Riscaldamento a Pavimento (pavimento radiante): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI - EnergeticAmbiente.it

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Riscaldamento a Pavimento (pavimento radiante): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI

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  • Normalmente la scala graduata dei flussimetri è litri al minuto. Se conosci la marca puoi verificarlo con certezza nei datasheet dei componenti. Ciao
    Immergas Victrix 26 Plus & Inox sol 300 (3,7 m2) x 110 m2 - zona E - 2.559 gg
    2,9 kWp SolarWatt Blue 60P (7x260+4x270) su SE 3000 ( Sud -2°, Inclinazione 12°)

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    • Salve a tutti e complimenti per il forum, voglio scusarmi se la questione è già stata posta e se è già stata trovata una soluzione, ho usato il tasto cerca per vedere se c'erano posti simili, ma mi sono comunque perso nelle centinaia di post fatti fin ora.
      Comunque vi spiego subito la situazione: Da un mese mi sono trasferito in una abitazione di nuova costruzione in provincia di caserta che ha riscaldamento a pavimento con massetto della giacomini, valvole termostatiche giacomini, caldaia a condensazione ariston e termostati in tutte le stanze tranne i bagni. La casa ha inoltre il cappotto termico, infissi termo isolanti con vetri con "camera" a gas. LA temperatura per il riscaldamente è stata impostata a 40 gradi dal termo idraulico che ha montato tutto.
      Ho letto un pò ovunque che l'ideale per chi ha il riscaldamento a pavimento sarebbe di tenerlo acceso h24 per tutto l'inverno in modo da abbattere i costi ed ottimizzare il confort di calore interno.
      Io come suggerito anche dall'installatore dell' impianto e dei termostati, ho impostato i termostati nella zone giorno a una temperatura di 22° e nella camera da letto 19°, temperature per me confortevoli,
      Il riscaldamento così si accende solo per poco tempo, le stanze raggiungono la temperatura e il termostato stacca. Inoltre la casa è davvero ben isolata e la temperatura viene mantenuta per diverse ore prima di scendere anche di 0,1 gradi e far attaccare di nuovo il termostato, riassumendo quindi la maggior parte della giornata sono sempre ad una temperatura uguale o superiore a quella impostata sui termostati, e in casa si sta davvero molto caldi.
      vado quindi bene così a livello di risparmio energetico e consumi? o dovrei cercare di tenere il riscaldamento acceso il più possibile?

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      • Dipende a quanto cala la temperatura prima che il termostato scatti.

        Se la casa mantiene bene il caldo significa che farà alcune piccole accensioni perché quando parte produce così tanto calore che il termostato subito sale e l’impianto si spegne di nuovo. Verifica che la caldaia rimanga accesa almeno una mezzoretta. Ma giusto perché accendere e spegnere di continuo non va bene per nessun apparecchio elettronico.

        Fermo restando che 40° nell’acqua del pavimento, per la situazione che descrivi, mi sembrano francamente tanti.

        Ho come l’impressione che l’impianto stia più spento che acceso. Questa cosa va verificata bene.

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        • Esattamente, l'impianto è più spento che acceso, quando accende lo fa per poco, anche a seconda di quanto fa freddo fuori. Ho portato la temperatura della caldaia a 35° adesso, vediamo un pò come si comporta. nel caso dici che potrei scendere ancora di più con la temperatura caldaia? o rischio che poi non riscalda a sufficienza il pavimento?
          grazie mille per la risposta!

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          • Bisogna anche capire se la caldaia riesce a modulare fino a 35°, se il pavimento ha poca richiesta di acqua calda probabilmente non cambierà quasi nulla. Le ultime caldaie moderne però a 35° in genere ci arrivano senza fare on/off.

            Dovresti trovare la temperatura giusta per cui quando fa freddo i termostati non chiudono mai dato che la caldaia non riuscità a soddisfare la richiesta del pavimento. Ipoteticamente se tu vuoi 22° in casa e riesci a mantenerti più o meno a 21.5-22.5 l’impianto non si fermerà mai ed i termostati non chiuderanno mai. Intanto setta a 35° e vedi se i termostati stanno accesi per più tempo rispetto a prima.

