Apparato Focardi-Rossi - EnergeticAmbiente.it

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Apparato Focardi-Rossi

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  • Originariamente inviato da rampa Visualizza il messaggio

    Flow rate: 3,000 L/h = 833 ml/s.
    Input temperature: 15°C
    Output temperature ~20°C
    Ciao,
    dall'esperienza che mi sono fatto a suo tempo con un calorimetro molto simile a quello di Rossi posso fare alcune considerazioni:

    1) il flusso è funzione diretta del diametro delle condutture e, ovviamente, della superficie di scambio.

    2) l'ottimale è tenere il deltat più alto possibile, meglio se oltre i 50°C per ridurre l'errore delle sonde (le termocoppie possono avere anche +- 1°C di tolleranza, ma già 0,1°C portano all'incertezza di grandi quantità di energia)

    3) T2 (uscita) non dovrebbe mai superare i 70-75°C per non rischiare formazioni di vapore

    4) Se le pompe non sono peristaltiche (o si usa un rubinetto) okkio ai flussimetri, che possono risultare molto poco precisi per ragioni di temperatura dell'acqua e di attriti dei raccordi, ecc... Conviene quindi sempre verificarne la taratura raccogliendo lo scarico in un recipiente di volume noto per un tempo noto.

    5) Flussi troppo grandi in tubazioni troppo piccole portano problemi di pressione e vorticosità indesiderate che vanno assolutamente evitate.

    Insomma, tutto il calorimetro va dimensionato per il regime di potenza media che si decide di scegliere.

    P.S. Una cosa non mi quadra: 1L/s (o anche 0,8) mi pare un flusso eccessivo per un 'coso' di quelle dimensioni, sia per il diametro dei raccordi, sia per la poca superficie di scambio che ha in quei 20 litri.
    "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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    • ipotesi per lo spegnimento

      Ricordando quanto scritto almeno nel brevetto Piantelli, e cioe` che la reazione si innesca in presenza di un gradiente, l'apparato potrebbe essere congegnato in modo che le resistenze, posizionate all'interno, coassiali alla parte attiva, siano separate da questa da una zona a minore conduttivita` termica. La parte attiva invece ha un'ottima conduttivita` termica verso lo scambiatore di calore ad acqua, che immagino sia anch'esso coassiale e posto all'esterno della stessa. Le supposte cinque resistenze potrebbero attivare cinque distinte sezioni, magari con soglie successive per la temperatura d'innesco reazione, e queste sezioni dovrebbero essere fra loro termicamente isolate, con il solo scambiatore come ponte termico. Ora, se riscaldiamo la prima resistenza impulsivamente, in modo che salga, per esempio, a 800-900 gradi (sparo a caso) e poi la diseccitiamo, si verifichera` negli istanti successivi un aumento di temperatura nella parte attiva piu` interna, che tendera` a propagarsi verso lo scambiatore. Si verifichera` un transitorio termico che potrebbe modificare il reticolo cristallino del Nichel in modo da portare i clusters di Idrogeno adsorbito in condizioni di fusione. Si genererebbe una specie di solitone termico, che si spostera` verso lo scambiatore di calore dove verra` assorbito.
      La temperatura del mezzo attivo ridiscendera` al disotto della soglia ed il fenomeno cessera` fino al prossimo impulso termico.
      Se e` cosi`, come gia` supposto in altri posts, basta togliere l'alimentazione alle resistenze per spegnere tutto. La differente temperatura di innesco della reazione sulle cinque sezioni garantisce il loro controllo individuale ed impedisce che si attivino tutte "per simpatia" quando si comanda una singola sezione.
      Infatti quelle a soglia piu` alta si trovano piu` verso la fine dello scambiatore di calore, e non possono cedere calore alle precedenti, che sono attraversate da fluido termovettore piu` freddo. Immagino che si possa conseguire una differente temperatura di innesco variando le caratteristiche del reticolo cristallino, o mediante processi fisici, esempio matrici di Nichel con differenti fattori di caricamento, o mediante l'introduzione di dopanti nel cristallo (i famosi catalizzatori). Secondo questo modello, non sembra indispensabile introdurre l'Idrogeno gassoso poiche` il Nichel e` stato caricato in precedenza, in fase di costruzione.
      E questo potrebbe pure spiegare la presenza dei 5 PLC, incaricati di sincronizzarsi fra loro per poi fornire gli opportuni comandi alle resistenze. E` ovvio che, variando il PWM di comando delle resistenze si dovrebbe modulare la potenza in uscita. Quanto piu` breve la costante di tempo termica della parte attiva, tanto piu` fine il controllo di potenza ottenibile. Manca, in questa supposizione, la "resistenza principale" che "non aveva funzionato" nell'esperimento del 14 Gennaio.
      Che ve ne pare?

