Nuova Bozza Dgls Rinnovabili: QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI - EnergeticAmbiente.it

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Nuova Bozza Dgls Rinnovabili: QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI

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  • Ehm, scusate, io non faccio il moderatore qui dentro, ma cerchiamo di restare ON TOPIC!!! Si viene in questo post per cercare o condividere informazioni sul decreto in oggetto e sulle notizie in merito.

    Gli altri argomenti, seppur interessanti e in qualche modo correlati, confondono il lettore.

    Scusate l'intromissione e se ho scavalcato qualcuno ...

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    • Originariamente inviato da snow96 Visualizza il messaggio
      Ehm, scusate, io non faccio il moderatore qui dentro, ma cerchiamo di restare ON TOPIC!!! Si viene in questo post per cercare o condividere informazioni sul decreto in oggetto e sulle notizie in merito.

      Gli altri argomenti, seppur interessanti e in qualche modo correlati, confondono il lettore.

      Scusate l'intromissione e se ho scavalcato qualcuno ...
      Perfettamente d'accordo

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      • Caro snow96..è un bene che tu non lo sia un moderatore.
        Se guardi bene tutti gli interventi possibili sono, nel bene o nel male, inerenti al decreto in essere e/o hanno a che fare con gli strascichi che esso ha lasciato (e lascierà purtroppo..) e sono ON TOPIC..qualsiasi informazione anche quella che alle menti più sensibili come la tua può sembrare "non" inerente, serve a sensibilizzare tutti quelli che leggono nel forum e a mio modo di vedere sono ben accetti non confondendo nessun lettore..
        Leo.
        ps. non scavalchi nessuno..se tu per primo non vuoi scavalcare nessuno.

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        • Perfettamente d'accordo[/QUOTE]

          Io invece assolutamente no.
          Leo.

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          • Ho aperto una nuova discussione per i temi più "di scenario" (anche se anche secondo me erano pertinenti).

            "motivazioni dell'attacco al fotovoltaico"

            alessandro

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            • Roma, 14 mar - E' stato calendarizzato per mercoledi' 16 marzo, in Aula alla Camera, il voto sulle mozioni sulle energie rinnovabili. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
              Al momento sono state presentate due mozioni, una dal Pd e l'altra dal Fli, che impegnano il governo a rivedere il decreto per tutelare gli investimenti gia' programmati dalle aziende del settore e accordati dalle banche.

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              • Originariamente inviato da alvisal61 Visualizza il messaggio
                Roma, 14 mar - E' stato calendarizzato per mercoledi' 16 marzo, in Aula alla Camera, il voto sulle mozioni sulle energie rinnovabili. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
                Al momento sono state presentate due mozioni, una dal Pd e l'altra dal Fli, che impegnano il governo a rivedere il decreto per tutelare gli investimenti gia' programmati dalle aziende del settore e accordati dalle banche.
                Bene speriamo siano propedeutiche al rinvio di almeno 4-5 mesi della data del 31 maggio

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                • Si. Ma mandiamo mail a tutti i deputati.

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                  • Originariamente inviato da gm1979 Visualizza il messaggio
                    .... rinvio di almeno 4-5 mesi della data del 31 maggio
                    Scusa ma il rinvio che proponi non basta.
                    Chi ha investito dal 1 gennaio fino alla data del nuovo DLGS (per capirci non un caso chemi riguarda...) ha il DIRITTO di pretendere che non gli cambino le carte in tavola !
                    Quindi le possibili soluzioni sono :
                    1) Mettere un freno ai "grandi impianti" esclusi quelli che hanno già ottenuto un ok procedurale (da stabilire nei dettagli quale).
                    2) Lasciare i 14 mesi dal raggiungimento degli obbiettivi previsti nel terzo conto energia.
                    3) Approvare definitivamente le regole per l'autorizzazione unica (e in quelle regole si potrebbe anche specificare al riguardo del punto 1))
                    4) Decretare il quarto conto energia stabilendo le tariffe variabili in funzione dell'andamento del mercato fv (come in germania)
                    5) Stabilire un obbiettivo entro il 2020 di ulteriori 50.000 MW

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                    • Originariamente inviato da max62 Visualizza il messaggio
                      Piattaforma alternativa:
                      - se il fotovoltaico calerà di prezzo e in 5 anni raggiungiamo la grid parity
                      .
                      Definisci la grid parity..altrimenti detta così è un'astrazione.. costi di produzione? vendita? al dettaglio o grandi utilizzatori? diurni o media giorno? netti o lordi tasse? rispetto aquale fonte? rispetto a quale paese confinante ns competitor industriale?

