/10/2018 http://pvoutput.org/list.jsp?id=73607

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                                          • L'errore di molti imprenditori è quello che vorrebbero l'uovo e la gallina, non si rassegnano a dover scegliere, così spesso non gli rimane né l'uovo, né la gallina.

                                            Chi sceglie di diventare imprenditore manifatturiero è combattuto dal conciliare i costi di produzione, con il prezzo di mercato dei suoi prodotti, lo capisco perfettamente, è per questo che deve riflettere seriamente su quale fascia vuole e può collocarsi, ma non è facile.

                                            A tal proposito è esemplare la storia dell'imprenditore della moda Brunello Cucinelli, bisognerebbe chiedersi come mai si permette abbastanza regolarmente di fare regali extra ai suoi dipendenti (a volte anche una intera mensilità aggiuntiva!), di certo non lo fa per affossare l'azienda, visto che invece è decisamente in salute.

                                            Il GFT era così, con i tre fratelli Rivetti, così era anche l'Olivetti del suo fondatore Adriano Olivetti. Brunello Cucinelli ci dimostra che Rivetti e Olivetti non erano così perché sono vissuti in altri tempi: il loro metodo funziona bene anche oggi, per chi lo mette in pratica.

                                            ••••••••••••

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                                            • Nll................. giusto ma in Italia...

                                              Trovi il sito di Trenitalia dove in Sicilia viene cosi spiegata una coincidenza tra 2 treni.............................
                                              " Percorso a piedi da Messina Marittima a Messina Centrale"

                                              Eppoi la stessa classe politico/dirigenziale, TUTTA, pretende di costruire "un ponte"....................
                                              Con certe visioni si va poco lontano e i problemi non si risolvono certamente, servirebbe "altro".....................

                                              Non se ne esce piu.....................................
                                              Ultima modifica di rrrmori53; 08-09-2023, 07:32.
                                              Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
                                              Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
                                              Utente EA dal 2009

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                                              • Originariamente inviato da matador0975 Visualizza il messaggio
                                                ci sarebbero da fare talmente tante cose, togliere privilegi a talmente tante persone che l'indomani ti troveresti la cittadinanza inferocita con i forconi.
                                                Esatto. Qui siamo d'accordo. Questo è il punto focale ed è una situazione che si è creata in decenni di piccoli passi sempre nella convinzione che i "furbi e corretti" fossimo noi e se gli altri non ci seguivano... era perchè eravamo noi quelli più "avanzati" dando per scontato che tutti ci avrebbero seguito capendo prima o poi il loro errore. Un disastro prodotto da un misto di ideologia, ottimismo basato sulla fantasia, interessi clientelari e elettorali e leggende metropolitane che ora è pressochè impossibile correggere e che finiranno per pagare giovani e classi più deboli.
                                                La guerra e le sue conseguenze sono solo un'ulteriore occasione per godersi i frutti di certe scelte.

                                                Comunque vorrei spezzare una lancia a favore dell'ottimismo.
                                                Siamo nel mezzo di un gigantesco cambiamento socio-economico. Anche se molti non se ne sono resi conto e immaginano ancora panorami da boom industriale.
                                                Le nuove tecnologie e l'avanzamento informatico (vedi intelligenza artificiale, ma non solo) stanno chiudendo enormi spazi di attività umana e ne stanno aprendo altrettanti. Chi ha capito e si è adeguato sta benissimo ed ha ottime prospettive. Chi resta ancorato a illusioni del passato andrà incontro a delusioni del futuro.
                                                La "ricchezza" (io lo ripeto da 15 anni qua sopra) NON è garantita dalla "produzione di beni". Tantomeno dal numero di braccia impegnate in quella produzione!
                                                La vera ricchezza è data dalla DISPONIBILITA' ENERGETICA per ognuno di noi. Poi quella disponibilità può essere indirizzata a investire in grandi capannoni dove file di operai avvitano bulloni o in piccoli laboratori dove pochi giovani producono beni di alta qualità, Cambia poco dal punt di vista di produzione di ricchezza.
                                                Cambia, però (e non poco) dal punto di vista della DISTRIBUZIONE della ricchezza!
                                                Il sistema industriale ad alta intensità occupazionale è il migliore sistema inventato dall'uomo per distribuire la richezza prodotta dalle aziende.
                                                Ma NON è l'unico! E NON PUO' più esserlo nelle aziende occidentali. Non certo a livello di distribuzione universale!
                                                Io capisco bene la visione "ma se gli imprenditori non si focalizzano solo sul produrre a prezzi bassissimi e cercano la qualità l'azienda produce utili".
                                                Certo! Verissimo!
                                                MA NON può distribuire quell'utile su un numero nemmeno lontanamente paragonabile a quello che distribuiva l'industria diffusa negli anni 70!
                                                E avremo quello che TUTTI conosciamo! Chi ha un lavoro a tempo indeterminato in aziende in attivo ha un livello di reddito molto superiore a moltissimi altri, costretti a arrabattarsi nella precarietà o in lavori "collaterali" che non possono ambire ad essere pagati granchè in quanto soggetti a forte concorrenza esterna o ora anche interna.
                                                Quindi subentra la necessità di DRENARE ricchezza da chi la produce tramite fiscalità per distribuirla.
                                                E qui entra in gioco l'ulteriore "bomba" prodotta dalle innovazioni tecnologiche e dagli scambi economici a livello mondiale! Il sistema premia sempre di più chi produce tantissima richezza, distruggendo la concorrenza (vedi Amazon, Apple, ecc.) ma il sistema permette anche a questi guadagni di sfuggire facilmente alla tassazione.
                                                Dall'altra parte assistiamo a un graduale aumento di aspiranti assistiti, con gravi ripercussioni sulle classi che in teoria sarebbero da assistere (si pensi al disastro delle case popolari o comunque di altre forme di assistenza a cui ormai molti nuclei italiani accedono con sempre maggiore difficoltà, in quanto (giustamente eh!) si tende a aiutare chi sta molto peggio.
                                                Ma questo sistema non farà altro che restringere sempre di più la reale ricchezza delle classi medie. Strette da una parte da costi fiscali e previdenziali sempre maggiori se lavorano e da aiuti sempre minori se si trovano in temporanea difficoltà.

