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Apparato Focardi-Rossi

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  • @bepo,, Tieni presente che parliamo di una termocoppia, quindi con tempi di risposta elevati, anche soli 5 Hz vanno più che bene.
    Ciao
    __________________________________________________ ___________________________________________
    Stirling

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    • Originariamente inviato da SGF Visualizza il messaggio
      Tutto apposto, Il protocollo/programmino "firma" e in funzione, per ora può bastare.
      Bene. In fin dei conti potrebbe essere sufficiente quello lato Arduino...

      Ah proposito di capello :4, ho notato che la risoluzione è di 1023 punti...pochi...come fare?
      Per le sonde calorimetro può andare, su 100 C° riusciamo ad ottenere una risoluzione di un decimo di C°, o quasi.
      Ma per la TC K del nocciolo, niente virgola...? Se serve implementeremo con un ADC 16bit...!?
      Tra l'LM35, la termocoppia, la compensazione e la linearizzazione difficilmente riusciresti a raggiungere una errore complessivo inferiore a +-0.5°C sulla temperatura misurata, quindi non ha senso campionare a più di 10 bit. In generale le msiure di temperatura ottenute con sensori elettronici difficilmente hanno precisioni superiori a 0.1°C, e anche 0.5°C è considerato buono (molti strumenti commerciali non fanno molto meglio di così). La temperatura è una grandezza piuttosto difficile da misurare con precisione...
      Un modo che si utilizza per aumentare artificialmente la risoluzione è fare diverse medie sulle misure. Questo accorgimento si potrebbe utilizzare, anche perchè è facile da implementare e riduce il rumore.

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      • @vettore, sono d'accordo, per ora lasciamo il mondo come è. Sé poi si presentano dei problemi, in seguito agiremo di conseguenza.
        Intanto, per i grafici, ho trovato quest'altro programmino, probabilmente è quello che cercavamo...LiveGraph: Distinctive features
        Ciao
        __________________________________________________ ___________________________________________
        Stirling

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        • Note di Moderazione:
          Invito tutti a non postare considerazioni generiche sull'esperimento 'Focardi Rossi' in questo thread, che va dedicato solo alle considerazioni tecniche (vedi esperienze di SGF e piolos). Invito tutti gli utenti che vogliono ragionare sull'esperimento, di postare nella sezione "Apparato Rossi - Focardi? Verita o bufala?" raggiungibile da questo link .
          Grazie.

          ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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          • Buonasera a tutti, tramite l'università di padova sono riuscito a contattare Focardi, il quale gentilmente ha risposto alla mia mail. Gli avevo chiesto se c'era la possibilità di fare una tesi presso i loro laboratori. Vi incollo la sua risposta, da cui si possono fare molte ipotesi...

            Caro dott Piccolo,
            Allego a questa mail il testo dell'articolo scritto dall'ing Rossi e da me e
            relativo al sistema che abbiamo messo a punto. In condizioni normali questo
            articolo si puo' trovare in rete; in questo periodo il sito e' intasato per
            i numerosi accessi (di solito ci si arriva scrivendo su google: Focardi
            Rossi nickel).
            Probabilmente l'ing Rossi ci mettera' a disposizione una cella funzionante
            (non so quando) che verra' utilizzata da me e dai miei collaboratori per
            fare misure onde avere conferma del modello teorico descritto nell'articolo
            che le invio. In pratica si tratta di misurare le energie dei raggi gamma
            emessi dai vari isotopi del rame. Come descritto nel brevetto di Rossi,
            oltre al nickel e all'idrogeno e' presente nel sistema un particolare
            additivo, la cui composizion chimica e' riservata. Per questo motivo
            ritengo che l'ing. Rossi introdurra' nel protocollo di accordo che verra'
            firmato col dipartimento di fisica una clausola che imporra' la totale
            riservatezza sulle energie dei gamma osservati, fatta esclusione per i gamma
            emessi dal rame o dal nichel, onde evitare che si possa ricostruire da esse
            la natura chimica dell'additivo.
            Con i piu cordiali saluti
            Sergio Focardi
            Oltre al fatto che viene rimarcato che la cella è di Rossi e Focardi deve ancora metterci le mani, sembra che la presenza del terzo elemento sia fondamentale per la riuscita dell'esperimento...qualcuno di voi ha qualche idea in proposito? Il fatto che il terzo elemento sia individuabile tramite raggi gamma, viene rimarcato sia in questa mail che nel video della conferenza stampa tenuta dopo l'esperimento di Bologna. Magari questo può essere un valido indizio per qualcuno con conoscenze in materia