            Quando farà più freddo avrai bisogno di acqua più calda, quindi abbassare la temperatura dell’acqua nel pavimento può risolvere solo marginalmente il tuo problema. Dovresti anche verificare e settare la curva climatica della caldaia, ma quello mi sa che lo fai con l’aiuto dell’assistenza tecnica, dopo che gli avrai spiegato il problema.

            Intanto vedi se riesci ad arrivare alla fine dell’inverno così, settando a 35 o magari 37° e poi aspettando di capire se a gennaio-marzo riuscirai ancora a scaldare casa con questa temperatura. Se ti sta bene avere 22° in casa ti consiglio anche di verificare a che temperatura i termostati chiudono dopo che hai raggiunto i 22°, potrebbero chiudere a 22 ma anche a 22.5° ad esempio.

            Sempre sperando che non ci siano altre valvole o limitatori di temperatura sull’impianto radiante, ad esempio una valvola termostatica nei collettori.

            Se imposti 40° nella caldaia ti ritrovi 40° anche nei collettori?

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            • Ti rispondo in ordine:
              1) non so cosa vuole dire "se la caldaia riesce a modulare fino a 35°"
              2) con la temperatura a 35 gradi il soggiorno ha attaccato verso le 15 ed è ancora acceso, quindi ha superato il paio d'ore abbondanti di accensione della caldia continuate.
              3) non ho valvole ne limitatori sull'impianto, ho appena controllato dal pannello che ho in casa e la temperatura di entrata acqua calda e sui 35° quella di ritorno 30° circa. quindi dovrei trovarmi con tutte le impostazioni
              - il termostato stacca preciso a 22 - 22,1 gradi e riprende già a 21,9. sono gli smarther della Bticino.

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              • Tieni così fino a marzo o fino a quando vedi che non riuscirai ad arrivare a 22° per la chiusura dei termostati. A quel punto aumenta 1-2° e lascia tutto così per sempre. Avrai un funzionamento più intermittente ad inizio di stagione ed un funzionamento "sempre acceso" in pieno inverno, ipoteticamente.

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                • Buonasera, avrei una domanda veloce, vi capita che quando la pompa di calore (nel mio caso) fa acs in un pit, il caldo "passa" la valvola tre vie e arriva a scaldare i collettori del radiante a pavimento? Perchè a me succede sempre, arriva anche a 45°, è normale o c'è qualche problema?
                  Grazie mille
                  Provincia di Rimini, 2186GG Zona E, superficie 140mq, Eph 68Kwh/mq, 5.86Kw dispersione MAX a -5.19 °C
                  Panasonic Aquarea 9Kw ACS:Cordivari Termomas 3 PDC, FV: 6Kwp

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                  • 1) non so cosa vuole dire "se la caldaia riesce a modulare fino a 35°"
                    Vuol dire che la caldaia riesce ad erogare una potenza minima senza spegnersi (es. caldaia da 24 kWt con modulazione 1:10 vuol dire che può erogare potenza minima di 2,4 kW e se questa dovesse essere eccessiva, la caldaia si spegne...).

                    2) con la temperatura a 35 gradi il soggiorno ha attaccato verso le 15 ed è ancora acceso, quindi ha superato il paio d'ore abbondanti di accensione della caldia continuate.
                    Bene così...

                    il termostato stacca preciso a 22 - 22,1 gradi e riprende già a 21,9. sono gli smarther della Bticino.
                    Io li regolerei in maniera più larga e cioè darei un delata di almeno 0,2-0,3, cioè stacca a 22 e riprende a 21,7/8.