                                                Come se ne esce? Secondo me puntando tutto sulla produzione energetica. Investendo e impegnando sempre più persone. Mantenendo in Italia i settori strategici. Accettando i cambiamenti industriali senza ridicole battaglie di retroguardia per tornare ai tempi belli e adottando una scelta di tassazione che vada a colpire primaditutto e soprattutto la RENDITA ed il CONSUMO. E non la produzione di reddito!

                                                E sono sempre più convinto che altre soluzioni non ce ne siano se non armate!
                                                Ultima modifica di BrightingEyes; 08-09-2023, 10:59.
                                                “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                                • Originariamente inviato da nll
                                                  I tre fratelli, che hanno avviato e reso importante l'azienda, uno dopo l'altro sono morti e l'azienda è passata nelle mani di uno dei loro figli, che ha pensato "bene" di fare costruire i capi dove il costo della manodopera è bassissimo, in Cina... Il risultato? L'azienda è rapidamente andata in difficoltà, con vendite a picco, nonostante i prezzi ribassati (ma non abbastanza, evidentemente).
                                                  Io la vedo da un altro punto di vista ...evidentemente per aver fatto questa scelta vi erano delle difficoltà di vendite del prodotto costoso .
                                                  Non si può competere col mercato asiatico in termini di costi .
                                                  Queste difficoltà sono legate alla cosiddetta inflazione e abbassamento della classe media ...in pratica non vi sono più persone disposte o in grado di spendere cifre esagerate per un vestito .
                                                  Insomma l'impoverimento generale della classe media porta anche ad un abbassamento di vendite di prodotti di moda costosi ...non vi sono più abbastanza persone ricche , si guadagna sempre di meno . I ricchi diventano più ricchi ma diminuiscono di numero , i poveri diventano più poveri ed aumentano di numero , la classe media diventa più povera e va fare parte di una classe media povera .
                                                  Ora con il costo dell'energia che continua ad aumentare grazie alla guerra insensata la tendenza è ad aumentare il divario tra ricchi e poveri .
                                                  Non mi vergogno di dire che anche io mi servo dai cinesi : un paio di scarpe di marca 150 euro li compro ad un 1/10 del prezzo la imitazione cinese .
                                                  Questa è vita ...

                                                  Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                                  • Delocalizzare è un errore che stiamo facendo in molti settori.

                                                    Anche strategici come quello dell’energia.

                                                    Per ogni centesimo che tiriamo fuori dovremmo domandarci cosa stiamo ricevendo in cambio.


                                                    Se dobbiamo indebitarci, vale la pena farlo solo nell’ottica di un investimento.

                                                    Se ci sono persone in difficoltà economica è giusto aiutarle ma non con un reddito che percepisci stando sul tuo divano o che spesso serve ad integrare un lavoro in nero.

                                                    Io sarei più favorevole al lavoro di cittadinanza: tutte le persone che lo percepiscono dovrebbero mettere a disposizione un tot di ore e ce ne sarebbe tanto bisogno in mille settori in cui non serve alcuna specializzazione.

                                                    Perché siamo in Italia e spesso diventa una soluzione che sembra comoda a chi riceve l’aiuto (praticamente ti pagano per non lavorare) perché lo si affianca ad un lavoro in nero. Difficile capire che quel “regalo” ti sta bruciando il futuro.