            PS: sto cercando di replicare l'esperimento in zona Padova (almeno finchè non trovo qualche appoggio presso l'univeristà), se c'è qualcuno della zona che può darmi una mano, sicuramente in due si lavora meglio che da soli

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            • Originariamente inviato da sil-ver Visualizza il messaggio
              Oltre al fatto che viene rimarcato che la cella è di Rossi e Focardi deve ancora metterci le mani, sembra che la presenza del terzo elemento sia fondamentale per la riuscita dell'esperimento...qualcuno di voi ha qualche idea in proposito?
              Se ne parla anche qui con dovizia di particolari:
              RE: [Vo]:Am-243 - the Rossi smoking gun? (smoking boot)?
              si fa riferimento al terzo elemento che potrebbe essere un isotopo radioattivo
              ( thorio, amenicio, uranio naturale...).
              Purtroppo non e' il mio campo di competenza.

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              • Originariamente inviato da rimlock Visualizza il messaggio
                Se ne parla anche qui con dovizia di particolari:
                RE: [Vo]:Am-243 - the Rossi smoking gun? (smoking boot)?
                si fa riferimento al terzo elemento che potrebbe essere un isotopo radioattivo ( thorio, amenicio, uranio naturale...).
                Si possono fare tutte le ipotesi che si vogliono, ma mi sa che passerà diverso tempo prima che questa informazione venga diffusa (ammesso che lo sia prima o poi). In ogni caso gli additivi servono per ottenere maggiore facilità di accensione della reazione, ma probabilmente non sono ne indispensabili ne "unici". Vi ricordo ancora una votla che già diverso tempo da Focardi, Piantelli ed altri hanno ottenuto per caso l'accensione della reazione, partendo da materiali normalissimi (niente nanoparticelle, niente additivi o trattamenti strani...). Evidentemente Rossi ha trovato la via "facile" e sicura, ma non è affatto detto che sia l'unica ne la migliore.

                Riguardo agli spettri dei gamma, ho saputo che sono sufficienti per capire moltissime cose sia sugli elementi che li emettono sia su quelli che li assorbono lungo il loro percorso. Quindi nella dimostrazione di gennaio non avrebbero dato informazioni su un solo elemento, ma su quasi tutti quelli presenti nel reattore ed avrebbero addirittura evidenziato alcuni particolari costruttivi.

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                • Originariamente inviato da Vettore Visualizza il messaggio

                  Riguardo agli spettri dei gamma, ho saputo...
                  Ti prego, giuraci che è vero!!

                  (fonte?)
                  http://i55.tinypic.com/2ajdws9.jpg

                  Commenta


                  • Originariamente inviato da Blade Runner Visualizza il messaggio
                    Ti prego, giuraci che è vero!!
                    (fonte?)
                    Non sono un fisico nucleare, ma a posteriori mi sembra verosimile.
                    Avevo questo dubbio fin da quando se n'era parlato, così l'ho chiesto a un paio di fisici (che si sono occupati di radiazioni gamma in passato ma che non sapevano nulla dell'esperimento di Bologna), che mi hanno detto più o meno quello che ho scritto.

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                    • ha capito male!
                      credevo che avessi parlato con fonti vicino a Rossi-Focardi !!
                      http://i55.tinypic.com/2ajdws9.jpg

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                      • credevo che avessi parlato con fonti vicino a Rossi-Focardi
                        Fammi capire....dove sta la differenza?

                        Che il discorso sugli spettri dei gamma l'abbiano fatto fonti vicine a Rossi o altri fisici non mi pare cambi la sostanza delle cose.