                    Buonasera, avrei una domanda veloce, vi capita che quando la pompa di calore (nel mio caso) fa acs in un pit, il caldo "passa" la valvola tre vie e arriva a scaldare i collettori del radiante a pavimento?
                    Quando termina di effettuare ACS, la valvola e si sposta su riscaldamento, naturalmente nei tubi c'è acqua molto calda, ma dura pochi secondi finchè non si miscela all'acqua più fredda del riscaldamento. Nel frattempo la PDC non parte finchè la T di mandata non torna ad una temperatura accettabile (cioè quella impostata per il riscaldamento).
                    E' strano però che durante il funzionamento in ACS tu senta il calore anche nei collettori del pavimento. A meno che non siano vicinissimi alla valvola e il calore si trasmette per conduzione, il fenomeno non dovrebbe accadere...

                    saluti

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                    • Allora, provo a rispondere a tutti con un po' di calma...
                      Premetto che ho voluto fare una prova ed ho alzato la temperatura al massimo di tutti i termostati al piano primo, esclusa la camera matrimoniale (altrimenti mi cucino ). Cosi voglio vedere che temperatura riesco a raggiungere nelle varie stanze. Considerate che le camere e il ripostiglio son praticamente vuoti, non ci sono mobili. Solo il bagno e la camera matrimoniale sono arredate.
                      Quindi riassumendo, la situazione attuale è la seguente:
                      • piano terra (Soggiorno/cucina + bagno PT) comandato da un unico termostato, puntato a 20.5 gradi.
                      • Piano primo con tutti i termostati alzati a oltre 30° tranne quello della camera matrimoniale.


                      Partiamo dall’inizio…

                      Originariamente inviato da mArCo1928 Visualizza il messaggio
                      O la casa è piena di finestre scorrevoli e disperdi per ventilazione, o il pavimento di sopra ha i letti quindi la superficie riscaldante è ridotta al minimo e non scaldi, se il tetto è in legno potrebbe essere stato fatto male e spiffera pure quello. Di cose ce ne sono tante. Se non hai caldo probabilmente non è neanche colpa del riscaldamento.
                      Nessuna finestra scorrevole tutte finestre normali e di recente fabbricazione.
                      Il discorso della superficie riscaldante ridotta diciamo che è valido solo per il bagno in quanto le altre camere sono completamente “spoglie” l’unica arredata è la matrimoniale che però ha il termostato puntato basso.
                      La casa ha un solaio in cemento con sotto tetto isolato con 10 cm di lana di roccia (o lana di vetro, non ricordo)

                      Originariamente inviato da mArCo1928 Visualizza il messaggio
                      edit: vedo che hai già fatto delle prove con le temperature, siamo sicuri che il circolatore della caldaia sia sufficiente? Chiamare l’assistenza tecnica della caldaia piuttosto che l’idraulico?

                      E stato montato un secondo circolatore ella WILO modello Yonos PICO-I. Non so se è sufficiente. Se qualcuno mi spiega come posso verificarlo lo faccio subito. La caldaia è una Vaillant ecoTEC plus.

                      Originariamente inviato da mArCo1928 Visualizza il messaggio
                      Compra un pirometro e puntalo a terra del piano terra, a soffitto del piano terra e idem al piano primo, è la prima cosa da fare. Poi dicci com’è fatta sta casa e se magari hai un seminterrato che comunica con zone aperte che spifferano. Non ultimo, metti fianco a fianco i termostati e verifica che leggano la stessa temperatura.
                      io a casa mia ho l’accumulo che segna 40°, poi vai alla miscelatrice e vedi 30, vai al collettore del p.t. leggi 45. Sono termometri da 4 soldi e prendono pure un sacco di botte, spesso si starano.

                      Faccio volentieri la prova del pirometro, me ne compro uno e faccio tutte le rilevazioni del caso. Sai consigliarmi qualche modello? O quali caratteristiche deve avere in particolare?
                      La casa è composta da piano interrato non comunicante con l’esterno se non tramite delle finestre. La caldaia si trova al piano interrato. Poi ci sono piano terra e primo. Il solaio come detto è un solaio in latero cemento con sotto tetto.
                      I termostati delle stanze li avevo già verificati con un termometro e tutte le temperature tornavano.