                                                    Nell’immediato sembra una buona soluzione per il percettore ma, arrivati all’età pensionabile, non avrà maturato una pensione e con buona probabilità, diventerà un altra persona a cui dovremo pagare un sussidio e camperà a fatica.

                                                    Non so da voi ma periodicamente da noi si fanno azioni di retake: un gruppo di persone di buona volontà si mette i guanti, prende i sacchi dell’immondizia e ripulisce scuole, strade, giardini e spiagge.

                                                    Di strade da pulire ce ne sono in abbondanza, gli asili e le scuole pubbliche dovrebbero avere tutti dei post-scuola per rimanere aperti più a lungo per permettere alle famiglie di lavorare senza dover necessariamente dissanguarsi con una scuola privata o una babysitter.

                                                    Personale per i centri estivi (l’estate e le vacanze scolastiche sono fonte di non poco stress per i genitori che lavorano).
                                                    Vogliamo parlare dei nidi che non ci sono?
                                                    Assistenti che all’entrata e uscita della scuola aiutino i bambini ad attraversare.
                                                    Gruppi di studio per ragazzini in difficoltà, soprattutto in periferia per evitare che siano attratti da facili (e loschi guadagni).

                                                    E troppi altri esempi ci sarebbero…
                                                    Oggi se va bene c’è qualche parrocchia che cerca di dare una mano.

                                                    Ribadisco che andrebbe fatto nel proprio quartiere per stimolare il senso civico e di comunità che abbiamo perso (cucciolo, papà ha fatto tornare nuovo il parco dove ora puoi tornare a giocare con i tuoi amichetti).

                                                    Ad esempio si potrebbero investire quelle ore per formare personale per installare FV o altro settore emergente.
                                                    Così si aumenta la possibilità che il percettore trovi un lavoro e contribuisca lui stesso a mandare avanti il “condominio Italia”.
                                                    FV: 4.68 kwp - 13 PANNELLI SunPower X22 - 360wp - inverter ABB UNO-DM 4 - azimuth = 10 - tilt = 15° - dal 15/02/2019 - Penta-split Daikin Stylish con gas R32 (25+25+25+25+42) dal 31/10/2018 http://pvoutput.org/list.jsp?id=73607

                                                    Commenta


                                                    • Originariamente inviato da JO GREEN Visualizza il messaggio

                                                      Ad esempio si potrebbero investire quelle ore per formare personale per installare FV o altro settore emergente.
                                                      Così si aumenta la possibilità che il percettore trovi un lavoro e contribuisca lui stesso a mandare avanti il “condominio Italia”.
                                                      Prova ad immagina quale buco normativo abbiamo per realizzare cosa dici....................................
                                                      Certo che sarebbe bello fare cio che proponi ma ad oggi non è che nessuno vuole, NON SI PUO

                                                      Io per fare dei lavori sul muro di recinzione della MIA CASA lato strada devo assumere un'impresa o aprire una partita Iva
                                                      Ti rendi conto............................................. ..........
                                                      Se mi trovano li o succede qualcosa mi sono giocato una fetta di casa............................. è l'Italia che và, a rotoli
                                                      Ultima modifica di rrrmori53; 08-09-2023, 13:01.
                                                      Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
                                                      Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
                                                      Utente EA dal 2009

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                                                      • Originariamente inviato da JO GREEN Visualizza il messaggio
                                                        Delocalizzare è un errore che stiamo facendo in molti settori.
                                                        Ma delocalizzare non è un errore, o meglio bisogna andare a vedere la causa per cui uno delocalizza.
                                                        se io che faccio bicchieri non sto piu in piedi in italia perche i bicchieri cinesi costano meno (e magari hanno la stessa qualita) se non delocalizzo chiudo. E questo vale per tutte le delocalizzazioni nelle low cost country. Li non c'è gara!

                                                        E quindi non mi da valore aggiunto non delocalizzare perche tanto è un business che non sta in piedi.
                                                        Se io delocalizzo in germania ( e ci sono casi) magari io stato mi devo porre la domanda perche lo hanno fatto ... e magari cercare di rendere l'azienda competitiva senza fare in modo di renderla competitiva avendo come arma la sola arma dei salari.


                                                        Originariamente inviato da JO GREEN Visualizza il messaggio
                                                        Io sarei più favorevole al lavoro di cittadinanza: tutte le persone che lo percepiscono dovrebbero mettere a disposizione un tot di ore e ce ne sarebbe tanto bisogno in mille settori in cui non serve alcuna specializzazione.
                                                        Questa cosa gia esisteva e si chiamava lavori socialmente utili. Poi probabilmnete era piu figo dire stai a casa che ti pago lo stesso!