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      • Partendo dall'ipotesi (ancora da verificare) che l'apparato funzioni, alla domanda "perchè una portata così alta", finora mi sono dato 3 possibili risposte:

        1) per controllare meglio il reattore è meglio tenerlo più freddo possibile. Così se all'interno ci fossero delle resistenze che creano gradienti termici, la loro azione sarebbe favorita. Se fosse così potrebbe anche esserci una temperatura critica oltre la quale il reattore si autosostiene e non è più controllabile.

        2) con una portata del genere, possono benissimo mettere in serie 14 reattori, ciascuno con un deltaT di 6°C, portare l'acqua a 100° e produrre 350kW di potenza

        3) non si sono posti problemi e quando hanno aperto il rubinetto di casa, l'hanno aperto tutto...tanto loro sanno già che funziona, volevano solo verificare per quanto poteva funzionare il reattore senza alimentarlo con l'idrogeno (tenendo conto che l'idrogeno diffonde bene nei metalli, in 18 ore una parte viene persa). Se così fosse possiamo anche dedurre che la pressione pulsante, che viene indicata nel brevetto, non è una condizione necessaria per la reazione.

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        • Spegnimento del reattore

          Idrogeno, Nichel, catalizzatori, temperatura e pressione. Potrebbe essere che riportando la pressione a livello atmosferico si fermi la reazione? Mi sembra piuttosto plausibile, visto che per fermarla del tutto ci sono voluti circa 15 minuti.
          Luigi Versaggi P.

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          • Originariamente inviato da tersite3 Visualizza il messaggio
            Caro Rampa...
            Caro Tersite3
            Il mio era solo un modesto contributo chiarificatore ad un tuo legittimo dubbio, senza polemica alcuna ...
            Mi erano venuti in mano i dati e come vedi li ho postati tali e quali senza nulla aggiungere e solo a fin di chiarezza.
            L'esperimento da te definito "segreto", è invece solo "privato", cioè, meglio, "non aperto al pubblico". E qui non si può non cogliere una tua mal celata sfumatura "ostile".
            I dati sono discordanti, imprecisi e pertanto ogni giudizio bisogna sia sospeso in attesa dei dati ufficiali, se ci saranno, pena la serietà non tanto dell'apparato RF, ma sopratutto di ogni commento o considerazione di chicchessia ...
            Se son rose fioriranno...

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            • Originariamente inviato da sil-ver Visualizza il messaggio

              1) .... Se fosse così potrebbe anche esserci una temperatura critica oltre la quale il reattore si autosostiene e non è più controllabile.
              Concordo.

              Originariamente inviato da sil-ver Visualizza il messaggio
              2) con una portata del genere, possono benissimo mettere in serie 14 reattori, ciascuno con un deltaT di 6°C, portare l'acqua a 100° e produrre 350kW di potenza
              Probabilmente la soglia di accensione della reazione e`abbastanza piu` alta, almeno 250-400 gradi e quindi esiste una finestra di sicurezza ragionevolmente alta se si lavora fino a 100 gradi.


              Originariamente inviato da sil-ver Visualizza il messaggio
              3) non si sono posti problemi e quando hanno aperto il rubinetto di casa, l'hanno aperto tutto...tanto loro sanno già che funziona, volevano solo verificare per quanto poteva funzionare il reattore senza alimentarlo con l'idrogeno (tenendo conto che l'idrogeno diffonde bene nei metalli, in 18 ore una parte viene persa).
              Potrebbero anche aver testato, in condizioni di massima sicurezza, la massima potenza erogabile dal reattore, col PWM sparato al massimo, certi di non raggiungere mai la temperatura di autosostentamento della reazione.
              Sono d'accordo che l'idrogeno diffonda bene, ma immagino che, anche in 18 ore il numero degli atomi (forse e` piu` giusto preoccuparsi dei clusters) interessato dalla trasmutazione sia estremamente basso rispetto al numero degli atomi (clusters) introdotto col caricamento del materiale in fase di costruzione.
              Secondo me l'idrogeno gassoso introdotto serve solo a ritardare una ridiffusione all'esterno del metallo.
              Sarebbe interessante se qualcuno in grado di farlo postasse una stima del numero di reazioni di trasmutazione necessario per ottenere la produzione di energia misurata, rapportandolo quindi al numero di atomi ed al peso totale della materia trasmutata.
              Diro` una fesseria, ma non credo si vada oltre i micro grammi.