                      Originariamente inviato da Bowen Visualizza il messaggio
                      Non ho capito una cosa , la caldaia ha 1 circolatore , e poi ne hai un altro della wilo fuori ? Quindi hai un compensatore ? Oppure hai wilo e basta ? E poi che wilo ?
                      Originariamente inviato da Bowen Visualizza il messaggio
                      Scusa . allora dici che hai dopo la caldaia 1 valvola 3 vie e poi un altro circolatore wilo e poi dei T x diramare . ma mi pare un po strano come installazione . normalmente se si aggiunge un circolatore è perché si ritiene che quello caldaia non sia in grado di vincere le partite di carico o di vincerle di poco dando quindi poca circolazione , ma ci vuole un compensatore/disgiuntore fra i 2 circolatori .
                      Rispondo ad entrambi allegando una foto della zona caldaia, cosi si capisce meglio:
                      Dropbox - Impianto caldaia.jpg - Simplify your life

                      La caldaia è una Vaillant ecoTEC plus poi c’è il compensatore, poi verso il basso parte l’impianto dell’alta temperatura (generalmente mai in funzione) per il termo in lavanderia, quello al bagno PT, quello al bagno P1 e un fancoil che scalda la taverna, con un circolatore Wilo-Yonos PICO-I. Verso l’alto invece si va verso l’impianto della bassa temperatura con valvola miscelatrice a 3 vie e pompa di circolazione Wilo come la precedente.

                      Originariamente inviato da rrrmori53 Visualizza il messaggio
                      Quei prodotti li servono, come dice il nome a fluidificare l'impasto, se non fosse stato piu attivo il prodotto avrebbero avuto grosse difficolta a stendere il massetto e sarebbero certamente rimasti dei fori
                      Buttarlo sopra dopo ha il solo scopo di buttare via soldi e tempo
                      Comunque sia se sono riusciti a stendere il massetto in modo decente il guaio sta da un'altra parte
                      SECONDO LA MIA ESPERIENZA
                      Per fortuna sono riusciti a stendere il massetto ugualmente, per cui le tue parole mi consolano… pensavo che questo problema dell’impianto fosse legato al massetto, e quindi irrisolvibile.

                      Originariamente inviato da energezio Visualizza il messaggio
                      Genio79 e se provassi a fare il contrario ciudere il ritorno del 1 piano e aprire il ritorno del PT mi sembra un problema di sbilanciamento tra i due piani.
                      Scusa, intendi chiudere i flussimetri del piano primo (cioè il piano che scalda meno)? Ma chiudendo i circuiti non va più calore dall’altra parte?

                      Scusate per il lungo post ma ho cercato di rispondere a tutti in un unico messaggio!

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                      • A parte che non capisco il senso di tutti quei barili uno dietro all' altro . ma , il discorso 1 è che se tu hai una portata paritetica caldaia e impianto , quindi circolatori , le temperature saranno pressoché identiche , altrimenti no . questo x le temperature . se poi sotto sei sempre o quasi sempre chiuso , a cosa serve andare in alta T x adoperare sempre e solo la bassa T ? Perciò vai a bassa T dalla caldaia , aggiusta il tiro delle portate x renderle paritetiche , e metti i termostati a 30 gradi . e vedi , se 1 piano ti affoga dal caldo e un altro hai freddo , strozza qualche circuito o ritorno o detentore e vedi di bilanciare il secondario . dopo vedi la T minima che ti serve x stare al caldo .

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                        • Oltre a ciò io credo sia sbagliata la centrale . secondo me il barilotto del ritorno , non deve essere attaccato all' andata che lo attraversa . perché se i 2 circolatori andassero sempre , prima o poi ci sarebbe un discorso parassitario di uno nei confronti dell' altro , ma lavorando su una dorsale entrambi , ma sul compensatore , solo portate enormi manderebbero in crisi il sistema circolatorio . non vorrei sbagliarmi ma temo sia così

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                          • Secondo me con tutti quei disgiuntori arriva poca acqua all’impianto. Ti tocca tenere l’acqua del pavimento ad almeno 35° e far lavorare il piano terra ON/Off tramite termostato e piano primo sempre tutto aperto.