                      Perche se mi dici Sicilia, vendita, lordo tasse, diurno..magari ci siamo già..ma capirai che non è che darebe un gran contributo se lo installassero solo i siciliani nelle abitazioni..

                      Se invece mi dici grandi imprese, netto , Francia o Germania..secondo me (e Greenpeace)..se ne riparla nel 2030..non fra 5 anni..



                      Citazione:
                      Originariamente scritto da everywhere
                      5) Stabilire un obbiettivo entro il 2020 di ulteriori 50.000 MW

                      scusa..gia che ci sei..scriviamo 500.000 Mw così non ne riaparliamo più..

                      La germania pensa di crescere a 3 giga all'anno..noi dovremmo crescere a circa 5 giga all'anno?
                      Non ti sembra un pò "strano"?...aldila del fatto di capire o meno le implicazioni di tali numeri..
                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                      • hai ragione, bisogna precisare, ma 2030 (tra ben venti anni) è dare i numeri. Che lo faccia Greenpace va anche bene, ma tu non mi scadere.

                        Come ho detto in McKinsey quando si chiede del petrolio si chiede il PIL e quando si chiede del PIL si chiede il petrolio. In questo caso le cose da fissare per fare una stima sono innumerevoli.

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                        • Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                          ....La germania pensa di crescere a 3 giga all'anno..noi dovremmo crescere a circa 5 giga all'anno?
                          Non ti sembra un pò "strano"?...aldila del fatto di capire o meno le implicazioni di tali numeri..
                          La germania ha fatto 18 Giga .... e vuole arrivare a 50.
                          Perchè noi dovremmo fare di meno visto che abbiamo molto più sole ?

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                          • come ho già scritto, secondo me è inutile guerreggiare su nuke no/fer si, discutere fa bene. Come dicono in molti, e come la penso anche io, il nuke è giusto riadottarlo se e solo se è competitivo. Secondo me si dovrebbe procedere così:

                            - individuazione dei distretti energivori, si costruiscono nuove centrali(non prendiamoci in giro, tanto servono per forza), tecnologia scelta in base ai costi(diretti, indiretti, sociali ecc.) e si piazzano lì.
                            - spingere le fer nel medio periodo, che danno un doppio vantaggio, creano occupazione distribuita e diminuiscono le emissioni.
                            - spingere FORTEMENTE sulle tecnologie di accumulo. Si sceglie un vettore energetico(che so, l'idrogeno per dirne uno) e si sviluppano nuove soluzioni.

                            Parliamoci chiaro, senza possibilità di accumulo e quindi di modulazione dell'erogazione, è difficile(se non impossibile) far funzionare un sistema di distribuzione energetica, smart o non smart che sia.....
                            Tot. Int. II CE 19,35 kWp AZIMUT: 40° SO TILT: 18°
                            90 Pannelli Kyocera KD 215 GH-2PU 2 Inverter Power One PVI 10.0 OUTD-IT
                            Dinami(VV) Latitudine: 38°32'0.40"N Longitudine: 16° 8'54.66"E

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                            • Originariamente inviato da everywhere Visualizza il messaggio
                              La germania ha fatto 18 Giga .... e vuole arrivare a 50.
                              Perchè noi dovremmo fare di meno visto che abbiamo molto più sole ?
                              perchè i ns consumi elettrici sono circa la metà dei loro
                              perchè da loro l'energia elettrica costa il 30% in meno che da noi e quindi l'impatto dele FER è piu sopportabile.
                              perche la loro economia è circa 60% piu grande della nostra
                              perche da loro installare FV costa meno (e gli incentivi sono piu bassi)
                              perchè da loro il caro petrolo inciderà meno perchè hanno un buona feta di nucleare.

                              mi pare basti..


                              Citazione:
                              Originariamente scritto da alvisal61
                              Che lo faccia Greenpace va anche bene, ma tu non mi scadere.
                              .