                        Riguardo all'annuncio di Mills...potrebbe forse essere, almeno in parte, una risposta a chi si chiedeva come mai Rossi e Focardi avessero scelto proprio la data che ben conosciamo per la presentazione del loro catalizzatore.
                        Ultima modifica di ifftb; 10-02-2011, 17:16.

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                        • Originariamente inviato da Fraccanario
                          Il 14- febbraio 2011 Il Dr. Mills PRESENTERA' “Thermally Reversible Hydrino Catalyst Systems as a New Power Source”
                          Mi pare che si tratti di una presentazione ad una conferenza, non una dimostrazione come quella di Bologna.
                          E a proposito di conferenze, in questi giorni è in corso l'ICCF16, in cui si parlerà del lavoro di Rossi e Focardi. Per curiosità ho scorso il programma della conferenza, e mi ha stupito un pò vedere più o meno sempre le stesse cose: deuterio e palladio in tutte le salse! C'è qualche lavoro che si discosta di più da questa linea, ma il grosso si concentra ancora sulle due tecniche classiche (elettrolitica e in gas, ma sempre D-Pd più o meno). Questa cosa mi stupisce un pò, perchè se abbiamo imparato una cosa in questi anni è proprio che le reazioni LENR avvengono in una incredibile varietà di condizioni e materiali, perfino in quelli che teoricamente dovrebbero essere i più stabili nuclearmente, come il ferro. Perchè ostinarsi quindi con elementi e teorie vecchie? (Secondo cui il deuterio dovrebbe essere più facile da fondere rispetto all'idrogeno).
                          In confronto non mi meraviglia che un "outsider" come Rossi poi se ne esca con una cosa che produce 10kW e che è realizzata in maniera totalmente inconsueta...

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                          • Ciao Vettore giustissima osservazione, credo che però serva fare delle distizioni, L'interazione pallario deuterio è la fusione per eccellenza ovvero, dove in teoria si ottiene elio4 e quindi non c'è emisione di particelle e si ha solo produzione di energia sotto forma di calore.
                            Gli altri metodi invece trasmutano gli elementi, sfruttando il protone dell'idrogeno, che per motivi non ancora noti riescie ad entrare nel nucleo ospite, modificandolo in isotopi che poi decadono, liberando particelle che rilasciano energia. Questo fenomeno riscontrato con più elementi è un'altra branca della LERN, forse meno nobile ma sicuramente per quello che riguarda la produzione di energia più facile da verificare e gestire.
                            ciao
                            "Non date da mangiare ai troll"
                            http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

                            Commenta


                            • Originariamente inviato da GabriChan Visualizza il messaggio
                              L'interazione pallario deuterio è la fusione per eccellenza ovvero, dove in teoria si ottiene elio4 e quindi non c'è emisione di particelle e si ha solo produzione di energia sotto forma di calore. Gli altri metodi invece trasmutano gli elementi
                              L'idea che mi sono fatto è che ci sia un solo fenomeno alla base di entrambe le versioni, che poi può dare manifestazioni diverse a seconda degli ingredienti e delle condizioni in cui si verifica. Mi sembra iprobabile che ci siano ben due fenomeni simili ma diversi, tutti e due apparentemente impossibili, ma che avvengono lo stesso indipendentemente ed in barba a tutte le nostre conoscenze...
                              Intendo dire che mi sembra verosimile che il meccanismo per cui un atomo di H entri in uno di Ni possa essere lo stesso che permette a un atomo di D di entrare in un altro atomo di D... Ma visto che la prima reazione sembra più facile da ottenere rispetto alla seconda, tanto vale studiare la prima nelle sue varie versioni.
                              Secondo me il motivo per cui ci si accanisce col D è che ci sono delle vaghe giustificazioni compatibili con la teoria classica. Purtroppo però questi presupposti non sono corretti, perchè in base alle stesse teorie, nuclei come il Fe ed il Ni dovrebbero essere ultra-stabili, ed invece sappiamo che non è affatto così quando si parla di LENR...
                              Comuqnue, è solo una riflessione, anche leggermente OT...