                            I 35° li hai impostati nella caldaia o nella valvola che vedo in foto? È una valvola miscelatrice?

                            Commenta


                            • Originariamente inviato da Bowen Visualizza il messaggio
                              A parte che non capisco il senso di tutti quei barili uno dietro all' altro . ma , il discorso 1 è che se tu hai una portata paritetica caldaia e impianto , quindi circolatori , le temperature saranno pressoché identiche , altrimenti no . questo x le temperature . se poi sotto sei sempre o quasi sempre chiuso , a cosa serve andare in alta T x adoperare sempre e solo la bassa T ? Perciò vai a bassa T dalla caldaia , aggiusta il tiro delle portate x renderle paritetiche , e metti i termostati a 30 gradi . e vedi , se 1 piano ti affoga dal caldo e un altro hai freddo , strozza qualche circuito o ritorno o detentore e vedi di bilanciare il secondario . dopo vedi la T minima che ti serve x stare al caldo .
                              So che questa sarebbe la strada corretta da prendere, ma l’anno scorso avevo fatto la prova di alzare tutti i termostati e cosi facendo avevo 20 gradi al piano primo e 24 al piano terra con tutti i flussimetri quasi completamente chiusi nel collettore del piano terra.

                              Originariamente inviato da Bowen Visualizza il messaggio
                              Oltre a ciò io credo sia sbagliata la centrale . secondo me il barilotto del ritorno , non deve essere attaccato all' andata che lo attraversa . perché se i 2 circolatori andassero sempre , prima o poi ci sarebbe un discorso parassitario di uno nei confronti dell' altro , ma lavorando su una dorsale entrambi , ma sul compensatore , solo portate enormi manderebbero in crisi il sistema circolatorio . non vorrei sbagliarmi ma temo sia così
                              I due circolatori dei quali parli qui intendi le 2 pompe wilo? Quella per la bassa T e quella per l’alta T?

                              Originariamente inviato da mArCo1928 Visualizza il messaggio
                              Secondo me con tutti quei disgiuntori arriva poca acqua all’impianto. Ti tocca tenere l’acqua del pavimento ad almeno 35° e far lavorare il piano terra ON/Off tramite termostato e piano primo sempre tutto aperto.

                              I 35° li hai impostati nella caldaia o nella valvola che vedo in foto? È una valvola miscelatrice?
                              Come faccio a controllare se effettivamente arriva poca acqua all’impianto? C’è un modo?
                              I 35 gradi li ho impostati nella valvola miscelatrice in modo tale che all’impianto arrivi sempre acqua alla stessa temperatura… se lascio la valvola aperta e la caldaia impostata a 35 l’acqua che entra varia dai 30 ai 40° in base a come sta andando la caldaia che non riesce a modulare i 35 gradi per cui pendola…
                              Un’ultima cosa, il circolatore wilo della Bassa T l’ho impostato a velocità modulante massima. Meglio velocità costante al massimo oppure cercare una velocità adatta all’impianto? In quest’ultimo caso come si fa?

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                              • Scommetto che di sopra hai il parquet e di sotto le piastrelle.

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                                • Originariamente inviato da GeNiO790 Visualizza il messaggio

                                  Scusa, intendi chiudere i flussimetri del piano primo (cioè il piano che scalda meno)? Ma chiudendo i circuiti non va più calore dall’altra parte?

                                  Scusate per il lungo post ma ho cercato di rispondere a tutti in un unico messaggio!
                                  non so come li chiami tu, intendo dire di strozzare gradatamente i ritorni delle serpentine del primo piano e via via aprire i ritorni delle serpentine del PT gradualmente in modo da equilibrare il tutto
                                  Fotovoltaico: 5 kwp; 20 moduli SolonBlue 220/16 da 250w Inverter: Samil 5200 TL-D doppio mppt;Orientamento: 12 pannelli 11°sud, 8 pannelli 101°ovest. Tilt 25°