                              ma se vengono presi come il vangelo quando spiegano che il nuclerare uccide solo a nominarne il nome..allora devono avere la stessa credibilità quando assieme a Epia dicono che la grid parity nel mondo ci sarà nel 2030..
                              E siccome le radiazioni viaggiano senza guardare i confini..se Cina e paesi Arabi stanno investendo in nucleare (koreano), dobbiamo far in modo chela PARITY arrivi anche a loro..altrimenti il rischio è sempre presente ed è di tutti (i fessi)..cambia solo chi si beca il vantaggio ..
                              Marco
                              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                              • Il Dlgs rinnovabili e i limiti per gli impianti fotovoltaici a terra su terreni agricoli | Nextville

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                                • Questa mattina mi è arrivata una mail di un distributore FV che, riferendosi all'ultimo dlgs rinnovabili, dice a proposito degli incentivi "...esclusi da tali aggiornamenti risultano però gli impianti di potenza <20kW".

                                  Avete indicazioni attendibili, o trattasi solo di rumor?
                                  Grazie

                                  Commenta


                                  • Originariamente inviato da nfratea Visualizza il messaggio
                                    Parliamoci chiaro, senza possibilità di accumulo e quindi di modulazione dell'erogazione, è difficile(se non impossibile) far funzionare un sistema di distribuzione energetica, smart o non smart che sia.....
                                    Credo (ma non ho dati) che se ci metti anche un accumulo..le FER non saranno mai competitive.. vorremo mica fare incentivi a tempo indeterminato? 30-40 anni di incentivi mi sembrano sufficienti..alla fine di questo periodo la FEr che vince si usa ...con buona pace di chi ha perso la gara..

                                    Penso ch costi meno tener una centrale tradizionale in stand by..

                                    Per questo motivo penso che nel medio periodo (100 anni?) non sia possibile superare una certa soglia di FER..altrimenti fra costi di centrali in stand by e accumuli, pagheremo l'energia carissima.

                                    A meno che l'energia elettrica scenda di costo (ma non mi pare che le FER aiutino in questo) in modo da farla diventare il vettore per il riscaldamento domestico..in tal caso si potrebeb scaldare quando c'è produzione...la casa farebbe da accumulo...abbinato ad un accumulo termico vero in ogni casa (che so..1 o 2 metri cubi)...oppure un buon parco di auto elettriche, che si ricaricano in modo intelligente quando c'è esubero, in base però alla carica residua e alla previsione di viaggio, magari addirittura aiutando la rete in caso di necessità (all'inverso, insomma sistemi molto smart e costosi)..

                                    marco
                                    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                    • Originariamente inviato da Pierillo123 Visualizza il messaggio
                                      Questa mattina mi è arrivata una mail di un distributore FV che, riferendosi all'ultimo dlgs rinnovabili, dice a proposito degli incentivi "...esclusi da tali aggiornamenti risultano però gli impianti di potenza <20kW".

                                      Avete indicazioni attendibili, o trattasi solo di rumor?
                                      Grazie
                                      cioè l' indiscrezione, se ho capito bene, dice che per imp.FV<20 kWp gli incentivi rimarrebbero gli stessi del III° Conto energia?
                                      *** Firma irregolare rimossa d'ufficio ***

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                                      • ciao marco,

                                        io non voglio mica incentivi sulle fer per 50 anni, solo che preferirei puntare sulle tecnologie di accumulo che mantenere centrali modulanti in stand-by, mica ne possiamo mettere una in ogni angolo. L'idea delle auto elettriche è da anni che la sostengo. Auto che si ricaricano nel parcheggio durante le ore di lavoro e poi via tutti a casa con le batterie cariche.... Sulla questione di cosa costi di più se ne può discutere.
                                        Tot. Int. II CE 19,35 kWp AZIMUT: 40° SO TILT: 18°
                                        90 Pannelli Kyocera KD 215 GH-2PU 2 Inverter Power One PVI 10.0 OUTD-IT
                                        Dinami(VV) Latitudine: 38°32'0.40"N Longitudine: 16° 8'54.66"E

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                                        • [QUOTE]
                                          Originariamente inviato da nfratea Visualizza il messaggio
                                          preferirei puntare sulle tecnologie di accumulo che mantenere centrali modulanti in stand-by, mica ne possiamo mettere una in ogni angolo.
                                          Ma le centrali gia ci sono...e appartengono a privati..anche se domani cala la domanda italiana perche le FER hanno priorita di dispacciamento, quelle centrali resterebbero..potrebbero ad esempio esportare energia.. non saprei nemmeno se hanno dei contratti "lunghi" con Terna con PENALI in caso di richiesta di non funzionamento per un tot di ore..ce finirebbero in A3 o in A2 di certo..