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                              • Ciao Vettore, per finire OT, si è probabilissimo che il fenomeno, che fa fondere i vari atomi, sia lo stesso. Quello D + D è sicuramente più difficile da ottenere perchè gli atomi sono liberi di muversi, e solo intrappolandoli nel reticolo cristallino che si riescie a fonderli. Mentre nell'interazione Ni + H è più "facile" perchè il nichel è gia strutturato in un reticolo cristallino e può assorbire i protono, facilitando il fenomeno modifivando la nube di elettroni che li circonda, polarizzando il materiale e scaldandolo.
                                "Non date da mangiare ai troll"
                                http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                • Mah... anche io ho la stessa sensazione, alla fine del libro che svelerà i segreti della fusione, sia essa Lern o D+D o altro, la base del fenomeno sara comune a tutte le varie tipologie che stanno pian piano affiorando.
                                  E' comunque, sé è vero che la fusione D+D e scienza, la fusione con Ni o altri atomi di vicinanza periodica si fa scientificamente più interessante, in considerazione del fatto che i sacri testi riportano il ginocchio della curva di atomi non fissibili e non fusibili proprio in prossimità del Ni Fe Co ecc.
                                  @Vettore, Non riesco a scrivere il codice della stringa che trsmette il N° dicanale e il valore, per il programma del grafico LiveGraph
                                  Ciao
                                  __________________________________________________ ___________________________________________
                                  Stirling

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                                  • Ho ritrovato nel mio database del 2004 i primi pdf di Mills (quando ancora non era Blacklight) dove ricordavo parlasse liberamente del suo catalizzatore (dell'epoca):

                                    Catalyst mixture: 8.3 g KH(s) + 5.0 g Mg + 20.0 g TiC + 15.6 g EuBr2
                                    The reactor is run at 360 °C

                                    Commenta


                                    • Originariamente inviato da SGF Visualizza il messaggio
                                      @Vettore, Non riesco a scrivere il codice della stringa che trsmette il N° dicanale e il valore, per il programma del grafico LiveGraph
                                      Di quale codice parli? Del firmware o del software su PC?
                                      Dal sito di LiveGraph mi è sembrato di capire che per visualizzare i grafici bisogna scrivere i dati su un file, e quindi per la nostra applicazione serve qualcosa che lo faccia in tempo reale mentre LiveGraph lo legge (sperando che non sorgano problemi di condivisione).
                                      Se stai usando Firmata come firmware bisogna scrivere un programmino apposito su PC che chieda i dati alla scheda, li converta in stringa e li scriva su un file nel formato che si aspetta LiveGraph.
                                      Ho capiro bene? O mi sono eprso qualcosa?

                                      zintolo:
                                      Ho ritrovato nel mio database del 2004 i primi pdf di Mills (quando ancora non era Blacklight) dove ricordavo parlasse liberamente del suo catalizzatore (dell'epoca):
                                      Catalyst mixture: 8.3 g KH(s) + 5.0 g Mg + 20.0 g TiC + 15.6 g EuBr2
                                      The reactor is run at 360 °C
                                      Carburo di Titanio e Bromuro di Europio?!? Ma da dove li ha tirati fuori questi composti? Cioè, come gli è venuta in mente una ricetta così esotica?!? Boh, devo dire che per quanto Mills dia una "forma" apparentemente più scientifica e pulita di Rossi, a me quello che scrive ed il suo modo di procedere non convincono affatto. Staremo a vedere...

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                                      • Carburo di Titanio e Bromuro di Europio?!? Ma da dove li ha tirati fuori questi composti?
                                        Quella ricetta si riferisce hai primi esperimenti, anni fa...Ora è più perfezionato, nel brevetto ce una ricetta nella quale usa anche NaCl... Un pizzico di sale nell' idrino, si sa' rende tutto più saporito. :-)
                                        Da quel che sono riuscito a capirci, sembra che la tecnologia sia pronta alla ingegnerizzazione, ma presentazioni pubbliche di un qualche prototipo, o comunque una qualche testimonianza da parte di terzi, ...niente ?!.

