Originariamente inviato da FUSO
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Per esempio, se passi da un normale pellet all’Agrifire con le medesime impostazioni, ti fai fuori la coclea nel giro di due mesi perché la coclea lavora troppo a contatto diretto con la fiamma. Più o meno con ogni prodotto devi modificare qualche parametro proprio per ottimizzare la combusione.
Inoltre se vuoi utilizzare del pellet di scarsa qualità, no problem, devi però considerare che questo potrebbe comportare dei problemi in fase di combustione, non avere il rendimento che ti aspettavi, pulizia più frequente, possibilità di incrostazioni, possibilità di depositi che ti usurano la coclea… tutto questo lo risolvi perdendo tempo e tante madonne nella manutenzione ordinaria.
Ho diversi clienti che si ostinano ad usare pellet di dubbia qualità ad un prezzo molto basso (2,90 al sacco) poi però nascono i problemi sia di regolazioni che di incrostazioni e i consumi quasi raddoppiano…. Quindi alla fine quanto veramente hanno risparmiato?
Quello che non capisco è perché nel primo periodo quando hai avuto dei problemi, tu non abbia richiesto un intervento da parte di un tecnico.
Ti riporto l’esempio di quel Cliente di Somma Lombardo: installato caldaia, dopo una settimana deluso dalla resa, chiamato tecnico = risolto problema.
Da parte mia il mio Cliente riceve sempre almeno 4 ore di istruzioni sul modo di utilizzare il “mulo bruciotutto”. Poi per dubbi ci sentiamo al telefono.
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