                                          Meglio allora ricevere un compenso per la modulazione e lo stand-by..penso costerebbe enormemente meno che fare accumuli idrogeno o invasi..non si pagherebebro penali (se esistono..) e ridurremmo CO2 del 80-90 %, mica dobbiamo ipiccarci per l'ultimo 10% no?

                                          Però qui stiamo fantasticando..FER all'80%..smart grid..auto elettriche..spero di vivere abbastanza per vedere tutto ciò..
                                          Marco
                                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                          • Ma sto benedetto Decreto, è stato pubblicato? E' ufficiale?

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                                            • Originariamente inviato da everywhere Visualizza il messaggio
                                              Scusa ma il rinvio che proponi non basta.
                                              Chi ha investito dal 1 gennaio fino alla data del nuovo DLGS (per capirci non un caso chemi riguarda...) ha il DIRITTO di pretendere che non gli cambino le carte in tavola !
                                              Quindi le possibili soluzioni sono :
                                              1) Mettere un freno ai "grandi impianti" esclusi quelli che hanno già ottenuto un ok procedurale (da stabilire nei dettagli quale).
                                              2) Lasciare i 14 mesi dal raggiungimento degli obbiettivi previsti nel terzo conto energia.
                                              3) Approvare definitivamente le regole per l'autorizzazione unica (e in quelle regole si potrebbe anche specificare al riguardo del punto 1))
                                              4) Decretare il quarto conto energia stabilendo le tariffe variabili in funzione dell'andamento del mercato fv (come in germania)
                                              5) Stabilire un obbiettivo entro il 2020 di ulteriori 50.000 MW
                                              Eh lo so che il rinvio non basta, ma sarebbe un punto di partenza affinchè le banche non blocchino gli investimenti in corso...

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                                              • scusate ma in questi giorni ero troppo impegnato a godere con la mia roma , adesso ricominciamo con noi , un quesito solo ma è stata pubblicata in gazzetta questa legge ??? avete news ????
                                                un altra cosa come mai la germania tende a chiudere le centrali e noi le costruiamo adesso ?????

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                                                • Basta parlare del nucleare, qui si parla del futuro di tantissime aziende.
                                                  Leggete questo, inviato da una dell principali aziende del settore:

                                                  Egr. Partner,

                                                  desideriamo scriverle per tenerla informata su quanto è avvenuto nella settimana scorsa, dopo firma del Decreto Romani - anti rinnovabili!

                                                  Siamo ovviamente tutti consapevoli delle gravissime ripercussioni che il disgraziato Decreto, partorito a sorpresa del Ministro Romani e firmato dal Presidente Napolitano nonostante le oltre 30.000 lettere e mail di protesta inviategli, sta creando al nostro settore. Noi di Schüco ci siamo mossi da subito e lo stiamo continuando a fare ininterrottamente, giorno e notte, sia come singola Azienda sia attraverso l’ANIE-GIFI che ci rappresenta, per cercare di rinegoziare col Ministro Romani in tempi brevi, anzi brevissimi, i contenuti più nefasti introdotti nel Decreto, a sorpresa di tutti .