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              • Originariamente inviato da Vettore Visualizza il messaggio
                Col cavolo: non bastano tre ragazzini smanettoni
                No? E invece bastano i ragazzini smanettoni di questo forum per riprodurlo?

                Una volta aperto i ragazzini smanettoni saranno centinaia. Naturalmente se c'è qualcosa da aprire e da vedere.



                In queste condizioni, l'esperienza insegna che l'onnipotenza della rete va a farsi benedire...
                Ti sbagli, la rete è stato sempre un formidabile strumento di hacking distribuito. Le ultime vicende lo dimostrano. Telefonini, console, e chi ne ha più ne metta.

                Se l'oggetto avesse tutta questa attrattiva (ma dovrebbe averla) allora ci si scatenerebbe e un brevetto sarebbe l'unico modo per difenderne la paternità. Fare il gioco del vedo-non vedo serve a poco, se non a produrre clamore.

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                • Originariamente inviato da endymion70 Visualizza il messaggio
                  No? E invece bastano i ragazzini smanettoni di questo forum per riprodurlo?
                  Endy, non so se ti sei accorto, ma in questo forum oltre ai ragazzini smanettoni "io" ci sono persane che hanno una preparazione teorica e tecnica veramente molto alta, in fatti sono quelli che stanno replicando e supportando chi stà seplicando.
                  Ha ragione Vettore, quando dice che, le idee e meccanismi davvero efficaci e funzionanti prendono altre strade diverse dalla free energy perche giustamente uno ci vuole guadagnare sopprattutto se ha speso tempo e denaro.
                  L'esempio è Lorenz ha depositato ben 5 brevetti ed è conteso tra varie case automobilistiche italiane ed estere.
                  Ciao
                  Ultima modifica di GabriChan; 25-02-2011, 21:35.
                  "Non date da mangiare ai troll"
                  http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                  • Originariamente inviato da Vettore Visualizza il messaggio
                    ...... E' quasi certo a questo punto che i 5 fili che entrano nel reattore alimentino delle resistenze......
                    Premetto che non sono nè un fisico nè un esperto, ma solo un interessato; e dando per scontato di non avere di fronte un nuovo tubo tucker, vorrei dire la mia opinione riguardo ai 5 fili: con questi si possono alimentare 4 resistenze; una la si potrebbe piazzare all'inizio del tubo, ops, reattore; poi un'altra alla fine... le altre due le metterei prima e dopo la curva, perchè la forma particolare del reattore deve pur avere un significato, altrimenti l'avrebbero fatto diritto.

                    Poi una considerazione: si è detto che l'idrogeno serve solo per "caricare" il reattore e una volta partita la reazione (Ni-H?) si autosostiene, infatti il rubinetto di H è stato chiuso e la reazione è continuata.
                    In realtà di idrogeno (insieme all'ossigeno, come H2O), ne entra parecchio dentro e visto che nessuno sa bene cosa succeda, potrei immaginare che una sorta di eletrolisi (i cavi elettrici ci sono già....) produca l'idrogeno necessario alla reazione, mentre l'ossigeno di risulta non dovrebbe essere dannoso, almeno alla salute delle persone li attorno.... forse un pò più alla reazione, visto che alcuni ipotizzavano l'ingresso di ossigeno come causa di spegnimento della reazione. Comunque effettivamente di idrogeno ne dovrebbe servire proprio poco....

                    Comunque, tubo o reattore, l'argomento è interessante; attendiamo metà marzo per le ulteriori novità promesse da Daniele (22 passi) il link è al post 1015.
                    aggiornamento del mio file sui costi storici dell'elettricità a gennaio 2022
                    https://www.energeticambiente.it/for...01#post2184501

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                    • Ora, se riscaldiamo la prima resistenza impulsivamente, in modo che salga, per esempio, a 800-900 gradi (sparo a caso) e poi la diseccitiamo, si verifichera` negli istanti successivi un aumento di temperatura nella parte attiva piu` interna, che tendera` a propagarsi verso lo scambiatore. Si verifichera` un transitorio termico che potrebbe modificare il reticolo cristallino del Nichel in modo da portare i clusters di Idrogeno adsorbito in condizioni di fusione.

                      Quindi con il metallo impregnato di idrogeno si sfrutta il fatto che scaldandosi e raffreddandosi si dilata e restringe per innescare la fusione ?

                      Le 5 "zone" sono una scelta dettata dall'esperienza in base al disegno della parte riscaldata per ottenere una "Discreta potenza" !

                      Potrebbe funzionare anche con 1 ! Basta trovare i cicli di temperatura diciamo "Adatti" ?