                                        LiveGraph a bisogno di una stringa che contenga, indirizzi, commento, valore. Benché abbia già scritto il codice di acquisizione delle porte analogiche (somma di 10 letture per canale diviso dieci) , con la mia ignoranza non riesco a trasmetterla nel formato che serve a livegrapf. In pratica serve una stringa per ogni canale con |N° traccia" | commento, es. TEMP1 | valore in decimale| a capo |.. almeno cosi mi sembra...Ecco non riesco a costruire questa stringa nel giusto formato nel firmware. Lato PC non serve altro, fatto salvo il bisogno di andare a salvare il file per poi leggerlo da Livegraph.
                                        Ciao
                                        __________________________________________________ ___________________________________________
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                                        • Originariamente inviato da SGF Visualizza il messaggio
                                          In pratica serve una stringa per ogni canale con |N° traccia" | commento, es. TEMP1 | valore in decimale| a capo |.. almeno cosi mi sembra...Ecco non riesco a costruire questa stringa nel giusto formato nel firmware.
                                          Non è banalissimo... Nel senso che devi convertire i dati in una stringa ASCII e poi inviarla carattere per carattere. Il modo più semplice per farlo è usare la funzione printf o sprintf per ottenere la conversione, e poi un ciclo che legge la stringa risultante ed invia i caratteri.
                                          Non so che compilatore usi, ma la sintassi di printf è qualcosa tipo:
                                          printf("| %d | Commento | %d |\r\n", ntraccia, valore);
                                          con sprintf (o qualche funzione simile) puoi mettere il risultato su una stringa (un array di char).

                                          P.S. Ho dato un'occhiata ai brevetti di Mills: ne ha registrati almeno un centinaio! Alcuni a nome suo, altri della Blacklight. La cosa curiosa è che spaziano dai metodi per produrre energia a base di hydrino, a farmaci, laser, tubi a microonde, metodi analitici e diagnostici e non si fa mancare neanche alcuni brevetti sull'antigravità... La maggior parte dei brevetti sono solo US e quasi tutti sono piuttosto fumosi, nel senso che non spiegano chiaramente niente di pratico e replicabile (che è la stessa impressione che ho avuto leggendo altri suoi lavori). Inoltre sono scritti in modo strano: alcuni hanno un centinaio di claims! Ed hanno subito (ovviamente) una certa rielaborazione nel tempo per obiezioni dell'ufficio brevetti.
                                          Ultima modifica di Vettore; 13-02-2011, 08:56.

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                                          • Originariamente inviato da Vettore Visualizza il messaggio
                                            Carburo di Titanio e Bromuro di Europio?!? Ma da dove li ha tirati fuori questi composti? Cioè, come gli è venuta in mente una ricetta così esotica?!?
                                            Fino ad un anno fa si trovavano alcuni link di studi fatti negli anni 70 e 90 su questi composti e l'idrogeno. Con tutto il tam tam che si è creato, è impossibile ritrovare quei documenti.
                                            Come al solito, il miglior modo di nascondere informazioni è parlarne.


                                            http://www.blacklightpower.com/paper...wer050410S.pdf
                                            pag.46 e seguenti.


                                            http://www.docstoc.com/docs/43569221...ration-2-Lower

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                                            • catalizzatori/attivatori -rif. #947

                                              Ciao zintolo...
                                              stavo per chiedere lumi sui catalizzatori che citi come riportati in qualche vecchio lavoro di Mills, vedo che vettore ha fatto la stessa domanda; andrò a curiosare!
                                              Piolos

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                                              • Originariamente inviato da zintolo Visualizza il messaggio
                                                Ok. Quello che viene detto in questo articolo è in linea con quello che Mills ha scritto sui brevetti. In effetti vengono citati composti strani, ma a quanto pare sono equivalenti a tanti altri molto più comuni (polvere di aluminio o carbone possono essere usati oltre al TiC e diversi alogenuri possono sostituire l'EuBr2). A quanto pare sono i tipi di specie e le loro proprietà che determinano la reazione, non tanto i materiali specifici.
                                                Continuo a non capire in dettaglio come riprodurre il processo, ma mi pare evidente che sia qualcosa di molto diverso dal processo Rossi-Focardi: sembra una reazione chimica vera e propria, con tutto quello che ne consegue, cioè con sottoprodotti di reazione, con materiali che si consumano in quantità non indifferente ed energie paragonabili a quelle chimiche, anche se mediamente più alte. In confronto il reattore di Rossi è più pulito, più semplice e produce molta più energia a parità di massa del "combustibile", quindi in definitiva è molto più interessante!