                                                  Gli obiettivi principali che ci poniamo sono:

                                                  1) far togliere la data di allaccio del 31 Maggio (per mantenere la tariffe del 3 Conto Energia) spostandola almeno a fine anno per tutti gli impianti o, in seconda istanza, almeno per quelli che hanno già una autorizzazione o una delibera di finanziamento,
                                                  2) togliere il previsto tetto annuo di potenza incentivabile per favorire la continuità del business su basi solide e “serene”
                                                  3) far chiarezza da subito sulle nuove tariffe e sulla loro data di applicazione, cercando di farle ridurre il meno possibile

                                                  Mi creda, l’impegno di Schüco è massimo per salvaguardare e tutelare il nostro settore industriale.
                                                  Sembrerà poco, ma dopo tutte le proteste e gli incontri fatti a livello ministeriale e governativo possiamo dire che si sono almeno accorti della grandissima indecenza che hanno compiuto!
                                                  Questa settimana è stata fitta di incontri preparatori con Confindustria, esponenti politici e tecnici del Ministero, ai quali abbiamo contribuito anche noi in prima persona, fornendo dati ed elaborando le bozze della proposta da discutere. Sono stati informati i principali giornali ma per avere più visibilità abbiamo coinvolto anche “Striscia la Notizia” che uscirà con un servizio di Valerio Staffelli a breve.

                                                  Abbiamo contattato molte sezioni periferiche di Confindustria tramite le aziende associate, facendo informazione seria sul nostro settore industriale. Abbiamo sensibilizzato quindi chi può darci una mano a livello di lobby per negoziare col Ministero in posizione più forte. La posizione di Confindustria, inizialmente neutrale e quasi filo governativa, si è spaccata ed oggi cominciamo ad avere preziosi alleati al suo interno. Continueremo perciò a lavorare come GIFI-ANIE dall’interno di Confindustria per poter essere meglio rappresentati nel confronto politico, oggi ma anche nel futuro.

                                                  Un primo, importante risultato raggiunto è stato quello di aver fatto capire cos’è il settore fotovoltaico oggi in Italia, in termini di posti di lavoro, competenze, investimenti, fatturato. Si sta recependo il concetto che si tratta di un settore dinamico, fatto di migliaia di aziende, con più di 100.000 addetti, che si sono mosse in controtendenza in questi anni rispetto alla pesante crisi, riconvertendo molti operatori del settore delle costruzioni, generando entrate importanti per l’erario.
                                                  Stiamo inoltre argomentando col Ministero che il peso del fotovoltaico nelle bollette elettriche degli italiani vale meno di 1,7 € al mese per famiglie di 4 persone, molto meno di altri contributi pagati in bolletta per le ferrovie, per altre fonti non rinnovabili, per la dismissione delle vecchie centrali nucleari, ecc.

                                                  Per aver maggior visibilità abbiamo anche messo a punto una campagna pubblicitaria (in allegato), da oggi visibile su Corriere della Sera e su Gazzetta dello Sport, con pagine intere firmate GIFI, nella quale chiediamo di porre rimedio al grave errore fatto, pena la perdita di molti posti di lavoro e la chiusura di molte aziende. Continuerà sulle principali testate (Il Giornale, La Repubblica, Il Sole 24Ore, Milano Finanza, Il Messaggero, Libero, Il Corriere delle Sera, la Gazzetta dello Sport) questa e le prossime settimane perché vogliamo continuare a tenere l’attenzione alta sul tema.

                                                  Per fortuna e’ stato capito il carattere di estrema urgenza con cui va affrontato il problema che il Ministro ha creato. Siamo riusciti a far convocare una riunione per martedì 15 Marzo col Ministro Romani al quale sono invitati GIFI-ANIE, ANCE, ANCI, e ASSOCIAZIONE CONSUMATORI al fine di discutere le nostre richieste e con l’intento di uscire già con una la bozza del decreto che dovrebbe essere formalizzato entro aprile. Come vedete il negoziato sarà ristretto a pochi ed il fatto che noi siamo rappresentati al tavolo rappresenta una grande opportunità.




                                                  In attesa dei risultati dell’incontro di Martedì, ci sembra utile, oggi stesso, condividere con Lei un ragionamento nella speranza di infonderle un po’ di serenità e...anche di ottimismo.
                                                  Sì, perché a volte l’ottimismo diventa un dovere, soprattutto in momenti come questi, se si è imprenditori. Dobbiamo pensare a come mandare avanti comunque le nostre aziende. Non possiamo pensare di fermarci per 3 mesi in attesa di avere certezze. Dobbiamo continuare a cercare clienti, a pagare i dipendenti, i fornitori a far circolare il denaro per non venir sovrastati dai problemi finanziari.

                                                  Partiamo dal dire che la versione precedente del Decreto, quella che fissava il tetto di 8 GW, decretava la fine totale degli incentivi. Voleva dire la MORTE, quasi immediata del fotovoltaico e di molte delle nostre aziende.