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                      • Originariamente inviato da rampa Visualizza il messaggio
                        Citazione:

                        Deve esserci un meccanismo elettrico-non-termico che disinnesca la reazione.
                        concordo con te.
                        Nel mio immaginario mi sono fatto un'idea dell'apparato. Rossi ha scoperto una reazione di guadagno calorico e da ingegnere e non scienziato ha cercato di sfruttarlo, non ingrandendo l'apparato, ma trovando un equilibrio delle variabili in gioco con 5 micro sistemi.
                        Il fenomeno di produzione di calore non e' continuo ma periodico. Ogni sistema e' sfasato per dare continuità di calore all'apparato.

                        Molti parlano di resistenze di riscaldo, ma ritengo che sia la corrente che passa attraverso il nichel ( o meglio resistenza rame rivestito di nichel) a riscaldare e ha generare la reazione.
                        Potrebbe essere che i plc fungano da generatori di corrente ad una certa frequenza; tramite l'effetto pelle la corrente va ad interagire nella parte esterna in prossimità del nichel.
                        La reazione avviene però se il flusso di corrente, per qualche motivo che non conosciamo ancora, viene interrotto; a questo punto avremo un picco di calore. Va da se che finito questo picco ripartiremo nuovamente a dare corrente per la successiva reazione.
                        Che ne pensate ? Ciao a tutti

                        Commenta


                        • Vedo che le supposizioni,anche esotiche, pullulano alla grande....intanto bisogna pensare che per avere potenze cosi alte ci vogliono superfici di scambio molto alte, il che mi fa pensare a cinque tubi alettati immersi nel fluido termo vettore con all'interno rispettiva resistenza e mix catalizzante, semplice semplice. Da quel poco che è trapelato da parte di Rossi da Piantelli e da chi sta avendo risultati in materia, sembra che non ci sia nessun dispositivo di innesco strano o chi sa che, normalmente (per quanto normale possa essere) il fenomeno si ha semplicemente tramite transitori termici. Quel che sembra aiuti in qualche modo la reazione, è il campo magnetico, che anche esso si può ottenere semplicemente avvolgendo la resistenza attorno al core, Con il regime pwm si possono avere picchi magnetici molto forti e a frequenza variabile senza interferire sul regime termico della resistenza(due piccioni con una fava), Questo potrebbe spigare l'uso dei plc menzionati.

                          Buone supposizioni a tutti ! :-)
                          Ciao
                          __________________________________________________ ___________________________________________
                          Stirling

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                          • Ho provato a fare due conti "della serva" circa le quantita` in gioco utilizzando il foglio elettronico che allego.
                            Sembrerebbe dar ragione alla mia precedente stima a caso.
                            Dopo 18 ore il difetto di massa calcolato si aggira sui 13 micro grammi.
                            Ho supposto di partire da 1H e 62Ni.
                            So bene che l'abbondanza relativa dell'isotopo 62 e` scarsa, ma penso che come ipotesi di lavoro iniziale possa andare bene.
                            @sodal:
                            non credo si possa parlare di effetto pelle, poiche` si verifica solo a frequenze parecchio elevate, e non ho visto generatori di potenza per radiofrequenza/microonde.
                            @SGF:
                            Per poter sfruttare il campo magnetico del conduttore bisognerebbe sparare dentro correnti elevatissime per ottenere un campo dell'ordine del Tesla. Non e` impossibile, ma significherebbe, ad occhio, un impulso largo qualche micro secondo e ampio almeno 1500/2000 A. E per farlo sarebbe richiesta almeno una batteria di grossi condensatori e dei cavi di collegamento di grossa sezione per non avere cadute di tensione, cose che non sembrano esserci.

                            Prendendo spunto dagli ultimi posts, il sistema riscaldatore/zona attiva si potrebbe ridurre ad uno strato micrometrico di Nichel "trattato" depositato su di una candela ceramica ed utilizzato sia come resistenza sia come reattore. Ma in questo caso non avremmo massa sufficiente di Ni: se osservate i miei conti e supponete come me una vita attiva di almeno sei mesi, vedrete che il Nichel utilizzato arriva a circa 40 grammi. Se poi aggiungete il fattore probabilita` di reazione, siete obbligati a moltiplicare la massa almeno per 100. Decisamente e` piu` facile separare i due sistemi: "Divide et Impera!"
                            Cordialita`
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                            • Originariamente inviato da GabriChan Visualizza il messaggio
                              Endy, non so se ti sei accorto, ma in questo forum oltre ai ragazzini smanettoni "io" ci sono persane che hanno una preparazione teorica e tecnica veramente molto alta, in fatti sono quelli che stanno replicando e supportando chi stà seplicando.
                              Non hai compreso lo spirito dell'osservazione: se c'è gente che crede che, anche una volta aperto il reattore, nessuno riuscirà a replicarlo, cosa si potrebbe fare ORA, dato che abbiamo un pugno di mosche? E infatti si brancola nel buio.