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                                                • Ciao a tutti,
                                                  scusate se mi intrometto, ma forse potrei darvi una mano!
                                                  Ho esperienza con arduino e sensori!
                                                  Invece per il generatore avrei un' idea, non so se è gia stata esposta da altri.

                                                  Pensavo, che per innescare la reazione, si possa usare una scarica di corrente attraverso il Nickel e l' Idrogeno nel tubo di reazione... si potrebbe cosi raggiungere una altissima temperatura localmente...

                                                  Potrebbero i picchi registrati all' accensione e spegnimento essere stati causati da un generatore di corrente (o batteria di condensatori?)

                                                  Avevo scritto all' ing. Rossi a proposito di questa idea... ha risposto che luoi non poteva dirmi se era giusto o sbagliato...!

                                                  Ciao!

                                                  Commenta


                                                  • Originariamente inviato da alexej89 Visualizza il messaggio

                                                    Avevo scritto all' ing. Rossi a proposito di questa idea... ha risposto che luoi non poteva dirmi se era giusto o sbagliato...!

                                                    Ciao!
                                                    Beh..Non gli hanno ancora approvato il brevetto, figuriamoci se abbia voglia di far trapelare qual cosa.
                                                    Vettore;Non è banalissimo... Nel senso che devi convertire i dati in una stringa ASCII e poi inviarla carattere per carattere. Il modo più semplice per farlo è usare la funzione printf o sprintf per ottenere la conversione, e poi un ciclo che legge la stringa risultante ed invia i caratteri.
                                                    Non so che compilatore usi, ma la sintassi di printf è qualcosa tipo:
                                                    printf("| %d | Commento | %d |\r\n", ntraccia, valore);
                                                    con sprintf (o qualche funzione simile) puoi mettere il risultato su una stringa (un array di char).
                                                    Tempo permettendo, stasera ci rimetto mani e vi faccio sapere.

                                                    Sto usando tubi in rame, MA?...ripensandoci l'idrogeno passa attraverso il rame. L'indomani ci ritroviamo il reattore scarico?
                                                    ______________________________________________
                                                    Leggendo l'ultima intervista di Rossi su "22 passi d'amore"" viene fuori la certezza che i gamma ci sono, sono poco percettibili all'esterno del reattore perché ben schermati, e sono a regime impulsivo. Almeno che la reazione avvenga in modo impulsivo da se, cosa a cui credo poco, ce un qualche dispositivo che innesca la reazione ad ogni impulso, ad avvalorare la mia convinzione ce anche il fatto,emerso dall'intervista, la potenza della reazione è regolabile, probabilmente proprio dai parametri degli impulsi.
                                                    Ce un affinità con la turbolenza (martellata) che innesca la reazione, di cui abbiamo scritto qualche post fa, giusto per dire che alla fine, nonostante i diversi approcci ingegneristici, si tratta del medesimo fenomeno.
                                                    Ultima modifica di SGF; 16-02-2011, 01:32.
                                                    Ciao
                                                    __________________________________________________ ___________________________________________
                                                    Stirling

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                                                    • Innesco di reazione

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                                                      Venendo alla discussione, e forse sono fuori target, non è possibile che l'innesco o, perlomeno, una parte del procedimento, sia controllato da una fonte variabile di corrente/tensione o da campi magnetici? Non mi pare che gli strumenti usati, oltre a misurare la potenza fornita e quella generata, la presenza di raggi gamma ed altro che attestassero la reazione nucleare, misurassero anche i campi magnetici o i disturbi elettromagnetici derivanti, per esempio da un qualsivoglia generatore, attuatore, induttore o altro. Qualcuno ha provato a utilizzare correnti generate a frequenze diverse? Potrebbe essere influenti?