                                                  Oggi possiamo affermare con certezza, che il mercato continuerà, non sappiamo bene ancora con quali dimensioni , ma continuerà.
                                                  Sì, sarà diverso da prima, con tariffe incentivanti più basse che favoriranno di più gli impianti su tetto, grandi e piccoli, e meno quelli a terra in zone agricole che comunque non rappresentano il nostro business tipico. Ci sarà una selezione degli operatori e il mercato sarà meno appetibile per gli investitori finanziari puri, i fondi di investimento per capirci, quelli con un approccio più speculativo.

                                                  Dobbiamo ammettere anche che oggi i tassi di ritorno sull’investimento (TIR) per gli impianti fotovoltaici sono arrivati al 12-15% nel caso di investimento fatto interamente dal cliente finale ed i periodi di ritorno ( payback) sono di 5 -6 anni anche per gli impianti più piccoli. Nel caso di finanziamento all’80% , la maggioranza dei casi, il TIR sale al 40-50% con payback di 1-2 anni.
                                                  Valori decisamente troppo sbilanciati e che hanno attirato molti speculatori, portando ad un mercato drogato e pieno di persone che vogliono guadagnare il più possibile in tempi brevissimi.

                                                  Ma dobbiamo considerare che, anche se le tariffe calassero ai livelli di quelle di altri Paesi, ad esempio quelle oggi in vigore in Germania, il tasso di ritorno sull’investimento (TIR in %) sarebbe ancora oggi, considerando gli attuali valori chiavi in mano degli impianti, simile a quello che si aveva nel 2008 o nel 2009, quando gli impianti costavano il 50% di più. Parliamo di TIR del 8-10% nel caso in cui il cliente finale metta tutto il capitale o dal 20% al 30% con prestiti pari al 80% del valore dell’impianto. E i payback sarebbero ancora dell’ordine di 8-9 anni, sempre nel caso di investimento fatto senza prestiti.

                                                  Cosa vuol dire tutto questo? Che stiamo parlando di investimenti ancora remunerativi, con tassi molto superiori a quelli di molti altri investimenti oggi possibili ( BOT, CCT, azioni, obbligazioni, ecc)
                                                  In altre parole una riduzione delle tariffe incentivanti oggi è compatibile con la riduzione dei costi degli impianti che è già avvenuta.

                                                  Ci sentiamo quindi di invitarLa a trasferire questa informazione anche ai suoi clienti, continuando a proporre tali impianti argomentando che il ritorno c’è e gli incentivi verranno presto riconfermati , anche se ribassati. Ci sentiamo di consigliarvi ad affrettarvi a finire i lavori già iniziati e/o autorizzati in quanto speriamo di ottenere uno spostamento della data del 31 maggio. Convinca i suoi clienti diffidenti e le loro banche - e lo sappiamo non è facile - che la remunerazione del loro investimento ci sarà e sarà buona, perchè non ci sarà il paventato stop agli incentivi, ma “solo” una riduzione degli stessi.
                                                  Del resto non dimentichiamo che le Banche, a parte i project financing per i grandi impianti, prestano il denaro a fronte di garanzie personali e non basandosi sulla resa dell’impianto. Quindi non dovrebbero avere nulla da obiettare ad un cliente già considerato solvibile che fa un investimento con TIR dell’8-10%. Certo oggi danno segnali di voler interrompere i finanziamenti già erogati, ma in molti casi lo fanno perché l’ABI( Associazione Banche Italiane) ha dato questa direttiva per far pressioni sul Governo al fine di far modificare il Decreto. Il cliente deve essere invitato a portar avanti una trattativa individuale, caso per caso, con la propria banca,

                                                  E provi a convincere i suoi clienti che , anche nella malaugurata ipotesi che il termine del 31 Maggio non venga spostato, facendo un ulteriore piccolo sacrificio tutti insieme – ed intendo tutti coloro che sono coinvolti nella filiera dai fornitori, agli installatori, al cliente finale- salvaguarderemo il progetto già avviato. Se infatti le condizioni dopo il primo giugno dovessero essere tanto diverse e l’impianto già in fase di realizzazione non dovesse essere allacciato in tempo, potremo fin da subito dichiarare al cliente che saremo pronti a rinegoziare un po’ le condizioni, a concedere qualche sconto, per consentire di aggiustare il suo “business plan”, ma dimostrandogli fin da subito che il loro ritorno sarebbe già molto buono con tariffe in calo anche del 25-30%.
                                                  Sarà difficile sicuramente cercare di convincerli, ma sarà sempre meglio che non lavorare per 3 mesi, con il personale ed i fornitori da pagare e i magazzini pieni in attesa di un destino incerto , ma che già possiamo cercare di prevedere ed affrontare.