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                              • Bwana, a detta di Rossi e compani, dentro l'apparecchio ce un grammo di nichel molto disperso, e cio basterebbe, sempre a detta sua, per farlo viaggiare per circa 6 mesi. magari e caricato con nichel arrichito di Ni62 !?.
                                Chi a detto che il campo magnettico debba essere necessariamente dell'ordine del tesla?
                                Ciao
                                __________________________________________________ ___________________________________________
                                Stirling

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                                • Il discorso del campo magnetico è interessante... C'è sempre stata una certa ambiguità tra gli effetti termici e magnetici, anche negli esperimenti di Piantelli e Focardi: quasi sempre sono state usate resistenze avvolte a solenoide o comunque fili percorsi da corrente. Entrambe queste configurazioni producono cambi magnetici oltre al riscaldamento per effetto Joule. Altre coincidenze: il Nichel è un metallo ferromagnetico (i metalli ferromangetici tutto sommato non sono molti), nel brevetto di Rossi viene citata la temperatura di Curie, in quello di Piantelli si fa esplicito riferimento ai campi magnetici. Comincio a pensare che qualcosa c'entrino...
                                  Altre informazioni interessatni si possono trarre da questo articolo:
                                  New Energy Times Issue #29
                                  in cui viene descritto il lavoro di Piantelli fino a qualche anno fa. Si capisce che anche nel primo esperimento usava un campo magnetico o elettromagnetico e che anche lui usa trattamenti superficiali "particolari" e segreti, tanto che era in grado di prevedere l'efficacia di un campione dal suo aspetto.
                                  L'uso di polveri (come nel caso di Rossi) invece che barrette cambia un pò le cose, perchè non si possono applicare certi trattamenti superficiali alle polveri, però si capisce che qualche trattameto specifico sia necessario per aumentare l'efficienza.
                                  Non credo che si tratti di qualcosa che ha a che fare con la chimica, quindi non credo che conti tanto l'ingrediente utilizzato, ma più che altro le proprietà superficieli che si ottengono, e mi riferisco in particolari alla creazione di plasmoni, quantum dots o cose del genere, che tra l'altro sono collegati proprio ai campi elettromagnetici.

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                                  • Ciao guardando questi bei filmato di Roy
                                    YouTube - Fusione fredda, cos'è, come funziona" seconda parte 10/12/2010 Pisa, CRETA (roy virgilio)
                                    http://www.youtube.com/watch?v=0ip_n6z516g
                                    mi domando se Rossi polarizzi sul meno, la barretta o le polveri di nichel e alimenti in modo impulsivo le resistenze per creare i campi magnetici necessari.
                                    Ultima modifica di GabriChan; 26-02-2011, 20:39.
                                    "Non date da mangiare ai troll"
                                    http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                    • Originariamente inviato da GabriChan Visualizza il messaggio
                                      mi domando se Rossi polarizzi sul meno, la barretta o le polveri di nichel e alimenti in modo impulsivo le resistenze per creare i campi magnetici necessari.
                                      Per trovare qualche conferma a queste ultime ipotesi, mi sono riletto il brevetto di Rossi: non c'è traccia di campi elettrici o magnetici, ma ci sono alcuni particolari interessanti che a prima vista avevo sottovalutato. In particolare:
                                      - il Nichel utilizzato è in polvere da 10um circa (quindi tutt'altro che "nano");
                                      - la polvere è contenuta in un tubo di rame, non si capisce se in tutto il volume o solo adesa sulle pareti interne;
                                      - dentro il tubo è presente la resistenza elettrica, che viene tenuta accesa fino a quando la reazione non si è innescata, e comunque è termostatata in modo che si riaccenda se la temperatura scende;
                                      - la pressione dell'idrogeno è di almeno 2 bar e, dettaglio molto importante a detta dello stesso Rossi, viene fornita in maniera impulsiva o variabile;