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                                                      • Originariamente inviato da BLZ Visualizza il messaggio
                                                        non è possibile che l'innesco o, perlomeno, una parte del procedimento, sia controllato da una fonte variabile di corrente/tensione o da campi magnetici?
                                                        Certo che è possibile. I sistemi per simulare i risultati ottenuti sono numerosi. Dobbiamo credere alla buona fede dei promotori.
                                                        Allo stato attuale non ci sono le condizioni per convincersi di nulla.
                                                        Ognuno creda a quel che preferisce e preferibilmente non investa soldi, per ora.

                                                        Ciao
                                                        tersite
                                                        Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
                                                        Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

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                                                        • Soldi non credo. Ma tempo sì. Vorrei poter fare qualcosa, perché sono sicuro che sono momenti epocali e mi piacerebbe contribuire. Solo che arrivo dall'elettronica (sin da quando c'erano transistor al germanio). Progettazioni varie, anche molto complesse, hardware, firmware, software. Logiche e analogiche. Elettromagnetiche. Masterizzazione e ingegnerizzazione meccanica. Ma non chimica, non nucleare. Però ho almeno imparato che sempre la soluzione di un problema si trova coordinando discipline diverse e che occorre poter vedere o immaginare le possibili interazioni. Sarebbe importante interagire di persona. Leggevo di chi chiedeva aiuto intorno a Pavia. Io, purtroppo, sono a Torino.

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                                                          • per SGF riguardo emissione impulsiva

                                                            Riporto quanto detto da SGF

                                                            "Leggendo l'ultima intervista di Rossi su "22 passi d'amore"" viene fuori la certezza che i gamma ci sono, sono poco percettibili all'esterno del reattore perché ben schermati, e sono a regime impulsivo. Almeno che la reazione avvenga in modo impulsivo da se, cosa a cui credo poco, ce un qualche dispositivo che innesca la reazione ad ogni impulso, ad avvalorare la mia convinzione ce anche il fatto, emerso dall'intervista, la potenza della reazione è regolabile, probabilmente proprio dai parametri degli impulsi.
                                                            Ce un affinità con la turbolenza (martellata) che innesca la reazione, di cui abbiamo scritto qualche post fa, giusto per dire che alla fine, nonostante i diversi approcci ingegneristici, si tratta del medesimo fenomeno."

                                                            Nel caso della fusione Piantelli avveniva proprio in modo impulsivo, come detto più volte, Piantelli riscaldava la barra di Nichel immersa in atmosfera di idrogeno piuttosto rarefatto, fino ad oltre 400°
                                                            Poi spegneva la temperatura scendeva progressivamente, ma improvvisamente in modo casuale si notavano dei picchi di risalita inspiegabili, poi riprendeva a scendere altri picchi...
                                                            Almeno in quel caso il fattore scatenante sembrava essere il raffreddamento spontaneo. Con altri ricercatori ci si domandava il perchè. Si pensava ad una contrazione del metallo che forse generava dei punti di particolare pressione all'interno del cristallino nichel. Fra l'altro non si capiva perchè solo in discesa e non anche in salita.
                                                            Comunque tutto questo riguarda i primi esperimenti Piantelli. Poi mi sono stancato e non ho più seguito.

                                                            Come vedi almeno, in quel caso, era di natura impulsiva.

                                                            A mio avviso è possibile che le cose stiano così (butto lì):
                                                            Rossi è partito dalla cella "Paterson" CETI (moltissime palline di policarbonato rivestite di leggerissimo strato di nichel vengono sottoposte ad elettolisi. Nella sezione VIDEO di energeticambiente vedete i filmati)
                                                            Perchè penso sia partito da lì ? Che diamine! era la cosa più potente e funzionante creata.

                                                            Si è chiesto perchè la nuova partita di palline di nichel non funzionava come la prima?

                                                            1) I parametri in gioco erano pochi, tipo di nichel.