                                                  Egregio partner, questo secondo noi vuol dire cercare, con buon senso, di guardare il bicchiere mezzo pieno. Vuol dire guardare comunque avanti, cercando di minimizzare il danno perché il business continua e le nostre aziende non possono fermarsi!


                                                  Cordiali Saluti e buon lavoro


                                                  Ing. Roberto Brovazzo Renato Carta
                                                  Direttore Generale Direttore Divisione Solare

                                                  Schüco International Italia Srl
                                                  Via del Progresso, 42
                                                  35127 Padova

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                                                  • [QUOTE=marcober;119187318]


                                                    Meglio allora ricevere un compenso per la modulazione e lo stand-by..penso costerebbe enormemente meno che fare accumuli idrogeno o invasi..non si pagherebebro penali (se esistono..) e ridurremmo CO2 del 80-90 %, mica dobbiamo ipiccarci per l'ultimo 10% no?

                                                    Però qui stiamo fantasticando..FER all'80%..smart grid..auto elettriche..spero di vivere abbastanza per vedere tutto ciò..
                                                    Marco
                                                    Quelle che già ci sono ce le dobbiamo tenere, non possiamo mica spostarle o spegnerle. Attualmente è impendabile fare accumulo, troppa poca l'efficienza dei sistemi e come dici tu costerebbe troppo. Per il futuro, quando si smantelleranno le centrali attuali, invece di farne di nuove si potrebbe optare per l'accumulo se le tecnologie saranno mature. FER all'80 % purtroppo mi sa che non le vedremo ne io ne tu(anche se spero il contrario). La mia idea è che dopo aver costruito quelle 3-4 grosse centrali che ci servono nell'immediato, aver assorbito i costi, cessato gli incentivi alle FER "pure", con i benefici che ne deriveranno poter puntare sull'accumulo da affiancare alle FER per renderle più funzionali. Ma mi sa che hai ragione tu, troppe fantasticherie su un futuro purtroppo molto lontano
                                                    Tot. Int. II CE 19,35 kWp AZIMUT: 40° SO TILT: 18°
                                                    90 Pannelli Kyocera KD 215 GH-2PU 2 Inverter Power One PVI 10.0 OUTD-IT
                                                    Dinami(VV) Latitudine: 38°32'0.40"N Longitudine: 16° 8'54.66"E

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                                                    • Originariamente inviato da solarwatt77 Visualizza il messaggio
                                                      cioè l' indiscrezione..dice che per imp.FV<20 kWp gli incentivi rimarrebbero gli stessi del III° Conto energia?
                                                      Questo è quanto afferma il distributore. Insomma una svolta dell'ultima ora (variazioni dopo bozza approvata e prima della pubblicazione sulla G.U.)...ma non trovo altre conferme.

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                                                      • Decreto Romani

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                                                        • A tutto venerdì sera non era ancora stato pubblicato, oggi non lo so. Lo scopriremo domani.
                                                          Ma ormai la situazione è questa... la pubblicazione in gazzetta è importante per alcune norme essenziali come potrebbero essere ad esempio quelle dei tempi dell'AU. Mi raccomando di non presentare pratiche di AU adesso... ricordo che dall'approvazione del Dlgs scatta la modifica a 90gg per le AU, ma solo per quelle presentate in data successiva all'entrata in vigore, che è il giorno dopo la pubblicazione in GU.
                                                          Ciao Fabio

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                                                          • Si, ma se sono sopra 1 MW (es su suolo industriale) dovranno fare prima l'assoggettabilità e solo dopo la AU

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                                                            • questo, almeno è ciò che sembra di capire dalla lettura della norma (fatta con i piedi come sempre)

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