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                                      • @SGF:
                                        Ho sparato il Tesla pensando ai sistemi a magnetostrizione, dove di solito si cerca di saturare il nucleo.
                                        Il campo magnetico poi, come accennava di traverso anche Pointyng, ha da fare i conti con la temperatura di Curie del materiale, e non so se la reazione si accenda al di sotto di essa.
                                        Per quanto riguarda le quantita` di materiale, come potete vedere dai miei conti, sono partito dall'energia sviluppata (17.5 kW*s=17.5 kJ) e l'ho trasformata in difetto di massa. Dal momento che ho considerato una sola interazione per trasmutazione, entrano in gioco solo un Idrogeno ed un Nichel. A meno di reazioni che sviluppino un difetto di massa centinaia di volte quello che ho considerato io, suppongo che i conti tengano.
                                        @Vettore:
                                        Il fatto che Rossi abbia detto dell'Idrogeno a pressione variabile mi sembra smentito dall'esperimento, dato che una volta caricato di gas non si e` fatto altro. Le uniche variazioni di pressione possibili sono state quelle indotte dalla variazione di temperatura, ma quella e` piu` facile che faccia desorbire i cristalli, no?
                                        Mi scuso con tutti per aver risposto al volo senza prima guardare gli allegati che avete proposto, ma purtroppo ho problemi ad Internet e per ora devo restare collegato il meno possibile.
                                        Cordialita`
                                        Cordialita`

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                                        • bwana la reazione ipotizzata da foccardi e altri è Ni58+H=Cu59 che decade in pochi minuti in Ni59 rilasciando dei gamma ; l'energia totale sviluppata se non ricordo male (è scritto nel report di Villa sulle radiazioni con la rezione completa) è di 35 Mev....per ipotizare quella reazione come fonte principale ed escludere le altre vuol dire che hannno trovato gli elementi citati(infatti Rossi nell'ultima intervista lo ha affermato di trovare rame che decade in pocchissimo tempo)

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                                          • Dopo l'incontro con Roy a Trieste, ho riconsiderato le varie informazioni.

                                            A detta di Roy una nuova cella di Piantelli è in funzione da più di un anno, produce in media una potenza intorno ai 29 W


                                            Qui parlo solo della cella PIantelli

                                            - nel nuovo esperimento di Piantelli si ha Nichel trattato con metodi di Sputtering, c'è la foto dell'apparato simile a quello presente all'università.

                                            -a regime la temperatura è costante intorno ai 400°, (roy ha mostrato filmato). Quindi a regime non è necessario lo sbalzo termico a dente di sega del primo esperimento.

                                            - dato che non c'è somministrazione di calore a regime, è da supporre che il solenoide-ressitenza di riscaldamento che circondava la barra di nichel, presente nel primo esperimento, sia spento. Pertanto anche eventuali influenze magnetiche sembrerebbero da escludere.

                                            - Personalmente penso ad un supporto di rame su cui si appoggia il nichel trattato con Sputtering. Probabile che rame sia anche uno o il catalizzatore principale.

                                            - ricordo la necessità di "lavare" inizialmente il nichel con alta temperatura in atmosfera di idrogeno. Secondo me, occorre fare più lavaggi, infatti basta poca unidità per avvelenare le pareti di nichel. L'ideale sarebbe avere pompa a vuoto da 10 alla meno sei o più. Svuotare, riempire di idrogeno secco, scaldare, far uscire l'idrogeno a caldo. Raffreddare fare il vuoto elevato. Ripetere l'operazione con idrogeno secco...scaldare... svuotare... più volte.

                                            - ritengo indispensabile acquisire il massimo di informazioni sullo sputtering. E' lì che si gioca gran parte del problema.

                                            - INVITO chi lavora con lo Sputtering a collaborare.
                                            ciao
                                            Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
                                            Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
                                            http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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                                            • Originariamente inviato da Camillo Visualizza il messaggio
                                              A detta di Roy una nuova cella di Piantelli è in funzione da più di un anno, produce in media una potenza intorno ai 29 W.
                                              Ma non è un pò pochino? Non solo rispetto all'apparato di Rossi, ma anche agli ultimi esperimenti di Focardi, ed i più recenti di Celani, Arata, etc. Come mai questo valore così piccolo? Cioè, se non ha vantaggi da altri punti di vista (tipo la cella è molto più piccola, non richiede energia in ingresso, etc...) è quasi poco interessante rispetto alle alternative... Mi sono perso qualcosa?


                                              Qui parlo solo della cella PIantelli
                                              Mi chiedo come mai Piantelli ed il suo gruppo sono così "riservati"? Non solo non lasciano trapelare niente e non rispondono neanche tanto facilmente se interpellati, ma non pubblicano neanche articoli scientifici. Come si stanno muovendo?