                                                        Originariamente inviato da JO GREEN Visualizza il messaggio
                                                        Ad esempio si potrebbero investire quelle ore per formare personale per installare FV o altro settore emergente.
                                                        Così si aumenta la possibilità che il percettore trovi un lavoro e contribuisca lui stesso a mandare avanti il “condominio Italia”.
                                                        Noi ovviamente siamo FV oriented, ma stai tranquilla che non è un problema per le aziende formare dipendenti. Magari li agevoli con contratti agevolati/detassati o altro.
                                                        Ma il problema è sempre lo stesso: ha senso far creare altre 100 aziende che entrano in concorrenza con le altre 100 (e quindi ammazzare il mercato perche chiuderebbero) o aumentare la mole di lavoro per le 200 (senza pero creare una domanda maggiore dell'offerta che porta ad inflazione?)?
                                                        Noi abbiamo bisogno di piani a lungo termine, perche non ci sono soluzioni sostenibili nel breve!
                                                        il problema è che il pallino sta nelle mani di settantenni che se ne fregano del futuro.
                                                        Noi dovremmo ridurre drasticamente i costi non produttivi per avere spazio di investimenti.
                                                        Non fare ulteriore debito ... quello lo abbiamo gia altissimo ed è la nostra spada di damocle.
                                                        Ma sono cose che si possono fare in 10/15 anni non in 6 mesi



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                                                        • Anche sulla burocrazia ci sarebbe tanto da snellire perché così non si va da nessuna parte.

                                                          Ma io parlavo di formazione in settori in crescita (o che dovremmo far crescere): qualcosa di simile all’alternanza scuola-lavoro ma per una diversa fascia d’età.
                                                          Le aziende che ti formano hanno modo di vedere quanto (e se) ti impegni.
                                                          Se il settore in cui ti formano è in crescita, magari dopo averti formato, ti assumono.

                                                          Il settore che vorrei veder stimolato è quello delle energie rinnovabili, dell’adeguamento delle linee elettriche e dati.

                                                          Un altro settore in cui sarebbe fondamentale renderci autonomi è quello dei microchip.

                                                          FV: 4.68 kwp - 13 PANNELLI SunPower X22 - 360wp - inverter ABB UNO-DM 4 - azimuth = 10 - tilt = 15° - dal 15/02/2019 - Penta-split Daikin Stylish con gas R32 (25+25+25+25+42) dal 31/10/2018 http://pvoutput.org/list.jsp?id=73607

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                                                          • Originariamente inviato da rrrmori53 Visualizza il messaggio
                                                            Io per fare dei lavori sul muro di recinzione della MIA CASA lato strada devo assumere un'impresa o aprire una partita Iva
                                                            Ti rendi conto............................................. ..........
                                                            Se mi trovano li o succede qualcosa mi sono giocato una fetta di casa............................. è l'Italia che và, a rotoli
                                                            Assolutamente vero ... hai colto il nocciolo della questione ...
                                                            La stessa cosa io nella mia ex casa di campagna per una tettoia davanti alla porta di casa per proteggere dalla pioggia , all'interno della mia stessa proprietà .
                                                            Costo spicciolo 2000 euro , costo totale triplicato dalla burocrazia dopo 2 anni , costo ingegnere ,costo ditta , parere della sovrindendenza alla belle arti e paesaggio ...come se una tettoia influisse sul paesaggio .
                                                            Ma roba da matti ...

                                                            Avevate parlato della dittatura in Russia , ma come dicevo io la vera dittatura è in Italia , tutto questa burocrazia è una dittatura , anzi è peggio di una dittatura verbale .
                                                            In Russia non puoi parlare contro il governo ,non puoi protestare ,ma sei libero di fare cose che in Italia non puoi fare .
                                                            Mio cognato come dicevo tempo fa si è costruito un villino in Russia semplicemente con una domandina dopo 15 giorni poteva costruire .
                                                            Immaginate tutto questo in Italia , ci vogliono anni , a dopo anni non puoi costruire lo stesso , se sgarri di una virgola sei abusivo : ti buttano giù la casa..

                                                            L'Italia è un paese in fallimento ...cosi non si può andare avanti .





                                                            Ultima modifica di experimentator; 08-09-2023, 14:52.
                                                            Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                                            • Originariamente inviato da matador0975 Visualizza il messaggio
                                                              Questa cosa gia esisteva e si chiamava lavori socialmente utili. Poi probabilmnete era piu figo dire stai a casa che ti pago lo stesso!
                                                              Qui di domanda ce n’è in abbondanza e scomodo il grande Paolo Panelli
                                                              https://m.youtube.com/watch?v=7cSRCU8BFXc
                                                              FV: 4.68 kwp - 13 PANNELLI SunPower X22 - 360wp - inverter ABB UNO-DM 4 - azimuth = 10 - tilt = 15° - dal 15/02/2019 - Penta-split Daikin Stylish con gas R32 (25+25+25+25+42) dal 31/10/2018 http://pvoutput.org/list.jsp?id=73607

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