                                                            2) Supporto con cui erano fatte le palline (credo un policarbonato), diverso?

                                                            3) Soluzione elettrolitica leggermente diversa.

                                                            Ipotizzo....Ipotizzo...

                                                            Deve aver risolto l'arcano.
                                                            A questo punto ha ingigantito il fenomeno

                                                            Si è accorto che la fase liquida non era indispensabile.

                                                            Bastava Idrogeno gassoso a pressione opportuna.

                                                            Ha rilevato che il nocciolo era la presenza di uno o più elementi che contro ogni previsione favoriscono la reazione.

                                                            La reazione non è attivata dall'adsorbimento cristallino, (sue dichiarazioni) quindi la temperatura può essere sparata altissima in quanto non bisogna preoccuparsi della presenza di particolari reticoli cristallini.

                                                            Rossi parla o lascia intendere che il il nichel può arrivare a fusione (a meno che non sia una informazione sviante) si arriva quasi a 2000°
                                                            Quindi nessuna preoccupazione di limite della temperatura.

                                                            A questo punto do moltissime probabilità che il riscaldamento iniziale diciamo a 900° 1000° in atmosfera di idrogeno serva da lavaggio, a pulire l'ossidazione del nichel, pratica assolutamente comune in chi lavora con questo materiale.
                                                            Questo spiegherebbe anche perchè la reazione sia partita quasi subito, infatti per evitare possibili insucessi la cella la devono aver fatta funzionare prima se non è entrato ossigeno il nichel era pulito.
                                                            A mio avviso questo è quasi un punto fermo.

                                                            Ma come l'avrà costruita?
                                                            Butto lì ancor ipotesi.
                                                            C'è un supporto diciamo un tubo. All'interno del tubo c'è un primo strato di catalizzatore seguito dal nichel o in alternativa nichel + catalizzatori mescolati insieme e depositati in strato sottilissimo, nel caso usi molti tubi, in uno stato spugnoso in nanotecnologia se il tubo è unico.

                                                            Potrebbe anche essere pieno di palline o polvere ultra fine, in tal caso non vedo come si possa asportare tutto il calore per conduzione, ma è anche vero che se la polvere arriva a quasi fusione il salto termico è tale per cui è possibile trasferire grandi quantità di calore.
                                                            Comunque io propendo per tubo con deposito su superficie interna.
                                                            Il tubo di supporto potrebbe fare anche da resistenza riscaldante, basta adeguare materiali e correnti.
                                                            Presumo che il tubo abbia una prima camicia, diciamo di Boro, avvolta da una seconda camicia di piombo.
                                                            Il tubo, o molto più probabilmente i tubi, sono immersi nell'acqua di raffreddamento.
                                                            Per ritornare al discorso iniziale di SGF, io ipotizzo che ci siano tanti, tantissimi, microimpulsi che emettono calore sono così tanti che sembrano continui.
                                                            Personalmente presumo che la temperatura oscilli a dente di sega e, tutto sommato, accada come per Piantelli. C'è quindi una forte emissione scatenata dal movimento della temperatura (e pressioone correlata).
                                                            Avrete sicuramente notato che hanno usato una pompa ad impulso per la circolazione dell'acqua di raffreddamento.
                                                            Questa pompa lascia salire la temperatura e poi raffredda di colpo. Altrimenti avrebbero usato una pompa centrifuca da caldaia che lavora in flusso continuo.

                                                            Finisco con l'osservare che mentre la temperatura all'interno del tubo varierà moltissimo quasi 2000° La temperatura del tubo esterna non può superare la temperatura di fusone del piombo, se usano piombo. Inoltre se tengono limiti di sicurezza adeguati non si deve neppure avvicinare troppo.
                                                            Ultima modifica di Camillo; 16-02-2011, 18:28.
                                                            Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
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                                                            • Il tubo di piombo, se deve solo assolvere la funzione di schermo per le radiazioni, potrebbe essere più esterno ed avere l'acqua di raffreddamento che scorre tra la parete esterna di piombo e il tubo interno di un materiale a più alta temperatura di fusione.

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