                                              - nel nuovo esperimento di Piantelli si ha Nichel trattato con metodi di Sputtering, c'è la foto dell'apparato simile a quello presente all'università.
                                              Questa non è una differenza notevole rispetto a quanto hanno brevettato? Nel brevetto più recente parlano di polveri, senza nominare ne trattamenti suprficiali ne additivi segreti (che in base all'articolo che ho citato sembrerebbe utilizzino anche loro fin dal 2004).

                                              - Personalmente penso ad un supporto di rame su cui si appoggia il nichel trattato con Sputtering. Probabile che rame sia anche uno o il catalizzatore principale.
                                              Anche io ho pensato la stessa cosa, anche per il sistema di Rossi...

                                              - ricordo la necessità di "lavare" inizialmente il nichel con alta temperatura in atmosfera di idrogeno.
                                              A quanto pare questa cosa nel sistema di Rossi non è necessaria, ed in effetti non dovrebbe esserlo se i campioni sono trattati "bene" fin dall'inizio. Il nichel in fondo è abbastanza poco reattivo per sua natura.

                                              - ritengo indispensabile acquisire il massimo di informazioni sullo sputtering. E' lì che si gioca gran parte del problema.
                                              - INVITO chi lavora con lo Sputtering a collaborare.
                                              Lo sputtering di per se non è neinte di eccezionale, è una tecnica utilizzata in molti campi e ne esistono diverse versioni. Il problema è capire cosa sputterano o come! Cioè che sostanze e che spessori depositano sui campioni nichel o come lavorano il nichel tramite sputtering/etching...

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                                              • Consiglio la lettura del piccolo libriccino di Roy "Fusione fredda cos'è e come funziona".
                                                Ci sono molte altre informazioni.
                                                Piantilli crede di aver capito i 12 parametri necessari per il funzionamento.
                                                Si parla di un reattore da kW di potenza che dovrebbe uscire entro l'anno.
                                                E' vero che Piantelli (più di 80 anni) è schivo e non risponde ai messaggi. A suo tempo l'ho contattato con uno stratagemma facendo partire il messaggio da un collega dell'università. Piantelli mi disse che il problema principale era nella "forma del nichel". Poi deve essere sucesso qualcosa con una barretta di nichel che continuava a scaldare, per fermarla hanno fatto il vuoto.
                                                Analizzando la barretta ha capito.
                                                Sembra anche che in quel tempo Focardi lavorasse assieme, poi Focardi è passato con Rossi quindi certe informazioni di base sono transitate.
                                                Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
                                                Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
                                                http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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                                                • Camillo:Analizzando la barretta ha capito.
                                                  Si, ma cosa? a te lo a detto ????????????????? :-)

                                                  Chi sa perché, lo sputeragio o il placcaggio di tubi in rame col nichel, posti a mo di fascio tubiero, piace anche a me.
                                                  Ciao
                                                  __________________________________________________ ___________________________________________
                                                  Stirling

                                                  Commenta


                                                  • Technology News: Science: Cold Fusion: It May Not Be Madness

                                                    chi sono questi?
                                                    una rivista accreditata, o un giornaletto che fa giornalettismo?
                                                    le notizie dove le hanno prese?
                                                    magari hanno letto questo forum oppure hanno mandato degli inviati che hanno fatto domande direttamente ai protagonisti?

                                                    Ah, com'è difficile capirci qualcosa, distinguere quello che è reale da ciò che è GIORNALISMO...
                                                    http://i55.tinypic.com/2ajdws9.jpg

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                                                    • Prima qualcuno ha citato la temperatura di Curie...la temperatura di Curie del Nickel è 345°C

                                                      Ho ordinato i primi pezzi per il reattore, spero di essere pronto entro un mese per le prime prove.
                                                      Reattore abb semplice, tubo in tubo, con polvere di nickel (3um) e 2 resistenze regolabili...schermatura in boro e poi piombo. Ho rinuciato all'acquisizione dati, mi basta una misurazione in tempo reale, almeno per i primi tentativi...poi se dovessi ottenere qualche risultato, conto di poter far qualcosa di più serio presso l'unipd. Manca ancora qualche dettaglio da definire (tipo come portarmi fuori i contatti elettrici delle resistenze e le termocoppie), ma il più è fatto.

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                                                      • Originariamente inviato da sil-ver Visualizza il messaggio
                                                        Prima qualcuno ha citato la temperatura di Curie...la temperatura di Curie del Nickel è 345°C

                                                        Ho ordinato i primi pezzi per il reattore, spero di essere pronto entro un mese per le prime prove.
                                                        Reattore abb semplice, tubo in tubo, con polvere di nickel (3um) e 2 resistenze regolabili...schermatura in boro e poi piombo. Ho rinuciato all'acquisizione dati, mi basta una misurazione in tempo reale, almeno per i primi tentativi...poi se dovessi ottenere qualche risultato, conto di poter far qualcosa di più serio presso l'unipd. Manca ancora qualche dettaglio da definire (tipo come portarmi fuori i contatti elettrici delle resistenze e le termocoppie), ma il più è fatto.