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                                  • Originariamente inviato da mArCo1928 Visualizza il messaggio
                                    Scommetto che di sopra hai il parquet e di sotto le piastrelle.
                                    Vero, al piano primo ho il laminato nelle camere, ma nel bagno ho piastrelle, avevo valutato anche questo ma poi vedo che la temperatura del bagno (che ah le piastrelle) è pari alla temperatura delle altre stanze che hanno il parquet, allora avevo escluso la cosa.
                                    Considera che in fase di progettazione avevo avvisato il termotecnico che avrei utilizzato laminato e mi ha detto che ha tenuto conto della cosa… infatti nelle camere dove ho il laminato e nel bagno, nel quale ho piastrelle, raggiungo le stesse identiche temperature.

                                    Originariamente inviato da energezio Visualizza il messaggio
                                    non so come li chiami tu, intendo dire di strozzare gradatamente i ritorni delle serpentine del primo piano e via via aprire i ritorni delle serpentine del PT gradualmente in modo da equilibrare il tutto
                                    Cavoli io ho sempre fatto il contrario… ho sempre strozzato i flussimetri del piano terra, quello che scalda di più, perché mi era stato suggerito cosi. A questo punto proverò a fare anche come suggerisci tu!

                                    P.S. come suggeritomi ho acquistato un pirometro, sono in attesa che arrivi per fare le prove sulle temperature dei tubi di mandata e ritorno dei vari circuiti all’interno del collettore.

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                                    • Le prove falle puntando al pavimento ed alle pareti per fare un censimento delle temperature superficiali. Da li si può trarre qualche conclusione sull’efficacia dell’impianto. Però devi avere metodo, devi prima di tutto impostare la miscelatrice a 35 o 40 ed aprire tutti i collettori. Devi creare una situazione ripetibile e quindi agire con metodo scientifico altrimenti prove a caso o disordinate non aiuteranno. Già c’è la temperatura ambiente esterna d’impiccio.

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                                      • Riscaldamento a Pavimento (pavimento radiante): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI

                                        Originariamente inviato da GeNiO790 Visualizza il messaggio
                                        Cavoli io ho sempre fatto il contrario… ho sempre strozzato i flussimetri del piano terra, quello che scalda di più, perché mi era stato suggerito cosi. A questo punto proverò a fare anche come suggerisci tu!
                                        Fallo, e avrai ancora più caldo al PT e ancora più freddo al P1
                                        PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                                        • Originariamente inviato da mArCo1928 Visualizza il messaggio
                                          Le prove falle puntando al pavimento ed alle pareti per fare un censimento delle temperature superficiali. Da li si può trarre qualche conclusione sull’efficacia dell’impianto. Però devi avere metodo, devi prima di tutto impostare la miscelatrice a 35 o 40 ed aprire tutti i collettori. Devi creare una situazione ripetibile e quindi agire con metodo scientifico altrimenti prove a caso o disordinate non aiuteranno. Già c’è la temperatura ambiente esterna d’impiccio.
                                          Ok, farò cosi, imposto la miscelatrice a 30° e apro tutto (altrimenti mi cucino in camera da letto…) poi come dici di procedere? Chiudere i flussimetri in base a dove ho le zone più calde?? Il circolatore wilo lo imposto a velocità costante o variabile??
                                          Altra cosa, giusto per capire, come portata minima impostabile, chiudendo i flussimetri a quanto posso arrivare?? 1 L/min? 0.5 L/min? Questi valori sono troppo bassi?
                                          Piccola precisazione che non so se è andata persa tra i vari post, attualmente ho il pavimento al piano primo MOOOOLTO ma molto più caldo del pavimento al piano terra… per farvi capire, al piano terra con piede scalzo non si avverte sensazione di caldo, mentre al piano primo si sente subito.
                                          Inoltre la cosa strana, come avevo già detto qualche post fa, è che la differenza tra la mandata e il ritorno dei vari circuiti al piano primo è di 2°-3°… e al piano terra di 5°-6°.