                                                        mi raccomando, foto & video (se funziona, se non funziona non sono necessari!)
                                                        http://i55.tinypic.com/2ajdws9.jpg

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                                                        • Originariamente inviato da Blade Runner Visualizza il messaggio
                                                          Technology News: Science: Cold Fusion: It May Not Be Madness
                                                          chi sono questi?
                                                          una rivista accreditata, o un giornaletto che fa giornalettismo?
                                                          le notizie dove le hanno prese?
                                                          Sembra una rivista divulgativa, non è di certo una rivista scientifica vera e propria. In pratica non dicono niente di nuovo: hanno solo riportato fatti e dichiarazioni disponibili da un pò di tempo. Però tutto sommato hanno inquadrato bene la situazione.

                                                          mi raccomando, foto & video
                                                          L'ho già scritto altre volte: foto e video di per se hanno un valore scientifico nullo.
                                                          Se c'è un video che fa vedere un reattore che funziona non significa ne che funzioni davvero ne che sia realmente un reattore costruito come dovrebbe (!), e comunque dal video non i possono trarre tutte le informazioni utili per valutare i risultati e per la loro riproduzione.
                                                          Ultima modifica di Vettore; 28-02-2011, 08:27.

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                                                          • Originariamente inviato da sil-ver Visualizza il messaggio
                                                            Reattore abb semplice, tubo in tubo, con polvere di nickel (3um) e 2 resistenze regolabili...schermatura in boro e poi piombo. ...
                                                            Ti va di dettagliare qualcosa? Specialmente sulle schermature per me.

                                                            amir

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                                                            • Non sono un esperto in materia, diciamo che è una schermatura abbastanza "ad occhio e croce"! Ho chiesto a qualcuno più competente di me, ma non ha saputo aiutatmi...diciamo che conto sul fatto che la reazione produca pochi neutroni ed in ogni caso non farò funzionare il reattore per ore ed ore.

                                                              Per il boro, pensavo si usare boro amorfo, che però costa una follia. Allora appena possibilie andrò a chiedere in una fabbrica di fuochi artificiali nella mia zona, se possono vendermi un pò di boro (lo usano per fare il colore verde). Vedo quanto cosa e decido il da farsi...in ogni caso pensavo a 2 cm di spessore.

                                                              Dopo il boro metterò almeno 2/3mm di piomo, ho delle vecchie lamine di piombo recuperate in ospedale...le usano per le schermature anti X in radiografia.

                                                              Per quanto riguarda il reattore, parto da un tubo di rame centrale (all'interno del quale ci metterò Ni, H2, resistenze, termocoppie e tutto quello che dovesse servire per fare varie prove). Attorno a questo tubo creo un'intercapedine di 2 cm in cui inseriò il boro e attorno al tutto avvolgo le lamine di piombo. A questo punto inserisco tutto in un tubo più grande in cui farò circolare l'acqua...La parte complicata è riuscire a creare il gioco di flange che permetta di smontare comletamente il reattore e di poterlo modificare (non mi aspetto certo che funzioni al primo tentativo), ma al contempo deve essere sicuro e a tenuta per l'idrogeno (che raggiunge pressioni discrete).

                                                              Ulteriore attenzione andrà al circuito per l'idrogeno, che pensavo di affiancare ad un circuito ad N2 o CO2 per fare il lavaggio della cella dall'aria...sarà, ma non mi ispira iniettare idrogeno in un recipiente chiuso dove c'è aria e portare tutto a 400°C. Poi metterò almeno un misuratore di pressione all'interno della cella e una valvola di sicurezza che scarica su un bruciatore (pensavo di riadattare un bunsen, eliminando assolutamente il premix).

                                                              Ovviamente sentitevi tutti liberi di fare critiche e magari anche suggerimenti!

                                                              avviso commerciale: ho contattato la caviterm per dei cavi resistenti da alta temperatura (500°C), il costo è di 2,30e al metro e la quantità minima è 40 metri. Per me è un pò troppo, ma se qulcuno di voi è disposto a condividere la spesa poi ci spartiamo i metri di cavo. Questi sono i dati del cavo:
                                                              http://www.caviterm.com/upload_dinam...pdf/ST-mvv.pdf
                                                              Ultima modifica di sil-ver; 28-02-2011, 14:28.

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