                                          Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggio
                                          Fallo, e avrai ancora più caldo al PT e ancora più freddo al P1
                                          Ah ok, allora avevo ragione io!

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                                          • Io continuo a pensare che non ti abbiano isolato il P1.
                                            PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                                            • Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggio
                                              Io continuo a pensare che non ti abbiano isolato il P1.
                                              Guarda, dalle foto che mi ha passato l'impresa riguardanti i lavori in corso, su alcune pareti si vede la lana di vetro tra i foratoni di laterizio (stesso isolamento che c'è al PT) quindi presumo che sia stato fatto su tutte le pareti... L'isolamento del solaio tra piano primo e sottotetto l'ho fatto personalmente.

                                              EDIT: Potrò comunque verificare con pirometro giusto?

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                                              • No ma io parlo dell’isolamento del radiante, non della soletta.

                                                Prova a misurare la T del soffitto o anche solo a metterci una mano.
                                                PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                                                • Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggio
                                                  No ma io parlo dell’isolamento del radiante, non della soletta.

                                                  Prova a misurare la T del soffitto o anche solo a metterci una mano.
                                                  Per isolamento del radiante intendi i pannelli di "polistirolo" o similare che hanno quelle bugne che servono a incastrare i tubi?

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                                                  • secondo me è un semplice sbilanciamento fra i 2 piani , ma sei sicuro non ci sia ARIA nei circuiti del piano che non scalda ? fatto ciò devi appunto chiudere un pochino le portate al piano che scalda bene .

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                                                    • Originariamente inviato da GeNiO790 Visualizza il messaggio
                                                      Per isolamento del radiante intendi i pannelli di "polistirolo" o similare che hanno quelle bugne che servono a incastrare i tubi?

                                                      Si, prova a misurare il soffitto.
                                                      PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                                                      • Buonasera a tutti, abbiamo da poco ristrutturato casa con impianto a pavimento radiante con calda a condensazione.
                                                        Premetto che ho zero esperienza negli impianti con pavimento radiante, ho sempre vissuto in abitazioni con riscaldamento "tradizionale" a radiatori.
                                                        Abbiamo scelto di investire sul pavimento radiante per avere una temperatura uniforme in tutta la casa.
                                                        Ho il dubbio che la taratura dell'impianto non sia stata fatta correttamente dalla ditta installatrice.
                                                        La mia voglia di approfondire nasce dal fatto che tra zona giorno e zona notte ci sono circa 1,5°C di differenza (più caldo nella zona giorno), vorrei invece avere una temperatura il più possibile uniforme in tutta casa, se possibile leggermente più bassa nella zona notte.
                                                        Queste le caratteristiche dell'impianto:
                                                        - Caldaia condensazione 28kW (con impianto solare per ACS)
                                                        - Piano terra, circa 90/100mq
                                                        - Termostato on-off generico con possibilità di funzionamento anche in modalità proporzionale.
                                                        Questi i dati che sono riuscito ad estrarre con alcuni sensori piazzati per casa:
                                                        - I flussimetri collegati sul collettore indicano più o meno lo stesso valore su tutti i tubi di mandata (circa 2 litri/min). Sono stati regolati?
                                                        - La temperatura generale di mandata, letta sul termometro collegato al collettore di mandata, registra quasi 50°C. E' una termperatura corretta?
                                                        - La temperatura generale di ritorno, letta sul termometro collegato al collettore di ritorno poco prima che il termostato staccasse la caldaia, poco fa registrava 32°C. 18°C di differenza mi sembrano un po troppi.
                                                        - Qua sotto un grafico con il confronto della temperatura di una stanza nella zona giorno, una nella zona notte e la temperatura del pavimento registrata nella zona giorno. Di fatto la caldaia sta accesa solo per poco, a caldaia spenta la sensazione è di "freddo".
                                                        Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                                        Ho difficoltà, dovuta alla mia inesperienza, a capire come regolare il termostato (e/o la caldaia) per avere una sensazione di calore tutto il giorno (magari abbassando di qualche grado il termostato la notte).
                                                        Posso intervenire in qualche modo per migliorare la situazione?

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                                                        • Con pavimento intendi la temperatura superficiale immagino, se dici che l’acqua è a 50°.

                                                          Semplicemente dovresti diminuire la temperatura dell’acqua dalla caldaia, se la casa è mediamente isolata bastano anche 35° per temperature medie esterne di 2-7°. L’ordine di grandezza è questo.

                                                          Fatto ciò passi al bilanciamento dei circuiti.

                                                          Mi sa che hai investito nel pavimento radiante ma l’installatore non valeva granché. La caldaia è settata come se avessi i radiatori. Hai termoarredi in giro per casa?

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                                                          • Originariamente inviato da mArCo1928 Visualizza il messaggio
                                                            Con pavimento intendi la temperatura superficiale immagino, se dici che l’acqua è a 50°.
                                                            Esatto, ho posizionato una sonda a contatto con il pavimento.

                                                            Originariamente inviato da mArCo1928 Visualizza il messaggio
                                                            Semplicemente dovresti diminuire la temperatura dell’acqua dalla caldaia, se la casa è mediamente isolata bastano anche 35° per temperature medie esterne di 2-7°. L’ordine di grandezza è questo.
                                                            Fatto ciò passi al bilanciamento dei circuiti.
                                                            Proverò ad impostarla a 35° e poi eventualmente salire o scendere in base a quanto rilevo.
                                                            Data una certa temperatura target sul termostato (es. 18°, ho letto che rispetto ai radiatori occorre scendere di 2 gradi per ottenere lo stesso livello di comfort) l'obiettivo è trovare il valore dell'acqua di mandata che fa rimanere quasi sempre accesa la caldaia?
                                                            A livello di consumi, lavorando 2-4h al giorno per portare l'acqua a 50°C o lavorando 24h a temperatura costante (es 35°C) ottengo benefici anche in termini di consumi nella seconda modalità?
                                                            Per avere un paragone, quanti gradi mi dovrei aspettare sulla superfice del pavimento?
                                                            In questi giorni la temperatura esterna oscilla tra i 13°C di giorno e 5°C di notte

                                                            Originariamente inviato da mArCo1928 Visualizza il messaggio
                                                            Mi sa che hai investito nel pavimento radiante ma l’installatore non valeva granché. La caldaia è settata come se avessi i radiatori. Hai termoarredi in giro per casa?
                                                            E' il dubbio che mi sta venendo, in ogni caso il collaudo dell'impianto è stato fatto d'estate e solo da poco la casa è abitata.
                                                            Gli unici radiatori (la caldaia ha circuito ad alta e bassa temperatura) sono nei bagni, ma vengono accesi manualmente solo in caso di necessità.
                                                            Credo che ricontatterò l'idraulico per fare il punto della situazione, volevo però essere preparato per capire anche come gestirla nel tempo.
                                                            Sapete consigliarmi anche qualche lettura di base per la regolazione dell'impianto?

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                                                            • Se hai i termoarredi puoi tenere l’acqua a 37-38°, sarà più che sufficiente a scaldare asciugamani e accappatoi. Anche perché se in casa si sta bene non c’è tutta questa necessità di avere l’accappatoio bollente. Diverso se in casa avessi 19°. Più la temperatura dell’acqua è bassa più la caldaia è efficiente dato che i fumi di scarico condenseranno, la famosa caldaia a condensazione. Se tieni l’acqua a 50° accesa per 20 minuti ogni 2 ore consumi come una caldaia di 30 anni fa probabilmente. Se arrivi ad un risultato di funzionamento continuativo nelle 24 ore sei al top, ma se non c’è una regolazione settata bene non lo farai mai. Bisognerebbe sentire cosa dice il tecnico della caldaia. Io vedo che con una caldaia recente e termostato vagamente avanzato la caldaia si regola da sola per non sparare 50° nei termo e farti squagliare dal caldo, bensì da calore pian piano per favorire un lento e graduale scaldarsi dell’ambiente, anche con l’aiuto della sonda di temperatura interna al termostato in appartamento.

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